venerdì 18 aprile 2025

anticipazioni de il fatto quotidiano in edicola. Dazi, Meloni da Trump lo invita al compromesso: il presidente si lamenta per le tasse sulle aziende digitali e batte cassa sulle spese militari. Guerra Russia-Ucraina, Mosca contro l'incontro di Parigi tra Kiev e alleati: "Contano solo i nostri colloqui con gli Usa" Posta in arrivo il Fatto Quotidiano gio 17 apr,

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-17-aprile-2025/

La giornata in cinque minuti

DAZI, TRUMP CANTA VITTORIA MA LA FED LO GELA: “L’INCERTEZZA PUÒ CAUSARE DANNI DURATURI”. IL PRESIDENTE RICEVE GIORGIA MELONI CHE LO INVITA AL COMPROMESSO: “INCONTRIAMOCI A METÀ STRADA”. GLI USA PREMONO SULLE SPESE MILITARI E VOGLIONO MENO TASSE SULLE LORO AZIENDE DIGITALI. “Tutti i Paesi, compresa la Cina, vogliono incontrarci! Oggi l’Italia”. Così Donald Trump ha scritto su Truth Social a poche ore dall’incontro alla Casa Bianca con la presidente del Consiglio, Georgia Meloni. “Ho avuto ieri una chiamata molto produttiva ieri con la presidente del Messico”, afferma il presidente americano riferendosi ai negoziati per i dazi. Lo stesso entusiasmo non è mostrato dalla Fed, la Banca Centrale degli Stati Uniti. Il suo presidente, Powell, ha detto chiaramente che “le misure del presidente Usa portano l’economia verso una crescita più debole”. Il tycoon che è a capo della Casa Bianca ha colto l’occasione per criticare Powell per non avere tagliato i tassi di interesse, definendo la sua dirigenza “sempre troppo in ritardo e in errore” e auspicando il licenziamento del dirigente. In questo contesto arriva l’appuntamento con la premier Giorgia Meloni, che non vuole scontentare l’amico americano e dunque vuole evitare una guerra commerciale, ma nello stesso tempo non può discostarsi troppo dalla linea europea, che con la presidente Von Der Leyen è pronta alla battaglia sulle tariffe. “Credo che ci si debba parlare con franchezza e trovarsi a metà strada”, ha detto la premier italiana. Prima del colloquio ufficiale un funzionario ha anticipato alcune tematiche, tra cui, la lamentela sulle imposte che colpiscono le aziende del web: “La tassa italiana sui servizi digitali è vista come una misura che penalizza le aziende americane”. E poi c’è la questione delle spese militari: la Casa Bianca chiede impegni per arrivare al 2% ma l’Italia i soldi non li ha. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca della giornata di Meloni negli Usa e le conseguenze dello scontro sui dazi avviato da Trump, con la Bce che ha tagliato i tassi al 2,25%.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, A PARIGI IL CONFRONTO TRA I VOLENTEROSI E KIEV. MOSCA NON CI STA: “PER ARRIVARE AD UNA SOLUZIONE LA VIA PRINCIPALE È IL DIALOGO TRA NOI E GLI USA”. IL CREMLINO CONTRO LA GERMANIA: “SE FORNISCE I MISSILI TAURUS ENTRA NEL CONFLITTO”. Sono iniziati, e dureranno sino a domani, i colloqui a Parigi tra i rappresentanti dei “volenterosi” europei e il governo di Kiev. Il presidente Macron ha telefonato all’omologo ucraino Zelensky, come segno di collaborazione, prima di dare il via al confronto. Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak, e il ministro della Difesa Rustem Umerov hanno incontrato i “colleghi britannici, francesi e tedeschi”. Una iniziativa che non piace alla Russia. Lo dice chiaramente il portavoce del Cremlino, Peskov, secondo cui non solo “l’Europa è concentrata sul proseguimento del conflitto”, ma l’unica via per giungere ad una soluzione del conflitto in Ucraina sono i colloqui tra Russia e Usa: “Il filo conduttore principale su cui si sta lavorando per arrivare a una soluzione in Ucraina sono i contatti russo-americani, che continuano”. La posizione di Mosca è chiara: con il presidente Trump e i suoi emissari si è aperto un dialogo che può portare la Russia a centrare i suoi obiettivi, l’acquisizione di cinque regioni e l’allontanamento dell’Ucraina dalla Nato. Di certo a Parigi ci sono anche due esponenti dell’amministrazione Trump: il segretario di Stato Rubio, e l’inviato speciale Witkoff, per un confronto sia con Kiev che con l’alleanza europea. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca della giornata con gli incontri di Parigi e interviste ad esperti, e l’avvertimento della Russia alla Germania sull’eventuale consegna di missili Taurus a Kiev.


