giovedì 17 ottobre 2013

centrali a biogas corretto nell'area Lepini-Ausoni- Agro Pontino linee guida approvate dal comune di Maenza delibera consiglio n. 11 del 3 ottobre 2013

Alle ore 21.00 ha luogo nei locali del Ristorante Le Farneta in Maenza il consiglio comunale in seduta
straordinaria ed allargata come convocato dal Sindaco con avviso prot. 5055 del 25.09.2013.
Dopo aver effettuato l’appello dei consiglieri presenti ed assenti ed aver constatato la sussistenza del numero
legale il Sindaco ringrazia i vari consigli comunali del comprensorio , ed i Sindaci dei Comuni di Priverno ,
Roccagorga, Sonnino presenti in sala. Un ringraziamento particolare va al Sindaco del Comune di Pontinia
Eligio Tombolillo per la disponibilita’ e l’interessamento alla problematica pur provenendo da un ambito
territoriale assai diverso dai Monti Lepini.Nella sala consiliare , affollatissima , sono presenti tra il pubblico
anche alcuni componenti del Comitato No Biogas.
In primo luogo il Sindaco del Comune di Maenza comunica che la decisione di questo consiglio comunale in
seduta allargata è scaturita da vari incontri tenutisi con i Sindaci di Priverno , Prossedi , Roccagorga , Pontinia
su tali problematiche.
Poi si è pero’ chiarito che alcuni Statuti comunali e Regolamenti del Consiglio comunale non prevedevano la
possibilita’ di celebrare le adunanze fuori delle rispettive sedi comunali e del territorio ed allora, ha
provveduto ad informare i Sindaci che avrebbe avuto luogo soltanto il consiglio comunale del Comune di
Maenza , fatta salva la possibilita’ di partecipare da parte degli altri Comuni per dare il loro contributo alla
discussione ed alla individuazione delle Linee guida per un corretto Biogas.
L’obiettivo di questa adunanza in forma allargata – precisa il Sindaco –è quello di superare le strettoie
normative che disciplinano il biogas e proporre al Consiglio Regionale del Lazio delle Linee Guida per una
migliore gestione e tutela del territorio.
La proposta avra’ la valenza di atto a contenuto politico , di indirizzo , e di espressione della volonta’ di un
territorio coincidente con piu’ realta locali . Non è una proposta contraria al biogas ma contraria al biogas a
determinate condizioni.
Nei diversi incontri- continua - abbiamo sempre sostenuto che queste centrali andrebbero normate meglio.
La normativa attualmente vigente sotto 1 MW non prevede la possibilita’ di conferenze di servizi. Prevede al
contrario una serie di attestazioni ed asseverazioni da parte del tecnico progettista dell’impianto.
Attualmente sono stati presentati su questa tematica n. 2 progetti. Forse ne arrivera’ anche un terzo.Non
vogliamo che sul nostro territorio ci sia trasporto di letame proveniente anche da altri territori.
Dopodiche’ il Sindaco da’ lettura della bozza di deliberazione e prima di dare la parola ai Sindaci/ consiglieri /
pubblico presenti in sala , invita i consiglieri comunali di Maenza ad intervenire sull’argomento.
Il consigliere comunale D.Marchetti ( minoranza consiliare )afferma che si sarebbe aspettato di partecipare ,
stante il tenore degli inviti ,ad un consiglio comunale intercomunale e non un consiglio comunale
straordinario del Comune di Maenza.
Osserva , peraltro , che , se non fosse stato per la minoranza probabilmente sarebbe anche mancato il numero
legale. Quindi conclude che da cio’ si sarebbe potuto anche ipotizzare un’assenza di volonta’ da parte del
Comune di Maenza di affrontare il problema.
Il Sindaco , dopodiche’ , invita ad intervenire i Sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni del comprensorio
presenti in sala.
Intervengono : Sindaco di Roccagorga- Carla Amici –conviene con il Sindaco di Maenza che ci sono stati dei problemi tecnici
su come organizzare questo Consiglio. Una volta chiarito che gli Statuti non consentono di spostare la sede di
consigli comunali sul territorio di altri Comuni abbiamo optato – afferma- per un consiglio comunale che
ospitasse i consigli comunali di altri comuni per dare una valenza piu’ ampia alla problematica e all’atto
deliberativo.
La problematica , abbiamo constatato stasera , che appartiene anche alle minoranze consiliari.Ognuno di noi
– aggiunge – in questi vari incontri tenutisi nei mesi scorsi aveva espresso la volonta’ di non frenare iniziative
di progresso ma queste andavano e vanno contemperate con le esigenze della salute e della tutela legale delle
risorse agricole e ambientali.Dovremmo tutelare questi beni per salvaguardare le bellezze di nostri territori.
Nella legislazione di questo settore sebbene non c’è competenza al divieto deve esserci competenza al
controllo. L’impresa puo’ creare redditivita’ ma deve anche rispettare le regole.La produzione di letame dei
