domenica 7 gennaio 2018

L’antimafia di facciata e quella sul territorio, le mancate reazioni alla relazione contro le ecomafie

Schiavone nelle sue dichiarazioni verbalizzate e riscontrate affermava che Latina era provincia di Casale. La commissione bicamerale contro le ecomafie ha riassunto 50 anni di mala gestione, anche per intervento della malavita, evidenziando una serie di irregolarità nella discarica di Borgo Montello Latina che causano e hanno causato inquinamento e malattie. Eppure, forse per mia distrazione, non ho letto commenti alla relazione dai 2 parlamentari espressione della provincia di Latina in commissione antimafia, ne dai parlamentari in genere eletti in provincia con pd e pdl, nemmeno dai consiglieri regionali eletti dagli stessi partiti che, pare, si ripresenteranno tutti o quasi tutti. Nessuna reazione nemmeno dall’osservatorio per la legalita' e la sicurezza della regione Lazio che 4 anni fa aveva avuto dai cittadini le stesse informazioni che poi ha elaborato la commissione parlamentare contro le ecomafie. Eppure questo osservatorio interviene su altri fenomeni della malavita e viene anche premiato per la sua attività. Anche alcune Redazioni che quando si tratta di celebrare Falcone e Borsellino o altri caduti per mano della mafia o altri dati della malavita si prodigano per servizi e interventi hanno ignorato la relazione delle ecomafie. Oppure hanno fatto solo un servizio perché non si potevano esimere. Strano no? Una volta si diceva che la malavita prosperava anche grazie all’atteggiamento di cittadini e organi di informazione che ignoravano o non si schieravano contro la malavita. Ci avviciniamo alle elezioni e questi argomenti, insieme alla gestione del territorio non saranno trattati se non in minima parte negli spot elettorali e nei programmi di pd e pdl. Nessuna notizia sul futuro della discarica se non i dati abbastanza pericolosi tratteggiati nella proposta di legge regionale sull’ambiente e del piano energetico, anche questi argomenti oscurati nei consigli comunali come nei dibattiti e trattati, quando sono trattati, come trafiletti secondari. Forse perché parlare di Falcone e Borsellino è facile, oggi fare atti amministrativi di prevenzione, informare ed arginare la penetrazione di fatti preoccupanti non trova la stessa volontà. 

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