martedì 10 settembre 2013

Ancora polemiche a Pontinia dopo il blitz del Nipaf di fine agosto Mattatoio, quanti quesiti Alcuni veterinari vogliono far luce sulla vicenda del sito

Latina Oggi 10 settembre 2013 DI ALESSANDROMARANGON I l mattatoio della zona Mazzocchio, a Pontinia, continua a far discutere. Già, perché dopo il blitz della fine di agosto organizzato dagli agenti del Nipaf a cui fece seguito l’iscrizione nel registro degli indagati del veterinario Asl responsabile sanitario dello stesso mattatoio, sono proprio alcuni veterinari del nostro territorio a porsi più di qualche quesito sulla vicenda. Prima di vederli in dettaglio è il caso di ricordare che la storia è partita dalla macellazione di ovini provenienti dal comune di Piazza Armerina, nella provincia di Enna, che erano risultati sprovvisti di estremi identificativi (marche auricolari). Animali che non erano stati nemmeno sottoposti a quei controlli sanitari obbligatori e finalizzati a riscontrare eventuali malattie infettive tra cui la brucellosi ovina e caprina. Poi le indagini hanno fatto emergere che alcuni di questi animali, vivi e vegeti nell’allevamen - to siciliano, risultavano già essere stati macellati nel 2011, quindi ben due anni fa, nel mattatoio di Pontinia. Riscontri questi, ottenuti anche mediante controlli incrociati con la banca dati nazionale. Alla luce di queste anomalie, la Procura di Enna ha subito delegato il Nipaf di Latina per confrontare i dati del mattatoio di Pontinia con i passaporti dei capi macellati rinvenuti nell’allevamento siciliano. E adesso i veterinari vogliono vederci chiaro: chi è ora il veterinario ufficiale del mattatoio pontino? Ha mai svolto un’attività di controllo? E’ in grado di fornire tutta la documentazione attestante gli avvenuti controlli? E chi svolge l’attività di supervisione presso i mattatoi secondo quanto previsto dalla normativa vigente? Tutte domande che attendono risposte nel corso delle prossime... puntate.

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