nostri territori non è autosufficiente. Necessita di materie prime che devono essere importate. La Maenza
Monti Lepini non è predisposta al transito dei mezzi pesanti che trasportino questa materia prima per
produrre energia.
Non siamo i curatori fallimentari di questa comunita’ , siamo i Sindaci e vogliamo poter governare questa
forma di progresso economico con competenza e capacita’.Vogliamo evitare che Maenza diventi l’Ilva dei
Monti Lepini.Siamo per il progresso governato.
Sindaco di Pontinia- Eligio Tombolillo- questa legge disciplina un’energia alternativa.Il biogas viene prodotto
con i prodotti di rifiuto delle produzioni agricole.Questi prodotti ,soprattutto con le piogge inquinano. Quindi
ben venga il biogas.
Non siamo pero’ d’accordo quando queste attivita’ diventano veicolo per il business.Non si possono
importare prodotti di rifiuto da altre zone. Siamo per la filiera corta e per i prodotti locali.A Pontinia abbiamo
autorizzato aziende bufaline per tutelare l’agricoltura. Percorreremo questa strada , tutelare l’ambiente
,l’agricoltura e i giusti interessi di colui che vuole aumentare il reddito delle proprie aziende.Ogni territorio ha
le sue peculiarita’.Portero’ questa proposta nella mia realta’ comunale in modo che non possa confliggere con
altri Comuni.
Sindaco di Priverno –Angelo Delogu- Il biogas è uno dei temi della modernita’.Ma prima di parlare di questo
tema intendo ricordare che domani è lutto nazionale per le centinaia di morti nel canale di Sicilia .( Il pubblico
presente in sala applaude ).
Riprende- E’ un tema che la modernita’ ci pone e che ha riguardato anche Pontinia. Porta con se’ la tematica
dell’approvvigionamento energetico da una parte e dall’altra quella di difesa del territorio da questo
cambiamento.Ogni volta che c’è un cambiamento cio’ fa’ paura. Fa’ paura anche il biogas. Come in altre
realta’ è nato un comitato No al Biogas. Noi stiamo per tali ragioni attivando politiche comprensoriali in cui
dobbiamo ragionare insieme.Dobbiamo fare politiche di raggio piu’ ampio.Siamo realta’ di piccole e medie
dimensioni. E’ legittimo confrontarsi su di un piano piu’ ampio. Per questo abbiamo voluto creare un
documento comune.
Siamo di estrazioni politiche diverse. Il tema del biogas va governato.Ci debbono essere regole precise che
tutelano l’ambiente. Va tutelato il valore ambientale del nostro patrimonio artistico. Con questo ordine del
giorno stiamo dicendo che vogliamo difendere i nostri territori.E’ un problema di soglia numerica.Sopra o
sotto 1 MW cambia la normativa e nel contempo si tenta di commettere un’ingiustizia. Esprimiamo disagio
come Sindaci davanti alla speculazione .Su queste iniziative siamo stati privati di poteri che ci vorremmo
riprendere.
Sindaco di Sonnino – Luciano De Angelis- ringrazia per quest’invito e porta ai consigli comunali presenti in
sala i saluti della citta’ di Sonnino. Afferma di aver letto alcune considerazioni degli esponenti del Comitato
No al Biogas. Nella legge c’è un limite di 1 MW. E’ una legge nata con un intento giusto ma che va verso l’inganno. Afferma che portera’ in consiglio comunale questo argomento , sebbene con qualche modifica
perche’ anche Sonnino è un territorio particolare.Alcuni mesi fa –aggiunge – si sono opposti
all’autorizzazione di una porcilaia. I nostri territori sono gia’ stati abbastanza violentati. Occorre controllare
sin dall’inizio l’avvio di certe attivita’.
Consigliere comunale del Comune di Roccasecca dei Volsci –Antonio Casconi – ho ascoltato gli interventi
che precedono. Per il problema delle biomasse si è detto che non abbiamo la materia prima .In effetti per le
biomasse occorre soltanto il 30% del letame e per il 70% bastano le altre produzioni che vengono
dall’agricoltura.Occorre informarsi meglio .L’unico problema che c’è è quello dello smaltimento dei
rifiuti.Quello che non affrontiamo oggi diventa un problema domani. Sono favorevole a questi impianti.
Occorre pero’ informare i cittadini sui rischi e sull’utilita’.Bisogna far cambiare la normativa. A Roccasecca dei
Volsci ho avuto un problema simile con il parco eolico. Non è possibile che da Roma parte un’autorizzazione
e poi le conseguenze le subiscono i cittadini.
Consigliere comunale del Comune di Prossedi –Ornella Mastrantoni – dobbiamo difendere i nostri territori
perche’ su di essi sono concentrate tante aziende. Se coltivo il mais per fini energetici posso metterci tutti i
veleni che voglio.In Emilia Romagna i Sindaci si sono uniti per difendere i prodotti locali approvando delle
linee guida per la localizzazione delle centrali a biogas ,in cui si è stabilito che il territorio di produzione del
parmigiano reggiano non è idoneo all’installazione di impianti di produzione di energia da biogas.Questo tipo
