mercoledì 15 novembre 2017

La città inghiottita dalla natura. Il paesaggio di Fukushima cinque anni dopo il disastro

La natura non smette mai di stupirci. Una frase che forse non smetteremo mai di pronunciare. Soprattutto dopo aver visto queste immagini, anche i più scettici, proveranno un brivido lungo la schiena a dimostrazione dell’eccezionale forza della natura.
Tutti ricorderemo sicuramente l’enorme disastro di Fukushima, provocato dall’esplosione della centrale nucleare. E come dimenticarci di una tragedia di quelle dimensioni, seconda come numero di danni e morti, solamente a Chernobyl.
Sono trascorsi quasi  7 anni da quel fatale 11 marzo 2011, eppure la memoria non riesce a cancellare episodi di questo spessore. Scienziati, studiosi e ricercatori si sono recati senza sosta nella fatidica zona, che comprende un raggio di circa 15 km attorno alla centrale. A distanza di questi anni trascorsi, la testimonianza più significativa ci è giunta da un fotografo, il polacco  Arkadiusz Podniesinski, che circa dopo 5 anni dall’esplosione si è recato proprio a Fukushima. Ciò che resta di una città completamente deserta, dopo l‘obbligo di abbandono da parte del governo giapponese di tutta la popolazione, è solamente la natura.
Resti di macchine, case, uffici e palestre letteralmente “inglobati” dalla natura. Intere zone interessate dal disastro ora appaiono ai nostri occhi come enormi macchie verdi, dominate da una natura selvaggia e vigorosa. https://www.noisiamoagricoltura.com/il-paesaggio-di-fukushima-cinque-anni-dopo
La natura non smette mai di stupirci. Una frase che forse non smetteremo mai di pronunciare. Soprattutto dopo aver visto queste immagini, anche i più scettici, proveranno un brivido lungo la schiena a dimostrazione dell’eccezionale forza della natura.
Tutti ricorderemo sicuramente l’enorme disastro di Fukushima, provocato dall’esplosione della centrale nucleare. E come dimenticarci di una tragedia di quelle dimensioni, seconda come numero di danni e morti, solamente a Chernob...
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