Un 2008 più verde, ma soprattutto più felice
Un augurio di cuore a tutti gli amici del blog per un 2008 più verde, più pacifista, più ecologico e soprattutto più felice per tutti. Il lavoro che abbiamo svolto nel 2007 è stato intenso e importante, l'avete seguito sul blog moltissimo. Io mi sono sforzato di parlare soprattutto di cose concrete: di come risparmiare energia, come aiutare i nostri Parchi Nazionali, come amare i nostri amici animali, come vivere meglio la grande energia del mare che nel nostro Paese è sempre stata sottovalutata, come cr per leggere tutto http://www.pecoraroscanio.it/index.php?mod=blog&func=comments3&alias=Un_2008_piu_verde_ma_soprattutto_piu_felice
Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
lunedì 31 dicembre 2007
Fabbricati non dichiarati in catasto e fabbricati che hanno perso
Per evitare sanzioni adempimenti di regolarizzazione entro 60 giorni.
Fabbricati non dichiarati in catasto e fabbricati che hanno perso i requisiti di ruralità, variazioni colturali
Fabbricati ex rurali, fabbricati non dichiarati, variazioni colturali
Pubblicati nuovi elenchi nella Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2007
• Con i tre Comunicati pubblicati nella G. U. del 28 dicembre 2007, in materia di variazioni colturali e di corretto accatastamento di fabbricati (fabbricati non dichiarati e fabbricati che hanno perso i requisiti di ruralità) l’Agenzia prosegue l’attività in attuazione delle disposizioni contenute nei commi 33 e 36 dell’articolo 2, D.L. 3 ottobre 2006, n. 262, (L. 286/06), in tema di contrasto a evasione ed elusione fiscale in materia di immobili.
Per saperne di più http://www.agenziaterritorio.it/documentazione/normativa/provvedimenti/index.htm Comunicato 28 dicembre 2007 - Fabbricati non dichiarati
Elenco dei comuni nei quali è stata accertata la presenza di fabbricati non dichiarati in catasto.
(Pubblicato in G.U. del 28/12/07)
• Comunicato 28 dicembre 2007 - Fabbricati ex rurali
Elenco dei Comuni nei quali è stata accertata la presenza di immobili per i quali sono venuti meno i requisiti per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali
(Pubblicato in G.U. del 28/12/07)
• Comunicato 28 dicembre 2007 - Variazioni colturali 2007
Elenco dei Comuni per i quali è stata completata l’operazione di aggiornamento della banca dati catastale eseguita sulla base del contenuto delle dichiarazioni presentate nell’anno 2007 agli organismi pagatori, riconosciuti ai fini dell’erogazione dei contributi agricoli
(Pubblicato in G.U. del 28/12/07)
Fabbricati non dichiarati in catasto e fabbricati che hanno perso i requisiti di ruralità, variazioni colturali
Fabbricati ex rurali, fabbricati non dichiarati, variazioni colturali
Pubblicati nuovi elenchi nella Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2007
• Con i tre Comunicati pubblicati nella G. U. del 28 dicembre 2007, in materia di variazioni colturali e di corretto accatastamento di fabbricati (fabbricati non dichiarati e fabbricati che hanno perso i requisiti di ruralità) l’Agenzia prosegue l’attività in attuazione delle disposizioni contenute nei commi 33 e 36 dell’articolo 2, D.L. 3 ottobre 2006, n. 262, (L. 286/06), in tema di contrasto a evasione ed elusione fiscale in materia di immobili.
Per saperne di più http://www.agenziaterritorio.it/documentazione/normativa/provvedimenti/index.htm Comunicato 28 dicembre 2007 - Fabbricati non dichiarati
Elenco dei comuni nei quali è stata accertata la presenza di fabbricati non dichiarati in catasto.
(Pubblicato in G.U. del 28/12/07)
• Comunicato 28 dicembre 2007 - Fabbricati ex rurali
Elenco dei Comuni nei quali è stata accertata la presenza di immobili per i quali sono venuti meno i requisiti per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali
(Pubblicato in G.U. del 28/12/07)
• Comunicato 28 dicembre 2007 - Variazioni colturali 2007
Elenco dei Comuni per i quali è stata completata l’operazione di aggiornamento della banca dati catastale eseguita sulla base del contenuto delle dichiarazioni presentate nell’anno 2007 agli organismi pagatori, riconosciuti ai fini dell’erogazione dei contributi agricoli
(Pubblicato in G.U. del 28/12/07)
e per il 2008 meno emissioni
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: e per il 2008 meno emissioni
Fine/inizio d’anno tempo di bilanci, di previsioni e di buoni propositi.
Dal punto di vista ambientale per il comune di Pontinia il 2007 è stato un anno importante per alcune premesse che dovranno concretizzarsi nel prossimo:
- la questione delle antenne di telefonia mobile rimane congelata in attesa della discussione del ricorso contro una delibera che lascia scontenti tutti;
- l’impianto di compostaggio rimane ancora un punto con troppi e grossi interrogativi;
- la raccolta differenziata è rimasta nella identica situazione di un anno fa;
- l’acqua sta finalmente muovendo i primi passi verso una gestione veramente pubblica con la garanzia di un servizio primario e fondamentale;
- la programmazione territoriale è ancora ferma con pochi passi in avanti rispetto ad un anno fa;
- la circolazione stradale è peggiorata anche nel comune di Pontinia per una manutenzione delle strade insufficiente e inadeguata. Le poche note positive stanno nella previsione, per il prossimo anno, della messa in sicurezza di qualcuno degli incroci più pericolosi;
- nessuno conosce o rende pubblica gli esami e la qualità dei corsi d’acqua, delle falde acquifere, della qualità dell’aria e del suolo, con l’aggiornamento all’annualità;
- sulla città, la salute pubblica, l’ambiente e l’economia locale gravano i macigni dei progetti delle centrali a turbogas, biomasse, dell’inceneritore, del cementificio, né si conoscono gli impatti di eventuali interventi, quali l’outlet.
Veniamo alle varie note positive:
- in merito alle antenne di telefonia mobile pare ci sia la convinzione comune e condivisa di riscrivere il regolamento a tutela della salute pubblica, facendo riferimento alla normativa varia in materia, compresa la legge regionale del Lazio approvata dalla giunta regionale quasi 2 anni fa su proposta dell’allora assessore all’ambiente Angelo Bonelli. Sembra anche dovrebbe passare il concetto, da me proposto, di un regolamento attento alle continue evoluzioni e scoperta in materia scientifica, tecnica e sanitaria. Cioè ogni impianto sarà sottoposto a regole e restrizioni diverse a seconda della tecnologia applicata, con la valutazione di esperti di fiducia dell’amministrazione, ma anche dei Cittadini a maggiore garanzia.
- Per l’impianto di compostaggio la Prefettura, con l’accordo e la soddisfazione delle parti, ha indicato un percorso, con tempi e metodi da verificare per arrivare all’interesse generale, cioè quello di avere un necessario impianto che funzioni e garantisca la salute e i diritti di cittadini e delle aziende confinanti.
- Per alcuni la situazione della raccolta differenziata è collegata e costretta con la situazione dell’impianto di compostaggio. In parte è vero, in parte ho indicato da tempo situazioni e soluzioni alternative che sono state analizzate dall’amministrazione. Nel particolare alcuni atteggiamenti privati di cittadini, condomini, associazioni, aziende potrebbe migliorare la situazione in attesa che anche l’amministrazione faccia la sua parte. Dall’altra non si può rimanere in una situazione di monopolio che genera o può generare tutte le disfunzioni note. Comunque rimane la volontà dell’amministrazione e soprattutto dell’assessore all’ambiente di attuare, finalmente, la raccolta differenziata.
- L’impianto di fornitura dell’acqua potabile e della depurazione pubblica, stenta a rivedere le scelte sbagliate dalla precedente amministrazione di destra. Sono stati commessi errori procedurali, amministrativi, gestionali e anche danni erariali. Senza tener conto dei disagi subiti da cittadini e famiglie, delle proteste che hanno indicato la strada ad altre realtà, per esempio Aprilia, che sono diventate l’esempio e il simbolo a livello nazionale di civiltà. Dopo una serie di sentenze era necessario avviare la procedura per uscire dalla gestione più contestata d’Italia e arrivare a quella pubblica che possa diventare efficace, efficiente e garantire i diritti più elementari, quali l’accesso all’acqua potabile. La delibera successiva è già pronta.
- L’ambiente, la salute, l’economia si tutelano oltre che con provvedimenti tampone e spesso nell’emergenza alla costringono errori evidenti di scelte di altre amministrazioni o del passato, appunto, con una programmazione territoriale. Scelte chiare e condivise con effetti immediati, ma anche del futuro prossimo e di tempi lunghi. Si deve evitare ciò che è successo, cioè che ogni amministrazione che si succede cambi o rischi di cambiare con scelte gravi e irreversibili tale situazione. Deve essere chiaro quali impianti, aziende ed economia si vuole sviluppare. Di conseguenza saranno altrettanto chiari quali impianti e progetti possono essere compatibili e quali invece possono provocare grave danno all’economia esistente. Anche i piani territoriali edilizi, piani regolatori e piani particolareggiati devono andare in questo senso. Se questo non viene previsto oggi, domani ci ritroveremmo come Latina, per esempio, a non poter più gestire il traffico e a subire ogni sorta di inquinamento e danni senza via di uscita. Oggi con lo sviluppo in embrione si può prevenire, tra qualche anno sarà già troppo tardi. Ammesso che il livello di inquinamento atmosferico già riscontrato sia ancora reversibile.
- Sul traffico vanno applicati gli esempi di chi ha subito pesanti problemi prima di Pontinia, soprattutto bisogna chiedere agli enti superiori (Anas, Regione, Provincia) interventi seri e coordinati, che siano anche risolutivi. Nel particolare ho segnalato più volte le varie necessità. Che finalmente sembra, saranno, in parte accolte con la realizzazione di alcune rotonde da parte dell’amministrazione provinciale poco attenta alle esigenze comunali.
- La conoscenza dei dati dell’inquinamento dovrebbe essere il punto di partenza per la programmazione territoriale anche per evitare una Valle del Sacco bis, ma anche che, come in Campania, si possa morire di diossina. Da questo punto di vista le ripetute sollecitazioni del Sindaco hanno permesso di acquisire, finalmente, alcuni dati almeno relativi e parziali all’interno dell’area del consorzio industriale di Mazzocchio.
- La decisa presa di posizione contraria dell’amministrazione comunale alle centrali elettriche a biomasse e a turbogas, maturata nel 2007 fa ben sperare contro i nefasti progetti delle stesse centrali. Ma fa ben sperare anche che eventuali ulteriori progetti, tipo l’outlet e il cementificio, inceneritore, saranno analizzati in modo meno superficiale.
Pontinia e questa nuova coscienza ambientale possono, però, fare molto di più, come dimostrano i numerosi progetti di impianti fotovoltaici di cui si ha notizia, ma anche, per ridurre l’emissione di CO2:
- sostituire tutti gli impianti negli uffici comunali dall’energia tradizionale con combustibili fossili a quelli naturali e rinnovabili;
- favorire analogo intervento nelle scuole di Pontinia e in tutti gli esercizi pubblici;
- realizzare nuove aree verdi e boscate con i contributi previsti dalla normativa in materia;
- adottare finalmente un regolamento edilizio comunale, conforme alla normativa nazionale e regionale in favore, appunto, dell’energia naturale e rinnovabile, del risparmio e contenimento energetico, del riciclo dell’acqua.
Pontinia 31 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Oggetto: e per il 2008 meno emissioni
Fine/inizio d’anno tempo di bilanci, di previsioni e di buoni propositi.
Dal punto di vista ambientale per il comune di Pontinia il 2007 è stato un anno importante per alcune premesse che dovranno concretizzarsi nel prossimo:
- la questione delle antenne di telefonia mobile rimane congelata in attesa della discussione del ricorso contro una delibera che lascia scontenti tutti;
- l’impianto di compostaggio rimane ancora un punto con troppi e grossi interrogativi;
- la raccolta differenziata è rimasta nella identica situazione di un anno fa;
- l’acqua sta finalmente muovendo i primi passi verso una gestione veramente pubblica con la garanzia di un servizio primario e fondamentale;
- la programmazione territoriale è ancora ferma con pochi passi in avanti rispetto ad un anno fa;
- la circolazione stradale è peggiorata anche nel comune di Pontinia per una manutenzione delle strade insufficiente e inadeguata. Le poche note positive stanno nella previsione, per il prossimo anno, della messa in sicurezza di qualcuno degli incroci più pericolosi;
- nessuno conosce o rende pubblica gli esami e la qualità dei corsi d’acqua, delle falde acquifere, della qualità dell’aria e del suolo, con l’aggiornamento all’annualità;
- sulla città, la salute pubblica, l’ambiente e l’economia locale gravano i macigni dei progetti delle centrali a turbogas, biomasse, dell’inceneritore, del cementificio, né si conoscono gli impatti di eventuali interventi, quali l’outlet.
Veniamo alle varie note positive:
- in merito alle antenne di telefonia mobile pare ci sia la convinzione comune e condivisa di riscrivere il regolamento a tutela della salute pubblica, facendo riferimento alla normativa varia in materia, compresa la legge regionale del Lazio approvata dalla giunta regionale quasi 2 anni fa su proposta dell’allora assessore all’ambiente Angelo Bonelli. Sembra anche dovrebbe passare il concetto, da me proposto, di un regolamento attento alle continue evoluzioni e scoperta in materia scientifica, tecnica e sanitaria. Cioè ogni impianto sarà sottoposto a regole e restrizioni diverse a seconda della tecnologia applicata, con la valutazione di esperti di fiducia dell’amministrazione, ma anche dei Cittadini a maggiore garanzia.
- Per l’impianto di compostaggio la Prefettura, con l’accordo e la soddisfazione delle parti, ha indicato un percorso, con tempi e metodi da verificare per arrivare all’interesse generale, cioè quello di avere un necessario impianto che funzioni e garantisca la salute e i diritti di cittadini e delle aziende confinanti.
- Per alcuni la situazione della raccolta differenziata è collegata e costretta con la situazione dell’impianto di compostaggio. In parte è vero, in parte ho indicato da tempo situazioni e soluzioni alternative che sono state analizzate dall’amministrazione. Nel particolare alcuni atteggiamenti privati di cittadini, condomini, associazioni, aziende potrebbe migliorare la situazione in attesa che anche l’amministrazione faccia la sua parte. Dall’altra non si può rimanere in una situazione di monopolio che genera o può generare tutte le disfunzioni note. Comunque rimane la volontà dell’amministrazione e soprattutto dell’assessore all’ambiente di attuare, finalmente, la raccolta differenziata.
- L’impianto di fornitura dell’acqua potabile e della depurazione pubblica, stenta a rivedere le scelte sbagliate dalla precedente amministrazione di destra. Sono stati commessi errori procedurali, amministrativi, gestionali e anche danni erariali. Senza tener conto dei disagi subiti da cittadini e famiglie, delle proteste che hanno indicato la strada ad altre realtà, per esempio Aprilia, che sono diventate l’esempio e il simbolo a livello nazionale di civiltà. Dopo una serie di sentenze era necessario avviare la procedura per uscire dalla gestione più contestata d’Italia e arrivare a quella pubblica che possa diventare efficace, efficiente e garantire i diritti più elementari, quali l’accesso all’acqua potabile. La delibera successiva è già pronta.
- L’ambiente, la salute, l’economia si tutelano oltre che con provvedimenti tampone e spesso nell’emergenza alla costringono errori evidenti di scelte di altre amministrazioni o del passato, appunto, con una programmazione territoriale. Scelte chiare e condivise con effetti immediati, ma anche del futuro prossimo e di tempi lunghi. Si deve evitare ciò che è successo, cioè che ogni amministrazione che si succede cambi o rischi di cambiare con scelte gravi e irreversibili tale situazione. Deve essere chiaro quali impianti, aziende ed economia si vuole sviluppare. Di conseguenza saranno altrettanto chiari quali impianti e progetti possono essere compatibili e quali invece possono provocare grave danno all’economia esistente. Anche i piani territoriali edilizi, piani regolatori e piani particolareggiati devono andare in questo senso. Se questo non viene previsto oggi, domani ci ritroveremmo come Latina, per esempio, a non poter più gestire il traffico e a subire ogni sorta di inquinamento e danni senza via di uscita. Oggi con lo sviluppo in embrione si può prevenire, tra qualche anno sarà già troppo tardi. Ammesso che il livello di inquinamento atmosferico già riscontrato sia ancora reversibile.
- Sul traffico vanno applicati gli esempi di chi ha subito pesanti problemi prima di Pontinia, soprattutto bisogna chiedere agli enti superiori (Anas, Regione, Provincia) interventi seri e coordinati, che siano anche risolutivi. Nel particolare ho segnalato più volte le varie necessità. Che finalmente sembra, saranno, in parte accolte con la realizzazione di alcune rotonde da parte dell’amministrazione provinciale poco attenta alle esigenze comunali.
- La conoscenza dei dati dell’inquinamento dovrebbe essere il punto di partenza per la programmazione territoriale anche per evitare una Valle del Sacco bis, ma anche che, come in Campania, si possa morire di diossina. Da questo punto di vista le ripetute sollecitazioni del Sindaco hanno permesso di acquisire, finalmente, alcuni dati almeno relativi e parziali all’interno dell’area del consorzio industriale di Mazzocchio.
- La decisa presa di posizione contraria dell’amministrazione comunale alle centrali elettriche a biomasse e a turbogas, maturata nel 2007 fa ben sperare contro i nefasti progetti delle stesse centrali. Ma fa ben sperare anche che eventuali ulteriori progetti, tipo l’outlet e il cementificio, inceneritore, saranno analizzati in modo meno superficiale.
Pontinia e questa nuova coscienza ambientale possono, però, fare molto di più, come dimostrano i numerosi progetti di impianti fotovoltaici di cui si ha notizia, ma anche, per ridurre l’emissione di CO2:
- sostituire tutti gli impianti negli uffici comunali dall’energia tradizionale con combustibili fossili a quelli naturali e rinnovabili;
- favorire analogo intervento nelle scuole di Pontinia e in tutti gli esercizi pubblici;
- realizzare nuove aree verdi e boscate con i contributi previsti dalla normativa in materia;
- adottare finalmente un regolamento edilizio comunale, conforme alla normativa nazionale e regionale in favore, appunto, dell’energia naturale e rinnovabile, del risparmio e contenimento energetico, del riciclo dell’acqua.
Pontinia 31 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
quarantesima giornata mondiale della pace
Domani ricorre la quarantesima giornata mondiale della pace voluta dall’allora Pontefice Paolo VI, affinché venisse condivisa da tutte le religioni, ma anche da tutte le organizzazioni “laiche”.
Che ci sia bisogno di pace, che questi 40 anni siano stati vissuti troppo pericolosamente è opinione condivisa, così come il peggioramento degli scenari locali, nazionali e mondiali.
La situazione delle singole città è una bomba ad orologeria, tra nuovi poveri, emarginati, disagiati, ma anche per il continuo afflusso di stranieri e per l’evidente aumento della violenza comune.
Quando le istituzioni decidono di far finta di non vedere spesso poco possono fare.
A livello nazionale una politica folle, non sapendo come contenere i delinquenti spesso li fa schierare l’uno contro l’altro, come nel bipolarismo che al posto dei valori ha messo delle squadre di tifo.
In quanti saprebbero dire per esempio, quali valori esprime o rappresenta l’uno o l’altra coalizione, con programma elettorale e coerenza?
A livello internazionali siamo arrivati alla follia della guerra preventiva, a dichiarare guerra in nome di vino, del petrolio e dell’acqua.
Siamo passati dall’economia, quella forza sana che produceva lavoro, diritti sociali e civili, migliori condizioni di vita all’affarismo sfrenato, alla finanza crudele, liberale e libertaria.
Le grandi ideologie sono state travolte da quella riconosciuta a livello mondiale del profitto.
Quanti domani si ricorderanno della pace che non è imporre con le armi una religione, un assetto politico, un “amico” (armato) anziché un “nemico” (forse armato), ma semplicemente condividere regole comuni affinché vi siano le necessarie condizioni di vita, quindi di dignità per tutti?
Quanti sono disposti a rinunciare al loro potere, apparire in cambio della riduzione di CO2, del diritto all’acqua potabile, alla sicurezza delle strade, anziché una guerra combattuta giornalmente?
Quanti si ricorderanno delle persone sole, malate, sofferenti?
Che ci sia bisogno di pace, che questi 40 anni siano stati vissuti troppo pericolosamente è opinione condivisa, così come il peggioramento degli scenari locali, nazionali e mondiali.
La situazione delle singole città è una bomba ad orologeria, tra nuovi poveri, emarginati, disagiati, ma anche per il continuo afflusso di stranieri e per l’evidente aumento della violenza comune.
Quando le istituzioni decidono di far finta di non vedere spesso poco possono fare.
A livello nazionale una politica folle, non sapendo come contenere i delinquenti spesso li fa schierare l’uno contro l’altro, come nel bipolarismo che al posto dei valori ha messo delle squadre di tifo.
In quanti saprebbero dire per esempio, quali valori esprime o rappresenta l’uno o l’altra coalizione, con programma elettorale e coerenza?
A livello internazionali siamo arrivati alla follia della guerra preventiva, a dichiarare guerra in nome di vino, del petrolio e dell’acqua.
Siamo passati dall’economia, quella forza sana che produceva lavoro, diritti sociali e civili, migliori condizioni di vita all’affarismo sfrenato, alla finanza crudele, liberale e libertaria.
Le grandi ideologie sono state travolte da quella riconosciuta a livello mondiale del profitto.
Quanti domani si ricorderanno della pace che non è imporre con le armi una religione, un assetto politico, un “amico” (armato) anziché un “nemico” (forse armato), ma semplicemente condividere regole comuni affinché vi siano le necessarie condizioni di vita, quindi di dignità per tutti?
Quanti sono disposti a rinunciare al loro potere, apparire in cambio della riduzione di CO2, del diritto all’acqua potabile, alla sicurezza delle strade, anziché una guerra combattuta giornalmente?
Quanti si ricorderanno delle persone sole, malate, sofferenti?
Bugie sul consumo del carburante
Quattroruote contro le case automobilistiche: «Bugie sul consumo del carburante»
Quanto carburante consumano le automobili che guidiamo tutti i giorni? Le decine di prove su strada effettuate dal mensile Quattroruote nel corso del 2007 evidenziano come i dati dichiarati dalle industrie automobilistiche siano mediamente più bassi del 30% rispetto a quelli nell'utilizzo effettivo delle vetture.
Per leggere tutto l’articolo dal quotidiano Il sole 24 ore http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/12/quattroruote-costo-carburante%20.shtml?uuid=bae291cc-aed1-11dc-8731-00000e25108c&DocRulesView=Libero&area=box04
Quanto carburante consumano le automobili che guidiamo tutti i giorni? Le decine di prove su strada effettuate dal mensile Quattroruote nel corso del 2007 evidenziano come i dati dichiarati dalle industrie automobilistiche siano mediamente più bassi del 30% rispetto a quelli nell'utilizzo effettivo delle vetture.
