Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
lunedì 31 maggio 2010
domenica 30 maggio 2010
manifestazione unitaria contro gli impianti nocivi
Anche Pontinia aderisce alla manifestazione unitaria contro gli impianti nocivi nel Lazio. Intanto oggi continua la raccolta di firme per i referendum e domani incontro alla biblioteca comunale sul tema dei rifiuti.
Pontinia difatti si deve difendere contro i progetti delle centrali a turbogas e a biomasse nel nucleo industriale di Mazzocchio.
Per entrambi i progetti l'amministrazione comunale sta difendendo il diritto alla salute, all'economia locale, all'agricoltura di qualità, all'autodeterminazione, per dare il necessario contributo alla riduzione delle emissioni in atmosfera sia a livello amministrativo, nelle varie conferenze, commissioni e nelle aule del Consiglio di stato.
Il prossimo appuntamento sarà il 4 giugno dove verrà discusso il ricorso del comune di Pontinia contro la sentenza del TAR che ha annullato la delibera consigliare di approvazione della variante urbanistica in funzione degli impianti esistenti soggetti alla Direttiva Seveso degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante (RIR).
Se ne parlerà anche nell'incontro proposto dal comitato per la democrazia diretta sul tema dell'energia previsto il 7 giugno alle ore 20.30 nell'aula multimediale della biblioteca comunale in via Cavour a Pontinia.
Giorgio Libralato
Roma, 11 giugno
I movimenti UNITI Aprono una sola, grande vertenza contro la regione
Lazio
PER LA DIFESA DELLA SALUTE, DELL’AMBIENTE
E L’AUTOGOVERNO DEI NOSTRI TERRITORI
Siamo donne e uomini che in questi anni hanno resistito all'aggressione dei loro territori da parte di chi vuole far profitto sulla salute e sull'ambiente. Siamo coloro che si oppongono alla politica piegata agli interessi dei privati, quella politica che schiaccia i bisogni e le volontà delle popolazioni per favorire industriali e imprenditori che fanno profitto con lo sfruttamento della terra e dell’ambiente.
In questi anni si è praticata l’autodifesa delle popolazioni contro le istituzioni locali e nazionale che
hanno imposto con arroganza e autorità: la TAV, gli impianti dannosi e costosi (gassificatori,
inceneritori, discariche, elettrosmog, centrali nucleari e a carbone), le grandi opere autostradali,
portuali e aeroportuali, la cementificazione del territorio, la privatizzazione dei servizi sociali e dei
beni naturali.
La risposta non si è fatta attendere, i Comitati in maniera autorganizzata e i cittadini che lottano in
prima persona si sono mobilitati contro le multinazionali che si nascondono dietro ogni grande opera: ENEL, ENI, COLARI, CALTAGIRONE, AMA, ACEA, SORGENIA, IMPREGILO, ANSALDO, BENETTON...
Le nostre lotte non sono solo in difesa della nostra salute e dell'ambiente, ma anche per restituire il
potere decisionale sui territori ai cittadini che vi abitano, contro la militarizzazione del territorio e la
criminalizzazione delle resistenze locali.
La volontà popolare deve essere rispettata, nulla va deciso sulla nostra testa!
Per questo invitiamo le reti sociali, i coordinamenti territoriali, le assemblee permanenti, i comitati
di quartiere i/le tanti/e cittadini/e che in questi anni si sono mobilitati/e contro le scelte sbagliate della Regione Lazio ad una
MANIFESTAZIONE UNITARIA DEI MOVIMENTI DEL LAZIO
per la moratoria e il ritiro di tutti i progetti nocivi e devastanti
Venerdì 11 Giugno 2010, ore 10.00
in piazza Rosa Raimondi Garibaldi (Roma), sotto la sede della Regione Lazio
Pontinia difatti si deve difendere contro i progetti delle centrali a turbogas e a biomasse nel nucleo industriale di Mazzocchio.
Per entrambi i progetti l'amministrazione comunale sta difendendo il diritto alla salute, all'economia locale, all'agricoltura di qualità, all'autodeterminazione, per dare il necessario contributo alla riduzione delle emissioni in atmosfera sia a livello amministrativo, nelle varie conferenze, commissioni e nelle aule del Consiglio di stato.
Il prossimo appuntamento sarà il 4 giugno dove verrà discusso il ricorso del comune di Pontinia contro la sentenza del TAR che ha annullato la delibera consigliare di approvazione della variante urbanistica in funzione degli impianti esistenti soggetti alla Direttiva Seveso degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante (RIR).
Se ne parlerà anche nell'incontro proposto dal comitato per la democrazia diretta sul tema dell'energia previsto il 7 giugno alle ore 20.30 nell'aula multimediale della biblioteca comunale in via Cavour a Pontinia.
Giorgio Libralato
Roma, 11 giugno
I movimenti UNITI Aprono una sola, grande vertenza contro la regione
Lazio
PER LA DIFESA DELLA SALUTE, DELL’AMBIENTE
E L’AUTOGOVERNO DEI NOSTRI TERRITORI
Siamo donne e uomini che in questi anni hanno resistito all'aggressione dei loro territori da parte di chi vuole far profitto sulla salute e sull'ambiente. Siamo coloro che si oppongono alla politica piegata agli interessi dei privati, quella politica che schiaccia i bisogni e le volontà delle popolazioni per favorire industriali e imprenditori che fanno profitto con lo sfruttamento della terra e dell’ambiente.
In questi anni si è praticata l’autodifesa delle popolazioni contro le istituzioni locali e nazionale che
hanno imposto con arroganza e autorità: la TAV, gli impianti dannosi e costosi (gassificatori,
inceneritori, discariche, elettrosmog, centrali nucleari e a carbone), le grandi opere autostradali,
portuali e aeroportuali, la cementificazione del territorio, la privatizzazione dei servizi sociali e dei
beni naturali.
La risposta non si è fatta attendere, i Comitati in maniera autorganizzata e i cittadini che lottano in
prima persona si sono mobilitati contro le multinazionali che si nascondono dietro ogni grande opera: ENEL, ENI, COLARI, CALTAGIRONE, AMA, ACEA, SORGENIA, IMPREGILO, ANSALDO, BENETTON...
Le nostre lotte non sono solo in difesa della nostra salute e dell'ambiente, ma anche per restituire il
potere decisionale sui territori ai cittadini che vi abitano, contro la militarizzazione del territorio e la
criminalizzazione delle resistenze locali.
La volontà popolare deve essere rispettata, nulla va deciso sulla nostra testa!
Per questo invitiamo le reti sociali, i coordinamenti territoriali, le assemblee permanenti, i comitati
di quartiere i/le tanti/e cittadini/e che in questi anni si sono mobilitati/e contro le scelte sbagliate della Regione Lazio ad una
MANIFESTAZIONE UNITARIA DEI MOVIMENTI DEL LAZIO
per la moratoria e il ritiro di tutti i progetti nocivi e devastanti
Venerdì 11 Giugno 2010, ore 10.00
in piazza Rosa Raimondi Garibaldi (Roma), sotto la sede della Regione Lazio
sabato 29 maggio 2010
venerdì 28 maggio 2010
anche a Pontinia arrivano i primi caldi
e con essi gli effetti conseguenti. Tra questi c'è chi è infastidito dall'iniziativa del lunedi con le primarie dei cittadini. La ricerca del bene comune dà fastidio, specialmente chi difende o cerca o vuole il bene di parte o privato. Se non ci fossero queste persone di scarso livello sociale e culturale non si spiegherebbe perchè l'Italia è in forte crisi a tutti i livelli e perchè la soluzione è lontana. C'è bisogno di una nuova cultura, di crescita sociale e civile, di dialogo e confronto, di scambio di idee e proposte. Anche per questo quello del lunedi è un percorso comune per costruire il futuro di Pontinia.
giovedì 27 maggio 2010
venerdi e domenica si torna in piazza per i referendum
Domani (venerdi) e domenica mattina dalle 10 alle 13 (circa) come per le altre settimane ci sarà in piazza Indipendenza a Pontinia il banchetto consueto per la raccolta delle firme per il ritorno all'acqua pubblica (3 quesiti proposti dal comitato nazionale per l'acqua pubblica), per il quesito contro il legittimo impedimento e contro il funesto ritorno al nucleare.
E' un momento importante anche per dare e ricevere informazioni, pareri sui vari temi della politica nazionale e locale.
L'entusiasmo delle centinaia di persone che vengono a firmare per cercare di tornare ad essere protagonisti e non spettatori in una situazione sempre più difficile che per molti sta diventando critica.
Anche il semplice risparmio di qualche bolletta in certi momenti è importante per guardare al futuro con la speranza.
Giorgio Libralato
E' un momento importante anche per dare e ricevere informazioni, pareri sui vari temi della politica nazionale e locale.
L'entusiasmo delle centinaia di persone che vengono a firmare per cercare di tornare ad essere protagonisti e non spettatori in una situazione sempre più difficile che per molti sta diventando critica.
Anche il semplice risparmio di qualche bolletta in certi momenti è importante per guardare al futuro con la speranza.
Giorgio Libralato
mercoledì 26 maggio 2010
un incidente nucleare ogni 2 giorni
anche se gli organi di informazione, tranne qualche rara e lodevole eccezione, evitano di parlarne (forse perchè informare fa vendere meno i giornali della cronache e delle liti politiche) è in corso la raccolta delle firme per i referendum per tornare alla gestione pubblica dell'acqua, per il legittimo impedimento e soprattutto contro il nucleare.
In tanti sono stupiti (per essere buoni) che un referendum (tra l'altro quello con il risultato più netto e chiaro in materia) sia “scaduto” e altrettanto increduli (sempre per voler pensare bene nonostante tutto) che si buttino i soldi dalla finestra per una tecnologia già superata, particolarmente costosa, senza futuro (l'uranio di questo passo finirà prima del secolo) e molto pericolosa.
La nostra provincia continua a registrare i danni del nucleare con malattie gravi, con 2 centrali di cui non si ha traccia certa della messa in sicurezza e dello stoccaggio delle scorie.
Intanto all'estero continuano numerosi e costanti gli incidenti nucleari.
Specie in Francia dalla quale “dobbiamo” acquistare la tecnologia che registra un incidente ogni 2 giorni.
Forse anche il nucleare finirà come per l'economia che non correva rischi, era solida, non necessitava di tagli, manovre, sacrifici, non c'erano rischi.....
Senza contare che proprio il nucleare aumenterà a dismisura il debito pubblico....
Non c'è che dire siamo in ottime mani.
Giorgio Libralato
7 Maggio 2010 - Rhône-Alpes, Francia. Rapporto 2009 ASN (Autorità Sicurezza Nazionale) sulla sicurezza nucleare e sulla radioprotezione delle quattro centrali nucleari francesi situate in Rhones –Alpes: UN INCIDENTE OGNI DUE GIORNI.
CENTRALE DI BUGEY. 47 incidenti:
- 31 riguardanti la sicurezza nucleare (8 classificati al livello 1 dello scala INES)
- 10 riguardanti la radioprotezione
- 5 riguardanti l’ambiente esterno
- 1 riguardante il trasporto di materiale radioattive
CENTRALE DI SAINT ALBAN. 41 incidenti:
- 27 riguardanti la sicurezza nucleare (5 classificati al livello 1 dello scala INES)
- 7 riguardanti la radioprotezione
- 6 riguardanti l’ambiente esterno
- 1 riguardante il trasporto di materiale radioattive
CENTRALE DI CRUAS - MEYSSE. 49 incidenti:
- 41 riguardanti la sicurezza nucleare (6 classificati al livello 1 dello scala INES; 1 classificato a livello 2)
- 5 riguardanti la radioprotezione
- 3 riguardanti l’ambiente esterno
CENTRALE DI TRICASTIN. 44 incidenti:
- 37 riguardanti la sicurezza nucleare (8 classificati al livello 1 dello scala INES)
- 3 riguardanti la radioprotezione
- 4 riguardanti l’ambiente esterno
ED INOLTRE: 90 incidenti (definiti “eventi significativi”) sono avvenuti nelle installazioni nucleari di base (edifici per il ciclo del combustibile, laboratori di logistica o deposito di materiale nucleare, strutture di decommissionamento).
http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=430.0
In tanti sono stupiti (per essere buoni) che un referendum (tra l'altro quello con il risultato più netto e chiaro in materia) sia “scaduto” e altrettanto increduli (sempre per voler pensare bene nonostante tutto) che si buttino i soldi dalla finestra per una tecnologia già superata, particolarmente costosa, senza futuro (l'uranio di questo passo finirà prima del secolo) e molto pericolosa.
La nostra provincia continua a registrare i danni del nucleare con malattie gravi, con 2 centrali di cui non si ha traccia certa della messa in sicurezza e dello stoccaggio delle scorie.
Intanto all'estero continuano numerosi e costanti gli incidenti nucleari.
Specie in Francia dalla quale “dobbiamo” acquistare la tecnologia che registra un incidente ogni 2 giorni.
Forse anche il nucleare finirà come per l'economia che non correva rischi, era solida, non necessitava di tagli, manovre, sacrifici, non c'erano rischi.....
Senza contare che proprio il nucleare aumenterà a dismisura il debito pubblico....
Non c'è che dire siamo in ottime mani.
Giorgio Libralato
7 Maggio 2010 - Rhône-Alpes, Francia. Rapporto 2009 ASN (Autorità Sicurezza Nazionale) sulla sicurezza nucleare e sulla radioprotezione delle quattro centrali nucleari francesi situate in Rhones –Alpes: UN INCIDENTE OGNI DUE GIORNI.
CENTRALE DI BUGEY. 47 incidenti:
- 31 riguardanti la sicurezza nucleare (8 classificati al livello 1 dello scala INES)
- 10 riguardanti la radioprotezione
- 5 riguardanti l’ambiente esterno
- 1 riguardante il trasporto di materiale radioattive
CENTRALE DI SAINT ALBAN. 41 incidenti:
- 27 riguardanti la sicurezza nucleare (5 classificati al livello 1 dello scala INES)
- 7 riguardanti la radioprotezione
- 6 riguardanti l’ambiente esterno
- 1 riguardante il trasporto di materiale radioattive
CENTRALE DI CRUAS - MEYSSE. 49 incidenti:
- 41 riguardanti la sicurezza nucleare (6 classificati al livello 1 dello scala INES; 1 classificato a livello 2)
- 5 riguardanti la radioprotezione
- 3 riguardanti l’ambiente esterno
CENTRALE DI TRICASTIN. 44 incidenti:
- 37 riguardanti la sicurezza nucleare (8 classificati al livello 1 dello scala INES)
- 3 riguardanti la radioprotezione
- 4 riguardanti l’ambiente esterno
ED INOLTRE: 90 incidenti (definiti “eventi significativi”) sono avvenuti nelle installazioni nucleari di base (edifici per il ciclo del combustibile, laboratori di logistica o deposito di materiale nucleare, strutture di decommissionamento).
http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=430.0
martedì 25 maggio 2010
acqua bene comune, l'incontro di ieri
Per amare e rispettare bisogna conoscere, ma anche per amministrare in modo corretto, per migliorare il territorio, per servire i cittadini per il bene comune è necessario studiare e informarsi.
