di Francesco Casula e Andrea Tundo il fatto online) Le ceneri andavano divise e solo in parte avrebbero potuto essere vendute per fare il cemento. Invece quelle provenienti dalla combustione del carbone venivano miscelate anche alle “scorie” dell’olio denso e del gasolio per poi essere cedute alla Cementir che produceva il calcestruzzo. In questo modo, la società otteneva un ingiusto profitto e risparmiava sullo smaltimento. Con questa accusa il pm Milto Stefano De Nozza del...
Continua a leggere
La Dda di Lecce ha chiesto il processo per 11 manager di Enel e 7 della Cementir (ora Cemitaly) di Taranto e per le due società. Le accuse sono di traffico illecito di rifiuti e attività di gestione dei rifiuti non autorizzata: "Mescolavano residui della combustione e li vendevano per la produzione del calcestruzzo. Ma una parte era da smaltire, così risparmiavano". Secondo la procura, oltre mezzo miliardo di ingiusto profitto. La società elettrica: "Ricostruzione confutata dai periti del gip"
Nessun commento:
Posta un commento