martedì 5 novembre 2024

Il Fatto di domani. Presidenziali Usa, i sondaggisti premiano Harris ma la sua sfida con Trump resta aperta. Campania, il Pd abbandona Schlein e preferisce De Luca: sì al terzo mandato del governatore

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-5-novembre-2024/

La giornata in cinque minuti

USA, VIA ALL’ELECTION DAY, SFIDA INCERTA TRA HARRIS E TRUMP. LA DEM COME ROCKY SULLA SCALINATA DI PHILADELPHIA, I REPUBBLICANI SI OPPONGONO AGLI ISPETTORI INVIATI DA WASHINGTON. “Un tributo a coloro che partono da sfavoriti e salgono verso la vittoria”. Kamala Harris, vicepresidente uscente e candidata dem, ha tenuto il suo ultimo comizio a Philadelphia, dinanzi alla scalinata resa celebre dal film “Rocky” con Sylvester Stallone. Harris spera che questa scelta sia di buon auspicio per lei, che ha iniziato la campagna elettorale in ritardo, subentrando a Joe Biden dopo la sua decisione di farsi da parte. Secondo le tre principali agenzie di sondaggi – Nate Silver, FiveThirtyEight e Allan Lichtman – Harris ha un leggero vantaggio su Trump, ma tutto si gioca sul filo di lana. Dall’altro lato, il team elettorale di Donald Trump si dice “ottimista”, anche se in modo cauto: tutto dipenderà dall’affluenza ai seggi. Il tycoon ha ricordato nei giorni scorsi di aver perso nel 2020 per “brogli” di cui però non ha mai portato prove. Stavolta Washington ha inviato gli ispettori in 86 contee di 27 Stati, per verificare il rispetto delle leggi federali. Una decisione che non è stata presa bene dai repubblicani, come in Missouri, che ha già anticipato di voler avviare una causa per impedire l’accesso ai seggi dei funzionari del Dipartimento di giustizia. L’Fbi e altre agenzie di sicurezza hanno segnalato la diffusione di video fasulli sul voto alterato, attribuibili a organizzazioni russe. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sulle presidenziali americane, mentre sul Fattoquotidiano.it potrete seguire in diretta l’evoluzione della giornata elettorale.


MEDIO ORIENTE, LA POLIZIA ISRAELIANA APRE INCHIESTA SULL’UFFICIO DI NETANYAHU PER ACCERTARE MODIFICHE AI VERBALI DELLE DISCUSSIONI TRA IL PREMIER E I MINISTRI. LIBANO, IL GOVERNO: “37 PAESI DISTRUTTI DALL’IDF”. L’unità Lahav 433 della polizia israeliana ha aperto un’indagine su “eventi che risalgono all’inizio della guerra”. L’ipotesi investigativa è che funzionari dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu abbiano tentato di modificare trascrizioni di discussioni nel gabinetto di governo e conversazioni telefoniche, sugli aggiornamenti di sicurezza tra il premier e i suoi ministri. Intanto, in Israele, la questione degli ostaggi rapiti da Hamas durante il massacro del 7 ottobre, resta una spina nel fianco del primo ministro Netanyahu. Sono 101 le persone ancora costrette nella Striscia (34 però sarebbero già morte) e i parenti contestano al premier di non aver fatto abbastanza per salvarli. Secondo fonti di Channel 12, Netanyahu è pronto a offrire ai rapitori “diversi milioni di dollari” per il rilascio di ogni sequestrato e garantirebbe un “passaggio sicuro” fuori da Gaza. La questione degli ostaggi è legata anche al Bibileaks, la fuga di documenti classificati, pubblicati a settembre su Bild e su un media israeliano. Prolungata di altri sei giorni la custodia cautelare per il principale sospettato dello scandalo; si tratta di Eli Feldstein, portavoce per la sicurezza di Netanyahu. Sono cinque gli arrestati nell’inchiesta dello Shin Bet: i documenti sarebbero filtrati appositamente sui media per dimostrare che Netanyahu aveva ragione a non trattare a qualunque costo con Hamas il rilascio degli ostaggi. La guerra prosegue sia nella Striscia che in Libano. Il governo di Beirut sostiene che, da quando l’Idf ha avviato l’offensiva nel sud del Paese dei cedri, 37 paesi sono stati distrutti. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto in Medio Oriente.