Ai promotori del comitato Democrazia Diretta, nato spontaneamente proponendo la raccolta delle firme per i quesiti referendari sulla gestione pubblica dell’acqua (3 quesiti proposti dal comitato nazionale “acqua bene comune”), contro il legittimo impedimento e il nucleare, è sembrato che il confronto politico e sociale sia stato carente e quindi da rivalutare.
Ai banchetti si presentano cittadini informati soprattutto dalla rete internet perché gli organi tradizionali di informazione (con le ovvie eccezioni) trascurano questo tipo di notizie e argomenti, ma anche su altri di carattere sociale.
Per ridare questa opportunità ai cittadini sono stati programmati alcuni incontri – dibattito presso l’aula multimediale della biblioteca comunale in via Cavour per parlare dell’acqua quale bene comune, dei 3 quesiti referendari, ma anche delle notizie tecniche e scientifiche.
Ieri l’apertura di questo percorso con la lezione del geologo professor Alessandro Carlomagno sul ciclo geologico dell’acqua, le caratteristiche della pianura pontina, ma anche della zona che va dai colli Albani a Terracina, dalla valle Latina, passando per i Lepini, gli Ausoni e il mar Tirreno.
Fenomeni come carsismo e subsidenza, importanza di un corretto regime idraulico, la bonifica pontina, il tracciato dei 3 canali studiato da Leonardo da Vinci (acque alte, medie e basse), la divisione del fiume Sisto tra torba e sabbia, l’importanza della ricarica delle falde proveniente dai monti circostanti e dalla valle del Sacco, l’elenco di una serie di sorgenti (da Ninfa a fiume Coperto, Lardellane, Mola Muti, Gricilli, Lago di San Carlo, lago Bianco, l’Ufente) con il progetto di protezione di Fontana di Muro.
Ovviamente l’illustrazione di Carlomagno e le sue diapositive hanno riscosso il dovuto successo, ma hanno anche sollecitato l’interesse del pubblico presente con una serie di domande che hanno animato il dibattito.
L’introduzione di Luigi Veca ha illustrato la nascita comitato Democrazia Diretta nato spontaneamente da alcuni cittadini di Pontinia totalmente indipendente, senza fini di lucro, mira a sviluppare attraverso riflessioni un dibattito pubblico su temi d'interesse comune, energia, ambiente, gestione del territorio, iniziative sociali.
il comitato Democrazia Diretta non vuole essere solo l’ospite del dibattito o il luogo della sua promozione, ma vuole porsi come fisica testimonianza di un diffuso malessere, di una discontinuità rispetto agli automatismi omologanti del sistema in cui viviamo e come soggetto capace di imprimere un carattere inedito, vitale e introspettivo allo scambio culturale, promuovendo una riflessione non condizionata dai normali canali di comunicazione.
La corretta conoscenza e informazione sono la base necessarie per chi vuole amministrare, ma anche per chi vuole fare proposte o semplicemente per partecipare attivamente alla gestione politica.
Altrimenti si fa confusione ed errori tra il fare parte dell’ATO (la divisione geografica dell’ambito territoriale ottimale per la gestione del ciclo dell’acqua e dei rifiuti, per esempio) che è un obbligo di legge, e l’appartenere ad una società pubblico privato che invece è facoltativo.
Per sapere questo basterebbe, per esempio, conoscere un po’ di diritto, ribadito, ovviamente, dalle sentenze.
Pontinia ha conosciuto forse il peggior periodo politico e amministrativo (anche qui le sentenze spiegano questo con una serie ripetuta di errori) anche perché anziché parlare di valori e progetti, scelte ed obiettivi si è spostato l’obiettivo sulla contrapposizione personale e di parte che ha portato ad una lunga serie di ricorsi, accuse, udienze e sentenze. Alcune scelte invece di nascere dal dibattito e dall’ampia condivisione, dalla discussione e dal confronto politico e sociale arrivano da sentenze. Qualche parte politica ha quindi abdicato il proprio compito per incapacità a risolvere
Intanto continua la raccolta delle firme per i quesiti referendari (oltre che nei banchetti nel fine settimana si può firmare anche nei dibattiti serali). Gianpaolo Danieli ha anticipato il prossimo appuntamento di lunedì 31 sulla gestione dei rifiuti, sulla raccolta differenziata e sul compostaggio domestico, sul progetto rifiuti zero proposto da Paul Connet.
Un argomento, quello della raccolta differenziata e del compostaggio, richiesto e proposto da oltre 20 anni e che finalmente è arrivato nel territorio comunale di Pontinia.
Giorgio Libralato
Ai promotori del comitato Democrazia Diretta, nato spontaneamente proponendo la raccolta delle firme per i quesiti referendari sulla gestione pubblica dell’acqua (3 quesiti proposti dal comitato nazionale “acqua bene comune”), contro il legittimo impedimento e il nucleare, è sembrato che il confronto politico e sociale sia stato carente e quindi da rivalutare.
Ai banchetti si presentano cittadini informati soprattutto dalla rete internet perché gli organi tradizionali di informazione (con le ovvie eccezioni) trascurano questo tipo di notizie e argomenti, ma anche su altri di carattere sociale.
Per ridare questa opportunità ai cittadini sono stati programmati alcuni incontri – dibattito presso l’aula multimediale della biblioteca comunale in via Cavour per parlare dell’acqua quale bene comune, dei 3 quesiti referendari, ma anche delle notizie tecniche e scientifiche.
Ieri l’apertura di questo percorso con la lezione del geologo professor Alessandro Carlomagno sul ciclo geologico dell’acqua, le caratteristiche della pianura pontina, ma anche della zona che va dai colli Albani a Terracina, dalla valle Latina, passando per i Lepini, gli Ausoni e il mar Tirreno.
Fenomeni come carsismo e subsidenza, importanza di un corretto regime idraulico, la bonifica pontina, il tracciato dei 3 canali studiato da Leonardo da Vinci (acque alte, medie e basse), la divisione del fiume Sisto tra torba e sabbia, l’importanza della ricarica delle falde proveniente dai monti circostanti e dalla valle del Sacco, l’elenco di una serie di sorgenti (da Ninfa a fiume Coperto, Lardellane, Mola Muti, Gricilli, Lago di San Carlo, lago Bianco, l’Ufente) con il progetto di protezione di Fontana di Muro.
Ovviamente l’illustrazione di Carlomagno e le sue diapositive hanno riscosso il dovuto successo, ma hanno anche sollecitato l’interesse del pubblico presente con una serie di domande che hanno animato il dibattito.
L’introduzione di Luigi Veca ha illustrato la nascita comitato Democrazia Diretta nato spontaneamente da alcuni cittadini di Pontinia totalmente indipendente, senza fini di lucro, mira a sviluppare attraverso riflessioni un dibattito pubblico su temi d'interesse comune, energia, ambiente, gestione del territorio, iniziative sociali.
il comitato Democrazia Diretta non vuole essere solo l’ospite del dibattito o il luogo della sua promozione, ma vuole porsi come fisica testimonianza di un diffuso malessere, di una discontinuità rispetto agli automatismi omologanti del sistema in cui viviamo e come soggetto capace di imprimere un carattere inedito, vitale e introspettivo allo scambio culturale, promuovendo una riflessione non condizionata dai normali canali di comunicazione.
La corretta conoscenza e informazione sono la base necessarie per chi vuole amministrare, ma anche per chi vuole fare proposte o semplicemente per partecipare attivamente alla gestione politica.
Altrimenti si fa confusione ed errori tra il fare parte dell’ATO (la divisione geografica dell’ambito territoriale ottimale per la gestione del ciclo dell’acqua e dei rifiuti, per esempio) che è un obbligo di legge, e l’appartenere ad una società pubblico privato che invece è facoltativo.
Per sapere questo basterebbe, per esempio, conoscere un po’ di diritto, ribadito, ovviamente, dalle sentenze.
Pontinia ha conosciuto forse il peggior periodo politico e amministrativo (anche qui le sentenze spiegano questo con una serie ripetuta di errori) anche perché anziché parlare di valori e progetti, scelte ed obiettivi si è spostato l’obiettivo sulla contrapposizione personale e di parte che ha portato ad una lunga serie di ricorsi, accuse, udienze e sentenze. Alcune scelte invece di nascere dal dibattito e dall’ampia condivisione, dalla discussione e dal confronto politico e sociale arrivano da sentenze. Qualche parte politica ha quindi abdicato il proprio compito per incapacità a risolvere
Intanto continua la raccolta delle firme per i quesiti referendari (oltre che nei banchetti nel fine settimana si può firmare anche nei dibattiti serali). Gianpaolo Danieli ha anticipato il prossimo appuntamento di lunedì 31 sulla gestione dei rifiuti, sulla raccolta differenziata e sul compostaggio domestico, sul progetto rifiuti zero proposto da Paul Connet.
Un argomento, quello della raccolta differenziata e del compostaggio, richiesto e proposto da oltre 20 anni e che finalmente è arrivato nel territorio comunale di Pontinia.
Giorgio Libralato
lunedì 24 maggio 2010
le orme pontine del dissesto
Nella primavera 2011 ci sarà il rinnovo del consiglio comunale di Pontinia.
Diversi dissestatori si ricandideranno e potrebbero riproporre la strategia che ha bloccato la vita amministrativa di Pontinia con una serie di scelte sbagliate e contestate che hanno portato allo scioglimento anticipato della giunta di destra.
Nel dicembre 2005 le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali che hanno anticipato il crollo di una serie di giunte di destra (Sezze, Sabaudia, Gaeta, Cori, Aprilia, Fondi, Latina) che hanno fatto la stessa fine. Senza contare altre giunte in crisi continua. Almeno secondo gli organi di informazione.
A Pontinia quello che doveva essere il dissesto per un disavanzo di circa 13 milioni di euro si è rivelato completamente inesistente con circa 4 milioni di attivo.
Ma a livello pubblico la bancarotta non esiste, così comune, aziende e cittadini hanno dovuto pagare i danni di questa scelta sbagliata (che secondo il consiglio di Stato è dovuta a errori, contabili o di metodo, che sempre si ripetono) che ha portato a disagi, riduzione dei servizi, aumento dei costi, delle imposte locali.
Tra queste la Tarsu. Con l'anomalia che la stessa parte politica (di destra) che ha attuato l'aumento della Tarsu (contestato dal sottoscritto con proposte alternative mai attuate) oggi poi lo contesti.
E' durato 6 anni questo blocco amministrativo e questa scelta inutile e impopolare (visto che i cittadini a Pontinia votano per oltre il 70% la destra al parlamento, alle europee e regionali, scegliendo invece Tombolillo alle comunali e provinciali), contro il quale si sono espressi 2 volte il Tar, una la Corte dei Conti, giustificato dal Consiglio di Stato con gli errori e che il Ministero dell'Interno, alla fine di tutto, ha decretato inesistente.
Ma che è costato centinaia di migliaia di euro all'amministrazione comunale e quindi ai cittadini.
Gli elettori di Pontinia seguono le orme dei dissestatori?
Diversi dissestatori si ricandideranno e potrebbero riproporre la strategia che ha bloccato la vita amministrativa di Pontinia con una serie di scelte sbagliate e contestate che hanno portato allo scioglimento anticipato della giunta di destra.
Nel dicembre 2005 le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali che hanno anticipato il crollo di una serie di giunte di destra (Sezze, Sabaudia, Gaeta, Cori, Aprilia, Fondi, Latina) che hanno fatto la stessa fine. Senza contare altre giunte in crisi continua. Almeno secondo gli organi di informazione.
A Pontinia quello che doveva essere il dissesto per un disavanzo di circa 13 milioni di euro si è rivelato completamente inesistente con circa 4 milioni di attivo.
Ma a livello pubblico la bancarotta non esiste, così comune, aziende e cittadini hanno dovuto pagare i danni di questa scelta sbagliata (che secondo il consiglio di Stato è dovuta a errori, contabili o di metodo, che sempre si ripetono) che ha portato a disagi, riduzione dei servizi, aumento dei costi, delle imposte locali.
Tra queste la Tarsu. Con l'anomalia che la stessa parte politica (di destra) che ha attuato l'aumento della Tarsu (contestato dal sottoscritto con proposte alternative mai attuate) oggi poi lo contesti.
E' durato 6 anni questo blocco amministrativo e questa scelta inutile e impopolare (visto che i cittadini a Pontinia votano per oltre il 70% la destra al parlamento, alle europee e regionali, scegliendo invece Tombolillo alle comunali e provinciali), contro il quale si sono espressi 2 volte il Tar, una la Corte dei Conti, giustificato dal Consiglio di Stato con gli errori e che il Ministero dell'Interno, alla fine di tutto, ha decretato inesistente.
Ma che è costato centinaia di migliaia di euro all'amministrazione comunale e quindi ai cittadini.
Gli elettori di Pontinia seguono le orme dei dissestatori?
art. 21 e libertà di informazione
PER LA LIBERTÀ D'INFORMAZIONE, PER LE LIBERTÀ COSTITUZIONALI NO ALLA LEGGE BAVAGLIO. TEATRO DELL'ANGELO, LUNEDI' 24 MAGGIO ORE 10.00 - ROMA
di Gianfranco Mascia
PER LA LIBERTÀ D'INFORMAZIONE, PER LE LIBERTÀ COSTITUZIONALI NO ALLA LEGGE BAVAGLIO a cura di Libertà è partecipazione con l'adesione di tantissime associazioni della società civile.
Teatro dell’Angelo, Via Simone de Saint Bon 19, Roma Lunedì 24 maggio, ore 10-14
Un incontro che vuole fare il punto della situazione in Italia sui diritti costituzionali, in particola modo alla luce della discussione del DDL Intercettazioni da parte del Parlamento.
L'Italia vive una crisi della libertà di informazione molto grave.
Secondo Freedom House - l'organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che monitora dal 1980 la libertà di stampa - siamo già al penultimo posto in Europa seguiti solo dalla Turchia. Nel mondo siamo dietro a Paesi come il Tonga, la Slovenia, il Mali, l'Uruguay, la Lettonia, il Cile...
E con l'approvazione della Legge Bavaglio la situazione peggiorerà.
Per questo vogliamo fare il punto con magistrati, giornalisti, editori, costituzionalisti ed esponenti della cittadinanza attiva.
