Buon 2009 Latina e provincia
Tanti sono auspici, buoni propositi, speranze per ogni nuovo anno che arriva e anche per questo non c’è differenza.
Siamo ottimisti perché le donne e gli uomini sapranno finalmente colorare il nostro pianeta con le loro caratteristiche più tenere, dolci, sensibili, quindi umane.
Quello che arriva giovedì sarà un anno fondamentale per affermare la solidarietà, l’amicizia, il rispetto di noi stessi, del nostro nucleo familiare, di amicizia, parentela, di lavoro, di svago e divertimento, del nostro territorio, come della nostra provincia e nazione.
Sicuramente saranno abbassate le bandiere della divisione, confusione, delle diversità di religione, regione, ceto sociale, dell’interesse provato ed egoista, di parte in favore del bene comune.
Dovrà essere un anno nel quale i progetti dannosi perché incompatibili al nostro territorio, come la centrale a turbogas, biomasse, inceneritore saranno definitivamente accantonati lasciando il posto alla raccolta differenziata, all’energia naturale e rinnovabile, perché questo significherà risparmio privato e pubblico, nuovi posti di lavoro, riduzione di emissioni.
Nel 2009 saranno piantati tanti alberi per far tornare in positivo il bilancio contro le emissioni in atmosfera.
Nelle prossime elezioni amministrative non si parlerà più di poltrone, percentuali, ripartizioni, spartizioni ma di programmi, progetti ed obiettivi per far diventare la nostra provincia un ambiente armonico con la produzione, la storia, la cultura e la società creando un economia vera e autosostenibile.
Saranno creati migliaia di posti di lavoro, gli uffici pubblici saranno efficienti e risolveranno i problemi, i cittadini agli sportelli troveranno risposte e non l’indicazione di andare a fare la fila da un’altra parte.
Il trasporto pubblico sarà attuato come nei paesi civili, progrediti, evoluti, saranno aumentate le piste ciclabili, le zone pedonale, le aree a traffico limitato, preferibilmente pubblico e con mezzi a basso inquinamento.
Tutti gli edifici pubblici saranno alimentati ad energia naturale e rinnovabile autoprodotta.
Ci sarà particolare attenzione ai giovani, all’infanzia, alle donne, agli anziani.
Le scuole saranno adeguate con spazi adeguati, laboratori, attrezzature, risolti i problemi della giustizia, le strade saranno tutte messe in sicurezza, i senzatetto, le famiglie e le persone in difficoltà, i rifiutati, i deboli troveranno l’accoglienza evangelica nella nuova Curia.
Auguri a tutti Voi che leggete queste righe.
Se ci crediamo veramente da giovedì avremmo un mondo migliore, sicuramente dipende anche da noi.
Buon 2009 Latina e provincia.
Giorgio Libralato
Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
mercoledì 31 dicembre 2008
martedì 30 dicembre 2008
Conferenza dei servizi decisoria centrale a biomasse Mazzocchio
Conferenza dei servizi decisoria centrale a biomasse Mazzocchio
Come preannunciato si sta concretizzando una grossa minaccia, voluta dalla precedente giunta Mochi di Pontinia, per la pianura pontina, la realizzazione della centrale a biomasse.
Difatti dopo che l’area di valutazione impatto e danno ambientale della Regione Lazio, ha inviato la nota con prot. 204085 del 19 novembre 2008, pervenuta al comune di Pontinia in data 24 novembre 2008, indirizzata anche alla Ditta proponente, alla Provincia di Latina e alla Direzione regionale all’ambiente avente per oggetto:
“ pronuncia di verifica sull’applicabilità della procedura di V.LA. resa ai sensi dell’art. 32, parte II del D.Lgs. 152/06 sul progetto di “Centrale termoelettrica a biomasse della potenza di 20 Mw elettrici”- comune di Pontinia provincia di Latina – località mazzocchio – a seguito della richiesta inoltrata dalla Pontinia Rinnovabili srl. Registro elenco progetti n. 221/2007.”
L’Amministrazione provinciale di Latina ha convocato per il giorno 13 gennaio 2009 la conferenza dei servizi decisoria “al fine di valutare gli aspetti di competenza degli Enti e Servizi coinvolti nello svolgimento del procedimento di cui all’articolo 5 del D.Lgs 59/2005 e di acquisire pareri o richiesta di documentazione integrativa sulla sussistenza di eventuali elementi ostativi al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, è indetta apposita conferenza dei servizi decisoria.
La prossima settimana il sindaco convocherà apposita riunione tecnica con cittadini e associazioni per verificare se le osservazioni già prodotte dai tecnici e dalle associazioni sono sufficienti, oppure da integrare e approfondire.
Nel particolare sarà verificata la rispondenza della documentazione alle osservazioni della conferenza dei servizi del 30 agosto 2007 che aveva giudicato negativamente il progetto della centrale a biomasse.
Pontinia 30 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Documento di convocazione conferenza http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/12/riunione-conferenza-dei-servizi.html
Comunicato del 30 agosto 2007 dopo la conferenza dei servizi negativa al progetto:
Come preannunciato si sta concretizzando una grossa minaccia, voluta dalla precedente giunta Mochi di Pontinia, per la pianura pontina, la realizzazione della centrale a biomasse.
Difatti dopo che l’area di valutazione impatto e danno ambientale della Regione Lazio, ha inviato la nota con prot. 204085 del 19 novembre 2008, pervenuta al comune di Pontinia in data 24 novembre 2008, indirizzata anche alla Ditta proponente, alla Provincia di Latina e alla Direzione regionale all’ambiente avente per oggetto:
“ pronuncia di verifica sull’applicabilità della procedura di V.LA. resa ai sensi dell’art. 32, parte II del D.Lgs. 152/06 sul progetto di “Centrale termoelettrica a biomasse della potenza di 20 Mw elettrici”- comune di Pontinia provincia di Latina – località mazzocchio – a seguito della richiesta inoltrata dalla Pontinia Rinnovabili srl. Registro elenco progetti n. 221/2007.”
L’Amministrazione provinciale di Latina ha convocato per il giorno 13 gennaio 2009 la conferenza dei servizi decisoria “al fine di valutare gli aspetti di competenza degli Enti e Servizi coinvolti nello svolgimento del procedimento di cui all’articolo 5 del D.Lgs 59/2005 e di acquisire pareri o richiesta di documentazione integrativa sulla sussistenza di eventuali elementi ostativi al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, è indetta apposita conferenza dei servizi decisoria.
La prossima settimana il sindaco convocherà apposita riunione tecnica con cittadini e associazioni per verificare se le osservazioni già prodotte dai tecnici e dalle associazioni sono sufficienti, oppure da integrare e approfondire.
Nel particolare sarà verificata la rispondenza della documentazione alle osservazioni della conferenza dei servizi del 30 agosto 2007 che aveva giudicato negativamente il progetto della centrale a biomasse.
Pontinia 30 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Documento di convocazione conferenza http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/12/riunione-conferenza-dei-servizi.html
Comunicato del 30 agosto 2007 dopo la conferenza dei servizi negativa al progetto:
riunione conferenza dei servizi biomasse
domenica 28 dicembre 2008
riconfermare Clemente Pernarella alla direzione artistica del teatro di Pontinia
riconfermare Clemente Pernarella alla direzione artistica del teatro di Pontinia
Visto il successo registrato dall’attuale dalla direzione artistica del teatro di Pontinia, già Teatro Max, grazie all’impegno, alla capacità, competenza, professionalità, al coinvolgimento, alle risorse tecniche ed economiche di Clemente Pernarella, penso sia doverosa e scontata la sua riconferma.
Pernarella ha assunto l’incarico non potendo contare su apposito finanziamento da parte del comune grazie al disgraziato e inesistente dissesto comunale, dimostrando che la cultura non è una spesa ma un investimento che ritorna.
Grazie a 150 abbonamenti annuali (su 220 posti a sedere), al tutto esaurito di ogni spettacolo, alla pubblicità e agli sponsor Pontinia è tornata ai fasti originari del teatro e della sua fiera cultura, senza essere l’ennesimo salasso per le casse pubbliche (come è stato per esempio per Latina).
Pernarella ha allestito un programma 2008/9 di rilevanza nazionale.
Dopo Gomorra, Lillipupa, Clitennestra (2 spettacoli), la ballata delle ballate già svoltesi, il programma per il prossimo anno prevede, infatti:
-17 gennaio “me vojo sarvà” (Materiale di poesie, racconti, impressioni scritto e diretto da Eleonora Danco musiche scelte da Marco Tecce costume di scena Marisa Di Mario;
- 20 febbraio “Mishelle di sant’oliva” Era una bella donna la prima ballerina dell’Olympia di Parigi: alta, bionda, con la pelle liscia ca parìa di sita e soprattutto ‘ddà taliata c’avia, ca ti faceva addiventare nico nico…;
- 14 marzo “dux in scatola” Nella nostra bella Italia, tra le due guerre, fioriva in Italia uno statista meraviglioso: Benito Mussolini. Facciamo uno sforzo d’immaginazione collettiva: fate conto che sia io. Morto;
- 28 marzo “Otello” Otello maturo, per una lettura che non ha bisogno né di attualizzazioni né di rispettose ambientazioni d’epoca.
- 4 e 5 aprile “dignità autonome di prostituzione” Nell’atrio della “Casachiusa dell’artista”, attori e attrici si alternano ogni sera nell’attesa di un cliente da portare in camera per consumare uno dei “giochi più antichi del mondo”.
- 18 e 19 aprile “the crack up” regia di Clemente Pernarella Liberamente tratto dall’opera e dalla biografia di Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre.
-25 aprile ( r ) esistenza - Quando la resistenza è esistenza del quotidiano. Quarta edizione del concorso letterario;
- 9 maggio “muratori” E' davvero sufficiente alzare un muro per mettersi al riparo dalle nostre diversità?
Pontinia 28 dicembre 2008 Giorgio Libralato
Visto il successo registrato dall’attuale dalla direzione artistica del teatro di Pontinia, già Teatro Max, grazie all’impegno, alla capacità, competenza, professionalità, al coinvolgimento, alle risorse tecniche ed economiche di Clemente Pernarella, penso sia doverosa e scontata la sua riconferma.
Pernarella ha assunto l’incarico non potendo contare su apposito finanziamento da parte del comune grazie al disgraziato e inesistente dissesto comunale, dimostrando che la cultura non è una spesa ma un investimento che ritorna.
Grazie a 150 abbonamenti annuali (su 220 posti a sedere), al tutto esaurito di ogni spettacolo, alla pubblicità e agli sponsor Pontinia è tornata ai fasti originari del teatro e della sua fiera cultura, senza essere l’ennesimo salasso per le casse pubbliche (come è stato per esempio per Latina).
Pernarella ha allestito un programma 2008/9 di rilevanza nazionale.
Dopo Gomorra, Lillipupa, Clitennestra (2 spettacoli), la ballata delle ballate già svoltesi, il programma per il prossimo anno prevede, infatti:
-17 gennaio “me vojo sarvà” (Materiale di poesie, racconti, impressioni scritto e diretto da Eleonora Danco musiche scelte da Marco Tecce costume di scena Marisa Di Mario;
- 20 febbraio “Mishelle di sant’oliva” Era una bella donna la prima ballerina dell’Olympia di Parigi: alta, bionda, con la pelle liscia ca parìa di sita e soprattutto ‘ddà taliata c’avia, ca ti faceva addiventare nico nico…;
- 14 marzo “dux in scatola” Nella nostra bella Italia, tra le due guerre, fioriva in Italia uno statista meraviglioso: Benito Mussolini. Facciamo uno sforzo d’immaginazione collettiva: fate conto che sia io. Morto;
- 28 marzo “Otello” Otello maturo, per una lettura che non ha bisogno né di attualizzazioni né di rispettose ambientazioni d’epoca.
- 4 e 5 aprile “dignità autonome di prostituzione” Nell’atrio della “Casachiusa dell’artista”, attori e attrici si alternano ogni sera nell’attesa di un cliente da portare in camera per consumare uno dei “giochi più antichi del mondo”.
- 18 e 19 aprile “the crack up” regia di Clemente Pernarella Liberamente tratto dall’opera e dalla biografia di Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre.
-25 aprile ( r ) esistenza - Quando la resistenza è esistenza del quotidiano. Quarta edizione del concorso letterario;
- 9 maggio “muratori” E' davvero sufficiente alzare un muro per mettersi al riparo dalle nostre diversità?
Pontinia 28 dicembre 2008 Giorgio Libralato
rifiuti, compostaggio e centrale a biomasse
Il problema dei rifiuti e dell'incenerimento di rami e alberi è uno dei temi che da anni è sotto l'attenzione dell'opinione pubblica, in particolare a Pontinia dove l'impianto di compostaggio autorizzato dalla destra continua ad avere problemi irrisolti e, sempre grazie alla destra, si affacciano 2 spettri, quello della centrale a biomasse e dell'inceneritore entrambi a Mazzocchio.
L'incontro di Aprilia (contro la turbogas) e quello dei rappresentanti degli ordini professionali nell'albo dei CTU del Tribunale di Latina sono state per me l'occasione di affrontare, tecnicamente, entrambi gli argomenti.
Penso sia evidente che l'impianto di compostaggio è stato in un sito industriale proveniente da un fallimento e in cerca di adattamento per tale operazione che continua, dopo anni, a non vedere la soluzione.
Abbiamo comparato diverse ricerche nazionali e internazionali, progetti di altre regioni e, addirittura, dell'Australia.
Impianti di questo genere hanno bisogno di grandi superfici sia per gli impianti coperti che all'aperto, superfici che l'attuale ubicazione, secondo questi studi, progetti e proposte (anche di ASL o di Arpa italiane) non potrà mai soddisfare.
Uno degli esperti incontrati ad Aprilia (dell'Università La Sapienza) alla mia domanda: "si risolve il problema del compostaggio?" mi ha risposto "la puzza è puzza e rimane puzza. Certo si può migliorare, quando ci sono le condizioni".
Altro argomento riguarda la centrale a biomasse.
Com'è noto il progetto della centrale di Mazzocchio a Pontinia è stato bocciato senza appello nella conferenza dei servizi del 30 agosto 2007 presso l'amministrazione provinciale di Latina per diverse lacune e mancanze. Sopratutto perchè prevedeva di bruciare (l'impianto di produzione di energia elettrica a biomasse è un inceneritore) alcuni rifiuti e perchè prevedeva che 1/5 della legna avrebbe avuto provenienza extra regionale e addirittura straniera. Poi il piano proposto non era sufficientemente chiaro a dimostrare come e da dove poteva provenire una simile quantità di legna per alimentare la quale non era nemmeno sufficiente tutto il bosco del Circeo.
Poi a novembre 2008 è arrivata la farsa del VIA favorevole dell'ufficio apposito della Regione Lazio presso l'assessorato all'ambiente quello che dichiara, tra l'altro che l'impianto non potrà essere nocivo per 3 comuni inesistenti (Codarda, Fossanova e Sonnino Scalo).
Per contrastare tale indesiderato progetto all'amministrazione comunale perchè dannoso per l'agricoltura di qualità, l'ambiente e l'economia attuale, il Sindaco Tombolillo si è attivato presso l'amministrazione provinciale, dove ha scoperto che a gennaio si terrà la conferenza conclusiva sul progetto. Ma si è anche attivato presso la Regione Lazio. Dal punto di vista tecnico sarà importante anche quanto disposto in materia dalla finanziaria 2008, dai commi 144, 145, 147, 150, 161 dell'articolo 2 ( http://209.85.129.132/search?q=cache:sHHF4QPa3_4J:www.consted.com/doc2008/ecoincentivi_finanziaria2008.asp+finanziaria+2008+centrali+biomasse&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it)
Intanto arriva in materia la sentenza della Corte di Cassazione di cui si allega un breve estratto.
(testo completo
http://www.simoline.com/clienti/dirittoambiente/file/news_1553.pdf)
Pontinia 28 dicembre 2008 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
L'incontro di Aprilia (contro la turbogas) e quello dei rappresentanti degli ordini professionali nell'albo dei CTU del Tribunale di Latina sono state per me l'occasione di affrontare, tecnicamente, entrambi gli argomenti.
Penso sia evidente che l'impianto di compostaggio è stato in un sito industriale proveniente da un fallimento e in cerca di adattamento per tale operazione che continua, dopo anni, a non vedere la soluzione.
Abbiamo comparato diverse ricerche nazionali e internazionali, progetti di altre regioni e, addirittura, dell'Australia.
Impianti di questo genere hanno bisogno di grandi superfici sia per gli impianti coperti che all'aperto, superfici che l'attuale ubicazione, secondo questi studi, progetti e proposte (anche di ASL o di Arpa italiane) non potrà mai soddisfare.
Uno degli esperti incontrati ad Aprilia (dell'Università La Sapienza) alla mia domanda: "si risolve il problema del compostaggio?" mi ha risposto "la puzza è puzza e rimane puzza. Certo si può migliorare, quando ci sono le condizioni".
Altro argomento riguarda la centrale a biomasse.
Com'è noto il progetto della centrale di Mazzocchio a Pontinia è stato bocciato senza appello nella conferenza dei servizi del 30 agosto 2007 presso l'amministrazione provinciale di Latina per diverse lacune e mancanze. Sopratutto perchè prevedeva di bruciare (l'impianto di produzione di energia elettrica a biomasse è un inceneritore) alcuni rifiuti e perchè prevedeva che 1/5 della legna avrebbe avuto provenienza extra regionale e addirittura straniera. Poi il piano proposto non era sufficientemente chiaro a dimostrare come e da dove poteva provenire una simile quantità di legna per alimentare la quale non era nemmeno sufficiente tutto il bosco del Circeo.
Poi a novembre 2008 è arrivata la farsa del VIA favorevole dell'ufficio apposito della Regione Lazio presso l'assessorato all'ambiente quello che dichiara, tra l'altro che l'impianto non potrà essere nocivo per 3 comuni inesistenti (Codarda, Fossanova e Sonnino Scalo).
Per contrastare tale indesiderato progetto all'amministrazione comunale perchè dannoso per l'agricoltura di qualità, l'ambiente e l'economia attuale, il Sindaco Tombolillo si è attivato presso l'amministrazione provinciale, dove ha scoperto che a gennaio si terrà la conferenza conclusiva sul progetto. Ma si è anche attivato presso la Regione Lazio. Dal punto di vista tecnico sarà importante anche quanto disposto in materia dalla finanziaria 2008, dai commi 144, 145, 147, 150, 161 dell'articolo 2 ( http://209.85.129.132/search?q=cache:sHHF4QPa3_4J:www.consted.com/doc2008/ecoincentivi_finanziaria2008.asp+finanziaria+2008+centrali+biomasse&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it)
Intanto arriva in materia la sentenza della Corte di Cassazione di cui si allega un breve estratto.
(testo completo
http://www.simoline.com/clienti/dirittoambiente/file/news_1553.pdf)
Pontinia 28 dicembre 2008 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
Rifiuti. Taglio alberi ed eliminazione dei rami mediante incenerimento
Cass. Sez. III n. 46213 del 16 dicembre 2008 (Ud. 4 nov. 2008)
Pres. Grassi Est. Amoresano Ric. Dallemule
Rifiuti. Taglio alberi ed eliminazione dei rami mediante incenerimento
Il taglio di alberi, eseguito nell'ambito della silvicoltura, costituisce attività produttiva e quindi trova applicazione il D.L.vo 152/2006. La eliminazione, mediante incenerimento, dei rami degli alberi tagliati (per circa un metro cubo) non usufruibili in processi produttivi non costituisce una forma di utilizzazione nell'ambito di attività produttive. Inoltre non trova riscontro nelle tecniche di coltivazione attuali l'utilizzazione delle ceneri come concimante naturale. Tale materiale pertanto non può essere considerato materia prima secondaria riutilizzata in diversi settori produttivi senza pregiudizio per l'ambiente
Pres. Grassi Est. Amoresano Ric. Dallemule
Rifiuti. Taglio alberi ed eliminazione dei rami mediante incenerimento
Il taglio di alberi, eseguito nell'ambito della silvicoltura, costituisce attività produttiva e quindi trova applicazione il D.L.vo 152/2006. La eliminazione, mediante incenerimento, dei rami degli alberi tagliati (per circa un metro cubo) non usufruibili in processi produttivi non costituisce una forma di utilizzazione nell'ambito di attività produttive. Inoltre non trova riscontro nelle tecniche di coltivazione attuali l'utilizzazione delle ceneri come concimante naturale. Tale materiale pertanto non può essere considerato materia prima secondaria riutilizzata in diversi settori produttivi senza pregiudizio per l'ambiente
La Corte Costituzionale dichiara incostituzionale la tariffa sui depuratori malfunzionanti o inesistenti
La Corte Costituzionale dichiara incostituzionale la tariffa sui depuratori malfunzionanti o inesistenti - Il Governo urgentemente provvede al contrario
Con decisione della Corte costituzionale n. 335/2008 del 08/10/2008 si dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 (c.d. legge Galli), sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall’art. 28 della legge 179/2002, nella parte in cui prevedeva che la quota di tariffa idrica riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi»; nonché dell’art. 155, comma 1, primo periodo, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (c.d. Testo unico ambientale), nella parte in cui prevedeva che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche del caso in cui manchino impianti di depurazione e questi siano temporaneamente inattivi».
Il contendere sottoposto alla Corte era nato nel 2003 da un’utenza del Comune di Gragnano, contro la S.p.A. GORI (gestore del servizio idrico).
Invece, ora , con lo schema di disegno legge proposto, vedi art. 8 dello schema e la relazione illustrativa, se i cittadini non hanno i depuratori diventano inquinatori e devono pagare il danno ambientale..
Con decisione della Corte costituzionale n. 335/2008 del 08/10/2008 si dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 (c.d. legge Galli), sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall’art. 28 della legge 179/2002, nella parte in cui prevedeva che la quota di tariffa idrica riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi»; nonché dell’art. 155, comma 1, primo periodo, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (c.d. Testo unico ambientale), nella parte in cui prevedeva che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche del caso in cui manchino impianti di depurazione e questi siano temporaneamente inattivi».
Il contendere sottoposto alla Corte era nato nel 2003 da un’utenza del Comune di Gragnano, contro la S.p.A. GORI (gestore del servizio idrico).
Invece, ora , con lo schema di disegno legge proposto, vedi art. 8 dello schema e la relazione illustrativa, se i cittadini non hanno i depuratori diventano inquinatori e devono pagare il danno ambientale..
sabato 27 dicembre 2008
febbraio e marzo ripercorrendo il 2008
Continua il viaggio nel 2008 attraverso il blog http://www.pontiniaecologia.blogspot.com/.
A febbraio i temi ricorrenti sulle cronache locali sono la gestione dell’acqua pubblica, le udienze al consiglio di stato sul dissesto comunale e il progetto della turbogas di Pontinia.
Il 14 febbraio ennesimo appuntamento in regione (convocati direttamente da Marrazzo) argomento turbogas, capitolo infelice di un problema irrisolto.
