Latina Oggi 31 gennaio 2008
DISCARICA ai Gricilli domani il summit in comune con le organizzazioni agricole e i tecnici del consorzio. Si va ridimensionando l'allarme provocato dalle notizie diffuse a mezzo tv e stampa circa la presenza di una discarica a cielo
aperto nella zona dei Gricilli. E’ di oggi la notizia che il sindaco Tombolillo ha convocato per domani ore 19 presso l'aula consiliare un summit di amministratori, tecnici e dirigenti delle organizzazioni agricole, Coldiretti, Cia e Confagricoltori
per esaminare la vicenda alla luce degli ultimi provvedimenti presi dal Comune e dal Consorzio di bonifica per ripristinare lo stato dei luoghi occupati dai materiali che tanto allarme avevano suscitato. Dopo i lavori di rimozione di quei materiali la situazione si avvia alla normalità. Lo stesso assessore all'igiene regionale Zaratti ha dichiarato che non si tratta di una discarica
ma di un piccolo deposito e assicura di aver dato disposizione all'Arpa di effettuare ulteriori controlli. Anche per il comandante
dei Carabinieri dei Nuclei Operativi Ecologici di Roma «la situazione è sottocontrollo tanto che la Procura su questo caso non ha aperto nessun fascicolo». Lo stesso Tombolillo ha assicurato che i lavori di bonifica del sito sono stati portati a termine e qest'ultimo sarà isolato mediante l'interruzione della strada di accesso e con l' abbattimento del ponte sul collettore della zona. Intanto anche l'acqua della Fontana Di Muro è stata sottoposta a ulteriori analisi per verificare la sua effettiva potabilità contrariamente a quanto sostenuto nei servizi giornalistici di questi giorni. Registriamo una dichiarazione del presidente della Rete cittadina Paolo Cima che ribadisce la buona fede della sua denuncia mirata esclusivamente a segnalare una situazione di degrado ambientale come quella dei Gricilli che tutti conoscevano ma che nessuno provvedeva a risolvere. Non siamo stati noi aggiunge, Cima, a diffondere la notizia a livello nazionale perchè a noi interessa più che mai che Pontinia non subisca effetti negativi per la propria economia. Per tanto parteciperemo domani sera all'incontro in Comune per chiarire definitivamente
la nostra posizione.
Antonella Subiaco
Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
giovedì 31 gennaio 2008
corte dei conti tutti assolti
E' arrivata la sentenza della corte dei conti che vedeva imputati i componenti dell'amministrazione Tombolillo nel periodo 1998/2003 anche legata alla gestione Trasco. La sentenza è favorevole con l'assoluzione degli imputati.
Porgo le mie felicitazioni vivissime agli amministratori per il chiarimento di una vicenda che li ha impegnati (ingiustamente secondo la sentenza) dal punto di vista umano, familiare, professionale, economico anche disturbandoli nel loro pubblico servizio. Sono intervenuto più volte sull'argomento. Questo ha dato sempre molto fastidio. Segno evidente che dietro alle denunce ed accuse (ingiuste secondo la sentenza) c'era qualcosa di ben diverso dall'interesse pubblico. Era stato chiesto agli amministratori in carica, anche se non obbligati per legge, a dimettersi in caso di condanna. Per coerenza chi ha chiesto ciò dovrebbe fare pubblica ammenda oppure semplicemente far tesoro degli errori.
Porgo le mie felicitazioni vivissime agli amministratori per il chiarimento di una vicenda che li ha impegnati (ingiustamente secondo la sentenza) dal punto di vista umano, familiare, professionale, economico anche disturbandoli nel loro pubblico servizio. Sono intervenuto più volte sull'argomento. Questo ha dato sempre molto fastidio. Segno evidente che dietro alle denunce ed accuse (ingiuste secondo la sentenza) c'era qualcosa di ben diverso dall'interesse pubblico. Era stato chiesto agli amministratori in carica, anche se non obbligati per legge, a dimettersi in caso di condanna. Per coerenza chi ha chiesto ciò dovrebbe fare pubblica ammenda oppure semplicemente far tesoro degli errori.
Acqua zolfa e giornalismo ignorante
31 Gennaio 2008 Lidano Grassucci (Anche su Il Territorio)
http://www.parvapolis.it/page.php?id=37203
Acqua zolfa e giornalismo ignorante
Ci sono fregnacce gigantesche che nessuno mai mette in dubbio...
Discarica ai Gricilli, pericolo di inquinamento per la verdura che arriva a Roma. È il contenuto di un articolo uscito lunedì scorso su Repubblica, edizione della Capitale. Qualche giorno fa Salvatore De Monaco denunciava che Sky “dimenticava” Latina nel meteo delle località marinare, perché quelli di Murdoch pensano che stia in montagna. Perché l’ignoranza romana è grassa. Ai Gricilli ci sono i laghetti di acqua sulfurea, le discariche che insistono in zona, eventualmente, inquinerebbero laghi sulfurei la cui acqua va benissimo per curare l’acne giovanile, ma che è inutilizzabile per irrigare le verdure. Si tratta di una “fregnaccia” gigantesca, se un agricoltore, preso dalla follia, irrigasse l’insalata con l’acqua zolfa al mercato non porterebbe proprio nulla. Ma il giornalista romano che conosce l’insalata già imbustata e pensa che sia nata già bella pulita e tagliata, fa lo scoop. La cosa singolare è che la fregnaccia, diventa vera e i consumatori non acquistano più la verdura dell’Agro Pontino. Nessuno nutre la possibilità di un dubbio, non è cosa data. Ormai nell’informazione non esiste alcun filtro, tutto viene preso per oro colato. Puoi dire o scrivere tutto, tanto nessuno si pone la domanda: “Ma che c… va dicendo?” Ho letto qualche tempo fa sul Corriere della Sera, era estate, che la giornata precedente era stata la più calda degli ultimi 2.500 anni. E nei bar tutti riproponevano l’assunto, quando ho dubitato dicendo: “Ma con quale termometro l’hanno misurata gli assiro babilonesi? Con che scala? In quale luogo di questa terra?”. Tutti mi hanno guardato con stupore, lo strano ero io che avevo dubitato. Sono figlio orgoglioso della nobiltà della zappa, sono contadino, mi facevo il bagno ai Gricilli, vorrei che qualcuno mi presentasse quel contadino che irriga i suoi campi con l’acqua zolfa.
PS: i Gricilli sono uno dei posti più belli della provincia pontina, la difesa di questa area deve essere una priorità per la nostra comunità. Perdono il giornalista ignorante, poverino è roma
http://www.parvapolis.it/page.php?id=37203
Acqua zolfa e giornalismo ignorante
Ci sono fregnacce gigantesche che nessuno mai mette in dubbio...
Discarica ai Gricilli, pericolo di inquinamento per la verdura che arriva a Roma. È il contenuto di un articolo uscito lunedì scorso su Repubblica, edizione della Capitale. Qualche giorno fa Salvatore De Monaco denunciava che Sky “dimenticava” Latina nel meteo delle località marinare, perché quelli di Murdoch pensano che stia in montagna. Perché l’ignoranza romana è grassa. Ai Gricilli ci sono i laghetti di acqua sulfurea, le discariche che insistono in zona, eventualmente, inquinerebbero laghi sulfurei la cui acqua va benissimo per curare l’acne giovanile, ma che è inutilizzabile per irrigare le verdure. Si tratta di una “fregnaccia” gigantesca, se un agricoltore, preso dalla follia, irrigasse l’insalata con l’acqua zolfa al mercato non porterebbe proprio nulla. Ma il giornalista romano che conosce l’insalata già imbustata e pensa che sia nata già bella pulita e tagliata, fa lo scoop. La cosa singolare è che la fregnaccia, diventa vera e i consumatori non acquistano più la verdura dell’Agro Pontino. Nessuno nutre la possibilità di un dubbio, non è cosa data. Ormai nell’informazione non esiste alcun filtro, tutto viene preso per oro colato. Puoi dire o scrivere tutto, tanto nessuno si pone la domanda: “Ma che c… va dicendo?” Ho letto qualche tempo fa sul Corriere della Sera, era estate, che la giornata precedente era stata la più calda degli ultimi 2.500 anni. E nei bar tutti riproponevano l’assunto, quando ho dubitato dicendo: “Ma con quale termometro l’hanno misurata gli assiro babilonesi? Con che scala? In quale luogo di questa terra?”. Tutti mi hanno guardato con stupore, lo strano ero io che avevo dubitato. Sono figlio orgoglioso della nobiltà della zappa, sono contadino, mi facevo il bagno ai Gricilli, vorrei che qualcuno mi presentasse quel contadino che irriga i suoi campi con l’acqua zolfa.
PS: i Gricilli sono uno dei posti più belli della provincia pontina, la difesa di questa area deve essere una priorità per la nostra comunità. Perdono il giornalista ignorante, poverino è roma
mercoledì 30 gennaio 2008
Tombolillo: nessun rischio dalla discarica abusiva
Tombolillo: nessun rischio dalla discarica abusiva da Il Messaggero l'articolo di Christian Capuani
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20080130&ediz=05_LATINA&npag=35&file=E_1994.xml&type=STANDARD
Dal quotidiano La Provincia
Discarica, ora si corre ai ripari
Pontinia (30/01/2008) - La discarica dei Gricilli non esiste dalla scorsa settimana, ma da almeno 17 anni: affermano i ... continua http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18465
"Colture danneggiata, le istituzioni reagiscano"
Pontinia (30/01/2008) - Questa settimana sarà decisiva per la risoluzione della vicenda legata alla discarica abusiva ... continua
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18464
Dal quotidiano Latina Oggi 30 gennaio 2008
«Qui si vuole criminalizzare il territorio e la sua agricoltura. Si stanno facendo danni alla povera gente che non riesce ad arrivare a fine mese. Serviva denigrare la nostra filiera produttiva?». E’ arrabbiato il sindaco di Pontinia, Eligio Tombolillo. Non accetta che si speculi su una risorsa importante per il territorio di Pontinia.
«Il nostro paese è come Napoli? Non di certo» ribadisce.
«Qui c’è una lobby che vuole denigrare Pontinia per farsi pubblicità». Il sindaco ifende il paese e i suoi prodotti. «Ci siamo sempre impegnati a ripulire il territorio, in Comune ci sono le fatture a testimoniarlo. Per quanto riguarda gli esposti sarà la magistratura a fare luce su questi episodi» spiega Tombolillo. Intanto la Rete dei cittadini ribadisce la propria posizione :
«Abbiamo deciso di fare luce su questa situazione per dovere civico» scrive in una nota. «Ecco perchè abbiamo presentato un esposto alla Procura di Latina e per conoscenza al Comune di Pontinia. Del resto la situazione era nota.
Le prime segnalazioni, firmate dai Verdi, che denunciavano la situazione di degrado ambientale dell’area del Gricilli risalgono addirittura agli anni 90». Già da stamattina comunque sono iniziati i lavori di bonifica ad opera del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino e lo stesso comune di Pontinia. Così come sono stati subito presi provvedimenti per Fontana di Muro: «Faremo analizzare
l’acqua della fonte – spiega l’assessore alla sanità Walterino Battisti - e abbiamo posizionato dei blocchi di cemento all’entrata della fonte per non permettere agli autoveicoli di entrare». Ma dopo questi interventi rimane il problema di fondo, quello dei controlli. Il territorio è vasto e la risorse, anche economiche, sono quelle che sono. La speranza è che i cittadini facciano la loro parte. Anche perchè Pontinia dispone di un oasi ecologica gestita dalla Trasco in cui portare i rifiuti ingombranti, un servizio peraltro gratuito».
Andrea Zuccaro
LA COLDIRETTI «Pulizia ortaggi, nessun pericolo»
IL PRESIDENTE della Coldiretti di Pontinia, Nino Andriollo, ridimensionala la portata dell’episodio.
«Si tratta - dice - di un episodio di degrado ambientale molto ristretto, insignificante ai fini della produzione degli ortaggi a Pontinia. Tiene anche a precisare che l’acqua dei Gricilli, a contenuto sulfureo, non è impiegata per fini irrigui per cui le verdure prodotte nella zona sono perfettamente genuine e quindi possono essere regolarmente commercializzate. Anche gli allevamenti di Mazzocchio, Cotarda e Quartaccio non hanno subito alcun danno tanto che il latte prodotto seguita ad essere smerciato ai caseifici vicini e utilizzato negli esercizi commerciali». Andriollo auspica che le analisi disposte dall’assessore Zaratti facciano piena luce su questo episodio che già è stato risolto dal Comune e dal Consorzio di bonifica.
A.S.
Conclusi i lavori di bonifica, presente solo materiale inerte
LE notizie di una discarica a cielo aperto nella zona dei Gricilli riportata dalla stampa nazionale ha suscitato a Pontinia reazioni contrastanti. Durissimo il parere del sindaco Tombolillo che ha parlato di «attacco demagogico strumentale mosso dalla Rete dei cittadini all'indirizzo della maggioranza per fare allarmismo gettando nel panico molti produttori orticoli». Ieri mattina, insieme al sindaco, si sono recati sul posto gli assessori Walter Battisti,Franco Pedretti, Gianni Farris, il consigliere Paolo Sellacci e il comandante dei vigili urbani Giovanna Boschetto
per verificare la quantità dei rifiuti. Si è appreso che si tratta per lo più di materiale inerte: gomme, calcinacci e vecchi elettrodomestici che già sono stati rimossi con i mezzi del Consorzio di bonifica e della società Trasco. Sempre il Sindaco ha spiegato che l'acqua della Fontana Di Muro non è affatto inquinata tanto che diversi produttori di ortaggi della zona la utilizzano per il lavaggio delle verdure dopo averla fatta più volte analizzare.
Antonella Subiaco
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20080130&ediz=05_LATINA&npag=35&file=E_1994.xml&type=STANDARD
Dal quotidiano La Provincia
Discarica, ora si corre ai ripari
Pontinia (30/01/2008) - La discarica dei Gricilli non esiste dalla scorsa settimana, ma da almeno 17 anni: affermano i ... continua http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18465
"Colture danneggiata, le istituzioni reagiscano"
Pontinia (30/01/2008) - Questa settimana sarà decisiva per la risoluzione della vicenda legata alla discarica abusiva ... continua
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18464
Dal quotidiano Latina Oggi 30 gennaio 2008
«Qui si vuole criminalizzare il territorio e la sua agricoltura. Si stanno facendo danni alla povera gente che non riesce ad arrivare a fine mese. Serviva denigrare la nostra filiera produttiva?». E’ arrabbiato il sindaco di Pontinia, Eligio Tombolillo. Non accetta che si speculi su una risorsa importante per il territorio di Pontinia.
«Il nostro paese è come Napoli? Non di certo» ribadisce.
«Qui c’è una lobby che vuole denigrare Pontinia per farsi pubblicità». Il sindaco ifende il paese e i suoi prodotti. «Ci siamo sempre impegnati a ripulire il territorio, in Comune ci sono le fatture a testimoniarlo. Per quanto riguarda gli esposti sarà la magistratura a fare luce su questi episodi» spiega Tombolillo. Intanto la Rete dei cittadini ribadisce la propria posizione :
«Abbiamo deciso di fare luce su questa situazione per dovere civico» scrive in una nota. «Ecco perchè abbiamo presentato un esposto alla Procura di Latina e per conoscenza al Comune di Pontinia. Del resto la situazione era nota.
Le prime segnalazioni, firmate dai Verdi, che denunciavano la situazione di degrado ambientale dell’area del Gricilli risalgono addirittura agli anni 90». Già da stamattina comunque sono iniziati i lavori di bonifica ad opera del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino e lo stesso comune di Pontinia. Così come sono stati subito presi provvedimenti per Fontana di Muro: «Faremo analizzare
l’acqua della fonte – spiega l’assessore alla sanità Walterino Battisti - e abbiamo posizionato dei blocchi di cemento all’entrata della fonte per non permettere agli autoveicoli di entrare». Ma dopo questi interventi rimane il problema di fondo, quello dei controlli. Il territorio è vasto e la risorse, anche economiche, sono quelle che sono. La speranza è che i cittadini facciano la loro parte. Anche perchè Pontinia dispone di un oasi ecologica gestita dalla Trasco in cui portare i rifiuti ingombranti, un servizio peraltro gratuito».
Andrea Zuccaro
LA COLDIRETTI «Pulizia ortaggi, nessun pericolo»
IL PRESIDENTE della Coldiretti di Pontinia, Nino Andriollo, ridimensionala la portata dell’episodio.
«Si tratta - dice - di un episodio di degrado ambientale molto ristretto, insignificante ai fini della produzione degli ortaggi a Pontinia. Tiene anche a precisare che l’acqua dei Gricilli, a contenuto sulfureo, non è impiegata per fini irrigui per cui le verdure prodotte nella zona sono perfettamente genuine e quindi possono essere regolarmente commercializzate. Anche gli allevamenti di Mazzocchio, Cotarda e Quartaccio non hanno subito alcun danno tanto che il latte prodotto seguita ad essere smerciato ai caseifici vicini e utilizzato negli esercizi commerciali». Andriollo auspica che le analisi disposte dall’assessore Zaratti facciano piena luce su questo episodio che già è stato risolto dal Comune e dal Consorzio di bonifica.
A.S.
Conclusi i lavori di bonifica, presente solo materiale inerte
LE notizie di una discarica a cielo aperto nella zona dei Gricilli riportata dalla stampa nazionale ha suscitato a Pontinia reazioni contrastanti. Durissimo il parere del sindaco Tombolillo che ha parlato di «attacco demagogico strumentale mosso dalla Rete dei cittadini all'indirizzo della maggioranza per fare allarmismo gettando nel panico molti produttori orticoli». Ieri mattina, insieme al sindaco, si sono recati sul posto gli assessori Walter Battisti,Franco Pedretti, Gianni Farris, il consigliere Paolo Sellacci e il comandante dei vigili urbani Giovanna Boschetto
per verificare la quantità dei rifiuti. Si è appreso che si tratta per lo più di materiale inerte: gomme, calcinacci e vecchi elettrodomestici che già sono stati rimossi con i mezzi del Consorzio di bonifica e della società Trasco. Sempre il Sindaco ha spiegato che l'acqua della Fontana Di Muro non è affatto inquinata tanto che diversi produttori di ortaggi della zona la utilizzano per il lavaggio delle verdure dopo averla fatta più volte analizzare.
Antonella Subiaco
Zaratti e il mini deposito discarica
Zaratti e il mini - deposito - discarica
Pontinia (29/01/2008) - "Ho parlato con il sindaco di Pontinia che mi ha tranquillizzato dicendomi che non si tratta di una discarica, ma di un piccolo deposito. Comunque per
sicurezza ho dato disposizioni all'Arpa di effettuare ulteriori controlli". Lo ha affermato, a margine della presentazione dei dati sui delitti contro l'ambiente, l'assessore regionale all'Ambiente, Filiberto Zaratti, in riferimento alla scoperta di una presunta discarica abusiva nel piccolo centro laziale.
