11/05/2016 - 02:34
Il rapporto dell’Ispra evidenzia il superamento dei limiti di qualità ambientale in tre punti del Lazio
L'uso dei pesticidi rischia di compromettere la qualità delle risorse idriche a causa degli effetti inquinanti. Il dato che emerge dal rapporto nazionale dell'Ispra (pubblicato nei giorni scorsi) delinea una situazione tutt'altro che rosea in provincia di Latina, con dei livelli di contaminazione oltre i limiti che sono stati registrati a Pontinia e Sabaudia. I dati (relativi alle annualità 2013-2014), come si legge nel rapporto del 2016 dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, si riferiscono solo a 21 pozzi e 5 punti di prelievo per le acque superficiali. Per il Lazio, però, i principali corpi idrici di superficie non sono monitorati e la densità dei punti della rete sotterranea è tra le più basse fra quelle delle Regioni che hanno inviato informazioni. Altra criticità è rappresentata dal fatto che il numero delle sostanze cercate (57 in totale) è inferiore alla media nazionale e non tiene conto di alcune delle sostanze più frequentemente rinvenute nei corpi idrici delle altre Regioni e più spesso responsabili del superamento dei limiti di legge. Al di là di questi problemi, la statistica che è emersa dalle ricerche dell'Ispra segnala come il livello di contaminazione sia superiore ai limiti di qualità ambientale in due punti delle acque superficiali (40% del totale), tra cui Pontinia, e un punto delle acque sotterranee (4,8% del totale), ossia a Sabaudia.
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (11 maggio 2016)
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