Un incontro promosso dalla società civile italiana che serve anche a mettere a punto da un lato le strategie per una mobilitazione permanente, dall'altro per capire quali proposte alternative possono arrivare.
Parteciperanno:
Silvia Bartolini, Oliviero Beha, Giuseppe Cascini (Anm), Giancarlo De Cataldo, Concita De Gregorio, Arturo Di Corinto, Lorenzo Fazio (Chiare Lettere), Gianni Ferrara, Paolo Flores d’Arcais, Alessandro Gamberini (avvocato famiglie vittime Ustica), Giuseppe Laterza, Gianfranco Mascia, Ezio Mauro, Alessandro Pace, Stefano Rodotà In collegamento dal Teatro Franco Parenti, Milano: Fiorello Cortiana, Giorgio Marinucci, Valerio Onida In diretta su Repubblica Tv http://nobavaglio.it/
http://www.articolo21.org/6829/editoriale/per-la-libert-dinformazione-per-le-libert.html
domenica 23 maggio 2010
sabato 22 maggio 2010
l'invasione di Pontinia
A Pontinia è in programma l'evento: "Invasione di Nostra Signora Art".
http://www.studio93.it/news/read_news.php?news=36112&category=3
20-05-2010
Artisti argentini, svizzeri, russi, ucraini, italiani, ed ancora francesi, inglesi, spagnoli e tedeschi, saranno per una notte, e per la giornata seguente, uniti dall'amore per l'arte e dalla sua forza di trasformare.
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Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 maggio, per le strade di Pontinia, è in programma l'evento artistico "Invasione di Nostra Signora Art", nato e ideato dall'artista tarantino Davide Intelligente, e che lo scorso anno ha coinvolto 21 città italiane. Artisti argentini, svizzeri, russi, ucraini, italiani, ed ancora francesi, inglesi, spagnoli e tedeschi, saranno per una notte, e per la giornata seguente, uniti dall'amore per l'arte e dalla sua forza di trasformare.
L'anno scorso, la creatività di 300 artisti s'impadronì delle strade urbane, catturando l'attenzione di ignari spettatori sorpresi nel loro tran tran quotidiano. Arte gratuita, libera da schemi, fuori dalla logica del mercato e realizzata solo per il gusto di vedere la propria città più bella, senza ledere né sporcare. L'arte tornerà ad invadere le strade nella notte tra il 22 e 23 maggio , ma questa volta allargando le sue braccia fuori confine ed oltre oceano.
Ognuno dalla propria città, dal proprio paese collaborerà nella realizzazione di questa grande performance. Oltre 1000 artisti: un'energia globale. L'evento avviene senza alcun tipo di autorizzazione, ma nel pieno rispetto delle città e dei loro abitanti. L'arte, quella vera, non imbratta, non offende, non inquina, l'arte è cosa di tutti, per tutti , l'arte è vita.
Basta con i soliti luoghi di esposizione alquanto arcaici e canonici, il mondo va avanti: cambiamo la concezione di mostra d'arte. Invadiamo le città per difenderle dalla decadenza e per mancanza di spazi.
E' con questo intento che Nostra Signora Art torna a far parlare ancora di sé e, per la prima volta, si insinua nelle strade, invade le piazze e i portici di Pontinia. Un collettivo di pittori, musicisti, scultori, fotografi, attori e performer cercherà di dare nuove sembianze, per una notte (almeno), ad un paese acerbo "assopito" nei suoi pensieri. Dietro l'invasione di forme, di colori, di suoni si cela una denuncia all' assenza di spazi condivisibili e all'impossibilità di partecipare attivamente alla costruzione di un' identità storico-culturale.
"Un soffio, un portone che cade, Nostra Signora Art è all'interno delle metropoli. Ella dice non paventate ma entrate silenziosi. I suoi condottieri sono tra voi".
Si toglieranno la maschera per rivelarsi agli occhi di Nostra Signora Art: Adele Cipolla, Alfonso Perugini, Alessandro Tomei, Alessia Cristofoli, Andrea Di Toppa, Annalisa Medici, Antonella Capomolla, Claudio Ennas, Daniela Trovato, Daniele Frisina, Davide Colla,Donatella Venditti, Fabio Cardinali, Fabio Cucculelli, Fabrizio Bellachioma, Fabrizio Bonanni, Francesca Minchella, Franco Giovannelli, Giorgia Piracci, Gianpaolo Danieli, Giammario Stupello, Ilenia Zuccaro, Laura Loi, Lorenza Lorenzon, Luana Strozzi, Marta Severini, Paolo Scacchioli, Sara Donatiello, Valentina Mironti.
http://invasionart.blogspot.com/
http://www.studio93.it/news/read_news.php?news=36112&category=3
20-05-2010
Artisti argentini, svizzeri, russi, ucraini, italiani, ed ancora francesi, inglesi, spagnoli e tedeschi, saranno per una notte, e per la giornata seguente, uniti dall'amore per l'arte e dalla sua forza di trasformare.
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Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 maggio, per le strade di Pontinia, è in programma l'evento artistico "Invasione di Nostra Signora Art", nato e ideato dall'artista tarantino Davide Intelligente, e che lo scorso anno ha coinvolto 21 città italiane. Artisti argentini, svizzeri, russi, ucraini, italiani, ed ancora francesi, inglesi, spagnoli e tedeschi, saranno per una notte, e per la giornata seguente, uniti dall'amore per l'arte e dalla sua forza di trasformare.
L'anno scorso, la creatività di 300 artisti s'impadronì delle strade urbane, catturando l'attenzione di ignari spettatori sorpresi nel loro tran tran quotidiano. Arte gratuita, libera da schemi, fuori dalla logica del mercato e realizzata solo per il gusto di vedere la propria città più bella, senza ledere né sporcare. L'arte tornerà ad invadere le strade nella notte tra il 22 e 23 maggio , ma questa volta allargando le sue braccia fuori confine ed oltre oceano.
Ognuno dalla propria città, dal proprio paese collaborerà nella realizzazione di questa grande performance. Oltre 1000 artisti: un'energia globale. L'evento avviene senza alcun tipo di autorizzazione, ma nel pieno rispetto delle città e dei loro abitanti. L'arte, quella vera, non imbratta, non offende, non inquina, l'arte è cosa di tutti, per tutti , l'arte è vita.
Basta con i soliti luoghi di esposizione alquanto arcaici e canonici, il mondo va avanti: cambiamo la concezione di mostra d'arte. Invadiamo le città per difenderle dalla decadenza e per mancanza di spazi.
E' con questo intento che Nostra Signora Art torna a far parlare ancora di sé e, per la prima volta, si insinua nelle strade, invade le piazze e i portici di Pontinia. Un collettivo di pittori, musicisti, scultori, fotografi, attori e performer cercherà di dare nuove sembianze, per una notte (almeno), ad un paese acerbo "assopito" nei suoi pensieri. Dietro l'invasione di forme, di colori, di suoni si cela una denuncia all' assenza di spazi condivisibili e all'impossibilità di partecipare attivamente alla costruzione di un' identità storico-culturale.
"Un soffio, un portone che cade, Nostra Signora Art è all'interno delle metropoli. Ella dice non paventate ma entrate silenziosi. I suoi condottieri sono tra voi".
Si toglieranno la maschera per rivelarsi agli occhi di Nostra Signora Art: Adele Cipolla, Alfonso Perugini, Alessandro Tomei, Alessia Cristofoli, Andrea Di Toppa, Annalisa Medici, Antonella Capomolla, Claudio Ennas, Daniela Trovato, Daniele Frisina, Davide Colla,Donatella Venditti, Fabio Cardinali, Fabio Cucculelli, Fabrizio Bellachioma, Fabrizio Bonanni, Francesca Minchella, Franco Giovannelli, Giorgia Piracci, Gianpaolo Danieli, Giammario Stupello, Ilenia Zuccaro, Laura Loi, Lorenza Lorenzon, Luana Strozzi, Marta Severini, Paolo Scacchioli, Sara Donatiello, Valentina Mironti.
http://invasionart.blogspot.com/
i fessi
Come sapete stiamo raccogliendo le firme per indire i 3 referendum sull'acqua, quello contro il legittimo impedimento e il nucleare. Continuiamo stasera dalle 20 in piazza e domani mattina dalle 10 alle 13. Pur non comprendendo chi va contro l'interesse della collettività e del bene comune con iniziative come per il nucleare che, oltre a generare morti e malattie con leucemia e tiroide, per esempio, contro il risparmio pubblico (il nucleare non ci fa risparmiare), la giustizia (il legittimo impedimento rende alcune persone non processabili qualsiasi reato commettano), contro i beni primari e necessari per la vita (l'accesso all'acqua potabile), non capisco chi non protegge nemmeno il proprio interesse personale. Passi (si fa per dire) quello collettivo che un popolo di berlusconizzati, con le cellule atrofizzate accetta, ma non capisco chi accetta che la propria bolletta (che è aumentata del 400% grazie alla destra) dell'acqua aumenti del 7% annuo. Questo è uno dei quesiti referendari. Perchè non lo firmate? Li rubate i soldi?
venerdì 21 maggio 2010
le primarie dei cittadini
Il comitato “democrazia diretta” per le primarie dei cittadini del comune di Pontinia invita la cittadinanza a partecipare ad una serie di incontri per costruire il futuro comunale.
si vuole avviare un dibattito e l’informazione su alcuni temi per iniziare il percorso.
Il luogo scelto è l’aula multimediale della biblioteca comunale in via Cavour e l’appuntamento è fissato il lunedì sera alle ore 20.30.
Lunedì 24 maggio il tema sarà “acqua bene comune, l’acqua non è una merce”. Torniamo alla gestione pubblica. La presentazione della raccolta di firme per i 3 referendum abrogativi.
Lunedì 31 maggio il tema sarà Rifiuti zero – compostaggio domestico e raccolta porta a porta. Riduzione dei rifiuti e movimento rifiuti zero di Paul Con net.
Lunedì 7 giugno “energia” Contro gli impianti energivori: turbogas e biomasse utili solo alle multinazionali dell’energia. Riduzione degli sprechi negli enti pubblici. Energia rinnovabile. Auto produzione energetica.
raccolta firme acqua, nucleare, legittimo impedimento
Ogni si torna in piazza Indipendenza dalla 10 alle 13 per la raccolta delle firme sulla gestione pubblica dell'acqua, nucleare e legittimo impeimento e far svolgere i relativi referendum abrogativi.
giovedì 20 maggio 2010
le essenze per la piazza Pio VI
Le palme nella piazza davanti la Chiesa di Sant'Anna, colpite dal
punteruolo rosso, saranno sostituite e il comune di Pontinia, su
iniziativa del sindaco e dell'assessore Pedretti lanciano la giusta e
democratica iniziativa per chiedere quali essenze, secondo la
cittadinanza, le possono sostituire.
Vengono proposte la canfora, la magnolia, l'ulivo, il leccio oppure si
lascia spazio ad altre essenze a scelta.
Questo è il giusto approccio per chiedere la volontà e la
partecipazione dei cittadini alle scelte.
punteruolo rosso, saranno sostituite e il comune di Pontinia, su
iniziativa del sindaco e dell'assessore Pedretti lanciano la giusta e
democratica iniziativa per chiedere quali essenze, secondo la
cittadinanza, le possono sostituire.
Vengono proposte la canfora, la magnolia, l'ulivo, il leccio oppure si
lascia spazio ad altre essenze a scelta.
Questo è il giusto approccio per chiedere la volontà e la
partecipazione dei cittadini alle scelte.
mercoledì 19 maggio 2010
referendum nucleare e legittimo impedimento
parte la raccolta delle firme per proporre il referendum su nucleare e
legittimo impedimento
Nei fine settimana a Pontinia sarà possibile firmare oltre che per
richiedere i referendum per il ritorno alla gestione pubblica
dell'acqua anche contro la legge sul legittimo impedimento e contro la
scelta del nucleare.
Lo stesso gruppo spontaneo di persone che propone la gestione diretta
della democrazia con lo strumento del referendum sarà presente venerdi
mattina in piazza Indipendenza dalla 10 alle 13, sabato pomeriggio
dalle 19 in poi e domenica mattina dalle 10 alle 13.
legittimo impedimento
Nei fine settimana a Pontinia sarà possibile firmare oltre che per
richiedere i referendum per il ritorno alla gestione pubblica
dell'acqua anche contro la legge sul legittimo impedimento e contro la
scelta del nucleare.
Lo stesso gruppo spontaneo di persone che propone la gestione diretta
della democrazia con lo strumento del referendum sarà presente venerdi
mattina in piazza Indipendenza dalla 10 alle 13, sabato pomeriggio
dalle 19 in poi e domenica mattina dalle 10 alle 13.
martedì 18 maggio 2010
ricorso consiglio di stato turbogas
Presentato la scorsa settimana il ricorso in appello del Comune
Pontinia avverso la sentenza 1350/2009 (annullamento delibera
consiglio comunale sulla variante edilizia relativa agli insediamenti
di cui agli impianti soggetti a rischio di incidente rilevante - RIR
su ricorso della società Aceaelectrabel Produzione spa in merito al
progetto della centrale a turbogas nel nucleo industriale di
Mazzocchio nel comune di di Pontinia). Vi è anche la domanda di
sospensiva, che dovrebbe essere discussa entro un mese.
Giorgio Libralato
Consiglio di Stato Dettaglio del Ricorso
Num. Reg. Gen.: 4120/2010 Data Dep.: 11/05/2010 Sezione: 4
Provenienza: T.A.R. LAZIO - SEZ. STACCATA DI LATINA
Tipo Ricorso: APPELLO AVVERSO SENTENZA EX ART. 23 BIS LEGGE 1034/1971
Istanza fissazione attiva: SI Istanza di sospensione: SI
Parti/Avvocati
Tipo Parte Nome Cognome / Istituzione Nome Cognome / Avvocato
Appellante COMUNE DI PONTINIA CARLO BASSOLI
LUCIANO FALCONE
Appellato ACEAELECTRABEL PRODUZIONE SPA ANNALISA DI GIOVANNI
EUGENIO PICOZZA
Appellato AGROB ITALIANA SRL
Appellato MINISTERO DELL'INTERNO
Appellato MINISTERO DELL'INTERNO - CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
DIR.REG. DEL LAZIO COMITATO TECNICO DEL LAZIO
Appellato MINISTERO DELL'INTERNO-DIPART.VIGILI DEL FUOCO-SOCCORSO
PUBBLICO - DIFESA CIVILE
Appellato MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Atti Depositati
Deposito Tipo Parte Parte Atto Depositato
17/05/2010 APPELLATO ACEAELECTRABEL PRODUZIONE SPA CONTRORICORSO >
11/05/2010 APPELLANTE COMUNE DI PONTINIA DOMANDA > FISSAZIONE UDIENZA
11/05/2010 APPELLANTE COMUNE DI PONTINIA RICORSO
Appelli
Oggetto dell' appello: Anno: Numero:
SENTENZA 2009 01350
Pontinia avverso la sentenza 1350/2009 (annullamento delibera
consiglio comunale sulla variante edilizia relativa agli insediamenti
di cui agli impianti soggetti a rischio di incidente rilevante - RIR
su ricorso della società Aceaelectrabel Produzione spa in merito al
progetto della centrale a turbogas nel nucleo industriale di
Mazzocchio nel comune di di Pontinia). Vi è anche la domanda di
sospensiva, che dovrebbe essere discussa entro un mese.