Per leggere tutto l’articolo dal quotidiano Il sole 24 ore http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/12/quattroruote-costo-carburante%20.shtml?uuid=bae291cc-aed1-11dc-8731-00000e25108c&DocRulesView=Libero&area=box04
domenica 30 dicembre 2007
Elettricità e gas, ecco i rincari
Elettricità e gas, ecco i rincari
21:37 ECONOMIA Da gennaio +3,8% per la luce, +3,4% per il metano: 48 euro in più a famiglia Per leggere tutto dal Corriere della Sera http://www.corriere.it/economia/07_dicembre_29/tariffe_gas_luce_296b83f4-b631-11dc-ac5d-0003ba99c667.shtml
21:37 ECONOMIA Da gennaio +3,8% per la luce, +3,4% per il metano: 48 euro in più a famiglia Per leggere tutto dal Corriere della Sera http://www.corriere.it/economia/07_dicembre_29/tariffe_gas_luce_296b83f4-b631-11dc-ac5d-0003ba99c667.shtml
sabato 29 dicembre 2007
il sindaco Tombolillo all'attacco sul mutuo per acqualatina
Latina oggi, Sabato 29 Dicembre
Pontinia, il sindaco Tombolillo all'attacco
Mutuo Acqualatina: «Comuni ignorati»
IN occasione del precedente consiglio comunale del 20 dicembre scorso, il sindaco Tombolino comunicò all'assemblea il contenuto di una nota inviata ai responsabili dell'ATO 4, alla Società Acqualatina e per conoscenza, al Prefetto e all'assessore regionale Ambiente, in cui chiede delucidazioni sul mutuo di 115 milioni di euro che dal primo gennaio prossimo Acqualatina caricherà sulle spalle dei comuni. Nella nota Tombolillo sostiene che il mutuo sarebbe stato già erogato dalla Depfa Bank Deutsche con sede a Dublino (Irlanda) alla società Acqualatina, concessionaria del sistema idrico integrato dell' ATO 4, Lazio meridionale, controllata dai comuni del territorio e serve 530.000 abitanti distribuiti in 38 comuni delle Province di Latina, Roma e Frosinone. Il sindaco ha fatto notare che la Convenzione di gestione stipulata tra ATO 4 e Acqualatina, stabilisce che il gestore impegni capitali propri,. se necessari agli interventi previsti dal programma, reperiti dal gestore con qualsiasi mezzo. Tuttavia, la stessa Convenzione prevede che la garanzia del credito concesso al gestore «deve essere approvata dall'Autorità d'Ambito che controfirma il contratto di mutuo pena l’ invalidità dell' atto con le conseguenze relative tra le parti contraenti». Ad oggi, scrive Tombolillo, allo scrivente non risulta che l'Autorità d'Ambito, attraverso la Conferenza dei Sindaci, abbia rilasciato la garanzia prevista dall'articolo 17 di cui sopra e che il comune di Pontinia non ha rilasciato la garanzia prevista dal citato articolo. A questo punto, Tombolillo chiede all'Aio 4 di trasmettere la sua richiesta a tutti i Comuni dell'Ambito mentre al presidente dell'Amministrazion e Provinciale ha chiesto di convocare entro la fine del 2007, i via straordinaria, la Conferenza dei Sindaci dell' Ato del finanziamento in parola. Alla Depfa Bank chiede la sospensione della procedura relativa alla concessione del mutuo fino a quando l'Autorità d'Ambito dell'Ato 4, non avrà approvato la richiesta del finanziamento.
Antonella Subiaco
Pontinia, il sindaco Tombolillo all'attacco
Mutuo Acqualatina: «Comuni ignorati»
IN occasione del precedente consiglio comunale del 20 dicembre scorso, il sindaco Tombolino comunicò all'assemblea il contenuto di una nota inviata ai responsabili dell'ATO 4, alla Società Acqualatina e per conoscenza, al Prefetto e all'assessore regionale Ambiente, in cui chiede delucidazioni sul mutuo di 115 milioni di euro che dal primo gennaio prossimo Acqualatina caricherà sulle spalle dei comuni. Nella nota Tombolillo sostiene che il mutuo sarebbe stato già erogato dalla Depfa Bank Deutsche con sede a Dublino (Irlanda) alla società Acqualatina, concessionaria del sistema idrico integrato dell' ATO 4, Lazio meridionale, controllata dai comuni del territorio e serve 530.000 abitanti distribuiti in 38 comuni delle Province di Latina, Roma e Frosinone. Il sindaco ha fatto notare che la Convenzione di gestione stipulata tra ATO 4 e Acqualatina, stabilisce che il gestore impegni capitali propri,. se necessari agli interventi previsti dal programma, reperiti dal gestore con qualsiasi mezzo. Tuttavia, la stessa Convenzione prevede che la garanzia del credito concesso al gestore «deve essere approvata dall'Autorità d'Ambito che controfirma il contratto di mutuo pena l’ invalidità dell' atto con le conseguenze relative tra le parti contraenti». Ad oggi, scrive Tombolillo, allo scrivente non risulta che l'Autorità d'Ambito, attraverso la Conferenza dei Sindaci, abbia rilasciato la garanzia prevista dall'articolo 17 di cui sopra e che il comune di Pontinia non ha rilasciato la garanzia prevista dal citato articolo. A questo punto, Tombolillo chiede all'Aio 4 di trasmettere la sua richiesta a tutti i Comuni dell'Ambito mentre al presidente dell'Amministrazion e Provinciale ha chiesto di convocare entro la fine del 2007, i via straordinaria, la Conferenza dei Sindaci dell' Ato del finanziamento in parola. Alla Depfa Bank chiede la sospensione della procedura relativa alla concessione del mutuo fino a quando l'Autorità d'Ambito dell'Ato 4, non avrà approvato la richiesta del finanziamento.
Antonella Subiaco
siete stati voi a promuovere il dissesto
Tombolillo a Torelli: siete stati voi a promuovere il dissesto. "Abbassare le tasse strano proposito per AN". La politica farsa a livello nazionale condiziona in modo evidente anche la propaganda locale. E' chiaro che chi mente sapendo di mentire non si occupa di politica per il bene comune. Addirittura poi se si costituisce (da cittadino) per difendere il dissesto voluto da AN. Siccome penso stiamo parlando di una persona in grado di intendere e di volere, sarebbe opportuno dire, fino in fondo, le cose come stanno. Avere il coraggio delle proprie azioni. Per leggere l'articolo dal quotidiano La Provincia http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17774
venerdì 28 dicembre 2007
i miti verdi da sfatare
SCELTE Eco-Compatibili
I "miti" verdi da sfatare
In un libro di Paul Waddington i comportamenti da vero ambientalista. Suddivisi in gradazioni di verde
La copertina del libro "Shades of Green"
LONDRA - Essere "eco" al giorno d'oggi è un'autentica scommessa, perché molte delle regole che si credevano imprescindibili per ogni ambientalista "duro e puro" rischiano di essere solo dei luoghi comuni, tutti da sfatare. Magari con l'aiuto del libro "Shades of Green: A (Mostly) Practical A-Z for the Reclutant Enviromentalist" dello scrittore Paul Waddington, che, misurando le attività umane per gradazioni di verde (da cui, appunto, "shades of green"), per leggere tutto dal Corriere della Sera http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/07_dicembre_27/luoghi_comuni_verdi_eco_19aa2d64-b495-11dc-82b4-0003ba99c667.shtml
I "miti" verdi da sfatare
In un libro di Paul Waddington i comportamenti da vero ambientalista. Suddivisi in gradazioni di verde
La copertina del libro "Shades of Green"
LONDRA - Essere "eco" al giorno d'oggi è un'autentica scommessa, perché molte delle regole che si credevano imprescindibili per ogni ambientalista "duro e puro" rischiano di essere solo dei luoghi comuni, tutti da sfatare. Magari con l'aiuto del libro "Shades of Green: A (Mostly) Practical A-Z for the Reclutant Enviromentalist" dello scrittore Paul Waddington, che, misurando le attività umane per gradazioni di verde (da cui, appunto, "shades of green"), per leggere tutto dal Corriere della Sera http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/07_dicembre_27/luoghi_comuni_verdi_eco_19aa2d64-b495-11dc-82b4-0003ba99c667.shtml
la vita ad emissioni zero
Niente auto, poco cibo, poca luce. L'INCHIESTA / Verdure di stagione, docce brevi, luci a bassa intensità, poco riscaldamento
Per sette giorni abbiamo provato a vivere consumando il minor quantitativo di CO2
per leggere tutto l'articolo di Repubblica http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/ambiente/rumiz-ecologico/rumiz-ecologico/rumiz-ecologico.html
Per sette giorni abbiamo provato a vivere consumando il minor quantitativo di CO2
per leggere tutto l'articolo di Repubblica http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/ambiente/rumiz-ecologico/rumiz-ecologico/rumiz-ecologico.html
da verde a liberale, segretario di Pontinia
Il mercato politico, le intercettazioni insegnano, è in fermento. Ecco come un ex segretario politico dei verdi di Pontinia ha fatto una scelta importante. E' stato anche candidato, sempre per i verdi, affianco di Tombolillo (1997) e di Pedretti (2003) sempre con il centro sinistra. Coerenza come la figlia del presidente di AN.http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17737
qualità dell'acqua
I cittadini di Pontinia possono stare tranquilli. La qualità dell'acqua erogata dall'acquedotto pubblico è perfetta. Le analisi sono continue. Difatti l'ultima resa pubblica è solo del 17 maggio 2006. Come potete leggere all'indirizzo: http://www.acqualatina.it/acqualatina-portal/acqua.jsp?menu=8&contenttype=398399dc-43dd-4cd7-9ab5-de8da4a1e1b6&content=1eb73ea4-8c1f-4cda-a0d0-0718a12ecda2&name=Parametri%20dellacqua
risolto il problema statico nel museo della Malaria
Secondo La Provincia oggi in edicola risolto il problema statico del Museo della Malaria a Pontinia. Com'era facilmente prevedibile il problema era stato sollevato e risolto in base alla tecnica e alla normativa vigente.
richiesta riunione tavolo tecnica relativo alla centrale a turbogas
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: richiesta riunione tavolo tecnica relativo alla centrale a turbogas
Il 10 dicembre si è svolta la conferenza dei servizi presso il Ministero dell’ambiente in merito alla procedura AIA – IPPC attivata in seguito alla richiesta di autorizzazione della centrale a turbogas nel consorzio industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia.
Per la prima volta dal 2002 un rappresentante del comune di Pontinia ha potuto esprimere un qualsiasi parere, visto che nel 2002/3 il delegato dell’allora sindaco Tombolillo non aveva potuto farlo assistendo solo all’insediamento della commissione.
Considerato il percorso attivato in modo positivo dal nuovamente sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo, con consigli comunali aperti, tavoli tecnici intercomunali, partecipazione a manifestazioni e tavoli tecnici regionali contro la turbogas, con le richieste sia al presidente regionale Piero Marrazzo, sia all’assessore all’ambiente regionale Filiberto Zaratti, si ritiene opportuno ripartire con tali iniziative.
Nel concreto dopo la concessione del tavolo tecnico regionale ad hoc da parte di Marrazzo, nonché dei suoi commissari delegati, lo stesso Zaratti e del capogruppo regionale dei verdi Enrico Fontana, nonché dopo la stessa commissione è opportuno tornare a informare e convocare le parti.
Diverse possono essere le iniziative politiche, sociali, amministrative, tecniche da attivare per contrastare un progetto contestato dalla maggioranza dei cittadini di Pontinia, prima che la situazione precipiti com’è successo ad Aprilia.
Numerose sono le lacune a tal proposito più volte segnalate su un progetto superficiale.
Questo tavolo tecnico aperto ai comuni confinanti, alle istituzioni competenti, ai cittadini che si sono attivati e costituiti in vario modo potrebbe dare un’accelerata importante per abbandonare definitivamente tale progetto.
Si potrebbe, ad esempio, costituirsi in sede regionale in merito al piano regionale energetico e alle linee guida, ma si potrebbero anche iniziare quelle procedure amministrative già accennate.
Dal piano energetico provinciale a quello comunale, dall’intervento presso il consorzio industriale in merito alle norme tecniche di attuazione, passando all’esame tecnico – amministrativo dei documenti errati prodotti.
- la domanda è a nome della società ACEAELECTRABEL PRODUZIONE SPA con sede Legale in piazzale Ostiense 2, 00154 Roma;
- l'ubicazione della centrale prevista è a Pontinia in zona industriale ASI Mazzocchio, e insisterà sulle particelle distinte in catasto terreni dal foglio n. 54 particella n. 53, foglio n. 53 particelle n. 49 e n. 155, foglio n. 35 particella n. 119;
- l'atto di acquisto presentato è un atto modificativo stipulato dal notaio dottor Francesco Scaldaferri rep. 36.815 del 25 maggio 2004 e ed è favore della Pontinia Power srl con sede in Roma Lungotevere delle Navi 19;
- in catasto l'attuale proprietario delle particelle di cui sopra è sempre la Pontinia Power srl;
- il certificato della CCIAA di Roma a pag. 8 e 9 riporta la fusione (avvenuta o da avvenire) con incorporazione della Pontinia Power srl nell'Aceaelectrabel Produzione spa.
Premesso che nessuno pensa che l'errore o l'incompletezza della documentazione sia intenzionale si rileva:
a) se viene presentato un atto modificativo doveva essere presentato anche l'atto originario che è invece mancante, quindi la documentazione è carente;
b) l'atto comunque è a favore della Pontinia Power srl che non è l'Aceaelectrabel Produzione spa.
c) gli atti di fusione e/o incorporazione di società, ammesso che sia stato stipulato, vanno redatti dal Notaio e vanno riportati nella documentazione, anche in questo caso la documentazione è carente.
Ma c’è di più: sarebbe superata anche la valutazione di impatto ambientale il cui iter dovrebbe quindi ricominciare dall’inizio essendo stato richiesto da una Ditta diversa da quella attuale e nei documenti presentati per la procedura AIA-IPPC, nella documentazione di proprietà, negli atti catastali non risulta alcun passaggio di proprietà, né di titolarità di impianto.
Si inviano distinti saluti.
Pontinia, 28 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Oggetto: richiesta riunione tavolo tecnica relativo alla centrale a turbogas
Il 10 dicembre si è svolta la conferenza dei servizi presso il Ministero dell’ambiente in merito alla procedura AIA – IPPC attivata in seguito alla richiesta di autorizzazione della centrale a turbogas nel consorzio industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia.
Per la prima volta dal 2002 un rappresentante del comune di Pontinia ha potuto esprimere un qualsiasi parere, visto che nel 2002/3 il delegato dell’allora sindaco Tombolillo non aveva potuto farlo assistendo solo all’insediamento della commissione.
Considerato il percorso attivato in modo positivo dal nuovamente sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo, con consigli comunali aperti, tavoli tecnici intercomunali, partecipazione a manifestazioni e tavoli tecnici regionali contro la turbogas, con le richieste sia al presidente regionale Piero Marrazzo, sia all’assessore all’ambiente regionale Filiberto Zaratti, si ritiene opportuno ripartire con tali iniziative.
Nel concreto dopo la concessione del tavolo tecnico regionale ad hoc da parte di Marrazzo, nonché dei suoi commissari delegati, lo stesso Zaratti e del capogruppo regionale dei verdi Enrico Fontana, nonché dopo la stessa commissione è opportuno tornare a informare e convocare le parti.
Diverse possono essere le iniziative politiche, sociali, amministrative, tecniche da attivare per contrastare un progetto contestato dalla maggioranza dei cittadini di Pontinia, prima che la situazione precipiti com’è successo ad Aprilia.
Numerose sono le lacune a tal proposito più volte segnalate su un progetto superficiale.
Questo tavolo tecnico aperto ai comuni confinanti, alle istituzioni competenti, ai cittadini che si sono attivati e costituiti in vario modo potrebbe dare un’accelerata importante per abbandonare definitivamente tale progetto.
Si potrebbe, ad esempio, costituirsi in sede regionale in merito al piano regionale energetico e alle linee guida, ma si potrebbero anche iniziare quelle procedure amministrative già accennate.
Dal piano energetico provinciale a quello comunale, dall’intervento presso il consorzio industriale in merito alle norme tecniche di attuazione, passando all’esame tecnico – amministrativo dei documenti errati prodotti.
- la domanda è a nome della società ACEAELECTRABEL PRODUZIONE SPA con sede Legale in piazzale Ostiense 2, 00154 Roma;
- l'ubicazione della centrale prevista è a Pontinia in zona industriale ASI Mazzocchio, e insisterà sulle particelle distinte in catasto terreni dal foglio n. 54 particella n. 53, foglio n. 53 particelle n. 49 e n. 155, foglio n. 35 particella n. 119;
- l'atto di acquisto presentato è un atto modificativo stipulato dal notaio dottor Francesco Scaldaferri rep. 36.815 del 25 maggio 2004 e ed è favore della Pontinia Power srl con sede in Roma Lungotevere delle Navi 19;
- in catasto l'attuale proprietario delle particelle di cui sopra è sempre la Pontinia Power srl;
- il certificato della CCIAA di Roma a pag. 8 e 9 riporta la fusione (avvenuta o da avvenire) con incorporazione della Pontinia Power srl nell'Aceaelectrabel Produzione spa.
Premesso che nessuno pensa che l'errore o l'incompletezza della documentazione sia intenzionale si rileva:
a) se viene presentato un atto modificativo doveva essere presentato anche l'atto originario che è invece mancante, quindi la documentazione è carente;
b) l'atto comunque è a favore della Pontinia Power srl che non è l'Aceaelectrabel Produzione spa.
c) gli atti di fusione e/o incorporazione di società, ammesso che sia stato stipulato, vanno redatti dal Notaio e vanno riportati nella documentazione, anche in questo caso la documentazione è carente.
Ma c’è di più: sarebbe superata anche la valutazione di impatto ambientale il cui iter dovrebbe quindi ricominciare dall’inizio essendo stato richiesto da una Ditta diversa da quella attuale e nei documenti presentati per la procedura AIA-IPPC, nella documentazione di proprietà, negli atti catastali non risulta alcun passaggio di proprietà, né di titolarità di impianto.
Si inviano distinti saluti.
Pontinia, 28 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
progetto della centrale a biomasse a Pontinia e il finanziamento pubblico
Il corriere della sera di domenica 23 dicembre riportava, nella cronaca di Roma, alcune inchieste relative alle frodi alla comunità europea da parte di alcune aziende romane con riferimento anche ai contributi relativi alla legge n. 488/1992.
Pur non essendoci alcun riferimento né è intenzione dimostrarlo, anche il progetto della centrale a biomasse prevista a nel nucleo industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia, ha beneficiato di un cospicuo finanziamento per un’opera che, forse, speriamo, non sarà mai utilizzata.
Il progetto delle biomasse risulta ammesso al finanziamento in base alla legge 488/2003 bando 2003, graduatorie 2004, progetto 81509-12 per l'importo di € 8.128.758.
Alcune disposizioni relative alla legge 488/1992:
“I benefici si sostanziano in una quota di contributo in conto capitale ed in un finanziamento agevolato, regolato al tasso dello 0,50%, reso disponibile dalla Cassa Depositi e Prestiti a valere sul Fondo Rotativo per il Sostegno alle Imprese e da affiancare obbligatoriamente ad un finanziamento bancario di pari importo e durata regolato a tasso di mercato.
Il Contributo in Conto Capitale è erogabile in 2 (se esplicitamente richiesto) o 3 quote annuali, a seconda della durata prevista dei programmi di investimento (24 o 48 mesi), ed avviene a fronte della presentazione di adeguati stati avanzamento lavori o, in alternativa e solo per la prima quota, di una fideiussione bancaria/polizza (la c.d. “anticipazione”). La prima quota è resa disponibile per l’erogazione il giorno successivo alla stipula del contratto di finanziamento.”
Nell’interesse della società proponente, nell’ipotesi che la centrale non venga mai autorizzata sarebbe opportuno rinunciare al finanziamento per il sito di Pontinia in quanto sono già trascorsi oltre 3 anni dalla graduatoria e non ha potuto compiere alcuna opera.
Inoltre la stessa società potrebbe presentare altri progetti in altre località.
Lo stesso finanziamento potrebbe e dovrebbe tornare poi a favore della comunità (visto che il finanziamento utilizza i soldi di tutti anche dei 13 mila cittadini di Pontinia contrari all’impianto) e di altre attività che propongono energia naturale e rinnovabile.
Facendo quattro conti con quel finanziamento si possono realizzare 10 aziende (nel settore metalmeccanico e per le energie rinnovabili) aventi ognuna un capannone di 1000 mq coperti, lotto di 5 mila mq, con 30/50 posti di lavoro per azienda .
Avremo 300/500 posti di lavoro, tutte di manodopera locale, a servizio di altre realtà territoriale, le aziende sarebbero autosufficienti per produzione di energia, con la parte eccedente che potrebbe essere ceduta ad altre aziende del consorzio industriale.
Calcolando l’introito che queste aziende porterebbero alle casse comunali avremo circa 100 mila euro dall’ICI e circa 50 mila euro dalle imposte sul reddito dei dipendenti, per un totale di circa 150 mila euro l’anno che non è molto distante da quanto promesso come royalty.
Non è chiaro, mi pare dove sarebbe l’interesse pubblico di questo impianto.
Anzi potrebbe essere vero il contrario, lo stesso finanziamento potrebbe essere speso meglio.
Pontinia 28 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Pur non essendoci alcun riferimento né è intenzione dimostrarlo, anche il progetto della centrale a biomasse prevista a nel nucleo industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia, ha beneficiato di un cospicuo finanziamento per un’opera che, forse, speriamo, non sarà mai utilizzata.
Il progetto delle biomasse risulta ammesso al finanziamento in base alla legge 488/2003 bando 2003, graduatorie 2004, progetto 81509-12 per l'importo di € 8.128.758.
Alcune disposizioni relative alla legge 488/1992:
“I benefici si sostanziano in una quota di contributo in conto capitale ed in un finanziamento agevolato, regolato al tasso dello 0,50%, reso disponibile dalla Cassa Depositi e Prestiti a valere sul Fondo Rotativo per il Sostegno alle Imprese e da affiancare obbligatoriamente ad un finanziamento bancario di pari importo e durata regolato a tasso di mercato.
Il Contributo in Conto Capitale è erogabile in 2 (se esplicitamente richiesto) o 3 quote annuali, a seconda della durata prevista dei programmi di investimento (24 o 48 mesi), ed avviene a fronte della presentazione di adeguati stati avanzamento lavori o, in alternativa e solo per la prima quota, di una fideiussione bancaria/polizza (la c.d. “anticipazione”). La prima quota è resa disponibile per l’erogazione il giorno successivo alla stipula del contratto di finanziamento.”
Nell’interesse della società proponente, nell’ipotesi che la centrale non venga mai autorizzata sarebbe opportuno rinunciare al finanziamento per il sito di Pontinia in quanto sono già trascorsi oltre 3 anni dalla graduatoria e non ha potuto compiere alcuna opera.
Inoltre la stessa società potrebbe presentare altri progetti in altre località.
Lo stesso finanziamento potrebbe e dovrebbe tornare poi a favore della comunità (visto che il finanziamento utilizza i soldi di tutti anche dei 13 mila cittadini di Pontinia contrari all’impianto) e di altre attività che propongono energia naturale e rinnovabile.
Facendo quattro conti con quel finanziamento si possono realizzare 10 aziende (nel settore metalmeccanico e per le energie rinnovabili) aventi ognuna un capannone di 1000 mq coperti, lotto di 5 mila mq, con 30/50 posti di lavoro per azienda .
Avremo 300/500 posti di lavoro, tutte di manodopera locale, a servizio di altre realtà territoriale, le aziende sarebbero autosufficienti per produzione di energia, con la parte eccedente che potrebbe essere ceduta ad altre aziende del consorzio industriale.
Calcolando l’introito che queste aziende porterebbero alle casse comunali avremo circa 100 mila euro dall’ICI e circa 50 mila euro dalle imposte sul reddito dei dipendenti, per un totale di circa 150 mila euro l’anno che non è molto distante da quanto promesso come royalty.
