http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200114LT.pdf
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14 GENNAIO 2020
non disponibili di dati dei PM 10 della centralina drll'Arpa Lazio di via Tasso a Latina e anche di Latina Scalo che avrebbero dovuto riportare i dati della qualità dell'aria del 13 gennaio.
Per la centralina di via Tasso in precedenza si erano registrati 6 superamenti consecutivi, 9 su 12 giorni del 2020. E' il 4. giorno nel 2020 che non vengono resi disponibili (i, giorno successivo) i dati dei PM 10 della centralina di Latina Scalo
dati tratti da http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200113LT.pdf
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dati tratti da http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200113LT.pdf
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13 GENNAIO 2020
ancora un superamento dei limiti dei PM 10 a Latina in via Tasso anche il 12 gennaio, è il nono, il sesto consecutivo, vai con le biomasse cancerogene
ancora un superamento dei limiti dei PM 10 a Latina in via Tasso anche il 12 gennaio, è il nono (percentuale del 75%), il sesto consecutivo, vai con le biomasse cancerogene con il sielnziatore della classe dirigente e del mancato intervento. Erano 53 ieri PM10 ug/m3 Cmed 24 h. dati tratti da http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200112LT.pdf
Calano gli altri valori mentre rimane costante il PM 2,5. Intanto a Torino:
Calano gli altri valori mentre rimane costante il PM 2,5. Intanto a Torino:
Boom di bronchiti e polmoniti: colpa di inquinamento e smog Ospedali sotto pressione. Prota, il direttore di pneumologia al Mauriziano: “Le polveri sottili raggiungono i polmoni”. Il picco deve ancora arrivare
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inquinamento continuo dell'aria a Latina ancora superamento per due centraline dell'Arpa Lazio dei PM 10 a Latina in via Tasso e ad Aprilia.
inquinamento continuo dell'aria a Latina ancora superamento per due centraline dell'Arpa Lazio dei PM 10 a Latina in via Tasso 59 PM10 ug/m3 Cmed 24 h, l'11 gennaio (ottavo superamento su 11 giorni nel nuovo anno con la percentuale del 72,7%, 5. giorno consecutivo) e ad Aprilia 52 PM 10(primo superamento nel 2020).
Nuovamente non disponibili i valori dei PM 10 per la centralina di Latina Scalo, per il 2. giorno consecutivo, il 3. nel 2020.
Continuano a salire (anche se sotto il limite di legge) il biossido di azoto NO2 ug/m3 293K Cmax Oraria: 154 a Latina viale de Chirico, 126 via Tasso..
Costante il valore dei PM 2,5 a Latina Scalo (unica centralina della provincia che li controlla)
http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20200111LT.pdf
Nuovamente non disponibili i valori dei PM 10 per la centralina di Latina Scalo, per il 2. giorno consecutivo, il 3. nel 2020.
Continuano a salire (anche se sotto il limite di legge) il biossido di azoto NO2 ug/m3 293K Cmax Oraria: 154 a Latina viale de Chirico, 126 via Tasso..
Costante il valore dei PM 2,5 a Latina Scalo (unica centralina della provincia che li controlla)
8 superamenti PM 10 in via Tasso, 4 superamenti per viale de Chirico a Latina e Gata, 2 a Latina Scalo, 1 ad Aprilia. Non pubblicati da oltre un mese i dati sulle medie settimanali, fermi al 1 dicembre. Considerato che stiamo parlando di un periodo con ridotto traffico privato, per via di 6 giorni festivi o di vacanza e con ridotte attività commerciali e produttive, è evidente che la causa dell'inquinamento è il riscaldamento privato con le biomasse. Proprio gli impianti a biomasse sono i primi ad essere fermati con questo grado di inquinamento, invece non abbiamo letto nessun provvedimento in materia. Oltre allo sforamento giornaliero i problemi sono le medie che superano quelli consigliati dall'organismo mondiale della sanità. Infatti è proprio l'esposizione prolungata che provoca malattie di vario genere. Negli altri centri, quando ci sono questi sforamenti, come prima cosa, si fermano gli impianti di riscaldamento a biomasse particolarmente dannose per le loro emissioni. Qui sembra che anche su questo si faccia finta di nulla. Per molte settimane i picchi delle medie, in provincia di Latina, sono stati i più alti del Lazio (Roma esclusa) e quasi sempre sopra la media consigliata da OMS. Ma forse si tace proprio per non danneggiare quelle imprese che puntano sulle biomasse.
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