sabato 6 dicembre 2014

D’Aprano nega tutto Ascoltato uno degli indagati dello scandalo Indeco nella discarica di Borgo Montello

Ieri l’audizione davanti al giudice Giuseppe Cario
Ha risposto alle domande
del gip Giuseppe
Cario, uno
degli indagati dell’inchie -
sta sullo scandalo della discarica
di Borgo Montello
che aveva portato all’arre -
sto di sette persone. Davanti
al magistrato che aveva
firmato l’ordinanza di custodia
cautelare è comparso
Vincenzo D’Apr a no ,
componente del Cda di Indeco
che ha respinto le accuse
sostenendo che la sua
non è stata una truffa, anzi
la sua condotta è stata legale
sotto diversi punti di vista.
Il legale dell’indagato
non ha presentato alcuna
istanza al gip; intanto nelle
prossime ore finiranno gli
interrogatori di garanzia
che si stanno svolgendo per
rogatoria, sia davanti al
Tribunale di Milano che
davanti al Tribunale di
Monza, dove sono state eseguite
le altre sei ordinanze
di custodia cautelare, tra
cui quelle nei confronti di
Andrea Grossi, il general
manager della Green Holding
e poi delle due sorelle.
Intanto la Procura di Latina
e il pubblico ministero Luigia
Spinelli ha presentato ricorso
in Cassazione avverso la decisione
del Riesame che aveva
deciso di scarcerare nel corso
della prima tranche i sei indagati,
accusati in quella circostanza
di peculato. Nella
seconda parte dell’inchiesta
invece le accuse formulate
dagli agenti della Squadra
Mobile, coordinate dal vicequestore
aggiunto Tommaso
Niglio, sono quelle di frode in
pubbliche forniture e poi anche
di truffa oltre a quella di
falso. La svolta risale allo
scorso ottobre in occasione
della notifica delle prime misure
cautelari; in quel frangente
gli investigatori della
polizia avevano sequestrato
una serie di documenti interessanti
relativi all’inchiesta
che ha portato poi a dei nuovi
arresti.
IL QUOTIDIANO - Mercoledì 3 Dicembre 2014
Latina 11




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