domenica 8 settembre 2013
Riscontrate violazioni ambientali. Tre denunce Blitz all’ex Asia Il deposito ancora nel mirino della Finanza Sequestrati nove carrabili e una cisterna
DI GIANNI CIUFO
I
l deposito dell'ex Asia
di Minturno, ancora
una volta, ha ricevuto
la visita degli uomini della guardia di finanza di
Formia, che hanno sequestrato nove scarrabili ed
un'autocisterna, che conteneva scarti liquidi gassosi, catalogati quali rifiuti speciali. Un blitz disposto dal sostituto
procuratore della Procura
della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano, che
ha dato mandato alle
fiamme gialle del gruppo
di Formia, comandato dal
maggiore Luca Brioschi.
I finanzieri, coordinati dal
comandante provinciale,
colonnello Giovanni Reccia, hanno eseguito un'ordinanza emessa per verificare la corretta gestione
dell'area dell'ex Asia, già
sequestrata nel 2008 per
gravi violazioni ambientali ed affidata in custodia
giudiziale alla società appaltatrice (all'epoca la
Ego Eco) per il solo ricovero di attrezzature e
mezzi. Un'area ora gestita
dall'Asa, la ditta pontina
che si è aggiudicata l'appalto per i prossimi sei
mesi e che ha iniziato la
propria attività il 25 luglio scorso, subentrando
alla Ego Eco, azienda con
la quale il Comune ha
risolto il contratto. I finanzieri del gruppo di
Formia già il 4 settembre
scorso avevano dato esecuzione ad un dispositivo
di accertamento dello stato dei luoghi e delle cose,
richiesto dal magistrato
Giuseppe Miliano. Un
monitoraggio che ha consentito agli inquirenti di
constatare come l'area,
invece, era utilizzata come una discarica per la
lavorazione dei rifiuti differenziati e priva delle autorizzazioni amministrative e sanitarie; inoltre,
secondo le fiamme gialle,
gli scarti gassosi provenienti dalla lavorazione,
venivano smaltiti attraverso i canali di scolo e le
vasche di raccolta interrati nel sottosuolo. In totale
sono circa 70 le tonnellate
di rifiuti solidi urbani e
13mila litri di scarti liquidi gassosi posti sotto sequestro. Tre le persone
denunciate: si tratta dell'amministratore dell'Asa,
del responsabile del personale e del capo del cantiere, Lucio Bruno, nominato custode giudiziale. I
liquidi gassosi sono stati
prelevati per le analisi
chimiche e i nove contenitori scarrabili non potranno essere utilizzati sino al loro dissequestro.
Accanto a loro ci sono
ancora le campane della
Ego Eco sequestrate nel
luglio scorso, a conferma
di quanto il servizio di
raccolta dei rifiuti a Minturno continui a tenere
banco; ciò non solo per
l'inchiesta che ha portato
alla condanna di ex amministratori, imprenditori
e operai, ma anche per
quanto è avvenuto dopo
con il sequestro e il dissequestro dei contenitori
della differenziata e la denuncia ai carabinieri dell'ex assessore Livio Pentimalli, sull'assegnazione
temporanea all'Asa della
raccolta e smaltimento.
Ora sull'area non sarà più
possibile scaricare rifiuti
(almeno sino al dissequestro) che dovranno essere
subito trasferiti in discarica. Ancora una volta l'ex
Asia è al centro di una
nuova inchiesta, dopo il
blitz di ieri della guardia
di finanza, ormai di casa
nel deposito situato in località Parchi. Latina Oggi 8 settembre 2013
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