AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: ufficio postale a Quartaccio
Sicuramente sarà una proposta che arriva dopo altre analoghe quella di
istituire uno sportello postale nel popoloso e importante borgo di
Quartaccio, sia per le migliaia di persone che abitano nella zona e
nelle frazioni vicine, sia per le aziende del nucleo industriale di
Mazzocchio e dintorni.
Quindi sarà già stato analizzato l’argomento e inviata la richiesta al
competente ufficio provinciale di Latina.
Se così non fosse sarà opportuno inviare apposita istanza individuando
e mettendo a disposizione un locale idoneo, a carico del comune, nel
quale cittadini e aziende potranno effettuare pagamenti e inviare
corrispondenza.
In questo modo verrà decongestionato l’ufficio postale di Pontinia in
Piazza Indipendenza e dall’altra consentirà ai cittadini della zona di
effettuare i necessari riducendo il percorso chilometrico.
Ringraziando per l’attenzione si inviano distinti saluti.
Giorgio Libralato
Questa volta il buon Tombolillo ti darà retta? A proposito ma la rotonda a Borgo Pasubio ancora un cazzo? Fanfani
RispondiEliminaper la rotonda chiedete a quei fenomeni di an che vi prendono in giro ad ogni piè sospinto e che la davano per realizzata nel 2006..... La competenza è la loro....
RispondiEliminaGuarda non parlare male di quelli di an che sono amici del tuo caro sindaco che ci ha fatto un accordo per il centro commerciale a Mesa e altri progetti. Ma tu ovviamente su questo sorvoli e giutifiche in nome del Dio Dissesto! Gagà
RispondiEliminala vostra parte politica incapace e pasticcione può solo tentare di fare confusione inutilmente. Sono stato il primo ad essere contro il centro commerciale. E l'unico ad esporre motivi sensati da nessuno smentiti
RispondiEliminaE come mai il buon sindaco dott. Tombolillo non ha esguito i tuoi consigli? Come mai anzichè dare retta a te (onesto e capace, privo di interessi ecc ecc) ha dato retta al vice-sindaco Subiaco? Come mai????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
RispondiEliminaperchè la domanda la fate a me? mi sa che avete la solita confusione...
RispondiEliminaL facciamo a te perchè tu sei il tecnico di Tombolillo, il consigliere politico volto a salvaguardare il "bene comune"
RispondiEliminaNon mi risulta. Tecnici di fiducia sono altri io non ho incarichi
RispondiEliminaBravo Libralato sei furbo! la politica è un'arte, l'arte del dire e non dire.
RispondiEliminaKattivik
chissà perchè tante iniziative lodevoli vengono fuori solo quando le elezioni sono vicine?
RispondiEliminapoi dopo eletti un bel vaffanc... a tutti per il voto ricevuto !
vero giorgio?
E' una domanda che bisogna girare a quelli di AN (Ricordate la rotonda di Borgo Pasubio?) e ai tanti democristiani. Io non sono mai stato eletto. Chiedete a tutti quelli che dal premier in giù non hanno mantenuto quanto promesso...
RispondiEliminaè propaganda elettorale la fanno sempre dal primo giorno che sono eletti poi l'intensificano a pochi mesi dalle nuove per prendere per il culo i cittadini, e qulcuno dall'esterno-interno gli da pure una mano.
RispondiElimina6 abitanti cotarda
non per niente il premier governo solo con i sondaggi, tv e giornali che gli fanno propaganda continua anche nei finti tg
RispondiEliminaLibralato svejate Tombolillo con quelli di An c'ha fatto l'accordo, il patto della torta, un pezzo a te un pezzo a me!
RispondiEliminaKikka
altro che dissesto. questi stanno daccordo! anche a Pontinia politici di destra e politici di sinista pari sono. kikka
RispondiEliminain questi giorni chiedevo se quelli di an che fanno affermazioni di estrema ignoranza in materia di acqua pubblica ci fanno o ci sono. Secondo chi li conosce entrambe le cose. Cui va aggiunto il rosicamento per l'incapacità a relazionarsi. Voi che ne dite ci fanno o ci sono?
RispondiElimina...come dimostra la rotonda di Borgo Pasubio (io abito li). Tutti dicono che la fanno ma nessun fa nulla. solo chiacchere. kikka
RispondiEliminasempre di an stiamo parlando ....
RispondiEliminaLibralato ma tu con "la cricca" ci faresti un'accordo? e se scopri che la cricca ce l'hai in casa tua come ti comporti? nascondi sotto le coperte oppure fai pulizia? Valvo
RispondiEliminacerto che siete proprio di un livello talmente basso ....