Giorgio Libralato
Consiglio di Stato Dettaglio del Ricorso
Num. Reg. Gen.: 4120/2010 Data Dep.: 11/05/2010 Sezione: 4
Provenienza: T.A.R. LAZIO - SEZ. STACCATA DI LATINA
Tipo Ricorso: APPELLO AVVERSO SENTENZA EX ART. 23 BIS LEGGE 1034/1971
Istanza fissazione attiva: SI Istanza di sospensione: SI
Parti/Avvocati
Tipo Parte Nome Cognome / Istituzione Nome Cognome / Avvocato
Appellante COMUNE DI PONTINIA CARLO BASSOLI
LUCIANO FALCONE
Appellato ACEAELECTRABEL PRODUZIONE SPA ANNALISA DI GIOVANNI
EUGENIO PICOZZA
Appellato AGROB ITALIANA SRL
Appellato MINISTERO DELL'INTERNO
Appellato MINISTERO DELL'INTERNO - CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
DIR.REG. DEL LAZIO COMITATO TECNICO DEL LAZIO
Appellato MINISTERO DELL'INTERNO-DIPART.VIGILI DEL FUOCO-SOCCORSO
PUBBLICO - DIFESA CIVILE
Appellato MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Atti Depositati
Deposito Tipo Parte Parte Atto Depositato
17/05/2010 APPELLATO ACEAELECTRABEL PRODUZIONE SPA CONTRORICORSO >
11/05/2010 APPELLANTE COMUNE DI PONTINIA DOMANDA > FISSAZIONE UDIENZA
11/05/2010 APPELLANTE COMUNE DI PONTINIA RICORSO
Appelli
Oggetto dell' appello: Anno: Numero:
SENTENZA 2009 01350
incidenti nucleari di maggio
4 Maggio 2010 - Oconee, South Carolina, USA. Perdita di trizio
nell'impianto di Oconee.
5 Maggio 2010 - Delhi, India. Scoperto seppellimento di rifiuti
radioattivi, risalenti a 20 anni fa, nei terreni del campus
universitario di Nuova Delhi.
5 Maggio 2010 - Mayapuri, India. Muore un operaio di 35 anni
contaminato da macchinario irrradiato di cobalto 60 smaltito
dall'Università di nuova Delhi nei comuni cantieri per la
rottamazione.
11 Maggio 2010 - Bhabha Atomic Research Centre (Barc), Mumbai, India.
Una sostanza radioattiva fuoriesce accidentalmente mentre uno
scienziato versa una sostanza chimica da un contenitore ad un altro.
Dieci persone vengono sottoposte a trattamento di decontaminazione.
13 Maggio 2010 - Oyster Creek, New Jersey, USA. Ennesima falla a
Oyster Creek nel New Jersey, il più antico sito atomico. Raggiunte e
contaminate le falde acquifere. La contaminazione è quantificata come
50 volte più alta del limite
concessohttp://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=430.0
dalla legge.
nell'impianto di Oconee.
5 Maggio 2010 - Delhi, India. Scoperto seppellimento di rifiuti
radioattivi, risalenti a 20 anni fa, nei terreni del campus
universitario di Nuova Delhi.
5 Maggio 2010 - Mayapuri, India. Muore un operaio di 35 anni
contaminato da macchinario irrradiato di cobalto 60 smaltito
dall'Università di nuova Delhi nei comuni cantieri per la
rottamazione.
11 Maggio 2010 - Bhabha Atomic Research Centre (Barc), Mumbai, India.
Una sostanza radioattiva fuoriesce accidentalmente mentre uno
scienziato versa una sostanza chimica da un contenitore ad un altro.
Dieci persone vengono sottoposte a trattamento di decontaminazione.
13 Maggio 2010 - Oyster Creek, New Jersey, USA. Ennesima falla a
Oyster Creek nel New Jersey, il più antico sito atomico. Raggiunte e
contaminate le falde acquifere. La contaminazione è quantificata come
50 volte più alta del limite
concessohttp://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=430.0
dalla legge.
Scajola, Fracci, Alemanno, intercettazioni, Bolzano
Bolzano al centrosinistra, débacle del Pdl
Trentino-Alto Adige, tutti i risultati
Nel capoluogo confermato Spagnolli, scambio di accuse nel centrodestra indietro in tutta la Regione. Svp a Bressanone e Merano. Il fenomeno di una nuova lista civica a Rovereto. Fallisce la destra tedesca, buon risultato dei grillini / LO SPECIALE
Devastata la sede dell'Anpi di Trento: "Un attentato"
http://www.repubblica.it/politica/2010/05/17/news/elezioni_trentino_alto_adige-4130985/?ref=HREC1-2
Perché la Lega tace sulle intercettazioni
La legge bavaglio. Chiede più sicurezza, ma al Senato fa passare norme che bloccheranno le indagini. la petizione verso quota centomila di LIANA MILELLA
http://www.repubblica.it/rubriche/la-legge-bavaglio/2010/05/17/news/l_ossessione-4128746/?ref=HREC1-4
Fracci insulta Alemanno - Foto
"Farabutto, distruggi l'Opera"
La danzatrice, a lungo direttrice del corpo di ballo a Roma ha "rimproverato" (video) il sindaco sui tagli: "Vergogna, in due anni non mi ha ricevuta". Il sindaco: "Mi spiace per lei, spazio ai giovani" Video: il valzer di Carla
CAPITAL "Non ci ho visto più"
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/17/news/fracci_contro_alemanno-4136779/?ref=HREC1-8
Scajola smentisce la moglie
"Non condivido la sua intervista"
L'esponente Pdl parla dell'articolo di oggi su Repubblica: "Non è assolutamente conforme al vero la circostanza che io abbia deciso di non presentarmi ai pm di Perugia per non 'creare problemi ai veri colpevoli' o a 'persone molto piu' coinvolte di me'"
http://www.repubblica.it/politica/2010/05/17/news/scajola_17_maggio-4127680/?ref=HREC2-2
Trentino-Alto Adige, tutti i risultati
Nel capoluogo confermato Spagnolli, scambio di accuse nel centrodestra indietro in tutta la Regione. Svp a Bressanone e Merano. Il fenomeno di una nuova lista civica a Rovereto. Fallisce la destra tedesca, buon risultato dei grillini / LO SPECIALE
Devastata la sede dell'Anpi di Trento: "Un attentato"
http://www.repubblica.it/politica/2010/05/17/news/elezioni_trentino_alto_adige-4130985/?ref=HREC1-2
Perché la Lega tace sulle intercettazioni
La legge bavaglio. Chiede più sicurezza, ma al Senato fa passare norme che bloccheranno le indagini. la petizione verso quota centomila di LIANA MILELLA
http://www.repubblica.it/rubriche/la-legge-bavaglio/2010/05/17/news/l_ossessione-4128746/?ref=HREC1-4
Fracci insulta Alemanno - Foto
"Farabutto, distruggi l'Opera"
La danzatrice, a lungo direttrice del corpo di ballo a Roma ha "rimproverato" (video) il sindaco sui tagli: "Vergogna, in due anni non mi ha ricevuta". Il sindaco: "Mi spiace per lei, spazio ai giovani" Video: il valzer di Carla
CAPITAL "Non ci ho visto più"
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/17/news/fracci_contro_alemanno-4136779/?ref=HREC1-8
Scajola smentisce la moglie
"Non condivido la sua intervista"
L'esponente Pdl parla dell'articolo di oggi su Repubblica: "Non è assolutamente conforme al vero la circostanza che io abbia deciso di non presentarmi ai pm di Perugia per non 'creare problemi ai veri colpevoli' o a 'persone molto piu' coinvolte di me'"
http://www.repubblica.it/politica/2010/05/17/news/scajola_17_maggio-4127680/?ref=HREC2-2
lunedì 17 maggio 2010
ufficio postale a Quartaccio?
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: ufficio postale a Quartaccio
Sicuramente sarà una proposta che arriva dopo altre analoghe quella di
istituire uno sportello postale nel popoloso e importante borgo di
Quartaccio, sia per le migliaia di persone che abitano nella zona e
nelle frazioni vicine, sia per le aziende del nucleo industriale di
Mazzocchio e dintorni.
Quindi sarà già stato analizzato l’argomento e inviata la richiesta al
competente ufficio provinciale di Latina.
Se così non fosse sarà opportuno inviare apposita istanza individuando
e mettendo a disposizione un locale idoneo, a carico del comune, nel
quale cittadini e aziende potranno effettuare pagamenti e inviare
corrispondenza.
In questo modo verrà decongestionato l’ufficio postale di Pontinia in
Piazza Indipendenza e dall’altra consentirà ai cittadini della zona di
effettuare i necessari riducendo il percorso chilometrico.
Ringraziando per l’attenzione si inviano distinti saluti.
Giorgio Libralato
Oggetto: ufficio postale a Quartaccio
Sicuramente sarà una proposta che arriva dopo altre analoghe quella di
istituire uno sportello postale nel popoloso e importante borgo di
Quartaccio, sia per le migliaia di persone che abitano nella zona e
nelle frazioni vicine, sia per le aziende del nucleo industriale di
Mazzocchio e dintorni.
Quindi sarà già stato analizzato l’argomento e inviata la richiesta al
competente ufficio provinciale di Latina.
Se così non fosse sarà opportuno inviare apposita istanza individuando
e mettendo a disposizione un locale idoneo, a carico del comune, nel
quale cittadini e aziende potranno effettuare pagamenti e inviare
corrispondenza.
In questo modo verrà decongestionato l’ufficio postale di Pontinia in
Piazza Indipendenza e dall’altra consentirà ai cittadini della zona di
effettuare i necessari riducendo il percorso chilometrico.
Ringraziando per l’attenzione si inviano distinti saluti.
Giorgio Libralato
domenica 16 maggio 2010
lettera alle donne
LETTERA ALLE DONNE...
Carissime!
Siamo Francesca Barzini e Riccardo Iacona, i due autori di PRESADIRETTA, il programma che va in onda la domenica sera in prima serata su RAI TRE. Vi scriviamo per chiedere il vostro aiuto, il vostro contributo. Per la prossima edizione di PRESADIRETTA abbiamo in lavorazione una puntata sulle discriminazioni che subiscono le donne italiane nel mondo del lavoro ; discriminazioni che colpiscono le donne in quanto donne: le donne sono le prime ad essere licenziate in caso di crisi, le donne guadagnano meno degli uomini, le donne vengono discriminate quando scelgono di fare un figlio , le donne fanno fatica in Italia a fare carriera, a prendere posizioni di comando e quando lo fanno devono lavorare il doppio degli uomini e così via .
Vorremmo riempire questa puntata di tante storie di donne diverse ed e' per questo che vi chiediamo di scriverci, se avete una storia di discriminazione che avete vissuto e che ci volete raccontare. Potete scriverci a presadiretta@rai.it. Naturalmente le vostre e-mail verranno lette dalla redazione che sta lavorando alla realizzazione del programma e la privacy verrà garantita.
Stiamo anche lavorando ad una puntata sulla pillola abortiva e sull'applicazione in Italia della legge sull'interruzione di gravidanza. Abbiamo il sospetto che in molte regioni sia diventato veramente difficile effettuare una interruzione di gravidanza in una struttura pubblica, che sia cresciuto il fenomeno dei viaggi all'estero per abortire e che stia aumentando il numero degli aborti clandestini. Anche su questi temi vi chiediamo un aiuto, di mandarci le vostre storie, le vostre segnalazioni, i casi che conoscete. Anche in questo caso e a maggior ragione, con il pieno rispetto della Privacy.
Grazie ancora e a presto Francesca e Riccardo
Gli indirizzi a cui potete scriverci sono:
r.iacona@rai.it
presadiretta@rai.it
http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-5a141f5b-79f1-4685-84bd-1c1261a81228.html?refresh_ce
Carissime!
Siamo Francesca Barzini e Riccardo Iacona, i due autori di PRESADIRETTA, il programma che va in onda la domenica sera in prima serata su RAI TRE. Vi scriviamo per chiedere il vostro aiuto, il vostro contributo. Per la prossima edizione di PRESADIRETTA abbiamo in lavorazione una puntata sulle discriminazioni che subiscono le donne italiane nel mondo del lavoro ; discriminazioni che colpiscono le donne in quanto donne: le donne sono le prime ad essere licenziate in caso di crisi, le donne guadagnano meno degli uomini, le donne vengono discriminate quando scelgono di fare un figlio , le donne fanno fatica in Italia a fare carriera, a prendere posizioni di comando e quando lo fanno devono lavorare il doppio degli uomini e così via .
Vorremmo riempire questa puntata di tante storie di donne diverse ed e' per questo che vi chiediamo di scriverci, se avete una storia di discriminazione che avete vissuto e che ci volete raccontare. Potete scriverci a presadiretta@rai.it. Naturalmente le vostre e-mail verranno lette dalla redazione che sta lavorando alla realizzazione del programma e la privacy verrà garantita.
Stiamo anche lavorando ad una puntata sulla pillola abortiva e sull'applicazione in Italia della legge sull'interruzione di gravidanza. Abbiamo il sospetto che in molte regioni sia diventato veramente difficile effettuare una interruzione di gravidanza in una struttura pubblica, che sia cresciuto il fenomeno dei viaggi all'estero per abortire e che stia aumentando il numero degli aborti clandestini. Anche su questi temi vi chiediamo un aiuto, di mandarci le vostre storie, le vostre segnalazioni, i casi che conoscete. Anche in questo caso e a maggior ragione, con il pieno rispetto della Privacy.
Grazie ancora e a presto Francesca e Riccardo
Gli indirizzi a cui potete scriverci sono:
r.iacona@rai.it
presadiretta@rai.it
http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-5a141f5b-79f1-4685-84bd-1c1261a81228.html?refresh_ce
tra Demanio e spiagge privatizzate
Nonostante il maltempo insolito per la metà di maggio l'estate arriverà tra poco.
Nessuno o quasi parla della prossima stagione e delle condizioni di gestione delle spiagge e del problema dei parcheggi se non per interesse di parte o politica, quasi sempre evitando le proprie responsabilità, attribuendole ad altri lasciando sempre il problema irrisolto.