Si torna anche sugli argomenti degli inceneritori con il progetto di Albano, l’opportunità delle energie naturali e rinnovabili con il solare termodinamico, a Pontinia e nel resto della regione si inizia a discutere del controverso o auspicato (dipende dai punti di vista) PTPR (piano territoriale paesistico regionale).
A Pontinia si parla del progetto del centro commerciale di Mesa, l’immancabile proclama mensile della differenziata prossima ventura, degli incidenti stradali e della messa in sicurezza delle strade. In particolare degli incroci di Borgo Pasubio e Casal Traiano le cui rotatorie venivano date per imminenti e comprese nel piano triennale delle opere 2006/2008. Mancano 4 giorni alla fine dell’anno e delle rotatorie nemmeno l’ombra.
L’ennesima promessa mantenuta da una classe attenta, vigile e illuminata ….
Ho chiesto più volte, per iscritto e verbalmente, anche con elaborati grafici, almeno la realizzazione di opere compensative di sicurezza, a costo ridotto e immediatamente cantierabili, ma anche nemmeno queste hanno visto la luce.
Chissà. Magari faranno parte del programma elettorale delle provinciali del 2009 per poi essere messe nel programma triennale 2011/14 e ricomparire nel programma elettorale tra 5 anni.
Eppure nel 2007 (ennesima campagna elettorale) AN si attribuiva il merito della realizzazione delle rotatorie come se non fosse un atto e progetto dovuto….
A livello politico nazionale Giulietto Chiesa teme che il PD avrebbe ucciso la sinistra, una profezia che in tanti abbiamo fatto, ennesimo regalo targato veltrusconi.
A proposito di PD a Pontinia il 9 febbraio si costituisce il PD, anche per eleggere i propri rappresentanti negli organismi provinciali e regionali. Nel nostro comune come nel resto d’Italia mi pare sia stata un’operazione inutile, tempo perso, ennesima illusione-delusione.
In provincia di Latina si continua a parlare della gestione dell’acqua e dei continui ricorsi, denunce, sentenze.
Pontinia torna ad analizzare la sentenza della corte dei conti sulla Trasco e su altro, per il ritorno alla normalità che forse non arriverà mai, viste le dichiarazioni di alcuni anche nel mese di dicembre.
Marzo siamo in piena campagna elettorale
Turbogas ad Aprilia: gli assessori regionali Zaratti, Nieri, Tibaldi e Rodano, della Sinistra Arcobaleno, scrivono al presidente Marrazzo chiedendo che la “giunta agisca in autotutela, annullando l’intesa sulla centrale che dovrebbe nascere sul territorio di Campo di Carne”.
Nell’elenco della Regione Lazio per l’iniziativa “Giovane turista cercasi per incredibile gita alla scoperta del Lazio” comprende al secondo posto i Laghi del Vescovo, di San Carlo e di Mazzocchio (Pontinia) E6. I laghi sono inseriti nell’elenco della comunità Europea per i siti Life Natura e zona SIC e ZPS.
Sono l’unico ambito di valore turistico del comune di Pontinia che potrebbe essere valorizzato con progetti di tutela, valorizzazione e salvaguardia e con l’istituzione del monumento naturale per il quale basta una delibera di giunta regionale.
Latina Oggi Martedì 25 Marzo 2008 3 LATINA acqualatina Bocciati da Confindustria
La gestione attraverso gli Ato non va: troppi politici e reti ko «PROPRIETA’ delle reti ai
comuni e gestione del servizio ai privati». E’ questa la conclusione a cui è giunta
l’Assoknowledge di Confindustria dopo aver effettuato un’indagine in merito alla gestione del servizio idrico integrato sul territorio nazionale.
A Pontinia si torna a parlare di biomasse, di illuminazione pubblica e risparmio pubblico ed energetico.
Ritorna trionfante il progetto di 2 nuove centrali nucleari (ancora a Borgo Sabotino e al Garigliano).
Da Sabaudia a Pontinia arriva l’aumento del costo del parcheggio sul lungomare, una questione che terrà il banco per diversi mesi. Il risultato, come il sottoscritto (e non solo) aveva previsto sarà fallimentare per l’amministrazione comunale che da questo balzello pensava di recuperare facili fondi.
Se hanno capito l’errore per il 2009 potranno aggiustare il tiro, sempre che l’obiettivo sia quello di migliorare l’offerta turistica, riqualificare il lungomare, prevenire l’erosione, adeguare le strutture ai paesi civili.
Intanto Latina oltre che nelle classifiche a rovescio continua ad essere protagonista in Italia: “Valoroso Valorosi Colpo grosso della Destra di Storace e Santanché. Valoroso Valorosi, novantadue anni portati benissimo, nella sua fabbrica di Latina costruisce ancora i gloriosi Mas da combattimento. Da trent'anni non li vende più a nessuno (gli ultimi cinque a un collezionista australiano che li usa per la pesca al coccodrillo) e la sua azienda è in bancarotta, ma la sua coerenza viene considerata dalla Destra segno di fedeltà agli ideali. Sempre nel segno dell'attaccamento ai valori, Storace ha candidato anche Romano Spadafoco, ultimo produttore al mondo di pattine da pavimento.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Franz-Kranz-for-president/2004047/1&ref=hpsp.
Ovviamente si trattava di satira, perché invece la politica:
A marzo AN (bontà loro) si è turata il naso, ma, visti i risultati elettorali (e anche i progetti attuati, i finanziamenti arrivati…) ho l’impressione che l’esercizio fisico sia continuato per tutto il 2008….. http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=19497
Vincenzo Zaccheo: "Non ho gradito l'esclusione pontina" "Turiamoci il naso" Mochi: "Esclusi dai portaborse di Roma".
Il Cavaliere prova a chiudere il caso Ciarrapico e spiega l'utilità della sua candidatura
Ma resta la polemica con l'alleato An. La precisazione di via della Scrofa
Berlusconi: servono i suoi giornali
An polemizza: "Fini non sapeva"
"Ognuno ha scelto i propri candidati, scelta non condivisa e saputa solo a cose fatte"
Veltroni: "La motivazione della candidatura peggio della stessa. Idea politica inaccettabile" di CLAUDIA FUSANI
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/politica/verso-elezioni-9/caso-ciarrapico/caso-ciarrapico.html
L'editore si sfoga: "Non capisco tanto rumore, avevo quattro anni quando il fascismo varò le leggi razziali. Ma io me ne fotto" La bufera non spaventa il Ciarra
"Me ne frego, Fini è uno sguattero" di CARMELO LOPAPA
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/politica/verso-elezioni-10/ciarra-parla/ciarra-parla.html
«Nel Ppe non c'è posto per i fascisti»
Il presidente dell'Eurogruppo Juncker interviene sul caso Ciarrapico. Martens: «Ogni decisione dopo il voto»
http://www.corriere.it/politica/08_marzo_13/ciarrapico_ppe_juncker_fad886fe-f0fa-11dc-9d4f-0003ba99c667.shtml
il Cavaliere in serata, dopo le critiche: «scherzavo. Veltroni, sei ridicolo»
Berlusconi e la battuta sulla precaria:
«Con quel sorriso sposi un milionario»
Polemiche dopo l'intervento in tv del leader del Pdl. Veltroni: «È lontano dai problemi dei giovani»
http://www.corriere.it/politica/08_marzo_13/berlusconi_farmacisti_934172e4-f0ff-11dc-9d4f-0003ba99c667.shtml
A febbraio i temi ricorrenti sulle cronache locali sono la gestione dell’acqua pubblica, le udienze al consiglio di stato sul dissesto comunale e il progetto della turbogas di Pontinia.
Il 14 febbraio ennesimo appuntamento in regione (convocati direttamente da Marrazzo) argomento turbogas, capitolo infelice di un problema irrisolto.
Si torna anche sugli argomenti degli inceneritori con il progetto di Albano, l’opportunità delle energie naturali e rinnovabili con il solare termodinamico, a Pontinia e nel resto della regione si inizia a discutere del controverso o auspicato (dipende dai punti di vista) PTPR (piano territoriale paesistico regionale).
A Pontinia si parla del progetto del centro commerciale di Mesa, l’immancabile proclama mensile della differenziata prossima ventura, degli incidenti stradali e della messa in sicurezza delle strade. In particolare degli incroci di Borgo Pasubio e Casal Traiano le cui rotatorie venivano date per imminenti e comprese nel piano triennale delle opere 2006/2008. Mancano 4 giorni alla fine dell’anno e delle rotatorie nemmeno l’ombra.
L’ennesima promessa mantenuta da una classe attenta, vigile e illuminata ….
Ho chiesto più volte, per iscritto e verbalmente, anche con elaborati grafici, almeno la realizzazione di opere compensative di sicurezza, a costo ridotto e immediatamente cantierabili, ma anche nemmeno queste hanno visto la luce.
Chissà. Magari faranno parte del programma elettorale delle provinciali del 2009 per poi essere messe nel programma triennale 2011/14 e ricomparire nel programma elettorale tra 5 anni.
Eppure nel 2007 (ennesima campagna elettorale) AN si attribuiva il merito della realizzazione delle rotatorie come se non fosse un atto e progetto dovuto….
A livello politico nazionale Giulietto Chiesa teme che il PD avrebbe ucciso la sinistra, una profezia che in tanti abbiamo fatto, ennesimo regalo targato veltrusconi.
A proposito di PD a Pontinia il 9 febbraio si costituisce il PD, anche per eleggere i propri rappresentanti negli organismi provinciali e regionali. Nel nostro comune come nel resto d’Italia mi pare sia stata un’operazione inutile, tempo perso, ennesima illusione-delusione.
In provincia di Latina si continua a parlare della gestione dell’acqua e dei continui ricorsi, denunce, sentenze.
Pontinia torna ad analizzare la sentenza della corte dei conti sulla Trasco e su altro, per il ritorno alla normalità che forse non arriverà mai, viste le dichiarazioni di alcuni anche nel mese di dicembre.
Marzo siamo in piena campagna elettorale
Turbogas ad Aprilia: gli assessori regionali Zaratti, Nieri, Tibaldi e Rodano, della Sinistra Arcobaleno, scrivono al presidente Marrazzo chiedendo che la “giunta agisca in autotutela, annullando l’intesa sulla centrale che dovrebbe nascere sul territorio di Campo di Carne”.
Nell’elenco della Regione Lazio per l’iniziativa “Giovane turista cercasi per incredibile gita alla scoperta del Lazio” comprende al secondo posto i Laghi del Vescovo, di San Carlo e di Mazzocchio (Pontinia) E6. I laghi sono inseriti nell’elenco della comunità Europea per i siti Life Natura e zona SIC e ZPS.
Sono l’unico ambito di valore turistico del comune di Pontinia che potrebbe essere valorizzato con progetti di tutela, valorizzazione e salvaguardia e con l’istituzione del monumento naturale per il quale basta una delibera di giunta regionale.
Latina Oggi Martedì 25 Marzo 2008 3 LATINA acqualatina Bocciati da Confindustria
La gestione attraverso gli Ato non va: troppi politici e reti ko «PROPRIETA’ delle reti ai
comuni e gestione del servizio ai privati». E’ questa la conclusione a cui è giunta
l’Assoknowledge di Confindustria dopo aver effettuato un’indagine in merito alla gestione del servizio idrico integrato sul territorio nazionale.
A Pontinia si torna a parlare di biomasse, di illuminazione pubblica e risparmio pubblico ed energetico.
Ritorna trionfante il progetto di 2 nuove centrali nucleari (ancora a Borgo Sabotino e al Garigliano).
Da Sabaudia a Pontinia arriva l’aumento del costo del parcheggio sul lungomare, una questione che terrà il banco per diversi mesi. Il risultato, come il sottoscritto (e non solo) aveva previsto sarà fallimentare per l’amministrazione comunale che da questo balzello pensava di recuperare facili fondi.
Se hanno capito l’errore per il 2009 potranno aggiustare il tiro, sempre che l’obiettivo sia quello di migliorare l’offerta turistica, riqualificare il lungomare, prevenire l’erosione, adeguare le strutture ai paesi civili.
Intanto Latina oltre che nelle classifiche a rovescio continua ad essere protagonista in Italia: “Valoroso Valorosi Colpo grosso della Destra di Storace e Santanché. Valoroso Valorosi, novantadue anni portati benissimo, nella sua fabbrica di Latina costruisce ancora i gloriosi Mas da combattimento. Da trent'anni non li vende più a nessuno (gli ultimi cinque a un collezionista australiano che li usa per la pesca al coccodrillo) e la sua azienda è in bancarotta, ma la sua coerenza viene considerata dalla Destra segno di fedeltà agli ideali. Sempre nel segno dell'attaccamento ai valori, Storace ha candidato anche Romano Spadafoco, ultimo produttore al mondo di pattine da pavimento.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Franz-Kranz-for-president/2004047/1&ref=hpsp.
Ovviamente si trattava di satira, perché invece la politica:
A marzo AN (bontà loro) si è turata il naso, ma, visti i risultati elettorali (e anche i progetti attuati, i finanziamenti arrivati…) ho l’impressione che l’esercizio fisico sia continuato per tutto il 2008….. http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=19497
Vincenzo Zaccheo: "Non ho gradito l'esclusione pontina" "Turiamoci il naso" Mochi: "Esclusi dai portaborse di Roma".
Il Cavaliere prova a chiudere il caso Ciarrapico e spiega l'utilità della sua candidatura
Ma resta la polemica con l'alleato An. La precisazione di via della Scrofa
Berlusconi: servono i suoi giornali
An polemizza: "Fini non sapeva"
"Ognuno ha scelto i propri candidati, scelta non condivisa e saputa solo a cose fatte"
Veltroni: "La motivazione della candidatura peggio della stessa. Idea politica inaccettabile" di CLAUDIA FUSANI
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/politica/verso-elezioni-9/caso-ciarrapico/caso-ciarrapico.html
L'editore si sfoga: "Non capisco tanto rumore, avevo quattro anni quando il fascismo varò le leggi razziali. Ma io me ne fotto" La bufera non spaventa il Ciarra
"Me ne frego, Fini è uno sguattero" di CARMELO LOPAPA
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/politica/verso-elezioni-10/ciarra-parla/ciarra-parla.html
«Nel Ppe non c'è posto per i fascisti»
Il presidente dell'Eurogruppo Juncker interviene sul caso Ciarrapico. Martens: «Ogni decisione dopo il voto»
http://www.corriere.it/politica/08_marzo_13/ciarrapico_ppe_juncker_fad886fe-f0fa-11dc-9d4f-0003ba99c667.shtml
il Cavaliere in serata, dopo le critiche: «scherzavo. Veltroni, sei ridicolo»
Berlusconi e la battuta sulla precaria:
«Con quel sorriso sposi un milionario»
Polemiche dopo l'intervento in tv del leader del Pdl. Veltroni: «È lontano dai problemi dei giovani»
http://www.corriere.it/politica/08_marzo_13/berlusconi_farmacisti_934172e4-f0ff-11dc-9d4f-0003ba99c667.shtml
Ripercorrendo il 2008, partiamo da gennaio tra politica e ambiente
Ripercorrendo il 2008, partiamo da gennaio tra politica e ambiente
Ripercorriamo il 2008, attraverso il blog, ripercorrere fatti e storia dovrebbe servire oltre ai buoni propositi, ad arrivare, finalmente, ad una programmazione territoriale, sociale, urbanistica, culturale, ambientale senza le quali si continua a rincorrere l’emergenza, sperando nella Provvidenza non sempre benevola.
La discarica dei Gricilli (Laghi del Vescovo) fa arrivare Pontinia agli “onori” della cronaca nazionale con La Repubblica (28 gennaio http://roma.repubblica.it/dettaglio/Rifiuti-scoperta-megadiscarica-abusiva/1418065#commenta) e il TG5.
Arriva anche l’assoluzione della Corte dei Conti all’amministrazione Tombolillo in carica fino al maggio 2003, mentre il 26 gennaio viene reso noto che anziché il dissesto il comune di Pontinia ha a disposizione un tesoretto di 2,5 milioni di euro (http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18362). Un fatto raro per le amministrazioni comunali sempre all’affannosa ricerca di far quadrare i conti.
A Bassiano arriva il commissario, in seguito ad una serie di denunce da parte del gestore e dell’amministrazione provinciale di Latina contro il comune Lepino storico oppositore dell’attuale gestione dell’acqua pubblica.
Intanto i sindaci scrivono a Marrazzo (da il Messaggero del 28 gennaio): mutuo sconosciuto, scatta la censura. I sindaci scrivono a Marrazzo "via Giovannetti, non ci ha tutelati" Sull'operazione Depfa bank la segreteria tecnica non ha avvisato i comuni. Quei silenzi notati in procura.” Sempre sull’argomento gestione del ciclo dell’acqua il consiglio comunale di Pontinia approva la delibera di uscita dalla gestione Acqualatina, sembra sia stata l’unica delibera contraria alla gestione non impugnata, probabilmente perché scritta in base alle precedenti sentenze del TAR e del Consiglio di Stato sull’argomento, dai componenti del comitato per l’acqua pubblica.
Sempre a gennaio si registrano gli arresti domiciliari (poi annullati nei ricorsi) di alcuni dirigenti e amministratori della società Acqualatina.
A Pontinia le buone notizie arrivano finalmente dalla cultura grazie al notevole innovativo contributo del nuovo direttore artistico Clemente Pernarella che senza incidere sul bilancio comunale porta il pubblico delle grande occasioni per spettacoli di qualità e di successo.
Speriamo Pernarella venga confermato anche per il 2009 insieme ai suoi meritati riconoscimenti.
Sull’argomento dell’impianto di compostaggio nell’area industriale di Mazzocchio (a poche centinaia di metri dai siti delle centrali a turbogas e a biomasse) della ditta Sep, si tornerà più volte.
Il 29 gennaio, riportano le cronache, che dopo l’incontro in Prefettura era stata trovata la soluzione che avrebbe superato le polemiche. Difatti dopo quasi un altro anno ancora non si vede realizzata questa sospirata (da tutti) soluzione.
Il 20 gennaio su Latina Oggi l’ex sindaco ed ingegnere progettista illustra un altro progetto contestato (inizialmente da tutta l’opposizione che poi voterà compatta, ad eccezione di FI, in modo favorevole), quello della riconversione dell’ex sito industriale della Mira Lanza in un grande centro commerciale.
Viene reso noto il finanziamento dell’impianto di depurazione nel nucleo industriale di Mazzocchio che avrebbe dovuto risolvere il quarantennale problema dell’inquinamento dei corsi d’acqua nell’area. Qualcuno sa se poi i lavori sono stati completati, se il depuratore funziona? Il 14 gennaio veniva reso noto l’ennesimo inquinamento dei corsi d’acqua da Latina Oggi.
Altra questione ambientale l’impianto inceneritore gradito come le emissioni e la diossina da una buona parte del centro (DS e Margherita oggi PD, UDC) oltre che del PDL, ("Siamo a favore del termovalorizzatore". Ai vertici provinciali del partito c'è anche Giuseppe Mochi... continua http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18009), di cui si diceva che il 24 gennaio la società Veolia avrebbe reso noto o meno se intendeva partecipare alla costruzione (Pronti al termovalorizzatore Latina (19/01/2008) - Il quadro si chiuderà definitivamente lunedì, quando amministrazione provinciale e conferenza dei ... continua per leggere tutto http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18195
Spaccati sui rifiuti Latina (19/01/2008) - La questione rifiuti è in continua evoluzione. Le proposte per uscire dall'emergenza che ha portato ... continua
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18193
IL MESSAGGERO
Sabato 19 Gennaio 2008 L’inattesa proposta durante l’incontro con i capigruppo consiliari. Si vuole comunque chiudere il ciclo dei rifiuti Termovalorizzatore, c’è Latina ambiente
Società pronta per le discariche di cdr, differenziata e anche per l’impianto
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20080119&ediz=05_LATINA&npag=41&file=A_2449.xml&type=STANDARD).
La notizia non ha avuto seguito ma il progetto ritorna periodicamente con il suo carico di emissioni e di malattie gravi (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/01/inceneritori-ecco-alcuni-tumori.html). A gennaio problemi all’inceneritore di Terni che viene chiuso (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/01/terni-produceva-veleni-killer-il-pm.html), per quello “modello” di Brescia (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/01/vedi-brescia-poi-muori.html).
Intanto a Pontinia ogni mese è buono per annunciare la raccolta differenziata che non partirà per tutto l’anno (http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17859). Ogni tanto abbiamo provato a proporre un modello valido, per esempio quello Lestizza (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/01/rifiuti-e-il-modello-lestizza.html).
A gennaio poi tornano alcuni progetti, quali il corridoio tirrenico meridionale o autostrada Roma –Latina (già Fiumicino Formia), quello del raddoppio del porto di San Felice Circeo, alcuni problemi quali l’allarme per la moria delle api, la petizione per togliere le bombe atomiche dal suolo italiano, la richiesta inascoltata di legambiente di anticipare al 2008 la messa al bando (prevista per il 2010) delle buste di plastica.
Gennaio è anche il periodo delle crisi ricorrenti del governo Prodi, ci provano ripetutamente contro Pecoraro, poi arrivano le procure e Dini e Mastella si vendicano della giustizia e degli italiani.
A livello regionale (si fa per dire) l’inchiesta che riguarda i rifiuti e Storace capo storico de la Destra (scandalosa gestione del centro destra
Corte dei Conti, bocciato il ciclo Storace - Latina (10/01/2008) - La gestione commissariale dell'emergenza rifiuti nel Lazio negli anni della giunta Storace è stata fallimentare. E' tutto spiegato nell'indagine dei magistrati Antonio Mezzera e Renzo Liberati della ... continua per leggere tutto
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17994).
Comincia male l’anno per il comune di Latina all’ennesima bocciatura questa volta per ecosistema bambino (http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17859).
Ripercorriamo il 2008, attraverso il blog, ripercorrere fatti e storia dovrebbe servire oltre ai buoni propositi, ad arrivare, finalmente, ad una programmazione territoriale, sociale, urbanistica, culturale, ambientale senza le quali si continua a rincorrere l’emergenza, sperando nella Provvidenza non sempre benevola.
La discarica dei Gricilli (Laghi del Vescovo) fa arrivare Pontinia agli “onori” della cronaca nazionale con La Repubblica (28 gennaio http://roma.repubblica.it/dettaglio/Rifiuti-scoperta-megadiscarica-abusiva/1418065#commenta) e il TG5.
Arriva anche l’assoluzione della Corte dei Conti all’amministrazione Tombolillo in carica fino al maggio 2003, mentre il 26 gennaio viene reso noto che anziché il dissesto il comune di Pontinia ha a disposizione un tesoretto di 2,5 milioni di euro (http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18362). Un fatto raro per le amministrazioni comunali sempre all’affannosa ricerca di far quadrare i conti.
A Bassiano arriva il commissario, in seguito ad una serie di denunce da parte del gestore e dell’amministrazione provinciale di Latina contro il comune Lepino storico oppositore dell’attuale gestione dell’acqua pubblica.
