lunedì 17 dicembre 2018

Anzio e i rifiuti il documento inviato il 9 agosto alla commissione speciale

Al Comune di Anzio
CA Al Presidente del Consiglio comunale
CA Alla Commissione Speciale per il trattamento dei rifiuti
CA Alla Commissione Ambiente
CA All’Assessore all’Ambiente

Oggetto: commissione speciale del 6 agosto 2018 per il trattamento dei rifiuti – stato dei lavori

Buongiorno,
come da accordi durante lo svolgimento della Commissione del 6 agosto 2016, invio le seguenti note:
-          In base al verbale della conferenza dei servizi, verbale di Città Metropolitana di Roma Capitale, del giorno 27/7/2017 impianto di gestione dei rifiuti sito in via delle Cinque Miglia nel comune di Anzio ditta proponente Eco Trasnport srl:
1.      La ditta dovrà specificare il quantitativo istantaneo massimo di stoccaggio… si chiede alla ditta di prevedere una diminuzione del quantitativo istantaneo per i rifiuti pericolosi…
2.      … la ditta dovrà dare evidenza dell’avvenuta presentazione agli uffici comunali competenti  della documentazione prevista…autorizzazione allaccio pubblica fognatura..
3.      In materia di prevenzione incendi, vista la dichiarazione asseverata a firma del professionista antincendio si ritiene che la documentazione progettuale agli atti della conferenza non sia sufficientemente esaustiva…
4.      Si evidenzia la necessità di riportare in planimetria l’indicazione dell’area dedicata ad operazione R12 richiesta nell’istanza in esame.
5.      Il responsabile del procedimento invita l’amministrazione comunale ad esprimere, circa tutti gli aspetti di propria competenza…
6.       “la ditta dovrà presentare la documentazione integrativa entro 30 giorni dalla presente seduta”…

