Sul processo di uscita dal carbone, fissato in Italia al 2025, è il tempo delle responsabilità. Del governo, dell’Enel, a cui appartengono sei delle centrali che dovrebbero chiudere, e anche dei territori coinvolti in quella che potrebbe essere una rivoluzione. L’addio al carbone farà venire meno 8 GW di capacità installata attualmente distribuita su otto impianti. Sono di Enel l’impianto di Cerano (Brindisi), Civitavecchia, Sulcis, Fusina (Venezia), Bastardo (Perugia) e La S...
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Il direttore e presidente mette in guardia l'esecutivo in vista dello stop al carbone: "Pianificazione dell’attività garantita solo avviando ora l’iter per le autorizzazioni. Difficile presentare i piani di dismissione prima che siano note le modalità attuative del piano". Il sottosegretario Crippa a Ilfatto.it: "Tavolo aperto, stiamo definendo una road map". Diventerebbero a gas le centrali di Brindisi, Civitavecchia, Fusina e La Spezia. Il sindaco della città pugliese: "Spero che tutti gli attori in campo non mettano in atto una manfrina". Critici gli ambientalisti: "Questo non è un passaggio alle fonti rinnovabili, ma da una fonte fossile all’altra, il gas, comunque inquinante"
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