Intanto i sindaci scrivono a Marrazzo (da il Messaggero del 28 gennaio): mutuo sconosciuto, scatta la censura. I sindaci scrivono a Marrazzo "via Giovannetti, non ci ha tutelati" Sull'operazione Depfa bank la segreteria tecnica non ha avvisato i comuni. Quei silenzi notati in procura.” Sempre sull’argomento gestione del ciclo dell’acqua il consiglio comunale di Pontinia approva la delibera di uscita dalla gestione Acqualatina, sembra sia stata l’unica delibera contraria alla gestione non impugnata, probabilmente perché scritta in base alle precedenti sentenze del TAR e del Consiglio di Stato sull’argomento, dai componenti del comitato per l’acqua pubblica.
Sempre a gennaio si registrano gli arresti domiciliari (poi annullati nei ricorsi) di alcuni dirigenti e amministratori della società Acqualatina.
A Pontinia le buone notizie arrivano finalmente dalla cultura grazie al notevole innovativo contributo del nuovo direttore artistico Clemente Pernarella che senza incidere sul bilancio comunale porta il pubblico delle grande occasioni per spettacoli di qualità e di successo.
Speriamo Pernarella venga confermato anche per il 2009 insieme ai suoi meritati riconoscimenti.
Sull’argomento dell’impianto di compostaggio nell’area industriale di Mazzocchio (a poche centinaia di metri dai siti delle centrali a turbogas e a biomasse) della ditta Sep, si tornerà più volte.
Il 29 gennaio, riportano le cronache, che dopo l’incontro in Prefettura era stata trovata la soluzione che avrebbe superato le polemiche. Difatti dopo quasi un altro anno ancora non si vede realizzata questa sospirata (da tutti) soluzione.
Il 20 gennaio su Latina Oggi l’ex sindaco ed ingegnere progettista illustra un altro progetto contestato (inizialmente da tutta l’opposizione che poi voterà compatta, ad eccezione di FI, in modo favorevole), quello della riconversione dell’ex sito industriale della Mira Lanza in un grande centro commerciale.
Viene reso noto il finanziamento dell’impianto di depurazione nel nucleo industriale di Mazzocchio che avrebbe dovuto risolvere il quarantennale problema dell’inquinamento dei corsi d’acqua nell’area. Qualcuno sa se poi i lavori sono stati completati, se il depuratore funziona? Il 14 gennaio veniva reso noto l’ennesimo inquinamento dei corsi d’acqua da Latina Oggi.
Altra questione ambientale l’impianto inceneritore gradito come le emissioni e la diossina da una buona parte del centro (DS e Margherita oggi PD, UDC) oltre che del PDL, ("Siamo a favore del termovalorizzatore". Ai vertici provinciali del partito c'è anche Giuseppe Mochi... continua http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18009), di cui si diceva che il 24 gennaio la società Veolia avrebbe reso noto o meno se intendeva partecipare alla costruzione (Pronti al termovalorizzatore Latina (19/01/2008) - Il quadro si chiuderà definitivamente lunedì, quando amministrazione provinciale e conferenza dei ... continua per leggere tutto http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18195
Spaccati sui rifiuti Latina (19/01/2008) - La questione rifiuti è in continua evoluzione. Le proposte per uscire dall'emergenza che ha portato ... continua
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18193
IL MESSAGGERO
Sabato 19 Gennaio 2008 L’inattesa proposta durante l’incontro con i capigruppo consiliari. Si vuole comunque chiudere il ciclo dei rifiuti Termovalorizzatore, c’è Latina ambiente
Società pronta per le discariche di cdr, differenziata e anche per l’impianto
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20080119&ediz=05_LATINA&npag=41&file=A_2449.xml&type=STANDARD).
La notizia non ha avuto seguito ma il progetto ritorna periodicamente con il suo carico di emissioni e di malattie gravi (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/01/inceneritori-ecco-alcuni-tumori.html). A gennaio problemi all’inceneritore di Terni che viene chiuso (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/01/terni-produceva-veleni-killer-il-pm.html), per quello “modello” di Brescia (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/01/vedi-brescia-poi-muori.html).
Intanto a Pontinia ogni mese è buono per annunciare la raccolta differenziata che non partirà per tutto l’anno (http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17859). Ogni tanto abbiamo provato a proporre un modello valido, per esempio quello Lestizza (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/01/rifiuti-e-il-modello-lestizza.html).
A gennaio poi tornano alcuni progetti, quali il corridoio tirrenico meridionale o autostrada Roma –Latina (già Fiumicino Formia), quello del raddoppio del porto di San Felice Circeo, alcuni problemi quali l’allarme per la moria delle api, la petizione per togliere le bombe atomiche dal suolo italiano, la richiesta inascoltata di legambiente di anticipare al 2008 la messa al bando (prevista per il 2010) delle buste di plastica.
Gennaio è anche il periodo delle crisi ricorrenti del governo Prodi, ci provano ripetutamente contro Pecoraro, poi arrivano le procure e Dini e Mastella si vendicano della giustizia e degli italiani.
A livello regionale (si fa per dire) l’inchiesta che riguarda i rifiuti e Storace capo storico de la Destra (scandalosa gestione del centro destra
Corte dei Conti, bocciato il ciclo Storace - Latina (10/01/2008) - La gestione commissariale dell'emergenza rifiuti nel Lazio negli anni della giunta Storace è stata fallimentare. E' tutto spiegato nell'indagine dei magistrati Antonio Mezzera e Renzo Liberati della ... continua per leggere tutto
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17994).
Comincia male l’anno per il comune di Latina all’ennesima bocciatura questa volta per ecosistema bambino (http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17859).
venerdì 26 dicembre 2008
La fantapolitica sulla turbogas
La fantapolitica sulla turbogas
Anche se l’argomento è terribilmente serio, ogni tanto un po’ di fantapolitica serve.
Tizio afferma che (in base a quale regola?) se si fa la centrale a turbogas ad Aprilia, quella di Pontinia non sarà realizzata.
Caio è sicuro che le 2 società proponenti (oppure una delle 2, fate voi) le centrali in questione hanno destinato le risorse necessarie ad altre iniziative, pertanto uniranno le forze e se ne farà una soltanto, quella di Aprilia.
Sempronio dichiara che la centrale a turbogas e a biomasse, previste a poche centinaia di metri una dall’altra sono incompatibili (fin qui non serviva la scienza, le emissioni dell’una rendono più costosi i processi produttivi dell’altra), e in contrasto alla ragione economica.
Pamperio osserva che per la centrale a biomasse non è previsto l’elettrodotto, quindi userà quello della centrale a turbogas, quindi se si farà quella a biomasse sarà realizzata anche quella a turbogas?
Citrullo che parla con quelli che contano sa che i piani energetici regionale e provinciale non prevedono la centrale a turbogas, ma quella a biomasse, quindi l’elettrodotto sarà costruito dal ministero?
Unionefalaforza ragiona sulle dichiarazioni di una serie di politici che affermano che la centrale a turbogas è inutile (c’è arrivato pure lui sono 5 anni che i dati ufficiali attribuiscono alla Regione Lazio il doppio della produzione energetica necessari, che l’Italia consuma per l’87% l’energia prodotta in casa e che esporta più energia di quella che consuma), dannosa (le emissioni significano malattie anche mortali), che non servono all’economia locale (l’acqua calda era già stata scoperta da qualche millennio). Alcuni di questi politici non sono noti, né stati eletti per particolari affermazioni o principi né progetti in favore del bene comune, dell’umanità, del territorio, dell’economia reale, né per intervenire in questioni di ideologia o in favore dei bisognosi o di chi non ha voce. Quindi se parlano è perché la sorte del progetto è stata già decisa. Se si fa basta dire che la colpa è degli altri (la Regione del governo nazionale, la provincia della regione, il comune del governo nazionale, un partito di destra di quello di centro e viceversa, visto che la sinistra non esiste più, il governo attuale dirà che è stato Prodi) e quindi ognuno può dichiarare quello che vuole. Se non si fa anche qui ognuno può dire che il merito era suo che lui l’aveva detto fin dal principio, che lui era contro alla turbogas fin dai tempi del risorgimento.
Ovviamente, ripeto, questa è solo fantapolitica.
Onore ai nostri mirabili, illuminati (con energia rinnovabile), generosi, capaci, altruisti, innovatori, conservatori, liberali, liberatori, libertari, anticomunisti, ambientalisti del fare e del progresso sostenibile che ci rappresentano e che si sacrificano per noi.
Giorgio Libralato
Anche se l’argomento è terribilmente serio, ogni tanto un po’ di fantapolitica serve.
Tizio afferma che (in base a quale regola?) se si fa la centrale a turbogas ad Aprilia, quella di Pontinia non sarà realizzata.
Caio è sicuro che le 2 società proponenti (oppure una delle 2, fate voi) le centrali in questione hanno destinato le risorse necessarie ad altre iniziative, pertanto uniranno le forze e se ne farà una soltanto, quella di Aprilia.
Sempronio dichiara che la centrale a turbogas e a biomasse, previste a poche centinaia di metri una dall’altra sono incompatibili (fin qui non serviva la scienza, le emissioni dell’una rendono più costosi i processi produttivi dell’altra), e in contrasto alla ragione economica.
Pamperio osserva che per la centrale a biomasse non è previsto l’elettrodotto, quindi userà quello della centrale a turbogas, quindi se si farà quella a biomasse sarà realizzata anche quella a turbogas?
Citrullo che parla con quelli che contano sa che i piani energetici regionale e provinciale non prevedono la centrale a turbogas, ma quella a biomasse, quindi l’elettrodotto sarà costruito dal ministero?
Unionefalaforza ragiona sulle dichiarazioni di una serie di politici che affermano che la centrale a turbogas è inutile (c’è arrivato pure lui sono 5 anni che i dati ufficiali attribuiscono alla Regione Lazio il doppio della produzione energetica necessari, che l’Italia consuma per l’87% l’energia prodotta in casa e che esporta più energia di quella che consuma), dannosa (le emissioni significano malattie anche mortali), che non servono all’economia locale (l’acqua calda era già stata scoperta da qualche millennio). Alcuni di questi politici non sono noti, né stati eletti per particolari affermazioni o principi né progetti in favore del bene comune, dell’umanità, del territorio, dell’economia reale, né per intervenire in questioni di ideologia o in favore dei bisognosi o di chi non ha voce. Quindi se parlano è perché la sorte del progetto è stata già decisa. Se si fa basta dire che la colpa è degli altri (la Regione del governo nazionale, la provincia della regione, il comune del governo nazionale, un partito di destra di quello di centro e viceversa, visto che la sinistra non esiste più, il governo attuale dirà che è stato Prodi) e quindi ognuno può dichiarare quello che vuole. Se non si fa anche qui ognuno può dire che il merito era suo che lui l’aveva detto fin dal principio, che lui era contro alla turbogas fin dai tempi del risorgimento.
Ovviamente, ripeto, questa è solo fantapolitica.
Onore ai nostri mirabili, illuminati (con energia rinnovabile), generosi, capaci, altruisti, innovatori, conservatori, liberali, liberatori, libertari, anticomunisti, ambientalisti del fare e del progresso sostenibile che ci rappresentano e che si sacrificano per noi.
Giorgio Libralato
mercoledì 24 dicembre 2008
Buon Natale a tutte le persone di buona volontà
Buon Natale a tutte le persone di buona volontà, ai lettori che mi seguono, alle redazioni che hanno dato spazio alle notizie, alle proposte, alle critiche costruttive, alle delusioni ed amarezze per scelte e decisioni che non hanno certo l’obiettivo del bene comune, ma anche all’entusiasmo e alla speranza per un mondo migliore.
Il Lieto Annuncio, la Buona Novella, il Vangelo sono quanto mai attuali dopo 2 mila anni dell’umanità che spesso non ha capito oppure ha rifiutato l’Amore.
La forza grande e dirompente del Cristianesimo che ha posto l’Amore come il faro che diventa pratica con l’accoglienza, l’altruismo, l’aiuto al prossimo che è diverso da noi, il perdono, la solidarietà.
La Chiesa che diventa il luogo per chi vuole essere una persona nuova abbandonando il superfluo e la vanità, che non deve essere il posto della merce, né del potere temporale che è altra cosa dalla religione, cioè dell’Amore.
Cosa troverebbe oggi Gesù di più bello e di meglio di 2 mila anni fa?
Ci sono ancora gli Erode, i farisei, quelli che antepongono l’apparire all’essere?
Ritorna forte la speranza, ma per molti di noi è una certezza, di un mondo migliore finalmente umano, senza barriere e divisioni, che molti fortunati già vivono nei loro cuori.
Siamo tutti uguali e con la stessa dignità.
A tutti Voi che leggete queste righe buon Natale, tanti auguri perché le giornate di festa siano liete e serene, nella gioia e nella condivisione del calore degli affetti, nella forza di un abbraccio, di una stretta di mano, di un sorriso ritrovato.
Ma anche auguri perché questo Natale questo annuncio di pace e di solidarietà, di speranza e di certezza Vi accompagni.
Giorgio Libralato
Il Lieto Annuncio, la Buona Novella, il Vangelo sono quanto mai attuali dopo 2 mila anni dell’umanità che spesso non ha capito oppure ha rifiutato l’Amore.
La forza grande e dirompente del Cristianesimo che ha posto l’Amore come il faro che diventa pratica con l’accoglienza, l’altruismo, l’aiuto al prossimo che è diverso da noi, il perdono, la solidarietà.
La Chiesa che diventa il luogo per chi vuole essere una persona nuova abbandonando il superfluo e la vanità, che non deve essere il posto della merce, né del potere temporale che è altra cosa dalla religione, cioè dell’Amore.
Cosa troverebbe oggi Gesù di più bello e di meglio di 2 mila anni fa?
Ci sono ancora gli Erode, i farisei, quelli che antepongono l’apparire all’essere?
Ritorna forte la speranza, ma per molti di noi è una certezza, di un mondo migliore finalmente umano, senza barriere e divisioni, che molti fortunati già vivono nei loro cuori.
Siamo tutti uguali e con la stessa dignità.
A tutti Voi che leggete queste righe buon Natale, tanti auguri perché le giornate di festa siano liete e serene, nella gioia e nella condivisione del calore degli affetti, nella forza di un abbraccio, di una stretta di mano, di un sorriso ritrovato.
Ma anche auguri perché questo Natale questo annuncio di pace e di solidarietà, di speranza e di certezza Vi accompagni.
Giorgio Libralato
martedì 23 dicembre 2008
Perfino il senatore Fazzone contrario alla turbogas
Perfino il senatore Fazzone (uno dei 3 parlamentari espressioni della provincia di Latina) è contro la centrale a turbogas progettata per il nucleo industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia.
Politici che sostengono la realizzazione di uno dei progetti più contestati del nuovo millennio nella provincia di Latina non se ne trovano granchè.
Questo può voler dire 2 cose:
- che la politica (e tutti gli amministratori a vario livello comunale, comuni limitrofi, provincia e regione, oltre ai parlamentari e segretari partito provinciale) in materia non conta nulla, visto che comunque l'iter prosegue spedito verso il rilascio del permesso a costruire;
- che è un progetto la cui sorte è già stata decisa, quindi in questo caso ciascuno può dire quello che vuole (o che ritorna utile nella perenne campagna elettorale).
Il cittadino medio non è certo felice di una situazione politica dove non sente certo rappresentato da una classe politica nazionale dove gli argomenti in discussione riguardano improbabili leggi elettorali oppure il collocamento di un "partito" (ma sarebbe meglio dire coacervo imprecisato) vuole collocarsi a livello europeo.
Il tutto senza affrontare i problemi quotidiani di un paese che definire in crisi a livello economico e sociale, in materia di sicurezza, giustizia, sanità, istruzione significa essere ottimisti.
Allo stesso modo se tutti i politici e i rappresentanti di un territorio sono contrari alla realizzazione di questo progetto inutile (lo dicono tutti, non c'è bisogno di ulteriore energia elettrica), dannoso (le emissioni poco o tante che siano, al di sotto o al di sopra delle soglie di legge sempre di inquinamento si tratta), contrario alla programmazione territoriale locale (non è previsto nè dal piano energetico provinciale, nè da quello regionale), a quel poco di economia e di eccellenza rimasta (l'agricoltura di qualità sarà compromessa da questo progetto), che non produce economia, nè costi di lavoro (una decina), contraria al protocollo di Kyoto e alle decisioni in materia di energia europea (anzichè efficienza, energie naturali e rinnovabili, metano che tra quanche decina d'anni sarà esaurito) con il continuo aumento di emissioni, anzichè la prevista e invocata riduzione, perchè l'iter continua?
Come si può spiegare al cittadino medio che tutti siamo contrari, perchè è inutile e dannoso e comunque nessuno dice basta?
Per quale scopo o motivo vengono eletti dei rappresentanti ai vari livelli che poi non ci possono rappresentare, cioè fermare un progetto che a detta di tutti è sbagliato?
Speravamo in una buona notizia almeno per Natale, invece la storia si ripete.
L'operazione è riuscita, i medici sono stati bravissimi, ma il paziente è morto
Questa è la dimostrazione dell'inutilità della politica?
Pontinia 23 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
http://www.parvapolis.it/page.php?id=43057
«Non siamo contro la tecnologia, né contro il progresso, ma evidentemente per la provincia di Latina è davvero un peso abnorme, avere sul suo territorio due centrali turbogas». Claudio Fazzone: Non bastava quella - discutibile - programmata per Aprilia, come non sono bastate negli anni passati le centrali nucleari di Latina e del Garigliano, oggi in fase di smantellamento, che hanno condizionato negativamente un corretto e armonico sviluppo economico e sociale della provincia di Latina. Oggi si vorrebbe imporre, senza un piano nazionale, un nuovo scempio su un territorio, quello di Pontinia, che da sempre ha una vocazione agricola d´eccellenza ed è inserito nel Distretto dell´Agro-alimentare di qualità riconosciuto recentemente dalla Regione Lazio. Desta preoccupazione, in ogni caso, riuscire ad allontanare lo spettro di questo ulteriore insediamento dirompente e negativo sul territorio provinciale, proprio a ridosso di una stazione ferroviaria importante come quella di Priverno-Fossanova, di nuclei urbani come quelli di Cotarda, Sonnino Scalo e Capocroce e nelle vicinanze di siti archeologici agricolo e ambientali di notevole valore culturale e turistico. Un impianto, insomma, che non serve né al Comune di Pontinia, né alla provincia di Latina. Del resto che gli impianti turbogas al territorio pontino non servissero, soprattutto per come sono maturati, lo aveva testimoniato anche la Provincia di Latina, affiancando sin dalla prima ora nelle sedi deputate il Comune di Aprilia e la "Rete Cittadina contro la Turbogas". C´è inoltre da rilevare che la Provincia di Latina è una delle poche province italiane a non soffrire del deficit nel rapporto produzione/richiesta d´energia, ma al contrario di altre presenta un esubero"».
Politici che sostengono la realizzazione di uno dei progetti più contestati del nuovo millennio nella provincia di Latina non se ne trovano granchè.
Questo può voler dire 2 cose:
- che la politica (e tutti gli amministratori a vario livello comunale, comuni limitrofi, provincia e regione, oltre ai parlamentari e segretari partito provinciale) in materia non conta nulla, visto che comunque l'iter prosegue spedito verso il rilascio del permesso a costruire;
- che è un progetto la cui sorte è già stata decisa, quindi in questo caso ciascuno può dire quello che vuole (o che ritorna utile nella perenne campagna elettorale).
Il cittadino medio non è certo felice di una situazione politica dove non sente certo rappresentato da una classe politica nazionale dove gli argomenti in discussione riguardano improbabili leggi elettorali oppure il collocamento di un "partito" (ma sarebbe meglio dire coacervo imprecisato) vuole collocarsi a livello europeo.
Il tutto senza affrontare i problemi quotidiani di un paese che definire in crisi a livello economico e sociale, in materia di sicurezza, giustizia, sanità, istruzione significa essere ottimisti.
Allo stesso modo se tutti i politici e i rappresentanti di un territorio sono contrari alla realizzazione di questo progetto inutile (lo dicono tutti, non c'è bisogno di ulteriore energia elettrica), dannoso (le emissioni poco o tante che siano, al di sotto o al di sopra delle soglie di legge sempre di inquinamento si tratta), contrario alla programmazione territoriale locale (non è previsto nè dal piano energetico provinciale, nè da quello regionale), a quel poco di economia e di eccellenza rimasta (l'agricoltura di qualità sarà compromessa da questo progetto), che non produce economia, nè costi di lavoro (una decina), contraria al protocollo di Kyoto e alle decisioni in materia di energia europea (anzichè efficienza, energie naturali e rinnovabili, metano che tra quanche decina d'anni sarà esaurito) con il continuo aumento di emissioni, anzichè la prevista e invocata riduzione, perchè l'iter continua?
Come si può spiegare al cittadino medio che tutti siamo contrari, perchè è inutile e dannoso e comunque nessuno dice basta?
Per quale scopo o motivo vengono eletti dei rappresentanti ai vari livelli che poi non ci possono rappresentare, cioè fermare un progetto che a detta di tutti è sbagliato?
Speravamo in una buona notizia almeno per Natale, invece la storia si ripete.
L'operazione è riuscita, i medici sono stati bravissimi, ma il paziente è morto
Questa è la dimostrazione dell'inutilità della politica?
Pontinia 23 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
http://www.parvapolis.it/page.php?id=43057
«Non siamo contro la tecnologia, né contro il progresso, ma evidentemente per la provincia di Latina è davvero un peso abnorme, avere sul suo territorio due centrali turbogas». Claudio Fazzone: Non bastava quella - discutibile - programmata per Aprilia, come non sono bastate negli anni passati le centrali nucleari di Latina e del Garigliano, oggi in fase di smantellamento, che hanno condizionato negativamente un corretto e armonico sviluppo economico e sociale della provincia di Latina. Oggi si vorrebbe imporre, senza un piano nazionale, un nuovo scempio su un territorio, quello di Pontinia, che da sempre ha una vocazione agricola d´eccellenza ed è inserito nel Distretto dell´Agro-alimentare di qualità riconosciuto recentemente dalla Regione Lazio. Desta preoccupazione, in ogni caso, riuscire ad allontanare lo spettro di questo ulteriore insediamento dirompente e negativo sul territorio provinciale, proprio a ridosso di una stazione ferroviaria importante come quella di Priverno-Fossanova, di nuclei urbani come quelli di Cotarda, Sonnino Scalo e Capocroce e nelle vicinanze di siti archeologici agricolo e ambientali di notevole valore culturale e turistico. Un impianto, insomma, che non serve né al Comune di Pontinia, né alla provincia di Latina. Del resto che gli impianti turbogas al territorio pontino non servissero, soprattutto per come sono maturati, lo aveva testimoniato anche la Provincia di Latina, affiancando sin dalla prima ora nelle sedi deputate il Comune di Aprilia e la "Rete Cittadina contro la Turbogas". C´è inoltre da rilevare che la Provincia di Latina è una delle poche province italiane a non soffrire del deficit nel rapporto produzione/richiesta d´energia, ma al contrario di altre presenta un esubero"».
lunedì 22 dicembre 2008
Turbogas Pontinia, Marrazzo ha battuto qualche colpo….