RispondiEliminaa parlato! mano male che ci sei tu che ci elevi moralmente e spiritualmente!
RispondiEliminache squallore ....
RispondiEliminache squallore la politica Libralato....che squallore destra e sinistra a braccetto. svejate, nun dormì!
RispondiEliminaUn vitalizio per tutti i politici
RispondiEliminala proposta c'è, e va avanti...
Pensione di fine carriera non solo per i parlamentari, si costruisce una legge. Parte dal Pd ma il Pdl è d'accordo
Perché solo i parlamentari devono godere di un vitalizio? Perché un politico la cui carriera non ha bucato il diaframma comunale, deve restare - a fine mandato - senza più un euro in tasca?
Con questa preoccupazione tre deputati del Partito democratico, Maria Luisa Gnecchi, Oriano Giovannelli e Lucia Condurelli, hanno affrontato la questione della quiescenza dei politici senza altra passione che la politica. Coloro che, rimanendo esclusi dal consiglio comunale, si troverebbero a spasso, senza un soldo e uno straccio di impiego.
Finora lo Stato si sostituisce al datore di lavoro nella contribuzione previdenziale del dipendente chiamato a rappresentare i cittadini. E paga anche le spese forfettarie dei lavoratori autonomi divenuti assessori o sindaci. Ma chi non ha mai conosciuto un ufficio né una fabbrica, chi si è solo appassionato di politica, e con la politica ha campato per l'intera vita, il destino di un miserabile tramonto verso il nulla è oggi assicurato. Questa preoccupazione ha condotto i tre parlamentari, tutti residenti a nord di Roma (la Gnecchi è di Bolzano, Giovannelli di Urbino, Codurelli di Sondrio) ad avanzare la proposta di legge numero 2875/09. "Per una ragione di equità", hanno scritto nell'unico articolo del testo che sta per essere licenziato dalla commissione Lavoro.
Equità e giustizia. Dare una pensione al sindaco, all'assessore di un paese, al presidente della comunità montana, e anche al presidente della circoscrizione, raggiungerebbe il doppio obiettivo di rendere meno faticoso l'ingresso nella comunità e soprattutto dare ai colleghi che hanno avuto meno fortuna in carriera quel giusto ristoro di tanto sacrificio.
In effetti i parlamentari, con o senza lavoro, godono di un vitalizio, della pensioncina che poi diventa anche robusta, e persino di una buonuscita - quando dovessero dismettere la funzione - per reinventarsi una lavoro. La buonuscita si chima infatti "indennità di reinserimento". Clemente Mastella, per esempio, quando ha chiuso con la Camera dei deputati ha ottenuto un bonus di alcune decine di migliaia di euro per poter affrontare dignitosamente un nuovo inizio. Poi, vero, ha cambiato idea e l'anno di disoccupazione e il bonus conseguito sono serviti nella preparazione dell'unico lavoro a lui congeniale: la politica. Si è candidato e ha ottenuto un seggio all'europarlamento. Armando Cossutta oggi è uno dei tanti felici e ricchi pensionati. Ma i sindaci? E i piccoli assessori rimasti per la vita intera in un assessorato? Chi ci pensa?
Ecco, oggi sappiamo chi. Dunque, anche i politici delle categorie minori, altrimenti senza alcun altra arte, hanno diritto alla pensioncina. Contribuendo così a dare un senso previdenziale alla teoria dalemiana della superiorità dei professionisti della politica, ancorché ai rami bassi della carriera. La proposta ha fatto breccia anche nel cuore del Popolo della libertà. "Se ne può discutere", ha risposto ai colleghi l'onorevole Pelino. "Però capiamo bene come andare avanti". La Gnecchi, soddisfatta: "Garantisco un atteggiamento costruttivo del Pd". Il presidente della commissione, Silvano Moffa, ha ceduto il passo alla ragioneria generale dello Stato: "Bisogna conoscere il costo della misura". I ragionieri hanno fatto i conti, circa quaranta milioni di euro e, sommessamente, hanno avanzato un'obiezione: "forse è un privilegio".
Obiezione accantonata e percorso quasi ultimato. "Cose da non credere" ha esclamato Antonio Borghesi, deputato dell'Italia dei Valori, "è l'ultima follia della Casta".
(18 maggio 2010)
Il prosciutto è buono, da mangiare però. Non capisco gli italiani che votano in un certo modo e si foderano gli occhi
RispondiEliminaSi foderano gli occhi quando votano a livello nazionale e fanno lo stesso a livello locale. Stesso discorso, stessi sitemi, stessi ragionamenti. Tale e quale destra e sinistra!
RispondiEliminaè vero la destra locale forse è pure peggio di quella nazionale anche se è una lotta dura
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