Non è chiaro, mi pare dove sarebbe l’interesse pubblico di questo impianto.
Anzi potrebbe essere vero il contrario, lo stesso finanziamento potrebbe essere speso meglio.
Pontinia 28 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Arsenico
Da www.telefree.it
Arsenico
Le normative ne prevedono al massimo 10 microgrammi/litro, ma nell'acqua dei nostri rubinetti di arsenico ce n'è parecchio di più. A Cisterna addirittura ce ne sono 200. Se volete eliminare qualcuno portatelo a Cisterna, fermatevi a una fontanella e fategli bere due belle brocche di acqua fresca. Sarà un delitto perfetto e nessuno vi potrà imputare di alcunché. Non spargete la voce però che già c'è la fila con le damigiane.
faber
Arsenico
Le normative ne prevedono al massimo 10 microgrammi/litro, ma nell'acqua dei nostri rubinetti di arsenico ce n'è parecchio di più. A Cisterna addirittura ce ne sono 200. Se volete eliminare qualcuno portatelo a Cisterna, fermatevi a una fontanella e fategli bere due belle brocche di acqua fresca. Sarà un delitto perfetto e nessuno vi potrà imputare di alcunché. Non spargete la voce però che già c'è la fila con le damigiane.
faber
imposta registro novità dal 2008
da www.edilportale.com
Imposte registro e ipocatastale: novità dal 2008
Nuove percentuali sui trasferimenti di immobili di edilizia residenziale
di Rossella Calabrese
28/12/2007 - Dal 1° gennaio 2008 si modificheranno le imposte indirette applicate ai trasferimenti di immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati diretti all’attuazione dei programmi di edilizia residenziale.
Lo prevedono i commi da 25 a 28 dell’articolo 1 della Finanziaria 2008 approvata in via definitiva dal Senato la scorsa settimana.
Con un periodo aggiunto al Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro (DPR 26 aprile 1986, n. 131, articolo 1 della Tariffa, parte I) l’art. 1, comma 25, della Finanziaria 2008 prevede che “Se il trasferimento ha per oggetto immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati diretti all’attuazione dei programmi di edilizia residenziale comunque denominati, a condizione che l’intervento cui è finalizzato il trasferimento venga completato entro cinque anni dalla stipula dell’atto: 1 percento”.
Il successivo comma 26 estende l’aliquota del 3% alle trascrizioni di atti che riguardano il trasferimento di proprietà, la costituzione o il trasferimento di diritti immobiliari attinenti a immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati diretti all’attuazione dei programmi di edilizia residenziale comunque denominati.
Il comma 27, abrogando il comma 15 dell’art. 36 del decreto Bersani (DL 223/2006, convertito dalla legge 248/2006) riporta in vigore l’art. 33, comma 3, della legge 388/2001 (Finanziaria 2001) il quale fissa all’1% l’imposta di registro per i trasferimenti di beni immobili in aree soggette a piani urbanistici particolareggiati.
Le nuove percentuali si applicheranno agli atti pubblici formati, agli atti giudiziari pubblicati o emanati, alle scritture private autenticate poste in essere a decorrere dalla data di entrata in vigore della Finanziaria, e alle scritture private non autenticate presentate per la registrazione a decorrere dalla stessa data.
(riproduzione riservata)
Imposte registro e ipocatastale: novità dal 2008
Nuove percentuali sui trasferimenti di immobili di edilizia residenziale
di Rossella Calabrese
28/12/2007 - Dal 1° gennaio 2008 si modificheranno le imposte indirette applicate ai trasferimenti di immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati diretti all’attuazione dei programmi di edilizia residenziale.
Lo prevedono i commi da 25 a 28 dell’articolo 1 della Finanziaria 2008 approvata in via definitiva dal Senato la scorsa settimana.
Con un periodo aggiunto al Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro (DPR 26 aprile 1986, n. 131, articolo 1 della Tariffa, parte I) l’art. 1, comma 25, della Finanziaria 2008 prevede che “Se il trasferimento ha per oggetto immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati diretti all’attuazione dei programmi di edilizia residenziale comunque denominati, a condizione che l’intervento cui è finalizzato il trasferimento venga completato entro cinque anni dalla stipula dell’atto: 1 percento”.
Il successivo comma 26 estende l’aliquota del 3% alle trascrizioni di atti che riguardano il trasferimento di proprietà, la costituzione o il trasferimento di diritti immobiliari attinenti a immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati diretti all’attuazione dei programmi di edilizia residenziale comunque denominati.
Il comma 27, abrogando il comma 15 dell’art. 36 del decreto Bersani (DL 223/2006, convertito dalla legge 248/2006) riporta in vigore l’art. 33, comma 3, della legge 388/2001 (Finanziaria 2001) il quale fissa all’1% l’imposta di registro per i trasferimenti di beni immobili in aree soggette a piani urbanistici particolareggiati.
Le nuove percentuali si applicheranno agli atti pubblici formati, agli atti giudiziari pubblicati o emanati, alle scritture private autenticate poste in essere a decorrere dalla data di entrata in vigore della Finanziaria, e alle scritture private non autenticate presentate per la registrazione a decorrere dalla stessa data.
(riproduzione riservata)
la costituzione italiana ha compiuto 60 anni
Anche se il duo Veltroni - Berlusconi la vorrebbe cambiare per comandare meglio, la costituzione italiana è ancora la garanzia per la democrazia, la libertà e la civiltà. Purtroppo proprio il centro sinistra ha iniziato a cambiarla a colpi di maggioranza. Basterebbe, per esempio, la sua corretta applicazione per annullare le delibere del comune di Sabaudia in merito ai biglietti sul lungomare. Difatti, secondo il sottoscritto, sono in contrasto a ben 6 articoli della stessa costituzione. Per questi motivi l'avevo inviata, senza successo, al sindaco. Per chi la vuole leggere, può per esempio, andare all'indirizzo
http://www.erasmi.it/codici/costituzione-italiana.html.
http://www.erasmi.it/codici/costituzione-italiana.html.
giovedì 27 dicembre 2007
L'utile della Trasco dà beneficio al comune
Pontinia (27/12/2007) - Sulla questione delle quote Trasco acquistate dal Comune di Norma - si tratta soltanto dell'1% - e sui dubbi sollevati dal capogruppo consiliare di Forza Italia, Sandro Novelli, interviene l'... continua per leggere tutto dal quotidiano La Provincia http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17724
coste a rischio con il porto
Latina (27/12/2007) - Latina ha certamente il diritto di avere una propria portualità, ma con un progetto di tal genere, lo scopo difficilmente potrà essere raggiunto". Entra a gamba tesa nel dibattito sul porto Nello ... continua dal quotidiano La Provincia. Per leggere tutto http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17730
turbogas e biomasse dove eravamo rimasti?
Turbogas e biomasse dove eravamo rimasti?
L’azione del comune di Pontinia contro i progetti delle centrali elettriche a turbogas e biomasse è stata convinta ed efficace, fin’ora, grazie all’attività del sindaco, così come contro la Sep.
E’ chiaro che poteva essere fatto di più anche se la politica ha dovuto fare i conti con gli equilibri interni alla maggioranza, con quelli in consiglio comunale, con i comuni vicini, con l’amministrazione provinciale e regionale e con l’azione esterna alle istituzioni.
E’ mancata anche una strategia dei cittadini e dei comitati che andasse oltre all’aspetto mediatico ed emozionale e alla rivendicazione dei meriti.
Difatti sono state le 3 opposizioni del sottoscritto contro biomasse e turbogas gli unici atti efficaci.
Se ci fosse stato un comitato in grado di assumersi gli oneri, come per esempio è avvenuto contro l’inceneritore, il corridoio tirrenico meridionale, ma anche contro il dissesto finanziario e acqualatina, sarebbero stati raggiunti ben altri risultati.
Ci sarebbe voluto un movimento determinato, anche se con i molti errori, come quelli contro la turbogas di Aprilia che però si è divisa in troppi personalismi.
Ma non tutto è ancora perduto visto che sto predisponendo atti ulteriori atti sperando di avere altri cittadini al mio fianco.
Purtroppo da qualche mese è scesa anche l’attenzione pubblica e questo è altrettanto pericoloso.
L’azione del comune di Pontinia contro i progetti delle centrali elettriche a turbogas e biomasse è stata convinta ed efficace, fin’ora, grazie all’attività del sindaco, così come contro la Sep.
E’ chiaro che poteva essere fatto di più anche se la politica ha dovuto fare i conti con gli equilibri interni alla maggioranza, con quelli in consiglio comunale, con i comuni vicini, con l’amministrazione provinciale e regionale e con l’azione esterna alle istituzioni.
E’ mancata anche una strategia dei cittadini e dei comitati che andasse oltre all’aspetto mediatico ed emozionale e alla rivendicazione dei meriti.
Difatti sono state le 3 opposizioni del sottoscritto contro biomasse e turbogas gli unici atti efficaci.
Se ci fosse stato un comitato in grado di assumersi gli oneri, come per esempio è avvenuto contro l’inceneritore, il corridoio tirrenico meridionale, ma anche contro il dissesto finanziario e acqualatina, sarebbero stati raggiunti ben altri risultati.
Ci sarebbe voluto un movimento determinato, anche se con i molti errori, come quelli contro la turbogas di Aprilia che però si è divisa in troppi personalismi.
Ma non tutto è ancora perduto visto che sto predisponendo atti ulteriori atti sperando di avere altri cittadini al mio fianco.
Purtroppo da qualche mese è scesa anche l’attenzione pubblica e questo è altrettanto pericoloso.
mercoledì 26 dicembre 2007
Pontinia e il 2008, amministrazione 3
In molti amici e concittadini mi chiedono informazioni da Roma, sulla corte dei conti e il consiglio di stato. Sentenza di assoluzione o condanna per gli amministratori pubblici, sentenza di revocazione o conferma del dissesto. Io non ho notizie oltre a quelle apparse sui giornali che poi non sono notizie. Dopo l’emissione di una sentenza e fino alla sua pubblicazione tante sono le ipotesi che si potrebbero verificare. Figuriamoci in attesa della sentenza oppure al termine di un’udienza interlocutoria. Le sentenze si applicano oppure vi si fa ricorso, sicuramente non si anticipano. Qualcuno che ha poca dimestichezza con giustizia e amministrazione ha anticipato false notizie e sentenze. Non certo qualcuno che fa politica per il bene comune e l’interesse pubblico. Per la Trasco, come ho scritto più volte, non c’erano alternative a meno di non commettere un danno erariale. La stessa scelta, è ovvio, è stata replicata da tutte le amministrazioni di destra, di sinistra e di centro. Quindi, qualsiasi sarà la sentenza, nulla cambierà fino all’ultimo grado di giudizio, sempre che vi si arrivi. Sempre che qualcuno non si accorga che il denaro pubblico non sia meglio spenderlo per il bene comune. Altrettanto sicuramente la Trasco poteva essere gestita meglio come hanno dimostrato gli ultimi 2 amministratori, finalmente dei tecnici e non politici, amministratori o pseudo tali da accontentare. Così come siamo tutti convinti che una società deve esistere solo se ha anche una funzione economica. In merito al dissesto è la più brutta pagina amministrativa di Pontinia che non ci fossero le condizioni è chiaro che siamo tutti d’accordo, nemmeno chi tenta di dimostrarlo portando in tribunale ben altre tesi.
Un tavolo senza carogne nere
Un tavolo senza carogne nere questo l’augurio ieri sera di Roberto Benigni.
Come non condividerlo.
Sono troppi i mestatori, gli imbroglioni, coloro che creano e favoriscono il male e la confusione oppure quelli che potrebbero o dovrebbero intervenire e non lo fanno.
La società italiana, come quella del resto del mondo, è malata del troppo e del superfluo, dell’interesse e del guadagno, dell’egoismo e del personalismo.
Giustizia, libertà, rispetto, democrazia sono diventate parole vuote nella televisione, nei giornali, a volte anche nei tribunali oppure negli uomini che ci dovrebbero insegnare a pregare, aver fiducia, sperare, chiedere e bussare.
Sono troppe le cose che non dovremmo fare per alimentare il nulla, la malattia, la morte.
Spegnere le televisioni, rifiutare promozioni e affari, mutui, finanziamenti, assicurazioni, l’ultimo modello di qualsiasi prodotto, auto sempre più potenti, pesanti, inutili, pericolose, inquinanti, la moda cioè l’obbligo impostoci da chi ci vuole deficienti.
Come non condividerlo.
Sono troppi i mestatori, gli imbroglioni, coloro che creano e favoriscono il male e la confusione oppure quelli che potrebbero o dovrebbero intervenire e non lo fanno.
La società italiana, come quella del resto del mondo, è malata del troppo e del superfluo, dell’interesse e del guadagno, dell’egoismo e del personalismo.
Giustizia, libertà, rispetto, democrazia sono diventate parole vuote nella televisione, nei giornali, a volte anche nei tribunali oppure negli uomini che ci dovrebbero insegnare a pregare, aver fiducia, sperare, chiedere e bussare.
Sono troppe le cose che non dovremmo fare per alimentare il nulla, la malattia, la morte.
Spegnere le televisioni, rifiutare promozioni e affari, mutui, finanziamenti, assicurazioni, l’ultimo modello di qualsiasi prodotto, auto sempre più potenti, pesanti, inutili, pericolose, inquinanti, la moda cioè l’obbligo impostoci da chi ci vuole deficienti.
Allarme vero e messaggi fasulli
Allarme vero e messaggi fasulli di ANTONIO CIANCIULLO
C'è una famosa vignetta ecologista che raffigura un signore appollaiato sulla cima di un albero molto alto mentre con una sega taglia il ramo che lo sostiene. Un'immagine per rendere il paradosso di un'umanità che non si accorge del danno che si sta autoinfliggendo con la devastazione degli ecosistemi su cui poggia la nostra società. A quel paradosso se ne sta ora aggiungendo un altro. Dopo molti anni di allarmi ignorati, ci siamo finalmente accorti di essere in posizione precaria e pericolosa. A questo punto sembrerebbe ovvio buttar via la sega e pensare alla maniera migliore per riparare il danno, e invece c'è chi si arrovella in calcoli complessi per misurare quante ore ancora potrà resistere quel ramo sottoposto alla morsa dei denti d'acciaio: qualcuno sostiene che il ramo cederà fra tre ore, altri dicono che non bisogna esagerare e ci vorranno tre giorni.
LEGGI L'INCHIESTA 1 - 2
E' il dibattito sul catastrofismo, che in Italia si intreccia alla vague anti politica che porta a mettere nello stesso calderone l'eccessivo peso (e costo) della burocrazia e le dichiarazioni ambientaliste di leader come Gore, Cameron, Sarkozy, Bloomberg, tutti accusati di cavalcare l'onda delle preoccupazioni ecologiste per guadagnare qualche voto.
Un caos di informazione che rischia di diventare un boomerang disorientante. Vale quindi la pena di tracciare la mappa del buon senso. Cominciamo dal giudizio della comunità scientifica. I cultori della teoria del catastrofismo come pericolo incombente amano tirare per la giacchetta anche l'Ipcc, la task force degli scienziati Onu, per accomodarla ai loro desideri. Per sintetizzare le posizioni Ipcc conviene dare la parola al suo presidente, Pachauri, che il 10 dicembre, ritirando il premio Nobel ha detto: "Essere negligenti nella difesa delle risorse naturali che abbiamo ereditato potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso per la specie umana e per le altre specie che condividono con noi la Terra".
Sono eccessive queste dichiarazioni? Rappresentano la sintesi di un rapporto che è stato approvato dalle Nazioni Unite con il metodo del consenso. Significa che sul parere vagliato da oltre duemila scienziati si sono trovati d'accordo anche i governi più restii agli impegni contro i gas serra: dagli Stati Uniti ai paesi produttori i petrolio. Cioè che l'evidenza di quelle considerazioni è innegabile. Ma c'è di più. Se si va a parlare con i glaciologi, si scopre che il quadro offerto dall'Ipcc ha sempre peccato di ottimismo.
Il terzo rapporto ha ipotizzato uno scenario meno drammatico di quello che è realmente successo da allora ad oggi. E se si va a guardare il gioco delle note di questo quarto rapporto si scopre che la valutazione sull'innalzamento dei mari non tiene conto della minaccia più consistente: i picchi improvvisi che, come durante l'ultimo periodo interglaciale, possono accelerare i processi di fusione delle calotte polari.
Non ne tiene conto anche perché il quadro delle conoscenze sta cambiando con una velocità impressionante e solo dal 2005, cioè a cavallo del periodo tenuto in considerazione dal quarto rapporto, stanno emergendo i dati che mostrano come il disequilibrio della criosfera, del mondo del ghiaccio, stia galoppando a ritmo imprevisto. Se questi dati verranno confermati, la dimensione temporale del rischio di un aumento di alcuni metri del livello dei mari potrebbe passare dall'arco dei millenni a quello dei secoli. Può sembrare ancora un tempo molto lungo, ma se guardiamo indietro a una distanza analoga dobbiamo riconoscere che non avremmo apprezzato che i monaci benedettini invece di lasciarci in eredità i manoscritti sui testi sacri ci avessero regalato un altro diluvio universale.
Il rischio c'è: il parere della comunità scientifica (nonostante i regali da diecimila euro dei gruppi di pressione pro oil per ogni articolo scettico) è netto. Nel quarto rapporto Ipcc si ricorda che 11 degli ultimi 12 anni sono stati più caldi nella storia della meteorologia: il riscaldamento viaggia sempre più veloce e se arriverà a tre gradi (la stima media) un terzo delle specie viventi sarà minacciato. E' catastrofismo ricordarlo?
Oppure è il caso di considerare la catastrofe uno degli scenari possibili, quello che corrisponde all'assenza di azioni correttive, e concentrarsi sulle soluzioni? La risposta è ovvia, ma mentre in paesi come la Francia, la Germania, la Gran Bretagna è già partito il dibattito sulle misure concrete per ridurre i gas serra prodotti dall'uso di combustibili fossili e dalla deforestazione (efficienza energetica, trasporto su ferro, fonti rinnovabili, stili di vita meno dispendiosi) in Italia gli atti virtuosi sono pochi e non tenuti assieme da una visione strategica della riconversione produttiva.
Inoltre la vecchia guardia energetica sogna ancora il nucleare (che all'elenco dei problemi irrisolti ha aggiunto il nuovo rischio legato alla crescita del terrorismo) e una parte del movimento ambientalista è arroccata dietro un muro di no che non offre prospettive né speranze. Catastrofica non è la conoscenza del rischio ma l'incapacità di reagire. E questa è una catastrofe che può essere evitata.
(24 dicembre 2007) http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/ambiente/ottimismo/commento-antonio-cianciullo/commento-antonio-cianciullo.html
C'è una famosa vignetta ecologista che raffigura un signore appollaiato sulla cima di un albero molto alto mentre con una sega taglia il ramo che lo sostiene. Un'immagine per rendere il paradosso di un'umanità che non si accorge del danno che si sta autoinfliggendo con la devastazione degli ecosistemi su cui poggia la nostra società. A quel paradosso se ne sta ora aggiungendo un altro. Dopo molti anni di allarmi ignorati, ci siamo finalmente accorti di essere in posizione precaria e pericolosa. A questo punto sembrerebbe ovvio buttar via la sega e pensare alla maniera migliore per riparare il danno, e invece c'è chi si arrovella in calcoli complessi per misurare quante ore ancora potrà resistere quel ramo sottoposto alla morsa dei denti d'acciaio: qualcuno sostiene che il ramo cederà fra tre ore, altri dicono che non bisogna esagerare e ci vorranno tre giorni.
LEGGI L'INCHIESTA 1 - 2
E' il dibattito sul catastrofismo, che in Italia si intreccia alla vague anti politica che porta a mettere nello stesso calderone l'eccessivo peso (e costo) della burocrazia e le dichiarazioni ambientaliste di leader come Gore, Cameron, Sarkozy, Bloomberg, tutti accusati di cavalcare l'onda delle preoccupazioni ecologiste per guadagnare qualche voto.
Un caos di informazione che rischia di diventare un boomerang disorientante. Vale quindi la pena di tracciare la mappa del buon senso. Cominciamo dal giudizio della comunità scientifica. I cultori della teoria del catastrofismo come pericolo incombente amano tirare per la giacchetta anche l'Ipcc, la task force degli scienziati Onu, per accomodarla ai loro desideri. Per sintetizzare le posizioni Ipcc conviene dare la parola al suo presidente, Pachauri, che il 10 dicembre, ritirando il premio Nobel ha detto: "Essere negligenti nella difesa delle risorse naturali che abbiamo ereditato potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso per la specie umana e per le altre specie che condividono con noi la Terra".
Sono eccessive queste dichiarazioni? Rappresentano la sintesi di un rapporto che è stato approvato dalle Nazioni Unite con il metodo del consenso. Significa che sul parere vagliato da oltre duemila scienziati si sono trovati d'accordo anche i governi più restii agli impegni contro i gas serra: dagli Stati Uniti ai paesi produttori i petrolio. Cioè che l'evidenza di quelle considerazioni è innegabile. Ma c'è di più. Se si va a parlare con i glaciologi, si scopre che il quadro offerto dall'Ipcc ha sempre peccato di ottimismo.
Il terzo rapporto ha ipotizzato uno scenario meno drammatico di quello che è realmente successo da allora ad oggi. E se si va a guardare il gioco delle note di questo quarto rapporto si scopre che la valutazione sull'innalzamento dei mari non tiene conto della minaccia più consistente: i picchi improvvisi che, come durante l'ultimo periodo interglaciale, possono accelerare i processi di fusione delle calotte polari.
Non ne tiene conto anche perché il quadro delle conoscenze sta cambiando con una velocità impressionante e solo dal 2005, cioè a cavallo del periodo tenuto in considerazione dal quarto rapporto, stanno emergendo i dati che mostrano come il disequilibrio della criosfera, del mondo del ghiaccio, stia galoppando a ritmo imprevisto. Se questi dati verranno confermati, la dimensione temporale del rischio di un aumento di alcuni metri del livello dei mari potrebbe passare dall'arco dei millenni a quello dei secoli. Può sembrare ancora un tempo molto lungo, ma se guardiamo indietro a una distanza analoga dobbiamo riconoscere che non avremmo apprezzato che i monaci benedettini invece di lasciarci in eredità i manoscritti sui testi sacri ci avessero regalato un altro diluvio universale.
Il rischio c'è: il parere della comunità scientifica (nonostante i regali da diecimila euro dei gruppi di pressione pro oil per ogni articolo scettico) è netto. Nel quarto rapporto Ipcc si ricorda che 11 degli ultimi 12 anni sono stati più caldi nella storia della meteorologia: il riscaldamento viaggia sempre più veloce e se arriverà a tre gradi (la stima media) un terzo delle specie viventi sarà minacciato. E' catastrofismo ricordarlo?
Oppure è il caso di considerare la catastrofe uno degli scenari possibili, quello che corrisponde all'assenza di azioni correttive, e concentrarsi sulle soluzioni? La risposta è ovvia, ma mentre in paesi come la Francia, la Germania, la Gran Bretagna è già partito il dibattito sulle misure concrete per ridurre i gas serra prodotti dall'uso di combustibili fossili e dalla deforestazione (efficienza energetica, trasporto su ferro, fonti rinnovabili, stili di vita meno dispendiosi) in Italia gli atti virtuosi sono pochi e non tenuti assieme da una visione strategica della riconversione produttiva.