Turbogas Pontinia, Marrazzo ha battuto qualche colpo….
Oggi Marrazzo ha finalmente ricevuto il sindaco Tombolillo, gli assessori Battisti e Sperlonga del comune di Pontinia per rassicurare l’amministrazione comunale sulla contrarietà alla costruzione della centrale a turbogas di Mazzocchio.
Ha anche confermato che al momento opportuno verrà a Pontinia a partecipare ad una pubblica assemblea.
Oggetto dell’incontro di oggi tra il presidente della Regione Lazio e l’amministrazione comunale di Pontinia anche il progetto della centrale a biomasse che ha avuto dalla Regione Lazio il VIA, anche se con gli errori dei “comuni” di Codarda, Fossanova e Sonnino Scalo.
Al termine dell’incontro il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo ha espresso la sua soddisfazione di avere dalla parte dei cittadini del comune da lui amministrato, ma anche dell’intero comprensorio, anche il massimo esponente del governo regionale.
I mesi di gennaio e febbraio saranno cruciali per la sorte dei progetti delle 2 centrali (biomasse e turbogas) a poche centinaia di metri una dall’altra, ma anche dall’impianto di compostaggio esistente, nonché di 2 aziende a rischio rilevante.
A salutare i rappresentanti di Pontinia e ad esprimere la solidarietà e l'incoraggiamento a contrastare questi inutili e dannosi progetti diversi consiglieri comunali, tra questi il capogruppo dei verdi Enrico Fontana.
Pontinia 22 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Oggi Marrazzo ha finalmente ricevuto il sindaco Tombolillo, gli assessori Battisti e Sperlonga del comune di Pontinia per rassicurare l’amministrazione comunale sulla contrarietà alla costruzione della centrale a turbogas di Mazzocchio.
Ha anche confermato che al momento opportuno verrà a Pontinia a partecipare ad una pubblica assemblea.
Oggetto dell’incontro di oggi tra il presidente della Regione Lazio e l’amministrazione comunale di Pontinia anche il progetto della centrale a biomasse che ha avuto dalla Regione Lazio il VIA, anche se con gli errori dei “comuni” di Codarda, Fossanova e Sonnino Scalo.
Al termine dell’incontro il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo ha espresso la sua soddisfazione di avere dalla parte dei cittadini del comune da lui amministrato, ma anche dell’intero comprensorio, anche il massimo esponente del governo regionale.
I mesi di gennaio e febbraio saranno cruciali per la sorte dei progetti delle 2 centrali (biomasse e turbogas) a poche centinaia di metri una dall’altra, ma anche dall’impianto di compostaggio esistente, nonché di 2 aziende a rischio rilevante.
A salutare i rappresentanti di Pontinia e ad esprimere la solidarietà e l'incoraggiamento a contrastare questi inutili e dannosi progetti diversi consiglieri comunali, tra questi il capogruppo dei verdi Enrico Fontana.
Pontinia 22 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Turbogas Pontinia, Marrazzo se ci sei......
Turbogas Pontinia, Marrazzo se ci sei......
Ormai più che un coro è una sola voce, tutti contrari alla centrale a turbogas di Pontinia.
Dopo Fontana e Zaratti, ma prima ancora Bonelli assessore regionale all´ambiente proprio con Marrazzo dalla primavera 2005 a quella 2006, sono contro questo progetto ritenuto inutile e dannoso si sono schierati tutti i consiglieri regionali eletti in provincia di Latina, Cirilli, Del Balzo, Di Resta, Forte, Moscardelli, ma anche quelli che fanno riferimento a rifondazione comunista, comunisti italiani, Italia dei Valori e Lista Storace, Nieri, Peduzzi, Pizzo e altri.
Tutti chiedono a gran voce al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo di mettere nero su bianco il parere tecnico e politico motivato in modo inoppugnabile, contrario a questa centrale che viene dichiarata inutile nel Piano Energetico Regionale e addirittura contraria agli stessi obiettivi del protocollo di Kyoto.
Ma chiedono anche la coerenza con quanto già deliberato in consiglio regionale nell´ottobre 2006 con la mozione contraria alla realizzazione e alle numerose dichiarazione dei vari esponenti in consiglio regionale.
Senza contare che lo stesso presidente, nell´apposito incontro presso la sede regionale di via della Pisana, nel luglio 2007, con il tema delle centrali a turbogas di Aprilia e Pontinia, aveva dichiarato: "nessuna intesa verrà concessa dalla Regione Lazio a progetti che creino nocumento (come quelli delle centrali a turbogas) alla salute".
Sappiamo anche per il governo nazionale valgono 2 criteri:
- per i cittadini che vogliono ridurre le emissioni, rendere più efficienti gli impianti, aumentare la coibentazione, ridurre i consumi, creano migliaia di posti di lavoro l´anno, produrre energia rinnovabile e naturale vale il silenzio rifiuto;
- per le aziende che al contrario, aumentano le emissioni, non producono energia naturale e rinnovabile, creano una decina di posti di lavoro, vale il silenzio (della Regione) assenso.
Quindi non si può certo sperare in una improbabile soluzione politica o ravvedimento.
A questo punto Marrazzo se ci sei....... E soprattutto se non ha cambiato parer in materia, tutti si aspettano il no, forte, chiaro e risolutivo. In caso contrario chi tace acconsente.
A meno che non vengano smentiti il piano energetico regionale già passato in giunta e nell´apposita commissione ambiente.
A meno che non si voglia amministrare con le contraddizioni della promozione dell´agricoltura di qualità, con relativi finanziamenti, iniziative, promozione (tra le quali 2 settimane fa la "Colossella") e progetti che renderanno impossibile tale agricoltura di qualità.
Di motivazioni contrarie tecniche, sociali, economiche, sanitarie, ambientali, occupazionali che rendono evidente l´inutilità di questa centrale sono state prodotte dalla stessa Regione Lazio, dall´amministrazione provinciale di Latina, dal comune di Pontinia, come da tutti i comuni limitrofi, addirittura dai cittadini, basta prenderne atto nel modo dovuto.
Pontinia 21 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Ormai più che un coro è una sola voce, tutti contrari alla centrale a turbogas di Pontinia.
Dopo Fontana e Zaratti, ma prima ancora Bonelli assessore regionale all´ambiente proprio con Marrazzo dalla primavera 2005 a quella 2006, sono contro questo progetto ritenuto inutile e dannoso si sono schierati tutti i consiglieri regionali eletti in provincia di Latina, Cirilli, Del Balzo, Di Resta, Forte, Moscardelli, ma anche quelli che fanno riferimento a rifondazione comunista, comunisti italiani, Italia dei Valori e Lista Storace, Nieri, Peduzzi, Pizzo e altri.
Tutti chiedono a gran voce al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo di mettere nero su bianco il parere tecnico e politico motivato in modo inoppugnabile, contrario a questa centrale che viene dichiarata inutile nel Piano Energetico Regionale e addirittura contraria agli stessi obiettivi del protocollo di Kyoto.
Ma chiedono anche la coerenza con quanto già deliberato in consiglio regionale nell´ottobre 2006 con la mozione contraria alla realizzazione e alle numerose dichiarazione dei vari esponenti in consiglio regionale.
Senza contare che lo stesso presidente, nell´apposito incontro presso la sede regionale di via della Pisana, nel luglio 2007, con il tema delle centrali a turbogas di Aprilia e Pontinia, aveva dichiarato: "nessuna intesa verrà concessa dalla Regione Lazio a progetti che creino nocumento (come quelli delle centrali a turbogas) alla salute".
Sappiamo anche per il governo nazionale valgono 2 criteri:
- per i cittadini che vogliono ridurre le emissioni, rendere più efficienti gli impianti, aumentare la coibentazione, ridurre i consumi, creano migliaia di posti di lavoro l´anno, produrre energia rinnovabile e naturale vale il silenzio rifiuto;
- per le aziende che al contrario, aumentano le emissioni, non producono energia naturale e rinnovabile, creano una decina di posti di lavoro, vale il silenzio (della Regione) assenso.
Quindi non si può certo sperare in una improbabile soluzione politica o ravvedimento.
A questo punto Marrazzo se ci sei....... E soprattutto se non ha cambiato parer in materia, tutti si aspettano il no, forte, chiaro e risolutivo. In caso contrario chi tace acconsente.
A meno che non vengano smentiti il piano energetico regionale già passato in giunta e nell´apposita commissione ambiente.
A meno che non si voglia amministrare con le contraddizioni della promozione dell´agricoltura di qualità, con relativi finanziamenti, iniziative, promozione (tra le quali 2 settimane fa la "Colossella") e progetti che renderanno impossibile tale agricoltura di qualità.
Di motivazioni contrarie tecniche, sociali, economiche, sanitarie, ambientali, occupazionali che rendono evidente l´inutilità di questa centrale sono state prodotte dalla stessa Regione Lazio, dall´amministrazione provinciale di Latina, dal comune di Pontinia, come da tutti i comuni limitrofi, addirittura dai cittadini, basta prenderne atto nel modo dovuto.
Pontinia 21 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
domenica 21 dicembre 2008
turbogas tutti contro, chi tace (Marrazzo) acconsente?
IL TEMPO
Scontro tra partiti dopo la prima autorizzazione concessa dal ministero dell'ambiente
Turbogas, bufera politica
Pontinia Sono in molti a invocare l'intervento della Regione
PONTINIA Bufera politica dopo che il ministero dell'ambiente ha dato il via libera alle procedure per la realizzazione di una centrale turbogas a Pontinia. Ieri il consigliere regionale del Gruppo Misto Fabrizio Cirilli e il capogruppo regionale dell'Udc Aldo Forte, hanno affermato in una nota congiunta che «sulla centrale di Pontinia si sta ripetendo la stessa situazione di Aprilia.
Ci riferiamo agli inutili e strumentali appelli rivolti a Marrazzo perché intervenga a difesa del territorio pontino contro l'assalto dei signori delle centrali turbogas, quando è ormai risaputo che senza gli atti amministrativi chiari che la Regione avrebbe dovuto porre in campo non si va da nessuna parte».
Diversa la posizione del consigliere regionale del Pd, Claudio Moscardelli: «Occorre una reazione immediata del presidente Marrazzo e della Regione al fianco del Comune di Pontinia e del sindaco Tombolillo dopo la vergognosa e gravissima concessione da parte del Ministro Prestigiacomo dell'autorizzazione ambientale integrata per la realizzazione di una centrale turbogas a Pontinia». «Se non vuole perdere la faccia una volta per tutte, il centrosinistra regionale farà bene ad ottenere e non solo chiedere una posizione netta e non equivoca del suo Presidente regionale contro la turbogas di Pontinia», dichiara Romolo del Balzo, consigliere regionale Fi. Enrico Fontana, Capogruppo dei Verdi in Regione, chiede a Marrazzo di intervenire e bloccare l'iter per la costruzione della centrale, mentre il capogruppo del Prc alla Regione, Ivano Peduzzi, e la consigliera Anna Pizzo. definiscono scndalosa l'autorizzazione del ministero dell'Ambiente e chiedono l'intervento immediato di Marrazzo.
Scontro tra partiti dopo la prima autorizzazione concessa dal ministero dell'ambiente
Turbogas, bufera politica
Pontinia Sono in molti a invocare l'intervento della Regione
PONTINIA Bufera politica dopo che il ministero dell'ambiente ha dato il via libera alle procedure per la realizzazione di una centrale turbogas a Pontinia. Ieri il consigliere regionale del Gruppo Misto Fabrizio Cirilli e il capogruppo regionale dell'Udc Aldo Forte, hanno affermato in una nota congiunta che «sulla centrale di Pontinia si sta ripetendo la stessa situazione di Aprilia.
Ci riferiamo agli inutili e strumentali appelli rivolti a Marrazzo perché intervenga a difesa del territorio pontino contro l'assalto dei signori delle centrali turbogas, quando è ormai risaputo che senza gli atti amministrativi chiari che la Regione avrebbe dovuto porre in campo non si va da nessuna parte».
Diversa la posizione del consigliere regionale del Pd, Claudio Moscardelli: «Occorre una reazione immediata del presidente Marrazzo e della Regione al fianco del Comune di Pontinia e del sindaco Tombolillo dopo la vergognosa e gravissima concessione da parte del Ministro Prestigiacomo dell'autorizzazione ambientale integrata per la realizzazione di una centrale turbogas a Pontinia». «Se non vuole perdere la faccia una volta per tutte, il centrosinistra regionale farà bene ad ottenere e non solo chiedere una posizione netta e non equivoca del suo Presidente regionale contro la turbogas di Pontinia», dichiara Romolo del Balzo, consigliere regionale Fi. Enrico Fontana, Capogruppo dei Verdi in Regione, chiede a Marrazzo di intervenire e bloccare l'iter per la costruzione della centrale, mentre il capogruppo del Prc alla Regione, Ivano Peduzzi, e la consigliera Anna Pizzo. definiscono scndalosa l'autorizzazione del ministero dell'Ambiente e chiedono l'intervento immediato di Marrazzo.
sabato 20 dicembre 2008
i verdi perdono un consigliere nella regione Lazio
Il consigliere della Regione Lazio Peppe Mariani, Presidente della Commissione Lavoro, Pari Opportunità, Politiche Sociali e Politiche Giovanili, vice Presidente della Commissione Sicurezza contrasto all’usura integrazione sociale e lotta alla criminalità, componente della Commissione Sanità e della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i popoli, comunica in data odierna, di uscire dal Gruppo dei Verdi per la pace e di aderire al Gruppo Lista civica per il Lazio. da www.peppemariani.it
domenica spegniamo le luci contro le centrali a turbogas e a biomasse
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
oggetto: domenica spegniamo le luci contro le centrali a turbogas e a biomasse
Due progetti sicuramente sgraditi ai cittadini di Pontinia e alla sua attuale amministrazione potrebbero concretizzarsi nei mesi di gennaio e fabbraio 2008.
Gli stessi progetti non rientrano nella necessaria programmazione della Regione e della provincia di Latina.
Volendo osservare la situazione dall'esterno, al di là degli studi sulla pericolosità, sulle emissioni nocive che nessuno mette in discussione, nemmeno le ditte proponenti, è evidente che nessuno degli impianti soddisfa il protocolo di Kyoto nè il famoso 20/20/20.
Perchè non sono impianti, come dichiarano i progetti di chi ne richiede la realizzazione, che hanno emissioni di diverse sostanze che cambiano l'atmosfera, la temperatura così come l'equilibrio idraulico. Altrettanto è stato certificato nelle discusse fasi di approvazione (VIA-AIA). Tanto è vero che numerose (quasi un centinaio) le varie prescrizione per cercare di far rientrare nella norma dei progetti che non soddisfano le varie condizioni di legge. Non soddisfano il protocollo di Kyoto perchè non sono certo ad energia naturale e rinnovabile, nè soddisfano la riduzione delle emissioni del 20% entro il 2020 (20/20/20).
Inoltre non sono sicuramente in sostituzione di altre centrali più inquinanti ma si vanno ad aggiungere alle emissioni già elevate e alla produzione di energia che nella Regione Lazio è già doppia rispetto a quella consumata. L'alternativa c'è, è l'energia rinnovabile e naturale, eolica, solare, fotovoltaica. Tra l'altro, come dichiarato dalle stesse ditte che propongono gli impianti delle centrali a turbogas e a biomasse l'impiego del personale sarà scarso (20 unità). Al contrario la produzione di energia naturale e rinnovabile, a parità di produzione energetica crea migliaia di posti di lavoro. Oggi è anche possibile partecipare alla costruzione e agli utili degli impianti fotovoltaici in multiproprietà (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/12/campi-fotovoltaici-in-multipropriet.html). Per questi motivi occorre dare un segnale che sia di esempio, di cultura e anche di speranza, aderendo all'iniziativa "candle night" spegnendo le luci almeno 2 ore domenica prossima. A questa dovranno seguire, vista la gravità della situazione dei 2 pericolo incombenti sull'economia, sulla salute e sull'ambiente della pianura pontina, altre. A questo scopo propongo di indire una pubblica assemblea e un consiglio comunale aperto a tutte le amministrazioni comunali interessate, facendo seguito all'incontro di Priverno per spiegare, fornire notizie e informazioni sull'iter delle pratiche, ma anche per definire una strategia di difesa territoriale. Dovranno seguire incontri tecnici ristretti con esperti tecnico-legali-amministrativi per non lasciare nulla di intentato per contrastare i progetti indesiderati.
Pontinia 19 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
NATALE: DOMENICA 'CANDLE NIGHT', DUE ORE STOP A ELETTRICITA'
(ANSA) - MILANO, 19 DIC - Due ore con la 'spina staccata', per prenderci una pausa dalle corse pre-natalizie e dallo stress quotidiano, cenando o leggendo un buon libro a lume di candela: domenica e' la data fissata per la 'Candle night', la serata per l'ambiente e per il risparmio energetico, nella quale i cittadini di tutto il mondo sono invitati a spegnere le luci dalle 20 alle 22. 'Candle night', spiega in un comunicato Epson Italia che si occupa dell'iniziativa internazionale per il nostro Paese, e'''un'iniziativa di protesta diventata un movimento per la serenita'''. Nata in Canada nel 2001, si tiene due volte all'anno: il 21 giugno, solstizio d'estate, e il 21 dicembre, solstizio d'inverno. L'obiettivo dell'iniziativa e' di ''elevare la soglia di consapevolezza delle persone verso il riscaldamento globale e il risparmio energetico''. Lo scorso giugno, informano i responsabili, nel solo Giappone hanno partecipato oltre 73 mila aziende che hanno permesso di risparmiare complessivamente quasi un milione e 151 mila chilowattora di elettricita'. (ANSA). I43-LH
19/12/2008 11:59
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oggetto: domenica spegniamo le luci contro le centrali a turbogas e a biomasse
Due progetti sicuramente sgraditi ai cittadini di Pontinia e alla sua attuale amministrazione potrebbero concretizzarsi nei mesi di gennaio e fabbraio 2008.
Gli stessi progetti non rientrano nella necessaria programmazione della Regione e della provincia di Latina.
Volendo osservare la situazione dall'esterno, al di là degli studi sulla pericolosità, sulle emissioni nocive che nessuno mette in discussione, nemmeno le ditte proponenti, è evidente che nessuno degli impianti soddisfa il protocolo di Kyoto nè il famoso 20/20/20.
Perchè non sono impianti, come dichiarano i progetti di chi ne richiede la realizzazione, che hanno emissioni di diverse sostanze che cambiano l'atmosfera, la temperatura così come l'equilibrio idraulico. Altrettanto è stato certificato nelle discusse fasi di approvazione (VIA-AIA). Tanto è vero che numerose (quasi un centinaio) le varie prescrizione per cercare di far rientrare nella norma dei progetti che non soddisfano le varie condizioni di legge. Non soddisfano il protocollo di Kyoto perchè non sono certo ad energia naturale e rinnovabile, nè soddisfano la riduzione delle emissioni del 20% entro il 2020 (20/20/20).
Inoltre non sono sicuramente in sostituzione di altre centrali più inquinanti ma si vanno ad aggiungere alle emissioni già elevate e alla produzione di energia che nella Regione Lazio è già doppia rispetto a quella consumata. L'alternativa c'è, è l'energia rinnovabile e naturale, eolica, solare, fotovoltaica. Tra l'altro, come dichiarato dalle stesse ditte che propongono gli impianti delle centrali a turbogas e a biomasse l'impiego del personale sarà scarso (20 unità). Al contrario la produzione di energia naturale e rinnovabile, a parità di produzione energetica crea migliaia di posti di lavoro. Oggi è anche possibile partecipare alla costruzione e agli utili degli impianti fotovoltaici in multiproprietà (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/12/campi-fotovoltaici-in-multipropriet.html). Per questi motivi occorre dare un segnale che sia di esempio, di cultura e anche di speranza, aderendo all'iniziativa "candle night" spegnendo le luci almeno 2 ore domenica prossima. A questa dovranno seguire, vista la gravità della situazione dei 2 pericolo incombenti sull'economia, sulla salute e sull'ambiente della pianura pontina, altre. A questo scopo propongo di indire una pubblica assemblea e un consiglio comunale aperto a tutte le amministrazioni comunali interessate, facendo seguito all'incontro di Priverno per spiegare, fornire notizie e informazioni sull'iter delle pratiche, ma anche per definire una strategia di difesa territoriale. Dovranno seguire incontri tecnici ristretti con esperti tecnico-legali-amministrativi per non lasciare nulla di intentato per contrastare i progetti indesiderati.
Pontinia 19 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
NATALE: DOMENICA 'CANDLE NIGHT', DUE ORE STOP A ELETTRICITA'
(ANSA) - MILANO, 19 DIC - Due ore con la 'spina staccata', per prenderci una pausa dalle corse pre-natalizie e dallo stress quotidiano, cenando o leggendo un buon libro a lume di candela: domenica e' la data fissata per la 'Candle night', la serata per l'ambiente e per il risparmio energetico, nella quale i cittadini di tutto il mondo sono invitati a spegnere le luci dalle 20 alle 22. 'Candle night', spiega in un comunicato Epson Italia che si occupa dell'iniziativa internazionale per il nostro Paese, e'''un'iniziativa di protesta diventata un movimento per la serenita'''. Nata in Canada nel 2001, si tiene due volte all'anno: il 21 giugno, solstizio d'estate, e il 21 dicembre, solstizio d'inverno. L'obiettivo dell'iniziativa e' di ''elevare la soglia di consapevolezza delle persone verso il riscaldamento globale e il risparmio energetico''. Lo scorso giugno, informano i responsabili, nel solo Giappone hanno partecipato oltre 73 mila aziende che hanno permesso di risparmiare complessivamente quasi un milione e 151 mila chilowattora di elettricita'. (ANSA). I43-LH
19/12/2008 11:59
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venerdì 19 dicembre 2008
parere istruttorio conclusivo domanda AIA centrale a turbogas Pontinia
parere istruttorio conclusivo domanda AIA centrale a turbogas Pontinia
Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, commissione istruttoria per l’autorizzazione integrata ambientale ha trasmesso il 10 dicembre 2008 il parere istruttorio conclusivo della domanda AIA presentata da AceaElectrabel Spa – Centrale termoelettrica di Pontinia, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lettera b del decreto 153/07, a firma del presidente della commissione IPPC Ing. Dario Ticali.
Il documento di 59 pagine è composto dagli atti normativi di cui si è presa visione, gli atti presupposti, dell’attività autorizzata si è analizzato l’assetto produttivo previsto e il quadro autorizzativi attuale. Vengono riportate i convincimenti e le motivazioni, le autorizzazioni sostituite. In merito al rispetto dei principi generali dell’autorizzazione integrata ambientale si è analizzato:
aria – acqua – rumore – suolo, sottosuolo e acque sotterranee – gestione dei rifiuti – utilizzo efficiente dell’energia – ripristino del sito alla cessazione dell’attività – sicurezza e rischio di incidente – piano di monitoraggio e controllo.
