tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-economico-del-4-novembre-2024/
Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana nel nostro inserto, con Lucio Baccaro (direttore del Max Planck Institute di Colonia), analizziamo il vacillante stato di salute e le prospettive dell’economia europea, a partire dalla Germania. La “locomotiva” del Vecchio continente ha pagato duramente i rincari dell’energia e la guerra in Ucraina. Il modello di crescita inaugurato negli anni ’90, fondato sul gas e sulla manodopera a basso costo, è entrato in crisi dopo l’invasione di Putin ai danni di Kiev. Le esportazioni non bastano ma la domanda interna è debole, dunque Berlino è al bivio che segnerà il destino dell’Europa: investimenti pubblici per la transizione verde e digitale (sostenendo i consumi) oppure altra austerità per tagliare ancora i costi e rilanciare le esportazioni? Ora anche la Francia sta assaggiando la cura dell’austerità, con tagli draconiani imposti dal governo tecnico guidato da Michel Barnier. Parigi come l’Italia è nella lista dei Paesi con una procedura d’infrazione per deficit eccessivo. La domanda è: la società civile digerirà l’amara medicina oppure s’infiammerà di nuovo la piazza, come è accaduto per la legge sulle pensioni? L’Italia invece mostra l’anomalia di una crescita molto bassa, ma con più occupati: l’aumento delle persone con un lavoro, tuttavia, è trainata dagli over 50. Ma a settembre sono arrivati segnali negativi anche su questo fronte: 63mila occupati in meno rispetto ad agosto; 331mila inattivi in più (paragonando i numeri con settembre 2023) quasi metà nella fascia di età tra i 35 e i 49 anni. In totale sono 12,6 milioni le persone che non cercano un impiego. Mentre la produzione industriale continua a ridursi da ben 19 mesi. Nicola Borzi racconta la fuga dalle tasse da parte delle multinazionali attraverso il libro “Romanzo fiscale: la fiscalità internazionale dal Far West al nuovo disordine mondiale”. L’autore è Philip Laroma Jezzi, accademico e avvocato italo-inglese. Con Alberto Ziparo diamo l’ultimo saluto a Stefano Lenzi, noto ambientalista e già dirigente nazionale del Wwf. Una vita spesa a tutela del patrimonio paesaggistico e per il risanamento del territorio, combattendo il consumo di suolo e le Grandi opere. Infine, per la rubrica sulle criptovalute, Virginia Della Sala illustra le truffe in voga negli ultimi tempi (con gli scossoni dagli Usa domani al voto). Buona lettura |
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![]() Oltre i paradisi fiscaliLe multinazionali preparano la privatizzazione delle tasseJezzi svela il progetto nascosto dietro le propostedi riforma globale: togliere l’imposizione agli Stati per consegnarla ai colossi della consulenza di Nicola Borzi |
Addio a Stefano Lenzi. Una vita passata a studiare e combattere consumo di suolo e Grandi opereCi ha lasciato Stefano Lenzi, già dirigente nazionale del Wwf e ambientalista assai noto, riferimento per tanti movimenti che operano e lottano in tutta Italia – e non solo – per la salvezza del patrimonio ecopaesaggistico e il risanamento del territorio. Si era occupato soprattutto di grandi opere, valutazione e programmazione infrastrutturale e territoriale, economie […] di Alberto Ziparo |





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