venerdì 13 settembre 2013

Nel 1996 il primo verbale dell’ex boss davanti al colonnello Tomasone Denunce e silenzi Come e perché si è arrivati alla discussione in via Costa

A l dibattito sulle dichiarazioni di Carmine Schiavone si è arrivati dopo che per quasi un mese tutti i mezzi di informazione hanno prodotto resoconti e confronti su quanto ha detto, anzi ribadito l’ex boss dei casalesi. Cose che aveva comunque già ammesso in aula, durante il dibattimento di molti processi, primo fra tutti «Anni 90» che ha riguardato la cellula pontina del casalesi. Carmine Schiavone ha rivelato per la prima volta che la camorra casertana seppelliva rifiuti tossici a Montello nel corso di un interrogatorio condotto a marzo del 1996 dal colonnello dei carabinieri Tomasone, che all’epoca guidava il comando provinciale di Latina. Il verbale con le dichiarazioni è allegato al procedimento anni 90 ma non ha avuto un suo seguito giudiziario. Anzi le stesse dichiarazioni ripetute nel tempo da Schiavone risultano coperte da segreto. Sia il Consiglio provinciale che numerose interrogazioni parlamentari chiedono che tutta la documentazione sia resa pubblica al fine di poter cercare i veleni interrati e procedere alla bonifica nonché ad una maggiore tutela della salute dei residenti nelle zone interessate. Va detto che la politica, anche nel dibattito di ieri, risulta divisa sulla valutazione del da farsi in seguito alle denunce ribadite dall’ex boss dei casalesi che secondo quanto lui stesso dichiara era parte della rete che si occupava dei rifiuti per conto dell’organizzazione. Ci sono un paio di aspetti «non risolti» nel dibattito in essere sottolineati proprio ieri in aula dal capogruppo del Pd, Mauro Visari. Il primo riguarda il mancato riconoscimento, fino a ieri, della presenza solida della criminalità organizzata in tutta la provincia di Latina e in specie nel suo tessuto economico come dimostrano i nove processi per fatti di mafia ancora in corso per fatti avvenuti in provincia, oltre ai tre più importanti già conclusi; il secondo aspetto è relativo agli investimenti fatti con i proventi del business dei rifiuti, alcuni proprio in provincia di Latina come gli immobili confiscati all’av voc a t o Cipriano Chianese a Sperlonga e Formia. Latina Oggi 13 settembre 2013

Nessun commento: