Fotovoltaico con le batterie anche a casa. Ci pensa anche l'Italia
di Federico Rendina12 settenre 2013
Fotovoltaico record in Italia. Con un mese di agosto che, seppure in condizioni particolarmente favorevoli ha fatto marciare il nostro Paese con l'11,8% di energia solare. E intanto ci si interroga su come dare continuità agli incentivi del vecchio "conto energia" che a fine anno chiuderà definitivamente i battenti dopo cinque successive edizioni. Il nuovo corso ? Potrebbe essere anche e soprattutto nei sussidi ai sistemi di accumulo a batteria, che potrebbero riguardare anche il mercato domestico. Il suggerimento, anzi il primo lancio operativo in Europa di questa nuova modalità di incentivo, viene dalla Germania. Sull'onda di stime che indicano un dimezzamento dei costi di installazione nell'arco dei prossimi cinque anni. Abbastanza per oliare il meccanismo degli incentivi aprendo per l'Italia una possibilità che noi ci siamo negati con gli ultimi 10 anni di sussidi ai pannelli solari. Con un facilitazione anche allo sviluppo della produzione di apparati, sui quali peraltro siamo già abbastanza bene, potremo questa volta creare una buona filiera nazionale delle attrezzature per gli accumuli. Cosa che è successa solo in parte, come stranoto, con i pannelli solari.
Il record italiano
Scenario favorevole? Sì. Nello scorso agosto, come si evince dall'ultimo rapporto mensile diffuso da Terna, tutte le fonti rinnovabili italiane hanno generato 9,5 terawattora. Vero è che ad agosto i consumi sono stati doppiamente depressi dalla chiusura delle industrie che si è sovrapposta alla crisi generale dei consumi elettrici legata alla fase recessiva. Sta di fatto che le rinnovabili in agosto hanno coperto il 40,9% dell'offerta elettrica nazionale e 37,3% della domanda complessiva, con il fotovoltaico che è arrivato appunto alla soglia del 12%. Dati importanti anche se teniamo conto del costante calo, confermato anche in agosto, del consumo di energia elettrica in Italia: -5,7% rispetto ad agosto 2012, che diventa -4% depurandolo dagli effetti nel calendario e delle temperature.
Che la partita che si stia velocemente spostando sui sistemi di accumulo dell'energia prodotta con le rinnovabili (visti i suoi evidenti problemi di programmabilità e di discontinuità) è un fatto assolutamente naturale. E all'attenzione per i grandi sistemi di accumulo a batterie connessi alla grande produzione e alla distribuzione si vanno affiancando i progetti di diffusione dei sistemi di accumulo più piccoli, persino domestici.
Che la partita che si stia velocemente spostando sui sistemi di accumulo dell'energia prodotta con le rinnovabili (visti i suoi evidenti problemi di programmabilità e di discontinuità) è un fatto assolutamente naturale. E all'attenzione per i grandi sistemi di accumulo a batterie connessi alla grande produzione e alla distribuzione si vanno affiancando i progetti di diffusione dei sistemi di accumulo più piccoli, persino domestici.
Costi in discesa
In rapporto pubblicato da IHS stima che nei prossimi cinque anni i costi delle piccole installazioni caleranno addirittura del 45%. E per accompagnare la corsa alla redditività assoluta di questi sistemi la Germania ha già lanciato i suoi nuovi incentivi: i proprietari di case che installano un sistema di accumulo insieme a un nuovo impianto fotovoltaico fino a 30 kilowatt di potenza hanno la possibilità di ottenere un prestito a basso interesse pari a 600 euro a kilowatt, fino a un massimo del 30% del costo totale del sistema.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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