Inoltre la vecchia guardia energetica sogna ancora il nucleare (che all'elenco dei problemi irrisolti ha aggiunto il nuovo rischio legato alla crescita del terrorismo) e una parte del movimento ambientalista è arroccata dietro un muro di no che non offre prospettive né speranze. Catastrofica non è la conoscenza del rischio ma l'incapacità di reagire. E questa è una catastrofe che può essere evitata.
(24 dicembre 2007) http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/ambiente/ottimismo/commento-antonio-cianciullo/commento-antonio-cianciullo.html
lunedì 24 dicembre 2007
ATO 4 il sindaco ti scrive
Al Presidente dell’Amministrazione Provinciale
Dott. Armando CUSANI
Coordinatore dell’ATO4
Via Costa, 1
04100 – LATINA
AL RESPONSABILE della S.T.O. ATO4
Lazio Meridionale Latina
Ing. Sergio GIOVANNETTI
Piazza della Libertà, 5
04100 - Latina
Al Presidente della società Acqualatina S.p.A.
Sen. Claudio FAZZONE
Viale P.L. NERVI CEMTRO C.LE
LATINA FIORI TORRE 10 MIMOSE
04100 LATINA
A DEPFA BANK Deutsche Pfandbriefbank AG
Sede di ROMA
Via di Torre Argentina, 21(Palazzo Origo)
00186 Roma
A DEPFA BANK PLC 1
1 Commons Street Co DUBLIN
DUBLIN IRLANDA
p.c. Al Signor Prefetto della Provincia di Latina
Dott. Bruno FRATTASI
Piazza della Libertà, 1
04100 - LATINA
All’Assessore Regionale All’Ambiente e
Cooperazione tra i popoli
Filiberto ZARATTI
Viale del Tintoretto, 432
ROMA 00142
Oggetto: Richiesta delucidazioni mutuo di “Project Financing” contratto tra Acqualatina S.p.A. e DEPFA BANK. Richiesta convocazione assemblea straordinaria Autorità d’Ambito ATO4- Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti.
PREMESSO CHE
per quanto desumibile dalla relazione al bilancio di Acqualatina S.p.A. per l’anno 2006 la Società ha intenzione di contrarre mutuo di “Project Financing” con l’istituto bancario DEPFA BANK Deutsche Pfandbriefbank per realizzare gli investimenti previsti nel PIANO DEGLI INTERVENTI per l’ambito idrico ATO4-Lazio Meridionale-Latina;
per quanto desumibile dal sito internet www.projectfinancemagazine.com (http://www.projectfinancemagazine.com/default.asp?page=1100&subtype=upgrade&Status=8) detto mutuo dell’importo di 115 milioni di euro sarebbe già stato erogato dalla DEPFA BANK alla società Acqualatina S.p.A.;
per quanto desumibile dal relativo articolo riportato dal periodico QUINDICI di Federutility edizione anno 2007 n. 11 (di seguito trascritto), il mutuo in parola sarebbe già stato erogato- testo articolo “Depfa Bank e Acqualatina S.p.A. hanno firmato nei giorni scorsi un contratto di finanziamento in project finance da 115 milioni di euro. La società concessionaria gestisce il sistema idrico integrato dell’Ato 4 Lazio Meridionale - controllata dai Comuni del territorio e dal gruppo francese Veolia - e serve 530 mila abitanti distribuiti in 38 comuni delle province di Latina, Frosinone e Roma. Con l’accordo siglato, Depfa Bank - in qualità di mandated lead arranger - ha messo a punto per Acqualatina un finanziamento da 105 milioni mirato a rimborsare l’esistente indebitamento del bridge loan e a finanziare gli investimenti; nonché una linea di credito (fideiussione) per 9,5 milioni”;
l’articolo 17 comma a del Disciplinare Tecnico parte integrante della Convenzione di gestione tra ATO4 e gestore Acqualatina S.p.A. prevede che in caso di interventi operati direttamente dal Gestore “Il Gestore impegna i capitali necessari agli interventi previsti per ciascun anno dal Programma degli Interventi. Tali capitali possono dal Gestore essere reperiti con qualsiasi mezzo diretto o finanziario. La garanzia in cambio del credito concesso al Gestore, offerta con impegno dei beni realizzandi, deve essere approvata dall’Autorità d’Ambito che controfirma il contratto di mutuo dal Gestore stipulato con Istituti Bancari o Finanziari, pena l’invalidità dell’atto con le conseguenze relative tra le parti qui contraenti.”;
ad oggi non risulta allo scrivente che l’Autorità d’Ambito attraverso la conferenza dei Sindaci abbia rilasciata la garanzia prevista dall’art. 17 di cui sopra;
questo Comune in ogni caso non ha rilasciato la garanzia prevista dall’art. 17 di cui sopra;
CHIEDE
al Responsabile della STO dell’ATO4, ing. Sergio Giovanetti, di trasmettere la presente lettera a tutti i comuni dell’Ambito;
al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di convocare entro fine anno, in via straordinaria, la Conferenza dei sindaci dell’ATO per discutere e deliberare del finanziamento in parola;
alla DEPFA Bank di sospendere le procedure per la piena formalizzazione dell’atto di mutuo di “Project Financing”, fino a che non vi è determinazione in merito da parte dell’Autorità d’ambito dell’ATO4 così come previsto dall’art. 17 di cui sopra.
Si fa presente che nelle more di un sollecito riscontro della presente richiesta di convocazione della Conferenza d’Ambito ATO4, si richiede alla società Acqualatina S.p.A. ed alla DEPFA Bank di non iscrivere il mutuo in parola nei loro atti di bilancio, poiché la Conferenza dei Sindaci non ha rilasciato, come previsto dall’art. 17°, la garanzia in cambio del credito concesso al Gestore, pena l’invalidità dell’atto con le conseguenze relative tra le parti contraenti.
Il Sindaco
Dott. Armando CUSANI
Coordinatore dell’ATO4
Via Costa, 1
04100 – LATINA
AL RESPONSABILE della S.T.O. ATO4
Lazio Meridionale Latina
Ing. Sergio GIOVANNETTI
Piazza della Libertà, 5
04100 - Latina
Al Presidente della società Acqualatina S.p.A.
Sen. Claudio FAZZONE
Viale P.L. NERVI CEMTRO C.LE
LATINA FIORI TORRE 10 MIMOSE
04100 LATINA
A DEPFA BANK Deutsche Pfandbriefbank AG
Sede di ROMA
Via di Torre Argentina, 21(Palazzo Origo)
00186 Roma
A DEPFA BANK PLC 1
1 Commons Street Co DUBLIN
DUBLIN IRLANDA
p.c. Al Signor Prefetto della Provincia di Latina
Dott. Bruno FRATTASI
Piazza della Libertà, 1
04100 - LATINA
All’Assessore Regionale All’Ambiente e
Cooperazione tra i popoli
Filiberto ZARATTI
Viale del Tintoretto, 432
ROMA 00142
Oggetto: Richiesta delucidazioni mutuo di “Project Financing” contratto tra Acqualatina S.p.A. e DEPFA BANK. Richiesta convocazione assemblea straordinaria Autorità d’Ambito ATO4- Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti.
PREMESSO CHE
per quanto desumibile dalla relazione al bilancio di Acqualatina S.p.A. per l’anno 2006 la Società ha intenzione di contrarre mutuo di “Project Financing” con l’istituto bancario DEPFA BANK Deutsche Pfandbriefbank per realizzare gli investimenti previsti nel PIANO DEGLI INTERVENTI per l’ambito idrico ATO4-Lazio Meridionale-Latina;
per quanto desumibile dal sito internet www.projectfinancemagazine.com (http://www.projectfinancemagazine.com/default.asp?page=1100&subtype=upgrade&Status=8) detto mutuo dell’importo di 115 milioni di euro sarebbe già stato erogato dalla DEPFA BANK alla società Acqualatina S.p.A.;
per quanto desumibile dal relativo articolo riportato dal periodico QUINDICI di Federutility edizione anno 2007 n. 11 (di seguito trascritto), il mutuo in parola sarebbe già stato erogato- testo articolo “Depfa Bank e Acqualatina S.p.A. hanno firmato nei giorni scorsi un contratto di finanziamento in project finance da 115 milioni di euro. La società concessionaria gestisce il sistema idrico integrato dell’Ato 4 Lazio Meridionale - controllata dai Comuni del territorio e dal gruppo francese Veolia - e serve 530 mila abitanti distribuiti in 38 comuni delle province di Latina, Frosinone e Roma. Con l’accordo siglato, Depfa Bank - in qualità di mandated lead arranger - ha messo a punto per Acqualatina un finanziamento da 105 milioni mirato a rimborsare l’esistente indebitamento del bridge loan e a finanziare gli investimenti; nonché una linea di credito (fideiussione) per 9,5 milioni”;
l’articolo 17 comma a del Disciplinare Tecnico parte integrante della Convenzione di gestione tra ATO4 e gestore Acqualatina S.p.A. prevede che in caso di interventi operati direttamente dal Gestore “Il Gestore impegna i capitali necessari agli interventi previsti per ciascun anno dal Programma degli Interventi. Tali capitali possono dal Gestore essere reperiti con qualsiasi mezzo diretto o finanziario. La garanzia in cambio del credito concesso al Gestore, offerta con impegno dei beni realizzandi, deve essere approvata dall’Autorità d’Ambito che controfirma il contratto di mutuo dal Gestore stipulato con Istituti Bancari o Finanziari, pena l’invalidità dell’atto con le conseguenze relative tra le parti qui contraenti.”;
ad oggi non risulta allo scrivente che l’Autorità d’Ambito attraverso la conferenza dei Sindaci abbia rilasciata la garanzia prevista dall’art. 17 di cui sopra;
questo Comune in ogni caso non ha rilasciato la garanzia prevista dall’art. 17 di cui sopra;
CHIEDE
al Responsabile della STO dell’ATO4, ing. Sergio Giovanetti, di trasmettere la presente lettera a tutti i comuni dell’Ambito;
al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di convocare entro fine anno, in via straordinaria, la Conferenza dei sindaci dell’ATO per discutere e deliberare del finanziamento in parola;
alla DEPFA Bank di sospendere le procedure per la piena formalizzazione dell’atto di mutuo di “Project Financing”, fino a che non vi è determinazione in merito da parte dell’Autorità d’ambito dell’ATO4 così come previsto dall’art. 17 di cui sopra.
Si fa presente che nelle more di un sollecito riscontro della presente richiesta di convocazione della Conferenza d’Ambito ATO4, si richiede alla società Acqualatina S.p.A. ed alla DEPFA Bank di non iscrivere il mutuo in parola nei loro atti di bilancio, poiché la Conferenza dei Sindaci non ha rilasciato, come previsto dall’art. 17°, la garanzia in cambio del credito concesso al Gestore, pena l’invalidità dell’atto con le conseguenze relative tra le parti contraenti.
Il Sindaco
codice ambiente 3. correttivo approvato
Codice ambiente: sì definitivo del Governo al terzo correttivo
Approvate le modifiche alle norme su rifiuti, Via e Vas. Già in itinere un nuovo decreto su acque, suolo, aria, bonifiche
di Rossella Calabrese da www.edilportale.com
24/12/2007 - Il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso ha approvato definitivamente il terzo decreto correttivo del Codice dell’Ambiente, in materia di gestione dei rifiuti, Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Nella conferenza stampa al termine della riunione, il Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha ricordato che il provvedimento, già approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e dal Consiglio di Stato, contribuisce a sanare le procedure di infrazione che l’Unione Europea ha aperto a carico dell’Italia, relative alla scarsa partecipazione del pubblico alla VIA e alla disciplina dei sottoprodotti.
Con le nuove norme si ridurranno i tempi per le procedure di VIA (150 giorni, che potranno diventare 330 per le procedure più complesse). Novità anche per i rifiuti: cambiano le definizioni e arrivano semplificazioni per le PMI con meno di 10 dipendenti; un sistema di tracciabilità satellitare sostituirà il registro di carico e scarico.
Il Ministro ha poi ricordato la sentenza della Corte di Giustizia europea del 18 dicembre scorso, che ha condannato l’Italia per violazione delle norme comunitarie sulle terre e rocce da scavo (leggi tutto); le norme censurate saranno presto corrette con nuovi provvedimenti.
E un ulteriore decreto correttivo del Codice è già in itinere: sono stati infatti trasmessi alla Presidenza del Consiglio i testi con le correzioni su acque, difesa del suolo, aria, bonifiche e danno ambientale non comprese nei precedenti correttivi.
(riproduzione riservata)
Approvate le modifiche alle norme su rifiuti, Via e Vas. Già in itinere un nuovo decreto su acque, suolo, aria, bonifiche
di Rossella Calabrese da www.edilportale.com
24/12/2007 - Il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso ha approvato definitivamente il terzo decreto correttivo del Codice dell’Ambiente, in materia di gestione dei rifiuti, Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Nella conferenza stampa al termine della riunione, il Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha ricordato che il provvedimento, già approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e dal Consiglio di Stato, contribuisce a sanare le procedure di infrazione che l’Unione Europea ha aperto a carico dell’Italia, relative alla scarsa partecipazione del pubblico alla VIA e alla disciplina dei sottoprodotti.
Con le nuove norme si ridurranno i tempi per le procedure di VIA (150 giorni, che potranno diventare 330 per le procedure più complesse). Novità anche per i rifiuti: cambiano le definizioni e arrivano semplificazioni per le PMI con meno di 10 dipendenti; un sistema di tracciabilità satellitare sostituirà il registro di carico e scarico.
Il Ministro ha poi ricordato la sentenza della Corte di Giustizia europea del 18 dicembre scorso, che ha condannato l’Italia per violazione delle norme comunitarie sulle terre e rocce da scavo (leggi tutto); le norme censurate saranno presto corrette con nuovi provvedimenti.
E un ulteriore decreto correttivo del Codice è già in itinere: sono stati infatti trasmessi alla Presidenza del Consiglio i testi con le correzioni su acque, difesa del suolo, aria, bonifiche e danno ambientale non comprese nei precedenti correttivi.
(riproduzione riservata)
sabato 22 dicembre 2007
porto di Latina, come aumentare l’erosione
Nel novembre 2002 un interessante convegno organizzato dal Rotary club a San Felice Circeo individuava due cause importanti nell’erosione delle coste della provincia di Latina, comunque derivanti dall’attività dell’uomo, il prelievo di sabbia dal fiume Tevere e le opere sulle coste.
Venivano messe a confronto due attività di ripascimento, quello morbido con i pennelli (pannelli rigidi) o scogliere.
Studiosi italiani e internazionali con la presidenza del moderatore Mario Tozzi (il noto giornalista, scrittore ed esperto di Rai 3) confrontavano metodi ed esperienze a livello nazionale e mondiale, con i risultati ottenuti.
Qualsiasi opera dell’uomo sulla costa avrebbe amplificato gli effetti per km, con danni spesso irreversibili.
Tra le opere indicate come causa sicuramente i porti quando sono realizzati in modo sbagliato, ma anche le opere rigide e la cementificazione della costa.
L’intervento di ripascimento poi, normalmente realizzata dalle regioni, doveva poi seguire alla manutenzione a carico dei comuni che invece spesso la trascuravano ottenendo 3 risultati, oltre allo spreco di risorse pubbliche per l’intervento originario:
- le opere originali potevano diventare causa di erosioni in mancanza di manutenzione;
- la manutenzione poteva costare poche decine di migliaia di euro, tornare alla situazione originaria centinaia o migliaia di euro;
- il mancato coordinamento delle attività locali avrebbe provocato erosione agli altri comuni oppure opere in contrasto tra loro.
Questo è quello che è successo a Latina con le opere di ripascimento effettuate dalla regione Lazio a Foceverde.
Passando poi ai porti venivano analizzati quelli realizzati con successo dai romani oltre 2 mila anni fa e quelli di epoca moderna che invece erano causa di erosione evidente.
Di conseguenza venivano bocciate tutte le ipotesi di raddoppio del porto di San Felice, come per la realizzazione di porti a Rio Martino come a Borgo Sabotino.
Adesso invece il porto di Borgo Sabotino viene ripreso.
Non serve l’esperienza dell’erosione sul lungomare di Latina, su quello di Sabaudia, San Felice e Terracina che sarà sicuramente amplificata dal nuovo porto.
Naturalmente nessuno si chiede come mai questo e altri porti non rientrano nel relativo piano regionale.
Pontinia 22 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Venivano messe a confronto due attività di ripascimento, quello morbido con i pennelli (pannelli rigidi) o scogliere.
Studiosi italiani e internazionali con la presidenza del moderatore Mario Tozzi (il noto giornalista, scrittore ed esperto di Rai 3) confrontavano metodi ed esperienze a livello nazionale e mondiale, con i risultati ottenuti.
Qualsiasi opera dell’uomo sulla costa avrebbe amplificato gli effetti per km, con danni spesso irreversibili.
Tra le opere indicate come causa sicuramente i porti quando sono realizzati in modo sbagliato, ma anche le opere rigide e la cementificazione della costa.
L’intervento di ripascimento poi, normalmente realizzata dalle regioni, doveva poi seguire alla manutenzione a carico dei comuni che invece spesso la trascuravano ottenendo 3 risultati, oltre allo spreco di risorse pubbliche per l’intervento originario:
- le opere originali potevano diventare causa di erosioni in mancanza di manutenzione;
- la manutenzione poteva costare poche decine di migliaia di euro, tornare alla situazione originaria centinaia o migliaia di euro;
- il mancato coordinamento delle attività locali avrebbe provocato erosione agli altri comuni oppure opere in contrasto tra loro.
Questo è quello che è successo a Latina con le opere di ripascimento effettuate dalla regione Lazio a Foceverde.
Passando poi ai porti venivano analizzati quelli realizzati con successo dai romani oltre 2 mila anni fa e quelli di epoca moderna che invece erano causa di erosione evidente.
Di conseguenza venivano bocciate tutte le ipotesi di raddoppio del porto di San Felice, come per la realizzazione di porti a Rio Martino come a Borgo Sabotino.
Adesso invece il porto di Borgo Sabotino viene ripreso.
Non serve l’esperienza dell’erosione sul lungomare di Latina, su quello di Sabaudia, San Felice e Terracina che sarà sicuramente amplificata dal nuovo porto.
Naturalmente nessuno si chiede come mai questo e altri porti non rientrano nel relativo piano regionale.
Pontinia 22 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
finanziaria, spariscono i consorzi di bonifica?
Con la legge finanziaria, si torna a parlare di risparmio economico, riduzione dei consigli di amministrazione, eliminazione di enti inutili o accorpamento di enti.
Tra questi i consorzi di bonifica che hanno svolto un compito importante nel passato, ma cche spesso sono stati oggetto di proteste per il funzionamento non sempre efficiente, per i costi, per le assunzioni, per il blocco dei cda per motivi politici.
La possibilità di soppressione degli stessi, l'accorpamento con altri enti inutili, costosi e spesso inefficienti, come le amministrazioni provinciali, altro ente spesso chiamato in causa per il clientelismo, come valvola di sfogo politico per politici e amministratori che non trovavano altro spazio o incarichi, farà sicuramente discutere.
Tutti gli enti sono utili o inutili a seconda dei servizi, dell'efficienza oppure dell'impossibilità a risolvere questioni pratiche, delle risposte erogate in tempo reale o di decisioni rinviate anche per decenni, degli obiettivi pubblici invece di gestione di finanziamenti, incarichi, assunzione e potere.
Credo che la sopravvivenza di troppi enti, spesso con funzioni doppie tra loro sia legata a loro stessi.
Se risolvono problemi oppure li creano.
Per un progetto, per esempio di un passo carrabile, in provincia di Latina la procedura è talmente farraginosa da rendersi inutile intralcio alle esigenze di cittadini e aziende, oltre le regole e il buon senso.
Servono 3 pareri diversi dall'amministrazione provinciale, con 3 domande, 3 versamenti, 3 direzioni che effettuano sopralluoghi, esprimono pareri che potrebbero essere accorpati, anche perchè la stessa attività la compiono, appunto, consorzio di bonifica, Regione Lazio, Arsial, Corpo Forestale, comune di competenza.
Questo, oltre a diventare il cane che si morde la coda, sfugge a qualsiasi ragione di buon senso e di efficienza, aumenta costi, disagi e sfiducia nella pubblica amministrazione.
La conferenza dei servizi, internet, l'elettronica, le risposte in temi certi, la soddisfazione dei servizi sono realtà in altre realtà territoriali in Italia, dall'Umbria in su.
In provincia di Latina siamo ancora al ridicolo.
Poi ci lamentiamo se non ci danno un assessore regionale, se non approvano progetti di pura fantasia, se non realizzano grandi opere che sarebbero gestite da una macchina burocratica non certo efficiente.
Pontinia 22 dicembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
Senatore Loredana De Petris: Legge finanziaria: spariscono i consorzi di bonifica?
L’art.2, comma 35, dispone la riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione dei consorzi di bonifica. Le regioni e le province autonome, possono disporre, d’intesa con lo Stato, la soppressione dei consorzi ed il trasferimento delle relative funzioni e del personale alle Province. Su questa ultima misura il nostro Gruppo ha espresso in Commissione parere contrario in quanto rischia di disarticolare il sistema di gestione delle risorse idriche in agricoltura in assenza di valide alternative.
Tra questi i consorzi di bonifica che hanno svolto un compito importante nel passato, ma cche spesso sono stati oggetto di proteste per il funzionamento non sempre efficiente, per i costi, per le assunzioni, per il blocco dei cda per motivi politici.
La possibilità di soppressione degli stessi, l'accorpamento con altri enti inutili, costosi e spesso inefficienti, come le amministrazioni provinciali, altro ente spesso chiamato in causa per il clientelismo, come valvola di sfogo politico per politici e amministratori che non trovavano altro spazio o incarichi, farà sicuramente discutere.
Tutti gli enti sono utili o inutili a seconda dei servizi, dell'efficienza oppure dell'impossibilità a risolvere questioni pratiche, delle risposte erogate in tempo reale o di decisioni rinviate anche per decenni, degli obiettivi pubblici invece di gestione di finanziamenti, incarichi, assunzione e potere.
Credo che la sopravvivenza di troppi enti, spesso con funzioni doppie tra loro sia legata a loro stessi.
Se risolvono problemi oppure li creano.
Per un progetto, per esempio di un passo carrabile, in provincia di Latina la procedura è talmente farraginosa da rendersi inutile intralcio alle esigenze di cittadini e aziende, oltre le regole e il buon senso.
Servono 3 pareri diversi dall'amministrazione provinciale, con 3 domande, 3 versamenti, 3 direzioni che effettuano sopralluoghi, esprimono pareri che potrebbero essere accorpati, anche perchè la stessa attività la compiono, appunto, consorzio di bonifica, Regione Lazio, Arsial, Corpo Forestale, comune di competenza.
Questo, oltre a diventare il cane che si morde la coda, sfugge a qualsiasi ragione di buon senso e di efficienza, aumenta costi, disagi e sfiducia nella pubblica amministrazione.
La conferenza dei servizi, internet, l'elettronica, le risposte in temi certi, la soddisfazione dei servizi sono realtà in altre realtà territoriali in Italia, dall'Umbria in su.
In provincia di Latina siamo ancora al ridicolo.
Poi ci lamentiamo se non ci danno un assessore regionale, se non approvano progetti di pura fantasia, se non realizzano grandi opere che sarebbero gestite da una macchina burocratica non certo efficiente.
Pontinia 22 dicembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
Senatore Loredana De Petris: Legge finanziaria: spariscono i consorzi di bonifica?
L’art.2, comma 35, dispone la riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione dei consorzi di bonifica. Le regioni e le province autonome, possono disporre, d’intesa con lo Stato, la soppressione dei consorzi ed il trasferimento delle relative funzioni e del personale alle Province. Su questa ultima misura il nostro Gruppo ha espresso in Commissione parere contrario in quanto rischia di disarticolare il sistema di gestione delle risorse idriche in agricoltura in assenza di valide alternative.