SÌ AL TERZO MANDATO, IL PD CAMPANO TRADISCE SCHLEIN E SEGUE DE LUCA. IL NAZARENO: “NON SARÀ IL NOSTRO CANDIDATO”. LE DESTRE VALUTANO IL RICORSO. Il blitz dello Sceriffo è andato in porto: il Consiglio regionale della Campania ha approvato la norma che consente la ricandidatura di Vincenzo De Luca, per la terza volta consecutiva, come presidente della giunta. La proposta ha ottenuto il Sì di 34 consiglieri, inclusi gli otto targati Pd (con l’eccezione dell’astenuta Bruna Fiola). Eppure la segretaria Elly Schlein era stata chiara: il partito non sosterrà il tris del governatore in carica, perché il Nazareno rifiuta il terzo mandato. Schlein aveva provato a far slittare il voto di oggi dopo le elezioni in Umbria ed Emilia Romagna. Ma la truppa dem ha preferito seguire la linea di De Luca, fino alla rottura col Nazareno. Oltre al Pd, il voto favorevole è arrivato anche da Azione e Italia Viva. Contrari le destre (FdI, Forza Italia, Lega) e il M5S. Il Nazareno, con una nota di Igor Taruffi (responsabile organizzazione) prende subito le distanze dallo Sceriffo: “Al di là del voto di oggi, Vincenzo De Luca non sarà il candidato presidente sostenuto dal Pd alle prossime elezioni regionali”. Dunque si profila una corsa a tre, in Campania, per la gioia di Meloni e della maggioranza: De Luca probabilmente si candiderà comunque vada, il centrosinistra sceglierà un altro volto e la Regione tornerà terreno di contesa con le destre. Mentre nel Pd può aprirsi la resa dei conti, con i consiglieri campani sempre più lontani dal partito. Il paradosso: Schlein condivide il No al terzo mandato con le destre, che non escludono il ricorso contro la decisione del Consiglio; la norma infatti recepisce la legge nazionale che proibisce il terzo mandato, ma grazie ad un cavillo lo consente in Campania. “Siamo esterrefatti – hanno dichiarato i capigruppo azzurri Maurizio Gasparri e Paolo Barelli – e siamo certi che il governo impugnerà questo testo e che decisioni molto chiare saranno assunte dalla Corte Costituzionale”. Sul Fatto di domani potrete leggere il nuovo capitolo della guerra Schlein-De Luca.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Spagna, il governo approva aiuti per 10 miliardi per le zone colpite dall’alluvione. Il governo spagnolo ha approvato un piano di aiuti per cittadini, lavoratori e aziende colpite dall’alluvione di Valencia da 10,6 miliardi di euro: lo ha confermato il primo ministro Pedro Sánchez. Ci saranno “aiuti diretti” per cittadini e aziende sul modello di quanto accaduto durante la pandemia. Per le autorità le vittime sono 217, ma ci sono molti casi di persone disperse.

Ita-Lufthansa, bloccato l’accordo: Germania chiede uno sconto di 10 milioni. Il Mef: “L’Italia non svende”. L’intesa sembrava chiusa, invece la compagnia tedesca avrebbe chiesto di rivedere al ribasso, ma di soli 10 milioni, l’ammontare complessivo degli investimento (829 milioni di euro). Il ministero del Tesoro, proprietario al 100% del vettore italiano, ha detto no. La consegna del piano finale a Bruxelles è fissata all’11 novembre.

Palermo, condannata a 11 anni e 4 mesi la maestra che fu amante di Messina Denaro e ne favorì la latitanza. Laura Bonafede è stata condannata dal giudice dell’udienza preliminare di Palermo a 11 anni e quattro mesi, con l’accusa di associazione mafiosa. Bonafede, maestra, è stata legata dal punto di vista sentimentale al boss Matteo Messina Denaro, uno dei latitanti più ricercati d’Italia fino alla sua cattura, nell’aprile 2019. Il giudice ha applicato alla donna anche la misura della libertà vigilata per tre anni, dopo che avrà scontato la pena.

