Latina Oggi lunedi 15 dicembre
PONTINIA c'è. Se serviva una conferma della contrarietà dei cittadini alla centrale Turbogas è arrivata nella giornata di ieri.
Venticinque stand gastronomici, tutte le maggiori organizzazioni sindacali degli agricoltori, i politici, dal sindaco di Pontinia fino a Domenico Di Resta, unico politico regionale a farsi vivo, hanno sottolineato il rifiuto ad una forma di sviluppo che non ha niente a che fare con la turbogas. E tutti, girando per gli stand, hanno potuto apprezzare quali sono le vere ricchezze dell'Agro Pontino. La mozzarella innanzitutto, una delle protagoniste principali, anche perchè la Regione Lazio, giovedì pomeriggio ha lanciato definitivamente il marchio «colossella».
Ma c'erano anche gli stand dei negozianti di Pontinia, iniziando dalle macellerie per finire agli alimentari. Ma la Turbogas è un progetto che tocca varie realtà dell'Agro Pontino. Ecco allora la presenza di commercianti, anzi artigiani, sarebbe meglio definirli, che sono venuti da Priverno e Sezze. Così come si sono presentate le istituzioni di molti comuni dell'Agro Pontino. «Porto il saluto e la solidarietà di Sezze, Priverno, Sonnino - ha detto il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo -.E' stata una manifestazione riuscitissima.
Il nostro territorio non può sopportare queste centrali. E quello che è esposto sui banchi ne è la testimonianza.Il connubio con i ragazzi della Rete è riuscito benissimo». Dopo di lui ha preso la parola il consigliere regionale del Pd Domenico Di Resta. Finora l'unico consigliere regionale che ha dimostrato la propria vicinanza ai problemi sollevati da questo impianto. «La Regione Lazio è contraria a questo impinato - ha detto Di Resta -. Così come è contrario il governatore Marrazzo. Il presidente lo confermerà anche in Consiglio regionale quando si discuterà il Piano energetico regionale». Anche la Provincia di Latina, con il suo assessore all'Ambiente Roberto Migliori ha confermato la propria contrarietà all'impianto. «La provincia è contraria a questi progetti - è stato il commento di Migliori -. Il presidente Cusani ha altri progetti per il futuro dell'Agro Pontino». Poi è stata la volta del Presidente della Rete, Poalo Cima.
«NON la vogliamo questa centrale - ha detto Cima -. Continueremo la nostra battaglia fino alla fine. La presenza di tutti questi commercianti, della scuola di Danza Modulo, della banda cittadina, degli agricoltori sono un chiaro segnale che la comunità è unita nella lotta a questi progetti dannosi per la salute e per la
nostra economia». Danilo Calvani del Cra in due parole ha dato il senso della protesta. «Siamo l'unica provincia italiana che ha avuto due centrali nucleari sul suo territorio. Ora saremmo l'unica ad avere anche due centrali Turbogas ». Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Coldiretti, rappresentanta da Nino Andriollo e dalla Cia. A dare manforte anche l’associazione «Città Partecipata» di Terracina. Un ringraziamento particolare, dicono gli orgnizzatori della Rete, va alla Protezione
civile di Pontinia, alle forze dell'ordine e ai dipendenti comunali che hanno permesso la realizzazione di una manifestazione unica nel suo genere per una realtà come Pontinia.
Andrea Zuccaro
C'ERANO almeno due mila
persone alla manifestazione per la difesa del territorio e per manifestare contro la
Turbogas. Un impegno che ha coivolto anche i commercianti, ma soprattutto gli
agricoltori del territorio. 20 esercizi commerciali, principalmente di Pontinia hanno
subito dato la loro adesione alla manifestazione. Così come gli agricoltori. Hanno preteso che tutte le organizzazioni sindacali fossero presenti per difendere il loro territorio e la loro sopravvivenza.
Bandiere, striscioni, materiale informativo e decine di trattori hanno fatto da coregrafia ad una festa particolare, comunque riuscita.
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