Per il comandante dei Carabinieri dei Nuclei operativi ecologici (Noe) di Roma, Pietro Rajola "la situazione è sotto controllo tanto che la Procura su questo caso non ha aperto alcun fascicolo".
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18450
Pontinia (29/01/2008) - "Ho parlato con il sindaco di Pontinia che mi ha tranquillizzato dicendomi che non si tratta di una discarica, ma di un piccolo deposito. Comunque per
sicurezza ho dato disposizioni all'Arpa di effettuare ulteriori controlli". Lo ha affermato, a margine della presentazione dei dati sui delitti contro l'ambiente, l'assessore regionale all'Ambiente, Filiberto Zaratti, in riferimento alla scoperta di una presunta discarica abusiva nel piccolo centro laziale.
Per il comandante dei Carabinieri dei Nuclei operativi ecologici (Noe) di Roma, Pietro Rajola "la situazione è sotto controllo tanto che la Procura su questo caso non ha aperto alcun fascicolo".
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18450
solidarietà a Bassiano
Piena solidarietà al comune di Bassiano che ha iniziato con coraggio, conoscenza e competenza la resistenza in favore della tutela dei diritti civili e sociali per garantire l'acqua potabile ai Cittadini.
L'auspicio che il seme di libertà, di democrazia da Bassiano continui a propagarsi a tutta la Provincia che si unisca a Bassiano, come Formia, Cori, Pontinia, Aprilia e i comuni limitrofi come Amaseno e Anzio, componenti dell'ATO4.
Insieme e uniti con agli uomini e alle donne di Bassiano.
Pontinia Giorgio Libralato
Vi riporto il comunicato diffuso oggi dal comitato acqua pubblica di Bassiano:
-------------------------
COMUNICATO STAMPA
Il Comitato “No! Acqualatina”, la maggioranza del comune di Bassiano e le altre forze
politiche che auspicano un ritorno alla gestione interamente pubblica del servizio idrico integrato del Comune di Bassiano stigmatizzano il clima createsi nel comune al momento in cui si sono presentati il commissario ad acta, e i dirigenti del servizio tecnico della ATO 4 di Latina. In risposta alle contestazioni pacifiche di protesta di liberi cittadini sono intervenute presso il comune massicciamente le forze
dell’ordine della locale caserma dei carabinieri e di altri comandi.
Il comitato chiama tutti i cittadini della provincia, le istituzioni, il popolo dell’acqua bene comune ha esprimere solidarietà al comitato bassianese: “NO! Acqualatina” che si batte perché la gestione idrica del comune di Bassiano resti in mano pubblica.
Il comitato invita i cittadini di Bassiano ad aderire e partecipare in massa alle
iniziative che il comitato porrà in atto nei prossimi giorni.
E chiede fin d’ora la segreteria tecnica operativa a partecipare all’assemblea
pubblica nel giorno e nell’ora che vorrà indicare (preferibilmente di sabato per
permettere la più ampia partecipazione) per un ampio confronto sulla
gestione del servizio idrico in provincia di Latina.
Il Comitato di Bassiano“NO! Acqualatina”
Bassiano, 29 gennaio 2008
torna indietro
L'auspicio che il seme di libertà, di democrazia da Bassiano continui a propagarsi a tutta la Provincia che si unisca a Bassiano, come Formia, Cori, Pontinia, Aprilia e i comuni limitrofi come Amaseno e Anzio, componenti dell'ATO4.
Insieme e uniti con agli uomini e alle donne di Bassiano.
Pontinia Giorgio Libralato
Vi riporto il comunicato diffuso oggi dal comitato acqua pubblica di Bassiano:
-------------------------
COMUNICATO STAMPA
Il Comitato “No! Acqualatina”, la maggioranza del comune di Bassiano e le altre forze
politiche che auspicano un ritorno alla gestione interamente pubblica del servizio idrico integrato del Comune di Bassiano stigmatizzano il clima createsi nel comune al momento in cui si sono presentati il commissario ad acta, e i dirigenti del servizio tecnico della ATO 4 di Latina. In risposta alle contestazioni pacifiche di protesta di liberi cittadini sono intervenute presso il comune massicciamente le forze
dell’ordine della locale caserma dei carabinieri e di altri comandi.
Il comitato chiama tutti i cittadini della provincia, le istituzioni, il popolo dell’acqua bene comune ha esprimere solidarietà al comitato bassianese: “NO! Acqualatina” che si batte perché la gestione idrica del comune di Bassiano resti in mano pubblica.
Il comitato invita i cittadini di Bassiano ad aderire e partecipare in massa alle
iniziative che il comitato porrà in atto nei prossimi giorni.
E chiede fin d’ora la segreteria tecnica operativa a partecipare all’assemblea
pubblica nel giorno e nell’ora che vorrà indicare (preferibilmente di sabato per
permettere la più ampia partecipazione) per un ampio confronto sulla
gestione del servizio idrico in provincia di Latina.
Il Comitato di Bassiano“NO! Acqualatina”
Bassiano, 29 gennaio 2008
torna indietro
martedì 29 gennaio 2008
Allarme api, in un anno dimezzate
In Italia persi 200 mila alveari nel 2007, ma anche in Europa e Usa la situazione è grave
Colpa del clima, malattie e inquinamento. A rischio anche diverse varietà di frutta e carne
Allarme api, in un anno dimezzate
"Danni per 250 milioni di euro"
ROMA - Mutamenti climatici, malattie ed inquinamento sono le cause principali della grave moria delle api in Italia: in un anno il numero degli insetti si è dimezzato. Una cifra enorme con rischi gravi per i delicati equilibri dell'ecosistema e per il ciclo naturale, con danni economici stimati in 250 milioni di euro.
per leggere tutto http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/ambiente/api-moria/api-moria/api-moria.html
come sosteneva Albert Einstein – se le api dovessero scomparire, «alla specie umana resterebbero solo quattro anni di vita».
Colpa del clima, malattie e inquinamento. A rischio anche diverse varietà di frutta e carne
Allarme api, in un anno dimezzate
"Danni per 250 milioni di euro"
ROMA - Mutamenti climatici, malattie ed inquinamento sono le cause principali della grave moria delle api in Italia: in un anno il numero degli insetti si è dimezzato. Una cifra enorme con rischi gravi per i delicati equilibri dell'ecosistema e per il ciclo naturale, con danni economici stimati in 250 milioni di euro.
per leggere tutto http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/ambiente/api-moria/api-moria/api-moria.html
come sosteneva Albert Einstein – se le api dovessero scomparire, «alla specie umana resterebbero solo quattro anni di vita».
Paesaggio: modifiche al Codice dei beni culturali
Paesaggio: modifiche al Codice dei beni culturali
Introdotto l'obbligo di rivedere entro un anno i vincoli esistenti
29/01/2008 - Nella seduta del 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri ha varato un disegno di legge per la riforma di alcune parti del Codice dei beni culturali, in particolare per quanto riguarda la tutela del paesaggio.
Queste le maggiori novità:
Beni Culturali
- più efficace coordinamento tra disposizioni comunitarie, accordi internazionali e normativa interna per assicurare il controllo sulla circolazione internazionale dei beni appartenente al patrimonio culturale specificando che questi non sono assimilabili a merci;
- Conferma della disciplina della Convenzione Unesco del 1970 sulla illecita esportazione dei beni culturali e sulle azioni per ottenerne la restituzione;
- Salvaguardia del patrimonio culturale immobiliare di proprietà pubblica nell’ipotesi di dismissione o utilizzazione a scopo di valorizzazione economica mediante il ripristino dell’impianto normativo del DPR n. 23 del 2000 (cosiddetto Decreto Melandri) allo scopo di scongiurare la dispersione di immobili pubblici di rilevanza culturale e previsione di una clausola risolutiva automatica degli atti di dismissione per il caso di mancato rispetto delle nuove regole. Le modifiche tendono pertanto a porre riparo agli effetti della normativa Urbani sulla dismissione del patrimonio immobiliare pubblico.
Paesaggio
Le modifiche alla parte Terza del Codice riguardante il paesaggio muovono dalla considerazione, di recente ribadita dalla Corte Costituzionale con sentenza 14 novembre 2007 n. 367, che il paesaggio è un valore "primario e assoluto" che deve essere tutelato dallo Stato prevalente rispetto agli altri interessi pubblici in materia di governo e di valorizzazione del territorio.
- Definizione di paesaggio. Sulla scorta dei principi espressi dalla Corte Costituzionale è stata formulata una nuova definizione di "paesaggio", adeguata ai principi della Convenzione Europea ratificata nel 2004, nonché alle finalità di tutela del Codice.
- Pianificazione paesaggistica. Viene ribadita la priorità della pianificazione come strumento di tutela e di disciplina del territorio. Pur rientrando la redazione del piano tra le competenze delle regioni è riconosciuta al Ministero dei beni culturali la partecipazione obbligatoria alla elaborazione congiunta con le regioni di quelle parti del piano che riguardano beni paesaggistici (vincolati in base alla Legge Galasso o in base ad atti amministrativi di vincolo). Ciò per stabilire fin dal principio regole certe e univoche dalle quali non possono sottrarsi gli strumenti urbanistici e gli atti di autorizzazione alla realizzazione di interventi sul paesaggio. La finalità è anche quella di eliminare, data la certezza delle regole, un inutile e attualmente cospicuo contenzioso sulle autorizzazioni richieste attualmente in base all'insussistenza di regole.
- Autorizzazione degli interventi sul paesaggio. Attualmente le Soprintendenze rivestono un ruolo marginale essendogli consentito un mero controllo di legittimità successivo sull'autorizzazione rilasciata dai comuni. Col nuovo Codice le Soprintendenze dovranno emettere un parere vincolante preventivo sulla conformità dell'intervento ai piani paesaggistici ed ai vincoli così rafforzando la tutela del paesaggio.
Nel senso della semplificazione e della accelerazione del procedimento amministrativo, viene abbreviato il termine che le Soprintendenze hanno a disposizione per emettere il parere, portato da sessanta a quarantacinque giorni. Scaduto tale termine, viene indetta una conferenza di servizi nell’ambito della quale il soprintendente ha ancora 15 giorni per emettere il proprio parere. In mancanza, decide la regione o il comune delegato. Infine, la delegabilità ai comuni del potere di autorizzazione è limitata ai casi in cui i comuni dispongano di adeguati uffici tecnici ed assicurino la separazione tra gli uffici che valutano gli aspetti urbanistici e quelli che valutano gli aspetti paesaggistici;
- Revisione dei vincoli. Viene introdotto l'obbligo di rivedere entro un anno i vincoli esistenti, allo scopo di specificare le regole che devono essere osservate in virtù del vincolo (inedificabilità assoluta, ovvero edificabilità entro limiti e con prescrizioni precise e certe);
- Demolizioni. Viene prevista l'istituzione di un’apposita struttura tecnica presso il MIBAC incaricata di assistere i comuni e di intervenire quando necessario direttamente, per la demolizione degli ecomostri. La disposizione va letta congiuntamente con la disposizione contenuta nella Legge finanziaria 2008 (art. 2, comma 404 e 405) che stanzia 15 milioni di Euro all’anno a partire dal 2008 per gli interventi di recupero del paesaggio.
Fonte: www.beniculturali.it
(riproduzione riservata)
http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=11137&iDCat=15
Introdotto l'obbligo di rivedere entro un anno i vincoli esistenti
29/01/2008 - Nella seduta del 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri ha varato un disegno di legge per la riforma di alcune parti del Codice dei beni culturali, in particolare per quanto riguarda la tutela del paesaggio.
Queste le maggiori novità:
Beni Culturali
- più efficace coordinamento tra disposizioni comunitarie, accordi internazionali e normativa interna per assicurare il controllo sulla circolazione internazionale dei beni appartenente al patrimonio culturale specificando che questi non sono assimilabili a merci;
- Conferma della disciplina della Convenzione Unesco del 1970 sulla illecita esportazione dei beni culturali e sulle azioni per ottenerne la restituzione;
- Salvaguardia del patrimonio culturale immobiliare di proprietà pubblica nell’ipotesi di dismissione o utilizzazione a scopo di valorizzazione economica mediante il ripristino dell’impianto normativo del DPR n. 23 del 2000 (cosiddetto Decreto Melandri) allo scopo di scongiurare la dispersione di immobili pubblici di rilevanza culturale e previsione di una clausola risolutiva automatica degli atti di dismissione per il caso di mancato rispetto delle nuove regole. Le modifiche tendono pertanto a porre riparo agli effetti della normativa Urbani sulla dismissione del patrimonio immobiliare pubblico.
Paesaggio
Le modifiche alla parte Terza del Codice riguardante il paesaggio muovono dalla considerazione, di recente ribadita dalla Corte Costituzionale con sentenza 14 novembre 2007 n. 367, che il paesaggio è un valore "primario e assoluto" che deve essere tutelato dallo Stato prevalente rispetto agli altri interessi pubblici in materia di governo e di valorizzazione del territorio.
- Definizione di paesaggio. Sulla scorta dei principi espressi dalla Corte Costituzionale è stata formulata una nuova definizione di "paesaggio", adeguata ai principi della Convenzione Europea ratificata nel 2004, nonché alle finalità di tutela del Codice.
- Pianificazione paesaggistica. Viene ribadita la priorità della pianificazione come strumento di tutela e di disciplina del territorio. Pur rientrando la redazione del piano tra le competenze delle regioni è riconosciuta al Ministero dei beni culturali la partecipazione obbligatoria alla elaborazione congiunta con le regioni di quelle parti del piano che riguardano beni paesaggistici (vincolati in base alla Legge Galasso o in base ad atti amministrativi di vincolo). Ciò per stabilire fin dal principio regole certe e univoche dalle quali non possono sottrarsi gli strumenti urbanistici e gli atti di autorizzazione alla realizzazione di interventi sul paesaggio. La finalità è anche quella di eliminare, data la certezza delle regole, un inutile e attualmente cospicuo contenzioso sulle autorizzazioni richieste attualmente in base all'insussistenza di regole.
- Autorizzazione degli interventi sul paesaggio. Attualmente le Soprintendenze rivestono un ruolo marginale essendogli consentito un mero controllo di legittimità successivo sull'autorizzazione rilasciata dai comuni. Col nuovo Codice le Soprintendenze dovranno emettere un parere vincolante preventivo sulla conformità dell'intervento ai piani paesaggistici ed ai vincoli così rafforzando la tutela del paesaggio.
Nel senso della semplificazione e della accelerazione del procedimento amministrativo, viene abbreviato il termine che le Soprintendenze hanno a disposizione per emettere il parere, portato da sessanta a quarantacinque giorni. Scaduto tale termine, viene indetta una conferenza di servizi nell’ambito della quale il soprintendente ha ancora 15 giorni per emettere il proprio parere. In mancanza, decide la regione o il comune delegato. Infine, la delegabilità ai comuni del potere di autorizzazione è limitata ai casi in cui i comuni dispongano di adeguati uffici tecnici ed assicurino la separazione tra gli uffici che valutano gli aspetti urbanistici e quelli che valutano gli aspetti paesaggistici;
- Revisione dei vincoli. Viene introdotto l'obbligo di rivedere entro un anno i vincoli esistenti, allo scopo di specificare le regole che devono essere osservate in virtù del vincolo (inedificabilità assoluta, ovvero edificabilità entro limiti e con prescrizioni precise e certe);
- Demolizioni. Viene prevista l'istituzione di un’apposita struttura tecnica presso il MIBAC incaricata di assistere i comuni e di intervenire quando necessario direttamente, per la demolizione degli ecomostri. La disposizione va letta congiuntamente con la disposizione contenuta nella Legge finanziaria 2008 (art. 2, comma 404 e 405) che stanzia 15 milioni di Euro all’anno a partire dal 2008 per gli interventi di recupero del paesaggio.
Fonte: www.beniculturali.it
(riproduzione riservata)
http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=11137&iDCat=15
Verdi: consorzio bonifichera' discarica Pontinia
Lazio. Verdi: consorzio bonifichera' discarica Pontinia (29 gennaio 2008)
Nel corso della settimana il Consorzio di Bonifica provvedera' con ogni probabilita' alla rimozione dei rifiuti della discarica abusiva nella zona dei Gricilli, a Pontinia. Gli stessi rifiuti saranno poi consegnati al comune di Pontinia per lo smaltimento. Ne ha dato notizia Giorgio Libralato, esponente dei Verdi, che ricorda come l'area della discarica, poco lontano dai laghi del Vescovo, sia stata oggetto di una proposta di legge regionale per l'istituzione del 'Monumento naturale', strumento di tutela del patrimonio. 'Il Comune di Pontinia - commenta l'esponente dei Verdi - sta esaminando la proposta, ma per raggiungere l'obiettivo sara'
necessario il coordinamento con tutti gli enti interessati, dalla Regione Lazio,
dall'amministrazione provinciale fino al Consorzio di Bonifica'. (Ansa)
Nel corso della settimana il Consorzio di Bonifica provvedera' con ogni probabilita' alla rimozione dei rifiuti della discarica abusiva nella zona dei Gricilli, a Pontinia. Gli stessi rifiuti saranno poi consegnati al comune di Pontinia per lo smaltimento. Ne ha dato notizia Giorgio Libralato, esponente dei Verdi, che ricorda come l'area della discarica, poco lontano dai laghi del Vescovo, sia stata oggetto di una proposta di legge regionale per l'istituzione del 'Monumento naturale', strumento di tutela del patrimonio. 'Il Comune di Pontinia - commenta l'esponente dei Verdi - sta esaminando la proposta, ma per raggiungere l'obiettivo sara'
necessario il coordinamento con tutti gli enti interessati, dalla Regione Lazio,
dall'amministrazione provinciale fino al Consorzio di Bonifica'. (Ansa)
lunedì 28 gennaio 2008
Zaratti incarica Arpa a fare analisi ai Gricilli
Dopo la denuncia della rete no turbogas di Pontinia sulla discarica abusiva adiacente ai Laghi del Vescovo (Gricilli) e i vari articoli sui giornali, dopo la segnalazione che ho inviato all’assessore Zaratti, ha chiesto l’intervento dell’Arpa per effettuare le analisi per verificare l’erventuale inquinamento delle falde.
Intanto continua l’esame della proposta dell’istituzione del monumento o parco naturale nell’area dei Laghi del Vescovo (Gricilli) per tutelare e valorizzare la zona e prevenire episodi analoghi.
Nei prossimi giorni l’incontro tra amministrazione comunale e l’assessorato regionale all’ambiente e con il capogruppo dei verdi alla regione per verificarne la fattibilità e la situazione della turbogas con l’apposito tavolo tecnico dei 2 commissari di Piero Marrazzo, presidente regionale, Enrico Fontana e Filiberto Zaratti.
Pontinia 28 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Intanto continua l’esame della proposta dell’istituzione del monumento o parco naturale nell’area dei Laghi del Vescovo (Gricilli) per tutelare e valorizzare la zona e prevenire episodi analoghi.
Nei prossimi giorni l’incontro tra amministrazione comunale e l’assessorato regionale all’ambiente e con il capogruppo dei verdi alla regione per verificarne la fattibilità e la situazione della turbogas con l’apposito tavolo tecnico dei 2 commissari di Piero Marrazzo, presidente regionale, Enrico Fontana e Filiberto Zaratti.
