venerdì 18 ottobre 2024

Enel pronta a sorprendere con un terzo trimestre forte e dividendi più alti. Le stime e il nuovo target price di Jefferies di Francesca Gerosa Enel ha uno spazio di manovra in bilancio da 5 miliardi di euro, calcola Jefferies, che ha aspettative elevate anche sull'Investor Day del 18 novembre. Le previsioni sul terzo trimestre e sull’intero esercizio 2024

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BIOGAS A CASAL DELLE PALME: “COMUNE DI LATINA LATITANTE, NOI CITTADINI PREOCCUPATI”

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BIOGAS A CASAL DELLE PALME: “COMUNE DI LATINA LATITANTE, NOI CITTADINI PREOCCUPATI”

  
 

Biogas su strada Casal delle Palme, insorge il Comitato civico: “Il Comune è latitante, cresce la preoccupazione a Borgo Carso” “Siamo estremamente

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anticipazioni de il fatto quotidiano.

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La giornata in cinque minuti

MEDIO ORIENTE, SINWAR, IL CAPO DI HAMAS, ELIMINATO A GAZA “PER CASO”. E DOMANI IN LIBANO ARRIVA GIORGIA MELONI. Sinwar è stato ucciso dall’esercito israeliano. Colui che era considerato da Israele il nemico numero uno, tra gli “architetti” del massacro del 7 ottobre, è caduto in un raid nel sud della Striscia, a Jabalya. L’operazione non sarebbe stata mirata. Il Canale 12 è stato tra i primi a confermare la notizia: “Tutti i test effettuati indicano che il leader di Hamas Yahya Sinwar è stato eliminato”. Fondamentale sarebbe stata la comparazione dell’arcata dentale. Da quando l’Idf è entrato nella Striscia, in seguito all’attacco dei fondamentalisti (1.200 vittime e centinaia di ostaggi catturati) Sinwar e Haniyeh erano stati indicati come i bersagli principali dell’offensiva. Il primo perché capo dell’ala armata, il secondo perché aveva la statura del leader politico del movimento. Hanyeh è stato ucciso a Teheran, in Iran, il 31 luglio scorso. Sinwar era divenuto il capo assoluto, e su di lui gli islamisti hanno costruito leggende: si muove solo nei tunnel e quando esce indossa vestiti da donna per non farsi individuare, è un “fantasma” imprendibile. Il ministro della Difesa, Gallant, ha scritto sui social: “I nostri nemici non possono nascondersi. Raggiungeremo ogni terrorista e lo elimineremo”. Gallant ha pubblicato le foto di Muhammad Deif, uno dei leader dell’ala armata di Hamas, e di Hassan Nasrallah, il capo di Hezbollah in Libano; entrambi con la croce sopra, con un terzo quadrato, in nero, anche questo sbarrato da una croce. È in questo contesto che Giorgia Meloni da primo ministro domani arriverà in Libano, per discutere anche con i referenti del Paese dei Cedri la missione dei soldati italiani inquadrati in Unifil, da giorni nei bunker per gli “avvertimenti” dell’Idf. Tel Aviv ritiene che i Caschi blu non facciano abbastanza per evitare che Hezbollah si organizzi con proprie postazioni vicine proprio a quelle di Unifil. Sul Fatto di domani leggerete i particolari sul raid che ha portato alla morte di Sinwar e sulla visita di Meloni a Beirut.