Per i limiti e prescrizioni:
- 1. fase di emissione dell’ordine e realizzazione impianto;
- 2 fase di commissionino e prove funzionali dell’impianto;
- 3 fase di esercizio normale.
Sono riportati inoltre il piano di monitoraggio e controllo (PMC) e obblighi di notifica, le salvaguardie finanziarie e le sanzioni, la durata, il rinnovo e il riesame.
Pontinia 19 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, commissione istruttoria per l’autorizzazione integrata ambientale ha trasmesso il 10 dicembre 2008 il parere istruttorio conclusivo della domanda AIA presentata da AceaElectrabel Spa – Centrale termoelettrica di Pontinia, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lettera b del decreto 153/07, a firma del presidente della commissione IPPC Ing. Dario Ticali.
Il documento di 59 pagine è composto dagli atti normativi di cui si è presa visione, gli atti presupposti, dell’attività autorizzata si è analizzato l’assetto produttivo previsto e il quadro autorizzativi attuale. Vengono riportate i convincimenti e le motivazioni, le autorizzazioni sostituite. In merito al rispetto dei principi generali dell’autorizzazione integrata ambientale si è analizzato:
aria – acqua – rumore – suolo, sottosuolo e acque sotterranee – gestione dei rifiuti – utilizzo efficiente dell’energia – ripristino del sito alla cessazione dell’attività – sicurezza e rischio di incidente – piano di monitoraggio e controllo.
Per i limiti e prescrizioni:
- 1. fase di emissione dell’ordine e realizzazione impianto;
- 2 fase di commissionino e prove funzionali dell’impianto;
- 3 fase di esercizio normale.
Sono riportati inoltre il piano di monitoraggio e controllo (PMC) e obblighi di notifica, le salvaguardie finanziarie e le sanzioni, la durata, il rinnovo e il riesame.
Pontinia 19 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Marrazzo a Pontinia il 29 febbraio 2009
Come preannunciato domenica dal sindaco Tombolillo nella manifestazione contro la turbogas, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo verrà a Pontinia a spiegare la posizione dell'Ente da lui presieduto sulle centrali a turbogas, biomasse, rifiuti, raccolta differenziata, inceneritore il 29 febbraio 2009 ospite di un'attesa assemblea pubblica.
Il presidente sarà a Pontinia per l'intera giornata.
Visiterà le scuole, i vari musei, le opere pubbliche, le infrastrutture, le aziende agricole e di trasformazione prospettando importanti finanziamenti.
Il presidente sarà a Pontinia per l'intera giornata.
Visiterà le scuole, i vari musei, le opere pubbliche, le infrastrutture, le aziende agricole e di trasformazione prospettando importanti finanziamenti.
eran 300 eran giovani e forti
Secondo l'addetto stampa di Paolo Torelli che scrive su Il Caffè in distribuzione da ieri, domenica eravamo 300 e non 2000 come Andrea Zuccaro, componente del direttivo della rete, ha scritto lunedi su Latina Oggi.
E' chiaro che non eravamo nè 300 nè 2000.
Tra majorette, banda, scuola, forze dell'ordine, parenti dell'uno e dell'altro, espositori, politici e amministratori, piazzaroli della domenica, da soli superavano le 300 unità.
E' chiaro che non eravamo nè 300 nè 2000.
Tra majorette, banda, scuola, forze dell'ordine, parenti dell'uno e dell'altro, espositori, politici e amministratori, piazzaroli della domenica, da soli superavano le 300 unità.
giovedì 18 dicembre 2008
AIA favorevole per la turbogas
Dalle prime informazioni la conferenza dei servizi per il rilascio dell'AIA alla centrale a turbogas è stata favorevole alla centrale, nonostante il duro intervento contrario alla realizzazione del sindaco dottor Eligio Tombolillo presente alla conferenza insieme all'assessore Patrizia Sperlonga.
Adesso si passa alle prossime fasi burocratiche.
Probabilmente a febbraio sarà fissato l'appuntamento per il rilascio dell'autorizzazione a costruire la centrale a turbogas.
Adesso si passa alle prossime fasi burocratiche.
Probabilmente a febbraio sarà fissato l'appuntamento per il rilascio dell'autorizzazione a costruire la centrale a turbogas.
A Natale tutti più buoni tranne gli inquinatori?
Continuo a ricevere sul mio blog commenti non certo positivi sulla stupidità umana, sulla mancanza dei diritti civili e sociali, cioè sull'attuale legge e prassi per la costruzione di centrali elettriche inutili (molte delle regioni coinvolte producono molto più dell'energia che consumano) e dannose (i danni, le malattie, l'inquinamento sono sotto gli occhi di tutti, tranne di quelli che non li hanno foderati di prosciutto o di bigliettoni o estratti conto).
Ringrazio tutti coloro che intervengono nel silenzio o peggio nell'assenza dell'informazione pubblica, di giornali e organi di informazione soggette (giustamente?) alle leggi di mercato, quindi del guadagno che magari selezionano notizie che potrebbero distogliere pubblicità?
La resistenza contro la follia continua.
Oggi è il 18 dicembre natale di Pontinia che potrebbe anche rappresentare, se venisse approvata nella conferenza dei servizi di oggi, presso il ministero dell'ambiente, l'autorizzazione integrata ambientale, il progetto della turbogas, la fine del giardino che la bonifica aveva creato.
Se questo sta avvenendo l'uomo crea ma l'uomo distrugge per avidità.
A tutti i cittadini e le amministrazioni che subiscono il torto, l'espropriazione dei diritti civili e sociali, l'espressione del proprio pensiero, volontà, decisione, cioè vengono privati della libertà dai costruttori di centrali elettriche inutili e dannose come avviene per San Severo e come potrebbe accadere per Aprilia e Pontinia va la mia solidarietà. A Natale siamo tutti più buoni? sicuramente questo non avviene per gli inquinatori, avvelenatori, approfittatori, mercificatori. Però la speranza che la follia umana si fermi prima di sprofondare nel baratro c'è.
Pontinia 18 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Ringrazio tutti coloro che intervengono nel silenzio o peggio nell'assenza dell'informazione pubblica, di giornali e organi di informazione soggette (giustamente?) alle leggi di mercato, quindi del guadagno che magari selezionano notizie che potrebbero distogliere pubblicità?
La resistenza contro la follia continua.
Oggi è il 18 dicembre natale di Pontinia che potrebbe anche rappresentare, se venisse approvata nella conferenza dei servizi di oggi, presso il ministero dell'ambiente, l'autorizzazione integrata ambientale, il progetto della turbogas, la fine del giardino che la bonifica aveva creato.
Se questo sta avvenendo l'uomo crea ma l'uomo distrugge per avidità.
A tutti i cittadini e le amministrazioni che subiscono il torto, l'espropriazione dei diritti civili e sociali, l'espressione del proprio pensiero, volontà, decisione, cioè vengono privati della libertà dai costruttori di centrali elettriche inutili e dannose come avviene per San Severo e come potrebbe accadere per Aprilia e Pontinia va la mia solidarietà. A Natale siamo tutti più buoni? sicuramente questo non avviene per gli inquinatori, avvelenatori, approfittatori, mercificatori. Però la speranza che la follia umana si fermi prima di sprofondare nel baratro c'è.
Pontinia 18 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
assemblea contro turbogas Aprilia oggi
Assemblea Pubblica
Giovedì 18 Dicembre alle ore 21:00
Centro SADA (Ex Cral) di Via delle Margherite
Ordine del giorno:
- Resoconto manifestazione di domenica ed aggiornamento su presunte denunce
- Aggiornamento esito incontro presso Ministero Sviluppo Economico
- Aggiornamento esito iter legale
- Definizione prossime iniziative della Rete
Visto che la notizia non è apparsa su nessun giornale, per cortesia spargiamo la voce con i nostri conoscenti (non solo via mail ma anche via telefonoe a voce) e se possibile pubblichiamo l'avviso sul sito web.
PER LE FORZE DELL'ORDINE:
visto l'argomento particolarmente scottante, la presenza di personale, anche solo in borghese, non è gradito.....grazie della vostra comprensione.
Giovedì 18 Dicembre alle ore 21:00
Centro SADA (Ex Cral) di Via delle Margherite
Ordine del giorno:
- Resoconto manifestazione di domenica ed aggiornamento su presunte denunce
- Aggiornamento esito incontro presso Ministero Sviluppo Economico
- Aggiornamento esito iter legale
- Definizione prossime iniziative della Rete
Visto che la notizia non è apparsa su nessun giornale, per cortesia spargiamo la voce con i nostri conoscenti (non solo via mail ma anche via telefonoe a voce) e se possibile pubblichiamo l'avviso sul sito web.
PER LE FORZE DELL'ORDINE:
visto l'argomento particolarmente scottante, la presenza di personale, anche solo in borghese, non è gradito.....grazie della vostra comprensione.
mercoledì 17 dicembre 2008
AIA-IPPC turbogas Pontinia è tutto perduto?
Domani secondo la rete di Pontinia, come da commento ad altro post, si terrà la Convocazione Conferenza dei Servizi di cui all'articolo 5 comma 10, del D.lgs n. 59/05 per il rilascio di Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale termoelettrica ACEALECTRABEL PRODUZIONE S.P.A. sita in Pontinia (LT).
Sempre secondo la rete tale convocazione è stata protocollata il 12/12.
Il Sindaco mi ha confermato l'appuntamento.
Era mia intenzione presentare altre osservazioni, come prevede lo stesso decreto, ma ormai mi sembra inutile.
Sempre secondo la rete tale convocazione è stata protocollata il 12/12.
Il Sindaco mi ha confermato l'appuntamento.
Era mia intenzione presentare altre osservazioni, come prevede lo stesso decreto, ma ormai mi sembra inutile.
conferenza dei servizi per la turbogas pontinia
estratto articolo 5 decreto legislativo 59/2005 del 18 febbraio 2005
10. L'autorita' competente, ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, convoca apposita conferenza dei servizi ai sensi degli articoli 14, 14-ter, commi da 1 a 3 e da 6 a 9, e 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, alla quale invita le amministrazioni competenti in materia ambientale e comunque, nel caso di impianti di competenza statale, i Ministeri dell'interno, della salute e delle attivita' produttive.
11. Nell'ambito della conferenza dei servizi di cui al comma 10 sono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265. In presenza di circostanze intervenute successivamente al rilascio dell'autorizzazione di cui al presente decreto, il sindaco, qualora lo ritenga necessario nell'interesse della salute pubblica, chiede all'autorita' competente di verificare la necessita' di riesaminare l'autorizzazione rilasciata, ai sensi dell'articolo 9, comma 4.
12. Acquisite le determinazioni delle amministrazioni coinvolte nel procedimento e considerate le osservazioni di cui al comma 8, l'autorita' competente rilascia, entro centocinquanta giorni dalla presentazione della domanda, un'autorizzazione contenente le condizioni che garantiscono la conformita' dell'impianto ai requisiti previsti nel presente decreto, oppure nega l'autorizzazione in caso di non conformita' ai requisiti di cui al presente decreto.
L'autorizzazione per impianti di competenza statale di cui all'allegato V del presente decreto e' rilasciata con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio; in caso di impianti sottoposti a procedura di valutazione di impatto ambientale, il termine di cui sopra e' sospeso fino alla conclusione di tale procedura. L'autorizzazione integrata ambientale non puo' essere comunque rilasciata prima della conclusione del procedimento di valutazione di impatto ambientale.
13. L'autorita' competente puo' chiedere integrazioni alla documentazione, anche al fine di valutare la applicabilita' di specifiche misure alternative o aggiuntive, indicando il termine massimo non inferiore a trenta giorni per la presentazione della documentazione integrativa; in tal caso, il termine di cui al comma 12, nonche' il termine previsto per la conclusione dei lavori della conferenza dei servizi di cui al comma 10, si intendono sospesi fino alla presentazione della documentazione integrativa.
14. L'autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi del presente decreto, sostituisce ad ogni effetto ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale previsti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione, fatte salve le disposizioni di cui al decreto legislativo
17 agosto 1999, n. 334, e le autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di recepimento della direttiva 2003/87/CE. L'autorizzazione integrata ambientale sostituisce, in ogni caso, le autorizzazioni di cui all'elenco riportato nell'allegato II. L'elenco riportato nell'allegato II, ove necessario, e' modificato con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con i Ministri delle attivita' produttive e della salute, 'intesa con la Conferenza unificata istituita ai sensi del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
15. Copia dell'autorizzazione integrata ambientale e di qualsiasi suo successivo aggiornamento, e' messa a disposizione del pubblico, presso l'ufficio di cui al comma 6. Presso il medesimo ufficio sono inoltre rese disponibili informazioni relative alla partecipazione del pubblico al procedimento.
10. L'autorita' competente, ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, convoca apposita conferenza dei servizi ai sensi degli articoli 14, 14-ter, commi da 1 a 3 e da 6 a 9, e 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, alla quale invita le amministrazioni competenti in materia ambientale e comunque, nel caso di impianti di competenza statale, i Ministeri dell'interno, della salute e delle attivita' produttive.
11. Nell'ambito della conferenza dei servizi di cui al comma 10 sono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265. In presenza di circostanze intervenute successivamente al rilascio dell'autorizzazione di cui al presente decreto, il sindaco, qualora lo ritenga necessario nell'interesse della salute pubblica, chiede all'autorita' competente di verificare la necessita' di riesaminare l'autorizzazione rilasciata, ai sensi dell'articolo 9, comma 4.
12. Acquisite le determinazioni delle amministrazioni coinvolte nel procedimento e considerate le osservazioni di cui al comma 8, l'autorita' competente rilascia, entro centocinquanta giorni dalla presentazione della domanda, un'autorizzazione contenente le condizioni che garantiscono la conformita' dell'impianto ai requisiti previsti nel presente decreto, oppure nega l'autorizzazione in caso di non conformita' ai requisiti di cui al presente decreto.
L'autorizzazione per impianti di competenza statale di cui all'allegato V del presente decreto e' rilasciata con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio; in caso di impianti sottoposti a procedura di valutazione di impatto ambientale, il termine di cui sopra e' sospeso fino alla conclusione di tale procedura. L'autorizzazione integrata ambientale non puo' essere comunque rilasciata prima della conclusione del procedimento di valutazione di impatto ambientale.
13. L'autorita' competente puo' chiedere integrazioni alla documentazione, anche al fine di valutare la applicabilita' di specifiche misure alternative o aggiuntive, indicando il termine massimo non inferiore a trenta giorni per la presentazione della documentazione integrativa; in tal caso, il termine di cui al comma 12, nonche' il termine previsto per la conclusione dei lavori della conferenza dei servizi di cui al comma 10, si intendono sospesi fino alla presentazione della documentazione integrativa.
14. L'autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi del presente decreto, sostituisce ad ogni effetto ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale previsti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione, fatte salve le disposizioni di cui al decreto legislativo
17 agosto 1999, n. 334, e le autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di recepimento della direttiva 2003/87/CE. L'autorizzazione integrata ambientale sostituisce, in ogni caso, le autorizzazioni di cui all'elenco riportato nell'allegato II. L'elenco riportato nell'allegato II, ove necessario, e' modificato con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con i Ministri delle attivita' produttive e della salute, 'intesa con la Conferenza unificata istituita ai sensi del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
15. Copia dell'autorizzazione integrata ambientale e di qualsiasi suo successivo aggiornamento, e' messa a disposizione del pubblico, presso l'ufficio di cui al comma 6. Presso il medesimo ufficio sono inoltre rese disponibili informazioni relative alla partecipazione del pubblico al procedimento.
il 75% dei cittadini di Pontinia domenica ha detto no alla turbogas
il 75% dei cittadini di Pontinia domenica ha detto no alla turbogas
Secondo la rete di Pontinia oltre 2 mila persone erano presenti domenica mattina alla manifestazione contro la turbogas, non si hanno notizie della stima della Questura, quindi si presuppone, visto anche l’ampia presenza di forze dell’ordine, che la cifra sia corretta.
Praticamente un pontiniano su 6 era presente.
Considerando le persone malate, fuori sede, impegnate per lavoro, attività sportive e religiose, gli anziani o i bambini che non potevano essere presenti un pontiniano su 4 ha aderito alla manifestazione.
Se si tiene conto che non vi erano manifesti, che la notizia è stata data sui giornali, su tv private o sui blog, che potenzialmente coloro che in questo modo vengono informati possono arrivare a circa 3 mila persone, abbiamo che il 75% dei cittadini di Pontinia domenica ha detto no alla turbogas.
Pontinia 17 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Secondo la rete di Pontinia oltre 2 mila persone erano presenti domenica mattina alla manifestazione contro la turbogas, non si hanno notizie della stima della Questura, quindi si presuppone, visto anche l’ampia presenza di forze dell’ordine, che la cifra sia corretta.
Praticamente un pontiniano su 6 era presente.
Considerando le persone malate, fuori sede, impegnate per lavoro, attività sportive e religiose, gli anziani o i bambini che non potevano essere presenti un pontiniano su 4 ha aderito alla manifestazione.
Se si tiene conto che non vi erano manifesti, che la notizia è stata data sui giornali, su tv private o sui blog, che potenzialmente coloro che in questo modo vengono informati possono arrivare a circa 3 mila persone, abbiamo che il 75% dei cittadini di Pontinia domenica ha detto no alla turbogas.
Pontinia 17 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Campi fotovoltaici in multiproprietà
Campi fotovoltaici in multiproprietà
La nascita di impianti fotovoltaici in multiproprietà consente a chi non ha la possibilità di installarne uno sul tetto di casa di beneficiare comunque dei ritorni economici dell'energia solare. Questa formula ha iniziato a presentarsi sul mercato in occasione del primo conto energia fotovoltaico, nel 2005, per rispondere a quante persone interessate al fotovoltaico vivono in città, ossia in luoghi in cui le abitazioni si espandono verso l'alto e si presentano poco adatte alla tecnologia solare.
Impianto solare in comune tra più persone
Il progetto dei campi fotovoltaici in multiproprietà, ossia degli impianti in comune, si è progressivamente affermato in ambito finanziario e tecnologico. Imprese e famiglie interessate al fotovoltaico acquistano una quota dell'impianto diventando a tutti gli effetti co-proprietari dello stesso e dei suoi ricavi economici. Il campo è solitamente di grandi dimensioni ed è realizzato in luoghi idonei a massimizzare la produzione di energia solare. Ha il vantaggio di godere di costi fissi unitari minori, grazie alla maggiore scala di produzione e al totale del capitale investito più elevato. Inoltre, essendo gli impianti concentrati in un unico luogo sono più facilmente agibili per la manutenzione tecniche e possono essere controllati ed assicurati contro i furti.
Vantaggi dei campi fotovoltaici in multiproprietà
possibilità di godere dei benefici dell'energia fotovoltaica anche in mancanza dei requisiti tecnici;
nessun costo tecnico, assicurativo o di manutenzione;
quota dell'investimento personalizzabile;
scelta del sito dell'impianto fotovoltaico in base alle migliori condizioni di insolazione;
accesso più facile ai finanziamenti grazie alla presenza del business plan del progetto;
nessun costo individuale per la consulenza, spesso necessaria in Italia per adempiere alle numerose (troppe) procedure burocratiche;
20081215
www.ecoage.it
La nascita di impianti fotovoltaici in multiproprietà consente a chi non ha la possibilità di installarne uno sul tetto di casa di beneficiare comunque dei ritorni economici dell'energia solare. Questa formula ha iniziato a presentarsi sul mercato in occasione del primo conto energia fotovoltaico, nel 2005, per rispondere a quante persone interessate al fotovoltaico vivono in città, ossia in luoghi in cui le abitazioni si espandono verso l'alto e si presentano poco adatte alla tecnologia solare.
Impianto solare in comune tra più persone
Il progetto dei campi fotovoltaici in multiproprietà, ossia degli impianti in comune, si è progressivamente affermato in ambito finanziario e tecnologico. Imprese e famiglie interessate al fotovoltaico acquistano una quota dell'impianto diventando a tutti gli effetti co-proprietari dello stesso e dei suoi ricavi economici. Il campo è solitamente di grandi dimensioni ed è realizzato in luoghi idonei a massimizzare la produzione di energia solare. Ha il vantaggio di godere di costi fissi unitari minori, grazie alla maggiore scala di produzione e al totale del capitale investito più elevato. Inoltre, essendo gli impianti concentrati in un unico luogo sono più facilmente agibili per la manutenzione tecniche e possono essere controllati ed assicurati contro i furti.
Vantaggi dei campi fotovoltaici in multiproprietà
possibilità di godere dei benefici dell'energia fotovoltaica anche in mancanza dei requisiti tecnici;
nessun costo tecnico, assicurativo o di manutenzione;
quota dell'investimento personalizzabile;
scelta del sito dell'impianto fotovoltaico in base alle migliori condizioni di insolazione;
accesso più facile ai finanziamenti grazie alla presenza del business plan del progetto;
nessun costo individuale per la consulenza, spesso necessaria in Italia per adempiere alle numerose (troppe) procedure burocratiche;
20081215
www.ecoage.it
martedì 16 dicembre 2008
turbogas e dopo la manifestazione?
Secondo gli organizzatori della rete di Pontinia la manifestazione di domenica contro la turbogas è riuscita benissimo con oltre 2 mila presenze, come riporta uno dei componenti del direttivo negli articoli su:
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/15_12_2008/pag17sabaudia.pdf.
E' chiaro che adesso, archiviata questa iniziativa, ne occorrono altre come il parallelo di Aprilia insegna.
Anzitutto bisogna capitalizzare la posizione della Regione con l'incontro che da mesi viene atteso nella "prossima settimana" tra il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo e il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.
Poi è necessario inviare osservazioni, da parte dei cittadini e delle associazioni, alla commissione AIA-IPPC che sta per completare il relativo iter ed emettere l'ennesimo parere favorevole, nonostante, come fa notare la stessa commissione, diverse imprecisioni e lacune.
Bisogna anche far rilevare l'incompatibilità della centrale a turbogas con la Sep, ma acnhe con la centrale a biomasse e con le altre industrie a rischio rilevante soggette alla direttiva Seveso, quelle insalubri.
Sicuramente bisognerà fronteggiare anche la campagna pubblicitaria della ditta proponente che sta cercando di far valere le proprie ragioni.
Pontinia 16 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/15_12_2008/pag17sabaudia.pdf.
E' chiaro che adesso, archiviata questa iniziativa, ne occorrono altre come il parallelo di Aprilia insegna.
Anzitutto bisogna capitalizzare la posizione della Regione con l'incontro che da mesi viene atteso nella "prossima settimana" tra il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo e il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.
