ROMA - Nel 1750 avevano a disposizione 35 milioni di chilometri quadrati tra Africa, Medio Oriente e Asia, mentre oggi ne hanno solo 8,5 milioni, il 75% in meno. A scattare la prima fotografia globale della perdita di habitat dei leopardo è uno studio internazionale pubblicato sulla rivista PeerJ, che lancia l'allarme su una situazione "più grave del previsto".
Tra le nove sottospecie di leopardo - africano, indocinese, persiano, indiano, dello Sri Lanka, di Giava, della Cina del Nord, d'Arabia e dell'Amur - alcune se passano peggio di altre e tre sono ormai quasi sradicate dal proprio habitat.
Se in Africa, soprattutto del Nord e occidentale, gli animali sono sottoposti a minacce crescenti, l'allarme principale riguarda l'Asia. I leopardi - evidenziano gli esperti - sono quasi spariti da alcune regioni del continente asiatico, tra cui gran parte della penisola arabica, della Cina e del Sudest asiatico, dove il declino di questi felini è direttamente collegato allo sviluppo economico. Qui l'habitat a disposizione dei leopardi si è ridotto del 98%.
I leopardi sono in grado di sopravvivere in paesaggi dominati dall'uomo, a patto che abbiano un'area sufficiente in cui muoversi, accesso a prede selvatiche e tolleranza da parte delle persone. In molte aree, però, l'habitat viene convertito in terreni agricoli e il bestiame prende il posto degli animali selvatici. "La perdita di habitat, la diminuzione delle prede e il conflitto con gli allevatori - spiegano gli studiosi - sono tutti fattori che contribuiscono al declino dei leopardi, insieme alla caccia legale e al commercio illegale di pellicce e altre parti dell'animale".
Tra le nove sottospecie di leopardo - africano, indocinese, persiano, indiano, dello Sri Lanka, di Giava, della Cina del Nord, d'Arabia e dell'Amur - alcune se passano peggio di altre e tre sono ormai quasi sradicate dal proprio habitat.
Se in Africa, soprattutto del Nord e occidentale, gli animali sono sottoposti a minacce crescenti, l'allarme principale riguarda l'Asia. I leopardi - evidenziano gli esperti - sono quasi spariti da alcune regioni del continente asiatico, tra cui gran parte della penisola arabica, della Cina e del Sudest asiatico, dove il declino di questi felini è direttamente collegato allo sviluppo economico. Qui l'habitat a disposizione dei leopardi si è ridotto del 98%.
I leopardi sono in grado di sopravvivere in paesaggi dominati dall'uomo, a patto che abbiano un'area sufficiente in cui muoversi, accesso a prede selvatiche e tolleranza da parte delle persone. In molte aree, però, l'habitat viene convertito in terreni agricoli e il bestiame prende il posto degli animali selvatici. "La perdita di habitat, la diminuzione delle prede e il conflitto con gli allevatori - spiegano gli studiosi - sono tutti fattori che contribuiscono al declino dei leopardi, insieme alla caccia legale e al commercio illegale di pellicce e altre parti dell'animale".
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