mercoledì 11 settembre 2013
Mare sporco, il Wwf: «Prelievi inattendibili» L’associazione «boccia» l’iter seguito per le analisi
DI DIEGO ROMA
A
ltro che acque eccellenti. Il
Wwf di Terracina esce allo
scoperto e nel suo “consun -
t ivo ” di fine estate sulla qualità delle
acque rilascia un’analisi spietata su
come è stato gestito il monitoraggio
da parte di Capitaneria di porto e
Comune. Nel mirino dell’associazio -
ne ambientalista ci finisce tutto il
sistema di prelievo, ma il dito è puntato contro l’ente municipale che
quelle analisi le ha «accolte acriticamente». Ma veniamo ai fatti. Il Wwf
segnala criticità nelle analisi e inadempienze da parte di chi l’ha eseguite. «Avrebbero dovuto far riflettere chi invece ha sbandierato l’eccel -
lenza del nostro mare», spiegano.
«Già nel mese di giugno, e poi a
seguire nei successivi luglio l’Arpa
ha eseguito analisi microbiologiche e
chimiche su campioni di acqua di
mare prelevati dalla Capitaneria di
porto su segnalazioni di cittadini. I verbale di sopralluogo non è uniforme e quindi non fornisce elementi
utili ad una sintesi di risultati attendibili; alcune schede di verbale sono
molto particolareggiate altri moduli,
invece, riportano solo uno spazio
vuoto che l’addetto riempie “a piacere”». La legge dice altro. Il Wwf
menziona il decreto del Ministero
della Salute 30 marzo 2010 e quello
legislativo 16/08 in cui si indicano i
punti di campionamento. «Laddove
possibile, i campioni devono essere
prelevati 30 centimetri sotto la superficie dell'acqua e in acque profonde
almeno 1 metro», spiega l’associa -
zione, che aggiunge: «La norma riporta l’obbligo di prelevare praticamente a riva, laddove si bagnano i
bambini; testimoni invece ci hanno
riferito che gli addetti della Capitaneria si sono fatti accompagnare dai
bagnini con il pattino per fare il prelievo alle boe salvo poi registrare
“prelievo effettuato in prossimità
della battigia”». Da parte sua il Comune non ha adempiuto ai suoi obblighi. Uno fra tutti, l’invito reiterato,
da gennaio a marzo «ad effettuare il
censimento delle zone urbanizzate
ma prive di fognature, dei frantoi,
autorizzazioni allo scarico di acque
reflue per gli insediamenti civili e
tutte quelle attività in grado di incidere sulla degradazione delle acque di
balneazione. Purtroppo, nulla di tutto
questo è stato sottoposto a verifica».
Ora si tratta di prevenire. Intanto
abbandonando, prosegue l’associa -
zione, la «disarmante debolezza delle argomentazioni» tenuta nell’ultima conferenza stampa, alla presenza
anche dell’assessore all’Ambie nte
Emilio Selvaggi. Per «ragionare serenamente del perché il mare è sempre sporco e perché la bandiera blu
viene concessa un pò a tutti tranne
che a Terracina». Indispensabile per
il Wwf «dare seguito e applicazione
ai suggerimenti dei cittadini legittimati nel “tavolo permanente per il
ciclo delle acque”», ma anche istituire un tavolo con le forze dell’ordine
che sono preposte alle verifiche e ai
controlli, tenere pulite le spiagge libere e invitare i gestori degli stabilimenti a non disperdere in mare o
sulle spiagge libere i materiali raccolti durante la pulizia giornaliera.
Infine creare una “cabina di regia”
operativa e non virtuale . «Facciamo
presente all’amministrazione, alla
ditta incaricata della raccolta dei rifiuti - conclude il Wwf - e, soprattutto, agli operatori balneari, che in
questi giorni in cui i bagnanti lascianno le spiagge rimangono sulla sabbia
decine e decine di giochi di plastica
che alla prima mareggiata prenderanno il largo per finire nello stomaco
di pesci, delfini e tartarughe causandone la morte. Chiediamo che già da
ora l’amministrazione si attivi per
chiedere alla ditta incaricata di ritirare questo materiale raccolto»
©RIPRODUZIONE RISERVATA. Latina Oggi 11 settembre 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento