lunedì 27 maggio 2024

Il Fatto di domani. Europee, Forza Italia resuscita B, ma cresce la rivalità tra Tajani e Moratti. Gaza, raid di Israele su Rafah, Hamas blocca i negoziati

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-27-maggio-2024/

La giornata in cinque minuti

FORZA ITALIA, TAJANI INSIDIA LA LEGA MA DEVE GUARDARSI DA LETIZIA MORATTI. Forza Italia si prepara alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno con un obiettivo chiaro: superare la Lega varcando la soglia del 10% e diventare la seconda forza del centrodestra. Per riuscirci, il segretario Tajani ha rispolverato l’arsenale tradizionale: la vetrina delle televisioni Mediaset con il via libera di Fedele Confalonieri, la forza economica (anche grazie al recente acquisto di Letizia Moratti) e l’effige di Silvio Berlusconi su manifesti, volantini, brochure e spot elettorali. I buoni risultati nel voto regionale di Abruzzo e Basilicata hanno confortato Antonio Tajani, capolista in tutti i collegi tranne quello delle Isole (dove correrà l’ex europarlamentare dem Caterina Chinnici). Il timore, per il segretario, è il confronto con gli altri leader candidati: in corsa ci sono Meloni, Schlein, Calenda e Renzi. Tranne il n. 1 di Italia Viva (almeno in teoria) nessuno resterà a Bruxelles. Ma potrebbero fare incetta di preferenza lasciando le briciole al vicepremier forzista. Perciò Tajani ha lanciato l’allarme nel partito, con il mandato di scrivere la “X” sul suo nome. Il segretario però deve coprirsi le spalle dall’avanzata di Letizia Moratti, candidata a Bruxelles e desiderosa di scalare il partito. Il suo rientro nei ranghi azzurri prevedeva il sostegno economico necessario per aprire nuove sezioni, una per provincia. Ma per insidiare davvero la leadership di Tajani, Donna Letizia dovrà incassare preferenze a costo di “rubarle” al segretario. Sul Fatto di domani vi racconteremo gli ostacoli lungo la campagna di Forza Italia.


GUERRA ISRAELE-HAMAS: IDF UCCIDE UN SOLDATO EGIZIANO. RAID SU RAFAH CON 45 VITTIME, GLI ISLAMISTI: “STOP A NEGOZIATI”. Il valico di Rafah, al confine con l’Egitto, è stato teatro di una sparatoria tra reparti israeliani dell’Idf e soldati del Cairo. Uno di questi è stato ucciso. Le responsabilità vengono rimpallate. A Rafah non è stato l’unico elemento di tensione. Dopo che un raid ha causato almeno 45 vittime – molte delle quali civili – il procuratore generale militare, Yifat Tomer Yerushalmi, ha confermato che è stata avviata una indagine, ricordando che “sono state aperte 70 inchieste dalla Polizia militare per sospetti incidenti criminali durante la guerra”. Tra queste c’è anche quella sul centro di detenzione militare di Sde Teiman, dove sono rinchiusi i miliziani di Hamas catturati dal 7 ottobre in poi, tra cui quelli dell’Unità Nukheba, artefice dell’attacco ai kibbutz a ridosso di Gaza. Il 7 ottobre, i fondamentalisti si sono resi responsabili di un massacro con 1.200 vittime e la cattura di centinaia di ostaggi. Sul Fatto di domani troverete le ultime notizie sulla guerra in Medio Oriente: Hamas, dopo l’attacco a Rafah – che il premier israeliano Netanyahu ha definito un “tragico incidente” – ha fatto sapere ai mediatori di Egitto, Qatar e Stati Uniti che non parteciperà ai negoziati per la tregua e lo scambio ostaggi-detenuti palestinesi. La ripresa dei colloqui era prevista questa settimana.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA: LA SPAGNA FORNIRÀ ARMI A KIEV PER UN MILIARDO, LA FRANCIA INVIERÀ GLI ISTRUTTORI MILITARI. Il presidente ucraino Zelensky ha firmato oggi a Madrid, con il premier spagnolo Pedro Sanchez, un accordo bilaterale di sicurezza. La Spagna invierà aiuti a Kiev stimati in oltre 1,1 miliardi di euro, una cifra senza precedenti nella cooperazione militare tra i due Paesi. Zelensky nell’occasione ha ribadito che non ritiene opportuna la presenza della Russia al vertice di pace, in Svizzera, il 15 e 16 giugno. Altri aiuti arriveranno dalla Francia; l’Eliseo invierà istruttori militari. Intanto il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Sofia torna sull’esortazione a togliere i limiti a Kiev di colpire obiettivi in territorio russo, con armi occidentali: “L’Ucraina ha diritto all’autodifesa e secondo il diritto internazionale, questo include il diritto di colpire obiettivi militari legittimi al di fuori dei confini”. Stoltenberg sabato aveva dichiarato che Kiev dovrebbe avere il permesso di prendere di mira obiettivi russi nell’ambito della battaglia nella regione di Kharkiv. Per il portavoce del Cremlino, Peskov, “la Nato sta cadendo in un’estasi militare”. Di certo l’obiettivo di Stoltenberg di arrivare a 100 miliardi di aiuti militari per Kiev viene analizzato con molte perplessità dagli stessi alleati europei; chiarimenti si attendono nella riunione prevista a Praga alla fine della settimana. Sul Fatto di domani leggerete maggiori particolari su questo tema, e le reazioni italiane alle esortazioni del segretario della Nato.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Palermo, la morte di Onorato: si indaga per omicidio come “atto dovuto”. Il fascicolo di indagine aperto dalla procura di Palermo dopo la morte di Angelo Onorato, l’imprenditore, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, parla di omicidio, anche se i magistrati continuano a propendere per la tesi del suicidio. La vittima, sabato pomeriggio, è stata trovata senza vita, con una fascetta stretta al collo, dentro la sua auto. L’iscrizione per omicidio è un atto dovuto vista la necessità di compiere gli accertamenti, alcuni irripetibili, come l’autopsia. I familiari dell’architetto continuano a ribadire di non credere alla tesi del suicidio, e a sostenere che l’uomo sia stato ucciso.

