ULTIMA VOLTA, LE “ENERGIE VERDI” HANNO VINTO SULLA RESISTENZA EOLICA MENTRE TUTTI CONTINUANO A RESTARE A GUARDARE CON INDIFFERENZA!
Mentre il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare scrive alla Regione Campania, alla Regione Molise, al Parco Regionale del Matese e all’ISPRA per invitarli a richiedere, con urgenza,contributi ed informazioni utili alle Amministrazioni locali e ai soggetti attivi per una ottimale perimetrazione del Parco Nazionale del Matese, oggi, 21 dicembre 2018, sulla montagna di Morcone, si è concluso l’ennesimo atto di esproprio “eolico” .
L’ “ultimo” testardo e temerario allevatore oppositore all’eolico selvaggio sulla montagna di Morcone, si è fatto trovare nei suoi terreni, insieme a sua moglie e ad altri residenti della zona, nella speranza che non si perfezionassero le operazioni di immissione in possesso.
Lui, che è venuto a conoscenza, solo per caso, di una variante del progetto eolico che riguardava una particella di sua proprietà (non avendo partecipato alla conferenza di servizi semplificata ed asincrona avente ad oggetto la variante conclusasi appena il 12 novembre scorso), è rimasto solo in compagnia dei suoi amici a cercare di far valere le sue ragioni.
Ma le osservazioni di un allevatore non contano per chi deve finire in fretta questi tipi di impianti e, così, le ruspe si sono messe subito all’opera e, pare, che già nel pomeriggio il cavidotto sia passato nei terreni oggeto di variante.
Chi ha vigilato affinchè un semplice cittadino che tenta di difendere fino all’ultimo la sua terra non subisse eventuali abusi durante le operazioni di immissioni in possesso?
Ognuno faccia la sua parte significa anche questo!
L’allevatore l’ha fatta e non si arrenderà facilmente rinunciando per sempre al suo terreno agricolo solcato da cavidotti industriali dell'eolico selvaggio della Nostra Terra.
N.B. Il Testo Unico sugli espropri (Dl 327/2001) scandisce tempi modalità del procedimento espropriativo, la cui mancata osservanza può essere utilmente contestata innanzi al Giudice amministrativo.
Mentre il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare scrive alla Regione Campania, alla Regione Molise, al Parco Regionale del Matese e all’ISPRA per invitarli a richiedere, con urgenza,contributi ed informazioni utili alle Amministrazioni locali e ai soggetti attivi per una ottimale perimetrazione del Parco Nazionale del Matese, oggi, 21 dicembre 2018, sulla montagna di Morcone, si è concluso l’ennesimo atto di esproprio “eolico” .
L’ “ultimo” testardo e temerario allevatore oppositore all’eolico selvaggio sulla montagna di Morcone, si è fatto trovare nei suoi terreni, insieme a sua moglie e ad altri residenti della zona, nella speranza che non si perfezionassero le operazioni di immissione in possesso.
Lui, che è venuto a conoscenza, solo per caso, di una variante del progetto eolico che riguardava una particella di sua proprietà (non avendo partecipato alla conferenza di servizi semplificata ed asincrona avente ad oggetto la variante conclusasi appena il 12 novembre scorso), è rimasto solo in compagnia dei suoi amici a cercare di far valere le sue ragioni.
Ma le osservazioni di un allevatore non contano per chi deve finire in fretta questi tipi di impianti e, così, le ruspe si sono messe subito all’opera e, pare, che già nel pomeriggio il cavidotto sia passato nei terreni oggeto di variante.
Chi ha vigilato affinchè un semplice cittadino che tenta di difendere fino all’ultimo la sua terra non subisse eventuali abusi durante le operazioni di immissioni in possesso?
Ognuno faccia la sua parte significa anche questo!
L’allevatore l’ha fatta e non si arrenderà facilmente rinunciando per sempre al suo terreno agricolo solcato da cavidotti industriali dell'eolico selvaggio della Nostra Terra.
N.B. Il Testo Unico sugli espropri (Dl 327/2001) scandisce tempi modalità del procedimento espropriativo, la cui mancata osservanza può essere utilmente contestata innanzi al Giudice amministrativo.
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