Pontinia 28 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Latina impennata delle PM 10
Decisivo scatto in avanti negli ultimi giorni delle PM 10 a Latina.
Il 24 per poco sotto la soglia con il valore di 49 che veniva invece superato in modo preoccupante il 25 con il valore di 76, con il record del 26 che arrivava a 89 per poi stabilizzarsi il 27 a 76, il 28 a 71, il 29 a 58.
Dopo che il limite è stato superato per 5 giorni consecutivi, "casualmente" non sono riportati i dati del 30 e 31 gennaio (forse quest'anno arriva a 29 giorni anche gennaio, non solo febbraio). Sempre "casualmente" non si aprono le pagine del 2 e 3 febbraio. Se la tendenza continua diventa urgente predisporre interventi di contenimento alle emissioni per salvaguardare la salute pubblica visto che sono già stati superati (stando ai dati resi pubblici) per 8 volte i limiti nel 2008.
L’anno era cominciato male per le PM 10 il primo gennaio, quando notoriamente il traffico stradale è scarso per la festività e per il riposo conseguente al cenone, già superato la soglia limite di 50 microgrammi/m3, arrivando a 54. Il 10 gennaio sfiorato il superamento con il valore fermo a 50.
Il 20 gennaio secondo superamento delle PM 10 con il valore di 65, il 21 a 63.
Lo scorso anno al 20/1 si era già arrivati a 9 superamenti della soglia, quest’anno l’andamento sembrava migliore se non fosse stata per questa impennata.
Il capoluogo di Latina dopo aver avuto la centralina di via Tasso fuori uso (è successo nuovamente il 26 e il 27/12 dopo vari episodi nell’anno) in alcuni giorni nei quali le emissioni di PM 10 superavano normalmente il limite di 50 microgrammi/m3, dopo alcuni giorni nei quali si è fermato giusto al limite a 50, per esempio come il 19/12 .
Anche Latina capoluogo ha sorpassato, nel 2007, la soglia dei 35 giorni di superamento, il numero massimo consentito dalla normativa della media giornaliera di 50 microgrammi/m3 per le PM 10.
Secondo l'Arpa Lazio (http://www.arpalazio.it) la soglia dei PM 10 nel 2007 è stata superata per 41 giorni nella centralina di via Tasso a Latina. A questo proposito il DM. 2/4/2002 n. 60 fissa il limite di tolleranza in 50 PM10 ug/m3 Cmed 24, così come la Regione Lazio con DGR n. 1316/03 e n. 128/04. mentre la centralina di Latina in via Tasso per il giorno 6/1/7 il record negativo con il valore di 86, il giorno 7/1/7 valore di 53, il giorno 11/1/7 il valore è di 72, il giorno 12/1/7 valore di 56, il giorno 13/1/7 registra il valore di 64, il giorno 14/1/7 è pari a 64, il 15/1/7 è stato di 65, il 19/1 il valore ancora superiore di 53, il 20/1 il valore è stato di 59. Il 29 gennaio ancora livelli superiori al consentito: 58, il 30 arriva a 57, il 31 gennaio è di 55, il primo febbraio di 56, il 2/2 50, il 3/2 64, il 4/2 di 46, il 13/3 di 54, il 14/3 è di 63, il 17/3 di 70, il 12/4 di 52, il 7/12 e il 20/12 a 63, il 19/12 a 50, il 21 a 70, il 22 a 53, il 25 era 61, il 26 e il 27 il dato non era disponibile (e non è una novità), il 28 a 52, il 29 a 70, il 30 a 79, il 31/12 a 82 per la 41. volta.
Pontinia 31 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Il 24 per poco sotto la soglia con il valore di 49 che veniva invece superato in modo preoccupante il 25 con il valore di 76, con il record del 26 che arrivava a 89 per poi stabilizzarsi il 27 a 76, il 28 a 71, il 29 a 58.
Dopo che il limite è stato superato per 5 giorni consecutivi, "casualmente" non sono riportati i dati del 30 e 31 gennaio (forse quest'anno arriva a 29 giorni anche gennaio, non solo febbraio). Sempre "casualmente" non si aprono le pagine del 2 e 3 febbraio. Se la tendenza continua diventa urgente predisporre interventi di contenimento alle emissioni per salvaguardare la salute pubblica visto che sono già stati superati (stando ai dati resi pubblici) per 8 volte i limiti nel 2008.
L’anno era cominciato male per le PM 10 il primo gennaio, quando notoriamente il traffico stradale è scarso per la festività e per il riposo conseguente al cenone, già superato la soglia limite di 50 microgrammi/m3, arrivando a 54. Il 10 gennaio sfiorato il superamento con il valore fermo a 50.
Il 20 gennaio secondo superamento delle PM 10 con il valore di 65, il 21 a 63.
Lo scorso anno al 20/1 si era già arrivati a 9 superamenti della soglia, quest’anno l’andamento sembrava migliore se non fosse stata per questa impennata.
Il capoluogo di Latina dopo aver avuto la centralina di via Tasso fuori uso (è successo nuovamente il 26 e il 27/12 dopo vari episodi nell’anno) in alcuni giorni nei quali le emissioni di PM 10 superavano normalmente il limite di 50 microgrammi/m3, dopo alcuni giorni nei quali si è fermato giusto al limite a 50, per esempio come il 19/12 .
Anche Latina capoluogo ha sorpassato, nel 2007, la soglia dei 35 giorni di superamento, il numero massimo consentito dalla normativa della media giornaliera di 50 microgrammi/m3 per le PM 10.
Secondo l'Arpa Lazio (http://www.arpalazio.it) la soglia dei PM 10 nel 2007 è stata superata per 41 giorni nella centralina di via Tasso a Latina. A questo proposito il DM. 2/4/2002 n. 60 fissa il limite di tolleranza in 50 PM10 ug/m3 Cmed 24, così come la Regione Lazio con DGR n. 1316/03 e n. 128/04. mentre la centralina di Latina in via Tasso per il giorno 6/1/7 il record negativo con il valore di 86, il giorno 7/1/7 valore di 53, il giorno 11/1/7 il valore è di 72, il giorno 12/1/7 valore di 56, il giorno 13/1/7 registra il valore di 64, il giorno 14/1/7 è pari a 64, il 15/1/7 è stato di 65, il 19/1 il valore ancora superiore di 53, il 20/1 il valore è stato di 59. Il 29 gennaio ancora livelli superiori al consentito: 58, il 30 arriva a 57, il 31 gennaio è di 55, il primo febbraio di 56, il 2/2 50, il 3/2 64, il 4/2 di 46, il 13/3 di 54, il 14/3 è di 63, il 17/3 di 70, il 12/4 di 52, il 7/12 e il 20/12 a 63, il 19/12 a 50, il 21 a 70, il 22 a 53, il 25 era 61, il 26 e il 27 il dato non era disponibile (e non è una novità), il 28 a 52, il 29 a 70, il 30 a 79, il 31/12 a 82 per la 41. volta.
Pontinia 31 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
acqualatina, mutuo sconosciuto scatta la censura
IL MESSAGGERO mutuo sconosciuto, scatta la censura. I sindaci scrivono a Marrazzo "via Giovannetti, non ci ha tutelati" Sull'operazione Depfa bank la segreteria tecnica non ha avvisato i comuni. Quei silenzi notati in procura
Lunedì 28 Gennaio 2008 di GIOVANNI DEL GIACCIO
Il suo ruolo è stato criticato spesso. Dovrebbe “difendere” i soci pubblici ma la sua posizione è stata in molte occasioni più vicina ai privati. Finora al centro di polemiche nella conferenza dei sindaci, Sergio Giovannetti, l’ingegnera a capo della segreteria tecnico operativa (Sto), l’organismo di controllo per conto delle istituzioni, finisce nella questione giudiziaria di Acqualatina con il ruolo di chi si è distinto per uno «sconcertante silenzio».
Per leggere tutto http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20080128&ediz=05_LATINA&npag=42&file=A_1874.xml&type=STANDARD
Lunedì 28 Gennaio 2008 di GIOVANNI DEL GIACCIO
Il suo ruolo è stato criticato spesso. Dovrebbe “difendere” i soci pubblici ma la sua posizione è stata in molte occasioni più vicina ai privati. Finora al centro di polemiche nella conferenza dei sindaci, Sergio Giovannetti, l’ingegnera a capo della segreteria tecnico operativa (Sto), l’organismo di controllo per conto delle istituzioni, finisce nella questione giudiziaria di Acqualatina con il ruolo di chi si è distinto per uno «sconcertante silenzio».
Per leggere tutto http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20080128&ediz=05_LATINA&npag=42&file=A_1874.xml&type=STANDARD
Pontinia, facciamo partire la differenziata?
facciamo partire la raccolta differenziata?
Le cronache di questi giorni, la “scoperta” di discariche a cielo aperto, l’abbandono di rifiuti, la prospettiva dell’inceneritore, gli interessi dichiarati di alcune società a costruirlo per l’ennesimo guadagno, l’ubicazione probabile nel nucleo industriale di Mazzocchio, rilanciano la necessità di far partire entro la primavera, la raccolta differenziata anche a Pontinia.
Dopo la gestione dell’acqua pubblica promessa in campagna elettorale è giunto il momento di concretizzare un altro impegno assunto in campagna elettorale con la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, con il metodo porta a porta.
La necessità di risparmiare sul costo della discarica unito all’impossibilità, a breve, di conferirvi i rifiuti sono altri elementi che faranno accelerare l’attuazione dell’iniziativa.
Di certo è importante e fondamentale l’informazione corretta, la sensibilizzazione affinché l’iniziativa sia efficace e possa dare un risultato nel breve e lungo periodo.
E’ opportuno che tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente, la qualità della vita, il miglioramento della qualità urbana e rurale, la salute e l’economia pubblica contribuiscano e vengano fatti partecipare attivamente dall’amministrazione comunale.
Sicuramente Tombolillo, come ha fatto per la lotta contro i progetti delle centrali a turbogas e a biomasse, saprà svolgere la funzione trainante dimostrando ancora una volta di essere in prima linea nella difesa dell’ambiente per migliorare Pontinia.
Per l’assessore all’ambiente Battisti sarà finalmente l’obiettivo principale che ha avuto fin dal suo insediamento.
Pontinia 28 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Le cronache di questi giorni, la “scoperta” di discariche a cielo aperto, l’abbandono di rifiuti, la prospettiva dell’inceneritore, gli interessi dichiarati di alcune società a costruirlo per l’ennesimo guadagno, l’ubicazione probabile nel nucleo industriale di Mazzocchio, rilanciano la necessità di far partire entro la primavera, la raccolta differenziata anche a Pontinia.
Dopo la gestione dell’acqua pubblica promessa in campagna elettorale è giunto il momento di concretizzare un altro impegno assunto in campagna elettorale con la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, con il metodo porta a porta.
La necessità di risparmiare sul costo della discarica unito all’impossibilità, a breve, di conferirvi i rifiuti sono altri elementi che faranno accelerare l’attuazione dell’iniziativa.
Di certo è importante e fondamentale l’informazione corretta, la sensibilizzazione affinché l’iniziativa sia efficace e possa dare un risultato nel breve e lungo periodo.
E’ opportuno che tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente, la qualità della vita, il miglioramento della qualità urbana e rurale, la salute e l’economia pubblica contribuiscano e vengano fatti partecipare attivamente dall’amministrazione comunale.
Sicuramente Tombolillo, come ha fatto per la lotta contro i progetti delle centrali a turbogas e a biomasse, saprà svolgere la funzione trainante dimostrando ancora una volta di essere in prima linea nella difesa dell’ambiente per migliorare Pontinia.
Per l’assessore all’ambiente Battisti sarà finalmente l’obiettivo principale che ha avuto fin dal suo insediamento.
Pontinia 28 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Gricilli, arriva la bonifica?
Oggetto: bonifica della discarica dei Gricilli
Sembra che in questa settimana il consorzio di bonifica provvederà alla rimozione dei rifiuti denunciati dalle donne e dagli uomini della rete no turbogas di Pontinia nell’area dei Gricilli in una discarica abusiva e a cielo aperto.
Pare che gli stessi saranno consegnati al comune di Pontinia che ne curerà lo smaltimento.
Saranno anche presi dei provvedimenti atti ad ostacolare il ripetersi di questo comportamento criminale e lesivo dell’ambiente e della salute pubblica.
Intanto il comune sta esaminando la proposta di legge regionale per l’istituzione del monumento o parco naturale per la tutela, valorizzazione e salvaguardia dei laghi del Vescovo (Gricilli) dell’ecosistema e delle vasche di espansione.
E’ ovviamente necessario il coordinamento con i vari enti interessati e sovracomunali (Regione Lazio, amministrazione provinciale, consorzio di bonifica) e magari anche la condivisione con i comuni confinanti, oltre che con le varie associazioni e comitati portatori di interesse pubblico.
L’obiettivo è di darlo in gestione ad un soggetto ancora da definire e che sarà concordato, così come prevedeva l’originario progetto datato 1990 da aggiornare, ovviamente.
Come sempre ecologia e territorio presenterà al più presto la sua proposta tecnica.
Continua l’opera di denuncia delle donne e uomini della rete no turbogas di Pontinia che hanno chiesto spazio anche al quotidiano La Repubblica che oggi pubblica un ampio servizio nella cronaca di Roma
Pontinia 28 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Sembra che in questa settimana il consorzio di bonifica provvederà alla rimozione dei rifiuti denunciati dalle donne e dagli uomini della rete no turbogas di Pontinia nell’area dei Gricilli in una discarica abusiva e a cielo aperto.
Pare che gli stessi saranno consegnati al comune di Pontinia che ne curerà lo smaltimento.
Saranno anche presi dei provvedimenti atti ad ostacolare il ripetersi di questo comportamento criminale e lesivo dell’ambiente e della salute pubblica.
Intanto il comune sta esaminando la proposta di legge regionale per l’istituzione del monumento o parco naturale per la tutela, valorizzazione e salvaguardia dei laghi del Vescovo (Gricilli) dell’ecosistema e delle vasche di espansione.
E’ ovviamente necessario il coordinamento con i vari enti interessati e sovracomunali (Regione Lazio, amministrazione provinciale, consorzio di bonifica) e magari anche la condivisione con i comuni confinanti, oltre che con le varie associazioni e comitati portatori di interesse pubblico.
L’obiettivo è di darlo in gestione ad un soggetto ancora da definire e che sarà concordato, così come prevedeva l’originario progetto datato 1990 da aggiornare, ovviamente.
Come sempre ecologia e territorio presenterà al più presto la sua proposta tecnica.
Continua l’opera di denuncia delle donne e uomini della rete no turbogas di Pontinia che hanno chiesto spazio anche al quotidiano La Repubblica che oggi pubblica un ampio servizio nella cronaca di Roma
Pontinia 28 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
laghi del Vescovo (Gricilli) progetto Life 1
Di seguito uno stralcio del primo progetto Life relativo ai Laghi del Vescovo (Gricilli). Il progetto era stato presentato alla giunta Tombolillo e poi riproposto anche alla giunta Mochi. Attualmente non può essere ripresentato dal comune di Pontinia e per essere attuato, lo stesso o in variante, ovviamente aggiornato all'attualità, ha bisogno o del finanziamento di privati, oppure può essere presentato da amministrazione provinciale e/o regionale.
rete no turbogas e Gricilli su Repubblica
Questa mattina nella pagina di Roma l'articolo sui Gricilli e sulla discarica in seguito alla segnalazione dei signori della rete no turbogas di Pontinia al quotidiano La Repubblica. L'interesse dell'articolo consiste nei prodotti agricoli che ogni giorno dal comune di Pontinia arrivano nei negozi e quindi nelle tavole di Roma. Ecco la prima pagina osservate la foto sulla M di Roma e la didascalia sulla A in alto. Sono stato contattato ieri sera dalla giornalista de La Repubblica che mi ha chiesto alcune informazioni, visto che il mio recapito (telefonico e blog) le era stato fornito proprio dalle donne e dagli uomini della rete no turbogas di Pontinia. In merito alla situazione di gravità ambientale questa è certificata dalle immagini chiare ed evidenti. Cosa fare per prevenire questo degrado è quanto continuo a pensare dal 1990, ma evidentemente questo è sbagliato non essendo stato preso in considerazione. Programmazione territoriale, quindi la creazione di un parco o monumento naturale che possa creare utili e quindi posti di lavoro. Di conseguenza ci sarebbero sorveglianza, controllo e finanziamenti. Sui collegamenti di quanto "scoperto" (come al solito si tratta di acqua calda) con l'agricoltura e i prodotti agricoli forse non è peggio di altra situazione più volte denunciata negli ultimi 20 anni. L'articolo de La Repubblica
http://roma.repubblica.it/dettaglio/Rifiuti-scoperta-megadiscarica-abusiva/1418065#commenta
domenica 27 gennaio 2008
la ricetta di Mochi 4
Qualche giorno fa ho pubblicato il primo post sull'argomento facendo arrabbiare qualcuno. Intendevo semplicemente affermare che tutti noi che critichiamo Tombolillo e la sua amministrazione rischiamo di fare un favore all'ex sindaco che sta cercando spazio. Ne parlano i giornali quasi tutti i giorni, con molte prime pagine. A Pontinia la destra è maggioranza come simpatia intesa come scelta ideologica. Diventa minoranza quando dall'altra parte della competizione elettorale c'è il dottor Eligio Tombolillo. Quando era diventato sindaco il dottore di AN a chi gli rimproverava la scarsa disponibilità al dialogo e alla comunicazione (volgarmente antipatia) rispondeva che non era il sindaco della pacca sulla spalla. D'altronde il suo partito è stato l'esempio, in questi anni, del massimo risultato col minimo sforzo, la scarsa propensione al dialogo o se volete al confronto e alla democrazia reale ce l'ha nel dna. Come d'altronde tanti ex dc o se preferite della destra (intesa come partiti della coalizione). E' innegabile invece la disponibilità e la simpatia (nella prima campagna elettorale qualcuno l'ha definita empatia) che trasmette Eligio Tombolillo ai suoi concittadini, elettorato e pazienti. E' chiaro che avere preferenze non significa saper amministrare, nè impegnarsi ad amministrare per il bene pubblico ne sono l'esempio lampante Berlusconi, Fini, Casini, Storace, Mastella, Cuffaro. A livello locale ne abbiamo fin troppi di esempi. Tornando a livello locale continuare a dibattere l'alternativa Mochi a Tombolillo significa che la politica a Pontinia è stata un fallimento. Che sia un fallimento qualcuno lo diceva 20 anni fa. Anche allora c'erano discariche abusive, inquinamento dei corsi d'acqua, dell'aria, uso di prodotti nocivi in agricoltura e negli allevamenti. Quando si parlava di energia naturale e rinnovabile (solare, fotovoltaica, eolica) come di raccolta differenziata era come parlare di biancaneve.
il giorno della memoria
En la ciudad de La Plata , Capital de la Provincia de Buenos Aires, a los siete (7) días del mes de octubre de 1998 comparece ante esta Excma Cámara Federal de Apelaciones y Secretario Actuante, dejándose expresa constancia que se hallan presentes el Sr Fiscal General ante la Cámara, Dr Julio Amancio Piaggio, el Sr Defensor Oficial, Dr Ricardo Alberto Gonzalez, en representación de la Asamblea Permanente por los Derechos Humanos La Plata- los Dres. Jaime Glüzmann y Martha Vedio., una persona previamente citada a quien en este acto se la impone por secretaría de las penas con las que la ley castiga el falso testimonio de acuerdo al art. 275 del Código Penal (conforme art. 295 C.P.M.P), quien seguidamente presta legal juramento de producirse con veracidad en todo lo que supiere y le fuere preguntado. Interrogado por sus circunstancias personales manifiesta llamarse Julia Libralato, ser de nacionalidad argentina, de 21 años de edad, de estado civil soltera, con profesión u ocupación estudiante, quien se domicilia en la calle Garibaldi 5742 de la ciudad de Mar del Plata, Provincia deBuenos Aires, acreditando su identidad mediante DNI N° 28.129.298, haber nacido el día 8 de abril de 1977, en la ciudad de La Plata, Provincia de Buenos Aires, resulta ser hija de Adela Ester Fonrouge y de Juan José Libralato - Acto seguido se le entera de las generales de la ley, las que explicadas manifiesta que es por ser hija de la víctima. - A continuación se le entera del contenido de esta causa y MANIFIESTA:
per leggere tutto
http://209.85.135.104/search?q=cache:acRH4l5IdjsJ:www.desaparecidos.org/nuncamas/web/testimon/libralat_julia.htm+juan+jose+libralato&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it
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http://209.85.135.104/search?q=cache:acRH4l5IdjsJ:www.desaparecidos.org/nuncamas/web/testimon/libralat_julia.htm+juan+jose+libralato&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it
sabato 26 gennaio 2008
Laghi del Vescovo (Gricilli) proposta di istituzione del monumento naturale
ALLA REGIONE LAZIO
All’Assessore all’ambiente Filiberto Zaratti
Al capogruppo dei verdi Enrico Fontana
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: Pontinia, Laghi del Vescovo (Gricilli) proposta di istituzione del monumento naturale
Si invia in allegato la proposta di legge regionale presentata nel 1991.
