La fantapolitica sulla turbogas
Anche se l’argomento è terribilmente serio, ogni tanto un po’ di fantapolitica serve.
Tizio afferma che (in base a quale regola?) se si fa la centrale a turbogas ad Aprilia, quella di Pontinia non sarà realizzata.
Caio è sicuro che le 2 società proponenti (oppure una delle 2, fate voi) le centrali in questione hanno destinato le risorse necessarie ad altre iniziative, pertanto uniranno le forze e se ne farà una soltanto, quella di Aprilia.
Sempronio dichiara che la centrale a turbogas e a biomasse, previste a poche centinaia di metri una dall’altra sono incompatibili (fin qui non serviva la scienza, le emissioni dell’una rendono più costosi i processi produttivi dell’altra), e in contrasto alla ragione economica.
Pamperio osserva che per la centrale a biomasse non è previsto l’elettrodotto, quindi userà quello della centrale a turbogas, quindi se si farà quella a biomasse sarà realizzata anche quella a turbogas?
Citrullo che parla con quelli che contano sa che i piani energetici regionale e provinciale non prevedono la centrale a turbogas, ma quella a biomasse, quindi l’elettrodotto sarà costruito dal ministero?
Unionefalaforza ragiona sulle dichiarazioni di una serie di politici che affermano che la centrale a turbogas è inutile (c’è arrivato pure lui sono 5 anni che i dati ufficiali attribuiscono alla Regione Lazio il doppio della produzione energetica necessari, che l’Italia consuma per l’87% l’energia prodotta in casa e che esporta più energia di quella che consuma), dannosa (le emissioni significano malattie anche mortali), che non servono all’economia locale (l’acqua calda era già stata scoperta da qualche millennio). Alcuni di questi politici non sono noti, né stati eletti per particolari affermazioni o principi né progetti in favore del bene comune, dell’umanità, del territorio, dell’economia reale, né per intervenire in questioni di ideologia o in favore dei bisognosi o di chi non ha voce. Quindi se parlano è perché la sorte del progetto è stata già decisa. Se si fa basta dire che la colpa è degli altri (la Regione del governo nazionale, la provincia della regione, il comune del governo nazionale, un partito di destra di quello di centro e viceversa, visto che la sinistra non esiste più, il governo attuale dirà che è stato Prodi) e quindi ognuno può dichiarare quello che vuole. Se non si fa anche qui ognuno può dire che il merito era suo che lui l’aveva detto fin dal principio, che lui era contro alla turbogas fin dai tempi del risorgimento.
Ovviamente, ripeto, questa è solo fantapolitica.
Onore ai nostri mirabili, illuminati (con energia rinnovabile), generosi, capaci, altruisti, innovatori, conservatori, liberali, liberatori, libertari, anticomunisti, ambientalisti del fare e del progresso sostenibile che ci rappresentano e che si sacrificano per noi.
Giorgio Libralato
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