di centrali sono a ciclo continuo e producono anche cattivi odori.
Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Roccasecca dei Volsci – L. Mandatori – ringrazia il
Sindaco e il consiglio comunale. Afferma che si è riproposto dopo aver annullato l’ordine del giorno di
convocazione del Consiglio Comunale per via di una norma ostativa contenuta nello Statuto , di portare
l’argomento al primo consiglio comunale utile. Sono favorevole a questi impianti ma non si possono
realizzare vicino alle abitazioni.Il controllo è indispensabile. Nel 1999 volevo costruire un impianto di questo
tipo a Roccasecca dei Volsci dopo aver visto come funzionava un impianto di questo tipo a Pozzilli vicino
Venafro.E’ una fermentazione naturale. Dove sono ben controllati questi impianti funzionano e non danno
fastidio. Entro il 2020 il protocollo di Kyoto impone che almeno il 20% di energia dovra’ essere prodotta con
le fonti rinnovabili di energia.
Consigliere comunale del Comune di Priverno – Enrica Onorati – afferma di aver realizzato in virtu’ della delega alle energie alternative questo documento contenente le linee guida. Afferma che nel prossimo
consiglio comunale di Priverno verra’ portato a discussione questo argomento. Gli impianti devono essere
dimensionati al territorio. Afferma inoltre che il documento è stato predisposto dopo aver sentito sia
componenti del Comitato No al Biogas che investitori. Ringrazia il Comitato , i consiglieri , le maggioranze e
le minoranze presenti in sala per il loro apporto.Chiede , infine ,al Segretario comunale che la bozza di
deliberazione /linee guida , come predisposta , sia integrata con due importanti riferimenti normativi e
precisamente la Direttiva Parlamentare Europea 13 dicembre 2011 e il Dlgs 28/2011 art. 6.
Tecnico del Comune di Pontinia –Giorgio Libralato- afferma che varie volte con Eligio Tombolillo si sono
trovati ad affrontare questo problema. Esprime il proprio personale apprezzamento sulla condivisione dei
territori. La stessa Comunita’ Europea ha chiesto di relazionare sulle emergenze del territorio e della
Provincia.E’ una condivisione richiesta anche a livello europeo. Ringrazia il Sindaco di Maenza che ha
permesso di esaminare i progetti comprensoriali.Forse il momento piu’ importante è la condivisione degli
obiettivi . Spero che questo confronto continui anche su altri temi.
Comitato no al biogas Aprilia-- Berniti Lorenzo abbiamo avuto ad Aprilia un’esperienza negativa con il
biogas. Un terzo della produzione di mais produce tossine quaranta volte piu’ cancerogene di qualsiasi
diserbante.Il mais viene alimentato con compost carico di metalli pesanti. Il concime vero si fa con gli
escrementi dei maiali e dei cavalli.Dal 1 ottobre è entrato in vigore il SISTRI per i rifiuti speciali pericolosi.
Per il biogas non c’è alcun tipo di controllo. Comitato No al Biogas –Claudio Sperduti- i rifiuti che vanno nel biogas non sono classificati come rifiuti ma
come sottoprodotti. Vanno con semplici bolle di accompagnamento.Nella legge non c’è scritto che cosa
s’intende per autosufficienza.
Il Sindaco riprende la parola.Riassume che la seduta consiliare è stata un momento di crescita , di confronto
su come affrontare il problema e quali rimedi trovare sinergicamente quali attori del territorio al fine di
migliorarne la vivibilita’.
Da’ lettura dell’integrazione della deliberazione con i riferimenti normativi indicati dal consigliere E.Onorati.
Il Sindaco del Comune di Roccagorga chiede che la deliberazione venga trasmessa anche ai Comuni limitrofi
una volta divenuta efficace ed alla Comunita’ Europea.
Consigliere comunale di Maenza I.Masi puntualizza che la minoranza consiliare si è seduta ed ha partecipato
per rispetto dell’ampia partecipazione dei Comuni limitrofi e del restante pubblico intervenuto.Quest’area è
peraltro da PRG indicata come zona residenziale. Questo tipo di problematiche andrebbero affrontate anche
da un punto di vista dell’assetto urbanistico , piani regolatori intercomunali.Il territorio è anche marketing. Il
problema non è solo di autorizzare ma anche di controllare. Si dichiara favorevole ad un discorso di
autosufficienza. Auspica che si possa iniziare a dialogare insieme anche sul piano dei servizi all’urbanistica.
Dopodiche’ , premessi e considerati gli indirizzi espressi unanimemente dai rappresentanti delle realta’ locali
presenti in sala ,il Sindaco del Comune di Maenza , mette ai voti la proposta di deliberazione delle Linee
Guida per un Biogas corretto nell’Area Monti Lepini / Ausoni /Agro Pontino come integrata con i
riferimenti normativi alla Direttiva Europea 13 dicembre 2011 e Dlgs 28/2011 e precisamente :

