venerdì 6 giugno 2014

ECOBUSINESS PONTINO Inquinamento a Montello, il Pd dà battaglia ma "sbaglia" processo

Il Partito democratico ha preannunciato di volersi costituire parte civile a Roma nel procedimento sul cosiddetto "sistema Cerroni". E sostiene di puntare ai danni per il territorio inquinato

Non è passata inosservata l’assenza del Comune di Latina nel processo al cosiddetto “sistema Cerroni”. L’ente di piazza del Popolo non ha chiesto di costituirsi parte civile, nonostante tra i principali imputati vi sia Bruno Landi, a lungo al timone della Ecoambiente e della Latina Ambiente, due società in cui l’amministrazione latinense è protagonista. A sostituirsi alla giunta di Giovanni Di Giorgi è così intervenuto il Pd, preannunciando oggi di voler chiedere nella prossima udienza la costituzione di parte civile e dichiarandosi disponibile ad assistere anche i cittadini che vorranno chiedere i danni agli imputati nel procedimento sul business della spazzatura nel Lazio. Un’iniziativa in cui non sembra però avere le idee chiare lo stesso Partito democratico, parlando di una battaglia contro chi ha inquinato il territorio mentre l’oggetto del processo è un altro.
I DEM. Nel processo in corso a Roma, per quanto riguarda la discarica di Borgo Montello, gli inquirenti hanno contestato agli imputati di aver ostacolato la Rida Ambiente di Aprilia, che si occupa del pretrattamento dei rifiuti, condotte che avrebbero consentito di fare cassa illecitamente alla Ecoambiente, raccogliendo montagne di spazzatura nel sito latinense di via Monfalcone. Un problema di tariffe sui rifiuti, come emerge dai capi d’accusa di cui stanno rispondendo Manlio Cerroni, Bruno Landi e gli altri coimputati. Il Pd di Latina, tramite la consigliera comunale Nicoletta Zuliani e il neo segretario Gioacchino Quattrola, ha annunciato oggi di voler chiedere la costituzione di parte civile. “Il Partito democratico – ha specificato Quattrola in una  nota - ci sarà nel prossimo processo. Ed assisterà legalmente, in modo del tutto gratuito, anche i cittadini che vorranno partecipare attivamente per la giustizia per conto del Comune di Latina contro chi ha inquinato il nostro territorio”. “Il fatto che l'amministrazione (di Latina ndr) non abbia preso posizione su quella che è una condizione non solo di disagio, ma di danno ambientale, di sfruttamento spregiudicato del territorio e di danno alla salute dei cittadini – ha proseguito Zuliani - è deplorevole. Il Comune spieghi ora perché non si è costituito parte civile in questo primo troncone del processo, dove gli imputati sono accusati di falso in atto pubblico ed associazione a delinquere. Promuovendo l'azione popolare, così come previsto dal Tuel, i cittadini potranno sostituirsi al Comune davanti al giudice ordinario per ottenere giustizia, surrogando l'Ente che non ha voluto farlo nell'interesse dei suoi cittadini. Almeno per la seconda parte del processo, dove i reati contestati sono truffa, gestione illecita della discarica e traffico illecito di rifiuti”.
I NODI. Occorrerà vedere se la richiesta di costituzione di parte civile del Pd verrà accettata dal Tribunale di Roma, ma il problema che balza agli occhi è un altro: il procedimento al vaglio dei giudici di piazzale Clodio, per quanto riguarda la provincia di Latina, è relativo a possibili danni patrimoniali subiti dagli enti locali, e di conseguenza dai cittadini, con le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, e non a danni ambientali. Non si comprende a questo punto come il Partito democratico pensi di poter chiedere un risarcimento a chi avrebbe inquinato il territorio della provincia di Latina.
IL PARADOSSO. In realtà, per quanto riguarda Borgo Montello, un procedimento in corso su ipotesi di inquinamento ambientale c’è, ma è a Latina. Da tempo il giudice Guido Marcelli deve pronunciarsi sulle richieste di rinvio a giudizio di Landi e altri, accusati di aver avvelenato le falde acquifere. E in quell’udienza il Partito democratico non si è costituito. A questo punto sembra che i dem puntino a dare battaglia sull’inquinamento in un processo dove di inquinamento, almeno relativamente a Borgo Montello, non si discute, e il Comune di Latina resti invece alla finestra in un processo dove un suo manager è accusato di reati gravissimi contro la pubblica amministrazione. Un caos. http://www.corrieredilatina.it/news/giudiziaria/7065/Inquinamento-a-Montello--il-Pd.html

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