Non sono stati trattati ma erano già stati presentati, in data 2 e 3 agosto 2018 alcune integrazioni:
a)      CALCOLO TEORICO DELL’ EFFICIENZA FILTRANTE è senza data e senza alcun riferimento ad impianto, ubicazione e località pertanto è un documento che non può essere preso in considerazione e deve essere riprodotto;
b)      Contrariamente a quanto chiesto nella commissione, tutti i rifiuti saranno messi in riserva all’esterno con probabile emissioni di polveri, pulviscolo e aerosol in atmosfera vedere elaborato grafico emissioni rev. 4. La ditta però riporta nella “tavola 9 Relazione Tecnica Asseverata - Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per nuovi impianti, ai sensi della Parte V del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.-rev.4:”: I rifiuti della pulizia della strada CER 20 03 03, verranno stoccati all’interno di cassoni a tenuta provvisti di coperchio, per un periodo massimo di 24-48 ore. I rifiuti inerti CER 01 04 10, 01 04 13, 10 13 11, 17 01 01, 17 01 02, 17 01 03, 17 01 07, 17 03 02, 17 05 04, 17 05 08, 17 06 04, 17 08 02, 17 09 04 e 20 02 02, verranno conferiti, stoccati (R13) ed avviati presso impianti di recupero rifiuti all’interno di cassoni scarrabili protetti dagli agenti atmosferici da sistemi di copertura anche mobili (teli in plastica, ecc.); pertanto non verranno effettuate movimentazioni di questi rifiuti non sono previste emissioni in atmosfera.”
c)      La ditta proponente nella lettera di trasmissione PRECISA che nell’istanza di autorizzazione è stato chiesto di gestire rifiuti in entrata per un massimo di 500 t/giorno mentre lo stoccaggio istantaneo previsto sarà pari a 45 t (quantitativo ridotto rispetto agli iniziali 50 t) per i rifiuti pericolosi e 400 t per rifiuti non pericolosi, a riguardo si veda il Paragrafo 7.1.2.2 della Tav. 13-rev.5. COMUNICA che è stato richiesto il nulla osta ad Acqualatina per l’allaccio in pubblica fognatura delle acque di scarico, azione propedeutica alla richiesta di allaccio in fogna. PRECISA che il Regolamento Comunale prevede che la richiesta definitiva di allaccio in fogna, e la successiva istanza di autorizzazione allo scarico, potrà essere presentata solo a seguito della realizzazione di tutte le opere impiantistiche, che potranno essere realizzate solo successivamente all’approvazione del progetto. COMUNICA che la ditta provvederà a richiedere un parere tecnico preventivo di assoggettabilità al Certificato di Prevenzione Incendi al comando dei VVFF e qualora sarà ritenuto necessario provvederà a presentare idonea istanza dandone notizia a tutti gli enti. FA PRESENTE che la “TAV. 9 - Relazione tecnica emissioni” è stata aggiornata innalzando da 2 a 3 m l’altezza della recinzione, descritta al Capitolo 3. FA PRESENTE che nella “TAV. 9 - Relazione tecnica emissioni” è stato aggiunto il paragrafo 7.2.2 “Calcolo teorico dell’efficienza dell’impianto”. COMUNICA che la “TAV. 13 – Relazione tecnica gestionale” è stata aggiornata innalzando da 2 a 3 m l’altezza della recinzione, descritta al Capitolo 5. COMUNICA che la “TAV. 13 – Relazione tecnica gestionale” è stata aggiornata riducendo da 6 a 3 m l’altezza dei cumuli dei rifiuti in messa in riserva (paragrafo 7.1.2.2). COMUNICA che è stata aggiornata la TAV. 14 “Elaborato grafico dei rifiuti” riportando nella planimetria le operazioni di recupero previste nelle singole aree. TRASMETTE la documentazione allegata, di seguito elencata: 1. TAV.9 Relazione tecnica emissioni. Rev. 4-  2. TAV.13 Relazione tecnica gestionale. Rev. 5;- 3. TAV.14 Elaborato Grafico Rifiuti. Rev.4
d)      Secondo la ditta proponente, vedere “tavola 9 Relazione Tecnica Asseverata - Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per nuovi impianti, ai sensi della Parte V del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.-rev.4:” 3. INFRASTRUTTURE DEL CENTRO “l’impianto adotterà come forma di mitigazione una barriera esterna di protezione atta a minimizzare l’impatto visivo dell’impianto; la barriera sarà di tipo artificiale e costituita da rete metallica con adiacente telo ombra fino all’altezza di 3 m da piano campagna; dove è presente la recinzione, la barriera verrà realizzata sulla stessa fino al raggiungimento dei 3 m.” punto 6.2.1 accorgimenti generici la rete ombra è sufficiente a: Come indicato nel Capitolo 3 l’intero perimetro dell’impianto verrà dotato di una barriera esterna di protezione al fine di delimitare il trasporto di polveri verso l’esterno dell’impianto. Si ritiene il telo ombra insufficiente a delimitare il trasporto di polveri verso l’esterno.
e)      vedere “tavola 9 Relazione Tecnica Asseverata - Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per nuovi impianti, ai sensi della Parte V del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.-rev.4:” 5. CICLO LAVORATIVO, SCHEMA DI FLUSSO ED INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI EMISSIONE L’impianto gestirà rifiuti urbani e speciali, nella seguente tabella vengono riportati i CER dei rifiuti in ingresso, con i relativi quantitativi ed operazioni di gestione che verranno svolte dall’impianto: “3. Operazione di messa in riserva (R13), pretrattamento (R12) e di riciclaggio/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (R3);”non essendo riportato il codice CER che può far riferimento a “solventi” come dichiarato dalla società proponente si chiede di specificare meglio il riferimento a solventi. Lo stesso chiarimenti deve essere fornito anche in merito alla tav. 13 Relazione Tecnica Gestionale-rev.5, che riporta la stessa dichiarazione.