MANOVRA, CAOS SUI SOLDI PER LA SANITÀ: MELONI ANNUNCIA CIFRE RECORD, MA CARTABELLOTTA (E IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO) LA SMENTISCONO. IL SINDACATO MEDICI OSPEDALIERI: “OFFESI E PRESI IN GIRO”. ISTAT: RECORD DEI MINORI IN POVERTÀ NEL 2023. Dopo il caos sui soldi per la sanità, è Nino Cartabellotta a mettere i punti fermi. Per il presidente della Fondazione Gimbe, nel 2025 arriveranno solo 880 milioni mentre nel 2026 i fondi saliranno a 3,1 miliardi. I numeri sono nel Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles, in attesa del testo della Manovra. Eppure Giorgia Meloni aveva dato cifre ben diverse, denunciando “le falsità” diffuse dai media e dall’opposizione: “+6,4 miliardi per la Sanità in due anni (+2,37 miliardi nel 2024 e +4,12 miliardi nel 2025). Record della storia d’Italia per il fondo sanitario nazionale: 136,48 miliardi nel 2025 e 140,6 miliardi nel 2026. Questi i numeri. Il resto sono mistificazioni”. Peccato che il sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed sia sul piede di guerra. Il segretario Pierino Di Silverio ha accusato il governo di “offendere i medici”, “presi in giro” dalla confusione delle cifre ed esclusi dalle scelte di bilancio. Poi ha lanciato la minaccia: senza le misure giuste, il governo deve “aspettarsi mesi di fuoco”. È ancora Cartabellotta a spiegare il malinteso nei numeri diffusi dalla premier, sottolineando come Meloni sommi “risorse assegnate alla sanità in due Leggi di Bilancio: 2024 e 2025”. Il vero record oggi lo ha rammentato l’Istat e riguarda i minori in povertà assoluta: 1,3 milioni nel 2023, il 13,8% del totale. Cresce l’indigenza anche nelle famiglie con la persona di riferimento lavoratrice dipendente oppure impiegata in fabbrica: nel primo caso l’incidenza ha toccato il 9%, in salita rispetto all’8,3% del 2022; nel secondo il 16,5% del totale, contro il 14,7% dell’anno prima. La povertà assoluta riguarda 5,693 milioni di individui – 3,9 milioni di italiani e 1,7 milioni di stranieri – pari al 9,7% della popolazione: in lieve aumento dalle 5,674 del 2022. Sul Fatto di domani vi racconteremo i numeri della Manovra e dell’indigenza, con tutti gli annunci traditi dal governo.


MIGRANTI, IL FLOP DELL’ALBANIA. IL CONSIGLIO EUROPEO SI SPACCA SUL “MODELLO MELONI”Come abbiamo scritto sul giornale di oggi, il primo trasferimento di persone da Lampedusa a Tirana si è rivelato un fallimento: dei 16 migranti che sarebbero dovuti essere detenuti nei centri costruiti dopo l’accordo con Edi Rama, almeno 4 stanno già tornando in Italia perché minorenni e fragili. Quelli rimasti, di nazionalità egiziana e bengalese, dopo una procedura lunga e “delicata” saranno portati in serata nel centro di Gjader. “Li abbiamo visti, erano silenziosi, spaesati, i volti molto tirati. Non avevano ben realizzato dove si trovassero”, ha raccontato un volontario di un’associazione albanese. Oggi i migranti hanno ricevuto la visita di alcuni parlamentari italiani. Meloni sperava di arrivare vittoriosa al Consiglio europeo. In realtà momenti di tensione si sono registrati con gli altri leader dell’Unione, Macron in particolare, infastidito dal pre-vertice sulla migrazione organizzato da Italia, Olanda e Danimarca a cui hanno preso parte von der Leyen e altri otto Paesi membri: Polonia, Grecia, Austria, Cipro, Ungheria, Malta, Slovacchia, Repubblica Ceca. La Germania non ha partecipato alla riunione: il cancelliere Scholz ha parlato di “concetti che possono assorbire pochissime piccole gocce, se si guardano i numeri, non sono realmente la soluzione per un Paese grande come la Germania”. E ha aggiunto: “L’Ue ha bisogno di “espulsioni conformi al diritto europeo”. Gli altri Paesi sono spaccati: il Belgio prende le distanze da “soluzioni che la storia ha già dimostrato produrre volumi ridotti e presentare costi elevati”, mentre secondo l’Austria la strategia di Roma “mostra come innovare”. D’accordo con Meloni, neanche a dirlo, anche l’ungherese Orban. Sul giornale di domani vi racconteremo le conclusioni dell’ispezione parlamentare nel centro albanese e le varie posizioni europee.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Milano, tenta furto di Gratta e Vinci in un bar: ucciso a colpi di forbice. La vittima è Eros Di Ronza, 37 anni: il suo corpo è stato trovato all’alba nella periferia meneghina, davanti al bar Ji Sufen in via Giovanni da Cermenate, con 35 ferite al petto. In stato di fermo per l’omicidio ci sono due persone: il titolare del bar (cittadino cinese di 32 anni) e uno zio. La dinamica: Di Ronzo con un complice avrebbe forzato la serranda per rubare i Gratta e Vinci (trovati vicini al cadavere), ma l’allarme avrebbe allertato il proprietario, accorso subito insieme ai famigliari. Poi sarebbe scoppiata la lite, fino ai colpi di forbice. Il complice di Di Ronza invece è riuscito a fuggire.