Agrivoltaico Avanzato: Innovazioni in Calabria, dall'articolo di Marco Talluri ambiente e non solo

 tratto da https://ambientenonsolo.com/agrivoltaico-avanzato-innovazioni-in-calabria/


Agrivoltaico Avanzato: Innovazioni in Calabria

Un polo agrivoltaico all’avanguardia composto da impianti con diverse configurazioni tecnologiche, dotati di pannelli fotovoltaici bifacciali ad alta efficienza e di sistemi di sensoristica avanzata, dove l’energia elettrica prodotta viene accumulata oppure utilizzata per dissalare l’acqua salmastra per l’irrigazione.

È quanto stanno realizzando ENEA ed EF Solare Italia – primario operatore fotovoltaico in Europa – a Scalea (Cosenza), in Calabria, nell’ambito del progetto di ricerca “Fotovoltaico ad alta Efficienza”. L’obiettivo è valutare i diversi approcci tecnologici, raccogliere dati utili per sviluppare soluzioni sempre più efficienti e progettate sulla base delle caratteristiche del territorio.

Il progetto prevede il confronto tra colture di limoni coltivate sotto impianti con configurazioni agrivoltaiche diverse, di tipo fisso e ad inseguimento, e il monitoraggio delle prestazioni energetiche delle due soluzioni. Successivamente, le coltivazioni di limoni sotto gli impianti agrivoltaici saranno rapportate con quelle in campo aperto per verificarne la produttività, la qualità, le proprietà del suolo ed altri parametri utili a valutare l’efficacia degli approcci testati. L’attività di comparazione sarà possibile grazie a sistemi di monitoraggio e controllo applicati sia alla componente agricola che a quella energetica. L’impianto inoltre sarà dotato di sistemi di ferti-irrigazione al fine di irrigare le colture con acqua che già contiene il fertilizzante, per un’agricoltura sempre più di precisione.

I risultati della ricerca saranno condivisi con la collettività anche nella prospettiva di supportare i decisori nel percorso per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione attraverso un agrivoltaico sempre più sostenibile e peculiare.

“La realizzazione 

Cede un silo, tragedia sfiorata nella centrale Enel di Portovesme: è sciopero Squarcio in una struttura con sostanze acide, operaio sfiorato. Fiom-Fsm-Uilm: «L'azienda garantisca la sicurezza nell'impianto»

 tratto da https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sulcis-iglesiente/cede-un-silo-tragedia-sfiorata-nella-centrale-enel-di-portovesme-e-sciopero-ol9jq26n

La DANA a Valencia: Il 99% delle famiglie colpite ha riacquistato l'elettricità

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/dana-valencia-riacquisizione-elettricita/

La DANA a Valencia: Il 99% delle famiglie colpite ha riacquistato l'elettricità

Fonte: X, Metrovalencia (@metrovalencia)

La recente DANA che ha colpito la Comunità Valenciana durante l'ultima settimana di ottobre 2024 ha provocato inondazioni estreme e interruzioni del servizio elettrico per oltre 155.000 famiglie nella provincia di Valencia. Nonostante la gravità del disastro, un intervento coordinato da parte di Iberdrola e della sua distributrice i-DE ha permesso di ripristinare il servizio elettrico per il 99% delle famiglie colpite, lasciando circa 1.500 clienti ancora senza elettricità.

Questo processo di recupero è stato possibile grazie a un dispiegamento tecnico combinato con l'uso strategico di gruppi elettrogeni in aree critiche e il supporto di un ampio team di professionisti.


Come è proseguito il ripristino della fornitura elettrica?

Fin dall'inizio delle inondazioni, il team di i-DE ha lavorato per ripristinare il servizio nelle aree più colpite. L'azienda ha mobilitato circa 500 professionisti dall'inizio del maltempo per riparare le infrastrutture danneggiate.

Man mano che le acque si ritiravano, i tecnici hanno potuto accedere alle installazioni danneggiate, e l'azienda ha distribuito generatori portatili nelle zone dove il ripristino della rete era più complicato.