Poi è necessario inviare osservazioni, da parte dei cittadini e delle associazioni, alla commissione AIA-IPPC che sta per completare il relativo iter ed emettere l'ennesimo parere favorevole, nonostante, come fa notare la stessa commissione, diverse imprecisioni e lacune.
Bisogna anche far rilevare l'incompatibilità della centrale a turbogas con la Sep, ma acnhe con la centrale a biomasse e con le altre industrie a rischio rilevante soggette alla direttiva Seveso, quelle insalubri.
Sicuramente bisognerà fronteggiare anche la campagna pubblicitaria della ditta proponente che sta cercando di far valere le proprie ragioni.
Pontinia 16 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
più di 2 mila persone contro la turbogas
Latina Oggi lunedi 15 dicembre
PONTINIA c'è. Se serviva una conferma della contrarietà dei cittadini alla centrale Turbogas è arrivata nella giornata di ieri.
Venticinque stand gastronomici, tutte le maggiori organizzazioni sindacali degli agricoltori, i politici, dal sindaco di Pontinia fino a Domenico Di Resta, unico politico regionale a farsi vivo, hanno sottolineato il rifiuto ad una forma di sviluppo che non ha niente a che fare con la turbogas. E tutti, girando per gli stand, hanno potuto apprezzare quali sono le vere ricchezze dell'Agro Pontino. La mozzarella innanzitutto, una delle protagoniste principali, anche perchè la Regione Lazio, giovedì pomeriggio ha lanciato definitivamente il marchio «colossella».
Ma c'erano anche gli stand dei negozianti di Pontinia, iniziando dalle macellerie per finire agli alimentari. Ma la Turbogas è un progetto che tocca varie realtà dell'Agro Pontino. Ecco allora la presenza di commercianti, anzi artigiani, sarebbe meglio definirli, che sono venuti da Priverno e Sezze. Così come si sono presentate le istituzioni di molti comuni dell'Agro Pontino. «Porto il saluto e la solidarietà di Sezze, Priverno, Sonnino - ha detto il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo -.E' stata una manifestazione riuscitissima.
Il nostro territorio non può sopportare queste centrali. E quello che è esposto sui banchi ne è la testimonianza.Il connubio con i ragazzi della Rete è riuscito benissimo». Dopo di lui ha preso la parola il consigliere regionale del Pd Domenico Di Resta. Finora l'unico consigliere regionale che ha dimostrato la propria vicinanza ai problemi sollevati da questo impianto. «La Regione Lazio è contraria a questo impinato - ha detto Di Resta -. Così come è contrario il governatore Marrazzo. Il presidente lo confermerà anche in Consiglio regionale quando si discuterà il Piano energetico regionale». Anche la Provincia di Latina, con il suo assessore all'Ambiente Roberto Migliori ha confermato la propria contrarietà all'impianto. «La provincia è contraria a questi progetti - è stato il commento di Migliori -. Il presidente Cusani ha altri progetti per il futuro dell'Agro Pontino». Poi è stata la volta del Presidente della Rete, Poalo Cima.
«NON la vogliamo questa centrale - ha detto Cima -. Continueremo la nostra battaglia fino alla fine. La presenza di tutti questi commercianti, della scuola di Danza Modulo, della banda cittadina, degli agricoltori sono un chiaro segnale che la comunità è unita nella lotta a questi progetti dannosi per la salute e per la
nostra economia». Danilo Calvani del Cra in due parole ha dato il senso della protesta. «Siamo l'unica provincia italiana che ha avuto due centrali nucleari sul suo territorio. Ora saremmo l'unica ad avere anche due centrali Turbogas ». Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Coldiretti, rappresentanta da Nino Andriollo e dalla Cia. A dare manforte anche l’associazione «Città Partecipata» di Terracina. Un ringraziamento particolare, dicono gli orgnizzatori della Rete, va alla Protezione
civile di Pontinia, alle forze dell'ordine e ai dipendenti comunali che hanno permesso la realizzazione di una manifestazione unica nel suo genere per una realtà come Pontinia.
Andrea Zuccaro
C'ERANO almeno due mila
persone alla manifestazione per la difesa del territorio e per manifestare contro la
Turbogas. Un impegno che ha coivolto anche i commercianti, ma soprattutto gli
agricoltori del territorio. 20 esercizi commerciali, principalmente di Pontinia hanno
subito dato la loro adesione alla manifestazione. Così come gli agricoltori. Hanno preteso che tutte le organizzazioni sindacali fossero presenti per difendere il loro territorio e la loro sopravvivenza.
Bandiere, striscioni, materiale informativo e decine di trattori hanno fatto da coregrafia ad una festa particolare, comunque riuscita.
PONTINIA c'è. Se serviva una conferma della contrarietà dei cittadini alla centrale Turbogas è arrivata nella giornata di ieri.
Venticinque stand gastronomici, tutte le maggiori organizzazioni sindacali degli agricoltori, i politici, dal sindaco di Pontinia fino a Domenico Di Resta, unico politico regionale a farsi vivo, hanno sottolineato il rifiuto ad una forma di sviluppo che non ha niente a che fare con la turbogas. E tutti, girando per gli stand, hanno potuto apprezzare quali sono le vere ricchezze dell'Agro Pontino. La mozzarella innanzitutto, una delle protagoniste principali, anche perchè la Regione Lazio, giovedì pomeriggio ha lanciato definitivamente il marchio «colossella».
Ma c'erano anche gli stand dei negozianti di Pontinia, iniziando dalle macellerie per finire agli alimentari. Ma la Turbogas è un progetto che tocca varie realtà dell'Agro Pontino. Ecco allora la presenza di commercianti, anzi artigiani, sarebbe meglio definirli, che sono venuti da Priverno e Sezze. Così come si sono presentate le istituzioni di molti comuni dell'Agro Pontino. «Porto il saluto e la solidarietà di Sezze, Priverno, Sonnino - ha detto il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo -.E' stata una manifestazione riuscitissima.
Il nostro territorio non può sopportare queste centrali. E quello che è esposto sui banchi ne è la testimonianza.Il connubio con i ragazzi della Rete è riuscito benissimo». Dopo di lui ha preso la parola il consigliere regionale del Pd Domenico Di Resta. Finora l'unico consigliere regionale che ha dimostrato la propria vicinanza ai problemi sollevati da questo impianto. «La Regione Lazio è contraria a questo impinato - ha detto Di Resta -. Così come è contrario il governatore Marrazzo. Il presidente lo confermerà anche in Consiglio regionale quando si discuterà il Piano energetico regionale». Anche la Provincia di Latina, con il suo assessore all'Ambiente Roberto Migliori ha confermato la propria contrarietà all'impianto. «La provincia è contraria a questi progetti - è stato il commento di Migliori -. Il presidente Cusani ha altri progetti per il futuro dell'Agro Pontino». Poi è stata la volta del Presidente della Rete, Poalo Cima.
«NON la vogliamo questa centrale - ha detto Cima -. Continueremo la nostra battaglia fino alla fine. La presenza di tutti questi commercianti, della scuola di Danza Modulo, della banda cittadina, degli agricoltori sono un chiaro segnale che la comunità è unita nella lotta a questi progetti dannosi per la salute e per la
nostra economia». Danilo Calvani del Cra in due parole ha dato il senso della protesta. «Siamo l'unica provincia italiana che ha avuto due centrali nucleari sul suo territorio. Ora saremmo l'unica ad avere anche due centrali Turbogas ». Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Coldiretti, rappresentanta da Nino Andriollo e dalla Cia. A dare manforte anche l’associazione «Città Partecipata» di Terracina. Un ringraziamento particolare, dicono gli orgnizzatori della Rete, va alla Protezione
civile di Pontinia, alle forze dell'ordine e ai dipendenti comunali che hanno permesso la realizzazione di una manifestazione unica nel suo genere per una realtà come Pontinia.
Andrea Zuccaro
C'ERANO almeno due mila
persone alla manifestazione per la difesa del territorio e per manifestare contro la
Turbogas. Un impegno che ha coivolto anche i commercianti, ma soprattutto gli
agricoltori del territorio. 20 esercizi commerciali, principalmente di Pontinia hanno
subito dato la loro adesione alla manifestazione. Così come gli agricoltori. Hanno preteso che tutte le organizzazioni sindacali fossero presenti per difendere il loro territorio e la loro sopravvivenza.
Bandiere, striscioni, materiale informativo e decine di trattori hanno fatto da coregrafia ad una festa particolare, comunque riuscita.
lunedì 15 dicembre 2008
Pontinia e gli assessori di lungo corso
Battisti Valterino eletto consigliere comunale nel 2006 e assessore è l'unico debuttante nella giunta comunale.
I suoi colleghi Farris Giovanni assessore la prima volta nel 1994 e in consiglio comunale ininterrottamente dal 1998 (tranne la parentesi commissario per le dimissioni della giunta Mochi).
Pedretti Franco in consiglio comunale dal 1985 (tranne i 2 commissari) assessore con la giunta Ferrarese, poi con Tombolillo.
Subiaco Luigi consigliere dal 1985 (tranne i 2 commissari e la parentesi Tombolillo 2 dove gli era subentrata una delle figlie), assessore con Ferrarese, Simonetti, vicensidaco con Tombolillo 1 e 3, assessore con Mochi prima del dissesto.
Bilotta Ernesto entra in consiglio comunale nel 1990 assessore con Tombolillo.
Sperlonga Patrizia entra in consiglio comunale nel 1990 diventa assessore con il Tombolillo 2 e 3.
Forse è ora di aria e di forze nuove, di grinta e rinnovamento in giunta?
I suoi colleghi Farris Giovanni assessore la prima volta nel 1994 e in consiglio comunale ininterrottamente dal 1998 (tranne la parentesi commissario per le dimissioni della giunta Mochi).
Pedretti Franco in consiglio comunale dal 1985 (tranne i 2 commissari) assessore con la giunta Ferrarese, poi con Tombolillo.
Subiaco Luigi consigliere dal 1985 (tranne i 2 commissari e la parentesi Tombolillo 2 dove gli era subentrata una delle figlie), assessore con Ferrarese, Simonetti, vicensidaco con Tombolillo 1 e 3, assessore con Mochi prima del dissesto.
Bilotta Ernesto entra in consiglio comunale nel 1990 assessore con Tombolillo.
Sperlonga Patrizia entra in consiglio comunale nel 1990 diventa assessore con il Tombolillo 2 e 3.
Forse è ora di aria e di forze nuove, di grinta e rinnovamento in giunta?
domenica 14 dicembre 2008
Complimenti ai cittadini di Aprilia, alla rete no turbogas di Aprilia
Complimenti ai cittadini di Aprilia, alla rete no turbogas di Aprilia e alla sua amministrazione comunale insieme a quella delle cittadine vicine sembra abbiano dato una svolta forse decisiva per ottenere di essere ascoltati e di allontanare la realizzazione di un progetto negativo per la pianura pontina.
Mi riferisco ad alcuni passaggi che riporto in fondo alla nota sull’ennesima riuscita, partecipata (oltre 5 mila persone) manifestazione contro la turbogas, quella di oggi.
Di notevole importanza l’auspicato incontro con il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola della delegazione no-turbogas.
Come hanno ribadito nell’assemblea pubblica di mercoledì ad Aprilia 11 sindaci cittadini, e quindi gli stessi sindaci, si devono riappropriare del diritto alla salute, alla programmazione, progettazione, tutela, valorizzazione e salvaguardia del territorio e quindi dell’economia e del sociale.
Questa è l’unica strada per scongiurare il proliferare di progetti inutili e quindi dannosi.
Pontinia 14 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Dal comunicato della rete dei cittadini contro la turbogas di Aprilia “La manifestazione ed il sostegno di migliaia di cittadini ha permesso alla presidente della Rete, la professoressa Rita Leli, di ottenere l'impegno del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola per un incontro tra una delegazione no-turbogas e i funzionari del governo centrale della Repubblica. Un incontro ottenuto grazie anche all'intercessione del Prefetto di Latina Bruno Frattasi che ha dimostrato di comprendere le istanze e l'esasperazione dei cittadini e ritenuto necessario affrontare la vertenza turbogas di Aprilia in un vertice presso il ministero che sarà meglio definito nelle prossime settimane, ove la Rete Cittadini chiederà al governo di rivedere i propri piani energetici e studiare un'alternativa sostenibile all'impianto turbogas autorizzato a Campo di Carne.
Un'alternativa sostenibile sulla stregua di quella avanzata nelle scorse settimane a Sorgenia da alcuni consiglieri della maggioranza del Consiglio Regionale del Lazio.
Al termine di una manifestazione sulla cui straordinaria partecipazione in pochi avrebbero scommesso, al termine di una giornata in cui ancora una volta, a dispetto di chi pensava che il movimento del "no alla turbogas" fosse ormai acqua passata, migliaia di persone sono scese in piazza per manifestare pacificamente il proprio dissenso nei confronti di questo progetto scellerato. Questa è stata la dimostrazione che la gente crede che un'alternativa alla turbogas possa ancora essere discussa nei tavoli di concertazione e, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il segno tangibile che la popolazione non si è rassegnata, non considera chiusa la partita.”
Mi riferisco ad alcuni passaggi che riporto in fondo alla nota sull’ennesima riuscita, partecipata (oltre 5 mila persone) manifestazione contro la turbogas, quella di oggi.
Di notevole importanza l’auspicato incontro con il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola della delegazione no-turbogas.
Come hanno ribadito nell’assemblea pubblica di mercoledì ad Aprilia 11 sindaci cittadini, e quindi gli stessi sindaci, si devono riappropriare del diritto alla salute, alla programmazione, progettazione, tutela, valorizzazione e salvaguardia del territorio e quindi dell’economia e del sociale.
Questa è l’unica strada per scongiurare il proliferare di progetti inutili e quindi dannosi.
Pontinia 14 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Dal comunicato della rete dei cittadini contro la turbogas di Aprilia “La manifestazione ed il sostegno di migliaia di cittadini ha permesso alla presidente della Rete, la professoressa Rita Leli, di ottenere l'impegno del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola per un incontro tra una delegazione no-turbogas e i funzionari del governo centrale della Repubblica. Un incontro ottenuto grazie anche all'intercessione del Prefetto di Latina Bruno Frattasi che ha dimostrato di comprendere le istanze e l'esasperazione dei cittadini e ritenuto necessario affrontare la vertenza turbogas di Aprilia in un vertice presso il ministero che sarà meglio definito nelle prossime settimane, ove la Rete Cittadini chiederà al governo di rivedere i propri piani energetici e studiare un'alternativa sostenibile all'impianto turbogas autorizzato a Campo di Carne.
Un'alternativa sostenibile sulla stregua di quella avanzata nelle scorse settimane a Sorgenia da alcuni consiglieri della maggioranza del Consiglio Regionale del Lazio.
Al termine di una manifestazione sulla cui straordinaria partecipazione in pochi avrebbero scommesso, al termine di una giornata in cui ancora una volta, a dispetto di chi pensava che il movimento del "no alla turbogas" fosse ormai acqua passata, migliaia di persone sono scese in piazza per manifestare pacificamente il proprio dissenso nei confronti di questo progetto scellerato. Questa è stata la dimostrazione che la gente crede che un'alternativa alla turbogas possa ancora essere discussa nei tavoli di concertazione e, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il segno tangibile che la popolazione non si è rassegnata, non considera chiusa la partita.”
inceneritori, risposta a Tomasini (Nuovo Territorio)
Cara Alessia Tomasini grazie ancora dell’ospitalità nella sua rubrica del 9/12.
Non è mia intenzione diventare virus o antivirus, né ho la presunzione di essere indispensabile, tutt’altro. Gli inceneritori non risolvono il problema dei rifiuti lo spostano creando diossina e poi ogni tanto salta fuori il genio di turno che scopre che alimenti, colture, ambiente, latte materno hanno dei livelli di diossina pericolosi. Poi ti arriva la notizia dell’ennesimo malato di tumore, leucemia e o di altra grave malattia o dell’ennesima emergenza alimentare o sanitaria che sia. Qui non si tratta né di terrorismo, di augurare il male a qualcuno ci mancherebbe altro. L’umanità ha davanti a sé, per l’ennesima volta, il bivio se continuare la specie oppure distruggerla. Però questa volta sta distruggendo anche un numero notevole di specie animali e vegetali, anche questo è un bivio. Io non sono pessimista, al contrario, chi mi consoce sa che in tutte le situazioni, anche quelle gravi, riesco a trovare la speranza per un mondo migliore. Non da domani, da oggi. Scrivo questo perché non deve essere dalla paura che bisogna scegliere la riduzione, il riuso, il riciclo dei prodotti affinché non diventino rifiuti, non un problema o un costo per la società, una malattia o un’emergenza. Ma devono continuare ad essere una risorsa, un’opportunità per vivere meglio, cioè per creare lavoro, occupazione, attività, risorsa. Chi è pessimista, chi è negativo o semplicemente uno speculatore di paure (leggi emergenza), chi vuole approfittare dei bisogni e delle necessità vuole trasformare i rifiuti in problema. Al contrario per me non devono esistere rifiuti, cose, prodotti inutili. Altrimenti qualcuno un giorno potrebbe pensare che anche alcuni uomini o donne o bambini o anziani o razze lo sono. E magari aprire lager e forni. Queste cose sono state sconfitte dalla storia e siamo tutti d’accordo. Così come siamo tutti d’accordo nel doverci impegnare per lasciare un mondo migliore da costruire tutti insieme, come dice Soru, non con un compromesso ma con una mediazione verso l’alto e i migliori valori dell’umanità.
Grazie dell'attenzione e, se lo ritiene opportuno, dell'ospitalità.
Giorgio Libralato
caro Libralato, condivido in pieno la prima parte del suo intervento. Nel senso che chi le parla è una persona convinta che i tecnici, intesi come coloro che aggiustano i computer, in realtà li distruggono. Tu prendi un computer che funziona perfettamente. Chiami il tecnico per un aggiornamento e quello, il computer, comincia a sfornare problemi di tutti i tipi. Questo per dire che i maghi del Pc o Mac che sia, in realtà sono sciamani che iniettano il virus nella macchina e poi diventano indispensabili al sistema. Lo stesso discorso vale per chi sostiene gli inceneriotori e così via. Però attaccare questo tipo di sistema prendendolo a mazzate dall’esterno è inutile, non produce risultato. Chi contesta deve usare gli stessi mezzi. Iniettare il virus per poi essere indispensabili.
Alessia Tomasini pag. 21 Il Nuovo territorio martedi 9 dicembre 2008
http://www.parvapolis.it/ilterritorio091208.pdf
Non è mia intenzione diventare virus o antivirus, né ho la presunzione di essere indispensabile, tutt’altro. Gli inceneritori non risolvono il problema dei rifiuti lo spostano creando diossina e poi ogni tanto salta fuori il genio di turno che scopre che alimenti, colture, ambiente, latte materno hanno dei livelli di diossina pericolosi. Poi ti arriva la notizia dell’ennesimo malato di tumore, leucemia e o di altra grave malattia o dell’ennesima emergenza alimentare o sanitaria che sia. Qui non si tratta né di terrorismo, di augurare il male a qualcuno ci mancherebbe altro. L’umanità ha davanti a sé, per l’ennesima volta, il bivio se continuare la specie oppure distruggerla. Però questa volta sta distruggendo anche un numero notevole di specie animali e vegetali, anche questo è un bivio. Io non sono pessimista, al contrario, chi mi consoce sa che in tutte le situazioni, anche quelle gravi, riesco a trovare la speranza per un mondo migliore. Non da domani, da oggi. Scrivo questo perché non deve essere dalla paura che bisogna scegliere la riduzione, il riuso, il riciclo dei prodotti affinché non diventino rifiuti, non un problema o un costo per la società, una malattia o un’emergenza. Ma devono continuare ad essere una risorsa, un’opportunità per vivere meglio, cioè per creare lavoro, occupazione, attività, risorsa. Chi è pessimista, chi è negativo o semplicemente uno speculatore di paure (leggi emergenza), chi vuole approfittare dei bisogni e delle necessità vuole trasformare i rifiuti in problema. Al contrario per me non devono esistere rifiuti, cose, prodotti inutili. Altrimenti qualcuno un giorno potrebbe pensare che anche alcuni uomini o donne o bambini o anziani o razze lo sono. E magari aprire lager e forni. Queste cose sono state sconfitte dalla storia e siamo tutti d’accordo. Così come siamo tutti d’accordo nel doverci impegnare per lasciare un mondo migliore da costruire tutti insieme, come dice Soru, non con un compromesso ma con una mediazione verso l’alto e i migliori valori dell’umanità.
Grazie dell'attenzione e, se lo ritiene opportuno, dell'ospitalità.
Giorgio Libralato
caro Libralato, condivido in pieno la prima parte del suo intervento. Nel senso che chi le parla è una persona convinta che i tecnici, intesi come coloro che aggiustano i computer, in realtà li distruggono. Tu prendi un computer che funziona perfettamente. Chiami il tecnico per un aggiornamento e quello, il computer, comincia a sfornare problemi di tutti i tipi. Questo per dire che i maghi del Pc o Mac che sia, in realtà sono sciamani che iniettano il virus nella macchina e poi diventano indispensabili al sistema. Lo stesso discorso vale per chi sostiene gli inceneriotori e così via. Però attaccare questo tipo di sistema prendendolo a mazzate dall’esterno è inutile, non produce risultato. Chi contesta deve usare gli stessi mezzi. Iniettare il virus per poi essere indispensabili.
Alessia Tomasini pag. 21 Il Nuovo territorio martedi 9 dicembre 2008
http://www.parvapolis.it/ilterritorio091208.pdf
contro la turbogas, coldiretti e altri
La Coldiretti di Latina ribadisce fermamente tutta la sua contrarietà alla realizzazione sul territorio provinciale delle due centrali turbogas di Campo di Carne e di Mazzochio i cui iter procedurali avanzano spediti ai livelli Regionali e Ministeriali con posizioni spesso ambigue assunte dai referenti politici e dalle istituzioni locali, anche grazie ai meccanismi della Legge Marzano, meglio detta "Decreto Sblocca Centrali", che sottrae ai territori interessati molti dei poteri giurisdizionali decisionali in materia di insediamento di tali impianti produttivi. Dal giornale La Provincia, per leggere tutto
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=23719
EX PRESIDIO "GIULIO MACCACARO" ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE
L' ASSEMBLEA DELL'EX PRESIDIO "GIULIO MACCACARO" PER LA CHIUSURA DELL'INCENERITORE DI MONTALE (PT) E IL COLLETTIVO LIBERATE GLI ORSI DI PISTOIA, ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE NO TURBOGAS DI APRILIA E A QUELLA DI PONTINIA DI DOMENICA 14 DICEMBRE.
