Nel consiglio comunale di Pontinia di mercoledì 23 gennaio cosa è stato deciso e deliberato in merito alla gestione pubblica dell’acqua? Cosa è cambiato da ieri e cosa cambierà nei prossimi giorni, quali le prossime iniziative?
Questa è la domanda che mi fanno cittadini, operatori dell’informazione e anche aspiranti amministratori.
Anzitutto dopo la lettera sul mutuo e di avviso del procedimento di uscita da acqualatina, deliberate a dicembre 2007, sono arrivate alcune risposte alle quali era necessario e doveroso rispondere, per coerenza.
Della lettera sul mutuo penso sia facile immaginare dopo le notizie di cronaca giudiziaria di questi giorni, sulle quali sarebbe opportuno far parlare gli organi competenti e lasciare ai tanti soccorritori dei vincitori affermare che l’avevano detto.
Anche a Pontinia coloro (An e Udc) che avevano voluto cedere le reti ad acqualatina oggi la criticano.
La lettera inviata sull’avviso dell’inizio del procedimento di uscita da acqualatina si è resa opportuna dopo le varie sentenze sulla questione di un anno fa, che, evidentemente, l’opposizione consiliare di Pontinia, non conosce.
Riguardo poi le scelte effettuate dal comune di Pontinia queste erano già state ritenute legittime e competenti dalle stesse sentenze 2007.
Nel particolare il comune di Pontinia, mercoledì 23 gennaio ha deliberato:
- Di riconfermare la NON APPROVAZIONE delle modifiche alla Convenzione di cooperazione ATO4, poiché non conformi alla convenzione di cooperazione tipo prevista dalla legge regionale 6/96 ed introdotte successivamente SENZA L’APPROVAZIONE ESPRESSA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PONTINIA;
- Di NON approvare la Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4 approvata il 09/04/2002, con delibera atto n. 1 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 02/08/2002 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A. e la nuova Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4, approvata il 14/7/2006 con delibera atto n. 6 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 25/01/2007 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A., poiché illegittime e non conformi alla normativa regionale ed in particolare non conformi alla convenzione di gestione tipo e ritenute sfavorevoli per la collettività.
- Di riconfermare la NON approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto della società mista Acqualatina S.p.A. e dei previsti patti parasociali;
- Di dare mandato al sindaco e alla giunta comunale di avviare quanto prima, mediante gli uffici competenti, le procedure per la restituzione degli impianti di proprietà comunale, a suo tempo dati in gestione alla Società Acqualatina s.p.a., concessione avvenuta in forza di una convenzione di gestione MAI ratificata da questo Consiglio Comunale.
Inoltre viene inviata la risposta alle comunicazioni ricevute dopo le lettere inviate a dicembre 2007.
Le motivazioni delle scelte effettuate sono politiche, perché la gestione dell’acqua deve essere interamente pubblica e non deve essere oggetto di speculazione, sociali, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti per motivi di salute pubbliche, economiche, le modifiche alla convenzione gravano sia sui singoli cittadini, sia sulle amministrazioni pubbliche, amministrative, la cessione delle reti era avvenuta con una delibera della giunta e l’argomento non era stato portato in consiglio comunale, inoltre la cessione, senza essere soci, poteva portare ad un danno erariale.
Cosa succederà oggi o nel prossimo futuro?
Intanto l’iniziativa del comune di Pontinia, dal punto di vista legale, si dovrà confrontare con le inevitabili risposte dell’ATO4, dell’amministrazione provinciale di Latina e della società Acqualatina che tenteranno di resistere e di dichiarare la mancanza di possibilità di decidere nel proprio ambito comunale.
Come sappiamo le sentenze nel merito dicono il contrario.
Dal punto di vista tecnico e amministrativo è chiaro che va effettuato lo studio e l’analisi della situazione esistente, dello stato di manutenzione delle reti, degli interventi da effettuare.
Si dovrà inoltre individuare un gestore che dovrà rispondere ai requisiti di legge, che dovrà essere efficiente ed economico.
Per arrivare a questo era necessario procedere come il comune di Pontinia, con coerenza, sta andando.
Il percorso, la tempistica e i metodi saranno, come da mandato del consiglio comunale, determinato dalla giunta comunale che sicuramente si confronterà con realtà simili e con il comitato provinciale per la gestione pubblica dell’acqua.
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