mercoledì 11 settembre 2013
LA LETTERA A BOLDRINI E GRASSO R ive l a z i o n i di Schiavone, servono chiarimenti
A
ltre iniziative del sindaco
Sandro Bartolomeo dopo le
rivelazioni choc del pentito
Schiavone e l’interramento dei rifiuti in provincia di Latina. Particolari che il pentito sostiene di aver
fornito nel 1997 nell'audizione che
tenne al cospetto della commissione bicamerale d’inchiesta sulle ecomafie. Per questo, a distanza di 16
anni, per il primo cittadino è giunto
il momento di fare chiarezza.
Bartolomeo ha scritto ai presidenti
di Camera e Senato Laura Boldrini
e Pietro Grasso, chiedendo loro di
desecretare gli atti di quell’audizio -
ne. «Schiavone oggi ipotizza rischi
di portata biblica, la possibilità che
cinque milioni di persone tra sud
pontino ed alto casertano muoiano
per neoplasie legate all’interramen -
to di rifiuti tossici e radioattivi. Il
boss - ricorda Bartolomeo nella
lettera -, sostiene di aver riferito
quei fatti alla commissione bicamerale, aggiundendovi ‘particolari come marca, modello e targhe di camion, profondità degli interramenti
e periodi’. Informazioni da accertare, anche perché ‘i saggi sarebbero
stati effettuati su territori e profondità diversi da quelli che lui stesso
indicò’. L’audizione e l’esito degli
accertamenti promossi sono tuttora
coperti dal segreto di Stato. Fatto -
spiega il primo cittadino -, non più
giustificato dai tempi (all’epoca
l’indagine era in corso, i processi
sono oggi definiti), né dall’interes -
se di Stato, dal momento che la
tutela della salute pubblica viene
prima di ogni altro indirizzo o esigenza». Da qui la richiesta: «La
desecretazione degli atti è la precondizione per affrontare quella
che eventualmente diverrà una vera
emergenza nazionale, la bonifica di
intere regioni del Centro Italia, i cui
prodotti circolano liberamente da
anni sull’intero territorio nazionale
ed estero». Alla seconda e terza
carica dello Stato, Bartolomeo lancia un appello accorato: «Confido
ritengano di acclarare la verità e di
fornire risposte tempestive su questa orribile pagina della nostra storia, alla cui responsabilità – conclu -
de - sono chiamati anche politici,
magistrati, amministratori e forze
dell’ordine». Latina Oggi 11 settembre 2013
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