Intanto nessuna notizia della conferenza dei servizi ferma al 14 febbraio (assenti provincia, regione, Arpa e Asl) per la bonifica della discarica. La provincia di Latina interviene (stando agli organi di informazione) contro il progetto della discarica di Aprilia.
In merito alle critiche, (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/10/il-piano-regionale-dei-rifiuti-del.html) che ovviamente si condividono, al piano regionale dei rifiuti, sorgono alcune domande spontanee: Essendo chiusa la discarica di Borgo Montello, per esaurimento dei volumi l'invaso Indeco dal 5/8/2015, quello Ecoambiente dal 6/10/2016, stando alle dichiarazioni delle aziende quale sarebbe la discarica di servizio? perché la provincia di Latina non ne chiede la gestione post mortem? perché la provincia di Latina non ha partecipato all'ultima conferenza dei servizi del 15.2.2019 sulla bonifica della discarica? se la provincia di Latina è autosufficiente per l'umido (secondo i dati della regione Lazio anche con la chiusura della SEP che invece è rimasta aperta nonostante il sequestro della Procura di 2 anni e della DDA del 13.6.2019) perché la provincia di Latina ha pubblicato di avvisi o bandi per due nuovi impianti di compostaggio in provincia?
https://pontiniaecologia.blogspot.com/2016/02/discarica-di-borgo-montello.html
Nella costituzione di parte civile della Regione Lazio depositata nella cancelleria del Tribunale di Latina del 7 maggio 2015, si dichiara:
“l’impatto ambientale che la discarica ha determinato sulle falde acquifere, sul fiume Astura e di conseguenza sulla salute dei residenti specificatamente del comprensorio di Borgo Montello, ha cagionato un grave pregiudizio economico residenti e delle produzioni agricole che insistono in quell’area e di conseguenza anche alla regione Lazio che ha sempre perseguito l’obiettivo dello sviluppo economico e del miglioramento della qualità della vita della popolazione secondo criteri di compatibilità ecologica e di agricoltura sostenibile basandosi alle effettive esigenze e vocazioni dei territori e delle rispettive comunità.
E’ evidente come le azioni poste in essere dagli odierni imputati abbiano creato un grave pregiudizio economico per il sistema regionale delLazio che concorre al raggiungimento degli obiettivi di tutela della salute dei cittadini. Ne deriva dunque che ove vi sia un danno all’ambiente e al territorio con conseguente pericolo per la salute pubblica scaturita da azioni illecite predisposte dai singoli imputati via sia un danno diretto alla costituenda parte civile. … attesa l’adulterazione delle acque di falda a causa della fuoriuscita del percolato altamente tossico. L’intera vicenda sopra descritta appare gravissima, poiché le condotte degli imputati hanno inciso su un bene primario come la salute causando, anche per questo, un danno di gravissima entità e di allarme sociale
discarica Borgo Montello processo Colucci, Landi, Rondoni (Ecoambiente) prossima udienza 8 ottobre
L’udienza di oggi è stata tutta incentrata ascoltando come testimone del PM il dottor Tomaso Munari, di Genova, vice presidente nazionale dei chimici, che ha ribadito le risultanze della sua relazione di CTU incaricato dalla Procura di Latina.
La relazione del Dottor Munari trova anche rilievo nelle risultanze della commissione bicamerale contro le ecomafie per la provincia di Latina, in particolare per la discarica di Borgo Montello.
Il Dottor Munari ha evidenziato che le opere di impermeabilizzazione e contenimento che si sarebbe dovuta realizzare nella discarica a protezione delle falde, realizzate da Ecoambiente non garantisce la tutela ambientale.
Tale aspetto ha portato al processo a carico di Colucci, Landi e Rondoni (nessuno dei tre oggi presenti in aula) per inquinamento delle falde.
Nella prossima udienza dell’8 ottobre 2019 alle ore 9.30 saranno senti gli altri testimoni del PM, il Dottor Napoli (anch’egli è stato CTU per altre perizie sulla discarica) e il Colonnello in pensione della Polizia Provinciale Novelli.
Presenti all’udienza i cittadini residenti in via Monfalcone davanti la discarica di Borgo Montello, famiglie Piovesan, costituitesi parte civile con l’avvocato del foro di Latina Stefano Noal.
L’avvocato Montemagno di Latina rappresentava le parti civili Regione Lazio e legambiente, l’avvocato Di Leginio per il comune di Latina, presente anche il legale del comitato Acqua pulita.
Nella sua esposizione il Dottor Tomaso Munari anche su richiesta del Giudice, del PM dottor Miliano e degli avvocati della difesa ha spiegato la contaminazione e l’inquinamento ambientale, che:
- Non è stato completato il capping;
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