f)        “tavola 9 Relazione Tecnica Asseverata - Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per nuovi impianti, ai sensi della Parte V del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.-rev.4:” 6.2.2 accorgimenti specifici: In virtù della tipologia e quantità di rifiuti trattati e delle forme di mitigazioni che verranno attuate presso l’impianto, non sono previste ricadute di emissioni diffuse oltre i confini dell’impianto anche nelle condizioni climatiche più sfavorevoli; comunque a titolo cautelativo l’impresa dà la propria disponibilità ad effettuare monitoraggi periodici delle emissioni diffuse qualora prescritto in autorizzazione. Come riportato alla lettera d) non essendo certo sufficiente la protezione verso l’esterno è necessario effettuare un monitoraggio costante sia all’interno che all’esterno dell’impianto con trasmissione in simultanea al competente ufficio del Comune di Anzio.
g)                  Con riferimento alla tav. 13 Relazione Tecnica Gestionale-rev.5, il punto 8. PIANO DI RIPRISTINO PREVISTO A CHIUSURA DELL’IMPIANTO è insufficiente manca il computo metrico estimativo delle attività necessarie per la bonifica e di conseguenza delle garanzie finanziarie per le stesse attività.
h)      Con riferimento alla tav. 13 Relazione Tecnica Gestionale-rev.5,  al documento ALLEGATO 1 – PIANO DI EMERGENZA si ritiene che lo stesso sia insufficiente rispetto a quanto prescritto dal Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i. tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro individua anche “le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato” (art.15 comma 1 lettera u)  e dalla Circolare ministeriale recante “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi” Prot.0004064.15-03-2018 ai punti 4. La prevenzione del rischio negli impianti di gestione dei rifiuti e 6. Modalità di gestione.
i)                    Con riferimento alla tav. 13 Relazione Tecnica Gestionale-rev.5,  si rilevano che tra gli impianti mancano quelli prescritti dalla Circolare ministeriale recante “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi” Prot.0004064.15-03-2018  5.3 Impianti tecnologici e sistemi di protezione e sicurezza ambientale. In fase di progettazione, e di successivo esercizio, in tutti gli impianti che gestiscono rifiuti devono essere previsti: - impianto o dispositivi antincendio conformi alle norme vigenti in materia; - impianto di videosorveglianza, possibilmente con presidio h24; - sistemi di rilevazione e allarme; - impianto di aspirazione e trattamento dell’aria afferente ai locali in cui si effettuano specifiche operazioni di trattamento sui rifiuti; - impianto per l’approvvigionamento e la distribuzione interna di acqua per servizi igienici, lavaggio piazzali, mezzi e contenitori, prevenzione e lotta antincendio; - impianto elettrico antideflagrante (laddove necessario) per l’alimentazione delle varie attrezzature presenti (quali ad esempio sistemi informatici, sistema di illuminazione, sistemi di videosorveglianza e di monitoraggio e controllo, sistemi di pesatura, contenitori auto compattanti, ….), realizzato in conformità alle norme vigenti; - sistemi di convogliamento delle acque meteoriche dotati di pozzetti per il drenaggio, vasche di raccolta e di decantazione, muniti di separatori per oli, e di separazione delle acque di prima pioggia adeguatamente dimensionati; - adeguato sistema di raccolta e di trattamento dei reflui, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente in materia ambientale e sanitaria; - impianto di illuminazione, anche di sicurezza, interna ed esterna, realizzato in conformità alle norme vigenti; - riscaldamento del locale ad uso ufficio realizzato in conformità alle normative vigenti; - allacciamento alla rete telefonica o altra modalità di comunicazione del personale in servizio presso l’impianto con l’esterno (es. sistemi di telefonia mobile…); - impianto di produzione di acqua calda per i servizi igienici
j)       Con riferimento alla TAV. 15-Dichiarazione di esclusione dal Certificato Prevenzione Incendi ai sensi del D.P.R. 151/2011, emessa dal geom. Roberto Vellone, contrariamente a quanto dichiarato, il DPR 151/2001 prevede:  Attività 34 - Attività 34.1.B : Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo, biblioteche, depositi per la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fibre tessili per l'industria della carta, con quantitativi in massa da 5.000 a 50.000 kg- Attività 34.2.C : Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo, biblioteche, depositi per la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fibre tessili per l'industria della carta, con quantitativi in massa > 50.000 kg.