La stessa è da integrare con le modifiche di legge europea, nazionale e regionale intervenute fino a oggi, con le previsioni urbanistiche, con la normativa in materia di vincoli, salvaguardia, programmazione e tutela del territorio.
L’area dei Gricilli rientra nelle mete finanziate dalla Regione Lazio per le visite di istruzione, per gli studenti terza media.
Difatti i Laghi del Vescovo (Gricilli), di San Carlo e Mazzocchio sono compresi nell’elenco stilato per la promozione turistica e culturale nella delibera proposta dall’assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo, Claudio Mancini.
Si chiede inoltre di inserire anche la zona dei laghi del Vescovo nel monitoraggio approvato il 10/09/07 dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Zaratti, nella delibera che da il via allo studio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie della flora e della fauna del Lazio.
Particolare importanza, nel comune di Pontinia hanno i Laghi del Vescovo (Gricilli)
Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS)
Carta generale della Regione IT6040003
Laghi Gricilli SIC (B) Regione Biogeografica Mediterranea
Habitat 6420 Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio-Holoschoenion
3140 Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp.
3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition
3120 Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale su terreni generalmente sabbiosi del Mediterraneo occidentale con Isoetes spp.
Specie della direttiva Uccelli: A229 Alcedo atthis.
Rettili: 1220 Emys orbicularis.
Pesci: 1136 Rutilus rubilio, 1149 Cobitis tenia, altre specie di rilievo Flora: Cirsium monspessulanum, Euphorbia palustris, Hydrocotyle ranunculoides, Linum maritimum, Nymphaea alba, Orchis palustris, Osmunda regalis, Thelypteris palustris.
Importanza Presenza nel sito di numerosi habitat di rilievo e di specie inserite nel Libro Rosso regionale, di numerose specie rare, legate ad ambienti acquatici in via di estinzione a causa dell'inquinamento, delle opere di bonifica e di utilizzazione delle acque.
Un po’ di storia
I laghi del Vescovo (Gricilli) facevano parte del programma-parchi della regione Lazio nel 1993. Sono inseriti nell’adeguamento dello schema di piano regionale dei parchi e delle riserve naturali (art. 7 L.R. 6 ottobre 1997 n. 29), dove sono stati inseriti come geosito n. 50 “sorgenti dei laghi del vescovo” localizzazione lat. 13,1236° longitudine 41,4544°, tipologia: idrogeologia/grotte e carsismo, struttura idrogeologica: sistema dei Monti Lepini, area protetta di riferimento IT6040003.
La legge regionale 29/1997 comprende nell’articolo 45 “tutela del patrimonio forestale” al punto k) area laghi del Vescovo – Gricilli.
L’agenzia Sviluppo Lazio Spa, Area sviluppo locale, nel complemento di programmazione DOCUP OB2 Lazio 2000-06 asse III valorizzazione dei sistemi locali prevede il completamento ed ottimizzazione del sistema di fruizione e ricettività nelle aree protette, nei SIC e nelle ZPS, lo sviluppo di attività sostenibili all’interno delle aree protette, dei SIC e delle ZPS.
Breve descrizione
Descrizione dei Laghi del Vescovo - Gricilli
Ai piedi dei monti Lepini, tra i pittoreschi borghi di Sezze e Priverno troviamo una serie di piccoli laghetti (anche se sarebbe più opportuno definirli specchi d'acqua) assai affascinanti e semisconosciuti a tutti eccetto agli abitanti del luogo che li chiamano col nome di "Triciglia". Come nel caso di quello di Ninfa anche questi traggono origine da sorgenti sotterranee provenienti dai Lepini che riaffiorano alle pendici dei monti. Questo sistema di laghetti si può dividere sostanzialmente in tre gruppi : uno composto dal Lago di S. Carlo,dal gruppo vero e proprio denominato del Vescovo e più a sud dal Lago Mazzocchio. Dopo il primo laghetto circolare di S.Carlo ,scendendo più a sud si trova il gruppo più numeroso composto da 4 specchi d'acqua di cui ben 3 sono sulfurei ,riconoscibili dall'innaturale colore celeste delle sue acque mentre solo uno è d'acqua dolce. Proprio in quello d'acqua dolce,profondo circa 18 metri ed identificabile oltre che per il colore anche per la forma di 8 è possibile praticare . Ancora più a sud alimentato dalle acque di un canale che poi si ricongiunge più avanti con le acque del fiume Ufente dopo un impianto idrovoro si trova l'impenetrabile Lago Mazzocchio,circondato da alti canneti ed Eucalipti che ne impediscono la visuale dalla strada. Pur non essendo di rilevanza fondamentale per quanto riguarda le loro dimensioni ( il lago a forma di 8 ha una lunghezza massima di circa 150 metri,mentre quello di S. Carlo ha un diametro di circa 80 ) i laghetti sono comunque interessanti per il fatto di costituire uno degli ultimi reperti naturali della zona,insieme al lago di Ninfa,prima della bonifica. Inoltre è interessante la concentrazione in uno spazio così ridotto di acque solfuree e di acque dolci,concentrazione che ritroviamo solo nella Piana di S. Vittorino a Cotilia ed in parte nella zona di Tivoli.
I Laghi del Vescovo (5 m. s. l. m.) sono una serie di sinkholes nella Pianura Pontina nell'area compresa tra il settore più meridionale dei Monti Lepini e il Fiume Uffente a sud di Sezze. In questo caso le acque sono fortemente mineralizzate con presenza di alti tenori in CO2 e composti dello zolfo. Sono state realizzate batimetrie di dettaglio e campionamenti d'acqua dalla superficie con l'assistenza tecnico-logistica dei Vigili del Fuoco.
Si chiede e si propone, se la proposta viene ritenuta meritevole di attenzione e studio, di istituire un apposito gruppo di lavoro, per attualizzare la proposta medesima, al fine di tutelare e valorizzare quest’area, anche mediante il piano Life all’interno del quale sono compresi i siti interessati.
Pontinia 26 gennaio 2008 Giorgio Libralato
due milioni e mezzo il tesoretto di Tombolillo
Due milioni e mezzo di euro, il "tesoretto" di Tombolillo
Pontinia (26/01/2008) - Ogni anno, al 31 dicembre, anche per le casse di qualsiasi Comune, si chiude l'anno solare e se ne apre un altro. Ogni amministrazione fa un quadro, anzi, per affinare il paragone sarebbe più ... continua
per leggere tutto http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18362
Pontinia (26/01/2008) - Ogni anno, al 31 dicembre, anche per le casse di qualsiasi Comune, si chiude l'anno solare e se ne apre un altro. Ogni amministrazione fa un quadro, anzi, per affinare il paragone sarebbe più ... continua
per leggere tutto http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18362
Niente Ici per i coltivatori in pensione
Niente Ici per i coltivatori in pensione residenti nel fabbricato rurale
Un recente provvedimento legislativo, pubblicato sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale, riconferma per i coltivatori pensionati l'esonero dal versamento dell'imposta ICI per i fabbricati rurali in cui hanno la residenza. Il fatto di non esercitare più l'attività agricola e di non avere più a proprio carico i terreni non fa decadere il beneficio. Trova conferma, dunque, quanto previsto dal Decreto Legge del 30 Dicembre 1993 - N°557 avvalorato da una sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio datata 12 Dicembre 2006.
In questo caso è stato respinto l'appello di un Comune che, dopo l'esito negativo della sentenza di primo grado, aveva presentato ricorso sostenendo che fosse diritto della civica amministrazione esigere il versamento delle annualità di imposta dal 1998 sino al 2002, visto che i proprietari dell'immobile non erano più impegnati attivamente nella conduzione dei campi ma erano pensionati.
"Si è, dunque, chiusa - afferma Armando Fiorini, Presidente dell'Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Latina - con esito favorevole per gli imprenditori agricoli a riposo, la battaglia supportata da anni dalla Associazione Pensionati della Coldiretti e dal C.U.P.L.A. (Comitato Unitario Pensionati del Lavoro Autonomo) cui aderiscono tutte e otto le associazioni delle categorie del settore agricoltura, artigianato e commercio. "Il provvedimento legislativo che approda alla parola fine sulla questione - spiega Fiorini - ci procura molta soddisfazione. Purtroppo, in attesa della conclusione della diatriba, il disposto legislativo del 1993 è stato ignorato da molti Comuni, a causa di inesattezze interpretative. A questo punto è necessario fare chiarezza. Ribadiamo che i pensionati del mondo agricolo non sono soggetti all'ICI per l'abitazione stabile, classificata rurale, anche se non hanno più la disponibilità dei fondi e non sono più iscritti all'INPS come unità attive nè all'albo della Camera di commercio".
http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=51826
Un recente provvedimento legislativo, pubblicato sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale, riconferma per i coltivatori pensionati l'esonero dal versamento dell'imposta ICI per i fabbricati rurali in cui hanno la residenza. Il fatto di non esercitare più l'attività agricola e di non avere più a proprio carico i terreni non fa decadere il beneficio. Trova conferma, dunque, quanto previsto dal Decreto Legge del 30 Dicembre 1993 - N°557 avvalorato da una sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio datata 12 Dicembre 2006.
In questo caso è stato respinto l'appello di un Comune che, dopo l'esito negativo della sentenza di primo grado, aveva presentato ricorso sostenendo che fosse diritto della civica amministrazione esigere il versamento delle annualità di imposta dal 1998 sino al 2002, visto che i proprietari dell'immobile non erano più impegnati attivamente nella conduzione dei campi ma erano pensionati.
"Si è, dunque, chiusa - afferma Armando Fiorini, Presidente dell'Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Latina - con esito favorevole per gli imprenditori agricoli a riposo, la battaglia supportata da anni dalla Associazione Pensionati della Coldiretti e dal C.U.P.L.A. (Comitato Unitario Pensionati del Lavoro Autonomo) cui aderiscono tutte e otto le associazioni delle categorie del settore agricoltura, artigianato e commercio. "Il provvedimento legislativo che approda alla parola fine sulla questione - spiega Fiorini - ci procura molta soddisfazione. Purtroppo, in attesa della conclusione della diatriba, il disposto legislativo del 1993 è stato ignorato da molti Comuni, a causa di inesattezze interpretative. A questo punto è necessario fare chiarezza. Ribadiamo che i pensionati del mondo agricolo non sono soggetti all'ICI per l'abitazione stabile, classificata rurale, anche se non hanno più la disponibilità dei fondi e non sono più iscritti all'INPS come unità attive nè all'albo della Camera di commercio".
http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=51826
SEP, un incontro in Prefettura
29 gennaio 2008 articolo di Christian Capuani su Il messaggero "sep una via di uscita dopo le polemiche"
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20080129&ediz=05_LATINA&npag=34&file=M_2073.xml&type=STANDARD
26 Gennaio 2008 Andrea Apruzzese http://www.parvapolis.it/page.php?id=37093
SEP, un incontro in Prefettura
Un progetto per l'adeguamento degli impianti di produzione di compost
Si è riunito il tavolo costituito dal Prefetto in relazione alle vicende che hanno interessato la zona circostante lo stabilimento SEP di Pontinia. Oltre al Prefetto Frattasi sono intervenuti il Sindaco Tombolillo, l'amministratore SEP Ugolini, Porcelli dell'Ausl di Latina, Zaottini dell'Arpa Lazio, la Valle per la Provincia. Nel corso della riunione è stata effettuata una valutazione preliminare del progetto che l'azienda si era impegnata ad elaborare per l'adeguamento dell'impianto di produzione di compost ottenuto dal trattamento di rifiuti organici recuperabili. In aderenza al capannone industriale esistente è stata prevista la realizzazione di un locale destinato ad accogliere il processo lavorativo per eliminare in tal modo gli inconvenienti odorigeni derivanti dalla presenza dei materiali al di fuori di una struttura al chiuso. Il progetto che dovrà essere asseverato sotto i diversi profili (urbanistico, di impatto ambientale, di sicurezza) sarà esaminato accuratamente dagli Enti presenti al tavolo entro la fine del prossimo mese di febbraio. Nei successivi sessanta giorni, previa una nuova convocazione di tutti i soggetti interessati che definieranno di concerto l'attività esecutiva per la parte di singola competenza, seguirà la realizzazione dell'intervento della SEP. Il Prefetto ha confermato la propria disponibilità a monitorare l'andamento dei diversi passaggi procedurali in modo da assicurarne la necessaria speditezza in vista dell'urgente adeguamento dell'impianto che indubbiamente porterà beneficio al sistema della raccolta differenziata sul territorio provinciale.
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20080129&ediz=05_LATINA&npag=34&file=M_2073.xml&type=STANDARD
26 Gennaio 2008 Andrea Apruzzese http://www.parvapolis.it/page.php?id=37093
SEP, un incontro in Prefettura
Un progetto per l'adeguamento degli impianti di produzione di compost
Si è riunito il tavolo costituito dal Prefetto in relazione alle vicende che hanno interessato la zona circostante lo stabilimento SEP di Pontinia. Oltre al Prefetto Frattasi sono intervenuti il Sindaco Tombolillo, l'amministratore SEP Ugolini, Porcelli dell'Ausl di Latina, Zaottini dell'Arpa Lazio, la Valle per la Provincia. Nel corso della riunione è stata effettuata una valutazione preliminare del progetto che l'azienda si era impegnata ad elaborare per l'adeguamento dell'impianto di produzione di compost ottenuto dal trattamento di rifiuti organici recuperabili. In aderenza al capannone industriale esistente è stata prevista la realizzazione di un locale destinato ad accogliere il processo lavorativo per eliminare in tal modo gli inconvenienti odorigeni derivanti dalla presenza dei materiali al di fuori di una struttura al chiuso. Il progetto che dovrà essere asseverato sotto i diversi profili (urbanistico, di impatto ambientale, di sicurezza) sarà esaminato accuratamente dagli Enti presenti al tavolo entro la fine del prossimo mese di febbraio. Nei successivi sessanta giorni, previa una nuova convocazione di tutti i soggetti interessati che definieranno di concerto l'attività esecutiva per la parte di singola competenza, seguirà la realizzazione dell'intervento della SEP. Il Prefetto ha confermato la propria disponibilità a monitorare l'andamento dei diversi passaggi procedurali in modo da assicurarne la necessaria speditezza in vista dell'urgente adeguamento dell'impianto che indubbiamente porterà beneficio al sistema della raccolta differenziata sul territorio provinciale.
Lettera Aperta a Lidano Grassucci
ricevo e pubblico
Latina.Lettera Aperta a Lidano Grassucci
Lettera Aperta a Lidano Grassucci.- Egregio Direttore, con questa lettera rispondo a quanto contenuto nel tuo articolo del 24 gennaio 2008 dal titolo: la mafia dei coglioni. Non entro in polemica in merito a quanto asserisci su fatti riconducibili a persone o categorie professionali o con le tue legittime opinioni sul loro conto ma, mi permetto di dissentire sulle affermazioni che fai su quanto attiene le emergenze criminali e sull’analisi che riguarda molti giovani di questa città. Probabilmente viviamo in due luoghi diversi. Probabilmente dimentichi di dirigere un giornale nel quale riportate quotidianamente in cronaca reiterati fatti di intensa gravità . Probabilmente il solo fatto di essere giornalista, come ti definisci nell’articolo, ti fa ritenere di avere certezze anche su episodi di questa città e della sua provincia che,non certo io piccolo piccolo, ma altri, con riconosciute capacità ,leggono in maniera meno superficiale di quanto mi sembra tu faccia. Giornalisti compresi. per leggere tutto http://www.icittadini.it/sicurezza.php?art=7498
questa la mia osservazione Al Signor Antonio Turri
Buongiorno grazie della comunicazione che condivido.
Non sono (per fortuna) un esperto del settore ma un certo "malessere" si avverte spesso.
Non so se è mafia, se è sistema o burocrazia.
Non so se è casta.
Ricordo la situazione e i discorsi che hanno preceduto mani pulite.
Non mi sembrano diversi da quello che viviamo oggi.
Continui pure le sue denunce e non taccia.
Giorgio Libralato
questo l'articolo di Lidano Grassucci
Paride Martella e la Mafia dei Coglioni
Una comunità offesa per fare clamore giornalistico. E l'ex presidente della Provincia per me resta una brava persona
per leggere tutto
http://www.parvapolis.it/page.php?id=37023
Latina.Lettera Aperta a Lidano Grassucci
Lettera Aperta a Lidano Grassucci.- Egregio Direttore, con questa lettera rispondo a quanto contenuto nel tuo articolo del 24 gennaio 2008 dal titolo: la mafia dei coglioni. Non entro in polemica in merito a quanto asserisci su fatti riconducibili a persone o categorie professionali o con le tue legittime opinioni sul loro conto ma, mi permetto di dissentire sulle affermazioni che fai su quanto attiene le emergenze criminali e sull’analisi che riguarda molti giovani di questa città. Probabilmente viviamo in due luoghi diversi. Probabilmente dimentichi di dirigere un giornale nel quale riportate quotidianamente in cronaca reiterati fatti di intensa gravità . Probabilmente il solo fatto di essere giornalista, come ti definisci nell’articolo, ti fa ritenere di avere certezze anche su episodi di questa città e della sua provincia che,non certo io piccolo piccolo, ma altri, con riconosciute capacità ,leggono in maniera meno superficiale di quanto mi sembra tu faccia. Giornalisti compresi. per leggere tutto http://www.icittadini.it/sicurezza.php?art=7498
questa la mia osservazione Al Signor Antonio Turri
Buongiorno grazie della comunicazione che condivido.