Zaratti: consiglio stato boccia acqualatina
ACQUALATINA. ZARATTI: “CONSIGLIO DI STATO BOCCIA RICORSO PROVINCIA DI LATINA”
“Dopo il Tar del Lazio, anche il Consiglio di Stato il 18 Dicembre ha confermato la titolarità della Regione a svolgere l’indagine amministrativa sull’attività dell’Ato4 e di Acqualatina”. E’ quanto dichiara Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
“Questa volta la Provincia di Latina - spiega Zaratti - ha incentrato il ricorso unicamente per ottenere la sospensiva dell’indagine amministrativa avviata dall’Assessorato all’ambiente. Ma la decisione della Camera di Consiglio ha sancito definitivamente che è tra le prerogative della Regione verificare l’organizzazione e la gestione del servizio idrico”.
“Intanto la Regione - conclude Zaratti - sta proseguendo nella lettura e nello studio approfondito della copiosa documentazione acquisita in questi mesi e conta di concludere rapidamente l’indagine sulla gestione del servizio idrico nell’Ato4 da parte di Acqualatina”.
Filiberto Zaratti
Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
“Dopo il Tar del Lazio, anche il Consiglio di Stato il 18 Dicembre ha confermato la titolarità della Regione a svolgere l’indagine amministrativa sull’attività dell’Ato4 e di Acqualatina”. E’ quanto dichiara Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
“Questa volta la Provincia di Latina - spiega Zaratti - ha incentrato il ricorso unicamente per ottenere la sospensiva dell’indagine amministrativa avviata dall’Assessorato all’ambiente. Ma la decisione della Camera di Consiglio ha sancito definitivamente che è tra le prerogative della Regione verificare l’organizzazione e la gestione del servizio idrico”.
“Intanto la Regione - conclude Zaratti - sta proseguendo nella lettura e nello studio approfondito della copiosa documentazione acquisita in questi mesi e conta di concludere rapidamente l’indagine sulla gestione del servizio idrico nell’Ato4 da parte di Acqualatina”.
Filiberto Zaratti
Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
Auguri per un sereno Natale
Auguri per un sereno Natale, a chi crede in Gesù Figlio di Dio, a chi vorrebbe credergli e a chi non gli crede. Auguri a tutti di veder spegnere luci e rumori artificiali, sirene che ci portano verso l’effimero e ciò che è senza valore, speranza e dignità. L’augurio è di rallentare quanto basta per accorgerci della natura che si rinnova e continua, di emozionarci per un fiore che sboccia, per una pianta che nasce, per un cucciolo timoroso. Di fermarsi a riflettere su chi siamo e dove andiamo, di accorgersi che il calore di un sorriso, di una stretta di mano, di una carezza non si possono comprare, forse conquistare sicuramente cercare, provocare e soprattutto dare. Ecco l’augurio è che ciascuno di noi, di voi voglia dare anziché prendere, donare e non ricevere, abbracciare e non chiudere. Un evviva affinché la vita venga accettata, difesa, valorizzata nella tranquillità di una luce vera che brilla senza che noi l’abbiamo chiesta, di un tepore che ritorna a farci sentire a casa e in pace. Con noi stessi, con le persone care, con la famiglia e con chi abbiamo vicino e spera in un sorriso, una parola, uno sguardo, una carezza, un pensiero, una stretta di mano oppure semplicemente in un “che bello essere qui con te adesso”. Per chi è venuto prima di noi, per chi ci ha donato la vita e l’amore, per chi non c’è più e ci ha lasciato, per chi soffre, per chi ci ha insegnato a credere nell’Amore. Giorgio Libralato
Latina e le PM 10 a 34 e mezzo
Il capoluogo di Latina dopo aver avuto la centralina di via Tasso fuori uso in alcuni giorni nei quali le emissioni di PM 10 superavano normalmente il limite di 50 microgrammi/m3, dopo alcuni giorni nei quali si è fermato giusto al limite a 50, per esempio come il 19/12 il 20/12 è arrivato a 63 microgrammi/m3 superando per la 34. volta nel 2007 il limite.
Anche Latina capoluogo si avvicina quindi alla soglia dei 35 giorni di superamento, il numero massimo consentito dalla normativa di superamento della media giornaliera di 50 microgrammi/m3 per le PM 10.
Secondo l'Arpa Lazio (http://www.arpalazio.it) la soglia dei PM 10 nel 2007 è già stata superata per 32 giorni nella centralina di via Tasso a Latina. A questo proposito il DM. 2/4/2002 n. 60 fissa il limite di tolleranza in 50 PM10 ug/m3 Cmed 24, così come la Regione Lazio con DGR n. 1316/03 e n. 128/04. mentre la centralina di Latina in via Tasso per il giorno 6/1/7 il record negativo con il valore di 86, il giorno 7/1/7 valore di 53, il giorno 11/1/7 il valore è di 72, il giorno 12/1/7 valore di 56, il giorno 13/1/7 registra il valore di 64, il giorno 14/1/7 è pari a 64, il 15/1/7 è stato di 65, il 19/1 il valore ancora superiore di 53, il 20/1 il valore è stato di 59. Il 29 gennaio ancora livelli superiori al consentito: 58, il 30 arriva a 57, il 31 gennaio è di 55, il primo febbraio di 56, il 2/2 50, il 3/2 64, il 4/2 di 46, il 13/3 di 54, il 14/3 è di 63, il 17/3 di 70, il 12/4 di 52, il 7/12 e il 20/12 a 63, il 19/12 a 50.
E’ di questi giorni l’ennesima classifica poco lusinghiera sulla mobilità pubblica e meno inquinante per Latina, ma queste situazioni sembrano non interessare né maggioranza, né opposizioni.
E' troppo chiedere all'amministrazione comunale di Latina una proposta o un dibattito, per proporre, finalmente, uno studio del traffico affinché lo stesso sia:
- sicuro;
- pubblico;
- con mezzi poco inquinanti;
- a favore della mobilità e non del blocco stradale per ingorghi, scarsità di parcheggio e di mezzi pubblici?
- Con corsie riservate alle biciclette, spazi per i pedoni?
- Le strade, le città sono state create per l'Uomo o per l'inquinamento, per progredire oppure per morire?
La situazione del capoluogo è spesso disastrosa a causa di troppi motivi che bloccano il traffico cittadino:
- troppi semafori, spesso non coordinati tra di loro, dove sono quelli "intelligenti"?
- troppe interruzioni stradali per opere in corso senza preavviso idoneo, né indicazioni per viabilità alternativa;
- nessuna corsia per i mezzi pubblici, di soccorso, sicurezza, pronto intervento;
- il trasporto pubblico ai livelli più bassi in Italia per qualità e quantità;
- non esiste un sistema integrato parcheggi - mezzi pubblici - percorsi pedonali - ciclabili;
- i semafori obsoleti dovrebbero essere sostituiti da rotonde;
- non viene realizzata la viabilità prevista dal Piano Regolatore del 1972, d'altronde sono passati solo 35 anni;
- non vengono attuati interventi di decine di milioni di euro già finanziati;
- scarsi (se non nulli) incentivi all'uso di mezzi non inquinanti.
Pontinia 22 dicembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato http://www.pontiniaecologia.blogspot.com
Anche Latina capoluogo si avvicina quindi alla soglia dei 35 giorni di superamento, il numero massimo consentito dalla normativa di superamento della media giornaliera di 50 microgrammi/m3 per le PM 10.
Secondo l'Arpa Lazio (http://www.arpalazio.it) la soglia dei PM 10 nel 2007 è già stata superata per 32 giorni nella centralina di via Tasso a Latina. A questo proposito il DM. 2/4/2002 n. 60 fissa il limite di tolleranza in 50 PM10 ug/m3 Cmed 24, così come la Regione Lazio con DGR n. 1316/03 e n. 128/04. mentre la centralina di Latina in via Tasso per il giorno 6/1/7 il record negativo con il valore di 86, il giorno 7/1/7 valore di 53, il giorno 11/1/7 il valore è di 72, il giorno 12/1/7 valore di 56, il giorno 13/1/7 registra il valore di 64, il giorno 14/1/7 è pari a 64, il 15/1/7 è stato di 65, il 19/1 il valore ancora superiore di 53, il 20/1 il valore è stato di 59. Il 29 gennaio ancora livelli superiori al consentito: 58, il 30 arriva a 57, il 31 gennaio è di 55, il primo febbraio di 56, il 2/2 50, il 3/2 64, il 4/2 di 46, il 13/3 di 54, il 14/3 è di 63, il 17/3 di 70, il 12/4 di 52, il 7/12 e il 20/12 a 63, il 19/12 a 50.
E’ di questi giorni l’ennesima classifica poco lusinghiera sulla mobilità pubblica e meno inquinante per Latina, ma queste situazioni sembrano non interessare né maggioranza, né opposizioni.
E' troppo chiedere all'amministrazione comunale di Latina una proposta o un dibattito, per proporre, finalmente, uno studio del traffico affinché lo stesso sia:
- sicuro;
- pubblico;
- con mezzi poco inquinanti;
- a favore della mobilità e non del blocco stradale per ingorghi, scarsità di parcheggio e di mezzi pubblici?
- Con corsie riservate alle biciclette, spazi per i pedoni?
- Le strade, le città sono state create per l'Uomo o per l'inquinamento, per progredire oppure per morire?
La situazione del capoluogo è spesso disastrosa a causa di troppi motivi che bloccano il traffico cittadino:
- troppi semafori, spesso non coordinati tra di loro, dove sono quelli "intelligenti"?
- troppe interruzioni stradali per opere in corso senza preavviso idoneo, né indicazioni per viabilità alternativa;
- nessuna corsia per i mezzi pubblici, di soccorso, sicurezza, pronto intervento;
- il trasporto pubblico ai livelli più bassi in Italia per qualità e quantità;
- non esiste un sistema integrato parcheggi - mezzi pubblici - percorsi pedonali - ciclabili;
- i semafori obsoleti dovrebbero essere sostituiti da rotonde;
- non viene realizzata la viabilità prevista dal Piano Regolatore del 1972, d'altronde sono passati solo 35 anni;
- non vengono attuati interventi di decine di milioni di euro già finanziati;
- scarsi (se non nulli) incentivi all'uso di mezzi non inquinanti.
Pontinia 22 dicembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato http://www.pontiniaecologia.blogspot.com
venerdì 21 dicembre 2007
pronto Silvio, sono Saccà
Pronto Silvio, sono Saccà
Il testo e l’audio della conversazione tra il manager Rai e il Cavaliere: “Lei è amato nel paese, glielo dico senza piangeria”. Dai giochi in azienda, alla fissa di Bossi per il Barbarossa fino alle scritture per le attrici: “Sto cercando di avere la maggioranza in Senato”
ASCOLTA L'AUDIOL'INCHIESTA: Alì Saccà story La banda Rai
VERBALE: di trascrizione di conversazioni telefoniche in arrivo ed in partenza sull'utenza avente il numero XXX XXXXXXX in uso a Saccà Agostino, come da decreto del 05.06.2007 emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli a firma del Dott. Dr. Vincenzo PISCITELLI
Data: 21/06/2007
Ora: 18:40:09 Durata: 0:07:17
S.S. = Segretaria Saccà
S. = Saccà
S.P. = Segretaria Presidente
P. = Presidente
S: Pronto.
S.S.: Direttore, glielo passano.
S: Si,.. pronto.
S.P.: Si Direttore, le passo il Presidente.
S: Si, grazie.
P: Agostino!
S: Presidente! Buonasera ..come sta ... Presidente...
P: Si sopravvive...
S: Eh .. vabbè, ma alla grande, voglio dire, anche se tra difficoltà, cioè io ... lei è sempre più amato nel paese ...
P: Politicamente sul piano zero ...
S: Si.
P: ... Socialmente, mi scambiano ... mi hanno scambiato per il papa..
S: Appunto dico, lei è amato proprio nel paese, guardi glielo dico senza nessuna piangeria ...
P: Sono fatto... oggetto di attenzione di cui sono indegno ...
S: Eh .. ma è stupendo, perchè c'era un bisogno ... c'è un vuoto ... che .. che lei copre anche emotivamente ... cioè vuol dire ... per cui la gente .. proprio ... è cosi ... lo registriamo...
P: E' una cosa imbarazzante ..
S: Ma è bellissima, però
P: Vabbè .. allora?
S: Presidente io la disturbo per questo, per una cosa fondamentale, volevo dirle alcune cose della Rai importanti in questo momento, perchè abbiamo faticato tanto per conservare la maggioranza .. eh, la maggioranza cinque è importante anche in questo passaggio, riusciamo a conservarla per un anno dopo la ... ma è strategica questa cosa, ma se la stanno giocando in una maniera .. stupida ... proprio, cioè ... quindi, volevo.. lei già lo sa ... perchè le avevo... volevo darle questo allarme, perchè, allora, se abbiamo la maggioranza in consiglio, e quindi abbiamo una forte importanza, questa maggioranza non la smonta più nessuno ormai dopo la decisione...
P: si, ... non capisco Urbani che fa lo stronzo, no?!
S: Mah! Allora ... Urbani, io non .. non lo so .. penso che in questi giorni sono stati più i nostri alleati ... che hanno un pò .. no! ... lui forse ha fatto un errore su Minoli ...e l'altra volta ... eh .. però sono stati un pò .. AN e anche la Lega, che per un piatto di lenticchie hanno spaccato la maggioranza ... dopo quindici giorni, in cui la maggioranza era uscita saldissima dalle aule giudiziarie, cioè quello che non è riuscito con specie ...
P: Mamma mia, vabbè, adesso io ho dovuto ... interessarmi di questa cosa....
S: Gli è riuscito con Speciale .. gli è riuscito forse con quello della Polizia ...
P: .. adesso li richiamo .. a ..(parola incomprensibile) ...
S: Li richiami lei all'ordine .. Presidente ...
P: Daccordo.
S: .. perchè abbiamo una grande vittoria .. qui in azienda stavamo riprendendo ...anche con Sensi ... Ingiro (fonetico) ..
P: vabbè .. va bè .. adesso vediamo, vediamo un pò. Senti, io ... poi avevo bisogno di vederti ..
S: Si.
P: perchè c'è Bossi che mi sta facendo una testa tanto ..
S: si .. si ..
P: .. con questo cavolo di .. fiction .. di Barbarossa ..
S: Barbarossa è a posto per quello che riguarda .. per quello che riguarda Rai fiction, cioè in qualunque momento ...
P: allora mi fai una cortesia ...
S: si
P: puoi chiamare la loro soldatessa che hanno dentro il consiglio ..
S: si.
P: .. dicendogli testualmente che io t'ho chiamato ...
S: vabbene, vabbene ..
P: ...che tu mi hai dato garanzia che è a posto ..
S: si, si è tutto a posto ..
P: .. chiamala, perchè ieri sera ..
S: la chiamo subito Presidente ...
P: ... a cena con lei e con Bossi, Bossi mi ha detto, ma insomma .. di qui di là ... dice ... Ecco, se tu potevi fare sta roba ...mi faresti una cortesia.
S: allora diciamola tutta ... diciamola tutta Presidente .. cosi lei la sa tutta, intanto il signor regista ha fatto un errore madornale perchè un mese fa ... ha dato .. e loro lo sanno .. ha dato un'intervista alla Padania, dicendo che aveva parlato con Bossi e che era tutto... io, ero riuscito a rimetterla in moto la cosa, che era tutto a posto perchè aveva parlato col Senatur .. bla, bla, bla ... il giorno dopo il corriere scrive ...
(20 dicembre 2007)
P: esiste ... (parola incomprensibile) ...
S: in due pezzi, dicendo, Saccà fa quello che gli chiede la ..(parola incomprensibile) le mando poi gli articoli ... così...
P: chi è il regista?
S: il regista è Martinelli, che è un bravo regista, però è uno stupido,un ingenuo, un cretino proprio...
P: uhm ...
S: un cretino, mi ha messo in una condizione molto difficile, perchè mi ha scritto un articolo sul corrier della sera ... e poi non contento, Grasso sul Magazine del corriere della sera ... scrive il potente Saccà fa quello che gli dice Berlusconi e basta ... ecc. .. che poi, non è vero, lei non mi ha chiesto mai ...
P: allora ascoltami...
S: lei è l'unica persona che non mi ha chiesto mai niente ... vogliodire ...
P: io qualche volta di donne ... e ti chiedo ... perchè ..
S: si, ... ma mai ...
P: ... per sollevare il morale del capo .. (ridendo)
S: eh esatto, voglio dire ... ma, mi ha lasciato una libertà culturale di ... ideale totale .. voglio dire .. totale .. e questo lo sanno tutti, allora perchè, e, malgrado questo, io sono stato chiamato poi dal Presidente, dal Direttore Generale: "Mah! Com'è sta cosa!?" Questa cosa vale perchè, vale perchè Barbarossa è Barbarossa, perchè Legnano è Legnano...
P: certo, certo ..
S: perchè i Comuni a Milano hanno segnato la civiltà dell'occidente .. voglio dire ..
P: daccordo .. vabbene ...
S: Quindi, adesso io la chiamo subito ecc. ... Presidente, poi quando lei ha un attimo di ...
P: la settimana prossima sto a Roma ... vieni a trovarmi quando vuoi ..
S: eh .. vediamo ..
P: ... chiama la Marinella lunedi ...
S: mi metto daccordo con Marinella ...
P: .. lunedi che ci mettiamo daccordo, vabbene. Senti, tu mi puoi fare ricevere due persone ...
S: assolutamente...
P: .. perchè io sono veramente dilaniato dalle richieste di coso ....
S: assolutamente ..
P: con la Elena Russo non c'era più niente da fare? Non c'è modo...?
S: no .. c'è un progetto interessante .. adesso io la chiamo ..
P: gli puoi fare una chiamata? La Elena Russo; e poi la Evelina Manna. Non centro niente io, è una cosa ... diciamo ... di...
S: chi mi dà il numero?
P: Evelina Manna ... io non c'è l'ho ...
S: chiamo ..
P: no, guarda su Internet ..
S: vabbè, la trovo, non è un problema ... me la trovo io ..
P: ti spiego che cos'è questa qui ..
S: ma no, Presidente non mi deve spiegare niente ..
P: no, te lo spiego: io stò cercando di avere ...
S: Presedente, lei è la persona più civile, più corretta..
P: allora ... è questione di .. (parola incomprensibile, le voci si accavallano) ....
S: ma questo nome è un problema mio ...
P: io stò cercando ... di aver la maggioranza in Senato ...
S: capito tutto ...
P: eh .. questa Evelina Manna può essere .. perchè mi è stata richiesta da qualcuno ... con cui sto trattando ...
S: presidente ... a questo proposito, quando ci vediamo, io gli posso dire qualcosa che riguarda la Calabria .. interessante ...
P: molto bene...
S: .. perchè c'è stato un errore, in una prima fase c'è stato un errore per la persona che ha mediato il rappor ... poi glielo dico a voce ...
P: .. che non andava bene?
S: .. non andava bene ..
P: devo farlo io direttamente.
S: esatto, non andava bene per nulla ..
P: va bene ...
S: poi le dico meglio ... Presidente ..
P: va bene, io sto lavorando in operazione libertaggio .. l'ho chiamata così, va bene?
S: va bene ...
P: va bene .. se puoi chiamare questa signora qui ...
S: la chiamo .. e poi quando ...
P: Evelina Manna ...
S: .. ci vediamo le riferisco ..
P: .. e anche Elena Russo ... grazie, ci sentiamo ..
S: vabbene ... allora arrivederla Presidente ...
P: la settimana prossima ci vediamo ...
S: .. oh .. metta le mani però su sta maggioranza ... perchè veramente io ho rischiato tanto per avere la maggioranza in consiglio ....
P: faccio questo .. anche se ...
S: ... e si è sciolta dopo la set ... abbiamo fatto una figura barbina!
P: va bene ...
S: .. ma non per colpa .. mi creda ... di Urbani ....
P: daccordo ...
S: Urbani fa altre cazzate ...
P: Si, si va bene!
S: grazie Presidente ..
P: grazie ciao ... ci vediamo la settimana prossima.
(20 dicembre 2007)
Il testo e l’audio della conversazione tra il manager Rai e il Cavaliere: “Lei è amato nel paese, glielo dico senza piangeria”. Dai giochi in azienda, alla fissa di Bossi per il Barbarossa fino alle scritture per le attrici: “Sto cercando di avere la maggioranza in Senato”
ASCOLTA L'AUDIOL'INCHIESTA: Alì Saccà story La banda Rai
VERBALE: di trascrizione di conversazioni telefoniche in arrivo ed in partenza sull'utenza avente il numero XXX XXXXXXX in uso a Saccà Agostino, come da decreto del 05.06.2007 emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli a firma del Dott. Dr. Vincenzo PISCITELLI
Data: 21/06/2007
Ora: 18:40:09 Durata: 0:07:17
S.S. = Segretaria Saccà
S. = Saccà
S.P. = Segretaria Presidente
P. = Presidente
S: Pronto.
S.S.: Direttore, glielo passano.
S: Si,.. pronto.
S.P.: Si Direttore, le passo il Presidente.
S: Si, grazie.
P: Agostino!
S: Presidente! Buonasera ..come sta ... Presidente...
P: Si sopravvive...
S: Eh .. vabbè, ma alla grande, voglio dire, anche se tra difficoltà, cioè io ... lei è sempre più amato nel paese ...
P: Politicamente sul piano zero ...
S: Si.
P: ... Socialmente, mi scambiano ... mi hanno scambiato per il papa..
S: Appunto dico, lei è amato proprio nel paese, guardi glielo dico senza nessuna piangeria ...
P: Sono fatto... oggetto di attenzione di cui sono indegno ...
S: Eh .. ma è stupendo, perchè c'era un bisogno ... c'è un vuoto ... che .. che lei copre anche emotivamente ... cioè vuol dire ... per cui la gente .. proprio ... è cosi ... lo registriamo...
P: E' una cosa imbarazzante ..
S: Ma è bellissima, però
P: Vabbè .. allora?
S: Presidente io la disturbo per questo, per una cosa fondamentale, volevo dirle alcune cose della Rai importanti in questo momento, perchè abbiamo faticato tanto per conservare la maggioranza .. eh, la maggioranza cinque è importante anche in questo passaggio, riusciamo a conservarla per un anno dopo la ... ma è strategica questa cosa, ma se la stanno giocando in una maniera .. stupida ... proprio, cioè ... quindi, volevo.. lei già lo sa ... perchè le avevo... volevo darle questo allarme, perchè, allora, se abbiamo la maggioranza in consiglio, e quindi abbiamo una forte importanza, questa maggioranza non la smonta più nessuno ormai dopo la decisione...
P: si, ... non capisco Urbani che fa lo stronzo, no?!
S: Mah! Allora ... Urbani, io non .. non lo so .. penso che in questi giorni sono stati più i nostri alleati ... che hanno un pò .. no! ... lui forse ha fatto un errore su Minoli ...e l'altra volta ... eh .. però sono stati un pò .. AN e anche la Lega, che per un piatto di lenticchie hanno spaccato la maggioranza ... dopo quindici giorni, in cui la maggioranza era uscita saldissima dalle aule giudiziarie, cioè quello che non è riuscito con specie ...
P: Mamma mia, vabbè, adesso io ho dovuto ... interessarmi di questa cosa....
S: Gli è riuscito con Speciale .. gli è riuscito forse con quello della Polizia ...
P: .. adesso li richiamo .. a ..(parola incomprensibile) ...
S: Li richiami lei all'ordine .. Presidente ...