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

OGGETTO: APPROVAZIONE ORDINE DEL GIORNO I EE GUIDA PER U
BI GAS C RRETT E’AREA EPI I A US I A GR P TI ”

IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTA la direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009,
sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva
abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;
Vista la Comunicazione n. 20 l O/C 160/0 l della Commissione, del 19 giugno 20 l O, sui
sistemi
volontari e i valori standard da utilizzare nel regime UE di sostenibilità per i biocarburanti e i
bioliquidi;
VISTA la Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sui criteri di
sostenibilità relativamente all’uso di fonti da biomassa solida e gassosa per l’elettricità, il
riscaldamento ed il raffrescamento - COM(2010);
VISTA la legge 4 giugno 2010, n. 96, concernente disposizioni per l’adempimento di obblighi
derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009, ed in
particolare l’articolo 17, comma l, con il quale sono dettati criteri direttivi per l’attuazione della
direttiva 2009/28/CE;
VISTA la legge 9 gennaio 1991, n.10;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412;
VISTA la legge 14 novembre 1995, n. 481;
VISTO il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79;
VISTO il decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
VISTA la legge l? giugno 2002, n. 120;
VISTO il decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387;
VISTA la legge 23 agosto 2004, n. 239;
VISTO il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni;
VISTA la legge 27 dicembre 2006, n. 296;
VISTO il decreto legislativo 8 febbraio 2007, n. 20;
VISTA la legge 3 agosto 2007, n. 125;
VISTO il decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 201;
VISTA la legge 24 dicembre 2007, n. 244;
VISTO il decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115;
VISTA la legge 23 luglio 2009, n. 99;
VISTO il Piano d’azione sulle fonti rinnovabili trasmesso dal Ministro dello sviluppo
economico
alla Commissione europea nel mese di luglio 2010, redatto dall’Italia in attuazione dell’articolo 4
della direttiva 2006/32/CE e della decisione 30 giugno 2009, n. 2009/548/CE;
Visto il decreto in data 10 settembre 2010 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto
con i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per i beni e le attività
culturali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 2010, di attuazione del
comma
10 dell’art. 12 del DLgs. 387/2003, che disciplina in modo dettagliato lo svolgimento del
procedimento di autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ed il loro corretto
inserimento nel paesaggio;
VISTA la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 30
novembre 2010;
VISTO il parere della Conferenza unificata, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto
1997, n. 281, reso nella seduta del 25 gennaio 2011;
VISTI i pareri espressi dalle competenti commissioni della Camera dei deputati e del Senato
della Repubblica;
VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 3 marzo 2011
n.28:
VISTO il PER Regione Lazio del 4 luglio 2008 piano energetico regionale e relativo piano di
azione.
Tenuto conto del documento di Legambiente “IL BIOGAS CRITERI PER UNA 
PRODUZIONE 
SOSTENIBILE”; 
VISTA la Direttiva 2011/92 UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011 
concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati ; 
VISTO l’art. 6 Procedura Abilitativa Semplificata e comunicazione per gli impianti alimentati 
da energia rinnovabile Decreto Legislativo 3 marzo 2011 n. 28 Attuazione della direttiva 
2009/28/CE sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili , recante modifica e 
successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE (GU n. 71 del 28 marzo 2011 ); 
 