Non sono (per fortuna) un esperto del settore ma un certo "malessere" si avverte spesso.
Non so se è mafia, se è sistema o burocrazia.
Non so se è casta.
Ricordo la situazione e i discorsi che hanno preceduto mani pulite.
Non mi sembrano diversi da quello che viviamo oggi.
Continui pure le sue denunce e non taccia.
Giorgio Libralato
questo l'articolo di Lidano Grassucci
Paride Martella e la Mafia dei Coglioni
Una comunità offesa per fare clamore giornalistico. E l'ex presidente della Provincia per me resta una brava persona
per leggere tutto
http://www.parvapolis.it/page.php?id=37023
venerdì 25 gennaio 2008
Pontinia e acqualatina dopo il 23 gennaio
Nel consiglio comunale di Pontinia di mercoledì 23 gennaio cosa è stato deciso e deliberato in merito alla gestione pubblica dell’acqua? Cosa è cambiato da ieri e cosa cambierà nei prossimi giorni, quali le prossime iniziative?
Questa è la domanda che mi fanno cittadini, operatori dell’informazione e anche aspiranti amministratori.
Anzitutto dopo la lettera sul mutuo e di avviso del procedimento di uscita da acqualatina, deliberate a dicembre 2007, sono arrivate alcune risposte alle quali era necessario e doveroso rispondere, per coerenza.
Della lettera sul mutuo penso sia facile immaginare dopo le notizie di cronaca giudiziaria di questi giorni, sulle quali sarebbe opportuno far parlare gli organi competenti e lasciare ai tanti soccorritori dei vincitori affermare che l’avevano detto.
Anche a Pontinia coloro (An e Udc) che avevano voluto cedere le reti ad acqualatina oggi la criticano.
La lettera inviata sull’avviso dell’inizio del procedimento di uscita da acqualatina si è resa opportuna dopo le varie sentenze sulla questione di un anno fa, che, evidentemente, l’opposizione consiliare di Pontinia, non conosce.
Riguardo poi le scelte effettuate dal comune di Pontinia queste erano già state ritenute legittime e competenti dalle stesse sentenze 2007.
Nel particolare il comune di Pontinia, mercoledì 23 gennaio ha deliberato:
- Di riconfermare la NON APPROVAZIONE delle modifiche alla Convenzione di cooperazione ATO4, poiché non conformi alla convenzione di cooperazione tipo prevista dalla legge regionale 6/96 ed introdotte successivamente SENZA L’APPROVAZIONE ESPRESSA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PONTINIA;
- Di NON approvare la Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4 approvata il 09/04/2002, con delibera atto n. 1 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 02/08/2002 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A. e la nuova Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4, approvata il 14/7/2006 con delibera atto n. 6 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 25/01/2007 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A., poiché illegittime e non conformi alla normativa regionale ed in particolare non conformi alla convenzione di gestione tipo e ritenute sfavorevoli per la collettività.
- Di riconfermare la NON approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto della società mista Acqualatina S.p.A. e dei previsti patti parasociali;
- Di dare mandato al sindaco e alla giunta comunale di avviare quanto prima, mediante gli uffici competenti, le procedure per la restituzione degli impianti di proprietà comunale, a suo tempo dati in gestione alla Società Acqualatina s.p.a., concessione avvenuta in forza di una convenzione di gestione MAI ratificata da questo Consiglio Comunale.
Inoltre viene inviata la risposta alle comunicazioni ricevute dopo le lettere inviate a dicembre 2007.
Le motivazioni delle scelte effettuate sono politiche, perché la gestione dell’acqua deve essere interamente pubblica e non deve essere oggetto di speculazione, sociali, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti per motivi di salute pubbliche, economiche, le modifiche alla convenzione gravano sia sui singoli cittadini, sia sulle amministrazioni pubbliche, amministrative, la cessione delle reti era avvenuta con una delibera della giunta e l’argomento non era stato portato in consiglio comunale, inoltre la cessione, senza essere soci, poteva portare ad un danno erariale.
Cosa succederà oggi o nel prossimo futuro?
Intanto l’iniziativa del comune di Pontinia, dal punto di vista legale, si dovrà confrontare con le inevitabili risposte dell’ATO4, dell’amministrazione provinciale di Latina e della società Acqualatina che tenteranno di resistere e di dichiarare la mancanza di possibilità di decidere nel proprio ambito comunale.
Come sappiamo le sentenze nel merito dicono il contrario.
Dal punto di vista tecnico e amministrativo è chiaro che va effettuato lo studio e l’analisi della situazione esistente, dello stato di manutenzione delle reti, degli interventi da effettuare.
Si dovrà inoltre individuare un gestore che dovrà rispondere ai requisiti di legge, che dovrà essere efficiente ed economico.
Per arrivare a questo era necessario procedere come il comune di Pontinia, con coerenza, sta andando.
Il percorso, la tempistica e i metodi saranno, come da mandato del consiglio comunale, determinato dalla giunta comunale che sicuramente si confronterà con realtà simili e con il comitato provinciale per la gestione pubblica dell’acqua.
Questa è la domanda che mi fanno cittadini, operatori dell’informazione e anche aspiranti amministratori.
Anzitutto dopo la lettera sul mutuo e di avviso del procedimento di uscita da acqualatina, deliberate a dicembre 2007, sono arrivate alcune risposte alle quali era necessario e doveroso rispondere, per coerenza.
Della lettera sul mutuo penso sia facile immaginare dopo le notizie di cronaca giudiziaria di questi giorni, sulle quali sarebbe opportuno far parlare gli organi competenti e lasciare ai tanti soccorritori dei vincitori affermare che l’avevano detto.
Anche a Pontinia coloro (An e Udc) che avevano voluto cedere le reti ad acqualatina oggi la criticano.
La lettera inviata sull’avviso dell’inizio del procedimento di uscita da acqualatina si è resa opportuna dopo le varie sentenze sulla questione di un anno fa, che, evidentemente, l’opposizione consiliare di Pontinia, non conosce.
Riguardo poi le scelte effettuate dal comune di Pontinia queste erano già state ritenute legittime e competenti dalle stesse sentenze 2007.
Nel particolare il comune di Pontinia, mercoledì 23 gennaio ha deliberato:
- Di riconfermare la NON APPROVAZIONE delle modifiche alla Convenzione di cooperazione ATO4, poiché non conformi alla convenzione di cooperazione tipo prevista dalla legge regionale 6/96 ed introdotte successivamente SENZA L’APPROVAZIONE ESPRESSA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PONTINIA;
- Di NON approvare la Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4 approvata il 09/04/2002, con delibera atto n. 1 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 02/08/2002 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A. e la nuova Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4, approvata il 14/7/2006 con delibera atto n. 6 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 25/01/2007 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A., poiché illegittime e non conformi alla normativa regionale ed in particolare non conformi alla convenzione di gestione tipo e ritenute sfavorevoli per la collettività.
- Di riconfermare la NON approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto della società mista Acqualatina S.p.A. e dei previsti patti parasociali;
- Di dare mandato al sindaco e alla giunta comunale di avviare quanto prima, mediante gli uffici competenti, le procedure per la restituzione degli impianti di proprietà comunale, a suo tempo dati in gestione alla Società Acqualatina s.p.a., concessione avvenuta in forza di una convenzione di gestione MAI ratificata da questo Consiglio Comunale.
Inoltre viene inviata la risposta alle comunicazioni ricevute dopo le lettere inviate a dicembre 2007.
Le motivazioni delle scelte effettuate sono politiche, perché la gestione dell’acqua deve essere interamente pubblica e non deve essere oggetto di speculazione, sociali, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti per motivi di salute pubbliche, economiche, le modifiche alla convenzione gravano sia sui singoli cittadini, sia sulle amministrazioni pubbliche, amministrative, la cessione delle reti era avvenuta con una delibera della giunta e l’argomento non era stato portato in consiglio comunale, inoltre la cessione, senza essere soci, poteva portare ad un danno erariale.
Cosa succederà oggi o nel prossimo futuro?
Intanto l’iniziativa del comune di Pontinia, dal punto di vista legale, si dovrà confrontare con le inevitabili risposte dell’ATO4, dell’amministrazione provinciale di Latina e della società Acqualatina che tenteranno di resistere e di dichiarare la mancanza di possibilità di decidere nel proprio ambito comunale.
Come sappiamo le sentenze nel merito dicono il contrario.
Dal punto di vista tecnico e amministrativo è chiaro che va effettuato lo studio e l’analisi della situazione esistente, dello stato di manutenzione delle reti, degli interventi da effettuare.
Si dovrà inoltre individuare un gestore che dovrà rispondere ai requisiti di legge, che dovrà essere efficiente ed economico.
Per arrivare a questo era necessario procedere come il comune di Pontinia, con coerenza, sta andando.
Il percorso, la tempistica e i metodi saranno, come da mandato del consiglio comunale, determinato dalla giunta comunale che sicuramente si confronterà con realtà simili e con il comitato provinciale per la gestione pubblica dell’acqua.
si sono vendicati degli italiani
Ieri in senato si sono vendicati degli italiani.
Le mogli sono sacre non si possono toccare con un avviso di garanzia, con una condanna oppure con un arresto ai domiciliari.
Per questo pagheranno tutti gli italiani.
Le mogli sono sacre non si possono toccare con un avviso di garanzia, con una condanna oppure con un arresto ai domiciliari.
Per questo pagheranno tutti gli italiani.
acqualatina rassegna stampa
la rassegna stampa del 24 gennaio sui fatti di acqualatina
http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=51801
http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=51801
per essere informati sul ciclo dell'acqua
Molti cittadini scrivono per sapere come e dove potersi informare e documentare sul ciclo dell'acqua, sulla gestione, iniziative, considerazioni.
E' stato creato un apposito gruppo di discussione comitato-provinciale-difesa-acqua@yahoogroups.com.
C'è ovviamente il forum nazionale www.acquabenecomune.org.
Per avere informazioni sull'acqua bene comune dell'umanità slogan CONTRATTO MONDIALE SULL'ACQUA www.contrattoacqua.it.
C'è anche il forum regionale www.acquapubblicalazio.org.
E' stato creato un apposito gruppo di discussione comitato-provinciale-difesa-acqua@yahoogroups.com.
C'è ovviamente il forum nazionale www.acquabenecomune.org.
Per avere informazioni sull'acqua bene comune dell'umanità slogan CONTRATTO MONDIALE SULL'ACQUA www.contrattoacqua.it.
C'è anche il forum regionale www.acquapubblicalazio.org.
giovedì 24 gennaio 2008
Acqualatina il comune di Pontinia prende un’altra strada
Acqualatina il comune di Pontinia prende un’altra strada
Come era facilmente prevedibile ieri sera il consiglio comunale di Pontinia ha approvato la delibera per contestare le modifiche in atto alla convenzione, tutte con aggravio dei costi per cittadini e comuni, per affermare il principio che la gestione dell’acqua deve essere pubblica e per iniziare il percorso per arrivare alla gestione interamente pubblica del ciclo dell’acqua.
Non si deve lucrare sui beni primari e indispensabili alla vita come, appunto, l’acqua che deve essere garantita a tutti sia per motivi alimentari che per motivi igienici e di salute pubblica.
E’ stato uno degli impegni più forti assunti dal candidato a sindaco Eligio Tombolillo nella vincente campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale nel luglio 2006 e della sua lista.
E’ stato ribadito più volte questo intento con una delibera che nel corso di oltre un anno è stata modificata più volte per tenere conto delle vicende legali che riguardano la questione, oltre che delle varie modifiche apportate alla convenzione stessa.
Adesso il comune di Pontinia si dovrà affiancare agli altri comuni che hanno fatto da apripista in questo lungo contenzioso, Bassiano, Amaseno, Formia, Cori, ma anche della Regione Lazio.
Al di là delle indagini in corso che devono fare il loro corso, lasciando gli organi competenti a fare il loro giusto lavoro, alle amministrazioni locali spetta l’obbligo di amministrare e quindi di fornire dei servizi efficienti, idonei ed economici.
Il comune di Pontinia, come già per gli altri comuni che hanno assunto medesime decisioni, dovrà ora pensare al futuro cioè alla gestione migliore possibile per un settore importante e fondamentale non solo per i cittadini, ma anche per le aziende che vi operano al meglio, specie in settori alimentari.
La delibera di ieri sera era necessaria per passare alla fase successiva che avrà bisogno di un’ampia convergenza degli amministratori, ma anche delle forze politiche e sociali per porre le condizioni idonee a dare quelle giuste risposte che finora, è opinione comune, sono mancate.
Pontinia 24 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Come era facilmente prevedibile ieri sera il consiglio comunale di Pontinia ha approvato la delibera per contestare le modifiche in atto alla convenzione, tutte con aggravio dei costi per cittadini e comuni, per affermare il principio che la gestione dell’acqua deve essere pubblica e per iniziare il percorso per arrivare alla gestione interamente pubblica del ciclo dell’acqua.
Non si deve lucrare sui beni primari e indispensabili alla vita come, appunto, l’acqua che deve essere garantita a tutti sia per motivi alimentari che per motivi igienici e di salute pubblica.
E’ stato uno degli impegni più forti assunti dal candidato a sindaco Eligio Tombolillo nella vincente campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale nel luglio 2006 e della sua lista.
E’ stato ribadito più volte questo intento con una delibera che nel corso di oltre un anno è stata modificata più volte per tenere conto delle vicende legali che riguardano la questione, oltre che delle varie modifiche apportate alla convenzione stessa.
Adesso il comune di Pontinia si dovrà affiancare agli altri comuni che hanno fatto da apripista in questo lungo contenzioso, Bassiano, Amaseno, Formia, Cori, ma anche della Regione Lazio.
Al di là delle indagini in corso che devono fare il loro corso, lasciando gli organi competenti a fare il loro giusto lavoro, alle amministrazioni locali spetta l’obbligo di amministrare e quindi di fornire dei servizi efficienti, idonei ed economici.
Il comune di Pontinia, come già per gli altri comuni che hanno assunto medesime decisioni, dovrà ora pensare al futuro cioè alla gestione migliore possibile per un settore importante e fondamentale non solo per i cittadini, ma anche per le aziende che vi operano al meglio, specie in settori alimentari.
La delibera di ieri sera era necessaria per passare alla fase successiva che avrà bisogno di un’ampia convergenza degli amministratori, ma anche delle forze politiche e sociali per porre le condizioni idonee a dare quelle giuste risposte che finora, è opinione comune, sono mancate.
Pontinia 24 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Laghi del Vescovo - Gricilli e la proposta di legge regionale
Vista la situazione della vasca di espansione dei Laghi del Vescovo (anche noti come Gricilli), da decenni oggetto di discarica abusiva e incontrollata, considerato inoltre il degrado della zona e la necessità di tutelare e salvaguardare la zona SIC – ZPS, si è convenuto con il capogruppo dei verdi in consiglio regionale, Enrico Fontana di attualizzare la proposta di legge regionale.
Durante il mandato 90/95 grazie al lavoro delle associazioni ambientaliste, dei comitati locali di cittadini e del consigliere e assessore dei verdi Laura Scalabrini Benatti il disegno di legge era stato presentato in regione Lazio, per istituire il monumento naturale.
Le proposte, le opportunità, il regolamento e i divieti erano stati condivisi anche con le associazioni locali di cacciatori e pescatori anch’essi convinti sostenitori della necessità di creare una zona che potesse costituire e favorire il ripopolamento delle varie speci.
Nei 2 progetti redatti era stata considerata l’opportunità di valorizzarli con centro studi e ricerca, con la tutela e l’accessibilità che avrebbe creato, per 4 anni, 20 posti di lavoro.
Grazie alla scoperta e alla denuncia dei signori della rete no turbogas di Pontinia è arrivato finalmente la possibilità di passare ai fatti?
Pontinia 23 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Durante il mandato 90/95 grazie al lavoro delle associazioni ambientaliste, dei comitati locali di cittadini e del consigliere e assessore dei verdi Laura Scalabrini Benatti il disegno di legge era stato presentato in regione Lazio, per istituire il monumento naturale.
Le proposte, le opportunità, il regolamento e i divieti erano stati condivisi anche con le associazioni locali di cacciatori e pescatori anch’essi convinti sostenitori della necessità di creare una zona che potesse costituire e favorire il ripopolamento delle varie speci.
Nei 2 progetti redatti era stata considerata l’opportunità di valorizzarli con centro studi e ricerca, con la tutela e l’accessibilità che avrebbe creato, per 4 anni, 20 posti di lavoro.
Grazie alla scoperta e alla denuncia dei signori della rete no turbogas di Pontinia è arrivato finalmente la possibilità di passare ai fatti?
Pontinia 23 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
turbogas e tavolo tecnico
23 gennaio 2008
Questa mattina si è convenuto con il capogruppo dei verdi in consiglio regionale, Enrico Fontana, di riprendere il tavolo tecnico relativo al progetto della turbogas di Pontinia.
Da parte del comune di Pontinia vi è la piena disponibilità ad ospitare i lavori, sentite le esigenze dei commissari ad hoc nominati dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.
I due commissari regionali, l’assessore all’ambiente Filiberto Zaratti e, appunto, Enrico Fontana convocheranno al più presto questo tavolo stante la comunicazione del ministero dell’ambiente di concludere entro 30 giorni i lavori della commissione AIA – IPPC per l’eventuale rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale alla ditta Aceaelectrabel.
Questa mattina si è convenuto con il capogruppo dei verdi in consiglio regionale, Enrico Fontana, di riprendere il tavolo tecnico relativo al progetto della turbogas di Pontinia.
Da parte del comune di Pontinia vi è la piena disponibilità ad ospitare i lavori, sentite le esigenze dei commissari ad hoc nominati dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.
I due commissari regionali, l’assessore all’ambiente Filiberto Zaratti e, appunto, Enrico Fontana convocheranno al più presto questo tavolo stante la comunicazione del ministero dell’ambiente di concludere entro 30 giorni i lavori della commissione AIA – IPPC per l’eventuale rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale alla ditta Aceaelectrabel.
Mira Lanza, progetto pilota
L’intervento dell’ex sindaco di Pontinia, l’ingegnere Gianni Ferrarese
Mira Lanza, progetto pilota
Il recupero del sito, un modello di archeologia industriale
Latina Oggi 20 gennaio 2008
«La moderna urbanistica consente di recuperare situazioni di degrado edilizio con riflessi positivi in termini sociali, ambientali ed economici». Questo concetto è stato espresso dall'ingegnere Gianni Ferrarese, ex sindaco di Pontinia e
progettista della trasformazione dell'area Mira Lanza di Mesa, in disuso ormai da oltre venti anni, in un centro Commerciale con una ampia gamma di destinazione d'uso.