Finora, i-DE ha utilizzato 80 gruppi elettrogeni in oltre 100 località chiave, tra cui Alborache, Chiva, Buñol, Utiel e Montroy. Con queste misure di emergenza, Iberdrola è riuscita a restituire l'elettricità alla maggior parte delle famiglie.


Quali sono stati i principali ostacoli al ripristino del servizio?

Il ripristino del servizio elettrico non è stato facile, principalmente a causa dei danni subiti dall'infrastruttura.

In zone come Catadau, diversi piloni della rete elettrica sono crollati a causa dell'intensità della tempesta, mentre la sottostazione di Quart de Poblet è stata gravemente danneggiata dall'accumulo di acqua. L'intervento di Red Eléctrica è stato fondamentale in questi casi, con l'installazione di soluzioni di emergenza per rafforzare la rete in sette sottostazioni della regione.

L'accessibilità limitata a certe aree ha rallentato i lavori, poiché il terreno ancora instabile ha complicato il trasporto di macchinari pesanti necessari per le riparazioni definitive.

Le comarche più colpite dalla DANA nella provincia di Valencia


Quali misure hanno preso le autorità e le aziende elettriche per mitigare l'impatto sulla popolazione?

La mancanza di elettricità in molti comuni ha anche influito sull'accesso all'acqua potabile, poiché gli impianti di trattamento e le pompe dell'acqua dipendono dalla rete elettrica per funzionare.

In risposta, diversi municipi hanno implementato misure come la riduzione della pressione dell'acqua durante la notte e la creazione di punti di distribuzione di acqua potabile. In luoghi come Catarroja, Paiporta e Albal, sono stati distribuiti camion cisterna e allestiti centri di distribuzione per fornire acqua e alimenti ai residenti.


Cosa si prevede nelle prossime fasi del recupero?

Il prossimo obiettivo di Iberdrola e dei suoi team è la revisione e riparazione della rete di bassa tensione, un processo più dettagliato che richiede interventi specifici in ogni località.

L'azienda, insieme al Centro di Controllo delle Emergenze della Generalitat Valenciana, continua a mobilitare risorse per completare il recupero nelle prossime settimane. Red Eléctrica, dal canto suo, continuerà a lavorare sulla stabilizzazione delle sue linee e sulla ricostruzione delle torri di alta tensione danneggiate.

D'altra parte, Naturgy assicura che la rete del gas non ha subito danni, e le interruzioni in corso sono state richieste dai servizi di emergenza per motivi di sicurezza e sono minime.

Questo episodio di DANA ha messo in evidenza l'importanza di sviluppare sistemi di infrastruttura elettrica resilienti agli eventi climatici estremi, sempre più frequenti nel contesto del cambiamento climatico. In questa linea, l'impulso verso le energie rinnovabili assume ancora più rilevanza per contrastare il riscaldamento globale, al fine di mitigare l'incidenza di fenomeni estremi.

Inoltre, in momenti critici come questi, è fondamentale promuovere il risparmio energetico. Le famiglie colpite dalla DANA hanno dovuto adattarsi a un consumo più razionale dell'energia, evidenziando l'importanza di adottare pratiche sostenibili per ridurre il consumo energetico e garantire una maggiore efficienza del sistema.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/dana-valencia-riacquisizione-elettricita/

Bollette in aumento: il peso nascosto delle tasse sull'energia

 Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/tasse-energia-aumento-bollette/

Bollette in aumento: il peso nascosto delle tasse sull'energia


Secondo Eurostat, nella prima metà del 2024, le bollette sono cresciute nonostante una diminuzione dei costi all'ingrosso dell'energia, a causa di un aumento del 16% delle imposte energetiche. Le tasse hanno vanificato i vantaggi derivanti dalla riduzione dei costi di fornitura, evidenziando il ruolo delle politiche fiscali nel determinare i costi finali per i consumatori.

Analisi dei dati Eurostat 2024

Le bollette domestiche nell'Unione Europea non hanno subito riduzioni, nonostante il calo dei prezzi all'ingrosso di elettricità e gas. Eurostat mostra che l'incremento delle imposte ha bilanciato il calo dei costi di fornitura e rete. I prezzi medi dell’elettricità sono aumentati da 28,3 euro a 28,9 euro per 100 kWh nel primo semestre del 2024, principalmente a causa della rimozione delle agevolazioni introdotte durante la crisi energetica del 2022. Mentre i costi dell'energia e dei servizi di rete sono scesi del 2%, l'aumento delle imposte ha annullato i potenziali risparmi per i consumatori.