P: Daccordo.
S: .. perchè abbiamo una grande vittoria .. qui in azienda stavamo riprendendo ...anche con Sensi ... Ingiro (fonetico) ..
P: vabbè .. va bè .. adesso vediamo, vediamo un pò. Senti, io ... poi avevo bisogno di vederti ..
S: Si.
P: perchè c'è Bossi che mi sta facendo una testa tanto ..
S: si .. si ..
P: .. con questo cavolo di .. fiction .. di Barbarossa ..
S: Barbarossa è a posto per quello che riguarda .. per quello che riguarda Rai fiction, cioè in qualunque momento ...
P: allora mi fai una cortesia ...
S: si
P: puoi chiamare la loro soldatessa che hanno dentro il consiglio ..
S: si.
P: .. dicendogli testualmente che io t'ho chiamato ...
S: vabbene, vabbene ..
P: ...che tu mi hai dato garanzia che è a posto ..
S: si, si è tutto a posto ..
P: .. chiamala, perchè ieri sera ..
S: la chiamo subito Presidente ...
P: ... a cena con lei e con Bossi, Bossi mi ha detto, ma insomma .. di qui di là ... dice ... Ecco, se tu potevi fare sta roba ...mi faresti una cortesia.
S: allora diciamola tutta ... diciamola tutta Presidente .. cosi lei la sa tutta, intanto il signor regista ha fatto un errore madornale perchè un mese fa ... ha dato .. e loro lo sanno .. ha dato un'intervista alla Padania, dicendo che aveva parlato con Bossi e che era tutto... io, ero riuscito a rimetterla in moto la cosa, che era tutto a posto perchè aveva parlato col Senatur .. bla, bla, bla ... il giorno dopo il corriere scrive ...
(20 dicembre 2007)
P: esiste ... (parola incomprensibile) ...
S: in due pezzi, dicendo, Saccà fa quello che gli chiede la ..(parola incomprensibile) le mando poi gli articoli ... così...
P: chi è il regista?
S: il regista è Martinelli, che è un bravo regista, però è uno stupido,un ingenuo, un cretino proprio...
P: uhm ...
S: un cretino, mi ha messo in una condizione molto difficile, perchè mi ha scritto un articolo sul corrier della sera ... e poi non contento, Grasso sul Magazine del corriere della sera ... scrive il potente Saccà fa quello che gli dice Berlusconi e basta ... ecc. .. che poi, non è vero, lei non mi ha chiesto mai ...
P: allora ascoltami...
S: lei è l'unica persona che non mi ha chiesto mai niente ... vogliodire ...
P: io qualche volta di donne ... e ti chiedo ... perchè ..
S: si, ... ma mai ...
P: ... per sollevare il morale del capo .. (ridendo)
S: eh esatto, voglio dire ... ma, mi ha lasciato una libertà culturale di ... ideale totale .. voglio dire .. totale .. e questo lo sanno tutti, allora perchè, e, malgrado questo, io sono stato chiamato poi dal Presidente, dal Direttore Generale: "Mah! Com'è sta cosa!?" Questa cosa vale perchè, vale perchè Barbarossa è Barbarossa, perchè Legnano è Legnano...
P: certo, certo ..
S: perchè i Comuni a Milano hanno segnato la civiltà dell'occidente .. voglio dire ..
P: daccordo .. vabbene ...
S: Quindi, adesso io la chiamo subito ecc. ... Presidente, poi quando lei ha un attimo di ...
P: la settimana prossima sto a Roma ... vieni a trovarmi quando vuoi ..
S: eh .. vediamo ..
P: ... chiama la Marinella lunedi ...
S: mi metto daccordo con Marinella ...
P: .. lunedi che ci mettiamo daccordo, vabbene. Senti, tu mi puoi fare ricevere due persone ...
S: assolutamente...
P: .. perchè io sono veramente dilaniato dalle richieste di coso ....
S: assolutamente ..
P: con la Elena Russo non c'era più niente da fare? Non c'è modo...?
S: no .. c'è un progetto interessante .. adesso io la chiamo ..
P: gli puoi fare una chiamata? La Elena Russo; e poi la Evelina Manna. Non centro niente io, è una cosa ... diciamo ... di...
S: chi mi dà il numero?
P: Evelina Manna ... io non c'è l'ho ...
S: chiamo ..
P: no, guarda su Internet ..
S: vabbè, la trovo, non è un problema ... me la trovo io ..
P: ti spiego che cos'è questa qui ..
S: ma no, Presidente non mi deve spiegare niente ..
P: no, te lo spiego: io stò cercando di avere ...
S: Presedente, lei è la persona più civile, più corretta..
P: allora ... è questione di .. (parola incomprensibile, le voci si accavallano) ....
S: ma questo nome è un problema mio ...
P: io stò cercando ... di aver la maggioranza in Senato ...
S: capito tutto ...
P: eh .. questa Evelina Manna può essere .. perchè mi è stata richiesta da qualcuno ... con cui sto trattando ...
S: presidente ... a questo proposito, quando ci vediamo, io gli posso dire qualcosa che riguarda la Calabria .. interessante ...
P: molto bene...
S: .. perchè c'è stato un errore, in una prima fase c'è stato un errore per la persona che ha mediato il rappor ... poi glielo dico a voce ...
P: .. che non andava bene?
S: .. non andava bene ..
P: devo farlo io direttamente.
S: esatto, non andava bene per nulla ..
P: va bene ...
S: poi le dico meglio ... Presidente ..
P: va bene, io sto lavorando in operazione libertaggio .. l'ho chiamata così, va bene?
S: va bene ...
P: va bene .. se puoi chiamare questa signora qui ...
S: la chiamo .. e poi quando ...
P: Evelina Manna ...
S: .. ci vediamo le riferisco ..
P: .. e anche Elena Russo ... grazie, ci sentiamo ..
S: vabbene ... allora arrivederla Presidente ...
P: la settimana prossima ci vediamo ...
S: .. oh .. metta le mani però su sta maggioranza ... perchè veramente io ho rischiato tanto per avere la maggioranza in consiglio ....
P: faccio questo .. anche se ...
S: ... e si è sciolta dopo la set ... abbiamo fatto una figura barbina!
P: va bene ...
S: .. ma non per colpa .. mi creda ... di Urbani ....
P: daccordo ...
S: Urbani fa altre cazzate ...
P: Si, si va bene!
S: grazie Presidente ..
P: grazie ciao ... ci vediamo la settimana prossima.
(20 dicembre 2007)
per chi ha lo stomaco forte
L'audio e lo scritto delle intercettazioni telefoniche tra Saccà Agostino e Berlusconi Silvio
http://espresso.repubblica.it/multimedia/1471644
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giovedì 20 dicembre 2007
dichiarazione ICI non più obbligatoria
La dichiarazione ai fini ICI non è più obbligatoria
Pienamente operativo l’interscambio dei dati catastali per i Comuni
di Rossella Calabrese da www.edilportale.com
20/12/2007 – Con il Provvedimento del 18 dicembre 2007, l’Agenzia del Territorio comunica che il sistema di circolazione e fruizione dei dati catastali per i Comuni è pienamente operativo; ne consegue, come previsto dall’articolo 37, comma 53, del DL 4 luglio 2006, n. 223 (decreto Bersani), la decadenza dell’obbligo, di presentazione della dichiarazione ai fini dell'ICI, di cui all'articolo 10, comma 4, del Dlgs 30 dicembre 1992, n. 504.
L’obbligo resta invece nei casi in cui gli elementi rilevanti ai fini dell'imposta dipendano da atti per i quali non sono applicabili le procedure telematiche previste dall'articolo 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, concernente la disciplina del modello unico informatico.
L’ultimo atto del processo di informatizzazione del sistema catastale è stato il decreto del Direttore dell’Agenzia del territorio (previsto dal Codice della amministrazione digitale) che ha definito le regole tecnico economiche per l’utilizzo dei dati catastali per via telematica da parte dei sistemi informatici di altre amministrazioni (leggi tutto).
Inoltre, l’Agenzia del territorio ha messo a disposizione degli Enti locali territoriali, per via telematica, i servizi di fornitura del database catastale mediante il “Sistema di Interscambio” e mediante il “Portale per i Comuni”, quest’ultimo realizzato per garantire il collegamento via internet anche degli Enti locali sprovvisti di una infrastruttura tecnologica adeguata.
Con un Decreto del 18 dicembre, l’Agenzia del Territorio ha stabilito le condizioni di accesso al servizio di consultazione telematica della banca dati catastale ed ipotecaria da parte di Comuni, Comunità montane ed aggregazioni di Comuni, in funzione del processo di decentramento delle funzioni catastali ai sensi del Dlgs 112/1998.
(riproduzione riservata)
Pienamente operativo l’interscambio dei dati catastali per i Comuni
di Rossella Calabrese da www.edilportale.com
20/12/2007 – Con il Provvedimento del 18 dicembre 2007, l’Agenzia del Territorio comunica che il sistema di circolazione e fruizione dei dati catastali per i Comuni è pienamente operativo; ne consegue, come previsto dall’articolo 37, comma 53, del DL 4 luglio 2006, n. 223 (decreto Bersani), la decadenza dell’obbligo, di presentazione della dichiarazione ai fini dell'ICI, di cui all'articolo 10, comma 4, del Dlgs 30 dicembre 1992, n. 504.
L’obbligo resta invece nei casi in cui gli elementi rilevanti ai fini dell'imposta dipendano da atti per i quali non sono applicabili le procedure telematiche previste dall'articolo 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, concernente la disciplina del modello unico informatico.
L’ultimo atto del processo di informatizzazione del sistema catastale è stato il decreto del Direttore dell’Agenzia del territorio (previsto dal Codice della amministrazione digitale) che ha definito le regole tecnico economiche per l’utilizzo dei dati catastali per via telematica da parte dei sistemi informatici di altre amministrazioni (leggi tutto).
Inoltre, l’Agenzia del territorio ha messo a disposizione degli Enti locali territoriali, per via telematica, i servizi di fornitura del database catastale mediante il “Sistema di Interscambio” e mediante il “Portale per i Comuni”, quest’ultimo realizzato per garantire il collegamento via internet anche degli Enti locali sprovvisti di una infrastruttura tecnologica adeguata.
Con un Decreto del 18 dicembre, l’Agenzia del Territorio ha stabilito le condizioni di accesso al servizio di consultazione telematica della banca dati catastale ed ipotecaria da parte di Comuni, Comunità montane ed aggregazioni di Comuni, in funzione del processo di decentramento delle funzioni catastali ai sensi del Dlgs 112/1998.
(riproduzione riservata)
turbogas, compostaggio, inceneritore e biomasse, avviso pubblico
Sui quotidiani locali l'avviso pubblico con le nuove norme di attuazione del Piano regolatore generale del consorzio industriale dell'area Roma-Latina per l'agglomerato di Mazzocchio. Dopo i 30 giorni di pubblicazione la possibilità di presentare osservazioni allo stesso. Questo potrebbe essere uno strumento importante per fissare regole contro i progetti indesiderati. Sicuramente questa situazione verrà gestita meglio rispetto a quanto accaduto ultimamente.
consiglio agricoltura approvata riforma OCM vino
Informazioni parlamentari su agricoltura, alimentazione, pesca
newsletter a cura del gruppo parlamentare dei Verdi del Senato
E' stato raggiunto oggi pomeriggio, nel Consiglio dei ministri agricoli dell'Unione europea, l'accordo sulla riforma dell'organizzazione comune di mercato del vino. In attesa dei testi approvati, vi inviamo di seguito la sintesi ufficiale diffusa a Bruxelles ed un nostro primo commento.
CONSIGLIO AGRICOLTURA: APPROVATA RIFORMA DELL'OCM VINO
9154 - 19:12:07/15:00 - bruxelles, (agra press) - il consiglio agricoltura e pesca ha approvato a maggioranza qualificata, col voto favorevole dell'italia, la riforma dell'organizzazione comune di mercato (ocm) del vino. la commissione europea - in una nota - esprime soddisfazione per l'accordo raggiunto. "sono molto soddisfatta del fatto che siamo riusciti a trovare un compromesso e voglio ringraziare i ministri per la loro volonta' di risolvere le questioni piu' intrigate", ha detto il commissario all'agricoltura marianne fischer boel. "invece di spendere gran parte dei nostri soldi per liberarci delle eccedenze, possiamo ora concentrarci nel far fronte ai nostri concorrenti e riconquistare quote di mercato. non abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo, ma abbiamo concluso i negoziati con un accordo ben equilibrato. spero che gli stati membri faranno buon uso dei nuovi strumenti a disposizione". la nota riassume alcune delle principali novita' contenute nella riforma:
ENVELOPE NAZIONALI: consentiranno di adeguare le misure alla loro particolare situazione. tra le misure possibili ci sono: promozione nei paesi terzi, ristrutturazione/conversione dei vigneti, modernizzazione della catena di produzione, innovazione, sostegno per la vendemmia al verde e nuove misure per la gestione delle crisi.
SVILUPPO RURALE: una parte delle risorse sara' trasferito allo sviluppo rurale, col vincolo ad essere usate per le regioni viticole. tra le misure previste c'e' l'insediamento dei giovani agricoltori, il miglioramento del marketing, la formazione, il sostegno alle organizzazioni dei produttori, il finanziamento dei costi addizionali e del mancato reddito derivanti dal mantenimento dei paesaggi culturali, il prepensionamento.
DIRITTI DI IMPIANTO: saranno cancellati dal 2015, con la possibilita' di mantenerli a livello nazionale fino al 2018.
DISTILLAZIONE: la distillazione di crisi sara' limitata a quattro anni a discrezione degli stati membri fino alla fine del 2012-2013, la spesa massima sara' limitata al 20% dell'envelope nazionale il primo anno, al 15% nel secondo, al 10% nel terzo ed al 5% nel quarto. la distillazione dell'alcool potabile sara' eliminata nell'arco di quattro anni, con un pagamento accoppiato per il periodo transitorio che sara' rimpiazzato dal pagamento unico disaccoppiato. gli stati membri potranno richiedere la distillazione dei sottoprodotti, che sara' finanziata dagli envelope nazionali ad un livello significativamente piu' basso.
PAGAMENTO UNICO: il pagamento unico disaccoppiato sara' distribuito ai produttori viticoli a discrezione degli stati membri ed a tutti i produttori che espiantano le vigne.
ESPIANTO: il programma di espianto sara' volontario, durera' tre anni ed interessera' un'area totale di 175 mila ettari, con un premio che calera' nell'arco di tempo considerato. uno stato membro puo' bloccare l'espianto se l'area supera l'8% della superficie vitata nazionale o il 10% dell'area totale di una regione. la commissione puo' bloccare l'espianto se l'area raggiunge il 15% della superficie vitata di uno stato membro. gli stati membri possono escludere dall'espianto le zone montane o di particolare interesse ambientale.
PRATICHE VITICOLE: la responsabilita' di approvare nuove pratiche enologiche o di modificare quelle esistenti sara' trasferita alla commissione, che valutera' le pratiche enologiche accettate dall'oiv e ne incorporera' alcune nella lista di quelle europee.
ETICHETTATURA: il concetto di vini di qualita' dell'ue sara' basato su igp e dop. le politiche di qualita', ben consolidate a livello nazionale, saranno salvaguardate. l'etichettatura sara' piu' semplice e, ad esempio, consentira' ai vini da tavola di indicare varieta' ed annata sull'etichetta. potranno continuare ad essere protetti alcuni termini tradizionali e forme di bottiglie.
ZUCCHERAGGIO: continuera' ad essere permesso, anche se i livelli massimi di arricchimento con zucchero o mosto saranno ridotti. per ragioni climatiche eccezionali, gli stati membri possono chiedere alla commissione di aumentare il livello di arricchimento.
AIUTI AI MOSTI: potra' essere pagato, nella sua forma attuale, per 4 anni. dopo il periodo transitorio, la spesa per l'aiuto ai mosti sara' trasformata in pagamento disaccoppiato ai produttori di vino.
COMUNICATO STAMPA
VINO: De Petris (Verdi) “Riforma pericolosa per i vini di qualità”
19/12/07 – “Una riforma nata male e una trattativa in salita. L’unica innovazione reale, l’abolizione dello zuccheraggio, è scomparsa dall’accordo finale, mentre si affacciano norme pericolose per i vini di qualità sui quali abbiamo costruito il nostro successo internazionale.”
Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, commenta le prime indiscrezioni sull’accordo raggiunto oggi a Bruxelles sulla riforma dell’organizzazione comune di mercato del vino.
“L’incremento delle risorse a disposizione dell’Italia – dichiara la senatrice – peraltro ipotecato dal peso delle distillazioni e dell’aiuto ai mosti, non compensa l’attacco alle denominazioni d’origine che si sostanzia con la possibilità di indicare annata e vitigno sui vini da tavola e con l’apertura indiscriminata a pratiche enologiche estranee alla tradizione europea.”
“Ancora una volta – conclude l’esponente dei Verdi – non vengono scalfiti gli interessi forti dei Paesi del nord-europa, mentre si apre un autostrada per i vini costruiti artificiosamente in cantina, senza un legame reale con il territorio, e con un etichettatura ingannevole.”
newsletter a cura del gruppo parlamentare dei Verdi del Senato
E' stato raggiunto oggi pomeriggio, nel Consiglio dei ministri agricoli dell'Unione europea, l'accordo sulla riforma dell'organizzazione comune di mercato del vino. In attesa dei testi approvati, vi inviamo di seguito la sintesi ufficiale diffusa a Bruxelles ed un nostro primo commento.
CONSIGLIO AGRICOLTURA: APPROVATA RIFORMA DELL'OCM VINO
9154 - 19:12:07/15:00 - bruxelles, (agra press) - il consiglio agricoltura e pesca ha approvato a maggioranza qualificata, col voto favorevole dell'italia, la riforma dell'organizzazione comune di mercato (ocm) del vino. la commissione europea - in una nota - esprime soddisfazione per l'accordo raggiunto. "sono molto soddisfatta del fatto che siamo riusciti a trovare un compromesso e voglio ringraziare i ministri per la loro volonta' di risolvere le questioni piu' intrigate", ha detto il commissario all'agricoltura marianne fischer boel. "invece di spendere gran parte dei nostri soldi per liberarci delle eccedenze, possiamo ora concentrarci nel far fronte ai nostri concorrenti e riconquistare quote di mercato. non abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo, ma abbiamo concluso i negoziati con un accordo ben equilibrato. spero che gli stati membri faranno buon uso dei nuovi strumenti a disposizione". la nota riassume alcune delle principali novita' contenute nella riforma:
ENVELOPE NAZIONALI: consentiranno di adeguare le misure alla loro particolare situazione. tra le misure possibili ci sono: promozione nei paesi terzi, ristrutturazione/conversione dei vigneti, modernizzazione della catena di produzione, innovazione, sostegno per la vendemmia al verde e nuove misure per la gestione delle crisi.
SVILUPPO RURALE: una parte delle risorse sara' trasferito allo sviluppo rurale, col vincolo ad essere usate per le regioni viticole. tra le misure previste c'e' l'insediamento dei giovani agricoltori, il miglioramento del marketing, la formazione, il sostegno alle organizzazioni dei produttori, il finanziamento dei costi addizionali e del mancato reddito derivanti dal mantenimento dei paesaggi culturali, il prepensionamento.
DIRITTI DI IMPIANTO: saranno cancellati dal 2015, con la possibilita' di mantenerli a livello nazionale fino al 2018.
DISTILLAZIONE: la distillazione di crisi sara' limitata a quattro anni a discrezione degli stati membri fino alla fine del 2012-2013, la spesa massima sara' limitata al 20% dell'envelope nazionale il primo anno, al 15% nel secondo, al 10% nel terzo ed al 5% nel quarto. la distillazione dell'alcool potabile sara' eliminata nell'arco di quattro anni, con un pagamento accoppiato per il periodo transitorio che sara' rimpiazzato dal pagamento unico disaccoppiato. gli stati membri potranno richiedere la distillazione dei sottoprodotti, che sara' finanziata dagli envelope nazionali ad un livello significativamente piu' basso.
PAGAMENTO UNICO: il pagamento unico disaccoppiato sara' distribuito ai produttori viticoli a discrezione degli stati membri ed a tutti i produttori che espiantano le vigne.
ESPIANTO: il programma di espianto sara' volontario, durera' tre anni ed interessera' un'area totale di 175 mila ettari, con un premio che calera' nell'arco di tempo considerato. uno stato membro puo' bloccare l'espianto se l'area supera l'8% della superficie vitata nazionale o il 10% dell'area totale di una regione. la commissione puo' bloccare l'espianto se l'area raggiunge il 15% della superficie vitata di uno stato membro. gli stati membri possono escludere dall'espianto le zone montane o di particolare interesse ambientale.
PRATICHE VITICOLE: la responsabilita' di approvare nuove pratiche enologiche o di modificare quelle esistenti sara' trasferita alla commissione, che valutera' le pratiche enologiche accettate dall'oiv e ne incorporera' alcune nella lista di quelle europee.
ETICHETTATURA: il concetto di vini di qualita' dell'ue sara' basato su igp e dop. le politiche di qualita', ben consolidate a livello nazionale, saranno salvaguardate. l'etichettatura sara' piu' semplice e, ad esempio, consentira' ai vini da tavola di indicare varieta' ed annata sull'etichetta. potranno continuare ad essere protetti alcuni termini tradizionali e forme di bottiglie.
ZUCCHERAGGIO: continuera' ad essere permesso, anche se i livelli massimi di arricchimento con zucchero o mosto saranno ridotti. per ragioni climatiche eccezionali, gli stati membri possono chiedere alla commissione di aumentare il livello di arricchimento.
AIUTI AI MOSTI: potra' essere pagato, nella sua forma attuale, per 4 anni. dopo il periodo transitorio, la spesa per l'aiuto ai mosti sara' trasformata in pagamento disaccoppiato ai produttori di vino.
COMUNICATO STAMPA
VINO: De Petris (Verdi) “Riforma pericolosa per i vini di qualità”
19/12/07 – “Una riforma nata male e una trattativa in salita. L’unica innovazione reale, l’abolizione dello zuccheraggio, è scomparsa dall’accordo finale, mentre si affacciano norme pericolose per i vini di qualità sui quali abbiamo costruito il nostro successo internazionale.”
Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, commenta le prime indiscrezioni sull’accordo raggiunto oggi a Bruxelles sulla riforma dell’organizzazione comune di mercato del vino.
“L’incremento delle risorse a disposizione dell’Italia – dichiara la senatrice – peraltro ipotecato dal peso delle distillazioni e dell’aiuto ai mosti, non compensa l’attacco alle denominazioni d’origine che si sostanzia con la possibilità di indicare annata e vitigno sui vini da tavola e con l’apertura indiscriminata a pratiche enologiche estranee alla tradizione europea.”
“Ancora una volta – conclude l’esponente dei Verdi – non vengono scalfiti gli interessi forti dei Paesi del nord-europa, mentre si apre un autostrada per i vini costruiti artificiosamente in cantina, senza un legame reale con il territorio, e con un etichettatura ingannevole.”
progetto di Libera per le regole e nuovo PRG a Latina
Latina.Un progetto di Libera per le regole e un nuovo piano regolatore
<< Abitare al margine >> L'articolo: Comunicato Stampa: Nella città di Latina si sta sviluppando un intenso dibattito sul tema dell’urbanistica e sulle ricadute che questo importante settore ha nelle questioni di carattere sociale, economico, culturale e politico. Libera ha organizzat... per leggere tutto http://www.icittadini.it/
<< Abitare al margine >> L'articolo: Comunicato Stampa: Nella città di Latina si sta sviluppando un intenso dibattito sul tema dell’urbanistica e sulle ricadute che questo importante settore ha nelle questioni di carattere sociale, economico, culturale e politico. Libera ha organizzat... per leggere tutto http://www.icittadini.it/
martedì 18 dicembre 2007
turbogas, ambiente e la scomparsa della notizia
Sui quotidiani locali l'avviso pubblico con le nuove norme di attuazione del Piano regolatore generale del consorzio industriale dell'area Roma-Latina per l'agglomerato di Mazzocchio. Dopo i 30 giorni di pubblicazione la possibilità di presentare osservazioni allo stesso. Questo potrebbe essere uno strumento importante per fissare regole contro i progetti indesiderati. Sicuramente questa situazione verrà gestita meglio rispetto a quanto accaduto ultimamente.
accordo di Bali per un nuovo patto di Kyoto
ACCORDO DI BALI PER UN NUOVO PATTO DI KYOTOAl termine della Conferenza di Bali sui cambiamenti climatici arriva inaspettato l´accordo per l´apertura dei negoziati che porteranno alla definizione del nuovo Protocollo di Kyoto. All´ultimo minuto gli Stati Uniti hanno ritirato la propria opposizione. Si tratta di un passo importante sul cammino della lotta al riscaldamento globale. Nel...15/12/2007 leggi news http://www.ecoage.it/accordo-di-bali-per-un-nuovo-patto-di-kyoto.htm
CLIMA Bali, i verdi contro Rudd
«L'Australia ha contribuito ad affossare le trattative, rifiutando di accettare una riduzione del 25-40% su 1990, insieme a Stati Uniti, Canada, Giappone». Le accuse della senatrice verde Christine Milne al neo-premier/
Il clima dopo il summit - Dossier Bali - Legambiente: «Bene L'Europa» per leggere tutto http://www.lanuovaecologia.it/inquinamento/clima/8740.php
15/12/2007 11:30 Chiuso il vertice di Bali sul clima
“bene l’Europa e le economie emergenti. Gli USA non più roccaforte negazionista in attesa di nuova amministrazione” http://www.legambiente.eu/globali/archivi/news.php?idArchivio=2&id=4302
CLIMA Bali, i verdi contro Rudd
«L'Australia ha contribuito ad affossare le trattative, rifiutando di accettare una riduzione del 25-40% su 1990, insieme a Stati Uniti, Canada, Giappone». Le accuse della senatrice verde Christine Milne al neo-premier/
Il clima dopo il summit - Dossier Bali - Legambiente: «Bene L'Europa» per leggere tutto http://www.lanuovaecologia.it/inquinamento/clima/8740.php
15/12/2007 11:30 Chiuso il vertice di Bali sul clima
“bene l’Europa e le economie emergenti. Gli USA non più roccaforte negazionista in attesa di nuova amministrazione” http://www.legambiente.eu/globali/archivi/news.php?idArchivio=2&id=4302
cucina a completa energia solare
ECO-ENERGIA: PRESENTATA NEL TREVIGIANO 'CUCINA SOLARE'
(ANSA) - SANTA LUCIA DI PIAVE (TREVISO), 17 DIC - Un pensionato trevigiano, Ottorino Saccon, che ha lavorato assieme agli studenti dell'istituto tecnico ''Galileo Galilei'', di Conegliano (Treviso), ha inventato e realizzato una cucina in grado di cuocere qualsiasi cibo utilizzando la sola energia del sole. La singolare ''macchina'' e' stata presentata oggi in occasione della 1347/a edizione delle Fiere di santa Lucia di Piave. La cucina solare e' capace, una volta esposta al sole, di rifletterne i raggi su un unico punto, generando cosi' energia termica sufficiente a raggiungere una temperatura superiore ai 220 gradi centigradi. Con tale dispositivo, che pesa in tutto 17 chili, e' stato possibile cuocere dalla pasta alla carne, dai dolci alla pizza, dal pane alle verdure. Il prezzo commerciale e' di 250 euro ed i proventi della vendita andranno a finanziare la costruzione delle cucine solari nell'ambito dei progetti di aiuto ai Paesi in via di sviluppo, come Eritrea, Etiopia e Kenya. (ANSA) V10-GM
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 17/12/2007 18:33
(ANSA) - SANTA LUCIA DI PIAVE (TREVISO), 17 DIC - Un pensionato trevigiano, Ottorino Saccon, che ha lavorato assieme agli studenti dell'istituto tecnico ''Galileo Galilei'', di Conegliano (Treviso), ha inventato e realizzato una cucina in grado di cuocere qualsiasi cibo utilizzando la sola energia del sole. La singolare ''macchina'' e' stata presentata oggi in occasione della 1347/a edizione delle Fiere di santa Lucia di Piave. La cucina solare e' capace, una volta esposta al sole, di rifletterne i raggi su un unico punto, generando cosi' energia termica sufficiente a raggiungere una temperatura superiore ai 220 gradi centigradi. Con tale dispositivo, che pesa in tutto 17 chili, e' stato possibile cuocere dalla pasta alla carne, dai dolci alla pizza, dal pane alle verdure. Il prezzo commerciale e' di 250 euro ed i proventi della vendita andranno a finanziare la costruzione delle cucine solari nell'ambito dei progetti di aiuto ai Paesi in via di sviluppo, come Eritrea, Etiopia e Kenya. (ANSA) V10-GM
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 17/12/2007 18:33
Zaratti Kyoto priorità per regione Lazio
ZARATTI:“KYOTO PRIORITA’ PER REGIONE. CAMBIAMENTI CLIMATICI ENTRANO IN FINANZIARIA. PRONTI 74 MILIONI PER LOTTA EFFETTO SERRA. PARTE INVENTARIO EMISSIONI LAZIO”
“La Regione Lazio vuole essere sempre più attenta a Kyoto e per fare ciò abbiamo messo in campo una serie di azioni concrete. – ha affermato Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, durante la conferenza stampa che si è svolta alla sede di rappresentanza della Regione Lazio di Via Poli – Nella legge finanziaria che abbiamo approvato in Giunta ieri un intero capitolo è dedicato alla lotta ai cambiamenti climatici. E ciò non è cosa di poco conto per la nostra Regione. Abbiamo creato una Cabina interassesorile di coordinamento affinchè le azioni dei vari assessorati coinvolti siano coerenti e organiche rispetto agli obiettivi di Kyoto e a quelli europei in materia di riduzione delle emissioni; abbiamo avviato l’inventario regionale delle emissioni per conoscere nel dettaglio le realtà sulle quali andremo a insistere. Come Assessorato all’Ambiente, inoltre, abiamo creato uno Sportello Kyoto il cui compito sarà quello di assistere cittadini, Enti Pubblici e imprese per sviluppare buone pratiche circa l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni”.
“Sempre nella finanziaria regionale, inoltre, abbiamo previsto delle norme per la semplificazione amministrativa per i piccoli impianti a energia rinnovabile, anche con la collaborazione dell’Assessorato all’urbanistica che non avranno un iter semplificato. – prosegue Zaratti – Dal 2009, inoltre, tutte le sedi regionali dovranno utilizzare sistemi di illuminazione a basso consumo ed entro il 2012 aumenteranno la propria efficienza energetica del 20%. Per quanto riguarda i finanziamenti saranno disponibili dal 2007 al 2013 ben 74 milioni di euro di fondi Por, per le rinnovabili e l’efficienza energetica che saranno principalmente indirizzati verso i Comuni più attenti a queste tematiche”.
“Per affrontare un problema globale come quello dei cambiamenti climatici, inoltre, è necessario che le Regioni e gli Enti locali facciano squadra e per questo motivo ho voluto rilanciare in occasione del summit sul clima che si sta tenendo a Bali, la “Coalizione dei volenterosi” che raggruppa molti Enti locali in un piano d’azione comune. – ha concluso Zaratti – Vogliamo così fare in modo che i cambiamenti climatici entrino nelle agende degli Enti locali che sono soggetti indispensabili se vogliamo vincere questa sfida. In questo quadro chiediamo al Governo di assegnare alle Regioni un ruolo attivo e un maggior coinvolgimento nella lotta ai cambiamenti climatici”.
“La Regione Lazio vuole essere sempre più attenta a Kyoto e per fare ciò abbiamo messo in campo una serie di azioni concrete. – ha affermato Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, durante la conferenza stampa che si è svolta alla sede di rappresentanza della Regione Lazio di Via Poli – Nella legge finanziaria che abbiamo approvato in Giunta ieri un intero capitolo è dedicato alla lotta ai cambiamenti climatici. E ciò non è cosa di poco conto per la nostra Regione. Abbiamo creato una Cabina interassesorile di coordinamento affinchè le azioni dei vari assessorati coinvolti siano coerenti e organiche rispetto agli obiettivi di Kyoto e a quelli europei in materia di riduzione delle emissioni; abbiamo avviato l’inventario regionale delle emissioni per conoscere nel dettaglio le realtà sulle quali andremo a insistere. Come Assessorato all’Ambiente, inoltre, abiamo creato uno Sportello Kyoto il cui compito sarà quello di assistere cittadini, Enti Pubblici e imprese per sviluppare buone pratiche circa l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni”.
“Sempre nella finanziaria regionale, inoltre, abbiamo previsto delle norme per la semplificazione amministrativa per i piccoli impianti a energia rinnovabile, anche con la collaborazione dell’Assessorato all’urbanistica che non avranno un iter semplificato. – prosegue Zaratti – Dal 2009, inoltre, tutte le sedi regionali dovranno utilizzare sistemi di illuminazione a basso consumo ed entro il 2012 aumenteranno la propria efficienza energetica del 20%. Per quanto riguarda i finanziamenti saranno disponibili dal 2007 al 2013 ben 74 milioni di euro di fondi Por, per le rinnovabili e l’efficienza energetica che saranno principalmente indirizzati verso i Comuni più attenti a queste tematiche”.
“Per affrontare un problema globale come quello dei cambiamenti climatici, inoltre, è necessario che le Regioni e gli Enti locali facciano squadra e per questo motivo ho voluto rilanciare in occasione del summit sul clima che si sta tenendo a Bali, la “Coalizione dei volenterosi” che raggruppa molti Enti locali in un piano d’azione comune. – ha concluso Zaratti – Vogliamo così fare in modo che i cambiamenti climatici entrino nelle agende degli Enti locali che sono soggetti indispensabili se vogliamo vincere questa sfida. In questo quadro chiediamo al Governo di assegnare alle Regioni un ruolo attivo e un maggior coinvolgimento nella lotta ai cambiamenti climatici”.
lunedì 17 dicembre 2007
Pontinia buon compleanno
Il 18 dicembre Pontinia compie 72 anni, essendo stata inaugurata nel 1935, dopo che il 19 dicembre 1934 era stata posata la prima pietra per la sua fondazione.
Buon compleanno Pontinia.
Per alcuni cenni storici http://www.pontiniaweb.it/index.php?option=com_content&task=view&id=119&Itemid=133
Buon compleanno Pontinia.
Per alcuni cenni storici http://www.pontiniaweb.it/index.php?option=com_content&task=view&id=119&Itemid=133
Pontinia, la cultura e l'A.T.C.L.
A Pontinia la cultura com'è tradizione è di casa.
Difatti è uno dei 13 paesi fondatori del circuito ATCL (associazione teatrale tra i comuni del Lazio), insieme a :
1. ALBANO LAZIALE, 2. COLLEFERRO, 3. COLONNA, 4. TIVOLI, 5. FIUGGI,6. ISOLA DEL LIRI
7. APRILIA, 8. LATINA,9. NORMA,10. PONTINIA,11. PRIVERNO, 12. RIETI,13. ORTE.
Il comune di Pontinia ha ovviamente un proprio rappresentante all'interno dell'importante organismo di programmazione culturale.
Dal sito della Regione Lazio si apprende che il teatro è di proprietà e gestione comunale. Nella sua programmazione la prosa, la danza. I posti sono 306, larghezza x profondità utile 8 m x 3.70 m, boccascena 8 m (larghezza), graticcia 8 m, risulta il sipario e la potenza elettrica di 30 kw.
L'ATCL nasce nel 1981 ad opera di un piccolo numero di comuni della Regione Lazio che si sono "associati" allo scopo di garantire nel territorio il teatro e le iniziative ad esso connesse: un'attività per certi versi pionieristica in un'epoca in cui il poco decentramento di spettacolo dal vivo veniva espletato prevalentemente attraverso sporadiche iniziative private ed, in qualche caso, dal Teatro di Roma...
Per approfondire http://www.atcllazio.it/chi_siamo.htm .
Per le attività culturali della Regione Lazio consultare (http://www.culturalazio.it/culturaweb_2/schedeInfo/?id=119&boxCorr=true):
Politiche culturali
Attrattori culturali
Gli "attrattori culturali" sono luoghi di eccellenza di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale dal punto di vista archeologico, architettonico o paesistico sui quali la Regione ha deciso di...
Leggi la scheda di culturalazio.it
Officine culturali
L'assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio tramite il bando 2006 della L.R. 32/78 ha iniziato a sostenere progetti biennali che riguardano l’attivazione e la gestione di centri...
Leggi la scheda di culturalazio.it
Tematismi
Come ente di prossimità territoriale e in base a quanto stabilito dalla Riforma del Titolo V della Costituzione italiana, attiene alle Regioni il compito e la funzione della programmazione e della valorizzazione...
Leggi la scheda di culturalazio.it
Aree integrate
Aree di Programmazione IntegrataLR 22 dicembre 1999 n. 40 "Programmazione integrata per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio". Le Aree di Programmazione integrata...
Leggi la scheda di culturalazio.it
Difatti è uno dei 13 paesi fondatori del circuito ATCL (associazione teatrale tra i comuni del Lazio), insieme a :
1. ALBANO LAZIALE, 2. COLLEFERRO, 3. COLONNA, 4. TIVOLI, 5. FIUGGI,6. ISOLA DEL LIRI
7. APRILIA, 8. LATINA,9. NORMA,10. PONTINIA,11. PRIVERNO, 12. RIETI,13. ORTE.
Il comune di Pontinia ha ovviamente un proprio rappresentante all'interno dell'importante organismo di programmazione culturale.
Dal sito della Regione Lazio si apprende che il teatro è di proprietà e gestione comunale. Nella sua programmazione la prosa, la danza. I posti sono 306, larghezza x profondità utile 8 m x 3.70 m, boccascena 8 m (larghezza), graticcia 8 m, risulta il sipario e la potenza elettrica di 30 kw.
L'ATCL nasce nel 1981 ad opera di un piccolo numero di comuni della Regione Lazio che si sono "associati" allo scopo di garantire nel territorio il teatro e le iniziative ad esso connesse: un'attività per certi versi pionieristica in un'epoca in cui il poco decentramento di spettacolo dal vivo veniva espletato prevalentemente attraverso sporadiche iniziative private ed, in qualche caso, dal Teatro di Roma...
Per approfondire http://www.atcllazio.it/chi_siamo.htm .
Per le attività culturali della Regione Lazio consultare (http://www.culturalazio.it/culturaweb_2/schedeInfo/?id=119&boxCorr=true):
Politiche culturali
Attrattori culturali
Gli "attrattori culturali" sono luoghi di eccellenza di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale dal punto di vista archeologico, architettonico o paesistico sui quali la Regione ha deciso di...
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Officine culturali
L'assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio tramite il bando 2006 della L.R. 32/78 ha iniziato a sostenere progetti biennali che riguardano l’attivazione e la gestione di centri...
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Tematismi
Come ente di prossimità territoriale e in base a quanto stabilito dalla Riforma del Titolo V della Costituzione italiana, attiene alle Regioni il compito e la funzione della programmazione e della valorizzazione...
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Aree integrate
Aree di Programmazione IntegrataLR 22 dicembre 1999 n. 40 "Programmazione integrata per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio". Le Aree di Programmazione integrata...
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Latina e le classifiche non vanno d’accordo
Oggetto: Latina e le classifiche non vanno d’accordo
Puntualmente l’ennesima classifica che riporta Latina come un qualsiasi capoluogo del meridione con troppi problemi e poche virtù.
Le cause sono note, dalla mancanza di concretezza a quella di dirigenti e amministratori all’altezza.
Anche se la classifica riporta un 75. posto generale, con il miglioramento di addirittura 6 posizioni rispetto all’anno precedente, è evidente che non c’è un obiettivo ed un progetto da perseguire se non idee troppo spesso campate per aria.
Così nella classifica per i servizi, l’ambiente e la salute è al 96. che addirittura migliora di 4 posizioni rispetto al 2006, chi frequenta Latina non conosce attenzione a nessuno dei 3 parametri indicati.
Difatti non ne parla nessuno, nemmeno nei programmi elettorali che pure spesso sono un libro dei sogni.
Segno evidente che sono aspetti che i politici o non conoscono oppure non ritengono degni di attrattiva e quindi di voto.
Puntualmente l’ennesima classifica che riporta Latina come un qualsiasi capoluogo del meridione con troppi problemi e poche virtù.
Le cause sono note, dalla mancanza di concretezza a quella di dirigenti e amministratori all’altezza.
Anche se la classifica riporta un 75. posto generale, con il miglioramento di addirittura 6 posizioni rispetto all’anno precedente, è evidente che non c’è un obiettivo ed un progetto da perseguire se non idee troppo spesso campate per aria.
Così nella classifica per i servizi, l’ambiente e la salute è al 96. che addirittura migliora di 4 posizioni rispetto al 2006, chi frequenta Latina non conosce attenzione a nessuno dei 3 parametri indicati.
Difatti non ne parla nessuno, nemmeno nei programmi elettorali che pure spesso sono un libro dei sogni.
Segno evidente che sono aspetti che i politici o non conoscono oppure non ritengono degni di attrattiva e quindi di voto.
Miasmi dalla Sep, Tombolillo: «Soluzione vicina»
Miasmi dalla Sep, Tombolillo: «Soluzione vicina»
IL TEMPO
Antonio Subiaco
PONTINIA Il sindaco Eligio Tombolillo ha ricevuto il comitato cittadino di Mazzocchio al quale ha riferito le decisioni prese in Prefettura per risolvere il problema delle emissioni di cattivi odori causate dallo stabilimento «Sep», adibito alla lavorazione dei rifiuti speciali provenienti da numerosi Comuni della provincia. Il primo cittadino ha comunicato che entro il prossimo mese di gennaio la «Sep» si è impegnata a presentare un progetto di adeguamento dell'impianto di compostaggio, come richiesto dai tecnici dell'Arpa, della Asl e della Provincia, allo scopo di confinare l'intero ciclo lavorativo dei rifiuti all'interno del capannone di compostaggio. Questo oggi non avviene, ha sottolineato Tombolillo, e questa è la causa principale delle emissioni maleodoranti. Il comitato, di cui fanno parte cittadini e industriali della zona di Mazzocchio, ha chiesto al sindaco di designare al prossimo tavolo di confronto istituito dal prefetto, un proprio tecnico di fiducia perché segua passo passo il cronoprogramma dei lavori di adeguamento al fine di accertare e verificare anche le reali potenzialità lavorative dello stabilimento che, secondo loro, atualmente risulterebbe sottodimensionato rispetto al carico di lavoro. Domani il Comitato tornerà in Comune per concordare con il sindaco la strategia da seguire al prossimo incontro in Prefettura.
17/12/2007
IL TEMPO
Antonio Subiaco
PONTINIA Il sindaco Eligio Tombolillo ha ricevuto il comitato cittadino di Mazzocchio al quale ha riferito le decisioni prese in Prefettura per risolvere il problema delle emissioni di cattivi odori causate dallo stabilimento «Sep», adibito alla lavorazione dei rifiuti speciali provenienti da numerosi Comuni della provincia. Il primo cittadino ha comunicato che entro il prossimo mese di gennaio la «Sep» si è impegnata a presentare un progetto di adeguamento dell'impianto di compostaggio, come richiesto dai tecnici dell'Arpa, della Asl e della Provincia, allo scopo di confinare l'intero ciclo lavorativo dei rifiuti all'interno del capannone di compostaggio. Questo oggi non avviene, ha sottolineato Tombolillo, e questa è la causa principale delle emissioni maleodoranti. Il comitato, di cui fanno parte cittadini e industriali della zona di Mazzocchio, ha chiesto al sindaco di designare al prossimo tavolo di confronto istituito dal prefetto, un proprio tecnico di fiducia perché segua passo passo il cronoprogramma dei lavori di adeguamento al fine di accertare e verificare anche le reali potenzialità lavorative dello stabilimento che, secondo loro, atualmente risulterebbe sottodimensionato rispetto al carico di lavoro. Domani il Comitato tornerà in Comune per concordare con il sindaco la strategia da seguire al prossimo incontro in Prefettura.