Finalmente lo scorso anno su proposta del Parco Nazionale del Circeo (per questo ed altre iniziative in difesa dell'ambiente contrastato da alcuni politici locali e da una parte politica) si è intrapresa l'iniziativa della restituzione al pubblico di alcune spiagge privatizzate di cui è impedito l'accesso.
Che gli amministratori locali non ci tengono a valorizzare il turismo e il mare è evidente dalla mancanza di gestione condivisa delle spiagge e della prevenzione dell'erosione con un fiorire inconsulto di progetti e iniziative che continuano ad aumentare erosione e degrado.
Porti e protezione delle coste con pannelli (o pennelli) rigidi, mancata manutenzione con ripascimento morbido hanno responsabilità precise.
Il mare e i suoi benefici sono noti e imposti o consigliati dai bambini agli anziani per svariate malattie e patologie diventano una corsa ad ostacoli tra parcheggi a pagamento, mancanza di mezzi pubblici, parcheggi e fruizioni adeguate, strutture per la discesa e la risalita anche per persone con ridotte capacità motorie (anche
bambini e anziani).
Anche le spiagge privatizzate per le quali in dispregio alle norme vigenti viene impedito l'accesso.
Di questo se ne parla domani sera a Report che torna ad occuparsi di argomenti di stretta attualità anche per la nostra provincia.
Giorgio Libralato
http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html
DI PUBBLICO DEMANIO
di Emilio Casalini
In onda domenica 16 maggio ore 21.30
Mare nostrum! Si dice. Ma di chi è veramente il mare? Di chiunque voglia raggiungerlo, dice la legge. Perché la spiaggia è proprietà demaniale, ovvero dello Stato, quindi di tutti. La prassi invece, in alcune regioni italiane, è un'altra. Sul lungomare di Ostia, le rare spiagge libere vengono riempite all’alba di lettini per impedire ai bagnanti di stendersi dove vogliono, mentre le spiagge autorizzate a
ospitare colonie estive non vedono traccia di bambino. Persistono da decenni chioschi abusivi che nessuno riesce a far togliere. Un lungomare chiamato anche "lungomuro". A Ostia gli stabilimenti balneari occupano il demanio marittimo in cambio di un canone spesso ridicolo che nessun governo, negli ultimi 50 anni, è riuscito veramente ad aumentare e a portare ai reali valori di un libero mercato. Ristoranti sulla spiaggia che pagano 400 euro al mese; gestori di stabilimenti con centinaia di cabine, ristoranti, bar e negozi per un canone di 1.200 euro mensili, totalmente ripagati dal
solo affitto di 6 cabine a 3.500 euro l'una a stagione. E poi c’è l’evasione fiscale, valutata in questo settore intorno al 50%. Tutto questo anche grazie a un sistema di concessioni demaniali rinnovate sempre agli stessi titolari per assenza di gare d'appalto, sistema che è costato all’Italia l’apertura di una procedura di infrazione da parte della UE. Un gigantesco affare, che a breve la legge sul federalismo demaniale dovrebbe passare nelle mani di regioni e comuni, trasferendo la proprietà del demanio marittimo alle amministrazioni locali. Con tutti i rischi che ne conseguono.
Nessuno o quasi parla della prossima stagione e delle condizioni di gestione delle spiagge e del problema dei parcheggi se non per interesse di parte o politica, quasi sempre evitando le proprie responsabilità, attribuendole ad altri lasciando sempre il problema irrisolto.
Finalmente lo scorso anno su proposta del Parco Nazionale del Circeo (per questo ed altre iniziative in difesa dell'ambiente contrastato da alcuni politici locali e da una parte politica) si è intrapresa l'iniziativa della restituzione al pubblico di alcune spiagge privatizzate di cui è impedito l'accesso.
Che gli amministratori locali non ci tengono a valorizzare il turismo e il mare è evidente dalla mancanza di gestione condivisa delle spiagge e della prevenzione dell'erosione con un fiorire inconsulto di progetti e iniziative che continuano ad aumentare erosione e degrado.
Porti e protezione delle coste con pannelli (o pennelli) rigidi, mancata manutenzione con ripascimento morbido hanno responsabilità precise.
Il mare e i suoi benefici sono noti e imposti o consigliati dai bambini agli anziani per svariate malattie e patologie diventano una corsa ad ostacoli tra parcheggi a pagamento, mancanza di mezzi pubblici, parcheggi e fruizioni adeguate, strutture per la discesa e la risalita anche per persone con ridotte capacità motorie (anche
bambini e anziani).
Anche le spiagge privatizzate per le quali in dispregio alle norme vigenti viene impedito l'accesso.
Di questo se ne parla domani sera a Report che torna ad occuparsi di argomenti di stretta attualità anche per la nostra provincia.
Giorgio Libralato
http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html
DI PUBBLICO DEMANIO
di Emilio Casalini
In onda domenica 16 maggio ore 21.30
Mare nostrum! Si dice. Ma di chi è veramente il mare? Di chiunque voglia raggiungerlo, dice la legge. Perché la spiaggia è proprietà demaniale, ovvero dello Stato, quindi di tutti. La prassi invece, in alcune regioni italiane, è un'altra. Sul lungomare di Ostia, le rare spiagge libere vengono riempite all’alba di lettini per impedire ai bagnanti di stendersi dove vogliono, mentre le spiagge autorizzate a
ospitare colonie estive non vedono traccia di bambino. Persistono da decenni chioschi abusivi che nessuno riesce a far togliere. Un lungomare chiamato anche "lungomuro". A Ostia gli stabilimenti balneari occupano il demanio marittimo in cambio di un canone spesso ridicolo che nessun governo, negli ultimi 50 anni, è riuscito veramente ad aumentare e a portare ai reali valori di un libero mercato. Ristoranti sulla spiaggia che pagano 400 euro al mese; gestori di stabilimenti con centinaia di cabine, ristoranti, bar e negozi per un canone di 1.200 euro mensili, totalmente ripagati dal
solo affitto di 6 cabine a 3.500 euro l'una a stagione. E poi c’è l’evasione fiscale, valutata in questo settore intorno al 50%. Tutto questo anche grazie a un sistema di concessioni demaniali rinnovate sempre agli stessi titolari per assenza di gare d'appalto, sistema che è costato all’Italia l’apertura di una procedura di infrazione da parte della UE. Un gigantesco affare, che a breve la legge sul federalismo demaniale dovrebbe passare nelle mani di regioni e comuni, trasferendo la proprietà del demanio marittimo alle amministrazioni locali. Con tutti i rischi che ne conseguono.
patto per Pontinia contro impianti incompatibili
Si avvicinano le elezioni comunali a Pontinia che si svolgeranno nella prossima primavera.
Cittadini e aziende si leccano ancora le ferite dopo che un dissesto rivelatosi inesistente ed inconsistente ha bloccato o condizionato l'attività amministrativa dal 2004 a oggi.
Con aumento della Tarsu, ma anche di altri servizi pubblici con danni di centinaia di migliaia di euro per l'amministrazione comunale e quindi per i cittadini.
I responsabili non pagano ne pagheranno, cittadini e aziende sì.
Quell'infausta amministrazione viene ricordata, insieme all'allora amministrazione regionale di destra, anche per l'impianto di compostaggio più volte chiuso ed interrotto.
Nei giorni scorsi gli ennesimi annunci di progetti che dovrebbero “mettere tutto a norma e in sicurezza”. Storia nota già vista e che si è conclusa, in passato, con analisi, esami e verbali.
In questi anni è risultato evidente che progetti inutili e incompatibili con il territorio hanno condizionato pesantemente in negativo l'attività politica e amministrativa.
Siamo riusciti a fermare l'ennesimo progetto devastante del corridoio tirrenico, l'autostrada che la destra voleva imporre contro logica, che avrebbe distrutto aziende solo per l'interesse dei soliti noti.
La centrale a turbogas (approvata da tutte le commissioni dell'epoca con l'avallo di ds, margherita, sdi, FI, AN, udc, fiamma, rifondazione) e quella a biomasse (approvata solo dalla destra e contestata dall'intero centro sinistra) sono degli avvoltoi che abbiamo sulla spalliera.
Insieme ai dati preoccupanti delle emissioni che, sindaco Tombolillo a parte, vengono ignorati dagli altri.
Altra pesante eredità della destra la gestione dell'acqua per la quale si sono cedute le reti senza far parte della società.
In questi giorni alla raccolta delle firme per i referendum per tornare alla gestione pubblica dell'acqua la gente, le famiglie, le donne stremate ci chiedono di fermare questo massacro di stipendi e pensioni aggrediti dalle bollette (acqua, energia, telefono) insostenibili.
Molti si dichiarano di destra da sempre ma sono stanchi della classe politica a livello nazionale che non li rappresenta, anzi si sentono ogni giorno presi in giro (per essere buoni e gentili) da affari, cricche e malaffare di cui sono piene le cronache che disonorano l'Italia e le tante persone che lavorano, onestamente.
Chiedono persone competenti, capaci, disposte ad impegnarsi e a mettersi in gioco per il bene comune e non per tangenti e corruzione che avvelenano e disonorano l'Italia.
C'è bisogno di una nuova resistenza, di ricostruire il nostro paese e ognuno deve fare la propria parte per evitare il peggio.
Per questo chiedo a tutte le forze politiche, liste e candidati che si proporranno nel 2011 per amministrare Pontinia di sottoscrivere un patto per abbandonare in modo unitario questi metodi che si sono rivelati deleteri e disastrosi che vanno contro l'economia, la società, l'aggregazione, la solidarietà superando dissesto, attuale gestione dell'acqua, impianti inquinanti e devastanti.
Contro questi progetti e queste situazioni si è impegnato l'attuale consiglio comunale.
Chi ritiene di non essere libero nelle scelte perchè imposte dall'alto, dagli amici politici, dalle aziende di riferimento, chi pensa di entrare in consiglio comunale solo per affari o interesse di parte lasci il passo.
Avrà altre occasioni nella vita, nel lavoro, nel commercio. Ma lasci stare la cosa pubblica.
Cittadini e aziende si leccano ancora le ferite dopo che un dissesto rivelatosi inesistente ed inconsistente ha bloccato o condizionato l'attività amministrativa dal 2004 a oggi.
Con aumento della Tarsu, ma anche di altri servizi pubblici con danni di centinaia di migliaia di euro per l'amministrazione comunale e quindi per i cittadini.
I responsabili non pagano ne pagheranno, cittadini e aziende sì.
Quell'infausta amministrazione viene ricordata, insieme all'allora amministrazione regionale di destra, anche per l'impianto di compostaggio più volte chiuso ed interrotto.
Nei giorni scorsi gli ennesimi annunci di progetti che dovrebbero “mettere tutto a norma e in sicurezza”. Storia nota già vista e che si è conclusa, in passato, con analisi, esami e verbali.
In questi anni è risultato evidente che progetti inutili e incompatibili con il territorio hanno condizionato pesantemente in negativo l'attività politica e amministrativa.
Siamo riusciti a fermare l'ennesimo progetto devastante del corridoio tirrenico, l'autostrada che la destra voleva imporre contro logica, che avrebbe distrutto aziende solo per l'interesse dei soliti noti.
La centrale a turbogas (approvata da tutte le commissioni dell'epoca con l'avallo di ds, margherita, sdi, FI, AN, udc, fiamma, rifondazione) e quella a biomasse (approvata solo dalla destra e contestata dall'intero centro sinistra) sono degli avvoltoi che abbiamo sulla spalliera.
Insieme ai dati preoccupanti delle emissioni che, sindaco Tombolillo a parte, vengono ignorati dagli altri.
Altra pesante eredità della destra la gestione dell'acqua per la quale si sono cedute le reti senza far parte della società.
In questi giorni alla raccolta delle firme per i referendum per tornare alla gestione pubblica dell'acqua la gente, le famiglie, le donne stremate ci chiedono di fermare questo massacro di stipendi e pensioni aggrediti dalle bollette (acqua, energia, telefono) insostenibili.
Molti si dichiarano di destra da sempre ma sono stanchi della classe politica a livello nazionale che non li rappresenta, anzi si sentono ogni giorno presi in giro (per essere buoni e gentili) da affari, cricche e malaffare di cui sono piene le cronache che disonorano l'Italia e le tante persone che lavorano, onestamente.
Chiedono persone competenti, capaci, disposte ad impegnarsi e a mettersi in gioco per il bene comune e non per tangenti e corruzione che avvelenano e disonorano l'Italia.
C'è bisogno di una nuova resistenza, di ricostruire il nostro paese e ognuno deve fare la propria parte per evitare il peggio.
Per questo chiedo a tutte le forze politiche, liste e candidati che si proporranno nel 2011 per amministrare Pontinia di sottoscrivere un patto per abbandonare in modo unitario questi metodi che si sono rivelati deleteri e disastrosi che vanno contro l'economia, la società, l'aggregazione, la solidarietà superando dissesto, attuale gestione dell'acqua, impianti inquinanti e devastanti.
Contro questi progetti e queste situazioni si è impegnato l'attuale consiglio comunale.
Chi ritiene di non essere libero nelle scelte perchè imposte dall'alto, dagli amici politici, dalle aziende di riferimento, chi pensa di entrare in consiglio comunale solo per affari o interesse di parte lasci il passo.
Avrà altre occasioni nella vita, nel lavoro, nel commercio. Ma lasci stare la cosa pubblica.
oggi continua raccolta firme referendum acqua
Oggi in piazza Indipendenza continua la raccolta delle firme per i 3 referendum sull'acqua dalle 10 alle 13
sabato 15 maggio 2010
intrecci societari e centrale a turbogas
Secondo l'Espresso nella società Acea (del cui gruppo sociale fa parte AceaElectrabel Produzione spa che è subentrata nel progetto della centrale a turbogas di Mazzocchio – Pontinia) il gruppo Caltagirone ha il 10,28% delle quote sociali. Lo stesso gruppo sociale Caltagirone, secondo lo stesso giornale, controlla diverse società, tra queste Cementir, il cui presidente è Francesco Caltagirone Junior. Nel consiglio di amministrazione di Cementir, oltre a Caltagirone Junior, c'è il “capo” di Terna, Flavio Cattaneo. In Italia, ascoltando le varie parti politiche, pare ci siano forti conflitti di interesse tra politici e società o tra vari componenti del cda di diverse società. Apparentemente non c'è niente di strano che nel cda di Cementir ci siano Caltagirone e Cattaneo. Sembrerebbe normale che la società Terna abbia espresso il parere favorevole al progetto della centrale a turbogas di Mazzocchio a Pontinia, anche difendendo un progetto contestato e con grossi problemi proprio nelle opere connesse. Una di queste è l'elettrodotto, gestito proprio da Terna. La stessa società ha giustificato il progetto di queste opere nonostante non ci siano le condizioni geologiche con argomentazioni che hanno fatto sbarrare gli occhi al relatore della commissione di revisione della VIA. Nessuno pensa, ovviamente, che ci sia conflitto di interesse in questo incrocio di società e gruppi societari, progetto della centrale a turbogas.
inceneritori, biomasse, diossina e tumori
ECCESSO DI DIOSSINA IN 8% DI CAMPIONI DI CIBO IN EUROPA
Il rapporto ha preso in considerazione oltre 7.000 campioni raccolti in 21 Paesi europei.