UN FORTE ABBRACCIO UNITE/I NELLA LOTTA (dal sito noturbogaspontinia.blogspot.com
Adesione alla Manifestazione dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero per leggere l'adesione http://noturbogaspontinia.blogspot.com/2008/12/adesione-alla-manifestazione-dalla-rete.html
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=23719
EX PRESIDIO "GIULIO MACCACARO" ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE
L' ASSEMBLEA DELL'EX PRESIDIO "GIULIO MACCACARO" PER LA CHIUSURA DELL'INCENERITORE DI MONTALE (PT) E IL COLLETTIVO LIBERATE GLI ORSI DI PISTOIA, ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE NO TURBOGAS DI APRILIA E A QUELLA DI PONTINIA DI DOMENICA 14 DICEMBRE.
UN FORTE ABBRACCIO UNITE/I NELLA LOTTA (dal sito noturbogaspontinia.blogspot.com
Adesione alla Manifestazione dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero per leggere l'adesione http://noturbogaspontinia.blogspot.com/2008/12/adesione-alla-manifestazione-dalla-rete.html
quale montagna nel mare di San Felice Circeo?
Emergenza ambientale
QUALE MONTAGNA NEL MARE?
Oltre alle modificazioni morfologiche che i nuovi porti di cui si discute provocherebbero al litorale devono essere prese in esame quelle dei siti ove sarà necessario aprire nuove cave per la estrazione di milioni di metri cubi di massi necessari per le relative opere marittime
La rilevanza delle opere marittime previste per la realizzazione di alcuni porti (Fiumicino, Anzio, Foce Verde, Terracina in primo luogo) pone un problema che non è stato neanche accennato nelle relazioni tecniche esplicative dei relativi singoli studi e progetti, né, sembra, sia stato oggetto di considerazione da parte dei soggetti competenti per la valutazione degli elaborati (anche dal punto di vista ambientale): quello della quantità di materiale calcareo che dovrebbe essere impiegato per la realizzazione delle opere marittime foranee.
Sono annunciate due conferenze di servizio per l’esame degli elaborati progettuali, convocate rispettivamente dai Sindaci dei Comuni di San Felice Circeo (18 dicembre prossimo) e di Anzio (14 gennaio 2009).
Credo superfluo sottolineare le ragioni per cui i rappresentanti dei soggetti che abbiano competenze riferite ad ambiti territoriali più vasti di quelli dei singoli Comuni, in primo luogo la Regione, dovrebbero esprimersi nei riguardi dei progetti in esame con attento riferimento alle prescrizioni stabilite con il Decreto Interministeriale (Trasporti, Navigazione, Ambiente e Lavori Pubblici) del 14 aprile 1998 (“Approvazione dei requisiti per la redazione dei progetti da allegare ad istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto”).
Ripetutamente sono state evidenziate le carenze di inquadramento territoriale dei complessi portuali che si intendono realizzare (il porto inteso come terminale a mare di un sistema di infrastrutture di mobilità e di servizio) e di quelle relative alla disamina delle conseguenze che deriverebbero al litorale di sud est (il flusso detritico procede dal Tevere verso il Garigliano) dalla intercettazione e dalla deviazione verso alti fondali di detto flusso detritico (peraltro, notevolmente ridotto rispetto al passato per ragioni che sarebbe tedioso ricordare) da parte dei moli foranei (quello del porto progettato per Anzio particolarmente possente: è come se si realizzasse una barriera ortogonale rispetto all’esistente molo innocenziano, protesa nel mare, di circa 400 metri; per il porto del Circeo, basta ricordare ciò che accadde a partire dalla metà degli anni sessanta al litorale fino a Terracina!).
Sono state, anche, sottolineate le ripercussioni che si avrebbero nel centro storico di Anzio e nella parte del Parco Nazionale che lambisce l’attuale porto del Circeo.
In una lettera indirizzata al Presidente della Regione Lazio il 28 luglio scorso (“i porti, il territorio, l’ambiente, l’assetto urbano ed il litorale”), osservavo: ““Le valutazioni sulla importanza e sulla convenienza economica dei porti si basano, generalmente, solo sulla quantificazione delle risorse finanziarie da investire per realizzare le opere marittime e le attrezzature portuali, in relazione ai processi economici indotti.
Dette valutazioni dovrebbero, però, essere completate con la previsione dei danni che deriverebbero ai contesti urbani, all’assetto del territorio, al sistema ambientale (del quale è parte rilevante la costa con le sue spiagge e le sue dune). Infatti, i danni (con particolare riferimento alla erosione costiera) dovrebbero essere fronteggiati in maniera ricorrente e sarebbero, quindi, necessarie ingenti risorse finanziarie allocate non solo nei bilanci di individuate pubbliche amministrazioni ma anche dei soggetti privati interessati.
Insomma, nella progettazione dei porti, si pensa esclusivamente alla componente marittima, prescindendo dal contesto urbano, dall’assetto del territorio e dagli aspetti ambientali (equilibrio del litorale ed aree protette).
Se, almeno in parte, si possono comprendere le motivazioni che spingono le Amministrazioni locali a progettare opere portuali, spetta ai soggetti istituzionali con competenze più vaste, sia territoriali sia di settore, intervenire per una valutazione complessiva di quale assetto territoriale, ambientale e di settore debba essere assicurato al litorale laziale, ad evitare effimeri e soggettivi vantaggi che, nel tempo medio-lungo, metterebbero in discussione le potenzialità di uno sviluppo economico e sociale duraturo e diffuso, perché fondato sul rispetto delle caratteristiche basilari del contesto territoriale, ambientale ed urbano sedimentatesi nei secoli””.
Su detti argomenti, ripetutamente trattati, non aggiungo altro.
Viceversa, conviene sollevare l’attenzione dei soggetti preposti alla tutela ambientale ai livelli locali, regionale e nazionale ad una vera e propria emergenza ambientale che conseguirebbe all’approvazione della moltitudine di progetti dei porti che sono stati annunciati lungo il litorale laziale: a Fiumicino per il litorale a nord ovest del Tevere e, per quello a sud est, a partire da Anzio (Foce Verde, San Felice Circeo, Terracina), compresi i prolungamenti dei moli di guardia dei fiumi e dei canali che potrebbero essere destinati ad ospitare imbarcazioni (ad esempio, Rio Martino).
Se si fa il conto della quantità di massi che dovrebbe essere estratta in qualche cava per la realizzazione delle opere marittime, ovvero costruita artificialmente (i tetrapodi, ad esempio), è facile rilevare che ne occorrerebbero più di 4 milioni di metri cubi.
Non è pensabile prospettare opere di dimensioni come quelle che, con diverso stadio di avanzamento del procedimento tecnico-amministrativo, si configurano da parte di singole amministrazioni comunali, senza porsi il problema della realizzabilità delle stesse: con quali materiali e prelevati dove, per evidenziare, prima che sia troppo tardi, il danno che deriverebbe ai siti di prelievo (e, più in generale, al paesaggio ed all'ambiente ove detti siti sono collocati), non lontani (i costi di trasporto!) dai porti che si vorrebbero costruire.
E’ come se nel mare si trasferisse una intera montagna (di almeno 4 ettari di base ed alta 100 metri), per di più non compatta ma frantumata in milioni di massi che andrebbero a modificare radicalmente anche le condizioni dei fondali marini.
Credo che, altresì, sarebbe opportuno meditare su una catena di eventi che si va configurando per il territorio del Lazio: si approvano, senza alcun quadro di riferimento territoriale ed in assenza di valutazioni complessive (non limitate agli aspetti tecnici delle relative opere marittime) i progetti dei porti voluti, supponiamo, da singole amministrazioni comunali; si aprono nuove cave per realizzare detti porti; questi, generalmente con strutture foranee (essendo la costa laziale per lo più bassa e sabbiosa), provocano fenomeni erosivi del litorale; per la ricostruzione e la manutenzione dei litorali devastati dai porti si varano faraonici progetti di vera e propria pietrificazione degli stessi (pennelli con massi di pietra analoghi a quelli usati per i porti e versamenti di materiale prelevato in cave terrestri e/o marine: si può vedere che cosa è già accaduto lungo il litorale di Fondi, in provincia di Latina).
Una tale catena di eventi mobilita risorse ingenti ed è incentrata sull’apertura di nuove cave o, comunque, sulla accentuazione dell’attività estrattiva, a scapito della tutela paesaggistica ed ambientale che dovrebbe essere alla base di ogni ordinato e civile progresso della società.
La legge regionale 6 dicembre 2004, n. 17, concernente la “disciplina organica in materia di cave e torbiere….”, all’articolo 9 prevede il Piano Regionale delle Attività Estrattive/PRAE che dovrebbe “”stabilire, nell’ambito della programmazione socio-economica e territoriale regionale, gli indirizzi e gli obiettivi di riferimento …… per il recupero delle aree interessate””. Il PRAE dovrebbe essere finalizzato al “”corretto utilizzo delle risorse naturali compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e del territorio nelle sue componenti fisiche, biologiche, paesaggistiche e monumentali””.
La proposta di PRAE sta percorrendo il complesso iter tecnico- amministrativo previsto per la sua approvazione. La speranza è che essa contenga le necessarie valutazioni strategiche sopra richiamate.
Tuttavia, pur in assenza del PRAE (e, forse, proprio in conseguenza degli studi e degli approfondimenti già compiuti per la formulazione della proposta in itinere), la Regione dovrà assumersi la responsabilità di intervenire per quanto fino ad ora si è detto.
D’altra parte, non può essere sottaciuta la responsabilità che alle Amministrazioni provinciali (nei casi in esame, quelle di Latina e Roma) deriva dalla legge regionale 22 dicembre 1999, n. 38 (“Norme sul governo del territorio”) che, nel Capo II, “Pianificazione territoriale provinciale”, individua nel Piano Territoriale Provinciale Generale/PTPG lo strumento per la “protezione della natura e la tutela dell’ambiente e delle bellezze naturali” (articolo 19).
La Regione Lazio, peraltro, ha adottato (luglio-dicembre 2007) il Piano Territoriale Paesistico Regionale/PTPR, “”lo strumento di pianificazione attraverso il quale la Pubblica Amministrazione disciplina le modalità di tutela e di uso del paesaggio, indicando le relative azioni volte alla conservazione/valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi””: è lecito attendersi un comportamento coerente della sua azione amministrativa (esame complessivo delle problematiche sopra accennate), ad evitare il fallimento del tentativo messo in atto con il suddetto PTPR.
Ci si deve domandare, infine, chi può mobilitare risorse finanziarie così ingenti come quelle necessarie per la realizzazione dei porti (certamente con redditività differita, dati i tempi non brevi per il compimento delle opere) e chi ha il potere di fatto di disporre del territorio per il perseguimento di interessi di gruppi particolari e ristretti che rischiano (si fa per dire) di pregiudicarne irreversibilmente l’assetto e di devastarne le caratteristiche ambientali con ingenti danni per il progresso economico, sociale e civile della comunità.
Gabriele Panizzi
Terracina, 10 dicembre 2008
QUALE MONTAGNA NEL MARE?
Oltre alle modificazioni morfologiche che i nuovi porti di cui si discute provocherebbero al litorale devono essere prese in esame quelle dei siti ove sarà necessario aprire nuove cave per la estrazione di milioni di metri cubi di massi necessari per le relative opere marittime
La rilevanza delle opere marittime previste per la realizzazione di alcuni porti (Fiumicino, Anzio, Foce Verde, Terracina in primo luogo) pone un problema che non è stato neanche accennato nelle relazioni tecniche esplicative dei relativi singoli studi e progetti, né, sembra, sia stato oggetto di considerazione da parte dei soggetti competenti per la valutazione degli elaborati (anche dal punto di vista ambientale): quello della quantità di materiale calcareo che dovrebbe essere impiegato per la realizzazione delle opere marittime foranee.
Sono annunciate due conferenze di servizio per l’esame degli elaborati progettuali, convocate rispettivamente dai Sindaci dei Comuni di San Felice Circeo (18 dicembre prossimo) e di Anzio (14 gennaio 2009).
Credo superfluo sottolineare le ragioni per cui i rappresentanti dei soggetti che abbiano competenze riferite ad ambiti territoriali più vasti di quelli dei singoli Comuni, in primo luogo la Regione, dovrebbero esprimersi nei riguardi dei progetti in esame con attento riferimento alle prescrizioni stabilite con il Decreto Interministeriale (Trasporti, Navigazione, Ambiente e Lavori Pubblici) del 14 aprile 1998 (“Approvazione dei requisiti per la redazione dei progetti da allegare ad istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto”).
Ripetutamente sono state evidenziate le carenze di inquadramento territoriale dei complessi portuali che si intendono realizzare (il porto inteso come terminale a mare di un sistema di infrastrutture di mobilità e di servizio) e di quelle relative alla disamina delle conseguenze che deriverebbero al litorale di sud est (il flusso detritico procede dal Tevere verso il Garigliano) dalla intercettazione e dalla deviazione verso alti fondali di detto flusso detritico (peraltro, notevolmente ridotto rispetto al passato per ragioni che sarebbe tedioso ricordare) da parte dei moli foranei (quello del porto progettato per Anzio particolarmente possente: è come se si realizzasse una barriera ortogonale rispetto all’esistente molo innocenziano, protesa nel mare, di circa 400 metri; per il porto del Circeo, basta ricordare ciò che accadde a partire dalla metà degli anni sessanta al litorale fino a Terracina!).
Sono state, anche, sottolineate le ripercussioni che si avrebbero nel centro storico di Anzio e nella parte del Parco Nazionale che lambisce l’attuale porto del Circeo.
In una lettera indirizzata al Presidente della Regione Lazio il 28 luglio scorso (“i porti, il territorio, l’ambiente, l’assetto urbano ed il litorale”), osservavo: ““Le valutazioni sulla importanza e sulla convenienza economica dei porti si basano, generalmente, solo sulla quantificazione delle risorse finanziarie da investire per realizzare le opere marittime e le attrezzature portuali, in relazione ai processi economici indotti.
Dette valutazioni dovrebbero, però, essere completate con la previsione dei danni che deriverebbero ai contesti urbani, all’assetto del territorio, al sistema ambientale (del quale è parte rilevante la costa con le sue spiagge e le sue dune). Infatti, i danni (con particolare riferimento alla erosione costiera) dovrebbero essere fronteggiati in maniera ricorrente e sarebbero, quindi, necessarie ingenti risorse finanziarie allocate non solo nei bilanci di individuate pubbliche amministrazioni ma anche dei soggetti privati interessati.
Insomma, nella progettazione dei porti, si pensa esclusivamente alla componente marittima, prescindendo dal contesto urbano, dall’assetto del territorio e dagli aspetti ambientali (equilibrio del litorale ed aree protette).
Se, almeno in parte, si possono comprendere le motivazioni che spingono le Amministrazioni locali a progettare opere portuali, spetta ai soggetti istituzionali con competenze più vaste, sia territoriali sia di settore, intervenire per una valutazione complessiva di quale assetto territoriale, ambientale e di settore debba essere assicurato al litorale laziale, ad evitare effimeri e soggettivi vantaggi che, nel tempo medio-lungo, metterebbero in discussione le potenzialità di uno sviluppo economico e sociale duraturo e diffuso, perché fondato sul rispetto delle caratteristiche basilari del contesto territoriale, ambientale ed urbano sedimentatesi nei secoli””.
Su detti argomenti, ripetutamente trattati, non aggiungo altro.
Viceversa, conviene sollevare l’attenzione dei soggetti preposti alla tutela ambientale ai livelli locali, regionale e nazionale ad una vera e propria emergenza ambientale che conseguirebbe all’approvazione della moltitudine di progetti dei porti che sono stati annunciati lungo il litorale laziale: a Fiumicino per il litorale a nord ovest del Tevere e, per quello a sud est, a partire da Anzio (Foce Verde, San Felice Circeo, Terracina), compresi i prolungamenti dei moli di guardia dei fiumi e dei canali che potrebbero essere destinati ad ospitare imbarcazioni (ad esempio, Rio Martino).
Se si fa il conto della quantità di massi che dovrebbe essere estratta in qualche cava per la realizzazione delle opere marittime, ovvero costruita artificialmente (i tetrapodi, ad esempio), è facile rilevare che ne occorrerebbero più di 4 milioni di metri cubi.
Non è pensabile prospettare opere di dimensioni come quelle che, con diverso stadio di avanzamento del procedimento tecnico-amministrativo, si configurano da parte di singole amministrazioni comunali, senza porsi il problema della realizzabilità delle stesse: con quali materiali e prelevati dove, per evidenziare, prima che sia troppo tardi, il danno che deriverebbe ai siti di prelievo (e, più in generale, al paesaggio ed all'ambiente ove detti siti sono collocati), non lontani (i costi di trasporto!) dai porti che si vorrebbero costruire.
E’ come se nel mare si trasferisse una intera montagna (di almeno 4 ettari di base ed alta 100 metri), per di più non compatta ma frantumata in milioni di massi che andrebbero a modificare radicalmente anche le condizioni dei fondali marini.
Credo che, altresì, sarebbe opportuno meditare su una catena di eventi che si va configurando per il territorio del Lazio: si approvano, senza alcun quadro di riferimento territoriale ed in assenza di valutazioni complessive (non limitate agli aspetti tecnici delle relative opere marittime) i progetti dei porti voluti, supponiamo, da singole amministrazioni comunali; si aprono nuove cave per realizzare detti porti; questi, generalmente con strutture foranee (essendo la costa laziale per lo più bassa e sabbiosa), provocano fenomeni erosivi del litorale; per la ricostruzione e la manutenzione dei litorali devastati dai porti si varano faraonici progetti di vera e propria pietrificazione degli stessi (pennelli con massi di pietra analoghi a quelli usati per i porti e versamenti di materiale prelevato in cave terrestri e/o marine: si può vedere che cosa è già accaduto lungo il litorale di Fondi, in provincia di Latina).
Una tale catena di eventi mobilita risorse ingenti ed è incentrata sull’apertura di nuove cave o, comunque, sulla accentuazione dell’attività estrattiva, a scapito della tutela paesaggistica ed ambientale che dovrebbe essere alla base di ogni ordinato e civile progresso della società.
La legge regionale 6 dicembre 2004, n. 17, concernente la “disciplina organica in materia di cave e torbiere….”, all’articolo 9 prevede il Piano Regionale delle Attività Estrattive/PRAE che dovrebbe “”stabilire, nell’ambito della programmazione socio-economica e territoriale regionale, gli indirizzi e gli obiettivi di riferimento …… per il recupero delle aree interessate””. Il PRAE dovrebbe essere finalizzato al “”corretto utilizzo delle risorse naturali compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e del territorio nelle sue componenti fisiche, biologiche, paesaggistiche e monumentali””.
La proposta di PRAE sta percorrendo il complesso iter tecnico- amministrativo previsto per la sua approvazione. La speranza è che essa contenga le necessarie valutazioni strategiche sopra richiamate.
Tuttavia, pur in assenza del PRAE (e, forse, proprio in conseguenza degli studi e degli approfondimenti già compiuti per la formulazione della proposta in itinere), la Regione dovrà assumersi la responsabilità di intervenire per quanto fino ad ora si è detto.
D’altra parte, non può essere sottaciuta la responsabilità che alle Amministrazioni provinciali (nei casi in esame, quelle di Latina e Roma) deriva dalla legge regionale 22 dicembre 1999, n. 38 (“Norme sul governo del territorio”) che, nel Capo II, “Pianificazione territoriale provinciale”, individua nel Piano Territoriale Provinciale Generale/PTPG lo strumento per la “protezione della natura e la tutela dell’ambiente e delle bellezze naturali” (articolo 19).
La Regione Lazio, peraltro, ha adottato (luglio-dicembre 2007) il Piano Territoriale Paesistico Regionale/PTPR, “”lo strumento di pianificazione attraverso il quale la Pubblica Amministrazione disciplina le modalità di tutela e di uso del paesaggio, indicando le relative azioni volte alla conservazione/valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi””: è lecito attendersi un comportamento coerente della sua azione amministrativa (esame complessivo delle problematiche sopra accennate), ad evitare il fallimento del tentativo messo in atto con il suddetto PTPR.
Ci si deve domandare, infine, chi può mobilitare risorse finanziarie così ingenti come quelle necessarie per la realizzazione dei porti (certamente con redditività differita, dati i tempi non brevi per il compimento delle opere) e chi ha il potere di fatto di disporre del territorio per il perseguimento di interessi di gruppi particolari e ristretti che rischiano (si fa per dire) di pregiudicarne irreversibilmente l’assetto e di devastarne le caratteristiche ambientali con ingenti danni per il progresso economico, sociale e civile della comunità.
Gabriele Panizzi
Terracina, 10 dicembre 2008
Manifestazione in difesa dei prodotti di qualità contro la turbogas di Pontinia
Manifestazione in difesa dei prodotti di qualità contro la turbogas di Pontinia
Tra gli intervenuti alla manifestazione della rete di Pontinia in difesa dei prodotti di qualità contro la turbogas di Pontinia, c’erano 2 consiglieri regionali, Claudio Moscardelli, Domenico Di Resta, l’assessore provinciale all’ambiente e vice sindaco di Sonnino, Roberto Migliori, il sindaco di Pontinia e consigliere provinciale Eligio Tombolillo, i sindaci di Sezze, Andrea Campoli, Sonnino, Gino Gasbarrone, i consiglieri provinciali (oltre a Tombolillo, Campoli, Migliori) Memmo Guidi, Federico D’Arcangeli, 3 assessori del comune di Pontinia, Battisti, Pedretti, Sperlonga, diversi consiglieri comunali di Pontinia, tra questi Sellacci, Nardoni, assessori, consiglieri comunali dei comuni di Priverno, Bassiano, Roccasecca, Roccagorga, Sermoneta, Terracina, Sabaudia, Sonnino, il segretario provinciale dell’Italia dei valori, i segretari comunali di Pontinia del PD, Remo Feudi, e di rifondazione comunista, Franco Ciocca, i presidenti, direttori, rappresentanti dei comitati provinciali delle associazioni dell’agricoltura (Col diretti, Cia, Cobas del latte, allevatori pontini) e sicuramente avrò dimenticato qualcuno con il quale mi scuso.
Non ho notizie delle fantomatiche amministrazioni comunali inventate dai tecnici della società che ha progettato, nel comune di Pontinia, a biomasse di Codarda, Fossanova e Sonnino Scalo, confermato dai solerti e attenti funzionari della Regione Lazio.
Questa della rete è stata sicuramente la prima volta in piazza in un tema importante per la comunità.
L’iniziativa in difesa dei prodotti di qualità rappresenta la seconda bonifica dei territori, questa volta contro progetti inutili e devastanti, pericolosi per la salute e che, se realizzati, affosseranno definitivamente l’economia, oltre alla salute, non solo dell’intero pontino, ma anche dei monti lepini.
Intanto l’ennesimo annuncio sul sospirato prossimo (in settimana? Quale settimana?) incontro con il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo che oggi, sembra, sarebbe stato presente all’ennesima inaugurazione in provincia di Latina, ma che non pare riesca proprio a trovare la strada di Pontinia.