17/12/2007
Pernarella debutto da direttore artistico
Domenica 16 Dicembre 2007 il Messaggero
di CHRISTIAN CAPUANI
Lo sfondo degli oggetti di scena per la presentazione di Clemente Pernarella, per la prima volta nei panni di direttore artistico, ruolo affidatogli dall’amministrazione di Pontinia per il teatro Fellini. L’attore di Latina, a suo agio anche come conferenziere, ha presentato ieri mattina le linee guida del sua direzione. «Cercheremo di dare una risposta alla carenza dell’offerta culturale – è l’impegno di Pernarella – che attraversa Pontinia e i sei, sette comuni limitrofi, i quali hanno a disposizione un bacino d’utenza, comprendendo Latina, di circa 250mila persone». Lo sguardo è volto dunque all’intero comprensorio, per il quale Pontinia è pronta a mettere a disposizione una struttura da 250 posti, che possa fungere al tempo stesso da luogo di fruizione e laboratorio artistico. «Oggi il compito di una direzione artistica è ridotto alla semplice organizzazione di un cartellone di eventi – è la frecciata del neodirettore del Fellini – ma la sfida maggiore è legata alla produzione e al dare vita a quella impresa culturale che può far da volano al turismo e all’economia locale». Per raggiungere l’obiettivo Pernarella punterà su «quelle produzioni che non seguono i canali principali», attraverso la cooperazione con la Atcl, l’ente teatrale che raggruppa i comuni laziali. Per fissare il calendario delle rappresentazioni ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma quasi sicuramente in cartellone ci saranno “Roma, ore 11” (dramma di Elio Petri portato in scena dalla compagnia al femminile “Miti pretese”), “Tutti i santi giorni” (da un racconto di Michele Serra) e “L’autobus di Stalin”, il racconto di Pennacchi (presente ieri al Fellini) trasposto dallo stesso Pernarella. «Nella scelta di un direttore artistico – spiega l’assessore alla cultura Patrizia Sperlonga - abbiamo ritenuto più adatta una persona legata al nostro territorio (Pernarella è di casa a Pontinia, dove vivono alcuni suoi familiari, ndr). Ma certo non bastava questo: abbiamo perciò considerato l’esperienza, la competenza e l’entusiasmo che ci mette a disposizione. Pernarella può filtrare e incanalare gli spunti culturali di grande ricchezza che propone il nostro territorio in un sistema più dinamico».
di CHRISTIAN CAPUANI
Lo sfondo degli oggetti di scena per la presentazione di Clemente Pernarella, per la prima volta nei panni di direttore artistico, ruolo affidatogli dall’amministrazione di Pontinia per il teatro Fellini. L’attore di Latina, a suo agio anche come conferenziere, ha presentato ieri mattina le linee guida del sua direzione. «Cercheremo di dare una risposta alla carenza dell’offerta culturale – è l’impegno di Pernarella – che attraversa Pontinia e i sei, sette comuni limitrofi, i quali hanno a disposizione un bacino d’utenza, comprendendo Latina, di circa 250mila persone». Lo sguardo è volto dunque all’intero comprensorio, per il quale Pontinia è pronta a mettere a disposizione una struttura da 250 posti, che possa fungere al tempo stesso da luogo di fruizione e laboratorio artistico. «Oggi il compito di una direzione artistica è ridotto alla semplice organizzazione di un cartellone di eventi – è la frecciata del neodirettore del Fellini – ma la sfida maggiore è legata alla produzione e al dare vita a quella impresa culturale che può far da volano al turismo e all’economia locale». Per raggiungere l’obiettivo Pernarella punterà su «quelle produzioni che non seguono i canali principali», attraverso la cooperazione con la Atcl, l’ente teatrale che raggruppa i comuni laziali. Per fissare il calendario delle rappresentazioni ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma quasi sicuramente in cartellone ci saranno “Roma, ore 11” (dramma di Elio Petri portato in scena dalla compagnia al femminile “Miti pretese”), “Tutti i santi giorni” (da un racconto di Michele Serra) e “L’autobus di Stalin”, il racconto di Pennacchi (presente ieri al Fellini) trasposto dallo stesso Pernarella. «Nella scelta di un direttore artistico – spiega l’assessore alla cultura Patrizia Sperlonga - abbiamo ritenuto più adatta una persona legata al nostro territorio (Pernarella è di casa a Pontinia, dove vivono alcuni suoi familiari, ndr). Ma certo non bastava questo: abbiamo perciò considerato l’esperienza, la competenza e l’entusiasmo che ci mette a disposizione. Pernarella può filtrare e incanalare gli spunti culturali di grande ricchezza che propone il nostro territorio in un sistema più dinamico».
domenica 16 dicembre 2007
ambientalisti i nuovi antifascisti
La denuncia del fresco nobel
«Ambientalisti, i nuovi antifascisti»
Al Gore attacca: «La battaglia per il clima e la salvezza della Terra è la nuova frontiera dell'antifascismo nel mondo»
per leggere tutto l'articolo http://www.corriere.it/esteri/07_dicembre_16/gore_ambiente_57f1c398-aba3-11dc-9018-0003ba99c53b.shtml
«Ambientalisti, i nuovi antifascisti»
Al Gore attacca: «La battaglia per il clima e la salvezza della Terra è la nuova frontiera dell'antifascismo nel mondo»
per leggere tutto l'articolo http://www.corriere.it/esteri/07_dicembre_16/gore_ambiente_57f1c398-aba3-11dc-9018-0003ba99c53b.shtml
Finalmente Teatro Max e cultura
Ammetto che da quando ho letto la proposta di intitolare il Teatro Max di Pontinia a Fellini ho pensato di essere uno che di cultura non ne capisce granchè. Credevo che un luogo, un comune, un paese se aspira alla cultura, quindi alle idee e alle identità non dovesse diventare un posto uguale agli altri. Ritenevo che almeno il nome dei luoghi storici e caratteristici dov'essero essere propri e non imposti. Pensavo che il nome, come la storia, non si potessero cambiare. Non mi sono mai vergognato delle mie origini, come delle caratteristiche, della casa, come della famiglia, della religione, come del mio pensiero e della scelta politica. Pensavo che se uno decide di venire o pensa di venire a Pontinia deve sapere del posto che sceglie, ne deve essere cosciente. Non credo che se uno sceglie un amico oppure un partner lo faccia perchè somigli a qualcuno che è famoso, semplicemente lo sceglie per la sua univocità per il suo valore, per i lati positivi come per i difetti, per affinità. Mi sono sempre chiesto, appunto, cosa c'entrasse un maestro come Fellini con Pontinia. Nessuno mi ha mai risposto. Così come non ho mai capito il motivo per il quale, oltre a intitolare a personaggi famosi le vie, non si faccia lo stesso per chi ha amministrato Pontinia oppure per chi vi ha contribuito alla crescita in modo condiviso. Poi non ho mai pensato che la cultura fosse un costo a perdere, uno spreco. I miei genitori mi hanno insegnato che studio, conoscenza e cultura sono il migliore investimento che una famiglia possa fare per i propri figli, una scelta che una persona matura compie per essere libera, un investimento che la società e la comunità matura per la ricerca di una migliore qualità della vita. Finalmente sui giornali di oggi leggo le stesse affermazioni attribuite nella conferenza stampa di presentazione del direttore artistico del Teatro di Pontinia, finalmente Max, come ha affermato un maestro qual'è Antonio Pennacchi a fianco di un artista e professionista, Clemente Pernarella, che ha tutto il tempo per raggiungere quei risultati che la sua classe gli rende possibili. Complimenti all'assessore alla cultura, alla giunta che ha compiuto questa scelta.
sabato 15 dicembre 2007
la provincia di Latina come l’Italia la politica del trasporto al contrario
Lo sciopero dei TIR, per chi ancora non l’aveva notato, ha messo in risalto ancora una volta l’arretratezza culturale, politica ed amministrativa del trasporto fondato sulla gomma, quindi sull’inquinamento, sugli incidenti, sull’insicurezza, sul petrolio e sul ricatto.
Alcuni fatti evidenti dimostrano, ancora una volta, se ce ne era bisogno, della mancanza di un progetto, quindi della politica provinciale e di un’idea chiara sul trasporto, quindi dell’economia e sociale.
Non può essere che ogni giorno o mese o anno qualcuno annunci un progetto che poi non si realizzerà, dalle Terme, all’intermodale, al parcheggio sotterraneo della piazza del popolo, alla marina di Latina, dal corridoio tirrenico, all’autostrada, dal tram chiamato metroleggera, dagli inceneritori di Borgo Montello e Mazzocchio, alle turbogas di Borgo Sabotino, di Aprilia e Pontinia, dalla centrale a biomasse di Mazzocchio ai porti di Borgo Sabotino, San Felice, Terracina, Gaeta, Formia, dall’aeroporto di Latina Scalo a quello di Mazzocchio.
Ogni scusa è buona per parlare di provincia isolata, di mancanza di infrastrutture, di impedimento allo sviluppo e all’economia.
E’ chiaro che manca un progetto unitario ed un’idea condivisa, altrimenti non si progetterebbero, con conseguente spreco di finanziamenti, risorse, mezzi, uomini progetti in contrasto l’uno con l’altro oppure superati dall’ennesimo canto di sirena.
Altrettanto è evidente che se una provincia non riesce a realizzare la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, ad adeguare la segnaletica, a mettere in sicurezza le strade esistenti con ponti e opere d’arte, con rotatoria e sovrappassi, come può pensare di gestire grandi opere?
Considerato che sono spariti i 1.111 milioni di euro previsti dal Cipe nel 2001 per la messa in sicurezza di Appia e Pontina, che viene spostato sempre più in là l’apertura dei cantieri di un’ipotetica autostrada, che la Frosinone – Mare è terminata dopo 30 anni quando non era più in regola con la normativa stradale di sicurezza, che la nuova SS 156 è iniziata da un decennio e ancora non si conosce il progetto (e quindi la data di consegna sicuramente oltre il 2013) definitivo,
visto che per il raddoppio della Bassianese così come per il tratto della 156 tra la stessa Bassianese e il Piccarello si sono persi gli oltre 10 milioni di euro di finanziamento pubblico perché il comune di Latina non è riuscito ad esprimere un parere in merito, chi può dare credibilità a questo territorio?
Quando 3 anni fa abbiamo contestato in 10 mila persone il progetto del corridoio tirrenico dicevamo, tra l’altro, che non c’erano i soldi, che non era l’autostrada che risolveva il problema dei trasporti (così come lo dice la stessa CE), affermavano che se si fossero iniziati i lavori sarebbero rimasti per anni cumuli di cemento e ferro, perché i soldi non c’erano e non ci sono.
E non lo dicono romantici ambientalisti, non l’ordine dei medici che ricorda il numero spaventoso di morti e malattie gravi dovuti al folle inquinamento atmosferico, non l’associazione dei familiari delle vittime che chiedono interventi anche banali per prevenire tragedie e lutti, lo afferma nel suo sito il Ministero delle Infrastrutture, così come lo scriveva il sito delle grandi opere ai tempi delle lavagne e dei gessi colorati.
Pontinia 15 dicembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato http://www.pontiniaecologia.blogspot.com
Proteste TIR, WWF: "L'Italia, una Repubblica fondata sulla gomma"
13/12/2007 - All’indomani dell’accordo con gli autotrasportatori il WWF invita il Governo ad una riflessione sulle politiche di gestione del settore trasporti e infrastrutture per leggere tutto http://beta.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=14454&parent=1979&content=1
Alcuni fatti evidenti dimostrano, ancora una volta, se ce ne era bisogno, della mancanza di un progetto, quindi della politica provinciale e di un’idea chiara sul trasporto, quindi dell’economia e sociale.
Non può essere che ogni giorno o mese o anno qualcuno annunci un progetto che poi non si realizzerà, dalle Terme, all’intermodale, al parcheggio sotterraneo della piazza del popolo, alla marina di Latina, dal corridoio tirrenico, all’autostrada, dal tram chiamato metroleggera, dagli inceneritori di Borgo Montello e Mazzocchio, alle turbogas di Borgo Sabotino, di Aprilia e Pontinia, dalla centrale a biomasse di Mazzocchio ai porti di Borgo Sabotino, San Felice, Terracina, Gaeta, Formia, dall’aeroporto di Latina Scalo a quello di Mazzocchio.
Ogni scusa è buona per parlare di provincia isolata, di mancanza di infrastrutture, di impedimento allo sviluppo e all’economia.
E’ chiaro che manca un progetto unitario ed un’idea condivisa, altrimenti non si progetterebbero, con conseguente spreco di finanziamenti, risorse, mezzi, uomini progetti in contrasto l’uno con l’altro oppure superati dall’ennesimo canto di sirena.
Altrettanto è evidente che se una provincia non riesce a realizzare la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, ad adeguare la segnaletica, a mettere in sicurezza le strade esistenti con ponti e opere d’arte, con rotatoria e sovrappassi, come può pensare di gestire grandi opere?
Considerato che sono spariti i 1.111 milioni di euro previsti dal Cipe nel 2001 per la messa in sicurezza di Appia e Pontina, che viene spostato sempre più in là l’apertura dei cantieri di un’ipotetica autostrada, che la Frosinone – Mare è terminata dopo 30 anni quando non era più in regola con la normativa stradale di sicurezza, che la nuova SS 156 è iniziata da un decennio e ancora non si conosce il progetto (e quindi la data di consegna sicuramente oltre il 2013) definitivo,
visto che per il raddoppio della Bassianese così come per il tratto della 156 tra la stessa Bassianese e il Piccarello si sono persi gli oltre 10 milioni di euro di finanziamento pubblico perché il comune di Latina non è riuscito ad esprimere un parere in merito, chi può dare credibilità a questo territorio?
Quando 3 anni fa abbiamo contestato in 10 mila persone il progetto del corridoio tirrenico dicevamo, tra l’altro, che non c’erano i soldi, che non era l’autostrada che risolveva il problema dei trasporti (così come lo dice la stessa CE), affermavano che se si fossero iniziati i lavori sarebbero rimasti per anni cumuli di cemento e ferro, perché i soldi non c’erano e non ci sono.
E non lo dicono romantici ambientalisti, non l’ordine dei medici che ricorda il numero spaventoso di morti e malattie gravi dovuti al folle inquinamento atmosferico, non l’associazione dei familiari delle vittime che chiedono interventi anche banali per prevenire tragedie e lutti, lo afferma nel suo sito il Ministero delle Infrastrutture, così come lo scriveva il sito delle grandi opere ai tempi delle lavagne e dei gessi colorati.
Pontinia 15 dicembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato http://www.pontiniaecologia.blogspot.com
Proteste TIR, WWF: "L'Italia, una Repubblica fondata sulla gomma"
13/12/2007 - All’indomani dell’accordo con gli autotrasportatori il WWF invita il Governo ad una riflessione sulle politiche di gestione del settore trasporti e infrastrutture per leggere tutto http://beta.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=14454&parent=1979&content=1
Latina respiri e dica 33
Anche Latina capoluogo si avvicina alla soglia dei 35 giorni di superamento, il numero massimo consentito dalla normativa di superamento della media giornaliera di 50 microgrammi/m3 per le PM 10.
Infatti il 7 dicembre era già arrivata a 33 con la centralina in via Tasso, pur con qualche giorno in cui i dati (positivi o negativi) non erano disponibili,
perché la centralina era in manutenzione.
Secondo l'Arpa Lazio (http://www.arpalazio.it) la soglia dei PM 10 nel 2007 è già stata superata per 32 giorni nella centralina di via Tasso a Latina. A questo proposito il DM. 2/4/2002 n. 60 fissa il limite di tolleranza in 50 PM10 ug/m3 Cmed 24, così come la Regione Lazio con DGR n. 1316/03 e n. 128/04. mentre la centralina di Latina in via Tasso per il giorno 6/1/7 il record negativo con il valore di 86, il giorno 7/1/7 valore di 53, il giorno 11/1/7 il valore è di 72, il giorno 12/1/7 valore di 56, il giorno 13/1/7 registra il valore di 64, il giorno 14/1/7 è pari a 64, il 15/1/7 è stato di 65, il 19/1 il valore ancora superiore di 53, il 20/1 il valore è stato di 59. Il 29 gennaio ancora livelli superiori al consentito: 58, il 30 arriva a 57, il 31 gennaio è di 55, il primo febbraio di 56, il 2/2 50, il 3/2 64, il 4/2 di 46, il 13/3 di 54, il 14/3 è di 63, il 17/3 di 70, il 12/4 di 52.
E' troppo chiedere all'amministrazione comunale di Latina una proposta o un dibattito, per proporre, finalmente, uno studio del traffico affinché lo stesso sia:
- sicuro;
- pubblico;
- con mezzi poco inquinanti;
- a favore della mobilità e non del blocco stradale per ingorghi, scarsità di parcheggio e di mezzi pubblici?
- Con corsie riservate alle biciclette, spazi per i pedoni?
- Le strade, le città sono state create per l'Uomo o per l'inquinamento, per progredire oppure per morire?
La situazione del capoluogo è spesso disastrosa a causa di troppi motivi che bloccano il traffico cittadino:
- troppi semafori, spesso non coordinati tra di loro, dove sono quelli "intelligenti"?
- troppe interruzioni stradali per opere in corso senza preavviso idoneo, né indicazioni per viabilità alternativa;
- nessuna corsia per i mezzi pubblici, di soccorso, sicurezza, pronto intervento;
- il trasporto pubblico ai livelli più bassi in Italia per qualità e quantità;
- non esiste un sistema integrato parcheggi - mezzi pubblici - percorsi pedonali - ciclabili;
- i semafori obsoleti dovrebbero essere sostituiti da rotonde;
- non viene realizzata la viabilità prevista dal Piano Regolatore del 1972, d'altronde sono passati solo 35 anni;
- non vengono attuati interventi di decine di milioni di euro già finanziati;
- scarsi (se non nulli) incentivi all'uso di mezzi non inquinanti.
All'opposizione questo argomento non interessa come alla maggioranza.
Chissà poi se ne conoscono i dati?
Pontinia 14 dicembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato http://www.pontiniaecologia.blogspot.com
Infatti il 7 dicembre era già arrivata a 33 con la centralina in via Tasso, pur con qualche giorno in cui i dati (positivi o negativi) non erano disponibili,
perché la centralina era in manutenzione.
Secondo l'Arpa Lazio (http://www.arpalazio.it) la soglia dei PM 10 nel 2007 è già stata superata per 32 giorni nella centralina di via Tasso a Latina. A questo proposito il DM. 2/4/2002 n. 60 fissa il limite di tolleranza in 50 PM10 ug/m3 Cmed 24, così come la Regione Lazio con DGR n. 1316/03 e n. 128/04. mentre la centralina di Latina in via Tasso per il giorno 6/1/7 il record negativo con il valore di 86, il giorno 7/1/7 valore di 53, il giorno 11/1/7 il valore è di 72, il giorno 12/1/7 valore di 56, il giorno 13/1/7 registra il valore di 64, il giorno 14/1/7 è pari a 64, il 15/1/7 è stato di 65, il 19/1 il valore ancora superiore di 53, il 20/1 il valore è stato di 59. Il 29 gennaio ancora livelli superiori al consentito: 58, il 30 arriva a 57, il 31 gennaio è di 55, il primo febbraio di 56, il 2/2 50, il 3/2 64, il 4/2 di 46, il 13/3 di 54, il 14/3 è di 63, il 17/3 di 70, il 12/4 di 52.
E' troppo chiedere all'amministrazione comunale di Latina una proposta o un dibattito, per proporre, finalmente, uno studio del traffico affinché lo stesso sia:
- sicuro;
- pubblico;
- con mezzi poco inquinanti;
- a favore della mobilità e non del blocco stradale per ingorghi, scarsità di parcheggio e di mezzi pubblici?
- Con corsie riservate alle biciclette, spazi per i pedoni?
- Le strade, le città sono state create per l'Uomo o per l'inquinamento, per progredire oppure per morire?
La situazione del capoluogo è spesso disastrosa a causa di troppi motivi che bloccano il traffico cittadino:
- troppi semafori, spesso non coordinati tra di loro, dove sono quelli "intelligenti"?
- troppe interruzioni stradali per opere in corso senza preavviso idoneo, né indicazioni per viabilità alternativa;
- nessuna corsia per i mezzi pubblici, di soccorso, sicurezza, pronto intervento;
- il trasporto pubblico ai livelli più bassi in Italia per qualità e quantità;
- non esiste un sistema integrato parcheggi - mezzi pubblici - percorsi pedonali - ciclabili;
- i semafori obsoleti dovrebbero essere sostituiti da rotonde;
- non viene realizzata la viabilità prevista dal Piano Regolatore del 1972, d'altronde sono passati solo 35 anni;
- non vengono attuati interventi di decine di milioni di euro già finanziati;
- scarsi (se non nulli) incentivi all'uso di mezzi non inquinanti.
All'opposizione questo argomento non interessa come alla maggioranza.
Chissà poi se ne conoscono i dati?
Pontinia 14 dicembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato http://www.pontiniaecologia.blogspot.com
Acqua, risorsa finita
Acqua, risorsa finita
In onda sabato 15 dicembre 2007 alle 21.30
E' l'acqua, una delle più grandi emergenze del nostro Millennio, il tema della quarta puntata di Terzo Pianeta, il programma di Raitre condotto da Mario Tozzi, in onda sabato 15 dicembre alle 21.30.
Quanto conviene far arrivare bottiglie d’acqua nei negozi dall'altro capo del mondo, mentre le falde del nostro paese sono sfruttate intensivamente e i fiumi inquinati e a quanto ammontano i costi delle monumentali opere d'ingegneria realizzate sui grandi bacini del pianeta? E infine, l'acqua è una risorsa destinata a finire?
Insieme ai suoi collaboratori, un gruppo di giovani archeologi, biologi, storici e antropologi, Mario Tozzi si sposta con la redazione mobile in un viaggio a tappe nei luoghi della città Regina delle Acque, Roma. Spostandosi tra le fontane papali e le fonti antiche e preziose, lo staff di Terzo Pianeta ha saggiato il gusto delle persone in fatto di acqua, attraverso un singolare blind test con risultati davvero sorprendenti: di fronte ad una ricca selezione di acque minerali tra le migliori del mondo, molti degli intervistati hanno scelto, senza saperlo, l’acqua di Roma, comunissima acqua di rubinetto che ha conquistato il secondo posto nelle preferenze.
Da Roma ci si sposta in Egitto, sulla diga voluta da Nasser per lanciare lo sviluppo del paese delle Piramidi. Si cercherà di capire, a distanza di trent’ anni, se questa costruzione è stata una soluzione efficace, quali conseguenze ha avuto sull’ecosistema del fiume e quante altre dighe nel mondo rischiano di avere un impatto sociale e ambientale insostenibile.
Terzo Pianeta si muove poi verso l'Asia, dove la raccolta di acqua potabile è una battaglia giornaliera, in particolare in India, dove le falde sono già a rischio esaurimento. Anche in America, poi, intere popolazioni sono prive dei più elementari servizi igienici.
Le telecamere di Terzo Pianeta si trasferiscono poi nel cuore dell’Europa, sul Danubio, dove sono ancora in funzione le più belle terme del mondo e l'acqua è, da sempre, una risorsa di cura e bellezza, per comprendere com'è cambiato il nostro rapporto con questo bene inestimabile, quanta acqua viene realmente consumata e per quanto tempo ancora si avrà la possibilità di sprecarla.
Il pubblico, in una nuova veste di testimone attivo, sarà chiamato a segnalare cosa minaccia e ferisce l'ambiente - inquinamento, rifiuti, sprechi - indicando le proprie esperienze, anche piccole ma significative, per la difesa dell'ambiente.
A conclusione di ogni puntata Terzo pianeta in azione, dedica uno spazio alle segnalazioni, ai filmati e alle immagini inviate dal pubblico all’indirizzo www.terzopianeta.rai.it
In onda sabato 15 dicembre 2007 alle 21.30
E' l'acqua, una delle più grandi emergenze del nostro Millennio, il tema della quarta puntata di Terzo Pianeta, il programma di Raitre condotto da Mario Tozzi, in onda sabato 15 dicembre alle 21.30.
Quanto conviene far arrivare bottiglie d’acqua nei negozi dall'altro capo del mondo, mentre le falde del nostro paese sono sfruttate intensivamente e i fiumi inquinati e a quanto ammontano i costi delle monumentali opere d'ingegneria realizzate sui grandi bacini del pianeta? E infine, l'acqua è una risorsa destinata a finire?
Insieme ai suoi collaboratori, un gruppo di giovani archeologi, biologi, storici e antropologi, Mario Tozzi si sposta con la redazione mobile in un viaggio a tappe nei luoghi della città Regina delle Acque, Roma. Spostandosi tra le fontane papali e le fonti antiche e preziose, lo staff di Terzo Pianeta ha saggiato il gusto delle persone in fatto di acqua, attraverso un singolare blind test con risultati davvero sorprendenti: di fronte ad una ricca selezione di acque minerali tra le migliori del mondo, molti degli intervistati hanno scelto, senza saperlo, l’acqua di Roma, comunissima acqua di rubinetto che ha conquistato il secondo posto nelle preferenze.
Da Roma ci si sposta in Egitto, sulla diga voluta da Nasser per lanciare lo sviluppo del paese delle Piramidi. Si cercherà di capire, a distanza di trent’ anni, se questa costruzione è stata una soluzione efficace, quali conseguenze ha avuto sull’ecosistema del fiume e quante altre dighe nel mondo rischiano di avere un impatto sociale e ambientale insostenibile.
Terzo Pianeta si muove poi verso l'Asia, dove la raccolta di acqua potabile è una battaglia giornaliera, in particolare in India, dove le falde sono già a rischio esaurimento. Anche in America, poi, intere popolazioni sono prive dei più elementari servizi igienici.
Le telecamere di Terzo Pianeta si trasferiscono poi nel cuore dell’Europa, sul Danubio, dove sono ancora in funzione le più belle terme del mondo e l'acqua è, da sempre, una risorsa di cura e bellezza, per comprendere com'è cambiato il nostro rapporto con questo bene inestimabile, quanta acqua viene realmente consumata e per quanto tempo ancora si avrà la possibilità di sprecarla.
Il pubblico, in una nuova veste di testimone attivo, sarà chiamato a segnalare cosa minaccia e ferisce l'ambiente - inquinamento, rifiuti, sprechi - indicando le proprie esperienze, anche piccole ma significative, per la difesa dell'ambiente.
A conclusione di ogni puntata Terzo pianeta in azione, dedica uno spazio alle segnalazioni, ai filmati e alle immagini inviate dal pubblico all’indirizzo www.terzopianeta.rai.it