il fatto quotidiano 9 giugno 2018
SUONA COME un messaggio a Matteo
Salvini, quello del presidente della Camera
Roberto Fico sulle Organizzazioni non governative:
“Vanno supportate quelle che aiutano gli altri:
lo Stato è vicino a chi soffre”, dice. E poi spiega
che la sua non è una polemica politica, perché è la
“terza carica dello Stato”. Ma il riferimento è comunque
chiaro, dopo che il ministro dell’Interno, il
vicepremier Salvini, ancora qualche giorno fa ha
chiamato i rappresentanti delle Ong “vicescafi -
sti”.
Fico usa toni diversi, incontrando una delegazione
di Medici senza frontiere, il presidente di Amnesty
International Italia Antonio Marchesi e Annunziata
Marinari, responsabile della campagna “Verità
per Giulio Regeni”. “Lo Stato è vicino a chi soffre -
dice - ai deboli, a chi è considerato ultimo e ultimo
non è. La loro sofferenza è la mia sofferenza, la loro ricerca di dignità è la mia ricerca di dignità. Ma non
solo sul tema dei migranti, in generale per la sofferenza
di chi ha negati i propri diritti.”
Salvini ha invece parlato delle Ong a Como, dove è
arrivato per portare la solidarietà agli autisti del
bus, aggrediti da alcuni richiedenti asilo. Ha confermato
la linea dura sui migranti: “Certe Ong non
fanno volontariato ma affari - ha detto - Sto studiando
e lavorando per chiudere i rubinetti a monte:
porte aperte per chi scappa veramente dalla
guerra, porte sbarrate per tutti gli altri.” E ancora:
“L’Italia è sotto attacco da sud, Malta non può
sempre dire no a qualsiasi richiesta d’interven -
to”.
Parole che non sono piaciute a La Valletta e che
hanno fatto insorgere il Pd. Ma che rischiano ora di
aprire anche una frattura con la parte dei Cinque
Stelle più a sinistra. E così Fico lancia anche un altro
segnale. Lunedì sarà a San Calogero, dove è stato
ucciso Soumayala Sacko. Lo hanno annunciato i
parlamentari del Cinque Stelle Paolo Parentela,
Giuseppe d’Ippolito, Dalila Nesci, Riccardo Tucci e
Nicola Morra, gli stessi che hanno presentato
un’interrogazione proprio a Salvini per chiedere
che lo Stato “scavi a fondo sull’omicidio”. Anche
per capire se c’è il coinvolgimento della ‘ndran -
gheta.
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