giovedì 11 maggio 2023

A parole nostre. Aborto farmacologico via web: anche in Italia si può. Festa della mamma: iniziativa per le donne in carcere

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/a-parole-nostre-del-10-maggio-2023/

Che il nostro sia un Paese in cui è diventato difficile abortire, è cosa nota. Ma che nel nostro Paese sia possibile abortire a casa, assistiti con la telemedicina, un po’ meno. Eppure è così. Lo si deve a una rete internazionale che opera anche in Italia, basata su volontari e personale sanitario. Le donne che non riescono ad accedere facilmente al Servizio sanitario nazionale, perché gli ospedali sono disseminati di obiettori di coscienza o perché magari temono lo stigma sociale, possono interrompere la gravidanza compilando un questionario online e ricevendo a casa la prescrizione per la RU486. La nostra inchiesta ci spiega nel dettaglio come funziona.

Vale la pena ricordare che l’aborto non è mai una scelta facile, e che se le donne avessero maggiore accesso alla contraccezione (magari gratuita), il numero delle Ivg diminuirebbe ulteriormente. La scorsa settimana abbiamo raccontato di quanto poco sia diffusa la pillola anticoncezionale: oggi ospitiamo il contributo di Roberta Bortone, una docente universitaria, che ci racconta le battaglie femministe degli anni 70 per la legalizzazione del farmaco.

A proposito di quegli anni, Elisabetta Ambrosi ha intervistato Amedea Pennacchi, scrittrice, presidente di Professional Women’s Network Rome (e sorella dello scomparso Antonio), la quale ricostruisce in un romanzo la rivoluzione incompiuta degli “angeli del ciclostile”.

Rivoluzione incompiuta come quella dell’Iran, di cui torniamo a occuparci con Natale Ciappina: lo facciamo attraverso le parole di Ghazaleh Rastgar, una street artist costretta, con la sua famiglia, ad abbandonare il Paese molti anni fa. “Quando avevo 14 anni – ci racconta – finivo dal preside perché osavo disegnare Madonna o Michael Jackson”.

Domenica prossima è la festa della mamma, ma ovviamente non è la retorica commerciale che ci interessa: la Società della Ragione lancia un’iniziativa per proteggere dallo sciacallaggio della destra le madri detenute. Nell’articolo scritto per noi dalla presidente, Grazia Zuffa, scoprirete di che si tratta.

Per la pagina letteraria, infine, Giuseppe Cesaro ci porta nel mondo di Renata, a cui essere “solo” una staffetta non bastava.

Buona lettura.

A cura di Silvia D’Onghia

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Attiva in tutto il mondo

Abortire a casa dopo un consulto online: Wow, la rete che aiuta le donne (anche in Italia)

Il nostro Paese è tra quelli in cui l'accesso all'interruzione di gravidanza è sempre più difficile. E così, grazie a una valutazione via web, è possibile ricevere la prescrizione di un medico europeo e andare in farmacia. Si verrà seguite con la telemedicina

di Silvia D’Onghia

La testimonianza

Pillola anticoncezionale: “Le ragazze sprecano ciò che conquistammo a caro prezzo”

Per noi proto-femministe italiane, il sesso era quasi obbligatorio all’insegna della nostra liberazione, ma al tempo stesso un incubo per la paura di gravidanze indesiderate. La legalizzazione del farmaco ebbe l’effetto imponente di mettere la contraccezione sotto il nostro controllo

di Roberta Bortone*

"Molotov e bigodini"

Amedea Pennacchi: “Noi, angeli del ciclostile, e la nostra rivoluzione incompiuta”

La presidente di Professional Women’s Network (PNW) Rome ha scritto un romanzo autobiografico sulle ragazze di Lotta Continua: “Da secoli, pregiudizi e stereotipi legati a modelli di leadership maschilisti portano le donne a tenersi a debita distanza dal potere. Ma per cambiare le regole è necessario combattere questi retaggi”

di Elisabetta Ambrosi

L'intervista

Iran, l’artista Rastgar: “A 14 anni finivo dal preside perché disegnavo Madonna”

Con la sua famiglia si è dovuta trasferire in Canada. Oggi gira il mondo e disegna quanto sta accadendo a Teheran: “Un’economia in rovina, un sistema di istruzione in continuo declino, e chi è al potere pensa ad arrestare le donne che mostrano i propri capelli?”

di Natale Ciappina

L'iniziativa

In carcere e doppiamente “cattive”: le madri cui la destra vuole togliere i figli

L'appello della Società della Ragione per la Festa della mamma: visitare le detenute che hanno con sé i propri bambini. È stata da poco ripresentato un disegno di leggere che vorrebbe escluderle dalla patria potestà, perché colpevoli due volte: di aver infranto la legge e di aver tradito la propria “missione” genitoriale

di Grazia Zuffa, presidente di “La Società della Ragione” Onlus

Il romanzo

Nome in codice Renata: il passato insegna, siamo noi che non riusciamo a imparare

Storia della partigiana che in battaglia prese l'appellativo del fratello ucciso. Fare la “staffetta” non le bastava più

di Giuseppe Cesaro

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