venerdì 12 aprile 2024

il fatto internazionale. Bombe e affari: le mani della Francia sulle telecomunicazioni ucraine. Erdogan dà segni di debolezza: l’opposizione lo costringe ad applicare le prime restrizioni contro Israele

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-internazionale-del-12-aprile-2024/

Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.

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Lettera da Parigi

Bombe e affari: le mani della Francia sulle telecomunicazioni ucraine

Firmato a Kiev un accordo con InfraNum, una federazione creata ad hoc che raggruppa oltre 200 aziende che operano nel settore delle infrastrutture del digitale.

di Luana De Micco

Lettera da Londra

Disforia di genere, l’autorevole rapporto Uk: cautela sulla triptorelina, mancano studi scientifici

Mercoledì scorso è stata pubblicata la Cass review, che suggerisce anche il rafforzamento di terapie olistiche di supporto per evitare che i minori intraprendano percorsi di transizione irreversibile prima che venga escluso che il loro disagio dipenda da altri fattori

di Sabrina Provenzani

Lettera da Tokyo

Intesa contro la Cina e accordo sulla produzione di tecnologie: Kishida si allea con Biden

Il primo ministro giapponese in visita alla Casa Bianca: “L’Ucraina di oggi potrebbe diventare domani l’Asia Orientale”

di Fabiola Palmeri

Lettera da Mosca

La guerra del Mare Nostrum: ecco perché il Mediterraneo fa gola anche a Putin

Per tutti rappresenta l'accesso a Medio Oriente e Nord Africa. Ma il conflitto in Ucraina sta devastando i fondali e uccidendo i cetacei

di Michela A.G. Iaccarino

Lettera da Ankara

Erdogan dà segni di debolezza: l’opposizione lo costringe ad applicare le prime restrizioni contro Israele

Finora il presidente turco aveva mantenuto una posizione estremamente dura contro Tel Aviv a parole, ma senza compromettere l’intenso scambio commerciale tra i due Paesi. Le proteste di piazza e la pressione dei partiti concorrenti lo hanno obbligato ad approvare un bando all'export

di Roberta Zunini

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