Per tale sito, 12 anni orsono, quindi nel 1996, l'attuale sindaco Tombolillo ha avuto, nell’adozione del Prg, l’intuizione
di prevederne la riconversione in attività produttive diverse da quelle attuali. La Regione Lazio, spiega Ferrarese accolse tale ipotesi approvando l'idea con l'unica prescrizione di limitare la volumetria a quella esistente, legittimata con licenze o concessioni edilizie.
Pertanto l'ipotesi di un grande centro commerciale potrebbe diventare realtà, poichè tale struttura andrebbe collocata in
un contesto esistente senza impegnare nuovi spazi vergini, con il vantaggio di intervenire su un'area degradata bonificandola integralmente e trasformandola in una nuova.
Tale scelta, condivisa a quanto pare dalla maggioranza dei pubblici amministratori offrirebbe i seguenti vantaggi : il primo a livello economico ed occupazionale che una tale iniziativa comporterebbe per tutta la comunità di Pontinia.
il secondo, la mole dell'intervento, paragonabile a Centri tipo Aprilia 2, potrebbe consentire alle attuali attività produttive di far conoscere i prodotti tipici locali, mediante l'utilizzo di spazi adeguati ed attrezzati per la vendita diretta del prodotto all'interno del centro. La particolare ubicazione, baricentrica rispetto ai comuni della fascia pedemontana e costiera, a sud della città capoluogo e la possibilita' di utilizzo di una vasta area a disposizionedi oltre 10 ettari potrebbe consentire la nascita di una grande struttura commerciale con un bacino di utenza capace di richiamare oltre 350 mila p e r s o n e .
«Una struttura - sottolinea Ferrarese - corrispondente alla richiesta di un imprenditore del nord Italia che propone di concertare con il Comune di Pontinia e la Regione Lazio la realizzazione di un centro comerciale avente una superficie coperta di circa 43 mila metri quadrati e una destinata alla vendita di oltre 27 mila con l'ipotesi di " esercizi commerciali di vicinato, finalizzati alla vendita diretta
dei prodotti locali da parte dei nostri agricoltori.
Antonella Subiaco
Mira Lanza, progetto pilota
Il recupero del sito, un modello di archeologia industriale
Latina Oggi 20 gennaio 2008
«La moderna urbanistica consente di recuperare situazioni di degrado edilizio con riflessi positivi in termini sociali, ambientali ed economici». Questo concetto è stato espresso dall'ingegnere Gianni Ferrarese, ex sindaco di Pontinia e
progettista della trasformazione dell'area Mira Lanza di Mesa, in disuso ormai da oltre venti anni, in un centro Commerciale con una ampia gamma di destinazione d'uso.
Per tale sito, 12 anni orsono, quindi nel 1996, l'attuale sindaco Tombolillo ha avuto, nell’adozione del Prg, l’intuizione
di prevederne la riconversione in attività produttive diverse da quelle attuali. La Regione Lazio, spiega Ferrarese accolse tale ipotesi approvando l'idea con l'unica prescrizione di limitare la volumetria a quella esistente, legittimata con licenze o concessioni edilizie.
Pertanto l'ipotesi di un grande centro commerciale potrebbe diventare realtà, poichè tale struttura andrebbe collocata in
un contesto esistente senza impegnare nuovi spazi vergini, con il vantaggio di intervenire su un'area degradata bonificandola integralmente e trasformandola in una nuova.
Tale scelta, condivisa a quanto pare dalla maggioranza dei pubblici amministratori offrirebbe i seguenti vantaggi : il primo a livello economico ed occupazionale che una tale iniziativa comporterebbe per tutta la comunità di Pontinia.
il secondo, la mole dell'intervento, paragonabile a Centri tipo Aprilia 2, potrebbe consentire alle attuali attività produttive di far conoscere i prodotti tipici locali, mediante l'utilizzo di spazi adeguati ed attrezzati per la vendita diretta del prodotto all'interno del centro. La particolare ubicazione, baricentrica rispetto ai comuni della fascia pedemontana e costiera, a sud della città capoluogo e la possibilita' di utilizzo di una vasta area a disposizionedi oltre 10 ettari potrebbe consentire la nascita di una grande struttura commerciale con un bacino di utenza capace di richiamare oltre 350 mila p e r s o n e .
«Una struttura - sottolinea Ferrarese - corrispondente alla richiesta di un imprenditore del nord Italia che propone di concertare con il Comune di Pontinia e la Regione Lazio la realizzazione di un centro comerciale avente una superficie coperta di circa 43 mila metri quadrati e una destinata alla vendita di oltre 27 mila con l'ipotesi di " esercizi commerciali di vicinato, finalizzati alla vendita diretta
dei prodotti locali da parte dei nostri agricoltori.
Antonella Subiaco
Fondi per il depuratore a Mazzocchio
Pontinia, il piano economico del Consorzio. Stanziati 2 milioni di euro
Fondi per il depuratore
Approvati gli investimenti a favore dell’area di Mazzocchio
Latina Oggi 21 gennaio 2008
E' stato approvato il piano economico e finanziario del Consorzio per lo sviluppo
industriale Roma - Latina relativo al 2008. Una parte importante degli investimenti
riguarderanno proprio la zona industriale di Mazzocchio di Pontinia, dove sono
previsti tre interventi di spesa che riguardano infrastrutture fondamentali per il corretto funzionamento dell'area.
La novità sostanziale è che è in fase di progettazione la ristrutturazione e l'avviamento dell'impianto di depurazione.
L'importo complessivo dell'intervento sarà di 2 milioni di euro, finanziato per il 70% dalla Regione Lazio. Il restante 30% sarà diviso tra il "Soggetto gestore" e il Consorzio, che spalmerà i suoi 300 mila euro di competenza nei prossimi tre anni. Per quanto riguarda il "Soggetto gestore", ovvero la società che gestirà l'impianto di fognatura e lo smaltimento delle acqua civili delle fabbriche, l'ipotesi più accreditata è quella della formazione di una cooperativa tra il Consorzio Industriale, altri enti pubblici e il comune di Pontinia.
I tempi di attuazione del depuratore sono ancora indefiniti e l'iter è ancora nella
fase progettuale. Nel frattempo il sistema di smaltimento delle acqua è rotto e
le acque nere finiscono nei fossi. Si tratterebbe inoltre di sversamenti non autorizzati all'interno del sistema fognario. Il Consorzio ha infatti vietato alle industrie di usare l'impianto di smaltimento di sua proprietà perchè non è mai entrato in funzione il depuratore.
Altri 60 mila euro saranno spesi per la costruzione di una rotatoria tra la strada
provinciale Marittima e l'accesso alla zona industriale.
La richiesta è stata inoltrata al Ministero dei lavori pubblici nel gennaio del 2007 e
per quest'anno dovrebbe essere pronta.
Per quanto riguarda le strade interne, in attesa che venga stabilita definitivamente
di chi è la proprietà (il comune di Pontinia o la Provincia di Latina?), il
Consorzio spenderà per la loro manutenzione e messa in sicurezza altri 70 mila euro. Una parte di questi soldi serviranno pure a pulire i siti dei depuratori e la
manutenzione ordinaria e straordinaria della sede del Consorzio.
Andrea Zuccaro
Fondi per il depuratore
Approvati gli investimenti a favore dell’area di Mazzocchio
Latina Oggi 21 gennaio 2008
E' stato approvato il piano economico e finanziario del Consorzio per lo sviluppo
industriale Roma - Latina relativo al 2008. Una parte importante degli investimenti
riguarderanno proprio la zona industriale di Mazzocchio di Pontinia, dove sono
previsti tre interventi di spesa che riguardano infrastrutture fondamentali per il corretto funzionamento dell'area.
La novità sostanziale è che è in fase di progettazione la ristrutturazione e l'avviamento dell'impianto di depurazione.
L'importo complessivo dell'intervento sarà di 2 milioni di euro, finanziato per il 70% dalla Regione Lazio. Il restante 30% sarà diviso tra il "Soggetto gestore" e il Consorzio, che spalmerà i suoi 300 mila euro di competenza nei prossimi tre anni. Per quanto riguarda il "Soggetto gestore", ovvero la società che gestirà l'impianto di fognatura e lo smaltimento delle acqua civili delle fabbriche, l'ipotesi più accreditata è quella della formazione di una cooperativa tra il Consorzio Industriale, altri enti pubblici e il comune di Pontinia.
I tempi di attuazione del depuratore sono ancora indefiniti e l'iter è ancora nella
fase progettuale. Nel frattempo il sistema di smaltimento delle acqua è rotto e
le acque nere finiscono nei fossi. Si tratterebbe inoltre di sversamenti non autorizzati all'interno del sistema fognario. Il Consorzio ha infatti vietato alle industrie di usare l'impianto di smaltimento di sua proprietà perchè non è mai entrato in funzione il depuratore.
Altri 60 mila euro saranno spesi per la costruzione di una rotatoria tra la strada
provinciale Marittima e l'accesso alla zona industriale.
La richiesta è stata inoltrata al Ministero dei lavori pubblici nel gennaio del 2007 e
per quest'anno dovrebbe essere pronta.
Per quanto riguarda le strade interne, in attesa che venga stabilita definitivamente
di chi è la proprietà (il comune di Pontinia o la Provincia di Latina?), il
Consorzio spenderà per la loro manutenzione e messa in sicurezza altri 70 mila euro. Una parte di questi soldi serviranno pure a pulire i siti dei depuratori e la
manutenzione ordinaria e straordinaria della sede del Consorzio.
Andrea Zuccaro
Gricilli nel degrado, il vertice
Pontinia, a breve il Comune incontrerà gli enti interessati
Gricilli nel degrado, il vertice
Nella zona rinvenute carcasse animali e rifiuti speciali
Latina Oggi 23 gennaio 2008
PER eliminare una volta per tutte il degrado ambientale in cui attualmente si trova l'area naturale dei laghi Gricilli vasta circa quaranta ettari ricadente in
territorio del comune di Pontinia, il sindaco Tombolillo, d'intesa con l'assessore all'ambiente Battisti e il consigliere delegato Sellacci intende riunire una conferenza di servizio tra tutti gli enti interessati.
Saranno invitati i responsabili del Consorzio di Bonifica gestore del sistema
idraulico della zona, della Regione e della Provincia.
Come appreso dai mezzi di comunicazione l'area attualmente si sta trasformando in una discarica a cielo aperto composta da carcasse di gomme, vecchi elettrodomestici,
materiali di risulta edilizi e perfino eternit. Una vera bomba ecologica che tiene in allarme i cittadini residenti nella zona. Abbiamo appreso che il Consorzio di Bonifica
di Latina ha da tempo predisposto un piano di recupero e tutela del sito sottoposto a vincolo di rispetto ambientale da parte della Regione Lazio che dovrebbe finanziare
i lavori necessari. Come è noto quella zona è completamente disabitata anche se parzialmente coltivata e costituisce la «vasca di espansione» in cui dovrebbero
essere convogliate le acque dell’Ufente in caso di piena.
A.S.
Gricilli nel degrado, il vertice
Nella zona rinvenute carcasse animali e rifiuti speciali
Latina Oggi 23 gennaio 2008
PER eliminare una volta per tutte il degrado ambientale in cui attualmente si trova l'area naturale dei laghi Gricilli vasta circa quaranta ettari ricadente in
territorio del comune di Pontinia, il sindaco Tombolillo, d'intesa con l'assessore all'ambiente Battisti e il consigliere delegato Sellacci intende riunire una conferenza di servizio tra tutti gli enti interessati.
Saranno invitati i responsabili del Consorzio di Bonifica gestore del sistema
idraulico della zona, della Regione e della Provincia.
Come appreso dai mezzi di comunicazione l'area attualmente si sta trasformando in una discarica a cielo aperto composta da carcasse di gomme, vecchi elettrodomestici,
materiali di risulta edilizi e perfino eternit. Una vera bomba ecologica che tiene in allarme i cittadini residenti nella zona. Abbiamo appreso che il Consorzio di Bonifica
di Latina ha da tempo predisposto un piano di recupero e tutela del sito sottoposto a vincolo di rispetto ambientale da parte della Regione Lazio che dovrebbe finanziare
i lavori necessari. Come è noto quella zona è completamente disabitata anche se parzialmente coltivata e costituisce la «vasca di espansione» in cui dovrebbero
essere convogliate le acque dell’Ufente in caso di piena.
A.S.
impianto sep consegnati gli elaborati
Latina Oggi 23 gennaio 2008
È ARRIVATO ieri presso il comune di Pontinia, il progetto relativo alla realizzazione di opere per l'adeguamento del complesso industriale Sep di Mazzocchio, adibito alla produzione di compost di qualità ottenuto dal trattamento di rifiuti organici
provenienti dalla raccolta differenziata della regione. L'elaborato è a firma degli ingegneri Domenico Gasbarrone e Fabio Primiani e nei prossimi giorni sarà esaminato in Prefettura alla presenza del sindaco Eligio Tombolillo, del titolare dell'impianto e dei responsabili provinciali della sanità e dell’ambiente. Il progetto consiste nella realizzazione di un nuovo capannone per il controllo delle emissioni costruito in carpenteria metallica e dotato di un unico accesso per la movimentazione di materiali in lavorazione. Le emissioni in atmosfera saranno contenute a mezzo
aspirazione dell'aria che sarà successivamente trattata in fase di triturazione
e vagliatura dei materiali. L'impianto prevede il trattamento prevalente di fanghi di
depurazione civile e industriale in miscela con materiale legno cellulosico ed ha la possibilità di trattare biomasse provenienti dal settore agricolo e da quello industriale.
Il problema delle emissioni maleodoranti assume sempre maggiore rilevanza nella realizzazione e gestione di impianti di trattamento rifiuti che rappresenta una delle principali cause di contenziosi con la popolazione residente. Negli impianti di compostaggio le emissioni di composti maleodoranti sono riconducibili sia ai materiali in attesa di trattamento, sia alla massa in fase di trasformazione biologica. Il progetto Gasbarrone-Primiani, per eliminare al massimo tali emissioni prevede l'installazione di biofiltri capaci di garantire tre ricambi-ora di aria che sarà avviata alla depurazione già esistente. Tale processo di depurazione riguarda in pratica l'intero impianto di trattamento dalla fase di deposito dei fanghi e dell'organico fino all'area di post maturazione. Per quanto attiene ai cumuli di prodotto finito si provvederà alla loro copertura a mezzo di teli semimpermeabili.
Antonella Subiaco
È ARRIVATO ieri presso il comune di Pontinia, il progetto relativo alla realizzazione di opere per l'adeguamento del complesso industriale Sep di Mazzocchio, adibito alla produzione di compost di qualità ottenuto dal trattamento di rifiuti organici
provenienti dalla raccolta differenziata della regione. L'elaborato è a firma degli ingegneri Domenico Gasbarrone e Fabio Primiani e nei prossimi giorni sarà esaminato in Prefettura alla presenza del sindaco Eligio Tombolillo, del titolare dell'impianto e dei responsabili provinciali della sanità e dell’ambiente. Il progetto consiste nella realizzazione di un nuovo capannone per il controllo delle emissioni costruito in carpenteria metallica e dotato di un unico accesso per la movimentazione di materiali in lavorazione. Le emissioni in atmosfera saranno contenute a mezzo
aspirazione dell'aria che sarà successivamente trattata in fase di triturazione
e vagliatura dei materiali. L'impianto prevede il trattamento prevalente di fanghi di
depurazione civile e industriale in miscela con materiale legno cellulosico ed ha la possibilità di trattare biomasse provenienti dal settore agricolo e da quello industriale.
Il problema delle emissioni maleodoranti assume sempre maggiore rilevanza nella realizzazione e gestione di impianti di trattamento rifiuti che rappresenta una delle principali cause di contenziosi con la popolazione residente. Negli impianti di compostaggio le emissioni di composti maleodoranti sono riconducibili sia ai materiali in attesa di trattamento, sia alla massa in fase di trasformazione biologica. Il progetto Gasbarrone-Primiani, per eliminare al massimo tali emissioni prevede l'installazione di biofiltri capaci di garantire tre ricambi-ora di aria che sarà avviata alla depurazione già esistente. Tale processo di depurazione riguarda in pratica l'intero impianto di trattamento dalla fase di deposito dei fanghi e dell'organico fino all'area di post maturazione. Per quanto attiene ai cumuli di prodotto finito si provvederà alla loro copertura a mezzo di teli semimpermeabili.
Antonella Subiaco
documentazione tecnica autostrada Roma-Latina
Per un'economia partecipata
E' attivo il processo di partecipazione al progetto del COLLEGAMENTO INTERMODALE ROMA-LATINA.
Un cambiamento, quello della Pontina, auspicato da anni. Un cambiamento ora attuabile con criteri di sicurezza e ammodernamento, minimizzando al massimo l’impatto ambientale. Una svolta in direzione della intermodalità, ovvero la scelta di costituire un potenziamento reale del trasporto pubblico, tale da permettere la riduzione del flusso di veicoli privati che si muovono su questa direttrice.
Per maggiori informazioni, consultate la scheda di sintesi del progetto. (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/Progetto_RM_LT_scheda_sintesi.1195230694.pdf)
Visualizzate qui la mappa (ferrovie+metro) di Roma (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/MAPPA_FERRO_ROMA.1195230802.pdf)
e il POTENZIAMENTO DELLE LINEE FERROVIARIE FR7 E FR8 di collegamento fra Roma e Latina. (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/potenziamento_fr7_8.1195231111.pdf)
Per partecipare compilate l'apposito MODULO (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/MODULO_partecipazione_Roma_Latina.1195230754.pdf)
e inviatecelo:
via posta all’indirizzo: Regione Lazio, Assessorato al Bilancio Programmazione Economico Finanziaria Partecipazione, Piazza Oderico da Pordenone, 15 – 00145 Roma.
via fax allo 0651684245
via e-mail: assbilancio@regione.lazio.it
Durante le assemblee territoriali ad Aprilia, Roma e Latina (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/roma_latina_corretta.1195230974.JPG) è stato illustrato il progetto nel dettaglio attraverso materiali che a brevissimo saranno resi disponibili anche online. Stiamo infatti predisponendo un sito interamente dedicato al processo di partecipazione al progetto Roma-Latina.
http://www.regione.lazio.it/web/bilancio/economia/home.php
E' attivo il processo di partecipazione al progetto del COLLEGAMENTO INTERMODALE ROMA-LATINA.
Un cambiamento, quello della Pontina, auspicato da anni. Un cambiamento ora attuabile con criteri di sicurezza e ammodernamento, minimizzando al massimo l’impatto ambientale. Una svolta in direzione della intermodalità, ovvero la scelta di costituire un potenziamento reale del trasporto pubblico, tale da permettere la riduzione del flusso di veicoli privati che si muovono su questa direttrice.
Per maggiori informazioni, consultate la scheda di sintesi del progetto. (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/Progetto_RM_LT_scheda_sintesi.1195230694.pdf)
Visualizzate qui la mappa (ferrovie+metro) di Roma (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/MAPPA_FERRO_ROMA.1195230802.pdf)
e il POTENZIAMENTO DELLE LINEE FERROVIARIE FR7 E FR8 di collegamento fra Roma e Latina. (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/potenziamento_fr7_8.1195231111.pdf)
Per partecipare compilate l'apposito MODULO (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/MODULO_partecipazione_Roma_Latina.1195230754.pdf)
e inviatecelo:
via posta all’indirizzo: Regione Lazio, Assessorato al Bilancio Programmazione Economico Finanziaria Partecipazione, Piazza Oderico da Pordenone, 15 – 00145 Roma.
via fax allo 0651684245
via e-mail: assbilancio@regione.lazio.it
Durante le assemblee territoriali ad Aprilia, Roma e Latina (http://www.regione.lazio.it/binary/web/economia/roma_latina_corretta.1195230974.JPG) è stato illustrato il progetto nel dettaglio attraverso materiali che a brevissimo saranno resi disponibili anche online. Stiamo infatti predisponendo un sito interamente dedicato al processo di partecipazione al progetto Roma-Latina.
http://www.regione.lazio.it/web/bilancio/economia/home.php
mercoledì 23 gennaio 2008
incontro con Daniele Nardi
Domani, giovedi 24, presso la libreria Mondadori di Latina, dalle ore 21 incontro con Daniele Nardi, l'alpinista di Sezze che ha scalato il K2 e con Antonio Pennacchi.
L'evento aperto a tutti con invito a partecipare, è organizzato dall'Anonima Scrittori.
L'evento aperto a tutti con invito a partecipare, è organizzato dall'Anonima Scrittori.
3 arresti acqualatina e consiglio comunale
Questa l’agenzia di stampa
“Questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza hanno arrestato, su ordinanza del Tribunale di Latina, tre persone ai vertici di Acqualatina. L'arresto è stato effettuato al termine di una lunga inchiesta sull'operato della società privata che gestisce il servizio idrico. Nelle prossime ore dovrebbero essere diffusi ulteriori particolari sulla vicenda.”
Intanto questa sera consiglio comunale di Pontinia per superare l’insoddisfacente gestione di acqualatina e passare alla gestione interamente pubblica dell’acqua.
Si tratta di salvaguardare il diritto pubblico all’acqua potabile, di garantire la necessaria igiene messa in pericolo dai distacchi che la società ha effettuato, contro l’ordinanza del giudice, per alcune famiglie di Pontinia.
Dopo le numerose e variegate prese di distanza da diversi esponenti politici anche di AN dall’insoddisfacente gestione di acqualatina era facile immaginare l’arrivo del terremoto originato dall’inchiesta in corso.
Pontinia non ha mai aderito ad acqualatina, non è socia ed ha soltanto ceduto le reti, solo con delibera di giunta senza mai passare per il consiglio comunale che invece, anche durante la gestione Mochi, aveva votato all’unanimità un documento che metteva in risalto i notevoli problemi dell’attuale gestione.
Come tutti sanno, anche se qualche persona o ingenua o che non conosce la normativa, ancora dichiara che la normativa vigente obbliga i comuni ad aderire al gestore (acqualatina), oltre che all’ATO 4 (questo sì effettivamente obbligatorio).
Sempre per rimanere nell’ambito locale è come se un comune della provincia per effettuare la raccolta differenziata sia obbligato a servirsi della Sep o viceversa.
Con la delibera di questa sera si torna indietro alla cessione delle reti, si prosegue il cammino per l’uscita dalla gestione contestata attuale per arrivare ad una gestione pubblica nei modi e nei tempi che il consiglio comunale deciderà.
Pontinia 23 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Articolo su La provincia sul consiglio comunale di questa sera
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18269
“Questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza hanno arrestato, su ordinanza del Tribunale di Latina, tre persone ai vertici di Acqualatina. L'arresto è stato effettuato al termine di una lunga inchiesta sull'operato della società privata che gestisce il servizio idrico. Nelle prossime ore dovrebbero essere diffusi ulteriori particolari sulla vicenda.”
Intanto questa sera consiglio comunale di Pontinia per superare l’insoddisfacente gestione di acqualatina e passare alla gestione interamente pubblica dell’acqua.
Si tratta di salvaguardare il diritto pubblico all’acqua potabile, di garantire la necessaria igiene messa in pericolo dai distacchi che la società ha effettuato, contro l’ordinanza del giudice, per alcune famiglie di Pontinia.
Dopo le numerose e variegate prese di distanza da diversi esponenti politici anche di AN dall’insoddisfacente gestione di acqualatina era facile immaginare l’arrivo del terremoto originato dall’inchiesta in corso.
Pontinia non ha mai aderito ad acqualatina, non è socia ed ha soltanto ceduto le reti, solo con delibera di giunta senza mai passare per il consiglio comunale che invece, anche durante la gestione Mochi, aveva votato all’unanimità un documento che metteva in risalto i notevoli problemi dell’attuale gestione.
Come tutti sanno, anche se qualche persona o ingenua o che non conosce la normativa, ancora dichiara che la normativa vigente obbliga i comuni ad aderire al gestore (acqualatina), oltre che all’ATO 4 (questo sì effettivamente obbligatorio).
Sempre per rimanere nell’ambito locale è come se un comune della provincia per effettuare la raccolta differenziata sia obbligato a servirsi della Sep o viceversa.
Con la delibera di questa sera si torna indietro alla cessione delle reti, si prosegue il cammino per l’uscita dalla gestione contestata attuale per arrivare ad una gestione pubblica nei modi e nei tempi che il consiglio comunale deciderà.
Pontinia 23 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Articolo su La provincia sul consiglio comunale di questa sera
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18269
la ricetta di Mochi 3
Mochi ha già vinto bisogna pensare a chi ha perso.
E' stato eletto nel 2003 perchè a Pontinia in genere si vota a destra, per gli errori della sinistra e perchè lo conoscevano in pochi.
Ha dichiarato un dissesto che invece i suoi colleghi di partito, sindaci confinanti con Pontinia, in condizioni critiche o catastrofiche hanno evitato: Schintu a Sabaudia, Nardi a Terracina, Zaccheo a Latina. Chi ha ragione e chi ci ha guadagnato?
Ha innescato un processo alla Corte dei Conti a chi ha amministrato Pontinia dal 1998 al 2003. Comunque vada ha vinto. Tutte le sue azioni giuste o sbagliate che siano sono state per lui a costo zero, tanto pagava il comune quindi i cittadini. Gli altri invece le spese se le sono dovute pagare da soli. Il processo alla corte dei conti forse in primo grado, forse nei gradi successivi finirà con la giusta e naturale assoluzione. Che importa l'effetto graticola è già stato raggiunto. Stesso discorso per il dissesto. Poi ha tanti alleati consapevoli o inconsapevoli. Se dovesse tornare ad amministrare potrà usare la stessa ricetta, tanto pagano i cittadini.
E' stato eletto nel 2003 perchè a Pontinia in genere si vota a destra, per gli errori della sinistra e perchè lo conoscevano in pochi.
Ha dichiarato un dissesto che invece i suoi colleghi di partito, sindaci confinanti con Pontinia, in condizioni critiche o catastrofiche hanno evitato: Schintu a Sabaudia, Nardi a Terracina, Zaccheo a Latina. Chi ha ragione e chi ci ha guadagnato?
Ha innescato un processo alla Corte dei Conti a chi ha amministrato Pontinia dal 1998 al 2003. Comunque vada ha vinto. Tutte le sue azioni giuste o sbagliate che siano sono state per lui a costo zero, tanto pagava il comune quindi i cittadini. Gli altri invece le spese se le sono dovute pagare da soli. Il processo alla corte dei conti forse in primo grado, forse nei gradi successivi finirà con la giusta e naturale assoluzione. Che importa l'effetto graticola è già stato raggiunto. Stesso discorso per il dissesto. Poi ha tanti alleati consapevoli o inconsapevoli. Se dovesse tornare ad amministrare potrà usare la stessa ricetta, tanto pagano i cittadini.
energie da fonti rinnovabili certificati verdi
Certificati verdi: approvate le procedure per qualificare gli impianti
Il provvedimento attua due decreti del 24 ottobre 2005 sull'incentivazione dell'energia da fonti rinnovabili
di Rossella Calabrese
23/01/2008 - È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 16 del 19 gennaio 2008 (Supplemento ordinario n. 17), il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 21 dicembre 2007 “Approvazione delle procedure per la qualificazione di impianti a fonti rinnovabili e di impianti a idrogeno, celle a combustibile e di cogenerazione abbinata al teleriscaldamento ai fini del rilascio dei certificati verdi”
per leggere tutto http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=11114&iDCat=27
Il provvedimento attua due decreti del 24 ottobre 2005 sull'incentivazione dell'energia da fonti rinnovabili
di Rossella Calabrese
23/01/2008 - È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 16 del 19 gennaio 2008 (Supplemento ordinario n. 17), il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 21 dicembre 2007 “Approvazione delle procedure per la qualificazione di impianti a fonti rinnovabili e di impianti a idrogeno, celle a combustibile e di cogenerazione abbinata al teleriscaldamento ai fini del rilascio dei certificati verdi”
per leggere tutto http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=11114&iDCat=27
Lapidaciones en Iran
ACCIÓN
Irán: Pongamos fin a las lapidaciones. En Irán todavía hay mujeres y hombres que son condenados a morir lapidados por cometer adulterio. La lapidación es un castigo especialmente cruel que viola las normas internacionales. Ayúdanos a acabar con él. ¡Actúa!
per leggere tutto e sottoscrivere l'appello
http://web.es.amnesty.org/iran-lapidaciones/
Irán: Pongamos fin a las lapidaciones. En Irán todavía hay mujeres y hombres que son condenados a morir lapidados por cometer adulterio. La lapidación es un castigo especialmente cruel que viola las normas internacionales. Ayúdanos a acabar con él. ¡Actúa!
per leggere tutto e sottoscrivere l'appello
http://web.es.amnesty.org/iran-lapidaciones/
martedì 22 gennaio 2008
il 24 sapremo dell'inceneritore
Sembra che la società Veolia deciderà il 24 se partecipare alla gara per costruire l'inceneritore ad Acerra oppure se ripiegherà su quello di Mazzocchio (o Borgo Montello o Latina Scalo)
tu chiamalo se vuoi spreco di denaro pubblico
2008-01-21 19:49
E' STATO CHIUSO IL PORTALE ITALIA.IT
Annunciato dall'allora ministro per l'Innovazione Lucio Stanca il 31 marzo 2006, rilanciato in una versione sperimentale esattamente un anno dopo dal vicepremier con delega al turismo Francesco Rutelli, definito 'irrecuperabile' e segnalato alla Corte dei conti dallo stesso ministro nell'ottobre successivo, il portale Italia.it ha chiuso infine i battenti.
per leggere tutto http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_12377618.html
E' STATO CHIUSO IL PORTALE ITALIA.IT
Annunciato dall'allora ministro per l'Innovazione Lucio Stanca il 31 marzo 2006, rilanciato in una versione sperimentale esattamente un anno dopo dal vicepremier con delega al turismo Francesco Rutelli, definito 'irrecuperabile' e segnalato alla Corte dei conti dallo stesso ministro nell'ottobre successivo, il portale Italia.it ha chiuso infine i battenti.
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La ricetta di Mochi 2
Nel 2003 il centro sinistra non poteva ripresentare (per il limite dei 2 mandati) Eligio Tombolillo candidato a sindaco. La chiusura della margherita alla trattativa (o Pedretti o morte) aveva riconsegnato il comune alla destra. Questa tattica suicida era il coronamento di alcuni errori grossolani del 2. mandato Tombolillo. L’opposizione era rappresentata da rifondazione e da Novelli. Nessuno si era accorto della presenza in consiglio comunale di An e di Mochi che lavorava ad altri livelli per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo e con l’aiuto di rifondazione. Così era stato. Per tornare ad amministrare (ammesso e non concesso che Tombolillo non si ricandidi) la ricetta di Mochi è ancora la stessa. Facciamo lavorare altri (che non possono raccogliere il consenso adatto) fuori e dentro il consiglio comunale, intanto continua il suo riposizionamento nello scacchiere. Rifondazione è in pratica scomparsa ma il suo ruolo è stato assunto da altri, più o meno con lo stesso metodo. Se invece Tombolillo si ricandida Mochi farà il “sacrificio” di saltare il turno in cambio di altro. Tutti sanno che a Pontinia la destra vince a prescindere, a meno che l’avversario non sia Tombolillo. Il primo banco di prova sarà tra un anno con le provinciali.
Latina e le PM 10
Il 2008 era cominciato male per le PM 10 il primo gennaio, quando notoriamente il traffico stradale è scarso per la festività e per il riposo conseguente al cenone, già superato la soglia limite di 50 microgrammi/m3, arrivando a 54. Il 10 gennaio sfiorato il superamento con il valore fermo a 50.
Il 20 gennaio secondo superamento delle PM 10 con il valore di 65, il 21 a 63, per un totale di 3 superamenti nel 2008.
Lo scorso anno al 20/1 si era già arrivati a 9 superamenti della soglia.
Il 31 dicembre il limite record di 82.
Il capoluogo di Latina dopo aver avuto la centralina di via Tasso fuori uso (è successo nuovamente il 26 e il 27/12 dopo vari episodi nell’anno) in alcuni giorni nei quali le emissioni di PM 10 superavano normalmente il limite di 50 microgrammi/m3, dopo alcuni giorni nei quali si è fermato giusto al limite a 50, per esempio come il 19/12 .
Anche Latina capoluogo ha sorpassato, nel 2007, la soglia dei 35 giorni di superamento, il numero massimo consentito dalla normativa della media giornaliera di 50 microgrammi/m3 per le PM 10.
Secondo l'Arpa Lazio (http://www.arpalazio.it) la soglia dei PM 10 nel 2007 è stata superata per 41 giorni nella centralina di via Tasso a Latina. A questo proposito il DM. 2/4/2002 n. 60 fissa il limite di tolleranza in 50 PM10 ug/m3 Cmed 24, così come la Regione Lazio con DGR n. 1316/03 e n. 128/04. mentre la centralina di Latina in via Tasso per il giorno 6/1/7 il record negativo con il valore di 86, il giorno 7/1/7 valore di 53, il giorno 11/1/7 il valore è di 72, il giorno 12/1/7 valore di 56, il giorno 13/1/7 registra il valore di 64, il giorno 14/1/7 è pari a 64, il 15/1/7 è stato di 65, il 19/1 il valore ancora superiore di 53, il 20/1 il valore è stato di 59. Il 29 gennaio ancora livelli superiori al consentito: 58, il 30 arriva a 57, il 31 gennaio è di 55, il primo febbraio di 56, il 2/2 50, il 3/2 64, il 4/2 di 46, il 13/3 di 54, il 14/3 è di 63, il 17/3 di 70, il 12/4 di 52, il 7/12 e il 20/12 a 63, il 19/12 a 50, il 21 a 70, il 22 a 53, il 25 era 61, il 26 e il 27 il dato non era disponibile (e non è una novità), il 28 a 52, il 29 a 70, il 30 a 79, il 31/12 a 82 per la 41. volta.
Il 20 gennaio secondo superamento delle PM 10 con il valore di 65, il 21 a 63, per un totale di 3 superamenti nel 2008.
Lo scorso anno al 20/1 si era già arrivati a 9 superamenti della soglia.
Il 31 dicembre il limite record di 82.
Il capoluogo di Latina dopo aver avuto la centralina di via Tasso fuori uso (è successo nuovamente il 26 e il 27/12 dopo vari episodi nell’anno) in alcuni giorni nei quali le emissioni di PM 10 superavano normalmente il limite di 50 microgrammi/m3, dopo alcuni giorni nei quali si è fermato giusto al limite a 50, per esempio come il 19/12 .
Anche Latina capoluogo ha sorpassato, nel 2007, la soglia dei 35 giorni di superamento, il numero massimo consentito dalla normativa della media giornaliera di 50 microgrammi/m3 per le PM 10.
Secondo l'Arpa Lazio (http://www.arpalazio.it) la soglia dei PM 10 nel 2007 è stata superata per 41 giorni nella centralina di via Tasso a Latina. A questo proposito il DM. 2/4/2002 n. 60 fissa il limite di tolleranza in 50 PM10 ug/m3 Cmed 24, così come la Regione Lazio con DGR n. 1316/03 e n. 128/04. mentre la centralina di Latina in via Tasso per il giorno 6/1/7 il record negativo con il valore di 86, il giorno 7/1/7 valore di 53, il giorno 11/1/7 il valore è di 72, il giorno 12/1/7 valore di 56, il giorno 13/1/7 registra il valore di 64, il giorno 14/1/7 è pari a 64, il 15/1/7 è stato di 65, il 19/1 il valore ancora superiore di 53, il 20/1 il valore è stato di 59. Il 29 gennaio ancora livelli superiori al consentito: 58, il 30 arriva a 57, il 31 gennaio è di 55, il primo febbraio di 56, il 2/2 50, il 3/2 64, il 4/2 di 46, il 13/3 di 54, il 14/3 è di 63, il 17/3 di 70, il 12/4 di 52, il 7/12 e il 20/12 a 63, il 19/12 a 50, il 21 a 70, il 22 a 53, il 25 era 61, il 26 e il 27 il dato non era disponibile (e non è una novità), il 28 a 52, il 29 a 70, il 30 a 79, il 31/12 a 82 per la 41. volta.
lunedì 21 gennaio 2008
seconda crisi governo Prodi
Dopo la crisi di un anno fa del governo Prodi con il voto sugli interventi armati all'estero, il duo Dalema - Rutelli con il terzo alleato Casini ne ha servito un altro su un piatto d'argento per mercoledi. Il bersaglio è noto è Pecoraro. Altrettanto noti gli obiettivi, oltre a far fuori Prodi (l'unico che può accettare nel governo la sinistra), bisogna far fuori comunisti, radicali e verdi. Quindi provocazione e rissa continua dentro e fuori governo e maggioranza. Gli interessi per incenerire, per lucrare sull'acqua e sulla salute pubblica, sulle grandi opere e su qualsiasi progetto da finanziare sono troppo forti e trasversali. Dini e Mastella sono contro per l'ennesima volta, così come Di Pietro (anche se su questo argomento ancora non si è espresso nell'intenzione di voto), Rutelli è imperterrito. Paradossalmente solo la destra può aiutare Prodi. Occorre vedere condizioni e prospettive. Il tutto, ancora una volta, sull'interesse.
la ricetta di Mochi
Mochi ormai è lanciatissimo per tornare alla guida del comune di Pontinia. Nuovi dissesti e nuovi disastri sociali si annunciano. Paradossalmente gli avversari non vengono dal centro sinistra ma dalla stessa destra. Torelli dichiara di pensarla in modo diverso sugli inceneritori e sull'ambiente. Speriamo almeno lui sappia essere coerente. Gli altri avversari vengono anch'essi dalla destra e rappresentano sempre una visione diversa dell'ambiente. Intanto il centro sinistra è alla finestra diviso dalla parte più consistente sempre pronta a correre in soccorso dei vincitori e dalla parte storica che però sembra incapace a muoversi. L'aiuto al cambiamento anche dall'ex associazione LeAli. Altro aiuto indiretto al cambiamento anche dalla rete no turbogas di Pontinia che tenterà di sfruttare l'effetto Cirilli o Storace.
ti sei fatto battere dalla rete
"ti sei fatto battere dalla rete (intesa come rete no turbogas di Pontinia da non confondere con l'associazione di volontari senza fine di lucro sempre di Pontinia) che hanno presentato la denuncia per la discarica di 8 ettari vicino ai Gricilli".