PD-M5S, L’INTESA GIÀ VACILLA: VERSO LE AMMINISTRATIVE IN ORDINE SPARSO. Nonostante negli ultimi giorni siano arrivati segnali di unità, o quanto meno di timido accordo, dalle due principali forze di opposizione, le prossime elezioni regionali e comunali potrebbero rappresentare un nuovo terreno di scontro. Se, infatti, a livello parlamentare si sono avuti segnali di collaborazione sulle mozioni anti riarmo (con M5S e Avs che ne hanno presentate due, votate reciprocamente, contro il piano von der Leyen e il Pd una col solito equilibrismo, ma con reciproca astensione), a livello locale si notano parecchie divergenze. Come vedremo sul giornale di domani, ne è un esempio la Puglia, con le tensioni in giunta regionale o con la sindaca di Foggia, espressione del laboratorio giallorosa, che minaccia le dimissioni. O anche con Taranto, dove alla fine i due partiti correranno separatamente. Del resto il Pd, da solo, è già alle prese con i dissidi interni dovuti alla “linea Bettini”: l’intervista rilasciata l’altro giorno al nostro giornale dalla mente grigia del partito, che sostanzialmente serve alla segretaria Schlein a provare a mettere all’angolo le minoranze, continua a creare malumori.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Castellammare di Stabia, si rompe il cavo della funivia Faito, una cabina precipita: ci sarebbero vittime. A causa probabilmente del forte maltempo, il cavo trainante dell’impianto si è spezzato nel primo pomeriggio. I passeggeri di una delle due cabine sono stati soccorsi, mentre l’altra, rimasta a circa 1200 metri di altitudine in territorio di Vico Equense, sarebbe caduta in uno strapiombo. Fonti delle forze dell’ordine parlano di tre morti, un disperso e un ferito grave. I soccorsi sono resi difficili dalla nebbia.

Medio Oriente, il New York Times rivela: “Israele pronta a raid su siti nucleari iraniani: è stata fermata da Trump”. Lo Stato ebraico aveva pianificato di colpire i siti nucleari iraniani il mese prossimo, ma nelle ultime settimane il progetto è stato bocciato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in vista di un negoziato con Teheran. Lo scrive il New York Times, citando funzionari dell’amministrazione e altre fonti. L’intento di Israele era quello di ritardare di un anno o più la capacità dell’Iran di sviluppare un’arma nucleare.

Pisa, femminicida arrestato di nuovo: molestava le donne con gli aghi. È accusato di violenza sessuale Simone Baroncini, 50 anni; secondo gli investigatori è lui che da settembre 2024 a gennaio 2025 ha seminato il panico a Pisa pungendo con una siringa giovani donne nelle parti intime. Baroncini fu responsabile, il 7 dicembre 2009, dell’omicidio di Vanessa Simonini, 20 anni, della quale si era invaghito senza essere ricambiato. Condannato a 16 anni di reclusione, l’uomo dal 2022 era libero, e si era trasferito a Volterra.

Udine, uccide la moglie e poi perde la vita in un incidente stradale. La vittima si chiamava Samia Bent Rejab Kedim e aveva 46 anni; Mohamed Naceur Saadi, 58 anni, l’avrebbe uccisa a coltellate nella sua abitazione. La coppia aveva tre figli: due donne maggiorenni e un ragazzo minorenne. Secondo i primi accertamenti, la donna aveva intenzione di divorziare dal marito ma quest’ultimo si opponeva. Dopo aver assassinato la moglie, Saadi ha perso la vita sulla statale 13, schiantandosi con la sua auto su una autocisterna.

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