mercoledì 11 settembre 2013
Venerdì a Campoverde confronto del comitato «No alla bretella Cisterna-Valmontone» Autostrada, la protesta si allarga «Pronti alla mobilitazione contro Regione e governo centrale»
DI LUCA ARTIPOLI
C
ontinua la mobilitazione del comitato «No alla bretella Cisterna-Valmontone». Gli attivisti si incontreranno infatti venerdì sera a Campoverde, presso la sala parrocchiale in via Cicerone,
con l’obiettivo di arrivare ad un’assemblea plenaria nella quale discutere le azioni da intraprendere contro il
Ministero delle Infrastrutture. Una mobilitazione tesa a contrastare
le ultime decisione del
Comitato interministeriale della programmazione economica (Cipe)
che, lo scorso 2 agosto,
ha approvato l’autostra -
da-bretella a pedaggio.
Una protesta che ha visto anche l’appoggio di
alcuni istituzioni locali
come il Comune di Cori
(preoccupato per le sorti
del lago di Giulianello),
Ardea e Pomezia e
dell’altro comitato:
quello contro la realizzazione del Corridoio Tirrenico. Venerdì, a partire
dalle ore 20, si discuterà
dunque delle iniziative da intraprendere per evitare la realizzazione del
progetto. «Si tratta di
un ’opera devastante -
spiegano gli attivisti - e
per questo nella riunione
dei comitati contro il
Corridoio e contro la
Bretella abbiamo deciso
che partirà l’opposizio -
ne sociale e frontale.
Con ogni mezzo a nostra
disposizione. Prima di
tutto abbiamo intenzione di rilanciare l’infor -
mazione e la partecipazione delle nostre comunità». L’ipotesi che
circola con maggior insistenza è quella di organizzare una grande mar contestare questa decisione. «Governo
e Regione Lazio - affermano - si sono presi la
grave responsabilità di
non adeguare in sicurez-za tutta la Pontina, con la
sua funerea lista dei 560
morti per incidenti stradali negli ultimi venti
anni e 10 solo nel 2012,
di non potenziare e migliorare la rete ferroviaria regionale con i suoi
treni ridotti a carri bestiame, di distruggere ed
espropriare decine di
aziende agricole soprattutto biologiche e devastare il parco regionale
di Decima Malafede, la
riserva statale del Litorale romano, il lago di Giulianello, i siti d'interesse
comunitario e le aree archeologiche. Per questo
motivo intendiamo difendere il nostro territorio, la vera lotta comincia adesso. Siamo pronti
anche a fare il ricorso al
Tar e alla Corte di Giustizia Europea». Latina Oggi 11 settembre 2013
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