Complimenti alla rete no turbogas di Pontinia, a tutti i suoi numerossimi e dotati componenti e attivisti. Ma io non sono mai stato in gara, nè mi interessa. Anzi finalmente si occupa di ambiente qualche altro a Pontinia dopo oltre 20 anni. Non è piacevole affermare l'avevo detto, già scritto e denunciato. Non mi interessano i primati. Fin dall'inizio avevo detto ciò che sta succedendo. Si può parlare di ambiente e di sanità, di salute pubblica. Ma se non c'è chi fa dell'interesse particolare la tutela e la salvaguardia dell'ambiente, non ci sarà mai una vera difesa. Io l'ho fatto per oltre 20 anni senza alcun interesse particolare.
Complimenti alla rete no turbogas di Pontinia, a tutti i suoi numerossimi e dotati componenti e attivisti. Ma io non sono mai stato in gara, nè mi interessa. Anzi finalmente si occupa di ambiente qualche altro a Pontinia dopo oltre 20 anni. Non è piacevole affermare l'avevo detto, già scritto e denunciato. Non mi interessano i primati. Fin dall'inizio avevo detto ciò che sta succedendo. Si può parlare di ambiente e di sanità, di salute pubblica. Ma se non c'è chi fa dell'interesse particolare la tutela e la salvaguardia dell'ambiente, non ci sarà mai una vera difesa. Io l'ho fatto per oltre 20 anni senza alcun interesse particolare.
domenica 20 gennaio 2008
rifiuti e il modello Lestizza
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: rifiuti e raccolta differenziata
Diverse sono le preoccupazioni ambientali ulteriori che i cittadini di Pontinia devono temere o subire.
Tra queste sicuramente quello dei rifiuti, il pericolo dell’inceneritore e della diossina.
Anche le discariche abusive, l’aumento del costo dello smaltimento dei rifiuti per la mancata attuazione della raccolta differenziata.
Senza contare che i residenti dei comuni confinanti con il nostro, dove viene attuata la differenziata, per una scarsa coscienza civica, buttano i propri rifiuti nei cassonetti del comune di Pontinia.
Oltre al danno ambientale anche la beffa di pagare il costo di smaltimento addirittura dei cittadini di altri comuni.
Sono tanti e tali gli esempi da seguire da amministrazioni virtuose che migliorano la qualità della vita, i servizi offerti ai cittadini, compresa la riduzione dei costi.
Tra questi l’ennesimo esempio di Lestizza in provincia di Udine, dove non esistono i cassonetti, la differenziata un servizio da 40 anni, così come il recupero di energia, materie prime e risparmio notevole per i cittadini.
La gente non chiede promesse chiede solo quando e come si farà la raccolta differenziata porta a porta.
Come avviene nei comuni normali e civili.
Pontinia 20 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
RIFIUTI: IN FRIULI, IL PAESE CHE NON 'CONOSCE' I CASSONETTI
(ANSA) - LESTIZZA (UDINE), 18 GEN - Quattromila abitanti, mai un centesimo speso per i cassonetti e la raccolta differenziata attiva da 40 anni perche' - spiega il sindaco, Amleto Tosone - siamo contadini e i contadini non buttano mai nulla: e' il ''modello Lestizza'', piccolo centro agricolo del Medio Friuli, in provincia di Udine, dove riciclare l'immondizia e' una tradizione antica. Da queste parti, per decenni l' 'umido' e' stato raccolto nella concimaia; la carta e il cartone sono stati ritirati, casa per casa, da persone che poi li riutilizzavano o li rivendevano; e il ferro, insieme al rame e agli metalli, faceva la stessa fine. Oggi, che il mondo e' cambiato e che a Lestizza non ci sono piu' tante concimaie, lo spirito e' rimasto lo stesso: nelle case ci sono i 'composter' distribuiti dal comune che trasformano i rifiuti umidi in concime; carta, cartoni e vetro sono raccolti dal Comune, ancora casa per casa, una volta alla settimana e i rifiuti ingombranti finiscono nelle 'piazzole ecologiche' realizzate in alcuni punti del paese. Per le strade neanche un cassonetto; anzi, uno c'e', vicino al cimitero, ma il sindaco quasi lo nasconde. ''Non siamo abituati a buttar via le cose - spiega - Non lo abbiamo mai fatto e quando il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e' stato affidato al Comune e' stato naturale proseguire sulla strada percorsa fino a quel momento: non buttar via nulla e, quindi, neanche i soldi per acquistare cassonetti che nessuno avrebbe mai usato''. Il ''modello Lestizza'' e' cosi' diventato un esempio che altri comuni friulani stanno seguendo. ''Ci deve essere una responsabilita' pubblica nella gestione del rifiuto - afferma Tosone - ma anche di chi produce il rifiuto. E qui la cittadinanza ha sempre risposto bene. Gli anziani sono abituati da sempre in questo modo e noi continuiamo promuovendo la raccolta differenziata nelle scuole''. Le persone piu' attente alla 'questione rifiuti' - spiega il sindaco - sono proprio gli anziani, da sempre legati al mondo contadino, e i giovani, che vengono educati e sensibilizzati ai problemi ambientali. ''Le persone di mezza eta' - ammette Tosone - di solito sono meno sensibili, ma comportamenti e stili sono condivisi da tutti''. Cosi' Lestizza puo' continuare a lavorare e investire per un paese senza rifiuti, ne' cassonetti, tranne quello vicino al cimitero. ''E' vero, c'e' - ammette alla fine il sindaco - ma non lo scriva. Altrimenti finisce che qualcuno me lo usa'', conclude scherzando, perche' lui, sui rifiuti, puo' permettersi anche il lusso di scherzare. (ANSA). DF
18/01/2008 17:13
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
Oggetto: rifiuti e raccolta differenziata
Diverse sono le preoccupazioni ambientali ulteriori che i cittadini di Pontinia devono temere o subire.
Tra queste sicuramente quello dei rifiuti, il pericolo dell’inceneritore e della diossina.
Anche le discariche abusive, l’aumento del costo dello smaltimento dei rifiuti per la mancata attuazione della raccolta differenziata.
Senza contare che i residenti dei comuni confinanti con il nostro, dove viene attuata la differenziata, per una scarsa coscienza civica, buttano i propri rifiuti nei cassonetti del comune di Pontinia.
Oltre al danno ambientale anche la beffa di pagare il costo di smaltimento addirittura dei cittadini di altri comuni.
Sono tanti e tali gli esempi da seguire da amministrazioni virtuose che migliorano la qualità della vita, i servizi offerti ai cittadini, compresa la riduzione dei costi.
Tra questi l’ennesimo esempio di Lestizza in provincia di Udine, dove non esistono i cassonetti, la differenziata un servizio da 40 anni, così come il recupero di energia, materie prime e risparmio notevole per i cittadini.
La gente non chiede promesse chiede solo quando e come si farà la raccolta differenziata porta a porta.
Come avviene nei comuni normali e civili.
Pontinia 20 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
RIFIUTI: IN FRIULI, IL PAESE CHE NON 'CONOSCE' I CASSONETTI
(ANSA) - LESTIZZA (UDINE), 18 GEN - Quattromila abitanti, mai un centesimo speso per i cassonetti e la raccolta differenziata attiva da 40 anni perche' - spiega il sindaco, Amleto Tosone - siamo contadini e i contadini non buttano mai nulla: e' il ''modello Lestizza'', piccolo centro agricolo del Medio Friuli, in provincia di Udine, dove riciclare l'immondizia e' una tradizione antica. Da queste parti, per decenni l' 'umido' e' stato raccolto nella concimaia; la carta e il cartone sono stati ritirati, casa per casa, da persone che poi li riutilizzavano o li rivendevano; e il ferro, insieme al rame e agli metalli, faceva la stessa fine. Oggi, che il mondo e' cambiato e che a Lestizza non ci sono piu' tante concimaie, lo spirito e' rimasto lo stesso: nelle case ci sono i 'composter' distribuiti dal comune che trasformano i rifiuti umidi in concime; carta, cartoni e vetro sono raccolti dal Comune, ancora casa per casa, una volta alla settimana e i rifiuti ingombranti finiscono nelle 'piazzole ecologiche' realizzate in alcuni punti del paese. Per le strade neanche un cassonetto; anzi, uno c'e', vicino al cimitero, ma il sindaco quasi lo nasconde. ''Non siamo abituati a buttar via le cose - spiega - Non lo abbiamo mai fatto e quando il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e' stato affidato al Comune e' stato naturale proseguire sulla strada percorsa fino a quel momento: non buttar via nulla e, quindi, neanche i soldi per acquistare cassonetti che nessuno avrebbe mai usato''. Il ''modello Lestizza'' e' cosi' diventato un esempio che altri comuni friulani stanno seguendo. ''Ci deve essere una responsabilita' pubblica nella gestione del rifiuto - afferma Tosone - ma anche di chi produce il rifiuto. E qui la cittadinanza ha sempre risposto bene. Gli anziani sono abituati da sempre in questo modo e noi continuiamo promuovendo la raccolta differenziata nelle scuole''. Le persone piu' attente alla 'questione rifiuti' - spiega il sindaco - sono proprio gli anziani, da sempre legati al mondo contadino, e i giovani, che vengono educati e sensibilizzati ai problemi ambientali. ''Le persone di mezza eta' - ammette Tosone - di solito sono meno sensibili, ma comportamenti e stili sono condivisi da tutti''. Cosi' Lestizza puo' continuare a lavorare e investire per un paese senza rifiuti, ne' cassonetti, tranne quello vicino al cimitero. ''E' vero, c'e' - ammette alla fine il sindaco - ma non lo scriva. Altrimenti finisce che qualcuno me lo usa'', conclude scherzando, perche' lui, sui rifiuti, puo' permettersi anche il lusso di scherzare. (ANSA). DF
18/01/2008 17:13
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energia solare e giornata del risparmio energetico
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: energia solare e giornata del risparmio energetico
Il 15 febbraio sarà la giornata del risparmio energetico con iniziative in tutta l’Italia.
Facciamo partecipare anche il nostro comune per una serie di motivi:
- il pericolo dell’approvazione di 2 progetti invisi a questa amministrazione e alla maggior parte dei cittadini di Pontinia per le cause che potrebbero nefaste per l’economia locale, la salute pubblica e l’ambiente, quali le centrali a turbogas e a biomasse;
- il livello di emissioni nell’atmosfera del centro cittadino al di sopra della media e soprattutto della normativa;
- la necessità di risparmiare sulla gestione degli uffici e dei servizi pubblici per migliorare i servizi e offrirne di nuovi;
- l’opportunità di migliorare l’ambiente e il clima in tutti gli uffici e servizi pubblici con la temperatura adatta, senza lo spreco attuale per impianti superati e costosi.
L’unica strada alternativa e democratica è quella dell’energia solare, naturale e rinnovabile che può e deve sostituire quella da combustibili fossili che, oltre a produrre inquinamento elevato, sono destinati ad esaurirsi in tempi brevi.
Arriva l’ennesimo studio, di cui allego la notizia di agenzia, a dimostrarlo.
Mancherebbe solo la volontà politica, che invece a Pontinia c’è.
Pontinia 20 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
2008-01-20 16:38
CON 'GRANDE PIANO' 69% ELETTRICITA' DA SOLE
ROMA, - La possibilità di abbandonare il petrolio ed ottenere buona parte dell'energia elettrica dal Sole c'é, quello che manca è la volontà politica. Lo sostiene la rivista americana Scientific American, che ha elaborato un 'grande piano solare' con cui sarebbe teoricamente possibile produrre il 69% dell'energia elettrica di un grande paese come gli Usa soltanto utilizzando il Sole e a costi competitivi con quelli attuali. L'energia che arriva dal Sole in 40 minuti, scrive la rivista, sarebbe sufficiente a coprire il consumo globale per un anno. Convertendo solo il 2,5% di quella che colpisce gli stati del Southwest americano si coprirebbero i consumi statunitensi del 2006. Attualmente però dal solare gli Stati Uniti ricavano solo il 6% dell'energia. Il piano proposto da Scientific American prevede di ottenere almeno 3mila Gigawatts di energia da impianti fotovoltaici, da stoccare con la tecnica dell'aria compressa e da distribuire con un metodo totalmente nuovo di trasmissione.
L'obiettivo del 69%, che potrebbe essere addirittura maggiore se al fotovoltaico si accoppiassero le altre fonti rinnovabili, sarebbe raggiunto nel 2050 al prezzo di 400 miliardi di dollari, appena il doppio di quanto prevedeva di spendere la Casa Bianca per la guerra in Iraq. "Queste cifre sono scientificamente valide, ma rimarranno un buon auspicio se non ci sarà la volontà politica - spiega Carlo Manna, responsabile del centro studi dell'Enea - gli Usa sono stati i primi a investire nel solare già negli anni '80, ma poi la politica non ha piu' sostenuto questa strada e adesso gli americani sono indietro anche rispetto alla Cina, oltre che a Spagna e Germania che sono ai massimi livelli. Il potenziale c'é ed è notevolissimo, ma senza investimenti questi rimangono scenari irrealizzabili, anche se la tecnologia adatta già c'é".
Se negli Usa è difficile, per l'Italia sarebbe quasi impossibile raggiungere un obiettivo del genere: "Anche in Italia le possibilità tecnologiche ci sono, e spesso sono anche più avanzate del resto del mondo, come nel caso del solare a concentrazione in cui addirittura vendiamo pezzi alla Spagna - conferma Manna - il problema sono le difficoltà del sistema, dalla farraginosità nell'ottenere le autorizzazioni e la scarsità di installatori degli impianti". Il piano proposto per gli Usa permetterebbe di chiudere 600 centrali elettriche tradizionali, e di abbattere le emissioni del 62%: "Non solo - sottolinea l'esperto - in Usa si fanno già i conti di quanti posti di lavoro e quanta ricchezza possono derivare incentivando le energie rinnovabili. Da noi ancora non ci sono invece le industrie necessarie a sostenere un aumento della domanda di fotovoltaico, rischiamo di dover comprare gli impianti all'estero con un costo enorme sulla bolletta".
Oggetto: energia solare e giornata del risparmio energetico
Il 15 febbraio sarà la giornata del risparmio energetico con iniziative in tutta l’Italia.
Facciamo partecipare anche il nostro comune per una serie di motivi:
- il pericolo dell’approvazione di 2 progetti invisi a questa amministrazione e alla maggior parte dei cittadini di Pontinia per le cause che potrebbero nefaste per l’economia locale, la salute pubblica e l’ambiente, quali le centrali a turbogas e a biomasse;
- il livello di emissioni nell’atmosfera del centro cittadino al di sopra della media e soprattutto della normativa;
- la necessità di risparmiare sulla gestione degli uffici e dei servizi pubblici per migliorare i servizi e offrirne di nuovi;
- l’opportunità di migliorare l’ambiente e il clima in tutti gli uffici e servizi pubblici con la temperatura adatta, senza lo spreco attuale per impianti superati e costosi.
L’unica strada alternativa e democratica è quella dell’energia solare, naturale e rinnovabile che può e deve sostituire quella da combustibili fossili che, oltre a produrre inquinamento elevato, sono destinati ad esaurirsi in tempi brevi.
Arriva l’ennesimo studio, di cui allego la notizia di agenzia, a dimostrarlo.
Mancherebbe solo la volontà politica, che invece a Pontinia c’è.
Pontinia 20 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
2008-01-20 16:38
CON 'GRANDE PIANO' 69% ELETTRICITA' DA SOLE
ROMA, - La possibilità di abbandonare il petrolio ed ottenere buona parte dell'energia elettrica dal Sole c'é, quello che manca è la volontà politica. Lo sostiene la rivista americana Scientific American, che ha elaborato un 'grande piano solare' con cui sarebbe teoricamente possibile produrre il 69% dell'energia elettrica di un grande paese come gli Usa soltanto utilizzando il Sole e a costi competitivi con quelli attuali. L'energia che arriva dal Sole in 40 minuti, scrive la rivista, sarebbe sufficiente a coprire il consumo globale per un anno. Convertendo solo il 2,5% di quella che colpisce gli stati del Southwest americano si coprirebbero i consumi statunitensi del 2006. Attualmente però dal solare gli Stati Uniti ricavano solo il 6% dell'energia. Il piano proposto da Scientific American prevede di ottenere almeno 3mila Gigawatts di energia da impianti fotovoltaici, da stoccare con la tecnica dell'aria compressa e da distribuire con un metodo totalmente nuovo di trasmissione.
L'obiettivo del 69%, che potrebbe essere addirittura maggiore se al fotovoltaico si accoppiassero le altre fonti rinnovabili, sarebbe raggiunto nel 2050 al prezzo di 400 miliardi di dollari, appena il doppio di quanto prevedeva di spendere la Casa Bianca per la guerra in Iraq. "Queste cifre sono scientificamente valide, ma rimarranno un buon auspicio se non ci sarà la volontà politica - spiega Carlo Manna, responsabile del centro studi dell'Enea - gli Usa sono stati i primi a investire nel solare già negli anni '80, ma poi la politica non ha piu' sostenuto questa strada e adesso gli americani sono indietro anche rispetto alla Cina, oltre che a Spagna e Germania che sono ai massimi livelli. Il potenziale c'é ed è notevolissimo, ma senza investimenti questi rimangono scenari irrealizzabili, anche se la tecnologia adatta già c'é".
Se negli Usa è difficile, per l'Italia sarebbe quasi impossibile raggiungere un obiettivo del genere: "Anche in Italia le possibilità tecnologiche ci sono, e spesso sono anche più avanzate del resto del mondo, come nel caso del solare a concentrazione in cui addirittura vendiamo pezzi alla Spagna - conferma Manna - il problema sono le difficoltà del sistema, dalla farraginosità nell'ottenere le autorizzazioni e la scarsità di installatori degli impianti". Il piano proposto per gli Usa permetterebbe di chiudere 600 centrali elettriche tradizionali, e di abbattere le emissioni del 62%: "Non solo - sottolinea l'esperto - in Usa si fanno già i conti di quanti posti di lavoro e quanta ricchezza possono derivare incentivando le energie rinnovabili. Da noi ancora non ci sono invece le industrie necessarie a sostenere un aumento della domanda di fotovoltaico, rischiamo di dover comprare gli impianti all'estero con un costo enorme sulla bolletta".