domenica 17 marzo 2019
AMBIENTE, TRA UTOPIA E BAMBINOCRAZIA. Il bambino che dice che il re è nudo ha una sua potenza poetica e rivoluzionaria; ma questo dovrebbe indurre a una superiore serietà. I giornali dovrebbero interrogare gli scienziati e non i bambini, i governi chiamare a raccolta le migliori menti del pianeta, gli adulti studiare di più e non soccombere scioccamente a un mito che si autoconsumerà a danno proprio di questi bambini idolatrati, cristallizzati nel fanatismo e perciò tre volte depredati. Oppure ci si accontenterà di una carnevalata assolutoria pompata dai media in crisi di ispirazione, una cerimonia di temporanea inversione dei ruoli che fa gioco ai potenti per continuare a inquinare, razziare e sfruttare cercando di volta in volta un alibi e una catarsi nella lacrima popdi un mea culpa fasullo.
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