Furto del profumo, Fassino tratta sul ritiro della querela in cambio del risarcimento. Il caso giudiziario dell’ex ministro e leader della sinistra potrebbe chiudersi molto presto. Il parlamentare dem è indagato a Civitavecchia per il furto di una boccetta di Chanel da circa 130 euro. Il 15 aprile scorso la Polaria ha raccolta la denuncia formale: Fassino era stato fermato al duty free dell’aeroporto di Fiumicino con il profumo in tasca e senza aver pagato. Solo un malinteso, per l’esponente dem. Ora spetta alla società che gestisce il duty free decidere se rimettere la denuncia oppure no. Secondo il Corriere.it sarebbe in corso un negoziato tra gli avvocati di Fassino e la società che gestisce l duty free.

Riciclaggio a Firenze, indagati l’ex portiere del Napoli Taglialatela e il presidente dell’Ischia calcio. La Dda (Direzione distrettuale antimafia ) ha acceso un faro sugli investimenti di denaro “sporco” nel capoluogo toscano. Nove persone sono indagate – a vario titolo – per associazione a delinquere finalizzata a “delitti tributari, all’appropriazione indebita, all’autoriciclaggio”. Il gruppo avrebbe comprato o affittato 31 attività di ristorazione nel centro di Firenze, due alberghi, attività di noleggio auto, una produzione di birra. Valore totale dei soldi riciclati: circa 13,5 milioni di euro. Tra le persone coinvolte ci sono il presidente dell’Ischia calcio Alessandro Bigi e l’ex portiere del Napoli e della Fiorentina Giuseppe “Pino” Taglialatela. Bigi e diversi coindagati di origine albanese avrebbero evitato di battere una montagna di scontrini accumulando così le provviste necessarie per rilevare una serie di ristoranti nel centro di Firenze.


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Criptovalute, la Sec approva i fondi passivi su Ethereum

di Marco Franchi

Il 23 maggio la Sec, l’autorità che vigila sui mercati e gli strumenti finanziari negli Stati Uniti, ha approvato i fondi comuni passivi sul prezzo spot di Ethereum. Gli Etf sui prezzi spot della seconda criptovaluta mondiale hanno avuto il via libera della Securities and Exchange Commission dopo che a gennaio la stessa authority aveva dato luce verde allo stesso tipo di fondi a replica passiva sul prezzo spot del bitcoin. La negoziazione in Borsa dei nuovi Etf sul prezzo spot dell’ether avrà luogo non appena le 9 società di gestione che hanno fatto domanda per i propri Etf, tra le quali alcuni giganti mondiali della finanza come BlackRock, Fidelity, Franklin Templeton e Invesco, avranno completato la registrazione di questi fondi passivi.

(Continua)

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