"Vogliamo l’elettrificazione del trasporto, pubblico e privato? Allora occorre immettere 70 Gigawatt di potenza elettrica di rimpiazzo nei prossimi nove anni. Il che significa circa 8 Gigawatt all’anno. Energia che deve essere ottenuta da fonti pulite capaci di sostituire petrolio, gas e carbone. Ovvero fonti rinnovabili come il solare, l’eolico e l’idroelettrico. L’unica che fornisce elettricità in modo continuo, 24 su 24, è l’idroelettrico, sempre che ci sia sufficiente acqua nei bacini. Eolico e solare non sono prevedibili. Se non c’è vento le pale non girano. Di notte il pannello fotovoltaico non converte.

Servono sistemi di accumulo: pompare acqua nei bacini idroelettrici, produrre idrogeno, pacchi batteria. L’utenza (chissà come mai, devono essere tutti nemici dell’ambiente), non se ne preoccupa più di tanto e vuole energia elettrica anche di notte. Profondamente ostici all’ecologia sono di certo le tante famiglie che (accordo complottista?), provocano il sabato mattina una feroce domanda di energia, mettendo a rischio la gestione della rete, quando avviano la lavatrice settimanale. Per non parlare di coloro cui non piace sudare nella stagione estiva e fanno andare a palla condizionatori e altri dispositivi di raffreddamento, contribuendo a generare picchi di richiesta dell’ordine di 63 GW (dato 2020)."