tratto da https://newbusinessmedia.mn-ssl.com/nl/link?c=eaj8q&d=56hs&h=1ejij3ig11fjs6kurriuf76jkd&i=3og&iw=5&n=2iaq&p=H301773719&s=wv&sn=2iaq
|
| Qualità dell’aria: la nuova direttiva quadro | Nella direttiva (Ue) 2024/2881 misure in materia di valutazione, gestione della qualità dell’aria ambiente, piani d’azione a breve termine e inquinamento atmosferico transfrontaliero | |
|
| Test – Patente a crediti | Quanto ne sai sulla patente a crediti per la sicurezza nei cantieri? Scoprilo in pochi minuti, rispondendo alle dieci domande del test gratuito di Ambiente&Sicurezza | |
|
|
| Autorizzazione ambientale e Via: tutti i procedimenti | Le attività industriali, per propria natura e configurazione, determinano potenziali impatti sulle diverse componenti ambientali. Stimare questi impatti e definire condizioni di esercizio che permettano di contemperare le esigenze produttive e quelle ambientali/sanitarie è l’obiettivo dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale e di rilascio delle autorizzazioni ambientali. Si tratta di percorsi articolati, svolti attraverso il contraddittorio tra proponente e autorità, il coinvolgimento dei privati interessati e la valutazione tecnica sulle condizioni di esercizio mediante strutturati apparati documentali e istruttori. È opportuno, quindi, analizzare, uno per uno, gli istituti normati dalla parte II, D.Lgs. n. 152/2006 [valutazione di impatto ambientale (Via), strategico (Vas), sanitario (Vis); provvedimento unico in materia ambientale (Pua; statale) e provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur); autorizzazione integrata ambientale (Aia) e unica ambientale (Aua)], anche alle luce degli ultimi aggiornamenti legislativi e delle più recenti pronunce giurisprudenziali | |
|
|
|
|
|
|
|
| La gestione delle acque e del servizio idrico | A livello nazionale, la normativa in materia di acque è contenuta principalmente nella parte III del D.Lgs. n. 152/2006. Il testo unico dell’ambiente non è, tuttavia, l’unico riferimento normativo da tenere in considerazione. Disposizioni relative a particolari profili di tutela delle acque sono, infatti, contenute in specifici decreti legislativi; non è poi da dimenticare la normativa regionale in materia, con particolare riferimento ai piani di tutela delle acque (cosiddetti Pta) e alle disposizioni in materia di gestione delle acque meteoriche. Di seguito l'analisi completa della parte III del D.Lgs. n. 152/2006 e degli altri riferimenti legislativi, aggiornati alle ultime sentenze. Tra i temi affrontati: la qualità delle acque, la classificazione delle acque reflue, la disciplina degli scarichi, le acque meteoriche, il servizio idrico integrato e le sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas) | |
|
| Rifiuti, Trs, sedimenti e fanghi, riporti: la disciplina | La legislazione italiana in materia di rifiuti è in larga parte di derivazione europea; regolamenti, direttive e decisioni costituiscono l’ossatura comune agli stati membri, recepita nell’ordinamento nazionale in via diretta o mediata dal legislatore. I principi cardine della normativa comunitaria sono oggi alla base della disciplina rifiuti di cui alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006. Tra i più rilevanti si ricordano i «principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio chi inquina paga» (art. 178). Alla luce delle ultime novità legislative e giurisprudenziali è necessario analizzare le disposizioni in materia di: sottoprodotti, end of waste, riutilizzo di prodotti e la preparazione per il riutilizzo di rifiuti, diverse tipologie di rifiuti, responsabilità e obblighi di produttori e detentori, deposito temporaneo e rifiuti da manutenzione, tracciabilità , responsabilità del produttore del prodotto, autorizzazioni e iscrizioni ordinarie e semplificate, discariche e inceneritori, terre e rocce da scavo, matrici materiali di riporto, sedimenti dragati, fanghi da depurazione | |
|
| Bonifica e danno ambientale: analisi delle due discipline | La disciplina sulle bonifiche è contenuta nella parte IV del D.Lgs. n. 152/2006; mentre il danno ambientale è normato dalla parte VI. Per avere un quadro organico e aggiornato con le ultime novità legislative e giurisprudenziali tanti sono i temi da passare in rassegna: i siti di bonifica di interesse nazionale (Sin); i siti di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale; le procedure “semplificate”; quelle ad hoc per le aree agricole e le aree militari; l’accertamento della responsabilità tra prove e presunzioni; l’inquinamento originato da cause diverse; il trasferimento della proprietà e vicende societarie rilevanti; gli obblighi e le facoltà del proprietario non responsabile della contaminazione; il curatore fallimentare e l’obbligo di bonifica; l’evoluzione normativa su risarcimento del danno all’ambiente e bonifica; la nozione di danno ambientale; le attività rilevanti; le esclusioni; le tre azioni esperibili: preventiva; riparatoria e risarcitoria | |
|
Nessun commento:
Posta un commento