VISTO il D.M. 6 luglio 2012 che inserisce il “Biogas” tra le fonti di energia incentivate nel 
triennio 
2013-2015 
 
Considerato: 
 
- Che Il Biogas, utilizzando i cicli produttivi animali e vegetali, quali i reflui zootecnici, 
rappresenta una realistica opportunità di sviluppo per gli operatori del settore agricolo e 
zootecnico dell’area Lepina Ausona e Agropontina che conta mediamente una quantità di 
circa 12.000 capi di bestiame disponendo, quindi di una importante produzione di materia  prima, soprattutto se organizzata in forma consortile e con una distribuzione a c.d. “Km 
zero”; 
- Che, tuttavia, la prospettiva di sviluppo offerta dal Biogas deve essere perseguita tutelando in 
ogni caso la naturale vocazione agricola del territorio ed i livelli di produzione di materie 
prime, quali, formaggi frutta verdure e latte forniti dalle nostre aziende agricole; 
- Che, pertanto, la produzione di energie alternative deve rappresentare un'opportunità a 
sostegno dell'attività agricola delle nostre zone e porsi come valore aggiunto capace di 
migliorare le condizioni ed il reddito dell’impresa agricola; 
- Che, inoltre, la prospettiva della nuova tecnologia energetica deve dimostrarsi compatibile 
con le restanti attività radicate sul territorio, siano esse produttive, culturali, turistiche, così 
come dovrà armonizzarsi con il valore ambientale , storico e paesaggistico dell’area; 
- Che la presenza dei nuovi impianti energetici non potrà prescindere dalla certezza che siano 
tutelati la salute, il benessere e, in generale la qualità della vita delle popolazioni residenti; 
Che pur condividendo le finalità di sviluppo dei sistemi energetici alternativi e le 
opportunità 
che possono offrire allo sviluppo del nostro territorio non possono sottacersi alcuni dubbi 
su 
possibili aggressioni a carattere speculativo capaci di insorgere a causa di alcune lacune 
riscontrabili nell’attuale normativa in materia; 
- Che tale preoccupazione deve richiamare l’attenzione di tutte le Amministrazioni del 
Comprensorio Lepino-Ausono e Agropontino cui è demandato il compito di prevenire 
possibili iniziative poste in essere in danno del territorio e della sua vocazione agricola, 
dell’integrità dell’ambiente, della qualità della vita della popolazione residente e, non da 
meno, di un sano sviluppo delle attività produttive della zona; 
- Che un simile compito impone ogni possibile intervento presso il legislatore e gli organismi 
competenti al fine di giungere ad una puntualizzazione della normativa di settore 
integrando i 
parametri di garanzia cui affidare la valutazione della necessità degli impianti di Biogas nei 
nostri Comuni, il loro giusto dimensionamento anche tenuto conto delle ragioni delle 
Aziende 
promotrici di tali bioenergie, della propria autosufficienza energetica e delle loro necessità 
di 
sviluppo, così giungendo ad una tecnologia dimensionata alle reali capacità di ogni singola 
impresa agricola; 
- Considerato, infine che in materia energetica le Amministrazioni comunali debbano farsi 
carico di una generale azione di sensibilizzazione al fine di: 
Favorire il ricorso alle energie naturali e rinnovabili, con la riduzione delle emissioni, 
dell’impatto sulla salute ma anche verso gli obiettivi del protocollo di Kyoto, della 
Direttiva Europea 20-20-20, degli obiettivi del raggiungimento della qualità dell'aria, del 
suolo, dei corsi d’acqua e del sottosuolo; 
Favorire interventi in armonia con il paesaggio e l’architettura, integrando gli interventi 
in aiuto alle attività esistenti e per risolvere i problemi già noti e segnalati; 
Favorire attività integrate all'agricoltura mantenendo inalterate le caratteristiche e la 
qualità; 
Diminuire il consumo del suolo; 
Favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici sulla copertura dei fabbricati, con il 
miglioramento del rendimento energetico; 
Sviluppare e sensibilizzare l’opinione pubblica verso la riduzione degli sprechi, il 
contenimento 
della spesa energetica, l’autoconsumo; 
Privilegiare tutte quelle forme di produzione energetica sul posto, con riduzione delle 
emissioni e dei costi del trasporto anche della materia prima, rendere autosufficienti 
abitazioni e aziende della piccola e media industria, integrando le soluzioni compatibili; RITENUTO che per le considerazioni sopra esposte debba essere intento condiviso delle 
Amministrazioni comunali dell’area dei Lepini di pervenire alla sottoscrizione di un documento 
congiunto da inoltrare agli organismi competenti in materia quale ordine del giorno a presidio e 
tutela del territorio e delle popolazioni amministrate; 
VISTO l’allegato ordine del giorno “LINEE GUIDA PER UN BIOGAS CORRETTO 
NELL’AREA LEPINI-AUSONI-AGROPONTlNO”; 
RITENUTO di doverne disporre l'approvazione e la successiva sottoscrizione 
congiuntamente alle Amministrazioni comunali partecipanti al presente Consiglio in adunanza 
aperta e di seguito alle loro rispettive approvazioni; 
 VISTO che il presente atto non necessita di parere di regolarita’ tecnica in quanto atto d’indirizzo ; 
 
