tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-13-agosto-2024/
IRAN-ISRAELE, TEHERAN CHIEDE DI PARTECIPARE AI COLLOQUI DI PACE SU GAZA: LA RAPPRESEAGLIA CONTRO TEL AVIV APPESA ALL’INCONTRO DI FERRAGOSTO. Dopo i rumors sulla stampa Usa e israeliana di un imminente attacco iraniano, ora la linea rossa potrebbe spostarsi almeno fino al 15 agosto: quel giorno sono stati i fissati i colloqui per un cessate il fuoco a Gaza (con la liberazione degli ostaggi israeliani) tra Usa, Qatar ed Egitto. Con una novità importante: per la prima volta l’Iran ha chiesto di partecipare all’incontro con un suo rappresentante; non sarà coinvolto nei colloqui diretti ma manterrà un canale di comunicazione con gli Usa durante le mediazioni. Lo riporta Reuters citando un servizio di Channel 12. L’agenzia di stampa cita tre alti funzionari iraniani, secondo i quali soltanto un accordo su Gaza potrebbe scongiurare la rappresaglia di Teheran per l’uccisione dell’ex capo di Hamas, Ismail Haniyeh, sul suo territorio. Secondo il Wall Street Journal, Yahya Sinwar avrebbe chiesto lo stop dei raid di Israele su Gaza come precondizione per la sua partecipazione ai colloqui di pace. Solo tre giorni fa aveva annunciato l’intenzione di disertare l’incontro: oggi il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha sollecitato la partecipazione di Hamas al negoziato per un cessate il fuoco. Secondo media sauditi, Sinwar sarebbe disponibile ad una tregua se l’Idf si ritirasse da Gaza, in particolare dal corridoio di Filadelfia sul confine egiziano. Intanto, Israele avrebbe avvisato la comunità internazionale, secondo la radio dell’esercito di Tel Aviv: ad un attacco diretto di Teheran (anche senza vittime) risponderà colpendo il suolo iraniano. Le autorità sciite, in mattinata, hanno respinto gli appelli alla moderazione rivolti ieri da Francia, Germania e Regno Unito, rivendicando il diritto all’autodifesa. Giorgia Meloni, in una conversazione telefonica con Netanyahu, ha rinnovato l’auspicio per un cessate il fuoco. Sul Fatto di domani, gli ultimi sviluppi dal Medio Oriente. UCRAINA, USA: “PUTIN NON VUOLE LA GUERRA NEI SUOI CONFINI? ALLORA SI RITIRI DAI TERRITORI DI KIEV”. SERVIZI RUSSI: “CASA BIANCA VUOLE DESTITUIRE ZELENSKY”. L’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk non si placa mentre la reazione russa tarda ad arrivare. Dopo la bomba termobarica lanciata dal Cremlino e le minacce di Putin di una “degna” risposta, gli Usa sembrano apprezzare l’iniziativa di Zelensky. Per porre fine all’occupazione di Kiev dei territori russi, Putin “può semplicemente andarsene dall’Ucraina e farla finita”, ha dichiarato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby. La versione della Russia è all’opposto: Zelensky avrebbe perso la fiducia della Casa Bianca dunque gli Stati Uniti starebbero lavorando alla sua destituzione, con una campagna stampa per screditarlo. E’ quanto emerge da un rapporto del Servizio di intelligence russo (Svr) pubblicato dall’agenzia di stampa Ria Novosti. Al posto del presidente ucraino, gli Stati Uniti gradirebbero l’ex ministro degli Interni Arsen Avakov. Intanto Kiev, con il portavoce del ministro degli esteri, ha annunciato di voler proseguire l’offensiva, per impedire “alla Russia di trasferire ulteriori unità nella regione di Donetsk e complicare la sua logistica militare”. Difficile capire come procedono gli scontri sul campo nell’area di Kursk. Secondo le autorità di Mosca, la maggior parte delle truppe ucraine sarebbero “già state distrutte”. L’Ucraina rivendica il diritto all’offensiva per proteggersi dagli attacchi russi: secondo il consigliere di Zelensky, Mikhailo Podolyak, l’attacco via terra è l’unica soluzione, senza il consenso degli alleati occidentali ad usare i missili a lunga gittata in profondità sul suolo del Cremlino. Un veto ancora valido: secondo il Telegraph, il Regno Unito con il premier Keir Starmer avrebbe bocciato la richiesta di Kiev per usare i missili Storm Shadow nell’area