Arriva l’ennesimo comunicato a firma del consigliere regionale e capogruppo degli ex verdi, ora sinistra, Enrico Fontana, di cui riporto uno stralcio : “….Le manifestazioni previste per questa domenica ad Aprilia e Pontinia contro le centrali turbogas sollecitano l’immediata apertura da parte del Governo di un confronto con gli enti locali e le popolazioni coinvolte. Ma anche la Regione deve fare fino in fondo il proprio dovere”. E’ quanto afferma sulla vicenda turbogas Enrico Fontana, Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio…. Infine - conclude Fontana - per quanto riguarda la centrale di Pontinia è urgente avviare con l’amministrazione comunale un confronto serio, più volte sollecitato anche dal Sindaco Tombolillo. La Regione Lazio, per quanto riguarda questa centrale turbogas, ha già assunto, con una mozione approvata dall’aula del Consiglio, una posizione chiara e netta: nessun parere positivo in nessuna sede”.
Mi preoccupa molto un passaggio di Fontana, il riferimento al “confronto serio”.
Da queste parti nessuno ha voglia di scherzare e prima di alcune stupidaggini si pensava che la Regione Lazio (che dovrebbe difendere e tutelare tutti i cittadini secondo un abusato e, forse, inutile, visti i risultati, slogan “una regione di tutti”) agisse sempre seriamente?
Se ci fosse serietà sarebbero stati cancellati o almeno riscritti documenti che trapelano superficialità e impreparazione o solo scarsa conoscenza, con la richiesta di scuse ai cittadini?
Sarebbero stati anche mantenuti precisi impegni politici?
Ma questo è uno dei motivi per i quali Tombolillo si è autosospeso dal PD e forse andrà in un’altra formazione politica?
Sempre per questo mancavano i vertici regionali o semplicemente provinciali del PD?
Pontinia 14 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Tra gli intervenuti alla manifestazione della rete di Pontinia in difesa dei prodotti di qualità contro la turbogas di Pontinia, c’erano 2 consiglieri regionali, Claudio Moscardelli, Domenico Di Resta, l’assessore provinciale all’ambiente e vice sindaco di Sonnino, Roberto Migliori, il sindaco di Pontinia e consigliere provinciale Eligio Tombolillo, i sindaci di Sezze, Andrea Campoli, Sonnino, Gino Gasbarrone, i consiglieri provinciali (oltre a Tombolillo, Campoli, Migliori) Memmo Guidi, Federico D’Arcangeli, 3 assessori del comune di Pontinia, Battisti, Pedretti, Sperlonga, diversi consiglieri comunali di Pontinia, tra questi Sellacci, Nardoni, assessori, consiglieri comunali dei comuni di Priverno, Bassiano, Roccasecca, Roccagorga, Sermoneta, Terracina, Sabaudia, Sonnino, il segretario provinciale dell’Italia dei valori, i segretari comunali di Pontinia del PD, Remo Feudi, e di rifondazione comunista, Franco Ciocca, i presidenti, direttori, rappresentanti dei comitati provinciali delle associazioni dell’agricoltura (Col diretti, Cia, Cobas del latte, allevatori pontini) e sicuramente avrò dimenticato qualcuno con il quale mi scuso.
Non ho notizie delle fantomatiche amministrazioni comunali inventate dai tecnici della società che ha progettato, nel comune di Pontinia, a biomasse di Codarda, Fossanova e Sonnino Scalo, confermato dai solerti e attenti funzionari della Regione Lazio.
Questa della rete è stata sicuramente la prima volta in piazza in un tema importante per la comunità.
L’iniziativa in difesa dei prodotti di qualità rappresenta la seconda bonifica dei territori, questa volta contro progetti inutili e devastanti, pericolosi per la salute e che, se realizzati, affosseranno definitivamente l’economia, oltre alla salute, non solo dell’intero pontino, ma anche dei monti lepini.
Intanto l’ennesimo annuncio sul sospirato prossimo (in settimana? Quale settimana?) incontro con il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo che oggi, sembra, sarebbe stato presente all’ennesima inaugurazione in provincia di Latina, ma che non pare riesca proprio a trovare la strada di Pontinia.
Arriva l’ennesimo comunicato a firma del consigliere regionale e capogruppo degli ex verdi, ora sinistra, Enrico Fontana, di cui riporto uno stralcio : “….Le manifestazioni previste per questa domenica ad Aprilia e Pontinia contro le centrali turbogas sollecitano l’immediata apertura da parte del Governo di un confronto con gli enti locali e le popolazioni coinvolte. Ma anche la Regione deve fare fino in fondo il proprio dovere”. E’ quanto afferma sulla vicenda turbogas Enrico Fontana, Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio…. Infine - conclude Fontana - per quanto riguarda la centrale di Pontinia è urgente avviare con l’amministrazione comunale un confronto serio, più volte sollecitato anche dal Sindaco Tombolillo. La Regione Lazio, per quanto riguarda questa centrale turbogas, ha già assunto, con una mozione approvata dall’aula del Consiglio, una posizione chiara e netta: nessun parere positivo in nessuna sede”.
Mi preoccupa molto un passaggio di Fontana, il riferimento al “confronto serio”.
Da queste parti nessuno ha voglia di scherzare e prima di alcune stupidaggini si pensava che la Regione Lazio (che dovrebbe difendere e tutelare tutti i cittadini secondo un abusato e, forse, inutile, visti i risultati, slogan “una regione di tutti”) agisse sempre seriamente?
Se ci fosse serietà sarebbero stati cancellati o almeno riscritti documenti che trapelano superficialità e impreparazione o solo scarsa conoscenza, con la richiesta di scuse ai cittadini?
Sarebbero stati anche mantenuti precisi impegni politici?
Ma questo è uno dei motivi per i quali Tombolillo si è autosospeso dal PD e forse andrà in un’altra formazione politica?
Sempre per questo mancavano i vertici regionali o semplicemente provinciali del PD?
Pontinia 14 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
sabato 13 dicembre 2008
Berlusconi si è arrabbiato
Dalle notizie sui giornali e organi di informazione nazionali pare che il premier si sia arrabbiato per questo intervento:
http://www.chetempochefa.rai.it/TE_videoteca/1,10916,1093975,00.html.
Ho parlato con alcuni amministratori locali che mi hanno detto:
"questa intervista mi ha riconciliato con la politica e con il mondo".
Io non credo, però che nè il premier nè altri si siano arrabbiati perchè si sia affermato che la politica non è compromesso, nè che la mediazione debba essere in alto e mai in ribasso.
Nè che i partiti non devono invadere il mondo, l'economia.
Nè che bisogna parlare agli altri e sopratutto a coloro che verranno dopo.
Nemmeno che si sia confuso lo sviluppo con la costruzione (intesa come metri cubi) ad ogni costo.
Nei momenti in cui c'è crisi non si consuma di più si fa economia.
Credo sia dannoso continuare a spingere sui consumi.
Le famiglie hanno già ipotecato il loro stipendio per i prossimi mesi.
Oppure quello che ha detto Mercalli:
"come si fa a suggerire come soluzione al problema della crisi economica di alimentare il consumismo senza regole che è la causa del problema?"
http://www.chetempochefa.rai.it/TE_videoteca/1,10916,1093975,00.html.
Ho parlato con alcuni amministratori locali che mi hanno detto:
"questa intervista mi ha riconciliato con la politica e con il mondo".
Io non credo, però che nè il premier nè altri si siano arrabbiati perchè si sia affermato che la politica non è compromesso, nè che la mediazione debba essere in alto e mai in ribasso.
Nè che i partiti non devono invadere il mondo, l'economia.
Nè che bisogna parlare agli altri e sopratutto a coloro che verranno dopo.
Nemmeno che si sia confuso lo sviluppo con la costruzione (intesa come metri cubi) ad ogni costo.
Nei momenti in cui c'è crisi non si consuma di più si fa economia.
Credo sia dannoso continuare a spingere sui consumi.
Le famiglie hanno già ipotecato il loro stipendio per i prossimi mesi.
Oppure quello che ha detto Mercalli:
"come si fa a suggerire come soluzione al problema della crisi economica di alimentare il consumismo senza regole che è la causa del problema?"
La scommessa vinta dalla rete contro la turbogas
La scommessa vinta dalla rete contro la turbogas
In molti erano scettici sull’organizzazione della manifestazione contro la turbogas organizzata dalla rete di Pontinia con il patrocinio del comune di Pontinia, le sigle del mondo sindacale agricolo, alcuni produttori locali dell’agricoltura di qualità, l’adesione di alcuni partiti.
Invece hanno dimostrato, i componenti della rete, che hanno gambe, cervello, capacità organizzative, economiche, disponibilità di tempo per sostenere una manifestazione partita con umiltà ma che domani, domenica, saprà coinvolgere.
Sarà una delle poche (nel senso che ci provano in pochi) occasioni per tornare comunità, per riflettere sulla storia, vera, di Pontinia, sul senso di una bonifica, sulle prospettive, capacità, progetti, sull’economia, ambiente, sanità e sociale.
Nell’Italia berlusconizzata non tutto è conflitto, divisione, separazione del bene con il male, della destra unica depositaria di ogni verità, libertà, cultura, contro la fratellanza, l’amicizia, la solidarietà dipinta sempre e solo come il male assoluto da combattere.
Insomma contro la sinistra con la quale non si può nemmeno parlare, oggetto di continui insulti da parte di una cultura razzista, classista, retrograda.
A Pontinia il modello io sono ricco, quindi bello, di destra, libero, non pago le tasse e intelligente, gli altri sono poveri, brutti e cattivi non vale e soprattutto, domani, domenica, non vale.
Tombolillo nel suo intervento mercoledì ad Aprilia ha fatto il discorso più applaudito, interrotto più volte a scena aperta, la sua rottura con il mondo politico attuale, destra e sinistra è forte e forse destinato ai valori di giustizia, libertà e democrazia.
Il sindaco di Pontinia ha detto che il mondo è diviso in ricchi (le aziende) e poveri (le amministrazioni comunali, i sindaci, i cittadini).
I primi hanno sempre ragioni, trovano funzionari pubblici sempre consenzienti, avvallano qualsiasi stupidaggine i ricchi scrivono, come l’esistenza di 3 comuni (Fossanova, Codarda e Sonnino Scalo), figuriamoci sul resto del contenuto quali “osservazioni” sono disposti a fare.
“Cacciateli questi incapaci” la richiesta di Tombolillo al consigliere regionale, Anna Pizzo, l’unico che ha avuto l’onestà e il coraggio di prendersi gli insulti del pubblico, anche perché è sempre stata affianco dei cittadini e dei problemi di Aprilia.
Gli altri consiglieri regionali erano impegnati, ovviamente, in consiglio.
Quanto prendono i funzionari che non sono capaci di distinguere una frazione da un comune?
Secondo la Regione Lazio http://www.regione.lazio.it/organigramma/report/report_retribuzioni.pdf
Architetto Giovanna Bargagna € 142.000,00 l’anno pari a 12.000,00 al mese;
Dottor Raniero De Filippis € 193.000,00 l’anno, 16.000,00 al mese;
Dell’Ing. Fabio Pellei, dell’architetto Fernando Olivieri e dell’arch. Bruno D’Amato non è pubblicato lo stipendio.
Tornando ai ricchi (che sicuramente faranno una massiccia campagna di informazione di parte come già si avverte con milioni di euro che risuonano quali royalti, benefit tutti da verificare) e poveri, domenica sarà la manifestazione dei poveri.
Cioè di coloro che lavorano, si impegnano, costruiscono, producono, progettano, assolvono a tutti quegli obblighi e pagano le tasse anche per i ricchi, che non hanno tempo di farlo perché devono pensare alle loro libertà.
Sarà la domenica di quelli che chiedono un altro mondo, migliore più vivibile, con una migliore qualità della vita non sprecata, termogasata, incenerita, distrutta dall’avidità di pochi ricchi che pensano che tutto abbia un prezzo, compreso il parere di qualche scienziato, funzionario o studioso che ha venduto dignità e verità.
Pontinia 13 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
In molti erano scettici sull’organizzazione della manifestazione contro la turbogas organizzata dalla rete di Pontinia con il patrocinio del comune di Pontinia, le sigle del mondo sindacale agricolo, alcuni produttori locali dell’agricoltura di qualità, l’adesione di alcuni partiti.
Invece hanno dimostrato, i componenti della rete, che hanno gambe, cervello, capacità organizzative, economiche, disponibilità di tempo per sostenere una manifestazione partita con umiltà ma che domani, domenica, saprà coinvolgere.
Sarà una delle poche (nel senso che ci provano in pochi) occasioni per tornare comunità, per riflettere sulla storia, vera, di Pontinia, sul senso di una bonifica, sulle prospettive, capacità, progetti, sull’economia, ambiente, sanità e sociale.
Nell’Italia berlusconizzata non tutto è conflitto, divisione, separazione del bene con il male, della destra unica depositaria di ogni verità, libertà, cultura, contro la fratellanza, l’amicizia, la solidarietà dipinta sempre e solo come il male assoluto da combattere.
Insomma contro la sinistra con la quale non si può nemmeno parlare, oggetto di continui insulti da parte di una cultura razzista, classista, retrograda.
A Pontinia il modello io sono ricco, quindi bello, di destra, libero, non pago le tasse e intelligente, gli altri sono poveri, brutti e cattivi non vale e soprattutto, domani, domenica, non vale.
Tombolillo nel suo intervento mercoledì ad Aprilia ha fatto il discorso più applaudito, interrotto più volte a scena aperta, la sua rottura con il mondo politico attuale, destra e sinistra è forte e forse destinato ai valori di giustizia, libertà e democrazia.
Il sindaco di Pontinia ha detto che il mondo è diviso in ricchi (le aziende) e poveri (le amministrazioni comunali, i sindaci, i cittadini).
I primi hanno sempre ragioni, trovano funzionari pubblici sempre consenzienti, avvallano qualsiasi stupidaggine i ricchi scrivono, come l’esistenza di 3 comuni (Fossanova, Codarda e Sonnino Scalo), figuriamoci sul resto del contenuto quali “osservazioni” sono disposti a fare.
“Cacciateli questi incapaci” la richiesta di Tombolillo al consigliere regionale, Anna Pizzo, l’unico che ha avuto l’onestà e il coraggio di prendersi gli insulti del pubblico, anche perché è sempre stata affianco dei cittadini e dei problemi di Aprilia.
Gli altri consiglieri regionali erano impegnati, ovviamente, in consiglio.
Quanto prendono i funzionari che non sono capaci di distinguere una frazione da un comune?
Secondo la Regione Lazio http://www.regione.lazio.it/organigramma/report/report_retribuzioni.pdf
Architetto Giovanna Bargagna € 142.000,00 l’anno pari a 12.000,00 al mese;
Dottor Raniero De Filippis € 193.000,00 l’anno, 16.000,00 al mese;
Dell’Ing. Fabio Pellei, dell’architetto Fernando Olivieri e dell’arch. Bruno D’Amato non è pubblicato lo stipendio.
Tornando ai ricchi (che sicuramente faranno una massiccia campagna di informazione di parte come già si avverte con milioni di euro che risuonano quali royalti, benefit tutti da verificare) e poveri, domenica sarà la manifestazione dei poveri.
Cioè di coloro che lavorano, si impegnano, costruiscono, producono, progettano, assolvono a tutti quegli obblighi e pagano le tasse anche per i ricchi, che non hanno tempo di farlo perché devono pensare alle loro libertà.
Sarà la domenica di quelli che chiedono un altro mondo, migliore più vivibile, con una migliore qualità della vita non sprecata, termogasata, incenerita, distrutta dall’avidità di pochi ricchi che pensano che tutto abbia un prezzo, compreso il parere di qualche scienziato, funzionario o studioso che ha venduto dignità e verità.
Pontinia 13 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
venerdì 12 dicembre 2008
dov'eri venerdi 28?
CLIMA: ATTIVISTA SABOTA CENTRALE, -2% EMISSIONI GB / ANSA
(ANSA) - LONDRA, 11 DIC - L'azione solitaria di uno sconosciuto militante ecologista ha provocato la riduzione del 2% delle emissioni nazionali di CO2 di tutto il Regno Unito. L'individuo - soprannominato dai media britannici 'climate man' - si e' introdotto di soppiatto alle 10 di sera del 28 novembre scorso nella super-controllata centrale a carbone di Kingsnorth, si e' quindi diretto indisturbato alla sala macchine, e ha manomesso una turbina gigante da 500 Mw. L'uomo-clima si e' poi dileguato, lasciando sul luogo del delitto un biglietto: ''No a nuove centrali a carbone''. L'impianto e' rimasto bloccato per oltre quattro ore: un lasso di tempo sufficiente a ridurre del 2% le emissioni dell'intera Gran Bretagna. ''Non abbiamo idea di chi sia'', ha detto al Guardian un militante di Greenpeace, ''ma noi tutti vogliamo scoprirlo. E' un continuo domandarsi: dov'eri venerdi' 28 novembre?''. Anche la polizia di Medway, che sta indagando sull'accaduto, vorrebbe conoscere l'identita' dell'uomo-clima. Ma a tutt'oggi non vi sono sospettati. E' semplicemente sparito nel nulla. La dinamica dell'attacco suggerisce pero' che 'climate man' non sia affiliato a nessuna organizzazione ambientalista di primo piano. ''Noi non agiremmo mai in anonimato'', ha precisato Ben Stewart, uno degli otto militanti di Greenpeace che l'anno passato hanno scalato - e sono stati poi arrestati dalla polizia - la ciminiera della centrale di Kingsnorth. ''Il personale della centrale e' rimasto semplicemente a bocca aperta'', ha raccontato Emily Highmore, portavoce della compagnia tedesca E.On, proprietaria dell'impianto. ''Qui - ha proseguito - siamo su un altro livello di protesta. Bisogna essere addestrati per lavorare in un ambiente del genere. La gente non puo' gironzolare tranquillamente in una centrale elettrica: poteva rimanere ucciso. Non abbiamo problemi con le proteste da parte del pubblico ma questa e' stata un'azione sconsiderata. Le centrali sono luoghi pericolosi''. Non per 'climate man', evidentemente. Che dopo aver scavalcato i recinti di sicurezza - alti tre metri, elettrificati, sormontati da filo spinato e costati alla E.On 12 milioni di sterline - si e' diretto alla sala macchine passando per una porta lasciata aperta. Dove, smanettando col computer che controlla la turbina gigante da 500 Mw, e' riuscito a mandare in tilt l'intero impianto. Apparentemente soddisfatto ha quindi lasciato il suo messaggio. ''Un vecchio lenzuolo con lettere scritte con nastro adesivo nero. Molto rudimentale, devo dire'', ha commentato la Highmore. Una volta provocato il blocco della turbina, uomo-clima si e' allontanato indisturbato, benche' immortalato dalle telecamere a circuito chiuso della centrale. ''Nessuno si e' preoccupato di lui perche' il personale era troppo spaventato dal rumore provocato dalle macchine'', ha detto ancora la Highmore. ''Ci e' voluta una settimana perche' si riprendessero dallo shock''. Tale disinvoltura ha portato gli addetti ai lavori a ipotizzare che l'assalitore abbia lavorato in un'altra centrale del Regno Unito. Kingsnorth e' al centro di aspre polemiche poiche' la E.On, sostenuta dalla politiche energetiche del governo britannico, vuole radere al suolo l'attuale centrale e sostituirla con un nuovo impianto a carbone. Che sarebbe il primo costruito nel Regno Unito da 34 anni a questa parte. (ANSA). Z08-NS
11/12/2008 18:47
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
(ANSA) - LONDRA, 11 DIC - L'azione solitaria di uno sconosciuto militante ecologista ha provocato la riduzione del 2% delle emissioni nazionali di CO2 di tutto il Regno Unito. L'individuo - soprannominato dai media britannici 'climate man' - si e' introdotto di soppiatto alle 10 di sera del 28 novembre scorso nella super-controllata centrale a carbone di Kingsnorth, si e' quindi diretto indisturbato alla sala macchine, e ha manomesso una turbina gigante da 500 Mw. L'uomo-clima si e' poi dileguato, lasciando sul luogo del delitto un biglietto: ''No a nuove centrali a carbone''. L'impianto e' rimasto bloccato per oltre quattro ore: un lasso di tempo sufficiente a ridurre del 2% le emissioni dell'intera Gran Bretagna. ''Non abbiamo idea di chi sia'', ha detto al Guardian un militante di Greenpeace, ''ma noi tutti vogliamo scoprirlo. E' un continuo domandarsi: dov'eri venerdi' 28 novembre?''. Anche la polizia di Medway, che sta indagando sull'accaduto, vorrebbe conoscere l'identita' dell'uomo-clima. Ma a tutt'oggi non vi sono sospettati. E' semplicemente sparito nel nulla. La dinamica dell'attacco suggerisce pero' che 'climate man' non sia affiliato a nessuna organizzazione ambientalista di primo piano. ''Noi non agiremmo mai in anonimato'', ha precisato Ben Stewart, uno degli otto militanti di Greenpeace che l'anno passato hanno scalato - e sono stati poi arrestati dalla polizia - la ciminiera della centrale di Kingsnorth. ''Il personale della centrale e' rimasto semplicemente a bocca aperta'', ha raccontato Emily Highmore, portavoce della compagnia tedesca E.On, proprietaria dell'impianto. ''Qui - ha proseguito - siamo su un altro livello di protesta. Bisogna essere addestrati per lavorare in un ambiente del genere. La gente non puo' gironzolare tranquillamente in una centrale elettrica: poteva rimanere ucciso. Non abbiamo problemi con le proteste da parte del pubblico ma questa e' stata un'azione sconsiderata. Le centrali sono luoghi pericolosi''. Non per 'climate man', evidentemente. Che dopo aver scavalcato i recinti di sicurezza - alti tre metri, elettrificati, sormontati da filo spinato e costati alla E.On 12 milioni di sterline - si e' diretto alla sala macchine passando per una porta lasciata aperta. Dove, smanettando col computer che controlla la turbina gigante da 500 Mw, e' riuscito a mandare in tilt l'intero impianto. Apparentemente soddisfatto ha quindi lasciato il suo messaggio. ''Un vecchio lenzuolo con lettere scritte con nastro adesivo nero. Molto rudimentale, devo dire'', ha commentato la Highmore. Una volta provocato il blocco della turbina, uomo-clima si e' allontanato indisturbato, benche' immortalato dalle telecamere a circuito chiuso della centrale. ''Nessuno si e' preoccupato di lui perche' il personale era troppo spaventato dal rumore provocato dalle macchine'', ha detto ancora la Highmore. ''Ci e' voluta una settimana perche' si riprendessero dallo shock''. Tale disinvoltura ha portato gli addetti ai lavori a ipotizzare che l'assalitore abbia lavorato in un'altra centrale del Regno Unito. Kingsnorth e' al centro di aspre polemiche poiche' la E.On, sostenuta dalla politiche energetiche del governo britannico, vuole radere al suolo l'attuale centrale e sostituirla con un nuovo impianto a carbone. Che sarebbe il primo costruito nel Regno Unito da 34 anni a questa parte. (ANSA). Z08-NS
11/12/2008 18:47
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