 VISTO l’esito della votazione palese espressa per alzata di mano : favorevole unanime 
DELIBERA 
1) Di approvare per le motivazioni in narrativa espresse l’Ordine del Giorno: “LINEE 
GUIDA PER UN BIOGAS CORRETTO NELL’ AREA LEPINI-AUSONI- 
AGROPONTINO” nel testo allegato nel presente atto quale parte integrante e sostanziale 
di esso e come condiviso nella seduta consiliare tenutasi in data odierna in forma allargata; 
 
2) Di procedere, successivamente all’esecutivita’ del presente atto , alla sottoscrizione 
congiunta del predetto ordine del giorno con le Amministrazioni comunali partecipanti al 
presente Consiglio in adunanza aperta di seguito alle rispettive approvazioni nelle 
competenti sedi consiliari; 
 
 
3) Di disporre l’inoltro del presente Ordine del giorno oltre che ai Comuni di Priverno, 
Pontinia, Roccagorga, Sonnino, Prossedi, Roccasecca dei Volsci, partecipanti alla seduta, 
agli organismi competenti, quali il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero 
dell'Ambiente, Il Ministero dell’Agricoltura, la Regione Lazio, la Provincia di Latina e la 
Prefettura di Latina, auspicando il loro massimo interessamento alla problematica 
rappresentata nell'interesse degli enti locali interessati; 
 
 La seduta termina alle ore 23.00. 
 ORDINE DEL GIORNO 
“LINEE GUIDA PER UN BIOGAS CORRETTO NELL’ AREA LEPINI-AUSONI 
AGROPONTINO” 
 