BRUXELLES (Reuters) - Livelli illegali di diossina, sostanza cancerogena, sono stati riscontrati nell'8% di campioni di alimenti e mangimi prelevati in Europa tra il 1999 e il 2008. Lo ha annunciato oggi l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
Il fegato di animali e pesci ha i livelli più alti di diossina riscontrati negli alimenti, mentre l'olio di pesce mostra i livelli più alti tra i mangimi animali, ha detto l'Efsa, che ha sede in Italia. Il logo dell Efsa
"L'esposizione per lunghi periodi ad alti livelli di diossine è stata dimostrata la causa di una serie di effetti, tra cui il cancro", ha detto l'Efsa.
"La loro persistenza ed il fatto che si accumulino nella catena alimentare, particolarmente nel grasso animale, continua pertanto a causare preoccupazioni sulla sicurezza", ha aggiunto.
Il rapporto ha preso in considerazione oltre 7.000 campioni raccolti in 21 Paesi europei.
Gli alti livelli illegali di diossina nei campioni sono risultati in campioni in parte prelevati "durante specifici episodi di contaminazione", ha detto l'Efsa.
La mancanza di informazione su quali di questi campioni provengano da test mirati e quali da test casuali rende difficile individuare una tendenza specifica nei livelli di diossina in cibi e mangimi, dice l'Efsa.
Le diossine sono sostanze tossiche provocate dal procedimento di combustione, ad esempio inceneritori o incendi di foreste, e in alcuni processi industriali. Trasportate dall'aria, le diossine si depositano su piante, suoli ed acque ed entra nella catena alimentare quando sono ingerite da bestiame o pesce.
Negli ultimi anni le preoccupazioni per la contaminazione da diossina hanno compreso anche la mozzarella di bufala italiana e la carne di maiale irlandese.
http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=1914
DIOSSINA E TUMORI
Sunto della relazione presentata nel corso della sessione del X Congresso Nazionale AIOM
Parlare di diossina (TCDD o “diossina di Seveso”) oggi significa parlare di un inquinante che è diventato ormai il simbolo dell’inquinamento del nostro pianeta e dalla cui contaminazione nessuno può ritenersi esente (1). Un editoriale recentemente comparso su Nature (2), riferito a nuovi meccanismi d’azione della TCDD indipendenti dal legame con il recettore AhR e che comportano la formazione di enzimi atipici, alteranti la fisiologica degradazione dei recettori steroidei, conclude con questa frase : “il nostro eco sistema è ormai un esperimento chimico-biologico su larga scala, in cui siamo contemporaneamente coloro che sperimentano e coloro che lo subiscono, speriamo che tutto vada a buon fine, ma solo il tempo lo dirà”. Un primo fondamentale conc etto è quindi che, di fronte ad una contaminazione di cui nessuno può ipotizzare compiutamente effetti e conseguenze, dovrebbe essere assunto un atteggiamento di massima precauzione, evitando il più possibile l’immissione nell’ambiente di inquinanti pericolosissimi e persistenti quali la diossina. D’altra parte di fronte alla crescente incidenza di patologie cronico/degenerative che comportano enormi costi sociali, umani ed economici anche di recente è stata ribadita l’importanza di un approccio “sistemico” alla salute umana, che non può più contemplare solo il versante terapeutico ma deve riscoprire il ruolo della Prevenzione Primaria. (3). Diossina: caratteristiche, tossicità, meccanismi d’azione e fonti. La tossicità della diossina (TCDD) e dei suoi congeneri è correlata al livello di affinità per il recettore AhR (aryl-idrocarbon receptor) e per quanto la letteratura sulla TCDD e soprattutto sulle funzioni del recettore AhR sia crescente (4), ancora oggi si è alla ricerca dei fisiologici ligandi dell’AhR (5). L’AhR è ampiamente conservato nella filogenesi ed ha certamente un ruolo determinante nell’ontogenesi come studi su animali transgenici hanno dimostrato; in particolare l’ AhR sembra avere un ruolo chiave per il normale sviluppo dei sistemi immunitario, vascolare, emopoietico, endocrino ed è coinvolto nelle più disparate funzioni cellulari (proliferazione, differenziazione, apoptosi) fino alla regolazione del ritmo circadiano. Ma non essendo ancor oggi del tutto noti i fisiologici ligandi e quindi le funzioni esplicate, non è
possibile conoscere compiutamente le alterazioni provocate da molecole agoniste, quali la TCDD. A maggior ragione inoltre un atteggiamento prudenziale dovrebbe essere dettato dalle caratteristiche di questa molecola e dei suoi congeneri: persistenza (emivita della TCDD nell’ uomo da 7 a 11 anni, nel sottosuolo fino a 100 anni), assunzione per via alimentare, bioaccumulo, biomagnificazione ed eliminazione attraverso il latte materno. Dai dati di letteratura la contaminazione da parte di diossina e similari nel latte materno varia dai 3.2 ai 15.2 pg/g di grasso ed in un recente campione di latte di donna bresciana, al 3° mese di allattamento, sono stati ritrovati ben 30 pg/g di grasso. Giova ricordare che la normativa in ambito alimentare su queste molecole per prodotti lattiero-caseari prevede un massimo di 3 pg/g. di grasso
(6). Nel 1997 la TCDD è stata classificata dalla IARC come cancerogeno certo per l’ uomo (1A), ad azione multiorgano e rientra inoltre fra i 12 POP’s ( persistent organic pollutant’s) di cui nel 2001 è stato vietato produzione, uso e rilascio dalla conferenza di Stoccolma, sottoscritta da 120 paesi fra cui l’ Italia. Le principali fonti di produzione di queste molecole sono i processi di combustione a determinate T ed in presenza Cloro; secondo l’ultima edizione dell’inventario europeo delle diossine (7) per l’Italia essi sono rappresentati in ordine decrescente da: combustione rifiuti (64.4%), acciaierie, incendi e traffico stradale (1.1%). Dal punto di vista tossicologico la TCDD rientra fra gli “endocrine disruptor” e le molteplici azioni sulla salute umana di questi
agenti sono state anche di recente passate in rassegna (1, 8). Inoltre si stanno accumulando sempre più evidenze sulla possibilità di un danno trans-generazionale di questi agenti (9, 10). Di recente ciò è stato confermato anche sull’uomo con i danni tiroidei nei bambini nati nella popolazione esposta a TCDD per l’incidente di Seveso (11).
Un secondo concetto, altrettanto importante, è che di fronte a molecole come la TCDD, la cui tossicità –ricordiamo-si misura in miliardesimi di milligrammi (picogrammi), non possiamo comunque pensare che valga ancora quanto affermato da Parcelso e cioè che “la dose fa il veleno”; in questo caso infatti, come sempre più sta emergendo dalla letteratura internazionale (12, 13, 14), non è la dose, ma il momento in cui la sostanza agisce che ne determina gli effetti ed il periodo dello sviluppo fetale e della prima fase della vita extra uterina appaiono cruciali per determinare lo stato complessivo di salute da adulti e non solo per quanto riguarda la cancerogenesi (15) . Diossina: cancerogenicità Dal punto di vista cancerogeno la diossina non è un mutageno ( 16) ma agisce come promotore o, meglio ancora, il suo meccanismo di azione è correlato a modificazioni dell’assetto epigenetico, modificazioni che assumono un ruolo di sempre maggior rilievo nel processo della cancerogenesi (17). Evidenze di laboratorio su cavie hanno dimostrato ad esempio come l’esposizione in
determinate “finestre espositive” (15° giorno dal concepimento) di cavie a TCDD e l’ esposizione a cancerogeno certo (dimetil dibenzo antracene DMBA) al 50° giorno dalla nascita, abbia comportato un numero nettamente più elevato di tumori mammari rispetto al gruppo esposto al solo cancerogeno certo dopo la nascita (18). Questi lavori, come numerosi altri (19, 20) aprono pertanto scenari assolutamente nuovi rispetto a neoplasie in netto aumento come i tumori mammari e mettono in discussione la visione stessa della cancerogenesi. Questa potrebbe non essere più vista come il risultato di una mutazione somatica (SMT), con l’acquisizione di vantaggi del clone neoplastico, attraverso step successivi, ma come il risultato di una alterata programmazione
tissutale (TOFT) che avverrebbe nel corso della vita fetale o comunque nel corso di determinate “finestre espositive” (21) . Per tornare alle evidenze epidemiologiche, è stata indagata (22). l’insorgenza di cancro mammario nella popolazione femminile di età inferiore a 40 anni al momento dell’incidente di Seveso, dosando la TCDD a livello ematico e si è evidenziato come la comparsa di cancro mammario sia correlata all’incremento di TCDD nel sangue. Ancora un'altra azione della diossina è la sua
associazione con la traslocazione 14;18,. La traslocazione (14;18) rappresenta un evento cruciale nella linfomagenesi e la si ritrova in oltre il 70% dei linfomi NH centrofollicolari e con minor frequenza in altri istotipi. Essa, comunque, non può ritenersi patognomonica di malattia, in quanto presente anche nei linfociti circolanti di individui in buona salute. Proprio da studi su popolazione in apparente buona salute esposta all’incidente di Seveso e su cui è stato effettuato il dosaggio ematico di TCDD, risulta che, mentre la prevalenza di individui portatori di linfociti con la traslocazione in oggetto è la medesima indipendentemente dal livello di TCDD presente nel sangue, la frequenza di linfociti “traslocati” circolanti è quasi 10 volte più alta nel gruppo con maggior dosaggio di TCDD , quasi che la maggior presenza di diossina comportasse
una sorta di “facilitazione” all’ espansione del clone traslocato (23). La correlazione fra esposizione a TCDD e patologie emolinfopoietiche è ben documentata dai dati
recentemente pubblicati sulla mortalità a 25 anni dall’ incidente di Seveso (24): il Rischio Relativo di morte per patologie del sistema emolinfopoietico è infatti a distanza di 20 o più anni dall’ incidente nell’ area più inquinata ( zona A) pari a 5.38 (CI 95% 2-14.49).
Le patologie più coinvolte, in modo statisticamente significativo, sono: LNH (RR= 3.35) Mieloma Multiplo (RR=4.34) , Leucemie acute (RR=1.73). Non va dimenticato inoltre che anche il RR di morte per tutti i tumori è risultato nella popolazione della zona A statisticamente significativo e pari a 1.65 e ben sappiamo che la mortalità è un indicatore molto approssimativo dello stato di salute complessivo di una popolazione.
Se questi sono i risultati di un’esposizione elevata e concentrata nel tempo, quale quella che si è registrata per Seveso, non possiamo però trascurare il rischio correlato ad esposizioni relativamente basse ma prolungate nel tempo a diossine emesse da impianti di incenerimento. I dati epidemiologici non mancano ed in particolare si documenta l’associazione con linfomi Non Hodgkin (25-28) con Rischio Relativo per incidenza fino a 2.3 (25-26) e con tasso standardizzato di mortalità (SMR) variabile da 111 a 184.2 (27-28) ). Oltre ai linfomi NH vanno ricordati anche i sarcomi che vengono ritenuti patologie “sentinella” del multiforme inquinamento prodotto da
impianti di incenerimento e sono stati correlati in particolare all’esposizione a diossine (29, 30). Di grandissimo interesse, a questo proposito, risulta il recente studio (31) sui sarcomi in provincia di Venezia che ha dimostrato un rischio di sviluppare la malattia 3.3 volte più alto fra i soggetti con più lungo periodo e più alto livello di esposizione ed ha evidenziato inoltre come il massimo rischio sia correlato, in ordine decrescente, alle emissioni provenienti rispettivamente da rifiuti urbani, ospedalieri ed industriali.
Inoltre, il 2 aprile 2008 (32) sono stati resi noti i risultati della ricerca condotta da La Veille Sanitarie in Francia nella popolazione adulta residente in prossimità di impianti di
incenerimento. I risultati preliminari erano stati presentati nel novembre 2006 ed avevano riguardato 135.567 casi di cancro insorti nel periodo 1990-1999 su una popolazione residente in prossimità di 16 inceneritori di rifiuti urbani attivi tra il 1972 ed il 1990. Lo studio aveva considerato l’esposizione a diossine valutate in diversi percentili ed i risultati preliminari, si sono ulteriormente rafforzate davanti a quelli conteggiati a marzo 2008 e non ancora definitivi. Si evidenziano infatti i seguenti incrementi: sarcomi: 22%, linfomi non Hodgkin: 12% in entrambi i sessi 18% nelle femmine, cancro al fegato: 16%, mieloma multiplo: 16% in entrambi sessi e 23% nei maschi e tutti i cancri nelle donne: 6%. Ricordiamo che anche lo studio condotto sulla popolazione di un quartiere di Forlì (Coriano) (33) esposta a due impianti di incenerimento (rifiuti urbani e ospedalieri) aveva evidenziato gravi danni per la salute specie nel sesso femminile con aumento statisticamente significativo del rischio di morte per tutte le
cause e soprattutto per tutti i tumori, rischio crescente e coerente con il crescere dei livelli esposizione a metalli pesanti: dal 17% al 26% al 54% (25). In particolare è risultato aumentato e statisticamente significativo il rischio di morte per cancro alla mammella (RR=2.16) , al colon (RR=2.47) , allo stomaco (RR=2.56).