Conclusioni:
Il Comune di Anzio come richiesto nel verbale predetto del 27 luglio 2018, dopo l’aggiornamento documentale della ditta proponente per la quale sono stati concessi 30 giorni deve esprimere in modo univoco e vincolante la sua posizione, entro 30 giorni dalla ricezione del verbale, quindi entro il 25 agosto, salvo diversa ricezione, che dovrà contenere:
-          Relazione sulla conformità urbanistica, secondo assessore Fontana se ne sta occupando l’ufficio tecnico urbanistico comunale;
-          Valutazione sulla compatibilità acustica per la quale nelle integrazioni non vi è traccia di tale aspetto e valutazione aggiornata;
-          Viabilità stradale;
-          Presenza di edifici sensibili;
-          Parere sui rifiuti CER di competenza comunale.

Si ritiene inoltre che, essendo il Comune di Anzio comunque responsabile di:
-          Salute pubblica;
-          Sicurezza pubblica;
-          Eventuale bonifica di siti inquinati, nello stesso parere dovrebbe contenere i seguenti aspetti:

aspetti urbanistici (vedere apposita relazione del competente ufficio comunale).

Compatibilità acustica: si richiede alla ditta aggiornamento dei dati in materia di emissione acustiche in seguito alle modifiche progettuali e documentali. A tale proposito si chiede il competente parere emesso anche dall’Arpa Lazio. Senza questi elementi, aggiornamento della documentazione in materia di emissioni acustiche, il parere del Comune di Anzio deve essere negativo.

Viabilità stradale: chiedere alla Polizia Municipale il parere sui percorsi consigliati e/o prescritti per l’ingresso e l’uscita dall’impianto. Valutare, con la protezione civile eventuali percorsi alternativi per integrare il piano di emergenza. Chiedere all’ufficio lavori pubblici del Comune di Anzio la segnalazione di eventuali opere d’arte con criticità oppure con problemi di viabilità già segnalati.

Presenza di edifici sensibili: indicare non solo la presenza di scuole, ma anche di eventuali presidi sanitari, casi di cura o riposo, eventuali impianti pericolosi industriali, ivi compresa la centrale a turbogas di cui si è parlato durante la commissione speciale, insieme ai siti inquinati da bonificare.

Parere sui rifiuti: attendere l’annunciato parere del settore ambiente comunicato dall’Assessore Danilo Fontana.

Salute pubblica: non si ritiene sufficiente la prevenzione delle emissioni, di polveri e aerosol sia nell’area dell’impianto che all’esterno. Devono quindi essere attuate le prescrizioni sopra elencate del D. Lgs. 81/08 e della Circolare Prot.0004064.15-03-2018. Inoltre, preso atto della certificazione del peggioramento della qualità dell’aria nel comune di Anzio certificato da Arpa Lazio, pertanto va espresso parere negativo non essendo rispettate nel progetto o comunque non essendo state esaminati nel progetto gli obblighi del miglioramento della qualità dell’aria imposta dalla normativa regionale. Allegare la certificazione dell’Arpa Lazio in proposito.

Sicurezza pubblica: il piano di emergenza, la documentazione in materia antincendio non vengono ritenuti idonei e sufficienti a garantire la sicurezza pubblica, pertanto va espresso parere contrario in materia di sicurezza pubblica.

Eventuale bonifica di siti inquinati: la trattazione è insufficiente. Va quindi espresso parere contrario. Richiedere computo metrico estimativo ed idonea garanzia finanziaria (deposito bancario). Nel caso vengano proposte polizze fideiussorie, considerati gli eventi, per queste il comune ha facoltà di indicarne che siano della comunità europea, esclusa da paradisi fiscali, in forma autentica, con dichiarazione notarile che ne attesti competenza e capacità, con recapito in Italia, con impegno al rinnovo.

grazie dell'attenzione
Distinti saluti

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