mercoledì 15 gennaio 2020

ancora un boom di polveri sottili a Latina e provincia ma per fortuna non ne parla nessuno.

 Inquinati a nostra insaputa. Dati dell'Arpa Lazio qualità dell'aria del 14 gennaio PM10 ug/m3 Cmed 24 h: Latina via Tasso 62, viale de Chirico Latina 53, Latina Scalo 52. tutte al di sopra, ancora una volta, al di sopra del limite di legge, mentre sono al di sotto: Gaeta a 48 e Aprilia a 39. Come ricorderete per il giorno precedente non erano disponibili, quando si dice il caso i dati di via Tasso a Latina che nel 2020 per 10 giorni (su 13 disponibili) ha superato il limite. Allo stesso modo ieri non erano disponibili i dati di Latina Scalo. Altri dati PM2.5 ug/m3 Media M. Annua § per l'unica centralina che la misura di Latina Scalo a 12 (limite giornaliero 25), Tutti al di sotto di 200 limiti di legge Biossido di azoto NO2 ug/m3 293K Cmax Oraria: 134 Latina via de Chirico, 128 Latina Scalo, 119 Latina via Tasso. Dati tratti da
http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200114LT.pdf
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 14 GENNAIO 2020

non disponibili di dati dei PM 10 della centralina drll'Arpa Lazio di via Tasso a Latina e anche di Latina Scalo che avrebbero dovuto riportare i dati della qualità dell'aria del 13 gennaio.

 Per la centralina di via Tasso in precedenza si erano registrati 6 superamenti consecutivi, 9 su 12 giorni del 2020. E' il 4. giorno nel 2020 che non vengono resi disponibili (i, giorno successivo) i dati dei PM 10 della centralina di Latina Scalo
dati tratti da http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200113LT.pdf
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13 GENNAIO 2020

ancora un superamento dei limiti dei PM 10 a Latina in via Tasso anche il 12 gennaio, è il nono, il sesto consecutivo, vai con le biomasse cancerogene

ancora un superamento dei limiti dei PM 10 a Latina in via Tasso anche il 12 gennaio, è il nono (percentuale del 75%), il sesto consecutivo, vai con le biomasse cancerogene con il sielnziatore della classe dirigente e del mancato intervento. Erano 53 ieri PM10 ug/m3 Cmed 24 h. dati tratti da http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200112LT.pdf
Calano gli altri valori mentre rimane costante il PM 2,5. Intanto a Torino:

Boom di bronchiti e polmoniti: colpa di inquinamento e smog Ospedali sotto pressione. Prota, il direttore di pneumologia al Mauriziano: “Le polveri sottili raggiungono i polmoni”. Il picco deve ancora arrivare


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inquinamento continuo dell'aria a Latina ancora superamento per due centraline dell'Arpa Lazio dei PM 10 a Latina in via Tasso e ad Aprilia.

inquinamento continuo dell'aria a Latina ancora superamento per due centraline dell'Arpa Lazio dei PM 10 a Latina in via Tasso 59 PM10 ug/m3 Cmed 24 h, l'11 gennaio (ottavo superamento su 11 giorni nel nuovo anno con la percentuale del 72,7%, 5. giorno consecutivo) e ad Aprilia 52 PM 10(primo superamento nel 2020).
Nuovamente non disponibili i valori dei PM 10 per la centralina di Latina Scalo, per il 2. giorno consecutivo, il 3. nel 2020.
Continuano a salire (anche se sotto il limite di legge) il biossido di azoto NO2 ug/m3 293K Cmax Oraria: 154 a Latina viale de Chirico, 126 via Tasso..
Costante il valore dei PM 2,5 a Latina Scalo (unica centralina della provincia che li controlla)
8 superamenti PM 10 in via Tasso, 4 superamenti per viale de Chirico a Latina e Gata, 2 a Latina Scalo, 1 ad Aprilia. Non pubblicati da oltre un mese i dati sulle medie settimanali, fermi al 1 dicembre. Considerato che stiamo parlando di un periodo con ridotto traffico privato, per via di 6 giorni festivi o di vacanza e con ridotte attività commerciali e produttive, è evidente che la causa dell'inquinamento è il riscaldamento privato con le biomasse. Proprio gli impianti a biomasse sono i primi ad essere fermati con questo grado di inquinamento, invece non abbiamo letto nessun provvedimento in materia. Oltre allo sforamento giornaliero i problemi sono le medie che superano quelli consigliati dall'organismo mondiale della sanità. Infatti è proprio l'esposizione prolungata che provoca malattie di vario genere. Negli altri centri, quando ci sono questi sforamenti, come prima cosa, si fermano gli impianti di riscaldamento a biomasse particolarmente dannose per le loro emissioni. Qui sembra che anche su questo si faccia finta di nulla. Per molte settimane i picchi delle medie, in provincia di Latina, sono stati i più alti del Lazio (Roma esclusa) e quasi sempre sopra la media consigliata da OMS. Ma forse si tace proprio per non danneggiare quelle imprese che puntano sulle biomasse. 
http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200111LT.pdf

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