sabato 19 ottobre 2013

Pontinia la strada pagata 4 volte, la burocrazia dell'assurdo: basta follie una volta tanto applicate il buon senso

Questo era il comunicato di anno fa. La follia burocratica sembrava stesse per risolversi. Il Sindaco di Pontinia aveva disposizioni all'ufficio tecnico per mettere fine all'imbarazzante situazione. Invece anche quest'anno la tassa del consorzio di Bonifica viene richiesta per la strada espropriata dal comune, mai pagata (dal comune ai cittadini) e sulla quale pur non avendone il possesso i cittadini continuano a pagare passo carrabile (sulla parte di strada di loro proprietà) e sulla strada (in possesso al comune). Quando ci sarà una legge che obbliga i burocrati insensibili e disumani ad applicare la logica e i diritti civili e sociali?

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Giorgio Libralato <giorgio.libralato@gmail.com>
Date: 20 agosto 2012 12:25
Oggetto: Pontinia la strada pagata 4 volte, la burocrazia dell'assurdo
A:




A Pontinia si attendono le decisioni sulle aliquote che
stabilirà il comune in merito all’Imu. Molti fabbricati sono a servizio dell'agricoltura
(abitazioni, magazzini, stalle) e potrebbero avere l'aliquota
agevolata. Intanto chi ne ha diritto ha tempo fino al 30 giugno per
avere l'esenzione dell'Ici (fino al 2011 compreso) e avere l'IMU
agevolata (qualora il comune decida di applicarla). Ne potrebbero
avere diritto (nel caso regolamentato) anche i pensionati ex
coltivatori diretti, oltre alle aziende in esercizio. La domanda per
l'esenzione/agevolazione va presentata con appositi modelli,
all'ufficio provinciale del catasto (Agenzia del Territorio). La
stranezza di Pontinia è che un intero quartiere (la zona primavera,
quella davanti al cimitero fino alle scuole medie) pagava l'ICI e i
contributi al consorzio di bonifica per la parte di terreno che è
viabilità pubblica. Il comune non ha provveduto all'esproprio della
strada e del marciapiede che quindi rimane di proprietà e soggetto
alle imposte. Quindi i relativi proprietari hanno dovuto pagare la
strada (con la Bucalossi degli oneri di urbanizzazione), il terreno
non è stato pagato dal comune, i cittadini ci pagano le tasse e in
molti casi hanno perso la superficie del terreno, dal punto di vista
edificabile, e quindi anche la possibilità di edificare se il lotto
residuo è inferiore a 800 mq. Questo perché chi ha redatto il piano
regolatore generale urbanistico non era a conoscenza degli aspetti
territoriali (tanto per cambiare) e l'ufficio urbanistico locale non
se ne è accorto, così come gli amministratori.  Insomma si pagano 4 volte le strade: come Bucalossi (costo di costruzione e oneri di urbanizzazione), l’esproprio (di fatto del terreno) senza compenso, le tasse e le imposte su qualcosa che non si gode  e il passo carrabile (per entrare nella proprietà dalla strada di proprietà). Per fare un esempio ogni anno si pagano circa 10 € di Imu, 18 (compresa la tassa postale) di consorzio di Bonifica, € 50 di passo carrabile, totale 78 €, dopo 20 anni si sono pagati oltre 1.500 € cioè un importo maggiore del valore del terreno. E’ la classica storia all’italiana, si muore e si esagera di burocrazia. Quando c’è da prendere tutti pronti.

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