sabato 11 maggio 2024

fatto for future. capitalismo improntato a quello che l’autore chiama “un soluzionismo neoliberalizzato, pseudoreligioso e tecnocratico” messo in campo per risolvere la crisi idrica, che finisce però per rafforzare le diseguaglianze e lo sfruttamento che promette di superare.

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/fatto-for-future-del-7-maggio-2024/

Nella newsletter Fatto for Future di questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca MercalliElisabetta Ambrosi intervista il geografo Filippo Menga, secondo cui a provocare la crisi idrica globale non sono i consumatori, ma il capitalismo, che rafforza le diseguaglianze e lo sfruttamento.

Con Michela Iaccarino affrontiamo l’altra faccia della siccità: le piogge torrenziali. Negli ultimi giorni, il Kenya è stato sommerso dall’acqua: interi villaggi sono stati spazzati via, le vittime sono almeno 200, gli sfollati 200mila. E, come spesso accade, la comunità internazionale non reagisce all’emergenza in maniera adeguata.

Nello spazio dedicato alle associazioni, Italian Climate Change commenta l’accordo “storico” sul clima appena approvato dal G7. Secondo gli ambientalisti, il risultato ottenuto invece è minimo: nel testo si parla di riduzioni solo nel settore elettrico, non ci sono scadenze puntuali né indicazioni precise sul piano finanziario. Italia solare si occupa di fotovoltaico, dopo l’approvazione del decreto che vieta l’installazione dei pannelli solari sui terreni agricoli.

Nella rubrica Verdi si diventa, infine, parliamo della città dei 15 minuti: com’è e come progettarla.

Buona lettura


Crisi idrica, il geografo Menga: “Fanno sentire i colpa noi consumatori, ma il problema è il capitalismo”

di Elisabetta Ambrosi

Campi crepati e riarsi dal sole, donne con grandi taniche in cammino su sentieri di paesi non meglio identificati, relitti di navi arrugginite sui fondali di un lago, bambini che bevono acqua dalle pozzanghere. Oggi questo immaginario sull’acqua che manca ci appare tristemente scontato, realista, quasi una fotografia. In realtà, come scrive il geografo e docente all’Università di Bergamo Filippo Menga nell’illuminante saggio, ora uscito anche in italiano, “Sete. Crisi idrica e capitalismo” (Ponte alle Grazie), l’immaginario della crisi idrica globale è un prodotto del capitalismo. Di un capitalismo improntato a quello che l’autore chiama “un soluzionismo neoliberalizzato, pseudoreligioso e tecnocratico” messo in campo per risolvere la crisi idrica, che finisce però per rafforzare le diseguaglianze e lo sfruttamento che promette di superare.

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Il libro

Se Colapesce si stancasse

Navarra Editore, pp. 106, euro 12

di Alan David Scifo

“Se Colapesce si stancasse” è uno straordinario viaggio-inchiesta lungo le coste e l’entroterra siciliano compiuto dal giovane giornalista agrigentino Alan Scifo che svela alcuni dei più gravi, ma meno noti, disastri ambientali d’Italia legati all’inquinamento industriale e alla gestione dei rifiuti. Un reportage crudo e dolente che presenta la Sicilia come terra di veleni e non fa sconti a nessuno.

Alan David Scifo è un giornalista d’inchiesta. Si occupa di ambiente e sud.

Climate change

Kenya, una terra sommersa: morti e sfollati per piogge e inondazioni

Le vittime sono oltre 200, oltre 200mila persone sono state costrette a lasciare la propria casa. Gli aiuti non bastano, interi villaggi sono inondati dall'acqua e dal fango. Si tratta di “un livello di distruzione mai visto negli ultimi anni”

di Michela A.G. Iaccarino

L'ennesima occasione mancata

G7 sul Clima, il governo parla di “accordo storico” ma il piano per la decarbonizzazione non esiste

Hanno partecipato Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa, oltre all’Ue. La viceministra all’Ambiente Vannia Gava esulta, ma il risultato ottenuto è minimo: nel testo si parla di riduzioni solo nel settore elettrico, non ci sono scadenze puntuali né indicazioni precise sul piano finanziario

di Italian Climate Network

Energia pulita

Fotovoltaico sui terreni agricoli: conviene, ma il governo lo vieta per la pressione delle lobby

L'obiettivo per il 2030 è  50GW grazie al sole: per ottenerne la metà basta l'1% delle terre coltivabili non occupate. E non è vero che la tecnologia rovina il paesaggio e ostacola la produzione

di Italia Solare

Verdi si diventa

Città dei 15 minuti, cos’è e come progettarla

L'urbanista e professore Carlos Moreno illustra nel suo volume il modello di metropoli a misura d'uomo: più spazio ai beni comuni, come piazze e parchi, per agevolare le relazioni sociali e diminuire le disuguaglianze. Contrastare le speculazioni immobiliari e lo strapotere delle piattaforme come AirBnb, Uber, Amazon  

di Elisabetta Ambrosi

Sos clima

La Sicilia piange siccità, la Borgogna piange grandine

In Italia – Tra fine aprile e inizio maggio l’aria fredda che aveva insistito per una decina di giorni è stata sostituita da correnti più calde e umide (scirocco), che hanno riportato piogge diffuse e temporali specie al Nord e sulle regioni tirreniche. Il Nord-Ovest è stata l’area più interessata, dapprima il 27-28 aprile, poi […]

di Luca Mercalli

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