I Consigli comunali di…………….in data………….. fanno voti alle autorità ed organismi 
competenti in materia auspicando un loro forte interessamento affinché le condizioni e le garanzie richieste per 
un’analisi ed una valutazione preventiva del progetto di tale tipologia di impianto a biogas, 
possano divenire integrative della cogente normativa prevedendo: 
- valutazione dell’impatto ambientale sulla cittadinanza e sul territorio proposto per la 
realizzazione dell’area destinata all’impianto in zona non densamente abitata; rispetto di 
eventuali proprietari confinanti e ivi residenti con adozione di distanze di sicurezza dal sito 
produttivo; 
- creazione di un gruppo di lavoro che non preveda solo ingegneri ma anche agronomi o 
periti agrari, medico, medico veterinario ed eventuali figure professionali necessarie alle 
opportune verifiche; 
- rispetto degli interessi agricoli ed economici delle aziende agricole che insistono su un 
territorio che presenta due aree di produzione DOP , Colline Pontine per l’olio 
extravergine di oliva e Mozzarella di Bufala Campana, favorendo impianti che 
privilegino scarti dei cicli vegetali, reflui animali e non materie prime agricole (mais, 
sorgo e triticale) destinate alle bestie; 
- tutela delle biodiversità e dell’avvicendamento dei terreni con garanzia di 
avvicendamento e riposo dei terreni, utilizzo di colture e materie prime che non 
prevedano il solo consumo di colture idroesigenti quali il mais ad esempio, che si evitino 
usi massicci di concimi, diserbanti e antiparassitari, e che la % introdotta per 
alimentare l’impianto non sia superiore al 10%; 
- recupero di eventuali terreni abbandonati o in stato di abbandono per coltivazioni 
destinate; 
- consistenza da parte dell’azienda o delle aziende compartecipanti in termini di 
superficie agricola utilizzata di proprietà, almeno per il 70-80 % dei terreni destinati a 
coltivare le materie prime agricole per il biogas, questo per non concorrere in maniera 
sleale con altri agricoltori che necessitano di terreni per alimentare le proprie stalle; 
garanzia della filiera corta per l’approvvigionamento delle materie in zone vicine sia per 
motivi ambientali, quali l’inquinamento, che per agevolare la partecipazione di altre 
aziende e il consorziamento da parte di più realtà agricole ed agroindustriali; 
- di limitare la possibilità di consorziarsi tra aziende per la produzione di energia 
elettrica per autoconsumo e della singola impresa a condizione che le stesse aziende 
siano limitrofe, e ubicate nel raggio di ……….. km; 
- il biogas può ammettersi solo quando in funzione delle reali ed effettive potenzialità 
dell’azienda agricola in funzione degli animali e dei terreni posseduti. Un biogas che sia 
di aiuto al reddito dell’azienda agricola, dimensionato ad essa, autosufficiente nella 
produzione energetica, ma in maniera complementare e non esclusiva, rispetto 
all’attività fondamentale per tutti i cittadini che deve essere quella di produrre buon 
cibo, prodotti sani, bei paesaggi ed una bella armonia con il territorio. 
- Di assoggettare qualsiasi impianto di produzione energetica agricola ad apposito piano 
di utilizzazione agricola; 
- Di obbligare al recupero della produzione termica del calore prodotto dall'impianto; 
Che sia considerato, per gli impianti in corso di presentazione o in procinto di 
realizzazione, nel rispetto delle norme del P.T.P.R della Regione Lazio; 
- Che venga riconsiderato l’elenco dei sottoprodotti/rifiuti utilizzabili negli impianti a 
Biomasse e Biogas di cui alla tabella 1°A allegata al Decreto del Ministero per lo 
sviluppo economico del 6 luglio 2012 prevedendo l’obbligo di dichiarazione preventiva 
dei sottoprodotti utilizzati da ciascuna tipologia di impianto; 
 
Che la tipologia di impianto, la potenza di produzione in KW, le caratteristiche, il sito di 
installazione sono tutti aspetti che devono ripercuotersi sul nostro territorio in maniera 
positiva senza quindi privilegiare meri interessi privatistici ed economici che poco hanno a che 
fare con l’agricoltura. 
Essere favorevole alla discussione sul tema delle bioenergie ma solo nel caso sussistano, in 
accordo al documento di Legambiente, determinate e ben garantite condizioni e garanzie per la tutela dei cittadini, del settore agricolo e zootecnico, ed in conformità agli aspetti sanitari e di 
sicurezza. 
 
Si approva in data……………..

Nessun commento: