venerdì 12 dicembre 2008

dov'eri venerdi 28?

CLIMA: ATTIVISTA SABOTA CENTRALE, -2% EMISSIONI GB / ANSA
(ANSA) - LONDRA, 11 DIC - L'azione solitaria di uno sconosciuto militante ecologista ha provocato la riduzione del 2% delle emissioni nazionali di CO2 di tutto il Regno Unito. L'individuo - soprannominato dai media britannici 'climate man' - si e' introdotto di soppiatto alle 10 di sera del 28 novembre scorso nella super-controllata centrale a carbone di Kingsnorth, si e' quindi diretto indisturbato alla sala macchine, e ha manomesso una turbina gigante da 500 Mw. L'uomo-clima si e' poi dileguato, lasciando sul luogo del delitto un biglietto: ''No a nuove centrali a carbone''. L'impianto e' rimasto bloccato per oltre quattro ore: un lasso di tempo sufficiente a ridurre del 2% le emissioni dell'intera Gran Bretagna. ''Non abbiamo idea di chi sia'', ha detto al Guardian un militante di Greenpeace, ''ma noi tutti vogliamo scoprirlo. E' un continuo domandarsi: dov'eri venerdi' 28 novembre?''. Anche la polizia di Medway, che sta indagando sull'accaduto, vorrebbe conoscere l'identita' dell'uomo-clima. Ma a tutt'oggi non vi sono sospettati. E' semplicemente sparito nel nulla. La dinamica dell'attacco suggerisce pero' che 'climate man' non sia affiliato a nessuna organizzazione ambientalista di primo piano. ''Noi non agiremmo mai in anonimato'', ha precisato Ben Stewart, uno degli otto militanti di Greenpeace che l'anno passato hanno scalato - e sono stati poi arrestati dalla polizia - la ciminiera della centrale di Kingsnorth. ''Il personale della centrale e' rimasto semplicemente a bocca aperta'', ha raccontato Emily Highmore, portavoce della compagnia tedesca E.On, proprietaria dell'impianto. ''Qui - ha proseguito - siamo su un altro livello di protesta. Bisogna essere addestrati per lavorare in un ambiente del genere. La gente non puo' gironzolare tranquillamente in una centrale elettrica: poteva rimanere ucciso. Non abbiamo problemi con le proteste da parte del pubblico ma questa e' stata un'azione sconsiderata. Le centrali sono luoghi pericolosi''. Non per 'climate man', evidentemente. Che dopo aver scavalcato i recinti di sicurezza - alti tre metri, elettrificati, sormontati da filo spinato e costati alla E.On 12 milioni di sterline - si e' diretto alla sala macchine passando per una porta lasciata aperta. Dove, smanettando col computer che controlla la turbina gigante da 500 Mw, e' riuscito a mandare in tilt l'intero impianto. Apparentemente soddisfatto ha quindi lasciato il suo messaggio. ''Un vecchio lenzuolo con lettere scritte con nastro adesivo nero. Molto rudimentale, devo dire'', ha commentato la Highmore. Una volta provocato il blocco della turbina, uomo-clima si e' allontanato indisturbato, benche' immortalato dalle telecamere a circuito chiuso della centrale. ''Nessuno si e' preoccupato di lui perche' il personale era troppo spaventato dal rumore provocato dalle macchine'', ha detto ancora la Highmore. ''Ci e' voluta una settimana perche' si riprendessero dallo shock''. Tale disinvoltura ha portato gli addetti ai lavori a ipotizzare che l'assalitore abbia lavorato in un'altra centrale del Regno Unito. Kingsnorth e' al centro di aspre polemiche poiche' la E.On, sostenuta dalla politiche energetiche del governo britannico, vuole radere al suolo l'attuale centrale e sostituirla con un nuovo impianto a carbone. Che sarebbe il primo costruito nel Regno Unito da 34 anni a questa parte. (ANSA). Z08-NS
11/12/2008 18:47


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