Ieri
l’audizione davanti al giudice Giuseppe Cario
Ha
risposto alle domande
del
gip Giuseppe
Cario,
uno
degli
indagati dell’inchie -
sta
sullo scandalo della discarica
di
Borgo Montello
che
aveva portato all’arre -
sto
di sette persone. Davanti
al
magistrato che aveva
firmato
l’ordinanza di custodia
cautelare
è comparso
Vincenzo
D’Apr a no ,
componente
del Cda di Indeco
che
ha respinto le accuse
sostenendo
che la sua
non
è stata una truffa, anzi
la
sua condotta è stata legale
sotto
diversi punti di vista.
Il
legale dell’indagato
non
ha presentato alcuna
istanza
al gip; intanto nelle
prossime
ore finiranno gli
interrogatori
di garanzia
che
si stanno svolgendo per
rogatoria,
sia davanti al
Tribunale
di Milano che
davanti
al Tribunale di
Monza,
dove sono state eseguite
le
altre sei ordinanze
di
custodia cautelare, tra
cui
quelle nei confronti di
Andrea
Grossi, il general
manager
della Green Holding
e
poi delle due sorelle.
Intanto
la Procura di Latina
e
il pubblico ministero Luigia
Spinelli
ha presentato ricorso
in
Cassazione avverso la decisione
del
Riesame che aveva
deciso
di scarcerare nel corso
della
prima tranche i sei indagati,
accusati
in quella circostanza
di
peculato. Nella
seconda
parte dell’inchiesta
invece
le accuse formulate
dagli
agenti della Squadra
Mobile,
coordinate dal vicequestore
aggiunto
Tommaso
Niglio,
sono quelle di frode in
pubbliche
forniture e poi anche
di
truffa oltre a quella di
falso.
La svolta risale allo
scorso
ottobre in occasione
della
notifica delle prime misure
cautelari;
in quel frangente
gli
investigatori della
polizia
avevano sequestrato
una
serie di documenti interessanti
relativi
all’inchiesta
che
ha portato poi a dei nuovi
arresti.
IL
QUOTIDIANO - Mercoledì 3 Dicembre 2014
Latina
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