mercoledì 28 luglio 2021

la discarica di Borgo Montello, le osservazioni al piano regionale dei rifiuti del Lazio della società Ecoambiente, le risposte in sede di VAS

 

Promotore EcoAmbiente S.r.l. (prot. reg. 0790984.07- 10-2019)


sintesi osservazione 146.Inoltre, nel Piano, anziché stabilire come misura vincolante la distanza minima tra gli impianti, si autorizza la realizzazione di nuove installazioni nelle aree da bonificare. Tutto ciò potrà determinare una concentrazione massiccia di impianti nel contesto di territori già compromessi che versano in situazioni di grave crisi ambientale tale averne pregiudicato la fruibilità sociale e conseguentemente la stessa qualità della vita e la salute dei cittadini.

Riscontro Il Piano non prevede alcuna automatica autorizzazione nei siti delle aree da bonificare. La procedura puntuale di localizzazione e il successivo iter autorizzativo prevedono la valutazione di una molteplicità di criteri. Il criterio in oggetto prende origine dalla necessità di non consumare nuovo suolo vergine e dall’esigenza di bonificare suolo compromesso, attività che può richiedere la realizzazione di impianti in situ. In fase autorizzativa, infatti, gli enti competenti potranno dare parere favorevole alla realizzazione di un impianto in zona contraddistinta da siti da bonificare previa messa in sicurezza del territorio.

Sintesi osservazione 147.La società Ecoambiente Srl afferma che è fondamentale rilevare che il mancato inserimento del sito di Borgo Montello nella ricognizione da parte del Piano dei siti di smaltimento utilizzabili non può esser legalmente giustificato con l’esistenza dei ricordati profili in punto di attenzione ambientale. La giurisprudenza ha infatti chiarito (proprio con riferimento ad iniziative tendenti ad ottenere l’annullamento di autorizzazioni rilasciate su siti nei quali erano in corso attività di MISE e/o di bonifica) che una tale pretesa è puntualmente esclusa dal disposto dell’art. 242, comma 10, del d.lgs. 152/2006, a mente del quale nel caso di caratterizzazione, bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale di siti con attività in esercizio, la regione, fatto salvo l'obbligo di garantire la tutela della salute pubblica e dell'ambiente, in sede di approvazione del progetto assicura che i suddetti interventi siano articolati in modo tale da risultare compatibili con la prosecuzione dell’attività (TAR Lazio, I ter, 27/06/2016, n. 7399 e I Ter, 27/06/2016, n. 7392, entrambe passate in giudicato).

Riscontro: Si evidenzia che al momento la volumetria autorizzata nel sito di Borgo Montello risulta pressoché esaurita.


Sintesi osservazione 148.La società inoltre sottolinea che il Piano individua una criticità nella disponibilità delle discariche sul territorio ( dalla tab. 29 si evince, infatti, che non sono attive discariche al 2017 nè nell'ATO di Rieti nè nell'ATO di Latina), stabilisce che ogni ATO debba avere una propria discarica nel territorio, individua un fabbisogno di discarica nell'ATO di Latina, ma non indica tra le discariche presenti sul territorio regionale, la discarica della Ecoambiente di Borgo Montello, che può soddisfare detto fabbisogno. La Ecoambiente fa presente, infatti, che sebbene la discarica di Borgo Montello non accetti più conferimenti dal 2016 per mancanza di volumetrie residue autorizzate, potrebbe invece ancora riceverne, avendo volumetria residua resasi disponibile all'interno delle quote massime già autorizzate con D.D.G01217 del 12.2.2015 grazie all'avvenuto assestamento dei rifiuti ed alla progressiva mineralizzazione della sostanza organica , stimabile in circa 38.000 mc, volume per il quale ha presentato specifica richiesta di autorizzazione e che renderebbe autosufficiente l'ATO di Latina nello scenario intermedio per circa due anni.

Riscontro Si rileva che per il sito indicato sono esaurite le volumetrie autorizzate e che l’incremento di potenzialità richiesta – 38.000 mc – è attualmente in corso di valutazione.


