(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Il progetto Wwf Ecomakala per la promozione delle biomasse sostenibili nel Parco Nazionale del Virunga, in Congo, ha vinto il premio Energy Globe per la sostenibilità. Lo rende noto l'associazione ambientalista ricordando che il Parco Nazionale dei vulcani Virunga è il più antico dell'Africa e la "casa" del carismatico gorilla di montagna. L'obiettivo del progetto è di promuovere l'uso di combustibili sostenibili in modo da non compromettere gli obiettivi di conservazione delle risorse naturali nel Parco e sostenere la crescita economica delle popolazioni locali.
"L'uso sostenibile delle risorse energetiche è un tema prioritario in Africa - rileva il Wwf -: più di 700 milioni di persone nell'Africa sub-sahariana dipendono attualmente dalle foreste come combustibile per soddisfare le loro esigenze quotidiane di energia primaria. Questa dipendenza dal legno si stima sia responsabile di circa il 90% di tutta la perdita delle foreste nell'Africa sub-sahariana (circa 3 milioni di ettari distrutti ogni anno). Se buone pratiche come quelle valorizzate dal progetto di Ekomakala non riusciranno a diffondersi nei prossimi anni, in alcuni paesi come l'Uganda le foreste andranno in fumo entro il 2050". Più del 95% del legno consumato, spiega il Wwf, "viene utilizzato attraverso bruciatori tradizionali dal bassissimo rendimento energetico, al di sotto del 10%. Questo modello di consumo porta anche ad altissimi tassi di inquinamento dell'aria, che l'Oms stima siano responsabili della morte prematura di circa 600.000 persone l'anno nell'Africa Sub-Sahariana, soprattutto donne e ragazze impegnate nella cucina".
Il progetto è portato avanti dal Wwf RDC (Repubblica Democratica del Congo) guidato da Jean Claude Muhindo, Thierry Lusenge e il loro team di progetto, con il supporto del Wwf Belgio e altri partner.(ANSA).
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"L'uso sostenibile delle risorse energetiche è un tema prioritario in Africa - rileva il Wwf -: più di 700 milioni di persone nell'Africa sub-sahariana dipendono attualmente dalle foreste come combustibile per soddisfare le loro esigenze quotidiane di energia primaria. Questa dipendenza dal legno si stima sia responsabile di circa il 90% di tutta la perdita delle foreste nell'Africa sub-sahariana (circa 3 milioni di ettari distrutti ogni anno). Se buone pratiche come quelle valorizzate dal progetto di Ekomakala non riusciranno a diffondersi nei prossimi anni, in alcuni paesi come l'Uganda le foreste andranno in fumo entro il 2050". Più del 95% del legno consumato, spiega il Wwf, "viene utilizzato attraverso bruciatori tradizionali dal bassissimo rendimento energetico, al di sotto del 10%. Questo modello di consumo porta anche ad altissimi tassi di inquinamento dell'aria, che l'Oms stima siano responsabili della morte prematura di circa 600.000 persone l'anno nell'Africa Sub-Sahariana, soprattutto donne e ragazze impegnate nella cucina".
Il progetto è portato avanti dal Wwf RDC (Repubblica Democratica del Congo) guidato da Jean Claude Muhindo, Thierry Lusenge e il loro team di progetto, con il supporto del Wwf Belgio e altri partner.(ANSA).
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