Le differenze emergono anche dalle politiche fiscali nazionali. Ad esempio, i consumatori in Germania pagano in media 39,5 euro per 100 kWh, contro 10,9 euro in Ungheria. Questo sottolinea l'effetto delle politiche fiscali sulle bollette energetiche. Paesi con imposte più alte tendono ad avere costi finali superiori, indipendentemente dalla diminuzione dei prezzi all'ingrosso, enfatizzando l'importanza di politiche fiscali equilibrate per proteggere i consumatori.

Composizione della bolletta elettrica in Italia

Saper leggere correttamente una bolletta elettrica aiuta a distinguere meglio le diverse voci di spesa, ciascuna con un impatto rilevante sui costi totali:


  • Spesa per la materia energia: rappresenta tra il 51% e il 68% del totale, includendo i servizi di vendita.

  • Spesa per trasporto e gestione del contatore: incide per il 12-19% del totale.

  • Spesa per oneri di sistema: circa il 20%, comprendendo componenti come Asos e ARIM, che finanziano progetti di energia rinnovabile e altre iniziative strategiche.

  • Imposte: variano tra il 7% e il 13% del totale.


Le imposte includono l'accisa, calcolata in base al consumo, e l'IVA, fissata al 10% per le utenze domestiche. Questi elementi non solo accrescono il costo diretto delle bollette, ma influenzano anche i comportamenti di consumo. Ad esempio, l'accisa progressiva spinge le famiglie a controllare il loro consumo energetico per restare in fasce orarie di prezzo più basse. Inoltre, queste imposte finanziano investimenti in infrastrutture e tecnologie sostenibili, che potrebbero ridurre a lungo termine la dipendenza dalle fonti di energia convenzionali.

Incremento dei prezzi del gas nel 2024

Nel primo semestre del 2024, i prezzi medi del gas per le famiglie europee sono scesi del 2%, da 11,3 euro a 11 euro per 100 kWh. Tuttavia, escludendo le imposte, il calo reale dei prezzi è stato del 10%. Questo sottolinea l'importanza delle tasse nel determinare il costo finale per i consumatori. Le riduzioni maggiori si sono registrate in Lituania (-60%), Grecia (-39%) e Estonia (-37%). In contrasto, Italia (+16%), Francia (+13%) e Romania (+7%) hanno visto un aumento dei prezzi.


Queste differenze nei costi del gas riflettono l'influenza delle politiche fiscali nazionali. Nei paesi con sistemi fiscali più leggeri, i consumatori hanno beneficiato maggiormente della diminuzione dei prezzi all'ingrosso. Al contrario, in Italia e in altri Paesi con imposte elevate, le bollette dei consumatori sono aumentate nonostante la riduzione dei costi di base.

Le imposte nella bolletta del gas in Italia

In Italia, le imposte costituiscono una parte significativa della bolletta del gas, suddivise in diverse componenti chiave:


  • Imposta di consumo (accisa): applicata sulla quantità di gas consumato.

  • Addizionale regionale: stabilita autonomamente da ogni regione, creando variabilità nei costi locali.

  • Imposta sul valore aggiunto (IVA): applicata sull'intero importo della bolletta.


L'accisa è progressiva e aumenta con consumi annui superiori a certe soglie. L'IVA è fissata al 10% per i primi 480 mc/anno, mentre per consumi superiori sale al 22%. Questa struttura fiscale complessa ha un impatto significativo sul bilancio energetico delle famiglie, influenzando non solo il costo diretto ma anche le strategie di consumo. I consumatori sono motivati a monitorare e ridurre il loro utilizzo di gas per rimanere nelle fasce di consumo più basse e beneficiare di aliquote fiscali più vantaggiose. Per chi desidera gestire meglio le spese, la rateizzazione della bolletta può essere un'opzione valida.



Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/tasse-energia-aumento-bollette/