Infine degni di nota sono gli studi di Knox in Gran Bretagna che anche di recente (34) ha
confermato che il più importante fattore di rischio di morte per cancro in età infantile è
rappresentato dalla prossimità dell’abitazione a fonti emissive di agenti quali : particolato, IPA, benzene, diossine ed altro. In definitiva, la diossina è un cancerogeno IA IARC multiorgano, non mutageno, persistente con azione di promotore che agisce con verosimili meccanismi epigenetici che aprono la strada a traslocazioni e risulta convolta in neoplasie la cui incidenza sta drammaticamente aumentando quali il cancro alla mammella ed i linfomi. A fronte di dati epidemiologici inquietanti che vedono in Italia un incremento complessivo di incidenza di cancro nelle donne, indipendentemente dall’ età dell’1% annuo (35) e di cancro nell’ infanzia del 2% annuo (36), esattamente doppio di quanto si registra in Europa (37), ci vengono in mente le parole di A. Einstein: “un uomo intelligente risolve un problema, un uomo saggio lo evita” e queste parole ci sembrano particolarmente azzeccate se pensiamo a ciò che comporta la crescente pratica dell’incenerimento dei rifiuti. E’ stato calcolato che con le
previsioni di incenerimento previste complessivamente in Europa (38) si andranno ad
immettere, utilizzando le migliori tecnologie disponibili (BAT) e nel rispetto dei limiti di legge, quantità assolutamente non trascurabili di inquinanti: ben 500 gr ad es. di diossina e composti dioxin like. Si pensi che solo in Emilia Romagna, situata all’ interno della Pianura Padana, in una delle 5 aree più inquinate del pianeta ed in cui si registra la più alta incidenza di cancro nelle donne, dalle circa 480.000 ton/anno attualmente combuste si andrà ad incenerire oltre un milione di ton/anno di rifiuti.
Dal momento che ben altre soluzioni, ben più rispettose per l’ambiente e la salute, sono
disponibili per lo smaltimento dei materiali post-consumo, perseverare sulla strada dell’
incenerimento appare sempre più una follia. Non a caso le parole con cui Lorenzo Tomatis esordì nel corso di una audizione pubblica al Comune di Forlì sulla questione dell’
incenerimento dei rifiuti furono:“ le generazioni a venire non ci perdoneranno i danni che noi stiamo loro facendo”.
Note:
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3) J. M. Golk The forest for the trees: a systemic approach to human health research Envir.
Health Persp 115: 1261-1263 (2007)
4) A. B Okey An aryl hydrocarbon receptor odyssey to the shores of toxicology: the Deichmann
lecture, international congress of toxicology-XI
Tox. Sciences 98(1) , 5-38 (2007)
5) L. P. Nguyen The search for endogenous activators of the aryl hydrocarbon receptor CHEM.
RES.TOXICOL.(2008) 21, 102-116
6) L. T. Baldassarri PCDD/F and PCB in human serum of differently exposed population of an
italian city Chemosphere 73 (2008) 5228-34
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N.Y. Acad. Sci. (2006) Sep, 1076: 228-38
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Persp(2007) 115: 1264-1270
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17) C. Sawan Epigenetic drivers and genetic passengers on the road to cancer Mutation Research
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menageres http://www.cniid.org/espace_mailing/cp_2008 0402.htm.
33) Report finale Progetto Europeo “Enhance Health” Interreg IIIC East Program
www.arpa.emr.it/moniter
34) Knox EG Childhood cancers and atmosferic carcinogens Jour. of Epidemiology and
Community Health (2005); 59: 101-105
35) I tumori nelle donne italiane Rapporto AIRTUM (2008)
36) I tumori infantili in Italia 1988-2002 Rapporto AIRTUM (2008)
37) S. Foucher Geographic patterns and time trends of cancer incidence and survival among
children and adolescents in Europe since the 1970( the ACCIS project): an epidemiological study- (
The Lancet (2004);364:2097-105)
38) M. Bolognini Critiche a documento OMS E&P anno 32 (2) Marzo-Aprile 2008 pag. 79
http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=1915
Il rapporto ha preso in considerazione oltre 7.000 campioni raccolti in 21 Paesi europei.
BRUXELLES (Reuters) - Livelli illegali di diossina, sostanza cancerogena, sono stati riscontrati nell'8% di campioni di alimenti e mangimi prelevati in Europa tra il 1999 e il 2008. Lo ha annunciato oggi l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
Il fegato di animali e pesci ha i livelli più alti di diossina riscontrati negli alimenti, mentre l'olio di pesce mostra i livelli più alti tra i mangimi animali, ha detto l'Efsa, che ha sede in Italia. Il logo dell Efsa
"L'esposizione per lunghi periodi ad alti livelli di diossine è stata dimostrata la causa di una serie di effetti, tra cui il cancro", ha detto l'Efsa.
"La loro persistenza ed il fatto che si accumulino nella catena alimentare, particolarmente nel grasso animale, continua pertanto a causare preoccupazioni sulla sicurezza", ha aggiunto.
Il rapporto ha preso in considerazione oltre 7.000 campioni raccolti in 21 Paesi europei.
Gli alti livelli illegali di diossina nei campioni sono risultati in campioni in parte prelevati "durante specifici episodi di contaminazione", ha detto l'Efsa.
La mancanza di informazione su quali di questi campioni provengano da test mirati e quali da test casuali rende difficile individuare una tendenza specifica nei livelli di diossina in cibi e mangimi, dice l'Efsa.
Le diossine sono sostanze tossiche provocate dal procedimento di combustione, ad esempio inceneritori o incendi di foreste, e in alcuni processi industriali. Trasportate dall'aria, le diossine si depositano su piante, suoli ed acque ed entra nella catena alimentare quando sono ingerite da bestiame o pesce.
Negli ultimi anni le preoccupazioni per la contaminazione da diossina hanno compreso anche la mozzarella di bufala italiana e la carne di maiale irlandese.
http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=1914
DIOSSINA E TUMORI
Sunto della relazione presentata nel corso della sessione del X Congresso Nazionale AIOM
Parlare di diossina (TCDD o “diossina di Seveso”) oggi significa parlare di un inquinante che è diventato ormai il simbolo dell’inquinamento del nostro pianeta e dalla cui contaminazione nessuno può ritenersi esente (1). Un editoriale recentemente comparso su Nature (2), riferito a nuovi meccanismi d’azione della TCDD indipendenti dal legame con il recettore AhR e che comportano la formazione di enzimi atipici, alteranti la fisiologica degradazione dei recettori steroidei, conclude con questa frase : “il nostro eco sistema è ormai un esperimento chimico-biologico su larga scala, in cui siamo contemporaneamente coloro che sperimentano e coloro che lo subiscono, speriamo che tutto vada a buon fine, ma solo il tempo lo dirà”. Un primo fondamentale conc etto è quindi che, di fronte ad una contaminazione di cui nessuno può ipotizzare compiutamente effetti e conseguenze, dovrebbe essere assunto un atteggiamento di massima precauzione, evitando il più possibile l’immissione nell’ambiente di inquinanti pericolosissimi e persistenti quali la diossina. D’altra parte di fronte alla crescente incidenza di patologie cronico/degenerative che comportano enormi costi sociali, umani ed economici anche di recente è stata ribadita l’importanza di un approccio “sistemico” alla salute umana, che non può più contemplare solo il versante terapeutico ma deve riscoprire il ruolo della Prevenzione Primaria. (3). Diossina: caratteristiche, tossicità, meccanismi d’azione e fonti. La tossicità della diossina (TCDD) e dei suoi congeneri è correlata al livello di affinità per il recettore AhR (aryl-idrocarbon receptor) e per quanto la letteratura sulla TCDD e soprattutto sulle funzioni del recettore AhR sia crescente (4), ancora oggi si è alla ricerca dei fisiologici ligandi dell’AhR (5). L’AhR è ampiamente conservato nella filogenesi ed ha certamente un ruolo determinante nell’ontogenesi come studi su animali transgenici hanno dimostrato; in particolare l’ AhR sembra avere un ruolo chiave per il normale sviluppo dei sistemi immunitario, vascolare, emopoietico, endocrino ed è coinvolto nelle più disparate funzioni cellulari (proliferazione, differenziazione, apoptosi) fino alla regolazione del ritmo circadiano. Ma non essendo ancor oggi del tutto noti i fisiologici ligandi e quindi le funzioni esplicate, non è
possibile conoscere compiutamente le alterazioni provocate da molecole agoniste, quali la TCDD. A maggior ragione inoltre un atteggiamento prudenziale dovrebbe essere dettato dalle caratteristiche di questa molecola e dei suoi congeneri: persistenza (emivita della TCDD nell’ uomo da 7 a 11 anni, nel sottosuolo fino a 100 anni), assunzione per via alimentare, bioaccumulo, biomagnificazione ed eliminazione attraverso il latte materno. Dai dati di letteratura la contaminazione da parte di diossina e similari nel latte materno varia dai 3.2 ai 15.2 pg/g di grasso ed in un recente campione di latte di donna bresciana, al 3° mese di allattamento, sono stati ritrovati ben 30 pg/g di grasso. Giova ricordare che la normativa in ambito alimentare su queste molecole per prodotti lattiero-caseari prevede un massimo di 3 pg/g. di grasso
(6). Nel 1997 la TCDD è stata classificata dalla IARC come cancerogeno certo per l’ uomo (1A), ad azione multiorgano e rientra inoltre fra i 12 POP’s ( persistent organic pollutant’s) di cui nel 2001 è stato vietato produzione, uso e rilascio dalla conferenza di Stoccolma, sottoscritta da 120 paesi fra cui l’ Italia. Le principali fonti di produzione di queste molecole sono i processi di combustione a determinate T ed in presenza Cloro; secondo l’ultima edizione dell’inventario europeo delle diossine (7) per l’Italia essi sono rappresentati in ordine decrescente da: combustione rifiuti (64.4%), acciaierie, incendi e traffico stradale (1.1%). Dal punto di vista tossicologico la TCDD rientra fra gli “endocrine disruptor” e le molteplici azioni sulla salute umana di questi
agenti sono state anche di recente passate in rassegna (1, 8). Inoltre si stanno accumulando sempre più evidenze sulla possibilità di un danno trans-generazionale di questi agenti (9, 10). Di recente ciò è stato confermato anche sull’uomo con i danni tiroidei nei bambini nati nella popolazione esposta a TCDD per l’incidente di Seveso (11).
Un secondo concetto, altrettanto importante, è che di fronte a molecole come la TCDD, la cui tossicità –ricordiamo-si misura in miliardesimi di milligrammi (picogrammi), non possiamo comunque pensare che valga ancora quanto affermato da Parcelso e cioè che “la dose fa il veleno”; in questo caso infatti, come sempre più sta emergendo dalla letteratura internazionale (12, 13, 14), non è la dose, ma il momento in cui la sostanza agisce che ne determina gli effetti ed il periodo dello sviluppo fetale e della prima fase della vita extra uterina appaiono cruciali per determinare lo stato complessivo di salute da adulti e non solo per quanto riguarda la cancerogenesi (15) . Diossina: cancerogenicità Dal punto di vista cancerogeno la diossina non è un mutageno ( 16) ma agisce come promotore o, meglio ancora, il suo meccanismo di azione è correlato a modificazioni dell’assetto epigenetico, modificazioni che assumono un ruolo di sempre maggior rilievo nel processo della cancerogenesi (17). Evidenze di laboratorio su cavie hanno dimostrato ad esempio come l’esposizione in
determinate “finestre espositive” (15° giorno dal concepimento) di cavie a TCDD e l’ esposizione a cancerogeno certo (dimetil dibenzo antracene DMBA) al 50° giorno dalla nascita, abbia comportato un numero nettamente più elevato di tumori mammari rispetto al gruppo esposto al solo cancerogeno certo dopo la nascita (18). Questi lavori, come numerosi altri (19, 20) aprono pertanto scenari assolutamente nuovi rispetto a neoplasie in netto aumento come i tumori mammari e mettono in discussione la visione stessa della cancerogenesi. Questa potrebbe non essere più vista come il risultato di una mutazione somatica (SMT), con l’acquisizione di vantaggi del clone neoplastico, attraverso step successivi, ma come il risultato di una alterata programmazione
tissutale (TOFT) che avverrebbe nel corso della vita fetale o comunque nel corso di determinate “finestre espositive” (21) . Per tornare alle evidenze epidemiologiche, è stata indagata (22). l’insorgenza di cancro mammario nella popolazione femminile di età inferiore a 40 anni al momento dell’incidente di Seveso, dosando la TCDD a livello ematico e si è evidenziato come la comparsa di cancro mammario sia correlata all’incremento di TCDD nel sangue. Ancora un'altra azione della diossina è la sua
associazione con la traslocazione 14;18,. La traslocazione (14;18) rappresenta un evento cruciale nella linfomagenesi e la si ritrova in oltre il 70% dei linfomi NH centrofollicolari e con minor frequenza in altri istotipi. Essa, comunque, non può ritenersi patognomonica di malattia, in quanto presente anche nei linfociti circolanti di individui in buona salute. Proprio da studi su popolazione in apparente buona salute esposta all’incidente di Seveso e su cui è stato effettuato il dosaggio ematico di TCDD, risulta che, mentre la prevalenza di individui portatori di linfociti con la traslocazione in oggetto è la medesima indipendentemente dal livello di TCDD presente nel sangue, la frequenza di linfociti “traslocati” circolanti è quasi 10 volte più alta nel gruppo con maggior dosaggio di TCDD , quasi che la maggior presenza di diossina comportasse
una sorta di “facilitazione” all’ espansione del clone traslocato (23). La correlazione fra esposizione a TCDD e patologie emolinfopoietiche è ben documentata dai dati
recentemente pubblicati sulla mortalità a 25 anni dall’ incidente di Seveso (24): il Rischio Relativo di morte per patologie del sistema emolinfopoietico è infatti a distanza di 20 o più anni dall’ incidente nell’ area più inquinata ( zona A) pari a 5.38 (CI 95% 2-14.49).
Le patologie più coinvolte, in modo statisticamente significativo, sono: LNH (RR= 3.35) Mieloma Multiplo (RR=4.34) , Leucemie acute (RR=1.73). Non va dimenticato inoltre che anche il RR di morte per tutti i tumori è risultato nella popolazione della zona A statisticamente significativo e pari a 1.65 e ben sappiamo che la mortalità è un indicatore molto approssimativo dello stato di salute complessivo di una popolazione.
Se questi sono i risultati di un’esposizione elevata e concentrata nel tempo, quale quella che si è registrata per Seveso, non possiamo però trascurare il rischio correlato ad esposizioni relativamente basse ma prolungate nel tempo a diossine emesse da impianti di incenerimento. I dati epidemiologici non mancano ed in particolare si documenta l’associazione con linfomi Non Hodgkin (25-28) con Rischio Relativo per incidenza fino a 2.3 (25-26) e con tasso standardizzato di mortalità (SMR) variabile da 111 a 184.2 (27-28) ). Oltre ai linfomi NH vanno ricordati anche i sarcomi che vengono ritenuti patologie “sentinella” del multiforme inquinamento prodotto da
impianti di incenerimento e sono stati correlati in particolare all’esposizione a diossine (29, 30). Di grandissimo interesse, a questo proposito, risulta il recente studio (31) sui sarcomi in provincia di Venezia che ha dimostrato un rischio di sviluppare la malattia 3.3 volte più alto fra i soggetti con più lungo periodo e più alto livello di esposizione ed ha evidenziato inoltre come il massimo rischio sia correlato, in ordine decrescente, alle emissioni provenienti rispettivamente da rifiuti urbani, ospedalieri ed industriali.
