giovedì 12 settembre 2013

RIFIUTI-BORGO MONTELLO DOPO SOPRALLUOGO PRESIDENTE NAZIONALE VERDI DUBBI RIMANGONO. BONELLI, LIBRALATO (VERDI), UNICA CERTEZZA MANO CAMORRA. NECESSARIA COMMISSIONE INCHIESTA. CITTADINI FIRMINO PETIZIONE.

Il sopralluogo di oggi del presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli (accompagnato nel sopralluogo dal presidente regionale dei Verdi Nando Bonessio e dal portavoce dei Verdi di Latina Giorgio Libralato) nel cantiere della discarica di Borgo Montello per la ricerca dei fusti tossici nell'invaso Szero della discarica di Borgo Montello – Latina ha confermato i dubbi e le motivazioni che hanno spinto a farlo.  

Le dimensioni (superficie, ubicazione, profondità degli scavi nelle zone individuate come “anomalia A e anomalia “B”) non sono quelle di progetto, e dopo il rinvenimento di muratura in cemento armato e di copertoni si è in attesa delle analisi dei rifiuti, dopo le quali, l'INVG potrebbe procedere ad una nuova ricerca di materiale ferroso. Quindi finora non c’è nessuna certezza né rassicurazione, viste anche per le ridotte dimensioni dello scavo rispetto alle risultanze delle indagini Enea e INVG. Lo scavo effettuato, oltretutto, non giustifica nemmeno lontanamente un appalto di 477 mila euro ed è quindi evidente che qualsiasi sia l'esito di scavi, testimonianze, deposizioni, audizioni, la ricerca della verità non può essere limitata alla vasca Essezero.

“Se avessero riscontro le dichiarazioni dell'ex direttore che i fusti venivano triturati l'indagine dovrebbe essere di tipo diverso. – ha affermato il Presidente nazionale dei Verdi, AngeloBonelli - Le certezze, per ora, sono solo la presenza della mano della camorra (acquisto e vendita di immobili, aziende agricole secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia della camorra, l'interramento di fusti tossici), la morte violenta del Parroco di Borgo Montelloe la presenza certa di fusti che erano stati visti galleggiare nell'Astura in seguito all'allagamento della discarica. Mentre sono altrettanto certi il diffuso inquinamento ambientale della zona certificato dall'Arpa Regionale fin dal 2005, il processo in corso presso il Tribunale di Latina per inquinamento delle falde, le tante morti dei residenti della zona di tumore e patologie varie che possono essere riconducibili ad inquinamento”.

“Chiediamo l'apertura della commissione di inchiesta sulla congruità dei lavori e dell'importo da liquidare, sull'accesso agli atti, comprese le registrazioni della telecamera che memorizza le varie operazioni degli scavi, ma anche dell'analisi delle condizioni ambientali”. – prosegue Bonelli.

“Il mancato rispetto della normativa sui rifiuti che non consente il conferimento del tal quale in discarica ha originato la procedura di infrazione europea nei confronti della regione Lazio, alla quale è seguita anche la petizione che i cittadini hanno inviato al Parlamento europeo. – conclude ilo portavoce dei Verdi di Latina, Giorgio Libralato - La petizione è stata messa on line all’indirizzo verdiecologistipontini.blogspot.com e invitiamo tutti i cittadini a sottoscriverla per incalzare le istituzioni sulla vicenda della discarica di Borgo Montello”.


ROMA 13 SETTEMBRE 2012

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