Open Arms, domani a Palermo lo show della Lega davanti a tribunale. Gazebo, volantini e forse addirittura un flash-mob: venerdì è il giorno della requisitoria della difesa nel processo che vede Matteo Salvini imputato per sequestro di persona relativamente ai naufraghi della Open Arms. La Lega, come annunciato, ha chiesto a tutti i ministri di essere presenti.

Caso Boccia-Sangiuliano, il ministro Giuli ascoltato in Procura. Dopo le acquisizioni di documenti avvenute nei giorni scorsi al ministero, stamane il successore di Sangiuliano è stato sentito come persona informata sui fatti dal pm Cascini, titolare dell’indagine a carico di Boccia per minaccia a corpo politico dello Stato e lesioni gravi. Sul giornale di domani vedremo cos’ha raccontato.

Energia, Iaccarino (Enel): "Transizione delle reti richiede 60 mld in investimenti" Serviranno per il processo di decarbonizzazione per gestire il carico aggiuntivo e gli allacci dei piccoli produttori con i pannelli solari

 tratto da https://www.adnkronos.com/economia/energia-iaccarino-enel-transizione-delle-reti-richiede-60-mld-in-investimenti_4oRMeGikYOat6fddGvWSGI

FURTO DI ENERGIA ELETTRICA AL SUPERMERCATO DI LATINA: ARRESTATO IMPRENDITORE di Bernardo Bassoli, per furto di energia elettrica dalla rete Enel consumato presso il supermercato di cui è titolare e che si trova in Viale Pierlugi Nervi,

 tratto da https://latinatu.it/furto-di-energia-elettrica-al-supermercato-di-latina-arrestato-imprenditore/

FURTO DI ENERGIA ELETTRICA AL SUPERMERCATO DI LATINA: ARRESTATO IMPRENDITORE

  
 

Furto di energia elettrica al supermercato di Latina: la Polizia di Stato arresta in flagranza un imprenditore di Latina Si svolgerà il

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giovedì 17 ottobre 2024

Il 90% della deforestazione è causato dall'alimentazione umana. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il WWF chiede alla Commissione europea di non posticipare di un anno il Regolamento europeo “anti-deforestazione”

 tratto da https://www.wwf.it/pandanews/ambiente/il-90-della-deforestazione-e-causato-dallalimentazione-umana/

Oggi #16ottobre è la #GiornataMondialeAlimentazione Un giorno per riflettere su come le nostre scelte alimentari influiscono sulla #biodiversità e sulla #Salute del Pianeta. Dal giaguaro alle foreste. Ne abbiamo parlato qui👇#WorldFoodDay2024 wwf.it/pandanews/ambi
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Riciclo della plastica: la decarbonizzazione a portata di mano, dall'articolo di Marco Talluri ambiente e non solo

 tratto da https://ambientenonsolo.com/riciclo-della-plastica-la-decarbonizzazione-a-portata-di-mano/


Riciclo della plastica: la decarbonizzazione a portata di mano

Il Laboratorio REF Ricerche ha pubblicato il position paper n.269, “Riciclo della plastica: la decarbonizzazione a portata di mano” a cura di Andrea BallabioDonato BerardiRoberto BianchiniAndrea Tenconi Nicolò Valle.

Il riciclo della plastica nelle politiche europee

Da diversi anni, la plastica si trova al centro delle policy ambientali delle Istituzioni europee, che ne hanno riconosciuto la strategicità nel percorso di transizione ecologica, evidenziando al contempo i margini di miglioramento per accrescere la sostenibilità della filiera. Vi sono stati importanti interventi mirati: dalle indicazioni delle direttive del c.d. “Pacchetto Economia Circolare” (2018), alla Direttiva Single-Use-Plastics (2019), alla più recente proposta di “Regolamento Imballaggi” (2022), passando soprattutto dalla Strategia Europea per la plastica nell’economia circolare (2018).

In particolare la Direttiva (UE) Single-Use-Plastic (SUP) 2019/904 stabilisce obiettivi di raccolta differenziata delle bottiglie in plastica per bevande e contenuti minimi di materiale riciclato nelle bottiglie di nuova produzione. Entro il 2025, le bottiglie in plastica monouso per bevande dovranno contenere almeno il 25% di materiale riciclato (che sale al 30% entro il 2030). Un percorso, quello degli obblighi crescenti di contenuto riciclato, che potrebbe essere rafforzato, fissando obiettivi intermedi più graduali e cadenzati nel tempo, in modo da assicurare lo sviluppo delle raccolte e degli impianti per trasformare questi flussi in materie prime impiegabili nella fabbricazione di nuovi prodotti.

I benefici ambientali del riciclo rispetto alle altre forme di gestione


Forbes 2024: ¿Quiénes están cambiando el mundo con energía sostenible?

 Fuente: papernest.es


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Forbes 2024: ¿Quiénes están cambiando el mundo con energía sostenible?

Por primera vez, la revista Forbes ha destacado a 50 líderes globales en su lista Forbes Sustainability Leaders 2024, celebrando a aquellos que están liderando el cambio hacia un futuro más sostenible. Desde emprendedores hasta científicos, políticos o activistas, estos líderes están dejando una huella real en la lucha contra el cambio climático.

En este artículo, hemos seleccionado a 9 figuras clave de esa lista, centradas en la transición energética, la descarbonización y la innovación tecnológica. Divididas en tres categorías distintas, estas personas están impulsando un cambio fundamental en el sector energético.

Innovación Energética y Nuevas Tecnologías: pioneros en transformación

La innovación es el motor de la transición energética. En esta categoría, presentamos a tres líderes, dentro de la lista de los 50 líderes de Forbes, cuyas iniciativas tecnológicas están cambiando la forma en que producimos y consumimos energía, ayudando a reducir la huella de carbono

Roeland Baan | CEO y Presidente de Topsoe, Dinamarca


Roeland Baan lidera Topsoe, una empresa danesa que ha desarrollado tecnologías clave para la producción de hidrógeno verde combustibles sostenibles

Entre 2019 y 2023, las tecnologías de Topsoe han evitado más de 24.6 millones de toneladas de CO2, un logro significativo en la lucha contra el cambio climático. Baan ha trabajado con empresas como ExxonMobil y TotalEnergies para acelerar la descarbonización de sectores difíciles como la aviación y la industria pesada.


Yet-Ming Chiang | Profesor de Ciencia e Ingeniería de Materiales en MIT, EE.UU


Yet-Ming Chiang es un pionero en la tecnología de baterías y almacenamiento energético. Ha registrado más de 110 patentes y fundado 10 startups, entre ellas empresas innovadoras como las que desarrollan baterías de hierro-aire, que permiten almacenar energía de forma más eficiente y sostenible. 

Empresas como Black & Decker y GM han utilizado sus innovaciones, lo que demuestra el impacto comercial y ambiental de sus investigaciones.



Ester Baiget | Presidenta y CEO de Novonesis, Dinamarca


Ester Baiget es una ingeniera química española que lidera Novonesis, una empresa biotecnológica danesa que ofrece alternativas sostenibles a productos industriales. Su enfoque en el desarrollo de soluciones biológicas para industrias como la alimentación y la energía ha permitido reducir significativamente las emisiones de CO2 en sectores críticos. 

Además, ha impulsado el desarrollo de una planta de reciclaje biológico de plásticos que procesará 50.000 toneladas de desechos PET al año.


¿Quién lidera en proyectos globales de energía renovable?

En esta categoría, destacamos tres de los líderes sostenibles de Forbes que están implementando proyectos de energía renovable a gran escala, transformando la infraestructura energética mundial.

Mary Powell | CEO de Sunrun, EE.UU

Mary Powell ha liderado la mayor expansión de energía solar residencial en Estados Unidos como CEO de Sunrun, una empresa con sede en San Francisco. Ha logrado alcanzar más de un millón de hogares con paneles solares y sistemas de almacenamiento de energía

Bajo su liderazgo, Sunrun ha instalado 7 gigavatios de capacidad de generación solar y 2 gigavatios-hora de almacenamiento, ayudando a estabilizar la red eléctrica y ofreciendo una alternativa más asequible y resiliente a la energía convencional. 


Wang Chuanfu | Fundador y CEO de BYD, China

Wang Chuanfu ha llevado a BYD a ser el mayor fabricante de vehículos eléctricos y baterías en China. Científico de materiales, fundó la empresa en los años 90 para fabricar baterías de teléfonos, pero luego se expandió a la fabricación de automóviles convirtiéndose en líder del mercado. 

Con una producción proyectada de 4 millones de vehículos eléctricos e híbridos enchufables este año, BYD está en camino de superar a Tesla. Además, produce paneles solares y sistemas de almacenamiento de energía. Actualmente la empresa explora operaciones en México para abastecer el mercado estadounidense, pese a tener los aranceles al 100%.


RJ Scaringe | Fundador y CEO de Rivian Automotive, EE.UU

RJ Scaringe es el fundador de Rivian, una de las empresas más innovadoras en el mercado de vehículos eléctricos. Con el respaldo de grandes inversores como Amazon, Rivian está liderando la producción de vehículos eléctricos comerciales y ha comenzado a expandirse hacia vehículos más asequibles y accesibles. 

Rivian se especializa en vehículos todoterreno y comerciales, y está desarrollando su propia red de estaciones de carga rápida, enfocada en zonas de aventura. Su enfoque en la electrificación del transporte masivo está ayudando a reducir las emisiones de carbono a nivel mundial.


Políticas energéticas y regulación: líderes del cambio sostenible

La transición energética no puede lograrse sin políticas sólidas y regulaciones que impulsen el cambio. En esta categoría, destacamos a tres de los líderes que están promoviendo políticas para acelerar la descarbonización y la adopción de energías limpias en diferentes partes del mundo.


Jay Inslee | Gobernador del Estado de Washington, EE.UU


Jay Inslee ha liderado la implementación de políticas climáticas en Estados Unidos desde 2013. Ha implementado el programa de cap-and-invest, que cobra a las empresas por sus emisiones, destinando esos fondos a crear infraestructura climática. 

Inslee también ha impulsado la electrificación del transporte y ha destinado fondos a comunidades desfavorecidas para aumentar el acceso a energías limpias. En 2017, cofundó la U.S. Climate Alliance, comprometida con los objetivos del Acuerdo de París.



Laurence Tubiana | CEO de Fundación Europea del Clima, Francia


Laurence Tubiana es profesora en el Instituto de Estudios Políticos de París y es la arquitecta principal del Acuerdo de París. Figura clave en la política climática internacional, copreside el Diálogo sobre Cambio Climático entre la UE y EE.UU. 

Desde la Fundación Europea del Clima, ha supervisado inversiones millonarias para acelerar la descarbonización en Europa y asegurar que las instituciones de la UE cumplan con sus compromisos climáticos.


Joy Belmonte | Alcaldesa de Quezon City, Filipinas

Joy Belmonte ha transformado Quezon City, la ciudad más poblada de Filipinas, en un modelo de sostenibilidad urbana. Desde que asumió el cargo en 2019, ha implementado políticas de electrificación del transporte público, instalación de paneles solares en edificios públicos, reducción de plásticos de un solo uso o la introducción de un programa de “basura por devolución de efectivo”. 

Además, duplicó la red de carriles bici a unos 350 kilómetros y destinó el 13% del presupuesto de la ciudad a iniciativas climáticas. Bajo su liderazgo, la ciudad se ha comprometido a reducir las emisiones de carbono en un 30% para 2030 y alcanzar la neutralidad de carbono para 2050.

Fuente: papernest.es