di Kursk. Anche l’Italia con Tajani ha ribadito il No all’uso delle armi italiane. Mentre il Financial Times rivela i piani segreti di Mosca, datati tra il 2008 e il 2014, per “colpire l’Europa con missili a testata nucleare”. Sul Fatto di domani nuovi dettagli dal campo e dal fronte diplomatico. GIUSTIZIA, VIA LA LEGGE SEVERINO: FORZA ITALIA E LEGA (CON LA SPONDA DEM) VOGLIONO LO SCUDO PER I SINDACI, MA MELONI TENTENNA. L’affondo sulla Giustizia non è finito. Il governo ha già portato a casa, grazie alla riforma Nordio, traguardi importanti: come l’abolizione dell’abuso d’ufficio, il depotenziamento del traffico di influenze, l’interrogatorio di garanzia prima delle misure cautelari, la stretta sulle intercettazioni di terzi non indagati. Passi importanti sulla via dell’impunità per i colletti bianchi. Ora nel mirino c’è la legge Severino, grazie alla quale Silvio Berlusconi perse il seggio al Senato nel 2013 dopo la condanna per frode fiscale. Ad intestarsi la battaglia è Forza Italia spalleggiata dalla Lega, mentre Fratelli d’Italia rema in direzione contraria per non deludere il suo elettorato. Oggi è l’azzurro Alessandro Cattaneo a rilanciare il tema: “Alcuni aspetti della Legge Severino sono a nostro avviso da superare e da migliorare, ad esempio per quanto riguarda un amministratore locale che non può essere inibito dalle funzioni pubbliche con sentenza di primo grado ma occorre attendere il terzo grado”. Anche la Lega, con Giulia Bongiorno, ha auspicato la modifica della legge. Dopo il caso Toti, insomma, si cerca uno scudo per gli amministratori locali. Forza Italia e Lega hanno trovato una sponda nel Pd: già il 9 luglio votarono un ordine del giorno della dem Debora Serracchiani favorevole alla modifica della Severino. FdI si astenne. Sul Fatto di domani vi racconteremo l’assalto alla Severino e i contrasti nella maggioranza. LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE Vandalizzato il murale dedicato a Paola Egonu, spray rosa sulla pelle. È comparsa ieri davanti alla sede del Coni, a Roma. Oggi l’opera, realizzata dall’artista Laika, è stata deturpata con il colore rosa sulla pelle della campionessa italiana. L’installazione, dal titolo ‘Italianità’, era stata realizzata non solo per celebrare lo storico oro olimpico della nazionale femminile di pallavolo, ma anche per rilanciare la battaglia contro odio e razzismo. Colloquio Trump-Musk su X, il portavoce del Tycoon attacca l’Ue: “Nemica della libertà di parola”. Tra fake news e attacchi a Kamala Harris, con l’inizio slittato di 40 minuti per presunti cyberattacchi, l’intervista ha segnato il ritorno di The Donald su X dopo che il suo account era rimasto inattivo per quasi un anno. Il post di Trump con la registrazione audio delle oltre due ore di colloquio ha collezionato più di 150 milioni di visualizzazioni. A Thierry Breton (commissario Ue al Mercato interno) che aveva ricordato a Musk l’obbligo di rispettare le norme Ue contenute nel Digital Services Act, ha risposto così Steven Cheung, portavoce di Donald Trump: “L’Unione Europea dovrebbe farsi gli affari propri invece di cercare di intromettersi nelle elezioni presidenziali americane”. A stretto giro la risposta Ue: “Nessuna interferenza nel voto Usa, la lettera di Breton non concordata con la Commissione europea”. Bolzano, droga una 16enne e la violenta per ore: arrestato un 37enne. L’aveva convinta a seguirlo a una festa. Poi le avrebbe somministrato stupefacenti in una bottiglietta d’acqua e stuprata per ore. Solo il giorno successivo la ragazza ha avvisato le forze dell’ordine ed è stata soccorsa. Identificato il presunto aggressore, è scattata la perquisizione e il sequestro di sostanze che potrebbero essere compatibili con quelle assunte dalla vittima. L’uomo ora è accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e cessione di sostanze stupefacenti a minori. La procura di Bolzano ha richiesto la misura cautelare in carcere dell’indagato. |
Nessun commento:
Posta un commento