Inoltre, il 2 aprile 2008 (32) sono stati resi noti i risultati della ricerca condotta da La Veille Sanitarie in Francia nella popolazione adulta residente in prossimità di impianti di
incenerimento. I risultati preliminari erano stati presentati nel novembre 2006 ed avevano riguardato 135.567 casi di cancro insorti nel periodo 1990-1999 su una popolazione residente in prossimità di 16 inceneritori di rifiuti urbani attivi tra il 1972 ed il 1990. Lo studio aveva considerato l’esposizione a diossine valutate in diversi percentili ed i risultati preliminari, si sono ulteriormente rafforzate davanti a quelli conteggiati a marzo 2008 e non ancora definitivi. Si evidenziano infatti i seguenti incrementi: sarcomi: 22%, linfomi non Hodgkin: 12% in entrambi i sessi 18% nelle femmine, cancro al fegato: 16%, mieloma multiplo: 16% in entrambi sessi e 23% nei maschi e tutti i cancri nelle donne: 6%. Ricordiamo che anche lo studio condotto sulla popolazione di un quartiere di Forlì (Coriano) (33) esposta a due impianti di incenerimento (rifiuti urbani e ospedalieri) aveva evidenziato gravi danni per la salute specie nel sesso femminile con aumento statisticamente significativo del rischio di morte per tutte le
cause e soprattutto per tutti i tumori, rischio crescente e coerente con il crescere dei livelli esposizione a metalli pesanti: dal 17% al 26% al 54% (25). In particolare è risultato aumentato e statisticamente significativo il rischio di morte per cancro alla mammella (RR=2.16) , al colon (RR=2.47) , allo stomaco (RR=2.56).
Infine degni di nota sono gli studi di Knox in Gran Bretagna che anche di recente (34) ha
confermato che il più importante fattore di rischio di morte per cancro in età infantile è
rappresentato dalla prossimità dell’abitazione a fonti emissive di agenti quali : particolato, IPA, benzene, diossine ed altro. In definitiva, la diossina è un cancerogeno IA IARC multiorgano, non mutageno, persistente con azione di promotore che agisce con verosimili meccanismi epigenetici che aprono la strada a traslocazioni e risulta convolta in neoplasie la cui incidenza sta drammaticamente aumentando quali il cancro alla mammella ed i linfomi. A fronte di dati epidemiologici inquietanti che vedono in Italia un incremento complessivo di incidenza di cancro nelle donne, indipendentemente dall’ età dell’1% annuo (35) e di cancro nell’ infanzia del 2% annuo (36), esattamente doppio di quanto si registra in Europa (37), ci vengono in mente le parole di A. Einstein: “un uomo intelligente risolve un problema, un uomo saggio lo evita” e queste parole ci sembrano particolarmente azzeccate se pensiamo a ciò che comporta la crescente pratica dell’incenerimento dei rifiuti. E’ stato calcolato che con le
previsioni di incenerimento previste complessivamente in Europa (38) si andranno ad
immettere, utilizzando le migliori tecnologie disponibili (BAT) e nel rispetto dei limiti di legge, quantità assolutamente non trascurabili di inquinanti: ben 500 gr ad es. di diossina e composti dioxin like. Si pensi che solo in Emilia Romagna, situata all’ interno della Pianura Padana, in una delle 5 aree più inquinate del pianeta ed in cui si registra la più alta incidenza di cancro nelle donne, dalle circa 480.000 ton/anno attualmente combuste si andrà ad incenerire oltre un milione di ton/anno di rifiuti.
Dal momento che ben altre soluzioni, ben più rispettose per l’ambiente e la salute, sono
disponibili per lo smaltimento dei materiali post-consumo, perseverare sulla strada dell’
incenerimento appare sempre più una follia. Non a caso le parole con cui Lorenzo Tomatis esordì nel corso di una audizione pubblica al Comune di Forlì sulla questione dell’
incenerimento dei rifiuti furono:“ le generazioni a venire non ci perdoneranno i danni che noi stiamo loro facendo”.
Note:
1) A. Schecter et al. Dioxin : an Overview Enivironmental Research 101 (2006) 419-428
2) J. W. Harper A degrading solution to pollution Nature 446 29 March (2007)
3) J. M. Golk The forest for the trees: a systemic approach to human health research Envir.
Health Persp 115: 1261-1263 (2007)
4) A. B Okey An aryl hydrocarbon receptor odyssey to the shores of toxicology: the Deichmann
lecture, international congress of toxicology-XI
Tox. Sciences 98(1) , 5-38 (2007)
5) L. P. Nguyen The search for endogenous activators of the aryl hydrocarbon receptor CHEM.
RES.TOXICOL.(2008) 21, 102-116
6) L. T. Baldassarri PCDD/F and PCB in human serum of differently exposed population of an
italian city Chemosphere 73 (2008) 5228-34
7) http://ec.europa.eu/environment/dioxin/pdf/stage2/volume_3.pdf
8) M.S. Wolff Endocrine disruptors: challenges for environmental research in the 21st century Ann.
N.Y. Acad. Sci. (2006) Sep, 1076: 228-38
9) M. K Skinner Endocrine disruptor and epigenetic transgenerational disease etiology Pediatric
Research (2007) 61; 1-2
10) T. Nomura Transgenerational effects from exposure to environmental toxic substances Mutat.
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12) P.D. Gluckman Effect in utero and early – life conditions on adult health and disease
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13) L.S Birnbaum Cancer and developmental exposure to endocrine disruptor Envir Health
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14) M. Soffritti Consequences of exposure to carcinogens beginning during developmental life
Basic&Clinical Pharmacology&Toxicology (2008) 102; 118-124
15) T. M. Edwards Environmental exposure and gene regulation in disease etiology Envir Health
Persp(2007) 115: 1264-1270
16) D. Belpomme The multitude and diversity of environmental carcinogens Environmental
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17) C. Sawan Epigenetic drivers and genetic passengers on the road to cancer Mutation Research
(2008) 642; 1-13
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19) J.G. Brody Environmental Pollutants and breast cancer Cancer Supplement June 15, (2007) vol
109 number 12
20) A.M. Soto Does breast cancer start in the womb? Basic&Clinical Pharmacology&Toxicology
(2008) 102; 125-133
21) C. Sonnenschein Theories of carcinogenesis : an emerging perspective Seminars in Cancer
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22) M. Warmer Serum concentrations and breast cancer risk in the Seveso Women’s health study
Environ Health Perspec. (2002) vol 110 n7
23) A. Baccarelli T(14;18) in lymphocytes of healthy dioxin-exposed individuals from Seveso, Italy
Carcinogenesis vol 27 no 10(2006) 2001-07
24) D. Consonni Mortality in a population exposed to dioxin after the Seveso , Italy, accident in
1976 : 25 years of follow-up Am. J. Epidemiol. (2008); 167: 847-858
25) Floret N Dioxin emissions from a solid waste incinerator and risk of non Hodgkin lymphoma-
Epidemiology (2003);14( 4):392-98
26 ) Floret N. A municipal solid waste incinerator as the single dominant point source of PCDD/Fs
in an ara of increased non –Hodgkin’s lymphoma incidence Chemosphere (2007); 8: 1419-262)
27) Biggeri A. Mortality for non Hodgkin lymphoma and soft-tissue sarcoma in the surrounding
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(2005); 29: 156-9
27) Minichilli F. A study on mortality around six municipal solid wastelandfills in Tuscany Region
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28) Bianchi F. Mortalità for non Hodgkin lymphoma in the period 1981-2000 in 25 Italian
municipalities with urban solid waste incinerators Epidemiol Prev (2006) ;30:80-1.
29) Viel JF. Soft-tissue sarcoma and Non Hodgkin’s Lymphoma clusters around a municipal solid
waste incinerator with high dioxin emission levels Am. J Epidemiol. 2000; 152:13-9.
30) Comba P. Risk of soft tissue sarcomas and residence in the neighbourghood of an incinerator
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31) Zambon,P. Sarcoma risk and dioxin emissions from incinerators and industrial plants: a
population based case-control study (Italy) Environmental Health (2007); 16;6:19
32) Fabre P. Etude d’incidence des cancers a proximitè des usines d’incineration d’ ordures
menageres http://www.cniid.org/espace_mailing/cp_2008 0402.htm.
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36) I tumori infantili in Italia 1988-2002 Rapporto AIRTUM (2008)
37) S. Foucher Geographic patterns and time trends of cancer incidence and survival among
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38) M. Bolognini Critiche a documento OMS E&P anno 32 (2) Marzo-Aprile 2008 pag. 79
http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=1915
non sapevo l'Italia fosse così corrotta
CANNES
"Tutto chiaro... No, è confuso"
lo sguardo degli altri sull'Aquila
I commenti dei corrispondenti dei giornali stranieri all'uscita dalla proiezione del film della Guzzanti
di MARIA PIA FUSCO
CANNES - La proiezione per la stampa di Draquila è affollata, la prima parte del film suscita parecchie risate, al dialogo tra Berlusconi e Bush sono in molti a battere le mani. La seconda parte è seguita con un silenzio attento, alla fine l'applauso. Applausi che si ripetono per quasi cinque minuti alla proiezione serale per il pubblico. All'uscita i commenti dei giornalisti sono per la maggior parte positivi, alcuni entusiasti. I più incuriositi dal film della Guzzanti sono soprattutto i giornalisti e i critici cinematografici delle testate straniere. Come quello di Bruno Icher di Libération, che trova il film "molto riuscito, è pedagogico anche per chi non conosce bene la realtà politica italiana. L'elemento meno interessante per me è quello dei rapporti sessuali del premier, sono fatti privati, ma la costruzione è intelligente, la Guzzanti è tornata alla parte pubblica al momento giusto".
Jean Roy di L'Humanité, che ama e frequenta l'Italia da sempre, ironizza: "Nel film ci sono discorsi politici molto simpatici! Ammiro la Guzzanti, i suoi interrogativi sono giusti ed ha anche coraggio, non credo sia facile fare un film così nell'Italia di oggi. Secondo me il ministro Bondi ha fatto bene a non venire: ci ha fatto capire chi è e per chi lavora. Meriterebbe un premio alla stupidità con un grado di "c"" e spiega che "c" sta per "connerie". L'entusiasmo è massimo per il corrispondente di Hollywood Reporter, il cui l'articolo comincia in italiano: "Viva Sabina Guzzanti!", perché "ora che gli autori di satira e (alcuni) cineasti si sono fatti avanti per riempire il vuoto lasciato dai giornalisti in Italia, dove i media sono per la maggior parte nella mani del presidente Silvio Berlusconi".
Qualche riserva c'è. "Per un outsider che non conosce la politica italiana non c'è chiarezza. Ci sono troppe questioni sul tappeto con il risultato di una certa confusione. E troppe domande che secondo me non trovano risposta. Se l'autrice si fosse concentrata sull'Aquila il risultato sarebbe stato più forte. Ma forse il film riflette lo stato del paese, forse in Italia la confusione è nazionale", dice Richard Mowe, corrispondente della Bbc e di The Irish Examiner.
Tra i commenti a caldo c'è anche incredulità. Per una giornalista coreana "la stessa situazione potrebbe accadere in Corea, non credevo che l'Italia fosse così corrotta". Per Defne Gorsoy, cronista di Birgun, giornale turco di sinistra, "il film spiega il mistero del voto degli italiani a Berlusconi. L'uso del terremoto è agghiacciante. Neanche in Turchia potrebbe accadere. L'unica consolazione, per me che vivo in Francia, è che c'è qualcuno peggio di Sarkozy".
(14 maggio 2010) © Riproduzione riservata
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/05/14/news/commenti_draquila-4051772/
"Tutto chiaro... No, è confuso"
lo sguardo degli altri sull'Aquila
I commenti dei corrispondenti dei giornali stranieri all'uscita dalla proiezione del film della Guzzanti
di MARIA PIA FUSCO
CANNES - La proiezione per la stampa di Draquila è affollata, la prima parte del film suscita parecchie risate, al dialogo tra Berlusconi e Bush sono in molti a battere le mani. La seconda parte è seguita con un silenzio attento, alla fine l'applauso. Applausi che si ripetono per quasi cinque minuti alla proiezione serale per il pubblico. All'uscita i commenti dei giornalisti sono per la maggior parte positivi, alcuni entusiasti. I più incuriositi dal film della Guzzanti sono soprattutto i giornalisti e i critici cinematografici delle testate straniere. Come quello di Bruno Icher di Libération, che trova il film "molto riuscito, è pedagogico anche per chi non conosce bene la realtà politica italiana. L'elemento meno interessante per me è quello dei rapporti sessuali del premier, sono fatti privati, ma la costruzione è intelligente, la Guzzanti è tornata alla parte pubblica al momento giusto".
Jean Roy di L'Humanité, che ama e frequenta l'Italia da sempre, ironizza: "Nel film ci sono discorsi politici molto simpatici! Ammiro la Guzzanti, i suoi interrogativi sono giusti ed ha anche coraggio, non credo sia facile fare un film così nell'Italia di oggi. Secondo me il ministro Bondi ha fatto bene a non venire: ci ha fatto capire chi è e per chi lavora. Meriterebbe un premio alla stupidità con un grado di "c"" e spiega che "c" sta per "connerie". L'entusiasmo è massimo per il corrispondente di Hollywood Reporter, il cui l'articolo comincia in italiano: "Viva Sabina Guzzanti!", perché "ora che gli autori di satira e (alcuni) cineasti si sono fatti avanti per riempire il vuoto lasciato dai giornalisti in Italia, dove i media sono per la maggior parte nella mani del presidente Silvio Berlusconi".
Qualche riserva c'è. "Per un outsider che non conosce la politica italiana non c'è chiarezza. Ci sono troppe questioni sul tappeto con il risultato di una certa confusione. E troppe domande che secondo me non trovano risposta. Se l'autrice si fosse concentrata sull'Aquila il risultato sarebbe stato più forte. Ma forse il film riflette lo stato del paese, forse in Italia la confusione è nazionale", dice Richard Mowe, corrispondente della Bbc e di The Irish Examiner.
Tra i commenti a caldo c'è anche incredulità. Per una giornalista coreana "la stessa situazione potrebbe accadere in Corea, non credevo che l'Italia fosse così corrotta". Per Defne Gorsoy, cronista di Birgun, giornale turco di sinistra, "il film spiega il mistero del voto degli italiani a Berlusconi. L'uso del terremoto è agghiacciante. Neanche in Turchia potrebbe accadere. L'unica consolazione, per me che vivo in Francia, è che c'è qualcuno peggio di Sarkozy".
(14 maggio 2010) © Riproduzione riservata
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/05/14/news/commenti_draquila-4051772/