venerdì 18 ottobre 2013
discarica Borgo Montello se il conferimento illegittimo non basta: Impianto Tmb, spunta lo spettro dell’ampliamento
La soluzione per tenere in vita la discarica
Latina Oggi 18 ottobre 2013
IL PROGETTO
DI ECOAMBIENTE
RISCHIA DI RESTARE
SULLA CARTA
Impianto Tmb e non solo.
Dietro la conferenza dei servizi
in Regione che ha dato il
nulla osta per la realizzazione
della struttura di EcoAmbiente
potrebbe esserci anche la questione
dell’ampliamento. Anzi,
secondo i più maliziosi, il vero
obiettivo della conferenza dei
servizi non era tanto l’impianto
Tmb, che non ancora non è dato
sapere come e quando si farà,
quanto invece tenere in vita una
discarica prossima all’es aurimento.
I tempi sono strettissimi.
L’autonomia dell’invaso tuttora
in funzione non supererebbe i
quattro mesi. Che fare? Ecco il
progetto dell’impianto Tmb di
EcoAmbiente avrebbe fornito la
soluzione. Un escamotage? Dipende
dai punti di vista. Sta di
fatto che con l’autorizzazione
all’impianto, viene autorizzata
anche la realizzazione di una
discarica di servizio per lo stesso.
Tale discarica quando entrerà
in funzione? Solo quando verrà
realizzato e comincerà a funzionare
l’impianto? E se avvenisse
prima? In tanti si chiedono se e
quando verrà realizzato il progetto
di EcoAmbiente. L’appal -
to è stato aggiudicato ad un’as -
sociazione temporanea di imprese
formata da società riferibili ai
gruppi Colucci e Cerroni. L’in -
vestimento finanziario è notevole,
circa 35 milioni di euro. Le
perplessità sulla convenienza
dell’affare non sono peregrine.
Basta guardare i numeri. Gli impianti
di Aprilia di «Rida», in
attesa dell’autorizzazione per il
trattamento di 400 mila tonnellate
l’anno, e quello della Csa di
Casterlforte, in grado di lavorare
200 mila tonnellate l’anno, bastano
e avanzano pure per soddisfare
il fabbisogno provinciale.
Circostanza che non può sfuggire
a imprenditori avveduti e navigati
come Colucci e Cerroni.
Ecco perché c’è il sospetto che la
conferenza dei servizi dell’altro
giorno sia una sorta di cavallo di
Troia per consentire, intanto,
l’ampliamento della discarica di
EcoAmbiente, di cui sempre Colucci
e Cerroni sono soci. Ma se
così stanno le cose, perché la
Regione non tiene conto
dell’emergenza sanitaria e ambientale
legata alla discarica?
Perché si sorvola sull’inquina -
mento delle falde acquifere oggetto
di un’inchiesta della Procura?
C’è da chiedersi poi perché
sempre la Regione, mentre si
affretta ad autorizzare l’impian -
to di EcoAmbiente, ritarda nel
chiudere l’iter burocratico - fermo
da mesi - per autorizzare il
potenziamento dell’i m p i an t o
«Rida» di Aprilia oppure non
interviene per risolvere il problema
dell’impianto di Castelforte,
sotto utilizzato mentre i rifiuti
pontini finiscono nell’impianto
di trattamento di Colfelice, in
Ciociaria.
La vicenda dell’i m p i an t o
Tmb di EcoAmbiente comunque
non è chiusa. Il consigliere
comunale di maggioranza
Gianni Chiarato è intenzionato
ad andare fino in fondo per
chiarire il pasticcio del parere
del dirigente dell’urbanistica
Ventura Monti frainteso dalla
Regione e trasformato in un
nulla osta in sede di conferenza
dei servizi.
P. P.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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