Sintesi osservazione 149. Si osserva infine che anche lo " Schema per la proposta di aggiornamento del Piano provinciale dei Rifiuti ai sensi del DGR Lazio n.14 del 18.01.2012 Ǧ Revisione di aggiornamento 2018, non recependo le richieste di ampliamento di Ecoambiente di Ottobre 2012 e di Maggio 2015 ( pag. 10 All.1 Relazione finale Piano rifiuti 2018), indica un deficit per il deposito in discarica asserendo, quanto segue: " la Provincia rispetto ai rapporti tra la potenzialità degli impianti di trattamento, delle specifiche frazioni a cui queste sono destinate, e la quantità delle stesse risulta autosufficiente anzi presenta un surplus di capacità per gli impianti di trattamento TMB/TM e di compostaggio, mentre manca di capacità per il deposito in discarica dei residui conseguenti il trattamento. La situazione si conferma anche con la verifica ipotizzando la raccolta differenziata al 65%. Si rileva inoltre che dalla tavola delle aree idonee alla realizzazione delle discariche (All.2 al Piano) si evince che l'area di Borgo Montello ricade in zona non interessata da fattori escludenti/condizionanti

riscontro Si veda risposta osservazione 148.


sintesi osservazione 150. Per quanto sopra la Ecoambiente evidenzia la necessità di modificare il Piano inserendo il sito delle discariche di Borgo Montello di cui è titolare, tra le discariche esistenti nell'ATO di Latina che potrebbero soddisfare il fabbisogno di smaltimento individuato dal Piano e non coperto nell'ATO stesso. Si fa presente che detta volumetria è immediatamente disponibile, ossia non necessita di ulteriori lavori e/o opere.

Riscontro Si veda risposta osservazione 148.


sintesi osservazione 151. Si evidenzia inoltre come nella proposta di Piano di gestione dei rifiuti del 2019 e nelle relative linee strategiche, l'impianto Tmb di Latina della Ecoambiente non compare più. Si deve evidenziare, però, che il nuovo Piano contempla solo gli impianti autorizzati e realizzati, ancorché non in esercizio, e va comunque ricordato che la Ecoambiente il 22 giugno 2018 ha proposto appello innanzi al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR Lazio a favore della Rida Ambiente, la cui istruttoria è ancora in corso, per cui la definitiva cancellazione dell’impianto TMB della Ecoambiente non è ancora avvenuta. A pag. 95 il Piano riporta, infatti l'elenco degli impianti TMB esistenti al 2017 (7 impianti) quattro sono ubicati nel comune di Roma, i restanti tre, rispettivamente, nel comune di Aprilia (LT) (tipologia TBM), Colfelice (FR) e Viterbo (VT) (Tabella 22 del Piano pag. 96).

riscontro L’impianto TMB di Latina non rientra nella tipologia di impianti “autorizzati e realizzati”.


Sintesi osservazione 152. Per quanto indicato nel nuovo Piano Regionale e anche nel Piano provinciale in merito all'impiantistica di trattamento dei rifiuti urbani e della frazione organica differenziata e preso atto della sentenza del TAR Lazio a favore della Rida Ambiente, ancorché in attesa degli esiti dell’appello innanzi al Consiglio di Stato, la società, relativamente al sito impiantistico di Borgo Montello, osserva quanto segue: a) a fronte della evidente necessità di impianti di compostaggio nella regione, evidenziata anche dalla Provincia di Latina, e della vigenza della autorizzazione dell'Impianto, la Ecoambiente srl ha avviato le attività propedeutiche all'apertura del cantiere dell'impianto di Borgo Montello, relativamente alla linea di recupero della frazione organica per la produzione di compost di qualità, per una potenzialità di 30.000 t/a, pari a quella attualmente autorizzata; b) per il trattamento del rifiuto indifferenziato (TMB), preso atto delle indicazioni del PRGR che tra gli obiettivi prioritari contempla il superamento di detta modalità di trattamento del rifiuto, la Ecoambiente srl intende predisporre una modifica impiantistica del TMB basata su tecnologie avanzate di selezione, finalizzata alla massimizzazione del recupero di materia, in linea con le indicazioni del Piano, con l'obiettivo di conseguire i risultati previsti per l'ATO di Roma con l'impianto della Lazio Ambiente; Sviluppo industriale dell’area di Borgo Montello che si basa soprattutto sulle indicazioni date dal Decreto interministeriale del 2 marzo 2018, che promuove l’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti e rappresenta un provvedimento strategico che mira a favorire l’utilizzo delle fonti rinnovabili nei trasporti, anche attraverso lo sviluppo di iniziative di economia circolare e di gestione virtuosa dei rifiuti urbani e degli scarti agricoli.

Riscontro L’impianto di compostaggio è autorizzato ma non ancora realizzato, pertanto non può essere considerato nel PRGR tra gli impianti disponibili



(pag. 1041)


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