lunedì 9 settembre 2013

Il Consiglio riflette sulle parole del pentito Seduta «complicata» dopo anni di negazionismo

P otrebbe essere la prova più complicata quella che si prepara ad affrontare il consiglio provinciale di mercoledì. Una seduta straordinaria dedicata alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone che in più interviste recenti ha confermato come il clan dei casalesi abbia fatto interrare nella discarica di Montello e in altri siti ingenti quantitativi di rifiuti tossici e nocivi. Si arriva a questo dibattito dopo anni di negazioni sul peso della criminalità organizzata campana e calabrese nel tessuto sociale e, soprattutto, economico pontino. E potrebbe trattarsi della prima vera, grande, ammissione del problema mafia. Legambiente, alla vigilia dell’assise, avverte:«La trasparenza amministrativa e l’efficiente gestione dei rifiuti sono l’unico modo per fermare l’illegalità». L’ammi nistrazione provinciale, e per essa il Settore Ambiente, nei giorni scorsi si sono dichiarati disponibili a consegnare alla magistratura, qualora ne fosse fatta richiesta, tutte le relazioni sullo stato della discarica di Montello emergenti dai sopralluoghi effettuati dalla polizia provinciale negli anni riferibili alle dichiarazioni di Schiavone. Parte di questi atti erano già in possesso della ex Procura circondariale ma sarebbero andati perduti durante il trasloco e la modifica delle competenze. E’ quanto ha dichiarato il procuratore aggiunto, D’Elia , nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti nel Lazio. Latina Oggi 9 settembre 2013

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