ANSA) - ROMA, 14 GIU - L'Amazzonia è sotto pressione: dall'agricoltura alle dighe, sono diverse le attività dell'uomo che stanno provocando nel "polmone verde" della Terra dei cambiamenti irreversibili. È l'allarme del Wwf che in un rapporto sottolinea l'unicità ambientale dell'enorme ecosistema e il rischio che corre con almeno 31 "fronti di deforestazione".
Per questo l'associazione punta a promuovere un approccio "regionale" e non "locale" per la sua conservazione.
L'Amazzonia, ricorda il Wwf, è la "casa" di 34 milioni di persone di 8 Paesi diversi e di un territorio d'oltremare, di almeno 350 gruppi indigeni e di un decimo delle specie del globo. Solo negli ultimi 16 anni sono state scoperte nella foresta oltre duemila nuove specie di piante e vertebrati.
Rappresenta anche l'ultima grande foresta tropicale del mondo e il bacino fluviale maggiore del pianeta con un milione di chilometri quadrati di ecosistemi collegati. L'Amazzonia immagazzina il 10% delle riserve globali di carbonio, giocando un ruolo chiave nella mitigazione dei cambiamenti climatici, ed è dimora di 6,7 milioni di chilometri quadrati di foresta.
Nonostante il 17% della foresta sia andato distrutto, nota il Wwf, la maggior parte del territorio è in buone condizioni, anche grazie al fatto che la metà di esso è tutelato da aree protette e territori indigeni. Tuttavia le "pressioni" odierne che minacciano l'Amazzonia non sono poche: in primis gli allevamenti e l'agricoltura, ma anche progetti di dighe e centrali idroelettriche (almeno 250), la costruzione di strade, incendi non controllati, commercio illegale o non sostenibile del legname.(ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/natura/2016/06/14/wwf-amazzonia-sotto-pressione-da-agricoltura-a-dighe_c30049e7-817f-492c-be6d-1eec81dd697c.html
Per questo l'associazione punta a promuovere un approccio "regionale" e non "locale" per la sua conservazione.
L'Amazzonia, ricorda il Wwf, è la "casa" di 34 milioni di persone di 8 Paesi diversi e di un territorio d'oltremare, di almeno 350 gruppi indigeni e di un decimo delle specie del globo. Solo negli ultimi 16 anni sono state scoperte nella foresta oltre duemila nuove specie di piante e vertebrati.
Rappresenta anche l'ultima grande foresta tropicale del mondo e il bacino fluviale maggiore del pianeta con un milione di chilometri quadrati di ecosistemi collegati. L'Amazzonia immagazzina il 10% delle riserve globali di carbonio, giocando un ruolo chiave nella mitigazione dei cambiamenti climatici, ed è dimora di 6,7 milioni di chilometri quadrati di foresta.
Nonostante il 17% della foresta sia andato distrutto, nota il Wwf, la maggior parte del territorio è in buone condizioni, anche grazie al fatto che la metà di esso è tutelato da aree protette e territori indigeni. Tuttavia le "pressioni" odierne che minacciano l'Amazzonia non sono poche: in primis gli allevamenti e l'agricoltura, ma anche progetti di dighe e centrali idroelettriche (almeno 250), la costruzione di strade, incendi non controllati, commercio illegale o non sostenibile del legname.(ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento